in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: uguaglianza

La storia del toro Ferdinando

on Venerdì, 11 Settembre 2015. Posted in libri

La storia del toro Ferdinando

Non so se ricordate che qualche tempo fa vi avevo raccontato del libro "La strada di Jella" e de "La conferenza degli animali". Da quella lettura mi è venuta una gran voglia di di cercare alcuni libri a cui accenna Jella nel suo racconto. Fra questi in particolare la storia del toro Ferdinando è diventato uno dei libri preferiti dalle birbe... un libro uscito per la prima volta nel 1936, direi ancora assolutamente moderno nel contenuto e nella storia. Bandito in Spagna, quando uscì in concomitanza con lo scoppio della  guerra civile e bruciato in segno di propaganda nazista in Germania, in Italia uscito solo nel 1967. Copertina rossa su cui campeggia l'immagine del toro che annusa un fiore.

C'era tante volte una foresta

on Venerdì, 03 Aprile 2015. Posted in libri

C'era tante volte una foresta

Il nostro grande albero vicino all'orto, un salice, ci allieta le giornate mostrandosi ogni giorno diverso, soprattutto in questo periodo in cui è passato da spoglio al verdino coprendosi di gemme, al giallino rivestendosi di fiori e a breve sarà verde intenso e poi verde argento nelle giornate estive. Sembra attirare a sè vita: merli, passeri, api che ronzano, la gatta che vi si arrampica, coccinelle sulle foglie, gazze e aironi che si fermano a riposare, un cuculo che ogni tanto sosta a cantare e ultimamente anche un bel picchio.

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La biblioteca di Alice ed Elena # 12

on Venerdì, 07 Marzo 2014. Posted in libri

marzo 2014

La biblioteca di Alice ed Elena # 12

Dopo un po' di tempo riprendo l'appuntamento con "la biblioteca" delle bimbe, ovvero la piccola rassegna dei loro libri preferiti del periodo, questa volta il tema riprende un argomento già trattato nelle settimane scorse da altre amiche blogger (per esempio ), ovvero quello della diversità e del rispetto. La discussione, originata da un triste episodio avvenuto a Venezia (di cui potete leggere QUI la rassegna stampa), ha però avuto dei riscontri positivi nel creare una serie di iniziative personali e di gruppo per diffondere un tipo di cultura che purtroppo stenta ancora ad affermarsi e che non è poi così scontata. In particolare mi è piaciuta l'iniziativa di cui parla Caterina (LibereLettere) ovvero il "#Flashbooksenzastereotipi" che riprende il titolo dell'iniziativa del Comune di Venezia per il cui scopo erano stati donati i famosi 49 libri. Queste le parole di Renata Guizzetti, fondatrice del MaMi, mamme a Milano:

E comincio affermando che siamo tutti diversi, e questo  è un valore. Invece la diversità (dei caratteri, dell’aspetto fisico, della propria storia personale) diventa spesso motivo di discriminazione.  È un meccanismo semplice: se differisci dal modello base, allora sei “diverso”, sei “sbagliato”, sei come minimo da commiserare, eventualmente da emarginare, se non addirittura da denigrare. Si può scardinare un meccanismo così potente e così terribilmente collaudato? E come? Io credo di sì, che si possa... 

Le merendine e l'uguaglianza

on Sabato, 23 Febbraio 2013. Posted in cucina

Finalmente riesco a partecipare all'iniziativa di "La tavola rotonda" "Un pensiero e una ricetta al mese" che questo mese ha come tema l'uguaglianza.

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I miei primi approcci al concetto risalgono a quando ero ragazzina: uguaglianza fra i sessi, uguaglianza fra ceti diversi, uguaglianza fra appartenenti a diverse religioni, uguaglianza fra bianchi e neri... però il momento che ricordo maggiormente è quando il professore di lettere in prima liceo (giovane attivista della LAV, amato da tutti gli studenti, quanto mal visto per le sue "stravaganze" da buona parte dei genitori) ci parlò di uguaglianza di specie, ovvero fra tutti gli abitanti di questo mondo, che andassero su due gambe e vestiti o su quattro o strisciassero o nuotassero o volassero. Ricordo anche le varie obiezioni che gli vennero poste, sulla evidente diversità fra gli uomini e gli altri animali... Le discussioni erano sempre molto interessanti e accompagnate da letture d libri e testi sull'argomento al punto che quasi tutti gli studenti della classe in breve cominciarono a portare strane spinte vegetariane in casa... mi ricordo la faccia basita di mia madre alla mia affermazione di non voler più mangiare la bistecca un giorno al ritorno da scuola... 

E in effetti se andiamo a recuperare la definizione nel dizionario riportata anche da Barbara nel suo post troviamo anche:

La condizione per cui ogni individuo o collettività devono essere considerati alla stessa stregua di tutti gli altri, e cioè pari, uguali, soprattutto nei diritti politici, sociali ed economici

Quindi individuo, non necessariamente essere umano, uguale nei diritti: diritto di vivere dignitosamente, in un luogo sano, di stare con i figli e la famiglia, di mangiare bene, di stare all'aria aperta, di stare in compagnia o da soli...

