Tita, dal pianeta dei calzini perduti e rivoltati
"Ciao, mi chiamo Tita e vengo dal pianeta dei calzini perduti. Dopo lunghi viaggi sui piedi, passeggiate sui pavimenti o al calduccio nelle scarpe, ero finita in un cassetto, dimenticata, bucata… e così erano finiti i miei viaggi… Ma rieccomi qui, in nuova veste, pronta a diventare protagonista di nuovi giochi con le mie amiche Alice ed Elena e con i miei compagni di viaggio: la rossa Rosi, il piccolo Tico e la simpatica Alice!"
Questi pupazzetti sono nati velocemente una sera dalla fantasia mia e di mia figlia che suggeriva i bottoni da usare come occhi o naso, i ritagli di feltro da usare come capelli o come braccia e l’espressione da dargli. Come realizzarli? Basta cercare nei cassetti i vecchi calzini spaiati o bucati (ideali quelli lunghi), riempirli di vecchie stoffe o ritagli o cotone o altro materiale morbido e lasciare andare la fantasia nel rivoltarli ad uso berretto o arricciarli per farne la bocca o il naso. Il resto (bottoni, nastri e ritagli di feltro) è attaccato a mano con ago filo…
Consegnare i pupazzi ai bimbi e guardarli giocare!
E visto che si avvicina il Natale possono diventare un regalino semplice e veloce da realizzare per i più piccoli!
Questa idea regalo pertecipa al Christmass Blogging: regali autoprodotti di Equazioni
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