in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: commercio equo

Una giornata fra banchetti, laboratori, rinfreschi finita con piadina

on Lunedì, 05 Dicembre 2011. Posted in all'aperto

Domenica scorsa con l’associazione abbiamo partecipato alla rassegna delle associazioni a Pontelongo (PD) organizzata dalla Pro Loco del paese in occasione della sagra di S.Andrea. Ad accompagnare il banchetto in versione natalizia c’era come ormai consuetudine il laboratorio sul pane. Così mentre Alice e il papà si facevano un giro a visitare lo zuccherificio col trenino, io ed Elena ci davamo da fare a spiegare (nonostante la mia laringite) ai bambini come fare la loro pagnottina con la pasta madre!

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Ecco i bambini soddisfati delle loro realizzazioni pronte da portare a casa ed essere infornate!

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Ma Alice non poteva perdersi l’occasione di impastare e quindi da esperta impastatrice ci ha poi raggiunto e ha preparato la sua pagnotta…

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E così stanchi dalla giornata la sera ci siamo ritrovati con poca voglia di cucinare, una pagnottina di Alice da infornare, un pugno di pasta madre bella vispa che avanzava ed era ora di cena!
Come ci organizziamo? Di accendere due volte il forno non se ne parla, soprattutto per una sola pagnottina… Dunque in velocità preparo un dolcetto all’avena da infornare con la la pagnottina… e la pasta madre avanzata? Mica si può buttare?!
Mi sovviene allora delle piadine di pasta madre, così chiamo la mia instancabile aiutante per un bel lavoretto…
Prima di tutto aggiungiamo farina all’avanzo di pasta madre (per noi la solita tipo 2, semintegrale) fino ad ottenere una bella palla liscia. Poi la dividiamo in 4 palline più piccole che do ad Alice da lavorare un po’ e stendere ben sottili col mattarello, mentre io preparo il ripieno. Non avrete dei cechi perfetti, ma farete la felicità del bambino lasciandolo fare come preferisce…

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Intanto scaldo una padellina antiaderente e quando è ben calda ci posiziono le piadine così come sono. In breve cominciano a gonfiarsi, le giro dall’altro lato e dopo qualche minuto sono pronte!
Non resta che farcirle! Io ci ho messo della passata di pomodoro (a cui avevo aggiunto un pizzico di sale, un po’ di origano e dell’olio evo), qualche cubetto di mozzarella e un’insalatina di porro tagliato a rondelle e peperone verde (l’ultimo dell’orto) tagliato a listarelle con la mandolina conditi con olio e sale cheho saltato un paio di minuti nella piastra antiaderente.
Eccole qui le nostre piadine: una delizia!

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Una risposta a Una giornata fra banchetti, laboratori, rinfreschi finita con piadina

•Valentina
scrive: 6 dicembre 2011 alle 23:10

prenderò 100 kg continuando a seguirti!

 

Quinoa con lenticchie rosse

on Venerdì, 18 Novembre 2011. Posted in cucina

112Acquistando spesso e volentieri prodotti del commercio equo da un po’ di anni la quinoa è entrata a far parte della nostra dieta. Per chi non la conosce si tratta di un simil-cereale originario del Sud-America in realtà appartenente alla stessa famiglia degli spinaci. Si usano i semini, che sono piccolissimi, caratterizzati una volta cotti da un piccolo germoglio. Oltre che buona, facile, veloce e versatile da preparare, ha anche il pregio di essere molto nutriente.
Il modo in cui noi la preferiamo è asciutta con le lenticchie rosse decorticate.
Per prima cosa si da ad un piccolo assistente una ciotola d’acqua in cui si versa la quinoa (per 3-4 persone circa 200 gr), in modo che possa lavarla con tutta calma (e divertirsi a manipolare i minuscoli granelli che inevitabilmente si attaccheranno alle mani..), mentre voi preparate una pentola con un paio di cucchiai di olio evo e un po’ d’acqua, uno spicchio d’aglio tritato, una cipolla di tropea tritata, uscite a prendere 3-4 foglie di salvia in giardino, preparate un bicchiere con dentro 80 gr di lenticchie rosse decorticate e tagliate un pezzetto (4-5 cm) di alga kombu.

