"70 gr di quinoa, 100 di segale integrale, 100 di orzo integrale, 50 di grano tenero integrale e a caso di tipo2"...
Questo articolo nasce dalla richiesta di molti di sapere come procedo per fare il pane di tutti i giorni con la pasta madre e con farine macinate di fresco. In effetti mi sono accorta che la ricetta base che ho pubblicato ormai un bel po' di tempo fa ha nel tempo subito delle modificazioni dovute appunto al cambio di farina e all'uso di farine esclusivamente integrali e macinate in casa col mulinetto e che tempi e dosi sono decisamente diverse per avere dei buoni risultati con questo tipo di farine. Per prima cosa una piccola parentesi proprio sulle farine. Quella macinate di fresco hanno il pregio di avere il chicco intero, compresi crusca e germe. Però per evitare l'inrancidimento degli oli contenuti nel germe vanno usate fresche, entro 10-15 giorni. Tenete conto che spesso le farine che si trovano in commercio come integrali, non sono vere e proprie farine integrali, ma si tratta in molti casi di farina 0 a cui viene riaggiunta la crusca: lo potete vedere chiaramente quando acquistate il pane. Quello ottenuto da farine a cui è stata riaggiunta la crusca si presentano bianchi con puntinatura scura (che è la crusca), mentre quelli realmente integrali hanno colore uniforme e generalmente scuro. Decisamente meglio scegliere queste ultime e se non avete un mulinetto vostro o preso in gruppo, potete sempre cercare un mulino vicino che ve le mecini al momento. L'abbinamento all'uso della pasta madre permette di ottenere il miglior risultato in termini nutrizionali perchè il processo di fermentazione permette di "pre-digerire" la crusca ricca di acido fitico (a tal propostito potete leggere in questo articolo di TerraNuova qualcosa in più).