in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: fascia

Mille usi della fascia porta-bimbi - creare e viaggiare con i tessuti

on Sabato, 15 Settembre 2012. Posted in un po' di me

Mille usi della fascia porta-bimbi - creare e viaggiare con i tessuti

Quando ho letto il tema della staffetta "di blog in blog" di questo mese, la prima cosa che mi è venuta in mente è una striscia di stoffa (anzi in realtà 3 strisce di stoffa diverse) che da circa quattro anni e mezzo (ovvero dalla nascita di Alice) continuano a girare per casa e si spostano con noi: le fasce porta-bimbi!

E in effetti non si tratta d'altro che di un rettangolo, anzi per la precisione un parallelogramma, di tessuto, lungo dai 4,5 ai 5 metri e alto circa 70 cm.

Ve le presento!

La prima arrivata è una fascia "elastica" ovvero in cotone tipo maglina (una Tricot Slen color verde scuro) che ho acquistato quando Alice era ancora nella pancia e ho strausato dopo sia con lei che con Elena.

La seconda è una fascia in canapa bianca e azzurra (Equazioni) presa e confezionata dall'amica Francesca, quando Alice aveva circa 10 mesi, per portarla al meglio sulla schiena: in realtà è diventata la fascia preferita di Elena che l'ha usata fin dalla nascita.

Infine lo scorso anno ho preso una terza fascia in cotone leggero color marrone, che dovevo abbinare ad una camicia per un matrimonio: quest'ultima è la fascia che tengo sul cestino della bici, sempre pronta già annodata per portare sul fianco, quando parcheggiamo la bici.

E direi che la fascia è decisamente creativa! Se ne possono fare mille usi e si possono fare tantissime cose rendendo partecipi i bimbi!

1-matrimonio-gd1

Qui è un bel coprispalle...

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... un plaid per il pic-nic...

copertina2

... un lenzuolino per i sonnellini...

giocare1

Ci si gioca a nascondino...

altalena

si va in altalena...

cucinare

si prepara il pane...

lavorare

si dorme o si lavora...

dormire

Ma soprattutto si viaggia!

mare

al mare...

laghi

... al lago ...

ponte

in montagna!

staffetta blogE adesso come sempre vi invito a proseguire il giro della staffetta facendo un giro sugli altri blog che hanno partecipato. Eccoli qua sotto!

Casa Organizzata - http://www.4blog.info/casaorganizzata

Alessia scrap & craft - http://www.4blog.info/school

La Diva delle Curve (Marged Flavia Trumper) http://www.divadellecurve.com/search/label/staffetta

simona elle - http://www.simonaelle.com/search/label/Staffetta%20tra%20blog

Palmy Learning is experience http://laproffa.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

MOnica e lo Scrapbooking

http://monicc.wordpress.com/category/di-blog-in-blog/

Il Pampano http://ilpampano-designbimbi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

Mammachecasa! http://mammachecasa.blogspot.com/search/label/Staffetta%20Di%20blog%20in%20blog

Vivere a piedi nudi http://vivereapiedinudi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

unamammaperdue http://unamammaperdue.blogspot.it

accidentaccio http://accidentaccio.blogspot.it

Ostuni Magazine http://ostunimagazine.blogspot.it/

Cardamom: http://www.designcardamom.blogspot.it/

Mavie: http://www.mavie.it/tag/di-blog-in-blog/

Le avventure della Pandfamily - http://www.emmaeluca.com/?cat=40

Idea Mamma: www.ideamamma.it

Anna DIsorganizzata: http://disorganizzata.blogspot.com

<a href="/http://erolucyvanpelt.blogspot.com/search/label/di%20blog%20in%20blog" target="_blank">ero Lucy</a>

<a href="/http://ilmondodici.blogspot.it/search/label/staffetta%20blog" target="_blank">Il mondo di Cì</a>

fiori e vecchie pezze http://fiorievecchiepezze.wordpress.com/

<a href="/http://www.ilcaffedellemamme.it/tag/di-blog-in-blog/" target="_blank">Il caffé delle mamme</a>

La bussola e il diario http://bussolavita.blogspot.it

GocceD'aria: http://www.goccedaria.it/tag/goccedaria/staffetta%20blog.html

psicologiadicoppia http://psicologiadellacoppia.blogspot.it/

<a href="/http://theyummymom.blogspot.it/"target="_blank">theyummymom</a>

MadreCreativa http://madrecreativa.blogspot.it/search/label/staffetta%20di%20blog%20in%20blog