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Accendete il fuoco e fate soffriggere. Aggiungete la quinoa scolata dalla’acqua di lavaggio, le lenticchie, la salvia e l’alga assieme a 750 ml di acqua. Salate (pochissimo perché c’è anche l’alga). Lasciate andare a fuoco lento per 15-20 minuti circa a coperchio chiuso, apritelo solo leggermente se schiuma troppo, senza mescolare. Passato questo tempo l’acqua dovrebbe essersi assorbita tutta. Aprite la pentola e mescolate. Servite con un filo di olio evo.

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3 risposte a Quinoa con lenticchie rosse
•piacere di conoscerti scrive:
18 novembre 2011 alle 14:07
Anche noi usiamo spesso la quinoa e quindi questa nuova ricetta me la segno!!!
Rispondi
•Valentina scrive:
19 novembre 2011 alle 17:14
Ma quante meravigliose ricette sai??? Me la segno questa… io la quinoa l’ho utilizzata solo per fare una sorta di insalata di riso soltanto che al posto del riso ci mettevo la quinoa…Grazie mille Daria per gli spunti!Ti avviso anche che ho spostato il mio blog a questo nuovo indirizzo: http://www.panegirasoli.blogspot.comHo abbandonato la piattaforma del Cannocchiale in quanto mi dava sempre più spesso errori nella pubblicazione dei post e non mi dava modo di gestire bene le foto… cosi mi sono spostata a blogspot e, tempo permettendo, creerò anch’io una rubrica di cucina e spero così di “ricompensare” con qualche ricettina tutte le persone da cui finora ho attinto preziosi consigli!Ciao e a presto!
Rispondi
•daria scrive:
19 novembre 2011 alle 19:03
Grazie Valentina, aggiornerò il blogroll col nuovo indirizzo del tuo blog!La ricetta della quinoa preparata così l’ho imparata ad un corso di cucina che avevamo organizzato con l’associazione un po’ di anni fa… provala così è buonissima!
Rispondi

Veg-sacher... all'acqua!

on Mercoledì, 05 Ottobre 2011. Posted in cucina

si tranquillizzano… Io proponevo un goloso ma sano dolce con frutta secca, ma la bimba in questione ha messo subito in chiaro che avrebbe aiutato solo se si preparava una torta con la CIOCCOLATAAAAAA!!!!!
Fortuna vuole che qualche rimasuglio di buon cioccolato fondente del commercio equo si ritrovi facilmente negli angoli nascosti di qualche pensile in cucina! Allora mi metto a cercare fra le centinaia di pezzi di carta vaganti che sarebbero il mio quaderno di ricette quella di quella ottima torta al cioccolato che avevo già preparato un paio di volte, una vecchia ricetta letta su Veganblog…
Eccola la Veg-sacher! Facile facile, adatta anche ai piccoli chef!
Per prima cosa mescoliamo 350 ml di acqua con 260 gr di zucchero di canna integrale e 90 ml olio di semi di girasole spremuti a freddo. In un’altra terrina mescoliamo 340 gr di farina (io ho usato la tipo 2, va benissimo anche l’integrale, o anche un po’ di segale e il resto tipo2) con 2 cucchiai colmi di cacao amaro del commercio equo e una bustina di cremor tartaro. Uniamo gli ingredienti liquidi ai solidi mescolando attentamente per non fare grumi e lasciamo che l’aiutante mescoli bene bene. Inforniamo a 180° per 30 minuti.
Nel frattempo l’aiutante pulisce le pentole…

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Lasciamo raffreddare sulla griglia del forno. Quando la torta è fredda la tagliamo a metà e farciamo con marmellata (io avevo una marmellata di susine di montagna fatta da mia mamma…). Riassembliamo il tutto e prepariamo la cioccolata (questa è la parte preferita da mia figlia!): rompiamo a pezzetti la cioccolata fondente, aggiungiamo un po’ d’acqua e mattiamo a sciogliere a bagnomaria. Una volta pronta con un pennello spennelliamo la superficie della torta con la cioccolata in modo da ricoprirla bene tutta. Se avanza cioccolata ci sarà sicuramente qualcuno pronto a sacrificarsi per finirla…
Aspettate che passi a trovarvi la nonna o che torni a casa il papà da lavoro per gustare tutti assieme!

 

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3 risposte a Veg-sacher… all’acqua!

•Stella
scrive: 5 ottobre 2011 alle 12:24
Mmmmmmm..... buona prima o poi sperimento! :-)
•chiarina-ina
scrive: 5 ottobre 2011 alle 20:36
Daria questa ricetta mi interessa moltissimo, ora me la segno. E’ curioso che ci vada l’acqua,
la voglio provare al più presto.
•piacere di conoscerti
scrive: 7 ottobre 2011 alle 09:08
Anche io ne faccio una molto simile e posso garantire che è buonissima!

