L'autunno mi porta spesso a riprendere riflessioni che pensavo di avere già digerito, accompagnate da letture già fatte che torno a ripescare. Fra i libri che mi sono ricapitati in mano "L'uomo che piantava gli alberi" di Jean Giono, libretto che si legge in una mezzora e che ho lasciato in giro per casa, ha attitato l'attenzione di Alice, forse per il suo formato piccolo, pensava che fosse un libro per lei e vedendone le immagini ha chiesto che glielo leggessi. All'inizio ero un po' perplessa, poi l'ho accontentata avvisandola che si trattava di un libro non breve (per i suoi canoni, secondo me è più adatto a partire dagli 8-9 anni) e che potevamo leggerlo a pezzi se preferiva... invece è riuscito a catturare la sua attenzione dall'inizio alla fine, tanto che ha voluto rileggerlo col papà (con qualche incursione di Elena). Storia di speranza, di un uomo che da solo riesce a fare molto, piccole azioni, le classiche gocce nel mare, o quelle portate dal colibrì del racconto che da il nome anche a questo blog... L'uomo può distruggere l'equilibrio della natura, ma tutti possiamo contribuire, in silenzio, senza azioni ecclatanti, a ripristinarlo. Un uomo, un albero, molti alberi, foreste, terreno rinato, acqua che torna a scorrere, animali che tornano, vita che rinasce...
Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.
Di questo librino è stato fatto un film molto bello, che vi consiglio di vedere, anche questo è piaciuto molto alle bimbe... delicato e disegnato benissimo, ve lo lascio qua sotto.