Le barbarighe
on Martedì, 27 Settembre 2011. Posted in all'aperto
Fra i prodotti che acquistiamo col gas ci sono anche farine e cereali in chicco che acquistiamo da una bellissima azienda agricola di San Martino di Venezze (RO) coltivatori e trasformatori con il loro mulino in pietra di cereali biologici. Questa volta siamo andati noi a ritirare i prodotti ordinati dai “gasati” direttamente in azienda: una bella gita per le bimbe!
Imboccare la stradina che porta alle Barbarighe vuol dire lasciarsi alle spalle la città ed entrare in una dimensione orizzontale, bassa, fatta di campi intervallati da vecchi pioppi e da qualche rara costruzione, altre aziende agricole sorte in epoche lontane. Varcato il cancello sempre aperto il tempo non ha più valore…
Accolti da 3 placidi e grandissimi cagnoloni che neanche abbaiano, ma si strusciano sulle gambe, con calma arriva Silvia e si comincia a chiacchierare … ah, si dovevamo ritirare gli ordini per il gas!
Entriamo nella sala (vecchia stalla ristrutturata con appesi al muro insegne con i nomi delle mucche) dove si svolgono gli incontri della fattoria didattica e dove c’è la piccola rivendita diretta: ci accoglie un tavolo coperto di sacchi di farina, sono quelli ordinati dai soci. Carta e penna alla mano si comincia a controllare tutti gli ordini, uno a uno fra una chiacchiera e l’altra…
Oh, ma c’è anche l’orzo per moka! Me lo aggiungi? Certo! Ti lascio anche la ricetta per la torta all’orzo…
Nella sala campeggia il bellissimo forno in argilla… forse potremmo utilizzarlo per cuocere il pane? Ma certo, vi mostro anche la nuova cucina…
Dopo un’ora abbondante riusciamo a caricare tutto in auto… “volete raccogliere un po’ di noci?” Ma come dire di no?! Guardate lì dietro ci sono un po’ di alberi, prendetene quante volete… fate pure una passeggiata… prendete un po’ di uva fragola…
E così verso sera riprendiamo la strada di casa
con la macchina carica di farina e cereali, una borsa di noci , 3 grappoli di uva fragola e tante idee…
…e appena a casa ecco che il nostro sacco da 5 kg di farina tipo 2, prende posto sul tagliere in cucina pronto per la panificazione!
Ah, vorreste la ricetta della torta rustica al caffè d’orzo che mi ha passato Silvia delle Barbarighe e preparata appena arrivata a casa?
Vi lascio la versione personalizzata vegana, poco dolce, ottima a colazione…
ingredienti:
•350 gr di farina tipo 2 (quella del sacco da 5 kg che vedete qua sopra)
•50 gr di farina integrale d’orzo
•100 gr di nocciole o mandorle tritate
•250 gr di zucchero integrale di canna (io ho usato mascobado del commercio equo)
•100 gr di olio di semi di girasole spremuto a freddo
•3 cucchiai di fecola sciolti in 6 cucchiai di acqua
•250 ml di latte di riso
•una bustina di cremor tartaro
•2 bicchieri di caffè d’orzo ben forte (500 ml)
•un pizzico di cannella
•una presa di sale
Mescolare la fecola sciolta nell’acqua con l’olio, aggiungere il latte, il caffè d’orzo e tutti gli altri ingredienti, mescolando bene. Versare in una teglia tonda foderata di carta da forno e cuocere in forno già caldo a 180° per 1 ora.
Si può servire con una crema di caffè d’orzo: 170 gr di caffè d’orzo, 50 gr di zucchero, 1 cucchiaio di amido di mais, 15 gr di farina – mescolare e scaldare fino a che si addensa.