Riso nero di fine estate

on Mercoledì, 28 Settembre 2011. Posted in cucina

Per chi ha l’orto una delle cose belle dell’autunno è vedere come i “nuovi” prodotti autunnali convivano con le piante estive che finchè vedono ancora il sole continuano a regalare qualche frutto, gli ultimi pomodori, peperoni e melanzane e zucchine si affiancano a radicchi, zucche e finocchi… Ed ecco come ho usato alcuni degli ultimi pomodori dell’orto!
Avevo da finire una scatola di riso thay nero del commercio equo, un riso che già da solo è bello saporito, l’ho cotto per assorbimento in una quantità d’acqua leggermente salata pari a 3 volte il volume del riso (basta versare il riso nell’acqua bollente, rimettere il coperchio e lasciare andare per 30 minuti finché l’acqua non è completamente assorbita). Nel frattempo ho tagliato a dadini i pomodori, li ho conditi con un po’ di sale, basilico, aglio tritato, origano e maggiorana freschi e olio evo.
Ho versato il condimento crudo nel riso caldino, mescolato, lasciato riposare un po’… e gustato!

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Le barbarighe

on Martedì, 27 Settembre 2011. Posted in all'aperto

Fra i prodotti che acquistiamo col gas ci sono anche farine e cereali in chicco che acquistiamo da una bellissima azienda agricola di San Martino di Venezze (RO) coltivatori e trasformatori con il loro mulino in pietra di cereali biologici. Questa volta siamo andati noi a ritirare i prodotti ordinati dai “gasati” direttamente in azienda: una bella gita per le bimbe!
Imboccare la stradina che porta alle Barbarighe vuol dire lasciarsi alle spalle la città ed entrare in una dimensione orizzontale, bassa, fatta di campi intervallati da vecchi pioppi e da qualche rara costruzione, altre aziende agricole sorte in epoche lontane. Varcato il cancello sempre aperto il tempo non ha più valore…

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Accolti da 3 placidi e grandissimi cagnoloni che neanche abbaiano, ma si strusciano sulle gambe, con calma arriva Silvia e si comincia a chiacchierare … ah, si dovevamo ritirare gli ordini per il gas!
Entriamo nella sala (vecchia stalla ristrutturata con appesi al muro insegne con i nomi delle mucche) dove si svolgono gli incontri della fattoria didattica e dove c’è la piccola rivendita diretta: ci accoglie un tavolo coperto di sacchi di farina, sono quelli ordinati dai soci. Carta e penna alla mano si comincia a controllare tutti gli ordini, uno a uno fra una chiacchiera e l’altra…
Oh, ma c’è anche l’orzo per moka! Me lo aggiungi? Certo! Ti lascio anche la ricetta per la torta all’orzo…
Nella sala campeggia il bellissimo forno in argilla… forse potremmo utilizzarlo per cuocere il pane? Ma certo, vi mostro anche la nuova cucina…

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Dopo un’ora abbondante riusciamo a caricare tutto in auto… “volete raccogliere un po’ di noci?” Ma come dire di no?! Guardate lì dietro ci sono un po’ di alberi, prendetene quante volete… fate pure una passeggiata… prendete un po’ di uva fragola…

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E così verso sera riprendiamo la strada di casa
con la macchina carica di farina e cereali, una borsa di noci , 3 grappoli di uva fragola e tante idee…
…e appena a casa ecco che il nostro sacco da 5 kg di farina tipo 2, prende posto sul tagliere in cucina pronto per la panificazione!

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Ah, vorreste la ricetta della torta rustica al caffè d’orzo che mi ha passato Silvia delle Barbarighe e preparata appena arrivata a casa?
Vi lascio la versione personalizzata vegana, poco dolce, ottima a colazione…
ingredienti:
•350 gr di farina tipo 2 (quella del sacco da 5 kg che vedete qua sopra)
•50 gr di farina integrale d’orzo
•100 gr di nocciole o mandorle tritate
•250 gr di zucchero integrale di canna (io ho usato mascobado del commercio equo)
•100 gr di olio di semi di girasole spremuto a freddo
•3 cucchiai di fecola sciolti in 6 cucchiai di acqua
•250 ml di latte di riso
•una bustina di cremor tartaro
•2 bicchieri di caffè d’orzo ben forte (500 ml)
•un pizzico di cannella
•una presa di sale
Mescolare la fecola sciolta nell’acqua con l’olio, aggiungere il latte, il caffè d’orzo e tutti gli altri ingredienti, mescolando bene. Versare in una teglia tonda foderata di carta da forno e cuocere in forno già caldo a 180° per 1 ora.
Si può servire con una crema di caffè d’orzo: 170 gr di caffè d’orzo, 50 gr di zucchero, 1 cucchiaio di amido di mais, 15 gr di farina – mescolare e scaldare fino a che si addensa.

