Alla ricerca del fresco: alla scoperta delle montagne vicino a casa!
Sentiero dei grandi alberi e laghetto del Sea, Strada del re e ponte Avis, Sentiero delle lavandaie a Campodalbero e tricee del Monte Palon

Immancabile anche quest'estate un post con i suggerimenti per le passeggiate in montagna e in particolare quelle a noi più vicine in provincia di Vicenza e Treviso. Ogni volta è una scoperta di panorami e luoghi nuovi che non ci si aspetterebbe di raggiungere in così breve tempo, una pausa rigenerante di aria fresca e panorami incredibili, un viaggio nella storia e nella conoscenza del territorio locale. Luoghi perfetti per una gita in giornata per fuggire dal caldo della pianura o per regalarsi un po' di vacanza a due passi da casa. E allora siete pronti? si parte!
lungo il sentiero dei grandi alberi
La prima passeggiata che vi propongo è una parte del sentiero dei grandi alberi da Recoaro 1000, provincia di Vicenza. E' un percorso che si può prendere a partire da vari punti e si può fare interamente o spezzare in parti in base al tempo che si ha e alla voglia di camminare dei bambini (da tenere sempre in considerazione, visto che varia di giornata in giornata, almeno nel nostro caso...).
Partendo dal parcheggio di Recoaro 1000 troverete dei pannelli che spiegano tutto il percorso fino al rifugio alla Gazza, altri li troverete lungo il sentiero a spiegare la storia dei grandi faggi. Incontrerete inoltre malghe e laghetti che allieteranno la passeggiata e consentiranno di distrarre i bambini.
Il percorso è semplice, praticamente tutta strada bianca almeno per la parte che abbiamo percorso noi, ovvero fino al laghetto del Sea, tesoro ben nascosto nel bosco!
bellissime fioriture di botton d'oro nei pressi del laghetto
Per arrivare al laghetto occhio ad una deviazione a destra che si addentra nel bosco di fronte ad una malga privata, dove vedrete dei cartelli che fanno riferimento alla pesca,da lì in breve con sentiero in discesa si raggiunge il lago. Piacevole per i bambini è anche una pozza d'acqua nei pressi di malga Morando ribattezzata da loro "laghetto delle rane", popolata appunto da moltissime rane.
La seconda proposta è invece sul Pasubio, sempre provincia di Vicenza. Si tratta della strada del re e del ponte Avis: si percorre la strada che sale da Valli del Pasubio al Pian delle Fugasse e da lì si prosegue verso l'Ossario, in prossimità del quale troverete dei pargheggi (a pagamento) dove lasciare l'auto e proseguire a piedi. La strada per buona parte anche ancora asfaltata era stata voluta dal re Vittorio Emanuele III nel 1918. In uso per molti anni è stata poi chiusa e in seguito divenuta inagibile per via di una frana che l'ha interrotta.
occhio se soffrite di vertiggini!
Nel luogo della frana è stato realizzato un bel ponte in ferro del tipo detto tibetano dedicato all'Avis in memoria di un incidente avvenuto nel 1956 quando un pulmann era andato fuori strada in una curva poco prima del ponte, con conseguenti morti e feriti e necessità di donatori: è stata quella l'occasione in cui è stata fondata la sede locale dell'avis. Il ponte simile ad altri in giro per le alpi (per esempio quello in val di Rabbi), è particolare per la lunghezza di un centinaio di metri e altezza di 35 m.
ecco il ponte in tutti i suoi 100 m!
Dopo il ponte il sentiero prosegue per Campogrosso dove ci si può fermare per il pranzo a pic-nic prima del rientro.
nei pressi di Campogrosso - ogni tanto riusciamo ad avere una foto tutti assieme!
