Colazione e torta quasi crudista ai mirtilli di montagna - Un souvernir nel piatto
Questo agosto è stato davvero vacanziero, anche se in realtà ufficialmente eravamo a casa e operativi nel lavoro, ma diciamo che ci diamo da fare per sfruttare questo periodo in cui le bimbe sono libere da impegni scolastici e così basta una giornata libera o anche mezza per sentirci in vacanza e decidere di fare una gita in montagna o al mare o anche a fare i turisti nelle città limitrofe. Ma magari di queste vi parlo in altre occasioni. Oggi ritorniamo fra i monti, ma in una zona che finora non conoscevo, ovvero la Val di Sella, che si stacca dalla Valsugana, in area trentina. In questa bella valle trovano posto le opere degli artisti di ArteSella distribuite lungo due itinerari, il primo più lungo gratuito e il secondo più breve, ma più denso di opere, a pagamento.
Le opere d'arte sono davvero particolari in quanto realizzate con materiali naturali, prevalentemente trovati in loco e destinate a scomparire e ritornare a far parte della natura da cui sono state ricavate. Abbiamo lasciato l'auto nel parcheggio con area pic-nic in prossimità dell'accesso al primo percorso.
Tutta la prima parte è una semplice strada bianca in falso piano, ogni tanto lungo il cammino si trova un'opera che si può ammirare da più punti, a volte sono difficili da individuare,
oppure la natura gioca degli scherzi e si diverte a far l'artista creando opere inedite :-).
Il percorso prosegue nel bosco per arrivare infine sui bordi di un biotopo e sbucare sulla strada. Il tutto si percorre in un paio di ore, comprese soste e passo di bimbo.
Da lì si prosegue per la strada per Malga Costa che è la sede del museo all'aperto nelle cui vicinanze si trova una bella area per pic-nic e un magnifico tronco - gioco per i bambini.
Da lì il percorso prosegue a pagamento facendo un anello fra le varie opere alcune sculture, altre architetture in cui è possibile entrare e muoversi attraverso. Il tempo di percorrenza è di 45 minuti, ma ci si mette decisamente di più visto che ogni opera invita a soffermarsi ed entrarci. Inutile dirvi che i bambini adorano luoghi come questi e sanno vivere l'arte in modo assolutamente spontaneo e non scontato. E' stato difficile convincerle ad andarsene e in questo ci è venuto in aiuto un banchetto che vendeva frutti bosco appena colti nei campi limitrofi e posizionato proprio poco prima dell'inizio dei 3 kg circa di strada di ritorno che ci seperavano dal parcheggio.
Qui sopra vedete come procedavamo lungo la strada e come hanno saputo essere convincenti i frutti: mirtilli, lamponi rossi e albini, fragole, more, goccedoro!
Per fortuna ero riuscita a nascondere una parte del bottino (poca roba rispetto a quanto acquistato...) nello zaino in modo da usarlo per la mie colazioni e per un dolce!
Questa la colazione che mi ha deliziato per qualche giorno!
Ingredienti per una bella tazzona:
- 200 ml di kefir di soia (autoprodotto)
- 50 gr di mirtilli grandi (coltivati) + 10 per la decorazione
- 4 lamponi rossi
- 8 piccole e dolcissime goccedoro
Semplicemente frullare i mirtilli con il kefir di soia fino ad avere un composto spumoso e ancora denso, aggiungere la rimanente frutta e gustare ricordando la val di Sella!
Questa invece la tortina quasi crudista che ci siamo gustati a fine cena in compagnia di amici.
Ingredienti per la base:
- 100 gr di noci (pesate sgusciate)
- 100 gr di fichi secchi
Ingredienti per la mousse di mirtilli:
- 300 gr di mirtilli freschi
- 100 ml di acqua
- 1 cucchiaino di agar agar in polvere
- 70 gr di sciroppo d'agave
- 1 pizzico di sale fino integrale
Ingredienti per la crema di cocco:
- una lattina di latte di cocco (servirà solo la parte "solida")
- 2 cucchiai di sciroppo d'agave
- 1 pizzico di sale fino integrale
- 10 mirtilli
Ingredienti per la decorazione:
- 15-20 foglioline piccole di menta
- una manciata di mirtilli
Preparazione:
Mettere in frigo per qualche ora la lattina di latte di cocco. Preparare la base frullando le noci fino a ridurle in farina, aggiungere i fichi secchi e frullare in un mixer fino ad avere un composto appiccicoso. Preparare un piccola tortiera a cerniera (diametro 18-20 cm) foderata con carta forno. Stendere il composto e pressare bene con il cucchiaio. Mettere a riposare in frigo. Prendere dal frigo la lattina di latte di cocco, aprirla e prelevare con un cucchiaio solo la parte solida. Aggiungere lo sciroppo d'agave e il sale e sbatterla con la frusta fino ad avere un composto spumoso. Stenderlo sulla base preparata in precedenza. Distribuire sulla superficie i 10 mirtilli e riporre nuovamente in frigo. Mettere a scaldare l'acqua in una casseruola. Sciogliere l'alga in una tazzina con poca acqua. Quando l'acqua bolle versare l'agar agar sciolta e lasciar bollire mescolando finchè non sentirete più l'odore marino. Nel frattempo frullare i mirtilli, aggiungere il sale e lo sciroppo d'agave e mescolare. Aggiungere infine anche l'acqua nella quale avete sciolto l'alga. Quando sarà tiepido mescolare e versare sulla farcitura di cocco. Mettere in congelatore a rassodare per mezz'ora, massimo un'ora (non deve congelare). Passare poi in frigo (parte fredda) fino al momento di servire.
Togliere l'anello esterno della tortiera e passare la torta sulla sua carta forno in un piatto. Decorare con i mirtilli e le foglioline di menta lavate.
Il gusto aspro dei mirtilli ben si amalgama con il dolce del cocco. Se non la finite il giorno dopo sarà ancora iù buona!
Con questa ricetta partecipo in extremis al contest "Di cucina in cucina: un souvenir nel piatto" di Consuelo "I biscotti della zia"
PS: per maggiori info e foto su ArteSella vi rimando al loro sito, qui volutamente non ho messo foto che mostrassero bene le opere perchè da regolamento vietano la diffusione delle immagini delle opere d'arte, in particolare di quelle del secondo percorso.
- Tags: agar agar, ambiente, architettura, arte, autoproduzione, cocco, colazione, crudo, cucina, dolce, kefir, lamponi, mirtilli, montagna, passeggiata, passeggiate, raw, scultura, senza glutine, soia
Commenti (4)
Consuelo
Complimenti Daria e grazie x aver partecipato :-)
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Daria
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Alice
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Daria
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