I giovedì del gas

on Giovedì, 22 Settembre 2011. Posted in all'aperto

Con settembre sono riprese anche le consegne dei prodotti del gas (gruppo di acquisto) e di conseguenza gli incontri settimanali per ritirare i prodotti ordinati. Finché la stagione lo permette i ritrovi avvengono fuori in piazza: arrivo e la trovo semi-deserta, qualche persona seduta al bar, qualche passante in bicicletta o motorino… un po’ alla volta arrivano i soci ed è bello vedere lo spazio animarsi!
Bambini che giocano a nascondino e corrono finalmente “liberi” dallo sguardo dei genitori al momento troppo impegnati a controllare i loro prodotti o a pagare.

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Signore in biciclette stracariche di borse che rischiano di cadere salendo “al volo” con una mossa elegante che solo chi ha più di settantanni riesce a fare senza ritrovarsi a terra!

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Ragazzi che fanno 4 chiacchiere seduti all’ombra.

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Persone che arrivano a mani vuote e se ne vanno abbracciando il loro scatolone pieno dei prodotti ordinati.
Borse di verdure che passano dalle mani del produttore a quelle dei soci che prontamente controllano il loro nome e il contenuto.

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Si scaricano scatoloni da una macchina e si passano su un’altra sotto gli sguardi attoniti dei passanti che si chiedono cosa stiamo mai facendo…
Ci si attarda ad organizzare il prossimo banchetto, a discutere dei prossimi acquisti o dei nuovi prodotti, a scambiarci ricette e consigli sul pane o sui detersivi.
Finalmente si prende la via per casa, con la spesa e l’animo leggero… a giovedì prossimo!

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Festa delle associazioni e laboratori di autoproduzione

on Venerdì, 09 Settembre 2011. Posted in all'aperto

farinaCome ogni anno a settembre riprendono le più svariate attività anche per l’associazione e in particolare con la festa delle associazioni si riparte ufficialmente! Quest’anno abbiamo deciso una formula un po’ diversa, ovvero anziché fare il “solito” banchetto informativo sul gas, sul commercio equo e sul consumo critico, abbiamo pensato di riproporre in piazza una versione “mini” dei laboratori fatti gli scorsi anni. In particolare ci saranno 3 laboratori:
•alle 11 “Facciamo il pane”: laboratorio per bambini e genitori sul pane fatto con la pasta madre, dove i bimbi (o gli adulti) potranno preparare e portare a casa da cuocere la loro pagnottina;
•alle 16 “Indovina la farina”: laboratorio gioco di osservazione e tatto per adulti e bambini;
•ore 17 “Detersivi autoprodotti”: facciamo assieme dei semplici detersivi ecologici ed economici (per adulti).

In attesa del resoconto dei laboratori qui sul blog, passate a trovarci in piazza a Piove di Sacco domenica 18, potrete usufruire anche del punto ristoro con prodotti del commercio equo e del gas, preparati dai soci dell’associazione “Al ritmo del tam tam”.

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madre3 risposte a
Festa delle associazioni e laboratori di autoproduzione•ilenia
scrive: 9 settembre 2011 alle 16:22
NOOOOOOOOOOOOOOOOO…sono in montagna quel week end….uffi mi sarebbe piaciuto il laboratorio sul pane….elisa si sarebbe divertita……cosa dici Bovolenta a
ottobre??!!!Rispondi
•daria
scrive: 9 settembre 2011 alle 20:58
Peccato Ilenia, però volendo possiamo organizzare un mini laboratorio da me! :-) Per Bovolenta ci sentiamo, seconda domenica di ottobre?Rispondi
••ilenia
scrive: 12 settembre 2011 alle 15:37
si daiiiiii volentieri, magari con ludovica e francesca……che bello…..
per Bovolenta la sagra dovrebbe essere dal 07 al 16 ottobre. ciaoooooooRispondi

Vita di uno scatolone

on Mercoledì, 31 Agosto 2011. Posted in in casa

Periodicamente con le consegne dei prodotti del gas (gruppo di acquisto solidale) arriva a casa uno scatolone contenente i vari prodotti ordinati, questa volta era uno in cartone bello spesso e robusto con indicazioni sull’originario contenuto e sulla sua provenienza.

