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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Aceto di mele (o altra frutta) homemade

on Lunedì, 20 Aprile 2015. Posted in cucina

Aceto di mele (o altra frutta) homemade

I nostri fine settimana ultimamente sono molto densi di iniziative, tutte bellissime e ricche di emozioni, ma alla fine ci si ritrova con poco tempo per nuove ricette e soprattutto per fotografarle e inserirle in un post, quindi stavolta se avete voglia di ricette nuove vi rimando al post "integralmente" a primavera dove ho recentemente inserito varie ricette di amiche blogger e non, in particolare troverete la ricetta dei muffins salati di Sara che ho rifatto con grande piacere dopo averli assaggiati ad un pic-nic in sua compagnia, delle originalissime frittelle salate in rosa di Roberta e un dolce e simpaticissimo gufetto sempre di Roberta. Invece vi lascio una ricetta di autoproduzione che ho in serbo da un po' e alla fine qualche foto del laboratorio di panificazione per i bambini (e non solo!).

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Sembra un dolcetto invece non è altro che un muffin alle erbette di Saraa ricoperto con maionese di mandorle e piselli saltati in padella con prezzemolo: una delizia!

Lo sapete che mi piace sperimentare con i fermentati e nel contempo non buttare via nulla, quindi quando ho visto questa ricetta, me ne sono innamorata!

SCARTI DI FRUTTA + ACQUA + ZUCCHERO + 1 CUCCHIAIO DI ACETO = ACETO DI FRUTTA

l'addizione mi convinceva, quindi mi sono messa all'opera ormai qualche mese fa per provare. In quel periodo gli scarti che avevo a disposizione erano di mele e mele cotogne, quindi il mio primo esperimento è stato proprio con queste, successivamente ho usato solo mele e poi mele e pere. Finora abbiamo assaggiato con piacere solo il primo degli esperimenti, gli altri stanno ancora maturando, vi saprò dire come sono venuti. Invece veniamo alla ricetta, facilissima che potete leggere assieme ad altre utili informazioni QUI.

ingredienti:

  • 400 gr di scarti di frutta (da centrifugato o anche bucce)
  • 70 gr di zucchero di canna integrale + due cucchiai + due cucchiai
  • 2 cucchiai di aceto di mele bio
  • 2 litri di acqua

materiale:

  • acetaia oppure uno o due vasi in vetro grandi
  • garze
  • elastico

Preparazione:

Se usate le bucce (come ho fatto io la prima volta) per prima cosa frullatele fino ad avere una purea, potete usare tutto lo scarto eccetto il picciolo della mela.

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Procuratevi un bel vasone che contenga più di due litri oppure due vasi da più di un litro e versate la frutta frullata. Aggiungete l'acqua, lo zucchero e l'aceto di mele che servirà da starter. Ponete la garza sul vaso e fissatelo con l'elastico. Mettete a riposare a temperatura ambiente, al buio per due settimane. Trascorso questo tempo aggiungete altri due cucchiai di zucchero e rimettete a fermentare e ripetete l'operazione dopo altre due settimane. Riponete nuovamente al buio e dimenticatevi tutto per tre mesi, trascorsi i quali potrete filtrare l'aceto e riporlo nuovamente a riposare per un altro mese. Dopo un secondo filtraggio potrete cominciare ad usarlo, tenerdo comunque che più aspetterete migliore sarà il gusto. Ed ecco finalmente le nostre bottigliette di aceto!

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E voi avete ami autoprodotto l'aceto? con quale ricetta? Spero di avervi incuriosito e invogliato a provare!

Prima di salutarvi come promesso eccovi qualche foto del laboratorio che purtroppo causa maltempo abbiamo dovuto fare al chiuso...

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adulti e piccini all'opera

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Ancora impastando!

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Alcuni pani prima della cottura

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alcuni pani cotti

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momento dedicato alla lettura di storie "fitoalimurgiche" tratte da "Ravanello cosa fai?"


Commenti (26)

  • Claudia GranoSalis

    Claudia GranoSalis

    20 Aprile 2015 at 12:50 |
    Me tapina, sono secoli che voglio sperimentare l'aceto di mele fatto in casa e non l'ho ancora fatto…è nel mucchio ormai altissimo delle cose da fare prima o poi! Avevo pensato di usare solo succo di mela, ma anche l'idea degli scarti non è affatto male, grazie!

