Fame di pane

Domani sarò impegnata con il pasta madre day che come vi anticipavo sarà presso la biblioteca della mia città, con l'occasione ho recuperato alcuni libri sul tema e ho pensato di proporvene uno già oggi. E' un libro che mi è piaciuto fin dal titolo, dedicato ai bambini e ragazzi non piccolissimi, direi dai 9-10 anni in sù, molto piacevole anche per gli adulti, se preso a pezzetti, anche per più giovani (Alice ha gradito molto la lettura di alcune parti). Fa parte della collana "Per mangiarti meglio" di Slow Food Editore:
...vuol dire fare sul serio. a proposito di cibo: mica si può buttar giù il primo boccone che passa, senza avere idea di come è fatto e da dove viene. E poi bisogna capire se tutti i bocconi sono uguali e se sono davvero buoni.
Questo lo spirito che anima il libro dove il pane è il protagonista e viene raccontato da vari punti di vista: i racconti di Angioletta (nata del 1917) con il suo pane settimanale nel forno a legna e del panettiere Davide, la storia del pane dagli albori dei tempi: la scoperta dei cereali, il primo impasto nato per caso, la fermentazione.
I miti dei vari popoli legati ai cereali e al pane, l'etimologia della parola pane nelle varie lingue, il legame pane - fame e a seguire gli elementi (terra, aria, acqua, fuoco) tutti presenti nel pane ne fanno un bel testo ricco di informazioni, ma anche facile da consultare e piacevole da leggere.
La parte finale comprende alcune tavole con i vari pani del mondo, la scheda per imparare a degustarlo, un paio di ricette facili e i "giochi di pane" con schede da compilare a cura dei ragazzi - lettori. Ah, inutile dire che il pane di cui si parla nella maggior parte del libro è quello lievitato con pasta madre...
Faccio il pane. Come mio padre e come mio nonno. Mi sveglio che è ancora notte e l'alba è lontana. Uscito di casa sento le stagioni: l'inverno gelido, l'aria leggera della primavera, il fresco delle nottate estive... e incomincio a pensare ai miei impasti, così sensibili al tempo.
Fare il pane significa pensare, esercitare l'intelligenza: non basta usare le mani per impastare e fare le forme. Bisogna conoscere gli elementi: la terra che genera il grano, l'acqua che lega l'impasto, l'aria che lievita la pasta, il fuoco che cuoce, il tempo dell'attesa... Ogni giorno, da migliaia di anni, un prodigio si rinnova e io mi sento un mago, un alchimista.
Mi piace fare il pane, impastare e vedere crescere le pagnotte grosse che ormai siamo in pochi a fare. ... Faccio il pane e conosco i contadini che coltivano il campo e i mugnai che lo macinano. Non uso il lievito di birra, è troppo facile. Preferisco il più antico sistema di lievitazione, la pasta madre: ci vuole pazienza e bisogna saper cogliere i momenti giusti per impastare, modellare, infornare. Che gioia però quando l'impazienza la vince e incomincio a sbirciare nel forno: vedo le pagnottedorarsi, tendere al bruno, ricordare nel loro colore i campi di grano nei caldi tramonti di giugno. Ed è come un cerchio che si chiude.
Davide Longoni
"Fame di pane" di Giusi Quarenghi e Alessandra Mastrangelo, illustrazioni di Daniela Villa - Slow food editore
Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.
PS: per chi è in zona vi aspetto domani mattina per il pasta madre day (a inizio post il link al post dedicato): se qualcuno che legge è interessato alla pasta madre senza glutine e desidera che domani gliene porti un pugno, me lo faccia sapere che la porto appositamente.
- Tags: bambini, cucina, libri, pane, pasta madre, pasta madre day, venerdì del libro
Commenti (4)
silvia
Grazie
Silvia
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Daria
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cristiana
Anche noi domani siamo di Pasta madre day, assaggi e spacci al mercato della terra di Slow Food. Buon pasta madre day a noi allora :)
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Daria
Attendo di sentire il tuo racconto!
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