Piante spontanee in cucina e l'orto "autonomo"
Abbiamo finalmente cominciato a mettere a posto l'orto in previsione dei trapianti che faremo a fine mese sia delle piantine autoprodotte, sia di quelle bio che abbiamo acquistato col gas. Ma pensare che in questo periodo l'orto sia improduttivo è assolutamente sbagliato. Infatti ci siamo resi conto che l'orto è assolutamente in grado di autogestirsi... mi piace chiamarlo l'orto "autonomo". Infatti la cosa bella di questo periodo è che senza aver seminato nulla si raccoglie molto: in primo luogo erbe spontanee, in secondo luogo verdure che nascono da sole dai semi delle piante messe giù in precedenza. Semi che hanno deciso da soli dove germogliare e che sicuramente stanno bene dove sono! Quindi lungi da noi l'uso di frese per preparare il terreno, si procede con la vanga con gli occhi ben aperti in modo da individuare le piante che sono nate da sole e che si desira tenere. E allora si scopre che ci sono delle belle piantine di finocchio (le vedete qui a lato), qualche radicchio, svariate piante di malva e di camomilla, qualche pianta di rucola selvatica, aglio e che i cavoli capucci hanno dei teneri getti fioriti ideali da mettere in insalata. Per quanto riguarda le erbe spontanee la ricerca si allarga a tutto il giardino dove ancora si trovano il tarassaco e qualche violetta che fa colore nell'insalata.
Se avete voglia di approfondire la conoscenza di queste erbe e in particolare del loro uso in cucina, visto che è giovedì e che il tema è particolarmente gradito ad Annalisa
vi consiglio il libro "Piante spontanee in cucina" di Cristina Micheli, ed. TerraNuova.
All'interno trovate anche un poster pighevole utile da portare con sè per il riconoscimento delle piante. Nella prima parte del libro ci sono utili consigli su dove e come raccogliere e sull'utilizzo delle varie erbe e sul loro utilizzo in cucina come piatti e/o bevande (infusi, succhi, sciroppi). Poi seguono le tavole con le varie piente in ordine alfabetico. Per ciascuna pianta c'è il disegno, seguono la descrizione, indicazioni per la raccolta, proprietà terapeutiche, usi e ricette (2-3 per pianta). Nelle appendici si trova il glossario e l'indica delle ricette con l'indicazione di quali sono vegane, tutte le altre sono vegetariane.
Insomma un libro a mio avviso molto ben fatto e utile.
Qui sotto vedete come è strutturata la parte principale del libro.
Io sto provando alcune delle ricette proposte fra cui l'humus di ceci con melissa, che ho leggermente personalizzato. E visto che nel blog non ho mai messo la ricetta dell'humus pur facendolo relativamente spesso ed essendo una delle cose che mi piacciono di più, eccovela qua!
Humus di ceci con melissa
ingredienti:
- 100 gr di ceci già cotti (nel mio caso erano un avanzo... per la preparazione vedete la ricetta della pasta e ceci)
- un po' di acqua di cottura dei ceci (2-3 cucchiai)
- 2 cucchiai di olio evo
- 1 cucchiaio di tahin chiaro
- 1 cucchiaio di succo di limone
- 6 foglie di melissa fresca
- 1 spicchio d'aglio
- 1 pizzico di sale
Preparazione:
Tritare la melissa e l'aglio. Metterli nel frullatore con i ceci e l'acqua di cottura, l'olio, il tahin. Frullare bene, assaggiare e aggiustare secondo il proprio gusto con sale e limone. Servire con verdura fresca tagliata a bastoncini e fatte di pane integrale.
E da voi come procede l'orto? e la raccolta di erbe spontanee?
Questo post partecipa alla raccolta di ricette con erbe spontanee di
Annalisa, Passato tra le mani, "Fitoalimurgia".
- sia per la categoria libri, sia per le ricette - melissa
- Tags: autoproduzione, ceci, cucina, erbe spontanee, giardino, giovedì-libro, libri, melissa, orto
Commenti (7)
Graziana (La stanzetta inglese)
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Ros
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