<a href="/http://dovegirailsole.blogspot.it/" target="_blank">Dovegirailsole</a>

Viaggi e Baci: http://viaggiebaci.wordpress.com

Due Mori Travel Blog: www.duemoritravelblog.com

Il blog di MammaGabry:http://leoperedimammagabry.blogspot.it/

Paroladilaura http://www.paroladilaura.blogspot.it/

Rabarbaro e Patate http://rabarbaroepatate.wordpress.com/category/di-blog-in-blog/

Ferengi in Addis http://ferengiaddis.wordpress.com

Pattibum http://pattibum.wordpress.com/

Elegraf http://elegraf77.blogspot.it/search/label/Di%20Blog%20in%20Blog

Hobbyimpara http://www.hobbyimpara.blogspot.it/search/label/dibloginblog

Passe-partout http://partoutml.blogspot.it/search/label/staffetta%20di%20Blog%20in%20blog

Design Therapy http://www.designtherapy.it/

Cristina http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.it/search/label/Staffetta%20di%20blog%20in%20blog

Home-Trotter http://www.home-trotter.blogspot.it

Debora http://crescereduegemelli-debora.blogspot.it

Verdeacqua http://ahsonounamamma.blogspot.it/

Mammefaidate http://mammefaidate.blogspot.it/search/label/Di%20blog%20in%20blog

 

 

Magiche atmosfere sul Cansiglio

on Domenica, 26 Agosto 2012. Posted in montagna

Magiche atmosfere sul Cansiglio

La La zona delle montagne dell'Alpago ai confini fra Veneto e Friuli è sicuramente nei ricordi di molti piovesi che ci hanno passato piacevoli soggiorni in occasione di settimane verdi o bianche o di colonie estive da bambini e ragazzi nella casa che un tempo era di proprietà del Comune. Con piacere e con un po' di nostalgia abbiamo quindi deciso di fare una gita nel Cansiglio, bellissima foresta di faggi e all'altopiano del Pian Cavallo, dove abbiamo trovato refrigerio dalla calura che imperversava qui la settimana scorsa! 

foresta1

Siamo partiti senza una vera e proprio meta, ovvero con l'intenzione di fare una passeggiata, ma di decidere sul posto quale. L'ultimo ricordo del Cansiglio risaliva ad una decina di anni fa, passeggiata primaverile, o meglio invernale, a Marzo: la foresta era ancora coperta di neve, gli alberi con le loro corteccie chiare ancora spogli... anche quella volta non ricordo il giro che avevamo fatto, ma mi è rimasta impressa indelebilmente l'emozione di un incontro con un branco di cervi di passaggio che ci hanno attraversato il sentiero di corsa! 

Quindi arrivati in quota, ci siamo fermati al rifugio escursionistico Casa Vallorch dove abbiamo lasciato l'auto e da lì ci siamo incamminati verso il villaggio cimbro di Vallorch: poche case in legno con bel pergolato frontale alcune in ristrutturazione, begli orti...

vallorch

alla fine del villaggio una delle abitazioni attualmente è un bar-ristorante. Visto che ce la siamo presi comoda (come sempre l'andatura di Elena prevede numerose soste a mangiare lamponi e ad esaminare i sassi) e ormai la fame si fa sentire, decidiamo di pranzare lì, in quella atmosfera surreale con tavoli da ristorante apparecchiati in mezzo al bosco! 

 pranzo gnocchi

Da lì partono dei sentieri nel bosco

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fra cui decidiamo di percorrere quello diretto ad un altro villaggio cimbro "Le rotte". Il sentiero decisamente ben indicato, adattissimo ai bambini perchè privo di grossi dislivelli e tutto piacevolmente all'ombra dei grandi faggi!

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Eccoci a "Le rotte" con bella vista sul monte Cavallo

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e da lì ritorniamo Casa Vallorch completando l'anello!

fascia

Al rientro decidiamo di percorrere tutto il Pian Cavallo 

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e di scendere da Tambre in modo da fermarci al Lago di Santa Croce: scartata l'opzione della sponda nord troppo affollata e al sole, decidiamo di scendere alla piccola Baia delle Sirene sul lato sud del lago, riparata e all'ombra e decisamente meno nota.

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Il luogo è bellissimo e affascinante, cattura noi e le bimbe che solo a sera e a malincuore ci rassegnamo a riprendere l'auto e tornare a valle!

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D'altronde come si fa a non innamorarsi di un paesaggio così!?

