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Torta glassata di primavera (a lievitazione naturale)

on Lunedì, 18 Marzo 2013. Posted in cucina

Torta glassata di primavera (a lievitazione naturale)

Chi mi segue su Fb o sul gruppo della pasta madre, avrà notato che quest'anno non ho ancora iniziato a produrre colombe... ebbene si, stavolta mi manca la voglia! Non chiedetemi il motivo, ma la colomba mi ha un po' stufato e nonostante la voglia di panificare ci sia, manca quella di riprodurre questo dolce pasquale. In compenso ne sto provando altri da proporre per Pasqua. Penso che ne farò una oppure due piccoline per le bimbe che me le chiedono, però stavolta niente grandi colombate come lo scorso anno. Ciò non toglie che se avete voglia di condividere con gli altri i vostri successi o le vostre versioni alternative vegane, sia ben contenta di seguirvi e se non avete un blog e vi fa piacere, ve le posso pubblicare io. Ah, e se è la prima volta che vi cimentate trovate la mia versione vegan QUI.

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Invece quella che vi presento oggi è una "fugassa" nel senso veneto del termine ovvero un dolce lievitato morbido, realizzata partendo dalla ricetta dell'impasto della colomba, ma cambiando alcuni ingredienti, in particolare le farine. Non è però la tipica fugassa di Pasqua venexiana che è caratterizzata da una morbidezza impareggiabile. Questa è una torta, quindi morbida, ma non eccessivamente alveolata. Detto questo a voi la ricettina!

1° impasto:

  • 150 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 100 gr di sciroppo d'agave
  • 500 gr di farina di farro monococco 
  • 3 cucchiai colmi di farina di riso integrale basmati appena macinata
  • 60 ml di succo di mela limpido
  • 180 gr di latte di riso a temperatura ambiente
  • 30 ml di olio evo
  • un pizzico di sale
  • 2 cucchiai di crema di mandorle

Ho sciolto la pasta madre nel latte di riso. Ho aggiunto gli altri ingredienti liquidi: olio, succo di mela, sciroppo d'agave e mescolato bene. Ho aggiunto la farina di riso, metà della farina di farro, il sale e mescolato col cucchiaio. Infine ho aggiunto la rimanente farina fino ad avere un composto denso e appiccicoso ancora piuttosto idratato che ho mescolato energicamente col cucchiaio (non l'ho impastato a mano). Ho messo a riposare per 5 ore, poi ho fatto un giro di pieghe e ho messo il tutto a riposare in frigo per la notte. La mattina ho estratto l'impasto dal frigo e ho aggiunto il secondo impasto.

2° impasto:

  • primo impasto lievitato
  • 100 gr uvetta
  • 100 gr farina di farro integrale appena macinata
  • 2 cucchiai di kefir di soia (va bene anche yogurt di soia bianco)
  • un cucchiaino raso di semi di vaniglia
  • un cucchiaino raso di polvere magica di agrumi

Riprendo l'impasto lievitato e aggiungo i 2 cucchiai di kefir, l'uvetta e la farina,  i semi di vaniglia e la polvere di agrumi. Impasto bene con le mani oliate sulla spianatoia (ev. aggiungere un po' di farina, poca, perchè l'impasto dovrebbe rimanere bello morbido). Faccio una piega e metto a riposare per un'ora. Riprendo l'impasto, altra piega e lo metto in forma schiacciando leggermente e ottenendo una forma circolare. Metto a lievitare per 4-5 ore a temperatura ambiente.

Glassa:

  • 1 cucchiaio raso di zucchero di canna
  • 2 cucchiai rasi di farina di mandorle
  • 1 cucchiaio di malto di riso
  • acqua qb

Accendere il forno a 160°. Preparare la glassa mescolando gli ingredienti in modo da ottenere un composto denso. Cospargere delicatemente il dolce con la glassa prima di infornare. Cuocere per 40 minuti a 160°.

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Verificare la cottura sul fondo, togliendo subito dalla teglia. Lasciare raffreddare su una griglia in modo che il fondo sia aerato. Tagliare da fredda.

Ed ecco qua il mio dolcetto pasquale!

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E voi cosa preparerete per Pasqua? State colombando?

Se volete altri suggerimenti vi rimando alla bella iniziativa di Ale - Golosità Vegane: Buona Pasqua Vegan a cui non potevo non partecipare con questo dolcetto!

pasqua vegan

Questo dolce partecipa anche alla raccolta di ricette 100% vegetali per il 100% vegetal monday della Capra.

100-veg-monday

 

 

Commenti (8)

  • Ale

    Ale

    18 Marzo 2013 at 18:05 |
    Daria, questo dolce è da sogno veramente!!! Grazie mille per averlo donato alla raccolta pasquale.
    Nonostante la raccolta neanch'io quest'anno non mi dedicherò alla colomba, che oltre a non averla mai amata particolarmente ho tante altre ricette da fare, tipiche della mia zona. E visto che questo tuo dolce è veramente da sogno devo metterlo in programma anche questo! Baci! ^_^

    Rispondi

    • Daria

      Daria

      18 Marzo 2013 at 18:18 |
      Grazie Alessandra, è sempre un piacere condividere le ricette! Aspetto di vedere le tue creazioni che sono sempre golosissime... stavolta non ho avuto e non ho il tempo di organizzare e seguire una raccolta come la panettonata natalizia... ma per il futuro ho in mente altre cosette. A presto e grazie a te per l'idea del menù pasquale vegan.

      Rispondi

  • Zucchero D'Uva

    Zucchero D'Uva

    18 Marzo 2013 at 22:25 |
    Capita anche a me che un anno sono in vena ed un anno no, ma con questa torta glassata ti sei abbondantemente rifatta!

    Rispondi

    • Daria

      Daria

      18 Marzo 2013 at 22:45 |
      Io assecondo sempre le mie sensazioni, però stavolta mi sento un po' in colpa, perchè in tanti mi chiedono la colomba e restano delusi quando dico che non penso di farne... Va beh, si accontenteranno di altro! :-)

      Rispondi

  • xcesca

    xcesca

    18 Marzo 2013 at 23:07 |
    Che bella torta! Non ho mai provato a fare una torta con la pasta madre..
    Anch'io quest'anno niente colombe, per il momento, non ho il tempo e la tranquillità di mettermi.. staremo a vedere..

    Rispondi

    • Daria

      Daria

      19 Marzo 2013 at 10:57 |
      Allora devi rimediare! :-)

      Rispondi

  • Joëlle

    Joëlle

    24 Marzo 2013 at 14:12 |
    Ormai seguo solo le tue ricette, almeno so che non usi burro e neanche manitoba..(che sembra usino tutti..). approfitto per chiederti questo: da quando hai il mulino anche tu non usi più la farina tipo 2? io la adoravo peró col mulino ormai mi viene tutto integrale.. non ti capita di aver voglia di qualcos di un po' più bianco ogni tanto?cosa fare in quel caso? mischiare con farina bianca o macinare farro perlato?
    Infine: alternativa allo sciroppo d'agave? (che non so cosa sia..)
    grazie come sempre!

    Rispondi

    • Daria

      Daria

      24 Marzo 2013 at 18:17 |
      Ciao Joelle, come va la nuova gestione familiare a 5? La farina tipo 2 la uso ancora ogni tanto, ne tengo un po' di scorta. Per avere prodotti finali meno grezzi una cosa che faccio ogni tanto è setacciare la farina appena macinata, in questo modo togli buona parte della crusca e hai un prodotto simile alla tipo2. Sai che mi ero persa che ti eri presa anche tu il mulinetto? Come ti trovi?

      Rispondi

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