in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: giochi

Ti voglio bene papà!

on Venerdì, 16 Marzo 2012. Posted in libri

Regalo per il papà in preparazione!

Ti voglio bene papà!

Uscito giusto giusto per la festa del papà il nuovo librino della collana "Il giardino dei cedri", "Alice, ti voglio bene papà" del Bambino Naturale (Leone Verde), non potevamo lasciarcelo scappare! L'intenzione (mia) era di usarlo come regalo per la festa del papà e quindi di farlo consegnare ad Alice lunedì, poi l'avrebbero letto assieme... in realtà il libro è stato "scoperto" da Alice, e di consegnuenza letto, prima della consegna. Logicamente è piaciuto molto, il papà di Alice nel libro la chiama "Alicetta", proprio come il vero papà! Ed automatica è arrivata la richiesta di preparare un libro da regalare al papà come fa Alice nel libro. E quindi eccoci armati di carta, cartoncino, foto, pennelli, tempere, pennarelli, forbici a preparare il nostro libro-regalo! 

Abbiamo personalizzato l'idea mettendo nelle pagine le impronte di mani e piedi su tempera sia di Alice che della piccola Elena (che si è divertita moltissimo con questa novità), a seguire un po' di disegni fatti da entrambe e infine dei bei cuori! Foto per la copertina ed ecco pronto il regalo per la festa del papà! (però ve lo mostro finito lunedì, altrimenti non è più una sorpresa! :-))

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Piccolo mei-tai per "grande" bimba!

on Sabato, 03 Marzo 2012. Posted in in casa

Oggi è il compleanno della mia Alice, si festeggia con gli zii e i nonni, con la dolce e golosa veg-sacher all'acqua, su richiesta esplicita della festeggiata! 4 anni! Che meravigliosa età di curiosità continua e voglia di imparare, si viaggia con la fantasia e anche la realtà è un po' magica! Per la nostra piccola aiutante che ultimamente adora inventarsi le storie più disparate travestendosi e usando bambole e peluche come protagonisti delle sue avventure, ho pensato di preparare un piccolo mei tai (la fascia gliel'aveva regalata la nonna quando è nata la sorella), a partire dal bel tutorial di Tiz di Mymeitai. Io però ho deciso di farglielo usando una vecchia maglia del pigiama rovinata dall'uso con una fantasia floreale che però è sempre piaciuta ad Alice.

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Purtroppo la stoffa è stata sufficiente solo per il pannello centrale, mentre le fasce le ho fatte con altre stoffe recuperate. Qui sotto prima di cucirlo...

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Tenendo conto che le mie doti sartoriali sono molto terra-terra il risultato è stato abbastanza soddisfacente: aspetto solo di consegnare il regalo alla diretta interessata per avere la sua opinione. Nel frattempo è stato provato da Elena che ha gradito poter continuare a fare i lavori di casa con la peppa sulla schiena! :-)

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Il castello del principe ranoccchio

on Martedì, 28 Febbraio 2012. Posted in in casa

un altro scatolone per casa!

Qualche giorno fa all'ora di pranzo è arrivato un corriere con un pacco da consegnare, incuriosita sono andata a ritirare questo grande scatolone chiedendomi di cosa si trattasse, infatti mi ero completamente scordata di avere vinto un giveaway più o meno a Natale...

Portato in casa lo scatolone, lo piazzo in salotto e aspetto il ritorno di Alice da scuola per aprirlo assieme: tra l'altro a breve sarà anche il suo compleanno e poteva essere una bella sorpresa, se non altro per lo scatolone gigante che vedevo già protagonista di numerosi giochi.

E le mie aspettative si sono rivelate fondate, infatti appena messo piede in casa l'attenzione di Alice è stata monopolizzata dallo scatolone, dapprima con incessanti richieste di saperne la storia (da dove arrivava? chi l'aveva portato? cosa conteneva? cosa c'era scritto sopra?), poi con tentativi di montarci sopra o di spostarlo da parte di entrambe

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Finalmente mi chiedono di aiutarle ad aprirlo... 