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Passeggiando: discorsi fra sorelle

on Domenica, 26 Agosto 2012. Posted in montagna

val chiampo

Ieri pomeriggio siamo andati a cercare un po' di fresco nei monti Lessini orientali nell'alta valle del Chiampo fra le provincie di Vicenza e Verona. Niente di impegnativo, un falsopiano adatto a lasciar camminare anche i più piccoli. Così anche Elena era a piedi per alcuni tratti, alternando momenti di corsa a prolungate soste ad ispezionare i sassi o a chiedere che le raccogliessimo frutti di bosco.

In una di queste soste, per spronarla a riprendere il cammino, magari lasciando dov'erano un po' di sassi del sentiero, le dico: "Forza Elena, andiamo, ora! o vuoi rimanere qui?!"

Mi guarda sorridendo e asserisce con i suoi due soliti cenni con la testa di preferire rimanere sul posto...

Alice la guarda perplessa e le dice: "Ma Elena, a me piaci come sorella, mi piace giocare con te, non restare qua, vieni con noi!"

Elena riparte! 

Casera Marol

on Venerdì, 10 Agosto 2012. Posted in montagna

Come a casa...

Casera Marol

Stavolta vi voglio raccontare di un luogo decisamente fuori dai soliti affollati itinerari di montagna, quasi sconosciuto... un percorso nel quale è raro incontrare qualcuno che non sia del luogo. Questo posto l'abbiamo “scoperto” per caso nel 2003, il primo anno in cui siamo stati a Voltago, per precisione il 17 ottobre, quando ci siamo svegliati con un paesaggio assolutamente fuori dall'ordinario, ovvero alberi gialli d'autunno coperti di neve, una leggera coltre che si sarebbe sciolta nel corso della giornata. Mi ricordo che avevamo in previsione un'escursione delle “nostre”, quindi abbastanza impegnativa, ma vista la sorpresa mattutina abbiamo deciso di ripiegare su una tranquilla passeggiata con partenza da Rivamonte, nel bosco, diretti alla piccola località Lagon, qualche casa sul crinale, raggiungibile solo con strada sterrata. Arrivati lì abbiamo visto un cartellino con le indicazioni per “Casera Marol”, c'era neve, ma impronte di qualcuno passato prima di noi ci indicavano il sentiero. Abbiamo deciso di seguirle e così siamo arrivati a questa piccola casetta in legno in cima al colle Marol sopra Rivamonte. Affascinati da questo solitario luogo ci siamo tornati un altro paio di volte sempre in inverno con la neve e le ciaspe partendo anche da Forcella Aurine, ma ormai erano vari anni che non la raggiungevamo e soprattutto non ci eravamo mai stati con le bimbe...

Decidiamo di partire da Forcella Aurine, salire per il sentiero meno ripido e scendere per la scorciatoia. Il percorso non ha difficoltà, si svolge tutto nel bosco per sentiero o strada bianca sterrata, non ci sono grossi dislivelli, però è pur sempre più di un ora di cammino (all'andata) e temevamo che Alice si sarebbe stancata... invece la presenza di tantissime fragoline di bosco l'ha tenuta impegnata!

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e non solo lei! anche Elena dalla fascia tendeva le sue manine per abbuffarsi dei piccoli e dolcissimi frutti!

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E finalmente con la pancia piena di fragoline giungiamo alla Casera, una piccola casetta – bivacco attrezzata con tavolo, panche, cucina economica e lavello, dove trovare rifugio o semplicemente riposare.

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Numerosi tavolini nel prato e al limitare del bosco per piacevoli pic-nic. Entriamo, Alice si sente subito a casa, si toglie le scarpe, sfogliamo il libro delle presenze e scriviamo due righe per ricordare il nostro passaggio.

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Le bimbe trovano delle scopine e si mettono a far pulizia, dentro e fuori. Pranziamo, il tempo di raccogliere ancora qualche altra fragola e si torna che in lontananza si sentono dei tuoni. Gran bella giornata!

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Ritorno al Castello di Andraz - interno e percorso ad anello

on Martedì, 24 Luglio 2012. Posted in montagna

... e l'utilità della fascia

Ritorno al Castello di Andraz - interno e percorso ad anello

A vedere questo bellissimo castello con la sua ubicazione su una roccia c'eravamo già stati l'anno scorso, quando però, era visitabile solo all'esterno visto che i lavori di ristrutturazione interna non erano ancora stati completati. Quando qualche mese fa abbiamo avuto notizia che i lavori erano finiti ci eravamo riproposti di tornare per vedere anche l'interno, visto che tra l'altro ad Alice era piaciuta molto la visita.

