Le parole magiche... a teatro
Da un po' di tempo è antrato in casa nostra un coniglietto, Simone, protagonista di una serie di libri editi da Babalibri e scritti da Stephanie Blake, le bimbe lo adorano, le storie sono semplici e divertenti e ricalcano episodi comuni alla vita di ogni bimbo, dall'arrivo di un fratellino, ai giochi all'aria aperta con o senza fratello, i pidocchi, l'inizio della scuola... ma ultimamente non riusciamo a riportare in biblioteca il più gettonato, ovvero Caccapupù, dove il nostro piccolo Simone sembra conoscere solo questa parola, tanto da rispondere alla domanda "posso mangiarti?" del lupo: "Caccapupù", finendo conseguentemente nella sua pancia... però il lupo verrà "contagiato" da questa parola che sarà anche la salvezza del piccolo.
Qualche settimana fa sono incappata in un volantino dell'iniziativa "Casoni Animati" che si teneva domenica scorsa presso i casoni (tipici edifici rurali della prima metà del '900 con tetto in canne e paglia del nostro territorio, ne abbiamo due vicini a casa, quello rosso e quello bianco). La bellissima iniziativa rivolta ai bambini era una serie di letture animate con diversi temi nel corso di tutta le giornata e in entrambi i casoni. Purtroppo quel giorno pioveva e quindi la manifestazione è stata spostata al bellissimo Teatro Filarmonico della città. Una di queste letture aveva come filo conduttore "Le parole magiche", letture a cura della Cooperativa Apiediscalzi, e portava i bambini nel mondo delle parole e delle lettere attraverso la lettura di vari libri e la successiva animazione. Fra questi c'erano alcuni fra i nostri preferiti, ovvero Tatarì Tararera e il succitato Caccapupù: non potevamo farcelo sfuggire! :-)
La mattinata è stata molto coinvolgente, per entrambe le bimbe, Alice e gli altri bimbi dai 3 anni in sù sul palco ( e che gioia per loro poter stare lì in alto con gli attori!) hanno ascoltato e partecipato alla lettura, mentre Elena più piccola ha seguito con me, ma sempre molto attenta e partecipe in quella che per lei era una vera e propria novità. E devo dire che è stato molto divertente anche per gli adulti.
Il racconto è partito proprio dal libro "Le parole magiche" di Donatella Bisutti: quali sono le parole veramente magiche? quelle che fanno succedere qualcosa... passando poi per "La grande fabbrica delle parole" di Agnes De Lastrade e Valeria Docampo, ed. Terre di mezzo (questo bellissimo libro l'avevo già notato in articolo di MammaMoglieDonna), Tararì Tararera, Cacca-pupù...
Nella seconda parte i bambini sono diventati i protagonisti interpretando con i corpi le vocali, tutti assieme
la O
la U
la I, o singolarmente
(le A)
(le E)
(le O)
(le U)
e infine sono stati invitati a disegnare le lettere trasformandole in qualcos'altro. Da questi lettere-disegni sono nati dei librini ognuno con una storia diversa.
Anche Elena ha voluto disegnare la sua O - chiocciola
e logicamente ha creato il suo libro...
Inutile dirvi che Alice ha completato il suo librino a casa intitolandolo "Alice nel paese delle meraviglie" ma con una storia tutta sua completamente inventata, che legge spesso ad Elena.
Queste qui sopra (scusate la foto sfocata) sono le E che sono scale rosa e azzurre che portano in cima alle
grandi montagne con la neve rosa che sono le A.
Insomma un'esperienza che ci è davvero piaciuta!
PS: questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB
- Tags: bambini, giochi, libri, teatro, venerdì del libro
Commenti (2)
xcesca
Anni fa, in erasmus, lo avevo visto con la mia coinquilina in una vetrina e ce ne eravamo innamorate (in catalano è "Caca de vaca" :) ).
Io ho proprio quest'ultima versione, regalo della mia companera!
Andrò a sbirciare in biblioteca se trovo gli altri!
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Daria
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