    Rispondi

    • Daria

      Daria

      20 Aprile 2015 at 15:46 |
      Mi sa che condividiamo gli stessi mucchi di cose da fare... ;-) Prima o dopo arriva il loro turno! Questo aceto con gli scarti ha il pregio di essere veramente rapido da fare e permette di smaltire un bel po' di scarti cosa che fa felici chi come noi non ama buttare via nulla. Fammi sapere se lo provi!

      Rispondi

      • Laura

        Laura

        26 Maggio 2015 at 22:36 |
        Ciao, ma si lascia tutto il tempo solo con la garza o si mette anche un tappo? Grazie :)

        Rispondi

        • Daria

          Daria

          26 Maggio 2015 at 22:44 |
          Solo garza per tutto il tempo.

          Rispondi

  • moira

    moira

    20 Aprile 2015 at 15:52 |
    fantastico l'aceto ! non l'ho ancora prodotto perchè non è che lo usiamo molto. In compenso ho i cavolfiori in fermento e altre delizie :-)

    Rispondi

    • Daria

      Daria

      20 Aprile 2015 at 23:07 |
      Ti dirò che neppure noi lo usiamo molto, quasi sempre uso il limone nelle insalate, però per qualche preparazione viene comodo e viso che migliora riposando è perfetto per noi. Poi lo vedrei bene anche per la lievitazione veloce dei dolci assieme al bicarbonato.

      Rispondi

  • Mari

    Mari

    20 Aprile 2015 at 16:43 |
    Anch'io come Claudia, pensavo che si dovesse usare il succo di mela per preparare l'aceto! questa è davvero una graditissima ricetta...alla prossima torta di mele ci provo! Ma se aggiungo l'aceto di riso, invece che quello di mele?...dovrebbe funzionare lo stesso! Che dici?
    un bacione! :-)

    Rispondi

    • Daria

      Daria

      20 Aprile 2015 at 23:05 |
      Penso che vada bene anche l'aceto di riso, alla fine è uno starter, che velocizza un po', ma non sarebbe neppure indispensabile, quindi io proverei!

      Rispondi

  • Cristina

    Cristina

    20 Aprile 2015 at 18:50 |
    MERAVIGLIA!!!
    non aggiungo altro :)
    lo proverò...eccome se lo proverò!!poi in realtà uso pochissimo aceto nella mia alimentazione...mi chiedevo se fosse possibile usarlo sui capelli o per le pulizie o per il bucato...tu che l'hai assaggiato che dici? :)

    Rispondi

    • Daria

      Daria

      20 Aprile 2015 at 23:13 |
      Il gusto è delicato, come piace a me che di base non gradisco l'aceto di vino. Non l'ho ancora provato per le pulizie, però penso che funzioni benissimo, un po' come altri fermentati a base di frutta che si usano a tale scopo. Sicuramente sui capelli non lascia forti profumi come quello di vino. Insomma non ha che da provare e farmi sapere come è andata! ;-)

      Rispondi

      • Cristina

        Cristina

        21 Aprile 2015 at 10:44 |
        mi metto a fare scorte di scarti di frutta ;)

        Rispondi

  • Felicia

    Felicia

    21 Aprile 2015 at 06:10 |
    Come te non utilizzo l'aceto, nelle poche preparazione che lo richiedono utilizzo l'acidulato umeboshi, ma mi piace tantissimo la tua preparazione e ho un gran voglia di sperimentarla!!!! la rimando di un pochino, devo trovarmi libera di provare e sperimentare, mi piacerebbe provare con la kombucha come strater che ne dici? inoltre la kombucha è già zuccherata.....

    Rispondi

    • Daria

      Daria

      21 Aprile 2015 at 22:17 |
      Si, si, se hai la kombucha usa quella, mi sembra che Annalisa lo faccia così se non ricordo male...

      Rispondi

  • Roberta

    Roberta

    21 Aprile 2015 at 12:06 |
    Che belli questi esperimenti, da quando mi hanno regalato il libro di Lisa Casali mi è venuta una grande voglia di produrre l'aceto, in particolare quello di mele (sai ho già il nonno che rifornisce di un ottimo e profumato aceto di vino rosso!), aspetto solo di trovare una spinta!!!!!
    Ho una domanda che mi perseguita: con l'aceto di vino, una volta pronto, prelevo dall'acetaia 1 litro di aceto e rabbocco con 1 litro di vino, con l'aceto di mele come si fa,? Non credo si debba ripartire dall'inizio, si aggiunge acqua?
    Buona giornata e complimenti vivissimi

    Rispondi

    • Daria

      Daria

      21 Aprile 2015 at 22:16 |
      Ciao Roberta, qui lo starter è altro aceto, logicamente puoi usare un po' di quello che hai appena finito di autoprodurre. Se poi si forma la "madre" meglio ancora, si usa quella.