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Se ne sono impossessate le mie bimbe per giocarci e più le guardavo più la mia fantasia viaggiava assieme allo scatolone e me lo immaginavo prima in una fabbrica di scatoloni chissà dove, poi in Vietnam presso la cooperativa Craft Village (il nome era riportato su un fianco) nelle mani dei produttori di artigianato di commercio equo che imballavano tazze in ceramica e lo chiudevano per spedirlo alla cooperativa LiberoMondo di Bra, dove altre mani di soci della cooperativa o di volontari lo aprivano per controllarne il contenuto e poi suddividevano lo stesso in base agli ordini.
Poi lo vedo di nuovo in viaggio sul furgone dello spedizioniere che lo porterà alla nostra associazione e poi di nuovo aperto e controllato dai nostri volontari e riempito con le cose ordinate da noi. Infine eccolo qui approdato nel nostro salotto dove Alice gioca a casetta, ci dorme dentro o ne fa la casa dei pupazzi ed Elena lo usa come tamburo o ci entra dentro!

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E quando sarà troppo rovinato lo useremo ancora per la raccolta differenziata e potrà ricominciare un’altra vita in un’altra veste!

Feste estive a modo nostro

on Lunedì, 11 Luglio 2011. Posted in giardino

 

Domenica abbiamo battezzato Elena e abbiamo approfittato dell’occasione per far festa a modo nostro. Non ci piacciono le situazioni istituzionali con lunghi pranzi da cui ci alza all’ora di cena appesantiti dal cibo e innervositi dai bambini annoiati, dove le possibilità di dialogo sono limitate, perciò cerchiamo di non proporle ai nostri amici e parenti. Quindi abbiamo scelto di invitare poca gente, di far festa a casa in giardino, col metodo del porta e offri e cercando di essere meno impattanti possibile per l’ambiente.
I preparativi iniziano il giorno prima con il taglio dell’erba del giardino, continuano la mattina montando il gazebo, riempiendo la piscina e preparando i tavoli, l’aperitivo e le bevande. Passa la nostra preparatrice di tramezzini di fiducia a consegnarli e si parte per la cerimonia.

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Alice riempie la piscina


Dopo la cerimonia tutti a mettersi comodi per la festa e poi si mangia!

 

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è pronto in tavola!


Oltre al fantastico buffet ci sono un ottima pasta fredda di kamut ai pomodori (preparata dalla sorellina) e un gustoso e coloratissimo cous-cous integrale del commercio equo alle verdure (preparato da mia mamma). Tutto biologico con verdure fresche dell’orto.

 

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Cous cous alle verdure
Già ben sazi abbiamo saltato i formaggi di montagna per passare con calma ad un fresco melone bio, poi torta gelato alla frutta (senza latte) e caffè equo. Il tutto mentre i bimbi se la spassavano in piscina.

 

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Bimbi in piscina
o correvano per il prato o giocavano a nascondino

 

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bimbi in corsa per il prato
Alla fine hanno c’è stato anche il tempo per un concertino improvvisato, mentre si degustavano le birre autoprodotte!

 

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Concertisti

Consegna delle “bomboniere” che erano delle semplici foto fatte da noi con una cornicetta del commercio equo e confetti al cioccolato sempre equo-solidale confezionati dall’associazione Al ritmo del tam tam (che gestisce il nostro gas - http://alritmodeltamtam.alfa.it/chi-siamo/bomboniere ).Quel poco che è avanzato ce lo siamo diviso, l’acqua della piscina verrà usata per l’orto e a noi rimane il ricordo di un bel pomeriggio in compagnia!