Tutto questo mi ha portato a cambiare... non sono più uguale alla Daria di qualche tempo fa e in questo divenire ho cambiato in primis la mia alimentazione. 

Allora ho pensato di abbinare all'uguaglianza queste merendine che sembrano uguali a quelle che mangiavo da bambina (ignara della composizione) e di cui ora non ricordo quasi più il gusto, ma ricordo ancora la pubblicità che faceva sparire ad uno ad uno i prodotti di cui dovevano essere composte, concludendo che allora non sarebbe più stata la "K....Brioss"... e invece: senza uova, senza latte, senza lievito, senza zucchero, senza farine raffinate.. ecco la mia versione delle famose merendine. Nata come altre volte da una sorta di "gioco" nel gruppo su Fb della pasta madre, la prima "sfida" di alcuni è stata la loro realizzazione in casa con pasta madre, da quella ricetta sono partita per rielaborare la mia versione vegana e non raffinata. Prima di me ha accolto la sfida anche Francesca (La tana del riccio) con la sua bellissima versione da cui ho preso spunto per l'uso delle mele nell'impasto. Nel suo articolo trovate anche un interessante analisi degli ingredienti della versione originale.

Non spaventatevi, la ricetta sembra elaborata, ma alla fine si tratta di un pan-dolce ripieno, quindi è più semplice di quanto sembri!

Merendine ripiene di crema al latte di anacardi

2013 0218003Ingredienti:

per il pan-dolce:

  • 150 di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 120 ml di succo di mela limpido
  • 50 gr di fecola di patate
  • 2 mele biodinamiche florina (da gratuggiare per ottenre circa 120 gr di purea)
  • 30 gr di olio evo
  • 50 ml di sciroppo d'agave
  • 320 gr di farina integrale di farro spelta appena macinata e setacciata
  • 1 cucchiaino raso di sale
  • 15 gr di farina di riso integrale basmati bio appena macinata del commercio equo (per il water roux)
  • 75 gr di acqua (per il water roux)

per spenellare:

  • 1 cucchiaio di malto di riso
  • 1 cucchiaio di acqua

per la crema agli anacardi:

  • 300 ml di latte di anacardi (autoprodotto)
  • 40 gr di farina di riso integrale basmati bio (del commercio equo e appena macinata)
  • 4 cucchiai di sciroppo d'agave

per decorare:

  • 4 pezzettini di cioccolato fondente 90% cacao del commercio equo

Per prima cosa preparare il water roux sciogliendo la farina di riso nell'acqua in un pentolino, metterla a scaldare fino a formare una crema gelatinosa. Spegnere e tenere da parte.

Gratuggiare le 2 mele, passarle nel frullatore e miscelarle con l'olio evo e lo sciroppo d'agave. Tenere da parte.

Sciogliere la pasta madre nel succo di mela, aggiungere la fecola e mescolare. Aggiungere la crema di mele che avete nel frullatore e il water roux e amalgamamre bene il tutto. Aggiungere 200 gr di farina di farro e poi il sale, mescolare e far riposare qualche minuto. Aggiungere gradualmente la restante farina fino ad ottenere un composto compatto ma ancora piuttosto appicicoso. Mescolare bene (dovrebbe bastarvi il cucchiaio) e mettere a riposare per 30-40 minuti (questo passaggio serve se usate farine fresche per permettergli di assorbire bene l'acqua).

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Riprendere l'impasto e con le mani unte d'olio e lavorarlo col metodo bertinet su un piano liscio. Mettere l'impasto a riposare per un'ora a temperatura ambiente e poi passarlo in frigo per 8-10 ore (la notte nel mio caso). 

La mattina riprendere l'impasto e lascairlo ambientare a temperatura ambiente per un'ora, poi stenderlo spesso in una teglia 20x30 cm rivestita di carta forno, senza lavorarlo ulteriormente.

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Lasciare lievitare fino al raddoppio (nel mio caso l'ho lasciato per 5-6 ore nel forno spento). Accendere il forno a 180°, ventilato, spenellare la superficie del pane con l'emulsione di acqua e malto di riso. Infornare per 30 minuti a 180°, estrarre dalla teglia e mettere a raffreddare su una griglia per qualche ora.

Preparare la crema, mescolando in un pentolino il latte di anacardi (io l'avevo preparato la sera prima), con la farina di riso e lo sciroppo d'agave in modo che non si formino grumi. Mettere il tutto sul fuoco e far bollire, fino ad ottenere una crema piuttosto densa (raffreddandosi si compatterà ulteriormente).

Rifilare i bordi del pane e tagliarlo in tre strati, farcire con la crema di anacardi e riso. Sciogliere i cubetti di cioccolato fondente e distribiurli a righe sulla superficie della torta con l'aiuto di una tasca con punta fina. Sbavare la cioccolata in veso ortogonale alle righe.

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Lasciare seccare il cioccolato e tagliare a fette il dolce creando le merendine.

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Diciamo che l'estetica è migliorabile, ma il gusto è decisamente ottimo. Tra l'altro si sono mantenute morbide anche già tagliate per 3 giorni (le ho conservate avvolte in telo di stoffa e poi nella madia). 

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