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quale meraviglia nello scoprire che dentro c'era proprio qualcosa per loro: un gigantesco ranocchio, subito ribattezzato "il principe" su cui sedersi, saltare, distendersi, che ora ha preso dimora fissa in salotto!

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Ma lo scatolone continuava ad esercitare il suo fascino, richiamando le bimbe a giocarci trasformandolo in casetta (con tanto di letto)

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e piccola finestrella apribile. La fantasia lo trasforma poi nel castello del principe ranocchio e da lì a passare a dipingerlo il passo è breve!

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e questi sono i coniglietti che fanno compagnia al principe ranocchio nel castello!

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Il nostro pinguino!

on Sabato, 17 Dicembre 2011. Posted in salotto

Quest’anno di attività per il calendario dell’avvento ne avevo pensate pure troppe e non pensavo di riuscire a inserire anche questa che avevo visto sul blog Equazioni, che però mi piaceva molto per il fatto che la possono realizzare interamente i bambini quasi senza aiuto… allora ho cambiato le carte in tavola e l’ho aggiunta in una giornata in cui Alice aveva voglia di fare, come dice lei, “qualcosa con la mamma”.
[io mi ritrovavo senza cartoncino in casa e vista la mia proverbiale pigrizia per le compere, ho recuperato dei fogli di carta da pacchi bianca e ne ho dipinto uno di nero la mattina mentre Alice era a scuola]
Ecco il foglietto che Alice ha trovato all’interno della taschina del calendario dell’avvento: le “istruzioni” per fare il pinguino. Poi i pinguini sono diventati due, a volte sono le due sorelle, altre il pinguinetto e la sua mamma…

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E quindi seguendo le istruzioni eccola ritagliare i vari pezzi, dopo averli disegnati: il corpo nero, la pancia bianca, le ali nere, gli occhi bianchi, il becco e le zampe arancioni (questi prima li ha disegnati, poi colorati di arancione e poi tagliati).

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In seguito è passata ad incollare i vari pezzi:

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e infine, mentre Elena si faceva uno spuntino, ha disegnato gli occhi! :-) (come sempre non badate al caos intorno)

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E infine l’abbiamo messo sul prato innevato!

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Una risposta a Il nostro pinguino!
•m scrive:
19 dicembre 2011 alle 06:35
belli sti pinguini

Albero di Natale – parte3: l’albero nostalgico

on Mercoledì, 14 Dicembre 2011. Posted in in casa

2011 1206026Nei post precedenti vi ho mostrato l’albero di Natale dipinto su pilastro creato da Alice, nonché gli alberi di pane, ma nonostante questo ho deciso di fare anche un albero più tradizionale, primo perché ci sono affezionata io e mi dispiace non tirarlo fuori almeno per una ventina di giorni l’anno, secondo perchè Alice continuava ad insistere che Babbo Natale aveva bisogno di un vero albero dove mettere i regali! :-)
Il nostro albero tradizionale è un albero finto, ha la bellezza di 37 anni, tanti quanti ne ho io, ed era l’albero che decoravamo io e mia sorella da bambine. Adesso si presenta liso, col colore un po’ sbiadito, ha perso (e continua perdere) un sacco di finti aghi (che Elena prova a mangiare… ), sicchè si vedono benissimo i fili di ferro della struttura… ma a noi piace lo stesso! Tanto lo
riempiamo per bene di un sacco di cosine e soprattutto di tanti ricordi!Gli alberelli in panno fatti dalla nonna, le vecchie palline rosse ricoperte di filo, tanti fiocchi residui di varie bomboniere, la stella con pigna regalatami da una vecchia collega, l’ovetto decorato della mia amica Michela, una palla fatta da me migliaia di anni fa, un pupazzetto regalo della mia storica amica di penna novarese, un angioletto e un filo di stelline in buccia di arancia del commercio equo,
vecchie palline recuperate chissà dove…Sufficientemente piccolo da non ingombrare, con attaccati solo oggetti infrangibili adatti anche alle manine curiose di Elena, non pericoloso in caso di cadute causate da bimbe scalmanate (già testato…), sufficientemente grande per la gioia negli occhi delle bimbe!
Ed eccoli qua bimbe scatenate ed alberi (qui quello dipinto non è ancora terminato…)!

