Label, questioni di etichetta
E lo fanno per tante merci.
Per esempio un pomodoro ciliegino che nasce vicino a Vittoria in Sicilia, attraversa lo stretto, va su per la calabria, su su per la Campania, e lo confezionano in provincia di Latina. Poi ritorna a Vittoria in Sicilia, che è la capitale della distribuzione nel Sud. 1636 chilometri solo per impacchettarlo. Ma come si fa a non arrabbiarsi?
E per forza che costano tanto le cose. Solo la benzina...
Non per fare la moralista, ma se compri una cosa che ti producono vicino a casa, intanto non c'è bisogno di conservarla, perchè sufficiente coglierla.
Ma poi quella stessa mela, quella zucchina, quel pomodoro. Quel limone, coltivato come tutti gli altri, per niente speciale... una semplicissima pera che se ne trovano mille così: vuoi mettere lasciarla sull'albero fin quando è matura invece che tirarla giù ancora acerba e deportarla a friggere sull'autostrada? Vuoi mettere coglierla al momento giusto lasciandola nutrirsi delle sostanze che prenderebbe da sola senza sforzo, come vuole la Natura, essì, cazzarola! Come vuole la Natura!Che un po' di esperienza più di noi ce l'avrà anche, no?
E allora, quando è stata sull'albero il tempo giusto, non è maturata in viaggio, non è stata strapazzata, cioè insomma ha fatto tutto quello che doveva fare e ha dato il meglio di sé; allora prendi questa pera, e finalmente le dai un morso, è già senti che c'è qualcosa di diverso, perchè i denti, le gengive rispondono, e la bocca sente qualcosa di pieno, di completo, e l'attimo dopo è un momento fanstatico che non si può raccontare.
E' tutto il piacere di ritrovare il sapore che avevi dimenticato, che si spande nelle papille esultanti, e poi via per i nervi corre la buona notizia, assale le zone del piacere nel cervello e giù, giù nella schiena in un brivido: è una deflagrazione!
Solo un pezzo di questo libricino che si legge tutto di un fiato, in poche ore, ma che potete gustare anche con calma. Scorre via veloce, anche se denso di contenuti... non sono cose nuove, in fondo sono cose che già sappiamo, ma leggerle viene utile a rinfrescare la memoria. Questo libricino è la trasposizione dell'omonimo spettacolo teatrale che gira l'Italia, protagonista Margherita, moglie ben informata di Achille Scarampo, che ci parla delle comuni tecniche di marketing della GDO raccontandoci la storia lavorativa del marito. Un testo semplice da leggere, leggero e divertente che può essere più utile di tanti altri più "tecnici" e che può avvicinare anche chi ha poca voglia di leggere alle tematiche del consumo critico e far capire il valore di un secchio di frutta e verdura a metro quasi 0 appena raccolto dall'orto/giardino.
"Label. Questioni di etichetta." di Massimo Donati e Alessandra Nocilla di un'idea di David Marchiori ed. Altreconomia
Qui sotto vedete una parte dello spettacolo teatrale.
Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama.
- Tags: consumo critico, cucina, etichette, gas, libri, venerdì del libro
Commenti (9)
Francesca
La grande distribuzione sta uccidendo l'agricoltura, sia per l'imposizione arbitraria dei prezzi, sia per colpa di questi assurdi giri che fanno lievitare i prezzi in modo esponenziale.
Io mi sono sempre chiesta come mai il piccolo produttore, invece di sottomettersi alle leggi insane e criminali della grande distribuzione, non si organizza con una vendita diretta ai cittadini del suo comune, o non fa mercatini locali o si organizza in piccole cooperative con altri agricoltori, vendendo poi i prodotti ad un prezzo più equo, con meno Km e prodotti freschi.
Hai ragione ad arrabbiarti. Quando i prodotti della Natura o gli animali (ancora peggio), vengono trattati solo come merce per far guadagnare di più solo i soliti noti, allora c'è davvero da incazzarsi!
C'è qualcosa di profondamente innaturale, immolare e criminale in tutto questo.
Ma io nutro la speranza che le cose cambieranno presto
Francesca
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Daria
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kemate
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Daria
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silvia
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Daria
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Felicia
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Daria
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cri
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