Quindi rieccoci al Castello di Andraz, località Castello, lasciamo la macchina nel parcheggio nei pressi della malga e con una breve passeggiata arriviamo al castello e fatti i biglietti cominciamo a salire le scalette in ferro che portano al suo interno arrampicandosi sul grande masso roccioso su cui è costruito. Restauro spettacolare, molto bene fatto. Il castello era come una piccola città autosufficiente con cantine, cucine, magazzini, sale pranzo, soggiorni, prigioni, chiesa...

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Alice si gode la visita, correndo per le stanze, fermandosi a guardare dalle finestrelle strombate, osservando i reperti della vita quotidiana di un tempo (chiavi, anelli, collane, spilli, piatti, bicchieri, monete...) e chiedendomi cosa si faceva nelle varie stanze.

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Anche Elena sulla mia schiena, in fascia, è felice, curiosa e soddisfatta delle cose che vede.

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Grazie alla fascia ho le mani libere per aiutare Alice nei punti dove le scalette più ripide o per scattare foto. 

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Le cose che hanno colpito di più Alice sono state:

  • i water con foro diretto sull'esterno, con salto di 30 m direttamente sul torrente sottostante (uno per piano ben allineati). "Ma allora anche una volta facevano la cacca!" se ne è uscita... (:-))

  • il lavandino – secchiaio che funzonava allo stesso modo del wc con scarico diretto all'esterno

  • la grande canna fumaria delle cucine

  • la stanza segreta a cui un tempo si accedeva da una botola, con le pareti coperte di scritte

  • la passeggiata in copertura dove anche Elena ha voluto fare qualche corsetta

  • i nidi fatti dagli uccellini nei buchi fra i massi delle mura del castello, di cui uno anche con le uova all'interno.

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Ci attardiamo a visitare bene tutte le stanze e usciamo all'ora di pranzo, decidiamo per un pic-nic sul posto usufruendo dei tavolini posti lì attorno.

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Per il rientro decidiamo di seguire il sentiero che passa di fianco al castello, segue il bel torrente, lo supera più in valle e risale alla malga dove abbiamo lasciato la macchina.

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Bella passeggiata, gradita anche dalle bimbe (peccato per lo scivolone di Alice). Un po' di attenzione poco dopo il ponte sul torrente in quanto spariscono i segnali cai e il sentiero principale si perde nel bosco, bisogna prendere il sentierino che sale verso un vecchio fienile.

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In giornate di questo tipo l'uso della fascia per portare Elena è indipsensabile a mio avviso, infatti la visita al museo fatto tutto di scalette ripide sarebbe impensabile col passeggino e pericolosa portando in braccio. Uno zaino "classico" da trekking per bambini risulterebbe decisamente ingombrante, invece con la fascia si riesce a far godere la visita anche ai più piccoli senza pericoli. Inoltre la fascia consente di poter tranquillamente decidere di cambiare programma e fare passeggiate non previste decidendo sul posto. Approfitto quindi di questo articolo per segnalarvi la terza edizione del concorso fotografico Equazioni "Portare i bambini in vacanza 3", dedicato tutto al portare in vacanza con fasce, mei tai e simili. Io sicuramente parteciperò anche quest'anno e non solo per i bellissimi premi!

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Qui potete leggere il mio articolo dell'anno scorso sulla nostra esperienza di portare in vacanza.

Qui la mia foto che era arrivata in finale l'anno scorso.

Qui le finaliste dell'anno scorso.

PS: potete trovare il racconto della nostra prima visita ad Andraz e di altre bellissime escursioni con bimbi al seguito sul sito Trekking con i bimbi.

Ai piedi del Civetta: Forcella La Grava

on Martedì, 17 Luglio 2012. Posted in montagna

Ai piedi del Civetta: Forcella La Grava

Rieccoci finalmente in vacanza, finalmente al fresco, finalmente fra i monti, finalmente a passeggiare. Bimbe cresciute e nuovi assetti per le nostre irrinunciabili escursioni: una passione questa che nel tempo si è adeguata alla presenza di una e poi due bimbe e al variare della loro età. Elena con i suoi quasi 18 mesi e quasi 12 kg va portata sulla schiena (con poche eccezioni), Alice a 4 anni potrebbe camminare quasi sempre sulle sue gambe, ma quando è stanca reclama ancora le spalle (del papà perchè per me è ormai troppo pesante da trasportare). Quindi solitamente ci portiamo dietro due fasce, la lunga elastica e la lunga in canapa e il mei-tai a fasce larghe e decidiamo sul posto quale supporto usare per le due bimbe, o meglio in quale infilare fin da subito Elena e quale portare con noi per Alice. E poi c'è l'immancabile zaino stracarico fra cibo, cambio magliette e calzini, k-way per la pioggia sempre in agguato, piccolo pronto soccorso e cambi (di lavabili) per Elena (che nonostante in casa sia quasi spannolinata non ci si fida ancora a portare in giro senza pannolo).

