Gas Calebassa: il decennale
Fine settimana piuttosto impegnativo quello appena passato, che prevedeva due momenti importanti, la festa del decennale dell'associazione Al ritmo del tam tam e il battesimo di Lorenzo. Quindi oggi nessun post di cucina in senso stretto, ma vorrei cogliere l'occasione del decennale per parlarvi dei g.a.s., gruppi di acquisto solidali, a partire dal nostro. Mi sono in effetti resa conto che accenno nei miei post a questa "modalità di acquisto" dandola per scontata perchè in effetti per me lo è visto che la uso da dieci anni, quando invece per molti che mi leggono non è così. Infatti spesso ricevo delle mail private in cui mi vengono chieste informazioni per sapere di cosa si tratta, sul loro funzionamento e sulle modalità per aderire. Spero quindi che questo post possa essere utile e incuriosire qualcuno.
Per prima cosa due parole per spiegare di cosa stiamo parlando, ovvero che cos'è un gas? I gruppi di acquisto sono famiglie o singoli che si mettono d'accordo per acquistare qualcosa assieme e quindi usufruire spesso di un prezzo inferiore in ragione dell'acquisto superiore, ma i gas hanno quell'ultima S che li rende speciali e che sta per "solidali". La solidarietà è molteplice, in primo luogo nei confronti del produttore, che si cerca locale (km 0 o comunque il più vicino possibile), nella maggior parte dei casi biologico, attento a quello che produce e col quale si instaura un rapporto di conoscenza, stima e amicizia reciproca. A lui si garantiscono un minimo di acquisti a scadenze predefinite e lui ci concede uno sconto sull'acquisto colletivo. Si va quindi a fare un acquisto diretto, saltando tutta la filiera di vendita, c'è un vero rapporto diretto consum-attore - produttore, i prodotti forniti saranno freschi, non avranno percorso un sacco di km, non saranno imballati e saranno di stagione, quindi il secondo a beneficiarne sarà l'ambiente. Per far parte di un gas bisogna in primo luogo cambiare il proprio modo di concepire gli acquisti, ragionare nel lungo periodo, accettare che per ogni cosa c'è un momento giusto e che se il raccolto va male non ci sarà un certo prodotto. Insomma si riprende il contatto con i tempi della natura e si impara a conoscere la filiera produttiva.
il pannello che riassume tutti i nostri fornitori
Come funzionano nella pratica? Ogni gas è diverso, perchè sono gli aderenti stessi a deciderne le regole, i criteri di scelta dei produttori e il paniere. Nel nostro caso noi facciamo acquisti settimanali di frutta e verdura fresche, trimestrali di farine e cereali, di prodotti del commercio equo, di salse e latte di olio, di detersivi e prodotti per l'igiene. Ordini annuali di legumi, di prodotti libera terra, 2 volte l'anno di casse di mele e di arance. Siamo in buoni rapporti con i produttori bio locali che se hanno esuberi ci contattano per fornirci il prodotto in cassette anche in tempi brevi (per esempio è successo con le fragole o con le zucchine...). A volte ci uniamo ad altri gas per fare gli acquisti dividendo le spese di trasporto. Nella pratica fra i soci ci siamo divisi i compiti, ogni produttore è "seguito" da un socio che raccoglie gli ordini e glieli invia. I prodotti in alcuni casi ci vengono consegnati dal produttore stesso, in altri vengono spediti a casa di uno dei soci. Poi vengono suddivisi in base agli ordini arrivati e distribuiti fra chi li aveva ordinati. Ogni 2 mesi ci troviamo per una riunione in cui si discute l'andamento e si fanno bilanci e proposte.
Facce da GASati
Noi siamo costituiti in associazione, ma la cosa non è obbligatoria, ognuno sceglie la forma che gli aggrada. La definizione ufficiale la si trova nella finanziaria 2008:
..i soggetti associativi senza scopo di lucro costituiti al fine di svolgere l'attività di acquisto collettivo di beni e distribuzione dei medesimi, senza applicazione di alcun ricarico, esclusivamente agli aderenti, con finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale, in diretta attuazione degli scopi istituzionali e con esclusione di attività di somministrazione e di vendita.
In base alla predetta legge sono stati istituiti degli albi regionali. La formula dell'associazione a noi piace perchè permette di ufficializzare il gruppo, facendo capire che si è anche preso un impegno e non si sta semplicemente "facendo la spesa", inoltre ci da la possibilità di organizzare nel corso dell'anno vari eventi, dai laboratori di autoproduzione, agli incontri di approfondimento sul consumo critico, dai corsi di orticoltura bio alle giornate di baratto.
(noi del direttivo)
Se vi ho stuzzicato la curiosità non vi rimane che andare a vedere se dalle vostre parti ne esiste uno, l'elenco ufficiale lo trovate nel sito retegas.org e se non ce ne fossero in zona potete crearne voi uno!
O fate già parte di un gruppo? Come vi trovate?
piccoli gasati...
Tutte le foto che vedete nel post sono relative alla festa di sabato scorso, un bel momento di convivialità col sistema porta-offri, sotto un po' di foto del ricco buffet vegetariano che ne è risultato!
- Tags: associazione, consumo critico, cucina, festa, gas
Commenti (10)
Grazia Cacciola - Erbaviola.com
Lo condivido, chissà che non ispiri qualcuno!
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Daria
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Gloria
Sicuramente leggerti mi spinge a pensare che quella che abbiamo in mente sia la soluzione più giusta!
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Daria
L'associazione è utile perchè ha un suo statuto scritto, però nulla toglie che possiate decidere di fare una scrittura privata con il regolamento del gruppo approvato e deciso da tutti. Buon lavoro, intanto!
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Marta
Che bella la vostra festa ^^
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Daria
Mi sembra di capire che quindi nel vostro caso non scegliete voi direttamente i produttori, come ti trovi? Si riesce a salvaguardare il rapporto diretto?
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Marta
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Daria
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Roberta
Buona serata e un abbraccio cara Daria!
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Daria
Buona serata a te!
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