13 gennaio 2011, ore 6.00 del mattino, mi alzo per andare al bagno. Sono alla 38° settimana di gravidanza, mancano ancora 10 giorni alla data prevista per il parto. Sento il bimbo muoversi nella pancia (non sapevamo il sesso). Giusto ieri pensavo che avrei dovuto farmi delle foto con questa bella panciona sempre in movimento...
Torno a letto e mi riaddormento. Per poco.
Ore 6.30, un rumore dal mio bacino mi sveglia. Sembra quasi che il bimbo abbia “bussato” un paio di volte. Toc-toc.
Una contrazione. Non ci faccio molto caso, sono un po' di giorni che le sento e penso siano quelle preparatorie. Resto a letto. Altra contrazione e mi riaddormento. Un'altra...
Mi alzo, scendo in salotto sono le 7.00. Controllo le contrazioni: ogni 5 minuti. Devo scappare in bagno: che abbia rotto il sacco?
Sveglio Marco, chiamo Barbara, l'ostetrica che mi ha seguito in gravidanza.
I piani sono che si fa parte del travaglio a casa e poi ci si sposta in ospedale avendo io avuto un cesareo pregresso.
Mi chiede ogni quanto sono e quanto durano le contrazioni. Marco controlla: durano un minuto e sono ogni 3-4 minuti. Barbara parte. Io sono tranquilla.
Faccio colazione fra una contrazione e l'altra. Marco carica le borse in macchina. Alice dorme tranquilla di sopra. Chiamiamo la nonna perché venga a fare compagnia ad Alice.
Arriva Barbara. Mi visita. Sgrana gli occhi e mi dice: “Questo bimbo nasce qua... non arriviamo neanche in ospedale, vedrai che fra poco cominciano le spinte”.
Infatti! Eccole!
Marco e Barbara allestiscono il salotto con cerate, asciugamani, teli... non ricordo molto... solo che mi sembra tutto bellissimo e che sono felicissima!
Arriva mia mamma, la spediamo su da Alice che ancora dorme.
Sento bruciare, sento la testa. Sono aggrappata a Marco e al divano, in ginocchio o carponi. Ancora qualche spinta e la testa è fuori. Un attimo e il bimbo nasce, davanti a me e Marco, ancora bianco di vernice caseosa. Sono le 9.10.
Un breve pianto del bimbo e anche Alice si sveglia.
E' maschio o femmina? Controllo io: è femmina, è Elena!
È già fra le mie braccia che mi guarda con due occhioni spalancati. La appoggio al petto e aspettiamo che il cordone smetta di pulsare. Intanto Elena trova il seno.
Marco taglia il cordone e aspettiamo il secondamento.
Una mezzora e nasce la placenta.
I primi momenti sono bellissimi, una giornata con Elena sul petto, separata per poco solo per farle un bellissimo e dolcissimo bagnetto in compagnia della sorella, la piccola Alice che viene subito a conoscere la sorellina (ancora adesso ogni tanto mi dice “Mamma, ti ricordi di quel giorno che era nata Elena e io mi sono svegliata e lei era qui con la testolina sporca...” e mi fa commuovere), i vicini di casa che passano a salutare, il gentilissimo pediatra che viene per le prime visite, Barbara che mi/ci coccola tutti i giorni!
Un'esperienza bellissima, il parto che auguro a tutte!
Un esperienza ancora più forte per via del pregresso cesareo, infatti quando a maggio 2010 ho scoperto di essere di nuovo in dolce attesa, alla gioia si è presto aggiunta anche l'ansia per il parto dovuta al fatto che la nascita di Alice si era conclusa con un cesareo d'urgenza a fine travaglio per irregolarità del battito cardiaco rilevate dal monitoraggio. Tutti coloro a cui comunicavo la gravidanza, davano per scontato che avrei avuto un secondo cesareo, in primis il ginecologo a cui avevo deciso di rivolgermi. Questa cosa mi rodeva dentro, mi ero informata, avevo letto libri e sapevo che era possibile partorire naturalmente dopo un cesareo e che anzi era auspicabile, invece mi trovavo davanti ad un muro, a medici che mi davano dell'irresponsabile!
Mi stavano rovinando la gravidanza, che per fortuna procedeva per il meglio!
E' stato allora che ho cominciato a cercare una via alternativa, a frequentare il forum PartoNaturale e infine ho contattato Barbara, ostetrica, a cui ho spiegato la mia situazione, che ha accettato con piacere di seguirmi. Da lì è cominciato un percorso interiore di accettazione della ferita del cesareo e di preparazione all'accoglienza di questa nuova piccola vita che si è dimostrata fin da subito di carattere forte e deciso.
Ed eccoci qui, un nuovo anno appena iniziato e questa piccola birba che già cammina da un pezzo, che ogni giorno dimostra la sua forza, la sua ostinazione e testardaggine, caparbia e decisa in tutto quello che fa! Un anno di coccole, di latte e di risate... solo un anno, ma non ricordo neanche più come era la vita prima di lei!