      Rispondi

      • Roberta

        Roberta

        21 Aprile 2015 at 22:41 |
        Temo di non essermi spiegata al meglio , come fai a mantenere il volume in acetaia una volta che ne prelevi parte del contenuto anche supponendo di avere la madre non credo che produca liquido da sola... perdonami ma l'argomento é spinoso
        Grazie x la pazienza!

        Rispondi

        • Daria

          Daria

          23 Aprile 2015 at 11:14 |
          In pratica qui si riparte dai due cucchiai a cui si aggiungono acqua e frutta, non c'è un rabbocco continuo.

          Rispondi

          • Roberta

            Roberta

            23 Aprile 2015 at 11:40 |
            Grazie mille cara! se ho capito bene allora ogni volta si deve mettere la stessa quantità di ingredienti che hai elencato, rimanendo la madre/litro restante in acetaia lo starter
            buona giornata

            Rispondi

  • eliana

    eliana

    21 Aprile 2015 at 17:31 |
    MMMmmhh!!!Da sperimentare!!!
    Ho provato un paio di volte con scarti di lamponi e ribes. Profumo eccezionale!
    Era una versione a rapido consumo, non un vero e proprio aceto. Solo qualche giorno e senza starter la fermentazione era partita spontaneamente.
    Anche per noi domenica di panificazione con tanto di forno costruito dagli scout con un bidone.
    Grazie Daria, evviva le cose buone e semplici che creano condivisione!!

    Rispondi

    • Daria

      Daria

      21 Aprile 2015 at 22:14 |
      Che buono deve essere con lamponi e ribes, se mi capirà lo proverò.
      Fantastico il forno costruito con un bidone! ;-)

      Rispondi

  • paola

    paola

    23 Aprile 2015 at 11:04 |
    l'aceto di mele va benissimo anche per fare il riso "tipo giapponese", quello appiccicoso perfetto per fare i rotolini con le alghe fuori e l'avocado e altre verdurine dentro...(mi sta venendo la bava a pensarci, comunque....)
    Noi abbiamo la "madre" per l'aceto di vino...e se ti interessa un giorno che passo con calma (??) dalle tue parti te lo porto. Ma quello di mele non pensavo fosse così semplice da fare...a ottobre ci provo con le mele del nuovo raccolto! Grazie mille, hai sempre mille iniziative e mille idee

    Rispondi

    • Daria

      Daria

      23 Aprile 2015 at 11:16 |
      Ciao Paola, certo che mi fa piacere se passi e me ne porti, così provo anche l'altro e soprattutto ci si conosce!
      Bell'idea di usarlo per il sushi vegan, segno per quando ritorno in possesso di avocado!

      Rispondi

  • labalenavolante

    labalenavolante

    02 Maggio 2015 at 13:24 |
    Accipicchia ma quanto sono rimasta indietro con le tue bellissime ricette!! aprile vado in letargo peggio che in autunno, sono una cosa col divano! Io adoro l'aceto, sono l'unica in famiglia, gli altri preferiscono il limone o l'acidulato di umeboshi.. infatti mi tocca condire le mie cose a parte ghghghhg Tutto sommato, vista la mia enorme pigrizia, è una ricetta che non richiede grandi sbattimenti, quindi credo di potercela fare anche in questo periodo di pigrizia cosmica!! Devo trovare delle mele bio!! Il mio albero ora ha i fiori, ma ci vorrà un po'... ps. il tuo mais cresce, lo sto tenendo d'occhio ogni giorno!!

    Rispondi

    • Daria

      Daria

      03 Maggio 2015 at 14:43 |
      Si, il bello di questa ricetta è proprio il fatto che non necessita di grande impegno, lo si può dimenticare per un bel po' e poi lo si ritrova pronto!
      Bisognerebbe fare una raccolta di pigre o lente! ;-)
      Son contenta per il mais, spero produca bene!

      Rispondi

  • paola

    paola

    10 Giugno 2015 at 09:17 |
    ciao! ho comprato un mese fa il barattolo di vetro da due litri...un mese che dico "lo faccio" e oggi ho aperto una ananas non troppo buona...direi avanti con la maturazione...già fermentata ci siamo detti e ci si è accesa una lampadina! proviamo con l'aceto di ananas e poi ti faccio sapere ;-)

    Rispondi

    • Daria

      Daria

      10 Giugno 2015 at 11:27 |
      Ma dai! Fantastico, ora sono curiosa pure io! Mi aggiornerai!

      Rispondi

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