Il filo conduttore delle escursioni di quest'anno è: percorso vario e non monotono senza eccessivi dislivelli, preferibilimente ad anello. Questo per fare in modo di non annoiare Alice e di evitare le sue richieste di essere trasportata.

La prima passeggiata di quest'anno è appunto un percorso ad anello che parte da Malga La Grava, ai piedi del Monte Moiazza (gruppo del Civetta), dolomiti bellunesi, val Zoldana, dove eravamo stati per la prima volta l'anno scorso e ritorna alla stessa passando per forcella La Grava.

Abbiamo lasciato la macchina nei pressi della malga, alla quale si accede da una stradina che si stacca dalla strada che porta al passo Duran.

Lasciata la macchina si parte in direzione della forcella, ben visibile.

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Il dislivello è di 150-200 m su comoda mulattiera, sentiero 557. Alice cammina volentieri, Elena osserva comodamente dalle mie spalle sulla fascia.

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Lungo il percorso si incrociano gli animali della malga, tutti al pascolo libero, spesso intere famiglie con cuccioli al seguito, cosa che non può non interessare le bimbe.

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Logicamente c'è chi viene ispirato dalla vista del piccolo asinello che poppa... quindi siamo obbligati ad una breve pausa allattamento in posizione panoramica...

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In breve (un'ora in totale, comprese soste) arriviamo alla forcella (m 1785) attrezzata con tavolino in legno e panche e pannelli con spiegazioni (purtroppo rovinati), dove decidiamo di sostare per il pic-nic pranzo.

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Riprendiamo sul sentiero CAI 585 attorno al Col de la Besadora, questa volta si tratta di un bel sentiero nel bosco, dove Alice si diverte a trovare i segnali bianchi e rossi del CAI.

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Il sentiero ci porta alla strada bianca sul Col de la Grava (1857 m ) dove di apre una bellissima vista sul monte Pelmo.

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Da lì poi si scende e il panorama cambia ancora con vista sulla Moiazza e sul Civetta e percorso in bellissmo prato erboso, fino a trovare il bivio con la mulattiera che riporta alla malga.

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In totale un'ora e mezza comprese le soste di osservazione delle bimbe.

Qui sotto vi metto la mappa del percorso, una passeggiata adatta a tutti, con belle viste, in zone poco frequentate. E per stavolta una fascia sarebbe bastata! :-)

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Albicocche!

on Giovedì, 21 Giugno 2012. Posted in giardino

Albicocche!

Dopo un primo anno senza frutti e un secondo con un solo frutto, quest'anno finalmente abbiamo potuto raccogliere albicocche dal nostro alberello! 

E' stato bello seguirle giorno dopo giorno nella loro crescita, sperare che almeno qualcuna rimanesse attaccata al ramo nelle giornate di vento, vedere le bimbe che le osservano cambiare colore, virando dal verde, al giallino all'arancio vivo! E poi un giorno abbiamo notato che su alcune c'erano delle belle beccate di uccellino, segno evidente che cominciavano ad essere dolci: quindi via alla raccolta!

Siamo usciti verso sera per evitare la calura di questi giorni: entrambe le birbe hanno partecipato alla raccolta spiccandole direttamente dai rami, Elena usufruendo di un passaggio in fascia.

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Ed ecco il nostro piccolo ma soddisfacente raccolto!

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In giro per spacci di pasta madre

on Martedì, 19 Giugno 2012. Posted in all'aperto

In giro per spacci di pasta madre

Arrivo un po' in ritardo a scrivere due righe sull'evento di spaccio di pasta madre della Comunità del cibo pasta madre a cui ho partecipato domenica scorsa 17 giugno al Molino Quaglia a Vighizzolo d'Este in occasione della manifestazione Comunipane da loro organizzata. Mi sarebbe piaciuto essere presente tutto il giorno soprattutto la mattina per vedere la fila di aspiranti panificatori (più di 200) che è passata a ritirare il suo pugno di pasta madre e per conoscere alcuni amici virtuali (Riccardo, Nadir), invece sono arrivata il pomeriggio, quando le folle si erano diradate... poco male ho avuto il piacere di conoscere Chiara, Valentina, Michela e altre persone con le quali nonostante non ci fossimo mai incontrati di persona, si è subito instaurato un bel dialogo e uno scambio fitto di informazioni. E' stato bellissimo scoprire come oltre alla pasta madre altre passioni ci accomunassero e ritrovarsi a chiacchierare come vecchi amici che si conoscono da sempre di gruppi di acquisto solidali, fasce, lavabili e alimentazione vegetariana, oltre che di farine! Chissà che si presentino altre occasioni in futuro!