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Alice e il presepe – parte 1

on Martedì, 13 Dicembre 2011. Posted in in casa

Dopo l’albero non potevamo farci mancare il presepe, anzi i presepi! Non immaginatevi niente di impegnativo… si tratta solo di aprire delle scatole messe via l’anno prima, scartare le statuine e trovarci un posto! Ne ho svariati, tutti di piccole dimensioni e di varie provenienze, tutti del commercio equo. Si va da quello peruviano a quello ecuadoregno in bacche di ginepro, al mio nuovo acquisto molto essenziale…

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Ma quello preferito da Alice è il presepe nero dal Kenia, col quale passa le ore a giocare! Troppo teneri i personaggi tutti dotati di ciuffo di capelli neri e ricci!
L’altra sera stava appunto giocando con il presepe, quando mi fa “Mamma, questa culla non serve più al bambino Gesù!” e io: “Come mai?” A: “E’ cresciuto ormai! Adesso dorme con la mamma e il papà!”
Co-sleeping per tutti, allora!

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2 risposte a Alice e il presepe – parte 1
•Valentina scrive:
13 dicembre 2011 alle 22:57
Quanto si sentono tranquilli i bimbi con il co-sleeping!!! Tetta e nanne insieme, ultimamente è questa la nostra formula! Ma ne siamo felici!!!!Bellissimo il presepe keniota e quello essenziale è estremamente mammoso… bellissimo.
Rispondi
•daria scrive:
14 dicembre 2011 alle 22:54
Verissimo! Anche da più grandini è sempre rassicurante sapere di non essere soli…
Rispondi

Albero di Natale – parte1: l’albero dipinto

on Mercoledì, 07 Dicembre 2011. Posted in salotto

2011 1204011Nel salotto di casa nostra c’è un pilastro che quando abbiamo preso casa mi dava un po’ fastidio, lì in mezzo: avrei potuto “nasconderlo” in qualche modo, creare uno sgabuzzino o girarci attorno la scala, ma alla fine ho deciso di lasciare lo spazio così com’era…
E infatti con Alice ha trovato il suo perché, ha infatti definito lo spazio della sua cucinetta ed è diventato una superficie dove disegnare, dipingere, fare collage. Basta rivestirlo di grandi fogli di carta e lasciare via libera all’immaginazione della piccola artista. E così ho una sorta di “opera d’arte” temporanea che cambia in base al periodo dell’anno. E in questi giorni è venuto spontaneo darle un aspetto “natalizio”: così fra le attività del calendario dell’avvento ho inserito (divisa in più giorni) anche la creazione del nostro albero di Natale dipinto su pilastro, anzi del nostro doppio albero visto che su ogni lato del pilastro abbiamo creato metà abete. In questo modo chi entra vede un abete intero poiché il pilastro si vede di scorcio.
Prima di tutto ho rivestito di doppio strato di carta il pilastro, poi mi sono limitata a fare col pennello la doppia linea per definire la punta del nostro abete e per il resto ho lasciato fare ad Alice che ha mescolato il blu col giallo per ottenere il verde (visto che non ne avevamo) e poi a grandi pennellate ha dato forma ai due abeti.
[nella foto non fate troppo caso al disordine sullo sfondo ad opera di piccola aiutante birbona...]