 

Una risposta a Feste estive a modo nostro

•Francesca scrive: 12 luglio 2011 alle 21:00
voglio vivere cosììììì col sole in fronte ….. felice cantoooooo ……….. Guardando le tue foto e leggendo beh mi è scappata la canzoncina!!! Avete un giardino meraviglioso e ….ENORMEEE, idee particolarmente fantasiose e non ci sono dubbi che il pomeriggio sia piaciuto a tutti, anche ai non presenti come me!!!! Se penso ai battesimi cresime e quant’altro mi viene la pelle d’oca, poi ti leggo e scopro che c’è tanto da imparare perchè al mondo ci sono tante tante persone che non la pensano come “il resto del mondo”!!! Grazie per la testimonianza... e ti offendi se mi autoinvito per la prossima occasione "mondana"??? Non me la vorrei perdere! :-)
Un abbraccio e un bacio alla piccolina

Pane e acqua

on Martedì, 14 Giugno 2011. Posted in cucina

Non mi piace buttare il cibo, men che meno il pane, soprattutto se si tratta di un pane multicereali a lievitazione naturale fatto da me! Che fare di un pezzo di pagnottona ormai troppo indurita?
Ecco, una bella torta con l’aggiunta di un po’ di avanzi. Quali? Un po’ di ciliege e pezzi di cioccolata fondente equo e solidale dell’uovo di Pasqua per rendere il tutto goloso!
Dunque ho rotto a pezzettoni le fette di pane vecchio (circa 2 etti) e messo ad ammollare in acqua (mezzo litro) per un paio d’ore, ho aggiunto 4 cucchiai di zucchero integrale di canna del commercio equo, 2 cucchiai di cacao amaro (sempre equo-solidale), 2 cucchiai di farina tipo 2 biologica, 30 ml di olio di semi di girasole speremuto a freddo, un pizzico di sale, una bustina di cremor tartaro e mescolato il tutto. Ho aggiunto infine un bel po’ di pezzi di cioccolato e rimescolato. Ho versato in una teglia bassa tonda e ho decorato con ciliege tagliate e metà e denocciolate. Messo in forno a 180° per mezz’ora.
Il risultato lo vedete qua sotto…

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un po’ dolce un po’ budino è piaciuto molto anche ad Alice.
Penso venga bene anche con l’aggiunta di frutta secca tipo la “smeiassa” veneta che facevano le nonne…
e voi che ne fate del pane vecchio oltre a bruschette e pangrattato?

 


La nota seria: secondo uno studio commissionato dalla FAO circa 1/3 del cibo prodotto ogni anno per il consumo umano (1,3 miliardi di tonnellate) va perduto o sprecato. I consumatori dei paesi industrializzati sprecano ogni anno la stessa quantità di cibo dell’intera produzione alimentare netta dell’Africa Sub-sahariana, 222 milioni di tonnellate!

 


6 risposte a Pane e acqua

•Alice
scrive: 14 giugno 2011 alle 15:02
Ma che bella idea!!!Daria…purtroppo non sono riuscita a fare la pasta madre…mi è sembrata subito troppo secca ovvero, tanta farina e poca acqua…devo riprovare però non demordo!!Grazie ancora per il blog!
Alice
•Alice
scrive: 14 giugno 2011 alle 15:03
Ops….mi dai info su cremor tartaro? Non c’è lievito dunque in questo dolce giusto? Grazie
Aly
•daria
scrive: 14 giugno 2011 alle 15:24
Ciao Alice, il cremor tartaro lo trovo in un negozietto di prodotti bio, diciamo che è uno “scarto” della produzione del vino, causa una lievitazione “chimica” senza lieviti. Lo trovi già associato a bicarbonato (in bustine tipo quelle del lievito per dolci), oppure da solo e in questo caso devi aggiungere del bicarbonato per attivare la lievitazione.Per la pasta madre, se ti sembra troppo secca aggiungi pure acqua (in effetti le quantità dipendono anche dal tipo di farina che usi che possono richiedere più o
meno acqua).
••marco
scrive: 14 giugno 2011 alle 22:39
è piaciuta anche a me!
•Valentina
scrive: 28 giugno 2011 alle 21:57
Ciao Daria!Prima volta sul tuo blog: bellerrimo!Cosa ci faccio io col pane vecchio?Lo spruzzo di acqua,olio evo e aceto rosso, lo lascio riposare due ore e poi lo spezzetto e lo aggiungo ad un’insalata di pomodoro, cetrioli e cipolla di tropea.Deve riposare in frigo un’altra oretta perchè i sapori si amalgamino bene.Spettacolo!
D’inverno invece lo uso solo per pangrattato.
Un abbraccio!

•daria scrive:
29 giugno 2011 alle 12:52
Ciao Valentina! Bella idea! Molto estiva e adatta a questo periodo in cui la voglia di cucinare è molto poca!

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