Festa delle associazioni e i miei tortini all'amaranto
La settimana scorsa vi avevo anticipato e invitato alla festa delle associazioni di Piove di Sacco con l'associazione Al ritmo del tam tam - gas Calebassa, dove gestivamo i primi piatti del punto ristoro e presso il banchetto i laboratori di autoproduzione. Come ogni anno è stata una bella festa, molto partecipata, grazie a chi è passato a trovarmi al banchetto la mattina durante il laboratorio sul pane con la pasta madre,
a chi mi ha tempestato di domande e a chi ha chiesto il suo pugno di pasta madre, ma soprattutto ai piccoli che hanno reso unica la festa!
Nel pomeriggio ci sono stati altri due laboratori, il primo sul riciclo creativo di abiti e stoffe vecchie, dedicato ai bambini che si sono dedicati a cucire degli addobbi e gestito dall'amica Michela, di cui vi racconterò in una prossima occasione: Alice ha esaudito il suo desiderio di imparare a cucire con ago e filo e devo dire che per essere la prima volta se l'è cavata più che bene.
Altrettanto impegnate e concentrate le altre bimbe...
A seguire il laboratorio di autoproduzione dei detersivi gestito da Valeria.
Nel mezzo il fantastico punto ristoro con i nostri piatti fatti dai soci e con i prodotti del gas (biologici e locali) e per buona parte vegetariani.
Abbiamo scelto di proporre quasi tutti piatti non usuali per la maggior parte delle persone, per far scoprire nuovi gusti e varietà di cereali. Neanche a dirlo è stato spazzolato tutto! Il mio contributo oltre al pane (che merita un post parte) sono stati i tortini di amaranto. L'amaranto è un simil-cereale pressochè sconosciuto ai più, si presenta in chicchi piccolissimi, noi lo prendiamo del commercio equo attraverso il gas. Dico che è un simil creale perchè in realtà è una bella pianta con pennacchi rossi di cui si mangiano semi e foglie. In questo caso i semi che sembrano dei piccoli chicchi e che si cuociono come il miglio per assorbimento in acqua. Le proprietà dell'amaranto sono molto intressanti, infatti è molto ricco in ferro e logicamente non contiene glutine, quindi adatto a chi soffre di celiachia. Vi consiglio di leggere l'interessante approfondimento che trovate sul sito di ctm con la storia dell'amaranto e varie interessanti ricette.
Il gusto dell'amaranto tende ad essere terroso se non lo si lava bene prima dell'uso, quindi prima di procedere con la sua preparazione ricordatevi sempre di lavarlo sotto l'acqua corrente versandolo in colino a maglia stretta (altrimenti i piccoi chicchi scappano). Non è necessario invece l'ammollo. Di suo tende a "impaccarsi" e rimanere appiccicoso, quindi più che per preparazioni simil-risottate, lo preferisco per tortini o gnocchi. In queste vesti è gradito anche alle birbe! Alla festa ho portato come vi accennavo dei tortini mono porzione di cui vi lascio la ricetta facilissima!
Sformatini di amaranto
ingredienti (per 20 sformatini):
- 1 kg di patate
- 1 cavolo capuccio di medie dimensioni
- 300 gr di amaranto in chicchi
- olio evo qb
- cannella
- noce moscata
- zenzero in polvere
- sale qb
- 600 gr di acqua
Preparazione:
Per prima cosa lessate le patate (con tutta la buccia), nel frattempo lavate per bene l'amaranto. Preparate una pentola con l'acqua (rapporto amaranto : acqua 1:2, ovvero 2 parti di acqua per una di amaranto). Versate l'amaranto nell'acqua e fate cuocere per una mezzora a fuoco lento e coperto e senza mescolare fino all'assorbimento totale dell'acqua. Se sobbolle inclinate il coperchio. A fine cottura lasciate riposare nella pentola. Lavate e affettate a listarelle sottili il cavolo capuccio, mettetelo in una padella capiente con poca acqua e fate cuocere coperto finchè non diventa morbido. Pelate le patate e schiacciatele con lo schiacciapatate in una ciotola molto capiente. Aggiungete cannella, noce moscata e zenzero in polvere e un filo di olio evo secondo il vostro gradimento, salate leggermente. Quando sarà cotto versate il capuccio sulle patate e mescolate bene. Aggiungete per il ultimo l'amaranto e mescolate bene.
Disponete il composto a cucchiaiate nei pirottini (vanno benissimo quelli in silicone o anche quelli in alluminio). Riscaldate il forno a 170° e infornateli per 20 minuti. Lasciarli intiepidire e servirli rovesciandoli nel piatto.
Alle birbe sono piaciuti e anche alla festa i bambini li hanno apprezzati molto!
E voi conoscevate l'amaranto? come lo usate?
- Tags: amaranto, associazione, autoproduzione, bambini, cavolo capuccio, cucina, detersivi, gas, giochi, laboratori, pane, pasta madre, patate, riuso
Commenti (23)
Moira
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Daria
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Graziana (La stanzetta inglese)
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Daria
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Graziana (La stanzetta inglese)
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Daria
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cri
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Daria
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MARI
;-)
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Daria
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Felicia
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Daria
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xcesca
Gli gnocchi devono essere proprio interessanti.
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Daria
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xcesca
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franca
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Daria
Poi mi vengono in mente queste crocchette dell'amica Alice di ViolaMirtillo: http://www.violamirtillo.it/gluten-free/crochette-di-amaranto-e-verza/
Ciao!
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franca
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Roberta
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Daria
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Roberta
Lì girero' in altro... Non so ancora come
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Roberta
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Daria
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