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Successivamente ci siamo dedicate alle decorazioni per l’albero, altre due attività del calendario dell’avvento: palline disegnate con pennarello e dipinte da Alice, stelle disegnate da me che Alice ha dipinto, più due stelle comete per le due punte.
Inoltre abbiamo aggiunto delle palline con i soggetti preferiti di Alice: Pimpa e Alice (quella delle storie di Alice). [potete trovare le palline da colorare se cliccate al link]
Alice li ha colorati o con i pennarelli o dipinte.
Una volta asciutta la tempera, abbiamo ritagliato tute le decorazioni, alcune le ha tagliate Alice, con sua grande soddisfazione. Infine le ha attaccate al doppio albero a suo piacimento.
Siamo state molto soddisfatte del risultato che comunque non è ancora completo, infatti ho in previsione altre decorazioni da aggiungere e Alice stessa quando torna da scuola spesso si mette a creare qualche nuovo gingillo da attaccare!
Questo è l’aspetto attuale – work in progress!
Questo dunque il nostro primo albero, stabile, sicuro anche per le piccole gattonatrici e home-made… poi vi racconterò degli altri…
E voi fate l’albero a Natale?

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Ed ecco il risultato definitivo (almeno per quanto riguarda l’albero, ai piedi del quale faremo il presepe sempre con immagini ritagliate):

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3 risposte a Albero di Natale – parte1: l’albero dipinto

•chiarina-ina
scrive: 7 dicembre 2011 alle 15:22

Adoro il vostro albero di Natale così originale! Il mio l'anno scorso era una sgoma di carta straccia appesa al muro! :-)
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Souvenir dal mare

on Lunedì, 21 Novembre 2011. Posted in mare

Nel nostro recente viaggetto ligure siamo stati talmente fortunati da trovare temperature primaverili a inizio novembre: come potevamo resistere alla tentazione di mettere i piedi nudi sulla sabbia e nell’acqua? Bellissima la sensazione di questa sabbia fine e chiara, completamente diversa da quella delle nostre spiagge, più grossa e scura. Consistenza quasi farinosa, leggera, fresca, i cui granelli quasi non si attaccano alla pelle…

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Uno spasso per le bambine che di colpo si sono ritrovate in una situazione tipicamente estiva… da lì a cominciare a raccogliere conchiglie è stato un’attimo: ma che sorpresa per Alice trovare sulla sabbia moltissimi sassolini, come ghiaia, e dei sassi grandi color mattone, liscissimi, mescolati ad altri più piccoli verdi o bianchi, trasparenti (evidentemente pezzi di vetro lisciati dall’acqua…). Anche le poche conchiglie erano diverse dalle nostre!
Velocemente è scesa la sera… con un tramonto strepitoso!

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Nelle nostre menti e nei nostri cuori il ricordo di una bella giornata, ma un pezzetto di spiaggia ce lo siamo portati a casa!
Infatti ecco la mini spiaggia di Lerici che ora campeggia in un vaso di vetro sul tavolo della cucina, con la quale Alice si diverte speso a giocare!

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Una risposta a Souvenir dal mare
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Piccola artista

on Martedì, 15 Novembre 2011. Posted in in casa

Negli ultimi mesi con la scuola che le occupa metà della giornata e l’altra metà vissuta con la costante presenza della sorella, la sera prima di andare a dormire, quando finalmente la piccola Elena è addormentata, è diventata il momento che io e Alice dedichiamo ad attività di disegno, lettura, cucina e lavoretti vari: un momento speciale, tranquillo, in cui siamo finalmente solo noi due… Di solito lascio scegliere a lei cosa fare e la lascio libera anche nelle modalità, limitandomi a dare qualche spunto solo se richiesto. Qualche sera fa le è tornata voglia di dipingere, prima ha usato i pennelli per dipingersi le mani:

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per lasciare le sue impronte sui fogli appesi al pilastro che abbiamo in casa, poi è passata alla carta e quasi casualmente dipingendo su un foglio piegato a metà ne sono usciti quei dipinti simmetrici che mi divertivo molto anch’io a realizzare da bambina. Dopo aver lasciato delle macchie di colore sul foglio

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lo ha ripiegato nuovamente a metà seguendo la piega che già c’era

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una volta riaperto ecco comparire…

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…una farfalla notturna!
Il gioco del “cosa apparirà adesso?” è andato per una bella oretta…
Questo era un mostro “chelato”

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che poi è stato chiuso in un recinto.
Alla fine abbiamo realizzato una galleria d’arte con esposte le opere della piccola artista!