Anche le birbe hanno trovato da fare, chi impastando

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chi saltando su questi bei cuscinoni in juta (me ne metterei volentieri uno in salotto... :-))

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Colgo l'occasione per presentarvi anche questa bella iniziativa alla quale mi piacerebbe partecipare domenica prossima. Si tratta di un evento organizzato in occasione della festa per il solstizio d'estate dal Tamiso il 23 e 24 giugno 2012 presso l'azienda agricola La Costigliola a Rovolon (PD). In questo contesto l'associazione (gas) Biorekk organizza un momento di condivisione di esperienze legato alla pasta madre. 
Domenica 24 giugno, alle 15:00, porta la tua pasta madre in un vasetto di vetro in maniera che si possa vedere (un pezzetto lascialo a casa, che non si sa mai!). Tutte le paste madri saranno messe assieme e impastate con la rugiada raccolta la notte di S.Giovanni. Verrà formato un unico impasto che verrà poi distribuito tra tutti i presenti.
Volendo si può portare una ricetta che avete sperimentato con la pasta madre!

Ulteriori informazioni in questo volantino.

 

Come raggiungere La Costigliola:
via Rialto, 62 – 35030 Rovolon (Pd)
Tel. 049 9903221
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
" target="_blank" style="color: #1155cc; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969);">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dalla tangenziale ovest (Corso Australia) uscita n.6 : Selvazzano Dentro. Direzione Teolo, passare Feriole, Bresseo e arrivare a Treponti. Svoltare a destra su via Valli, prima della salita svoltare a destra in via Costigliola Monticello e proseguire per circa 1 km.

El troi de le Berte

on Lunedì, 30 Aprile 2012. Posted in montagna

breve passeggiata montanara

El troi de le Berte

Metti un pomeriggio in montagna ( siamo in vacanza per week end a Voltago Agordino), la bimba più grande a letto col papà e la piccola che invece non vuole saperne di dormire. Guardi fuori dalla finestra e vedi le montagne che chiamano... è vero non c'è il sole, anzi potrebbe piovere da un momento all'altro... ma non importa!

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Basterà caricare Elena in spalla ben coperta dalla mia maglia gigante, mettere a tracolla la macchina fotografica, indossare gli scarponi e prendere un ombrello!

Eccoci pronte per una passeggiata per il paese.



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Decido di fare un giro ad anello prendendo la strada che porta al Sass de la Madona a Piandison con l'intenzione di svoltare prima dell'ultimo tornante per il sentiero che ritorna in paese e che è costeggiato dai pannelli del "troi de le berte" (il sentero dei racconti) e sbuca in via Struz.

Lungo il sentiero ci godiamo la primavera che comincia a farsi sentire attraverso il canto degli uccelli e i colori dei fiori. 

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Ogni tanto una sosta per rileggere alcuni dei pannelli con le storie della tradizione orale montanara

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con Elena che fa sentire la sua felicità brontolando in spalla... rompendo assieme al cinguettio il silenzio del bosco...

 

Portare i bambini in inverno 2012

on Giovedì, 19 Gennaio 2012. Posted in all'aperto

Sono ormai quasi 4 anni che portiamo in casa o fuori le nostre bimbe con la fascia e con l'arrivo dell'inverno ci sentiamo spesso rivolgere la fatidica domanda: "si, si, bella la fascia, ma in inverno come fate? Non avrà freddo il bambino?" (che in estate diventa: Ma non muore di caldo lì dentro?"). Invece a mio avviso in inverno è bellissimo portare il proprio bimbo, non solo in casa, ma soprattutto fuori dove il contatto fra i due corpi scalda entrambi e la cosa non da fastidio come può accadere in estate, anzi fa piacere e trasforma ogni passeggiata in un abbraccio coccoloso!

Le soluzioni che noi abbiamo trovato sono state svariate e si sono evolute con la crescita delle bambine, così da piccolissime stavano tranquillamente sotto il cappotto, crescendo sotto l'apposita copertina coprifascia o sotto una mantella o un maglione grande nelle mezze stagioni! Poi in montagna è imprescindibile usare la fascia in inverno se si vuole uscire per una passeggiata anche non impegnativa! In caso di ghiaccio o neve dove il passeggino non passerebbe, si va con le bimbe in spalla ben coperte dalla copertina da piccole o con la loro giacca da grandi. E per noi? Noi abbiamo risolto semplicemente mettendo al rovescio la nostra giacca!

