Finalmente trapianti
Ormai avete capito questa settimana va così... siamo ancora all'aperto, in particolare nell'orto! Finalmente come ogni anno è giunto il momento in cui l'orto cambia aspetto e (per breve tempo) dopo essere rimasto a riposo coperto da una coltre d'erba dalla quale emergevano piante spontanee (di cui ringrazio la presenza sia perchè molte sono ottime in cucina, sia per l'apporto nutritivo al terreno), diventa ordinato grazie alle piantine che finalmente è ora di trapiantare. Poi anche queste piantine crescendo prenderanno la loro strada e il tutto si ritrasformerà nella splendida selva da cui ogni volta mi ritrovo a raccogliere i frutti che ci faranno compagnia per tutta l'estate e fino all'autunno inoltrato.
In molti pensano che il nostro sia un orto sinergico "serio", invece si tratta di una soluzione mista ( e in continua evoluzione) che nasce dalla conoscenza del nostro spazio, dalla rotazione annuale delle piante, dal mescolamento fra quello che noi sentiamo giusto per il nostro spazio perchè ha funzionato le altre volte e nozioni apprese da libri e dalle "chiacchere" con altri amici appassionati. Insomma sono convinta che non ci sia un metodo unico e valido ovunque, ma che ognuno debba entrare in contatto con la terra e il luogo che ospiteranno le piantine in modo da capire quale è la soluzione migliore. Ma veniamo a noi! Cosa abbiamo combinato quest'anno? Avevamo piantine di varie provenienze... alcune seminate da noi e derivanti da scambi di semi o da semi conservati lo scorso anno, altre donate da amici, altre ancora bio ordinate attaverso il gas. Al momento del trapianto in campo c'erano solo piselli e fave. Entrambi in fiore: i primi li vedete qui sotto, i secondi nella foto a lato più sopra (i primi fiori si sono già trasformati nelle piccole fave).
In questi giorni abbiamo trapiantato i pomodori che avevamo preso tramite il gruppo di acquisto da un orticoltore bio sui colli: le piantine come vedete erano già belle grandi grazie all'annata decisamente calda. Le bambine si sono divertite a darci una mano anche quest'anno. Più volte vi ho raccontato di come ci piaccia coinvolgerle in questa attività che le mette a contatto con la terra e da la possibilità di imparare tantissime cose, sia dal punto di vista pratico che sia mentale: il tempo dell'attesa che la piantina cresca e dia frutto e la gioia di poter raccogliere e mangiare qualcosa che si accudito.
Poi abbiamo già trapiantato le zucchine (chiare e scure) sempre acquistate e le zucche che invece avevamo semianto noi tenendone i semi. Non tutte... alcune erano ancora piccoline. Purtroppo come ogni anno abbiamo da tenere conto anche della quota che finisce nelle pance delle lumache, contro le quali ben poco si riesce a fare. Abbiamo anche seminato un po' di fagiolini e trovato un po' di spazio per una piantina di melone che ci ha regalato il nostro fornitore di frutta e verdura del gas.
Ora ci rimangono da trapiantare peperoni, melanzane, bieta, cavolo capuccio, porri e altri pomodori seminati da noi le cui piantine sono ancora piccoline. Messe giù queste ci dovrebbe avanzare lo spazio per una fila di mais antico e per i fagiolini nani.
In cassette di recupero abbiamo invece le fragole che stiamo cominciando a raccogliere, i ravanelli e le carotine tonde che mi ha inviato Marta.
La rucola come sempre cresce selvatica in ogni dove assieme alla malva...
E da voi come procede l'orto in terra o balcone?
Commenti (4)
Gloria
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Daria
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Marta
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Daria
I pomodori non li copriamo dalla pioggia, il nostro fornitore gas lo fa in piena estate...
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