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Così quando viene a trovarci qualcuno può ammirare le sue opere e ascoltare le relative spiegazioni. E voi come passate le serate con i vostri bimbi?

9 risposte a Piccola artista
•RAFFAELLA scrive:
15 novembre 2011 alle 12:37
MI SEMBRA DI VEDERE CHIARA L’ALTRO POMERIGGIO…STESSE COSE:MANI DIPINTE, LA FARFALLA, CHE MERAVIGLIOSE CREATURE ABBIAMO. CIAO
Rispondi
•Valentina scrive:
15 novembre 2011 alle 15:49
Che meraviglia!La tua Alice è davvero una piccola artista!Non vedo l’ora che anche la mia Anna sia in grado di dipingere! Noi per ora passiamo il nostro tempo giocando insieme per terra con vecchie carte da strappare e “rumoreggiare”, con maracas di fortuna create riciclando vecchi contenitori, ascoltando musica e “ballando” insieme, travasando giochini da ciotole o svuotando borse… ma per ora tutto nel pomeriggio… generalmente verso le nove la pulcina è cotta e si addormenta!!!!
Rispondi
•daria scrive:
15 novembre 2011 alle 16:01
Ed è giusto che sia così! La tua Anna fa più o meno le stesse cose che fa Elena e fortunatamente anche lei alle 20.30-21 al massimo è a nanna, così Alice ha a sua ora
esclusiva prima di andare a letto pure lei!Rispondi
••Francesca
scrive: 16 novembre 2011 alle 01:19
Ciao!!Guarda questa è una cosa che forse avrei dovuto organizzare meglio, cioè sin da piccolini la sera per noi è libri, librini, libroni (uffa ora si allungano sempre di più queste storie e loro continuano a non accontentarsi di un solo libro LUNGO !!), e ho sempre preferito farli addormentare insieme per poter gestire meglio io l’ora libera (nel pomeriggio) e la sera. Siccome però il pomeriggio Nuriye non dorme, quelle diventano le sue 2 ore in cui può veramente fare quello che vuole indisturbata dal vandalo-fratello!!! In questo periodo il trend è lego e pittura!!!
La tua Alice è un artista ……………:-)Rispondi
•daria
scrive: 16 novembre 2011 alle 10:12
E non ci facciamo certo mancare i libri! :-) Quelli vengono dopo per dormire! e libri sempre più lunghi, altro che addormentarsi durante la lettura!Io per ora non riesco ancora ad addormentarle assieme perché Elena va a letto troppo presto per Alice, visto che lei ancora dorme il pomeriggio e prima delle 22 non vuole
neanche sentire nominare la parola dormire!Rispondi
••Stella
scrive: 16 novembre 2011 alle 10:33

Adoro i disegni dei bimbi appesi, casa nostra ne è piena!
Rispondi
•daria
scrive: 16 novembre 2011 alle 10:45
Vero?! Anche a me piacciono tanto! Poi ho trasformato il pilastro che ho in soggiorno nella parete per disegnare di Alice: lo rivesto di carta e quando è troppo
pieno di disegni lo sostituisco…Rispondi
••Stella
scrive: 16 novembre 2011 alle 10:40
ah… non ho risposto alla domanda!! non avendo ancora Cicciopasticcio( arriverà a febbraio) posso dedicare tutto il tempo a Jodie nel pomeriggio dopo l’asilo dalle 16 in poi. la sera poco prima di cena Jodie con l’incentivo del papà si lava e mette il piagiama mentre io cucino (abbiamo escogitato questo metodo anche se non mi piace farla cenare in pigiama, perchè dopo cena J. diventa più rompiana nel mettere il piagiama...:-)) Dopo cena (dopo le 20) Jodie colora o sfoglia i libri poi verso le 20.45 ci mettiamo comodi nel suo letto (a turno una sera io e una sera il papà) si  va a letto con letture e canzoncine prima della buona notte ;-)
Rispondi
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Zucche, zucchine, zucchette e calebasse

