Non solo verdura: ecco la nostra uva selvatica!
Giorni intensi di autoproduzione questi! L'orto ci da fare e dopo i trapianti è arrivato il momento di raccogliere qualcosa di assolutamente regalato che non ci aspettavamo, ovvero l'uva selvatica! Da vecchie foto aeree della zona su cui ora c'è nostro orto abbiamo scoperto che prima che fossero costruite queste case c'era un unico vigneto e probabilmente parte di queste vigne sono rimaste sul bordo del fosso perimetrale, assieme a qualche palo che ricordo di avere visto prima che il consorzio di bonifica passasse a sistemare i canali 5 anni fa. Di questa vigna si era appassionato mio padre e l'aveva tirata parzialmente su dal fosso facendola correre lungo la nostra rete di confine. Finora però non aveva mai dato grossi frutti, pur essendo in primavera piena di fiori, tanto che quest'anno Marco ne aveva tagliato una parte... e invece stavolta ci ha sorpreso arrampicandosi per i salici e donandoci un sacco di grappoli che pendevano da questi rami. Bellissimi!
Si tratta di un'uva da vino selvatica, che assomiglia molto all'uva fragola, quel tipo che qui chiamano "Clinto" o "Grinto"... le bimbe se la mangiavano per merenda direttamente dalla pianta!
Ne abbiamo raccolto con grande fatica visto che era salita per gli alberi, all'incirca un secchio.
E cosa ci facciamo ora a parte mangiarla tal quale e farla assaggiare a parenti ed amici? Per prima cosa ho pensato ad una focaccia dolce o fugassa alla veneta e per ora vi lascio questa ricetta, nei prossimi giorni vi racconterò anche cosa abbiamo fatto con la maggior parte dell'uva.
Per questa fugassa ho preso spunto dalla ricetta della Sciacciata con uva che aveva postatto qualche tempo fa Alessia nel gruppo della pasta madre, io l'ho leggermente reinterpretata in chiave ad alta idratazione e dolcificandola leggermente con un po' di sapa di uva nera (giusto per stare in tema). Della sapa vi avevo già parlato qualche tempo fa in un altro articolo e ho in programma di prepararmela anch'io quest'anno. Intanto eccovi la ricetta della fugassa!
Fugassa all'uva selvatica
ingredienti:
- 125 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore con farina di farro
- 270 ml di acqua
- 50 ml di sapa di uva nera (io ne avevo ancora un po' di quella donatami da Annalisa)
- 1 cucchiaio di malto di riso
- 1 pizzico di sale fino integrale
- 400 gr di farina di farro monococco bio appena macinata
- 3 grappoli di uva nera selvatica
- 1 cucchaio di zucchero integrale di canna bio del commercio equo tipo Mascobado
preparazione:
La sera sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere il malto di riso, la sapa e metà della farina e mescolare. Aggiungere il sale e la restante farina mescolando bene fino ad avere un impasto omogeneo che rimarrà molto idratato. Avvolgere in un canovaccio pulito e riporre in frigo per la notte.
La mattina estrarre dal frigo, lasciare ambientare per un'oretta. Succesivamente versare l'impasto su una teglia rettangolare rivestita di carta forno. Lasciare lievitare per 3 ore. Accendere il forno a 200° statico. Finchè il forno si scalda, sgranare i grappoli di uva e cospargere la superficie della focaccia con gli acini.
Distribuire sugli acini lo zucchero di canna.
Quando raggiunge la temperatura infornare per 30 minuti a 200°. Togliere dalla teglia e far raffreddare per 10 minuti sulla griglia nel forno in raffreddamento.
Gli acini si saranno disfatti parzialmente liberando il loro sughetto e impregnando in questo modo la fugassa del gusto del tutto particolare di quest'uva!
- Tags: autoproduzione, bambini, cucina, focaccia, fugassa, orto, pasta madre, uva
Commenti (12)
edvige
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Daria
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MARI
Comunque la tua "fugassa" deve essere deliziosa!
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Daria
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xcesca
Che belle sorprese che vi riserva il vostro orto!
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Daria
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Anna&Ipa&Silo
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Daria
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fiore
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Daria
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Sara
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Daria
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