E allora non potevamo non partecipare al concorso fotografico EquAzioni "portare i bambini in inverno 2012"... e voi che fate, partecipate?

Intanto vi mostriamo alcune nostre soluzioni.

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In montagna, io con giacca rovescia e Elena con copertina coprifascia


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Eccoci tutti e 4: Alice in spalla a Marco ha la sua giacca col cappuccio (si vede poco perchè dormiva...)


passeggiata in 4

Qui con Elena piccoletta davanti sempre con la copertina

con poncho

Qui Elena con poncho (fatto dalla nonna per me neonata) e io con maglione grande messo al rovescio

Verso il mare – breve trekking ligure

on Martedì, 08 Novembre 2011. Posted in mare

Nel nostro recente viaggetto in liguria eravamo ospiti di un bel B&B sulle montagne del Parco Naturale regionale di Montemarcello (La Spezia), zone fortunatamente non colpite dagli ultimi distruttivi eventi meteorologici… Non potevamo farci sfuggire la possibilità un breve trekking visto che l’attacco del sentiero era a pochi passi! Un percorso al rovescio per noi abituati a sopportare la fatica della salita in vista della meta per riposarci al ritorno: discesa di circa 300 m fino al paese di Tellaro (vicino a Lerici) e poi risalita con la pancia piena!

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Siamo partiti seguendo le ben fatte indicazioni del CAI Sarzana in discesa su sentiero nel bosco un po’ rovinato dal passaggio evidente dei cinghiali, raccogliendo corbezzoli e fermandosi a guardare capre e altri animali, fino a incontrare la strada in località Zanego, attraversata la quale si riprende il sentiero (stavolta il numero 3) che scende verso Tellaro.

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Percorso bellissimo con costante vista del mare che si avvicina a poco a poco, tra la terrazzamenti con ulivi e lecci tra i quali ad un tratto si comincia a scorgere il piccolo centro arroccato di Tellaro con il campanile della chiesa di San Giorgio e lontane le isole di Palmaria, Tino e Tinetto di fronte a Portovenere.

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Il sentiero si fa gradinata (raccomando scarpe con buona suola antiscivolo o scarponi… il ciotoli del sentiero sono lisci per via della frequentazione ed è molto facile scivolare) fino ad arrivare al paese.

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Una volta in paese non resta che perdersi per i viottoli e le scalinate fino a trovare il mare e le scogliere dove fermarsi per una breve merenda a base di focaccia!

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E a passo lento, pancia piena e bimbe addormentate in spalla non resta che risalire!
http://www.parcomagra.it/

Jore: non contare i passi né le ore…

on Mercoledì, 19 Ottobre 2011. Posted in montagna

“Non contare le ore, conta i passi, se li dirigi in mezzo a questi sassi,
ma non contare i passi né le ore, se cerchi pace alla chiesa di Jore.”

Jore: non contare i passi né le ore…

on Mercoledì, 19 Ottobre 2011. Posted in montagna

“Non contare le ore, conta i passi, se li dirigi in mezzo a questi sassi,
ma non contare i passi né le ore, se cerchi pace alla chiesa di Jore.”
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Questa la frase sulla meridiana che accoglie chi arriva a Jore, per forza di cose a piedi, con desiderio di pace e tranquillità, senza fretta e con la lentezza tipica dei bambini che si soffermano attratti anche dalle cose più piccole.
Jore è una piccola località nei boschi ai piedi delle Cime D’Auta a 1556 m, accessibile solo a piedi dai paesini di Sappade o di Tegosa sopra Falcade (BL). Arrivarci è una bella e semplice passeggiata che si può fare anche in inverno con le ciaspe. Questa è stata la prima volta in 4!
Abbiamo deciso di salire da Sappade: lasciata la macchina nel parcheggio prima del centro del paesino, Elena e zaino in spalla e Alice a piedi, lo si attraversa godendo del bel paesaggio sul Mulaz e sul Focobon da una parte e sulla Civetta dall’altra, attenti anche ai bei palazzi e fienili ben recuperati.

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Alla fine del paese la strada si fa sentiero che sale ripidamente la dorsale del monte (sentiero n. 692 per Forca Rossa, indicazioni per Jore).

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La salita è tutta qua, poi il sentiero si appiana e si percorre senza alcuna fatica, cercando degli gnomi nascosti negli alberi…

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fino alla bella chiesetta dove un pic-nic al sole è d’obbligo!

