Finalmente trovo l'occasione per scrivere qualcosa anche dell'autoproduzione di birra della quale si occupa da un po' di anni il maritone! Personalmente non la seguo molto, so che normalmente usa dei kit già pronti ai quali aggiunge malto e/o zucchero (io gli procuro quello integrale di canna del commerico equo) che poi mette a fermentare in un "bussolotto", il risultato è molto buono, si ottengono delle birre artigianali con doppia fermentazione (la seconda avviene in bottiglia) e con aromi e gusti decisamente diversi dalle solite birre in lattina. Stavolta però è riuscito a coinvolgermi anche nella preparazione, infatti non si trattava del solito kit, ma di uno composto dalla materia prima, ovvero i malti macinati (orzo spezzato), malto in polvere e luppolo secco e un'appassionata di fermentazioni non poteva esimersi qunatomeno dallo spiare il procedimento! Una volta trovati dei pentoloni da strega eccoci a mescolare strani intrugli per arrivare alla fine a mettere a riposare nel fermentatore sta brodaglia che poi darà origine alla birra!

Per berla ci vorranno dei mesi, nel frattempo, ci sono rimasti degli scarti, ovvero le trebbie d'orzo, che non sono altro che i residui dei malti macinati messi in infusione nell'acqua bollente: ho subito messo le mani avanti specificando che non andasero buttate, perchè avevo in mente di farci il pane come avevo letto da qualche parte sul gruppo della pasta madre!
E alla fine è rimasta una terrina di trebbie che hanno dato origine ad un pane molto rustico, più che integrale. Poi mi sono fatta prendere la mano e ci ho fatto anche una focaccia e anche una torta e infine ne ho congelate perchè ho in mente di farci un'altro paio di cosette... nel caso vi aggiornerò!
Vi lascio le ricette di tutto, così se qualcuno si trovasse ad avere fra le mani le trebbie sa come usarle!
Vi anticipo che ho usato poca pasta madre, perchè le temperature cominciano ad alzarsi e la lievitazione altrimenti sarebbe stata troppo veloce, se fate la stessa ricetta in pieno inverno potete usare anche un po' più pasta madre.
Pane alle trebbie
ingredienti:
150 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima
300 gr di acqua
8 cucchiai colmi di trebbie d'orzo
4 cucchiai colmi di farina integrale d'orzo
2 cucchiaini rasi di sale fino integrale
10 cucchiai colmi di semola rimacinata di grano duro
7 cucchiai colmi di sfarinato integrale di farro
1 cucchiaio d'olio
Impastare tutti gli ingredienti eccetto il sale che va aggiunto a metà dell'impasto e l'olio che va aggiunto per ultimo.
Mettere la palla a lievitare coperta per 4 ore. Fare un giro di pieghe e lasciare riposare per mezzora, fare un secondo giro di pieghe e dare la forma. Mettere a riposare un'oretta coperto.
Accendere il forno a 250° statico con pentolino d'acqua. Infornare per 10 minuti a 250° e succesivi 40 minuti a 200°.
Ecco qua il pagnottone affettato, molto morbido e leggermente umido!

Focaccia con le trebbie
ingredienti:
150 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima
200 gr di acqua
3 cucchiai di olio evo
1 cucchiaino di sale fino integrale
5 cucchiai colmi di trebbie d'orzo
2 cucchiai colmi di farina integrale di orzo
5 cucchiai colmi di sfarinato integrale di farro
5 cucchiai colmi di farina tipo 2
Ho mescolato tutto fino ad avere un impasto molto idratato che ho messo a riposare in frigo per 8 ore.
Tolto dal frigo l'ho steso grossolanamente e lasciato a lievitare a temperatura ambiente per 2 ore.
Ho spennellato con un'emulsione di acqua e olio evo, condito con pomodori ciliegini tagliati a metà, spezie varie tritate e sale grosso.
Infornato per 30 minuti a 200°.

Torta con le trebbie
Per farla sono partita dalla ricetta della torta all'orzo che mi aveva dato Silvia delle Barbarighe, logicamente l'ho stravolta (anche perchè avevo qualcosina da smaltire...), quindi ve la riporto qua!
ingredienti:
350 gr di farina tipo2
50 gr di farina integrale d'orzo
5 cucchiai colmi di trebbie d'orzo
200 gr di zucchero di canna integrale
60 ml di olio di girasole spremuto a freddo
170 ml di siero di yogurt colato aromatizzato all'orzo (avanzato dai cup-cakes di domenica)
330 gr di acqua su cui avevo sciolto dell'orzo solubile
1 cucchiaino di bicarbonato
mezza bustina di cremor tartaro
un cucchiaino di cannella
un pizzico di sale
1 cucchiaio di aceto di mele
Mescolare lo zucchero con l'olio e aggiungere via via tutti gli ingredienti tenendo per ultimo l'aceto.
Versare in una teglia con carta forno e cuocere in forno caldo a 180° per un'ora.
Siccome era tanta è stata anche riciclata in versione "simil-sacher", mettendola a strati con farcitura interna di marmellata di frutti di bosco e ricoperta di cioccolato fuso (è sempre quello avanzato dall'uovo: basta romperlo a pezzetti, metterlo in una tazza e posizionare la tazza al sole: in mezzora sarà bello sciolto pronto per essere spennellato sulla torta!)

Noi siamo stati soddisfatti di quest'opera di riciclaggio, spero che le ricette vi siano piaciute! :-)