Insalatini di rape rosa con kombu e shoyu
Continuano i lavori nell'orto, che in questo periodo assorbe la maggior parte del nostro "tempo libero": ogni momento è buono per uscire a sistemare qualcosa e da fare ce n'è sempre!
nuovo piccolo aiutante!
Attualmente siamo finalmente riusciti a completare quasi del tutto i trapianti delle piante estive: pomodori, peperoni, melanzane, cetrioli, rape (sia quelle seminate che trapiantate), biete di vario tipo, cavoli capucci, sedano, porri, zucchine. Stavolta non abbiamo avuto grossi problemi con lumache o limacce, complice il clima decisamente più secco rispetto allo scorso anno e la presenza di tanti piccoli predatori fra cui il riccio, il cuculo, le gazze che ci danno una bella mano a controllare l'avanzata delle piccole divoratrici, solo due o tre piantine sono state rosicchiate.
piantina di fagioli borlotti piantata da Alice a scuola
Fra le cose che invece sono pronte o quasi ci sono i piselli che in un paio di settimane dovrebbero essere raccoglibili, le fave e il buonissimo crescione che stiamo già consumando: lo conoscete?
Per noi è stata una bella scoperta di quest'anno, ci piace sia crudo che cotto! Spero di avere modo di proporvi qualche ricetta che lo veda protagonista! Oggi invece abbiamo delle vanitose protagoniste rosa: guardate che meraviglia queste rape!
Stavolta non sono del nostro orto, bensì dell'orto del nostro mitico fornitore gas. Qui le vedete appena raccolte con le loro foglie (assolutamente da usare, io le provate in una zuppa, saltate in padella con l'aglio, in un pesto che magari vi lascerò prossimamente... si, lo so, non ci sto dietro con la pubblicazione delle ricette...) e poi appena lavate in tutta la loro rosa beltà!
Inutile che vi dica che sono deliziose oltre che bellissime, hanno un gusto meno marcato rispetto alle parenti rosse, delicato e meno "terroso". Io ho voluto provare a farci gli insalatini: li conoscete? Si tratta di verdure lacto-fermentate, solitamente in acqua e sale (io faccio così le carote generalmente), è un modo per conservare le verdure più a lungo e nel contempo per arricchirle delle proprietà dei cibi fermentati, utili per la flora intestinale. In questo caso al posto della normale salamoia, si usa una miscela di acqua e shoyu.
La ricetta è presa da un libro che ho trovato in biblioteca, ormai fuori catalogo: "La soia in cucina" di Walter Pedrotti ed. Demetra serie La casa verde naturalmente in cucina. Potete trovare vari libri di questo autore, ma non più questo testo che pur datato ho trovato interessante e attuale.
Il testo è dedicato appunto alla soia e ai suoi derivati più o meno conosciuti, il tofu, il tempeh, il miso, il latte di soia, le salse shoyu e tamari, il tutto preceduto da una parte introduttiva sulla pianta, sulla sua diffusione e sulle proprietà, nonchè sul significato dell'utilizzo della stessa nella nostra cucina. Si accenna a tematiche attualissime come il discorso che è meglio preferire l'utilizzo diretto della soia per l'alimentazione umana piuttosto che per la nutrizione degli animali da allevamento, il tema degli ogm e della produzione locale. Seguono le ricette, quasi tutte semplici, alcune con foto, tutte vegetariane, la maggior parte vegane. Mi è piaciuto moltissimo che sia dato spazio all'autoproduzione con la ricetta per produrre il tofu, il latte di soia e alcuni fermentati. Insomma se lo trovate in biblioteca potreste trovarlo interessante soprattutto se vi avvicinate da poco al suo uso. Veniamo però alla ricetta.
Ingredienti per un vaso grande (tipo quelli del malto da 900 gr):
- 1/2 cup di shoyu bio
- 1 cup di acqua
- 1 striscia di alga kombu da 15 cm
- 1 e 1/2 cup di di rape rosa tagliate a fette
- 5 fettine di zenzero fresco (opzionale)
Materiale:
- 1 vaso grande
- pressa in plastica per sottaceti
- una tazzina o un bicchiere che entri nell'imboccatura del vaso
- garza o telo in cotone
- elastico
Preparazione:
Lavate bene le rape, tagliate le foglie che usarete per altre preparazioni, tagliatele a fettine spesse circa mezzo cm. Versate nel vaso la salsa shoyu e l'acqua. Tappate e mescolate agitando bene. Svuotate il vaso in una terrina e riempitelo con le rape pressandole bene e l'alga tagliata a pezzetti di 2 cm circa. Versateci sopra l'emulsione in modo che vada a riempire tutti gli spazi. Disponete la pressa in plastica in modo che le rape siano tutte coperte dal liquido. Posizionate sopra la tazzina o il bicchiere che farà da peso. Coprite tutto con la garza fissata con l'elastico.
Mettete in luogo fresco per tre giorni. Ogni giorno potete arieggiare il tutto togliendo il bicchiere e la pressa, mettendo il coperchio e agitando bene il tutto. Poi riposizionate tutto come sopra. Dopo tre giorni gli insalatini sono pronti, potete togliere tutto, mettere il coperchio e passare in frigo. Sono pronti per essere consumati! Noi li abbiamo trovati un ottimo contorno.
Avete mai provato le verdure lacto-fermentate? Cosa preparate?
Visto che è giovedì lascio questo post anche ad Annalisa. per quando (spero presto) riprenderà l'appuntamento con il giovedì del libro di cucina.
- Tags: alghe, autoproduzione, cucina, fermentazione, fermenti, giovedì-libro, insalatini, kombu, libri, rapa rosa, shoyu, soia
Commenti (10)
MARI
C'è sempre tantissimo da imparare da te, cara Daria!
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Daria
Se li provi fammi sapere se ti sono piaciuti!
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MARI
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Ely
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Daria
Anche gli insalatini sono fra le cose facilissime da fare e di grande soddisfazione!
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Annalisa
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Valentina
Io non ho mai provato a fare gli insalatini, ma giro attorno alle varie ricette per farli da un po'...ho un paio di libri di cucina macrobiotica che spulcio da qualche anno. Devo decidermi a mettere in pratica questo geniale modo di conservare le verdure!
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Daria
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Roberta
Un abbraccio forte
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Daria
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