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passeggiataUna risposta a Jore: non contare i passi né le ore…

•Marco
scrive: 19 ottobre 2011 alle 15:52

boni i panini! :-)
Rispondi

Passeggiata autunnale sul Monte Venda

on Venerdì, 14 Ottobre 2011. Posted in all'aperto

Ottobre è da sempre uno dei miei mesi preferiti, giornate ancora di una lunghezza decente, sufficientemente calde di giorno, ma fresche la sera, non occorre bardarsi per mettere il naso fuori dalla porta, ma non serve stare in canottiera… Poi il cielo limpido, i colori caldi delle foglie che stanno per cadere e di frutta e verdura… Non da ultimo la possibilità di fare ancora delle passeggiate, soprattutto in luoghi che d’estate sarebbero troppo caldi e che proprio nelle stagioni intermedie danno il meglio di sé. E così qualche giorno fa abbiamo caricato zainetto con merenda, fasce e bimbe in auto e siamo partiti verso i vicini Colli Euganei con destinazione il Monte Venda, in particolare volevamo salire in cima dove si trovano i resti del monastero Olivetano. Peccato però che una volta giunti lì abbiamo trovato un simpatico cartello che avvisava che la cima non era accessibile per lavori di restauro del monastero e, in effetti, alzando gli occhi abbiamo visto troneggiare una bella impalcatura! Che fare? Ormai che eravamo lì abbiamo deviato per una semplice passeggiata lungo il sentiero del Venda e il sentiero Lorenzoni che girano attorno al colle.
E’ una passeggiata semplice che può essere un giro completo del colle, di cui noi però a causa del tempo ridotto abbiamo percorso solo un tratto. Una parte è anche attrezzata per essere percorsa da disabili e non presenta difficoltà per cui anche i bambini possono camminare agevolmente, anzi correre!

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Inoltre non ci annoia certamente osservando l’ambiente naturale e fermandosi nelle aree attrezzate…

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Ecco le cose che sono piaciute di più ad Alice:

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ex-cava Monte Venda riqualificata

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gli antichi “maronari”

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corbezzoli (peccato non ancora maturi…)

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paesaggio con ulivi

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e al ritorno ci ha accompagnato un bellissimo tramonto!

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4 risposte a Passeggiata autunnale sul Monte Venda
•Giuly scrive:
14 ottobre 2011 alle 11:11
Che bello Daria! ci sono stata anch’io con la piccola Chiara e si è divertita tantissimissimo…bello davvero anch’io ho fatto delle foto meravigliose e la consiglio a tutti!
Rispondi
•irene scrive:
27 ottobre 2011 alle 13:58
Belle queste foto…sai Daria ho scoperto di avere una pianta di corbezzoli in giardino…Noemi ne va ghiotta:-)
Rispondi
•daria scrive:
27 ottobre 2011 alle 16:17
Wow! Una pianta stupenda e golosissima! Pensa che quando lavoravo a Padova ce n’era una pianta grandissima nell’unica aiuola nel parcheggio, quando mi hanno visto mangiarne i frutti mi hanno dato della pazza: pensavano che fossero bacche tossiche! Quando gli ho detto che era corbezzolo la risposta è stata: Ma è una pianta che esiste solo nelle favole!
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•Pingback: Corbezzoli! | | Gocce D'AriaGocce D'Aria

9 mesi

on Giovedì, 13 Ottobre 2011. Posted in un po' di me

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daria9 mesi nella pancia…

falcade2011 0713037

9 mesi sulla pancia…

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pronta per l’esplorazione!

fascia2 risposte a
9 mesi•Stella
scrive: 13 ottobre 2011 alle 10:43
Rispondi
•daria
scrive: 13 ottobre 2011 alle 11:35
Ciao Stella! Io ti consiglio il libro di Esther Weber “portare i piccoli” (se vai sul sito del bambino naturale lo puoi acquistare) e il suo sito (http://www.portareipiccoli.org/) dove trovi sia la filosofia del portare, sia una spiegazione dei vari supporti e anche qualche legatura. Poi ti consiglio il sito Equazioni.org, che ha una bella parte sulle fasce. Se sei su FB, puoi iscriverti al gruppo “portare i bambini-fascia portabebè”. Se fossi dalle mie parti ti direi di passare di qua così ti faccio provare vari tipi di fascia e mei tai… altrimenti io consiglio la fascia lunga, è la più versatile, devi imparare ad annodarla, ma puoi esercitarti prima della
nascita e poi presa la mano diventa veloce…Rispondi

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