Burger di farinello e amaranto
Anche quest'anno l'orto non ci ha deluso e si sta avviando verso la sua massima produzine che corrisponde anche al momento in cui la natura prende maggiormente il sopravvento sulla parvenza di ordine che noi vorremmo darle. Rimango affascinata nello scoprire ogni giorno una nuova piantina spuntata casualmente nell'orto o nel giardino e persino nei vasi: ai pomodori nati qua e là ormai siamo abituati, ma chissà come ci è arrivato qui nel vaso questo sedano
... e la piantina di anguria nata sotto il tavolo in giardino? Per non parlare delle 5 querce nate in vai punti del giardino! Ringraziamo sempre di questi doni imprevisti e quando vediamo un germoglio ci divertiamo a ipotizzare di che cosa sia...
voi che dite? Io penso girasole o zucca...
rimane ancora il dubbio per questo alberello (era nato nel semenzaio assieme ai pomodori...).
Oltre tutto al posto della gramigna che ci faceva compagnia i primi anni, ora crescono un sacco di erbe mangerecce, amaranto, farinello, malva...
Con la scusa di sfoltire le malerbe ne raccolgo sempre un bel po' da usare come verdura cotta. Il gusto di queste erbe non è per nulla amaro ed è gradito anche alle bimbe in sostituzione degli spinaci. Stavolta ho usato farinello e amaranto per farne dei burger a costo zero, visto che come base ho usato l'okara del latte di soia.
Queste erbe per chi non le conosce sono di facile reperibilità: il farinello si riconosce facilmente per la "polverina" bianca che ne ricopre le foglie, mentre l'amaranto per la "spiga" verde e pelosetta. Vi lascio un paio di immagini, sono certa che li riconoscerete subito!
Il farinello con le sue foglie "infarinate"
amaranto in mezzo ai fagiolini con la spiga ancora piccolina
In entrambi i casi raccolgo le foglie tenere apicali delle piante quando sono ancora piccoline. Vale la pena usare queste erbacce in cucina, come ci ricorda Isabella sono anche un'ottima fonte di calcio oltre che di cibo a costo 0!
Ricetta con quantità casuali!
- okara di soia (io ne avevo circa 2 tazze)
- foglie di farinello e amaranto in proporzioni a piacere (circa una tazza, cotte, crude erano una bella terrina piena)
- 1 spicchio d'aglio
- sale fino integrale qb
- cannella se piace
- noce moscata qb
- farina di mais per la panatura
- olio evo
Preparazione:
Cuocere le erbe pulite con lo spicchio d'aglio in una padella con poca acqua. Quando saranno appassite, tritarle con un coltello affilato oppure nel mixer. Unirle all'okara di soia. Insaporire con sale, cannella, noce moscata. Mescolare e far riposare per una mezzoretta. Creare dei piccoli burger con le mani umide e passarli nella farina di mais. Disporli su carta forno e spennellarli con olio evo. Infornare a 180° fino a doratura. Io li ho serviti con maionese di riso e fagiolini... le bambine si sono divertite a creare delle facce sorridenti! ;-)
- Tags: amaranto, autoproduzione, avanzi, bambini, burger, cucina, erbe spontanee, farinello, fitoalimurgia, orto, polpette, riuso, soia
Commenti (10)
Isabella
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Moira
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Daria
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Serena di Enjoy Life
Da me non ho mai notato nè le piantine di farinello nè quelle di amaranto....magari, non sapendo cosa fossero non le ho notate più di tanto...d'ora in poi presterò più attenzione, grazie per le foto!
Anche qui nascono piantine sparse ovunque, soprattutto pomodori :-) e quando nascono così, da sole, spontaneamente sembra un dono della natura ancora più grande!
L'alberello della foto, nato nel semenzaio dei pomodori non potrebbe essere un olmo? Io ne ho uno molto grande e dai suoi semi nascono sempre tantissime nuove piante ovunque, anche nei vasi e hanno una crescita velocissima! Le foglie del tuo alberello somigliano molto a quelle dell'olmo.....
Ciao
Serena
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Daria
Vedremo!
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Felicia
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Mari
Devono essere deliziose quelle polpettine! :-P
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Daria
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MARI
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Claudia GranoSalis
Baci!
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