Se avete tempo e bambini con voglia di camminare potete anche fare il giro ad anello proseguendo oltre Campogrosso e tornando al pian delle Fugasse (in questo caso meglio che lasciate l'auto al passo). Noi invece siamo rientrati per la stessa strada per rifare il ponte ed fermarci a visitare l'Ossario del Pasubio.
l'Ossario e l'ex-caserma visti dal sentiero che scende direttamente attraverso il bosco
La terza passeggiata sempre in provincia di Vicenza, scoperta davvero per caso è a Campodalbero di Crespadoro, che si raggiunge da Montecchio Maggiore. Il paesino davvero ben curato offre in inverno un percorso di visita dei presepi attraverso le varie frazioni (motivo per cui dovremmo tornarci!).
alla scoperta del sentiero delle lavandaie
L'idea era fermarci in località "laghetto", nei pressi della quale c'è un parcheggio e da lì partire per una passeggiata, però non abbiamo trovato posto, quindi abbiamo proseguito fino a Campodalbero dove, una volta attraversato il paesino, abbiamo seguito le indicazioni del sentiero delle lavandaie che porta fino al torrente (occhio che in alcuni punti la discesa è piuttosto ripida) e al congiungimento con il sentiero che porta al rifugio Bertagnoli che abbiamo seguito per un breve tratto.
pesciolini guizzanti nell'acqua gelida
Rientrando abbiamo deviato per un altro percorso dove abbiamo scoperto belle sculture in legno.
sicuramente qui abitano le fate!
Anche senza particolare organizzazione il paesino offre la possibilità di percorrere vari sentieri ben segnalati lungo il torrente o seguendo la via Crucis o ancora alla ricerca delle sculture o delle piccole frazioni. Secondo me lasciarsi incuriosire e per una volta camminare senza particolari aspettative o destinazioni, solo per il gusto di camminare in un posto nuovo, scoprendo, nel vero senso della parola, il luogo è un'emozione unica.
Vi affascineranno torrenti nebbiosi con atmosfere fatate, ponti arditi e curiosi, sculture che appaiono quasi per caso, bellissimi boschi e improvvisi spazi aperti!
un aquila appare improvvisa sopra le nostre teste...
Ultima proposta è invece in provincia di Treviso, in comune di Possagno e nel massiccio del Grappa. Si tratta del percorso della memoria, visita alle trincee del Monte Palon. Vi consiglio di salire da Pederobba, prendendo la strada poco dopo il sacrario francese. Spesso Gmaps indica come più veloce o più breve la strada che sale da Possagno, ma per esperienza vi dico che si tratta di una strada certamente panoramica, ma molto stretta e con scarsa visibilità.
all'interno delle trincee della prima guerra mondiale
Arrivati al rifugio degli alpini Monte Palon, dove è posta pure la croce e dove potrete lasciare l'auto, vedrete subito sulla sinistra il cartello del sentiero della memoria. Potete scegliere in che modo percorrerlo, noi abbiamo zig-zagato da una parte all'altra passando all'interno delle varie gallerie (portatevi delle pilette, specie se avete bambini così si divertiranno e non avranno timore ad entrare).
postazione con vista verso il Piave, Valdobbiadene e il Monfenera
Troverete buona parte delle trincee, le postazioni, le baracche (quella degli ufficiali funziona da bivacco) e i passaggi nascosti.
Noi ci siamo fermati in vetta per un pic-nic merenda e poi siamo rientrati lungo la cresta.
la discesa in cresta: in fondo vedete la croce nei pressi del parcheggio e ai lati le trincee, sullo sfondo i colli asolani
Volendo si possono percorrere anche le trincee sotto la croce (piccolo passaggio sulla destra arrivando al parcheggio) che girano attorno e sbucano dall'altro lato dove trovate il cartello con l'indicazione per Pederobba.
tramonto sul monte Tomba
Rientrando abbiamo deciso per una sosta sul monte Tomba (lo vedete dall'alto quando siete sul monte Palon), dove oltre al fantastico panorama troverete altre trincee e la chiesetta. Sempre lì intorno (sul Monfenera) sono presenti anche varie aree pic-nic.
E con questa passeggiata vi saluto, vi lascio qui sotto i link ai post con le passeggiate che vi suggerivo gli scorsi anni. Buona fine estate!
PS: nonostante si tratti in tutti i casi di sentieri semplici, vi suggerisco di percorrerli sempre con idonee calzature e con zaino (noi riusciamo a concentrare tutto in due zainoni da trekking che portiamo io e Marco, in modo da tenere leggeri i bambini) in cui portare acqua, qualche cibo veloce, impermeabile e una maglia perchè il tempo cambia velocemente tra i monti. Tutti questi sentieri si possono percorrere serenamente anche in autunno, godendo dei colori spettacolari del bosco!
- Tags: acqua, alberi, bambini, lago, lavandaie, montagna, monte grappa, passeggiata, passeggiate, pasubio, ponte, storia, torrente, trekking, trincee
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