L'albero misterioso
C'era una volta un giardino incolto di una casa al grezzo. Mentre ancora fermevano i lavori all'interno fuori sistemavamo il terreno, praparavamo l'orto e mettevamo a dimora un po' di piante, tutte piantine nate da sole nel giardino e nell'orto di mia mamma: calicanto, ortensia, lavanda, rosmarino, allori, salvia, menta, melograni, giuggioli, nocciolo, settembrini, ginestre, fichi... di tutto un po', un giardino, un po' frutteto. A dire il vero alcune piantine, essendo poco più che bastoncini, mescolate fra di loro e senza foglie (era autunno) non sapevamo nenache cosa fossero, allora le abbiamo piantate in fila a delimitare il giardino davanti casa, in attesa della primavera per capire cosa fossero.
Fra queste una in particolare, veramente un bastoncino, messa vicino al calicanto, non capivo cosa fosse...
In primavera cominciamo ad osservarne le foglie... ancora il dubbio non viene dissolto, anche mia mamma che ce l'aveva data (in teoria) non sapeva di che pianta si trattasse! una cosa era certa: sembrava crescere velocemente!
Altra cosa particolare: crescendo le foglie sembravano cambiare forma, assomigliando a quelle del pioppo... fiori non ne faceva, frutti neanche per ora...
Aspettiamo gli anni successivi e finalmente l'anno scorso la svolta: appaiono i primi frutti! Piccole more bianche che poi diventano quasi violette! L'albero si era svelato essere un gelso bianco!
Riemergono ricordi di bambina, di estati passate con la famiglia lungo i fiumi, dove capitava di trovare questi alberi carichi di dolci frutti di cui andavo ghiotta... dolcissime more, col vantaggio di essere senza spine e senza granelli e per nulla aspre!
Quest'albero quest'anno è il protagonista del nostro giardino, con i suoi lunghi rami carichi di frutti, che le bambine hanno già imparato a riconoscere. Pensavo di farci la marmellata, ma temo che dalla competizione di golosità fra bimbe e merli avanzino ben pochi frutti!
Qui Elena tira i pantaloni al papà perchè le raccolga altri frutti!
Ah, per la cronaca, nel giardino di mia mamma non c'era un gelso... quindi rimane un mistero come sia arrivato nel nostro giardino... ma anche lei se ne è ritrovata uno l'anno successivo! :-)
Quindi, morale della favola del gelso: non strappiamo più le piantine sconosciute che potrebbero rivelarsi dei deliziosi alberi da frutto!
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Gloria
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