on Lunedì, 26 Settembre 2011. Posted in orto

Sei erano le piantine di zucchina trapiantate nell’orto a marzo, due mangiate dal grillo-talpa, un paio quasi stecchite dal caldo di aprile, salvate in extremis… insomma poche zucchine mangiate quest’anno! In compenso avevamo seminato e poi trapiantato con la nostra giovane contadina treenne le zucche marine, di cui avevamo conservato i semi, e loro si che hanno dato buon frutto: 8 belle zucche che dureranno tutto l’inverno!

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zucche marine

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riccioli di zucca

 Inoltre sono nate spontaneamente un sacco di piantine (che abbiamo lasciato nella speranza che fossero di zucchine commestibili) che invece erano di zucchette decorative, che hanno infestato l’orto producendo secchi pieni di zucchette delle più svariate forme, colori e dimensioni… Che farne?

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Zucchette di tutti i tipi!


Distribuite per la casa come decorazioni, regalate ad amici e parenti, abbiamo deciso di farne regalo ad Elena che ha subito apprezzato molto questo gioco, interessante da manipolare con la loro
superficie liscia o rugosa e la forma tonda o allungata, da vedere con colori, motivi e sfumature diverse e anche da assaggiare!

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Prova assaggio

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manipolazione

Messe al sole in luogo asciutto si possono seccare diventando una calebassa-maracas che potrà anche essere dipinta… e se si rompono? non c’è problema si tengono i semi e si ripiantano l’anno prossimo!

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Calebassa: zucchetta secca e sonante dell'anno scorso

Ah, e non dimenticarsi di tenere da parte e seccare i semi delle zucche marine: seccati nel forno sono ottimi come snack gustoso e salutare, inoltre si possono piantare in primavera per avere le piantine da trapiantare.
E se vi è venuta voglia di zucca per cena, ricettina veloce, facile e gustosa: tagliate a fette di 1-2 cm la zucca pulita (con tutta la sua buccia), chiedete ad un bambino di disporla a suo piacimento in una teglia unta di olio evo, chiedetegli di aggiungere un po’ di rosmarino e di origano (no sale) e passate in forno (180°) per una mezzoretta o finchè non è tenera! Buonissima e gradita anche a bimbi in (auto)svezzamento!

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zucca al forno!

5 risposte a Zucche, zucchine, zucchette e calebasse

•chiarina-ina
scrive:
26 settembre 2011 alle 12:05

Che belle queste zucche... sembrano anche molto gradite :-) quella foto è
tenerissima!
 •glores
scrive:
26 settembre 2011 alle 14:05
Mmmmmmm che volgie che mi è venuta di farci questa benedetta marmellata con la zucca quest'anno!
•daria
scrive: 26 settembre 2011 alle 14:14
Glores, visto che io non penso di avere tempo tu la devi fare la marmellata con la zucca e poi mandarmene un vasetto! :-)
••Mammafragolaecioccolato
scrive: 26 settembre 2011 alle 15:22
Io semplicemente adoro i tuoi post!Rispondi
•daria
scrive: 26 settembre 2011 alle 20:04
E io i tuoi, Valentina! Grazie!Rispondi



Tita, dal pianeta dei calzini perduti e rivoltati

on Venerdì, 23 Settembre 2011. Posted in salotto

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"Ciao, mi chiamo Tita e vengo dal pianeta dei calzini perduti. Dopo lunghi viaggi sui piedi, passeggiate sui pavimenti o al calduccio nelle scarpe, ero finita in un cassetto, dimenticata, bucata… e così erano finiti i miei viaggi… Ma rieccomi qui, in nuova veste, pronta a diventare protagonista di nuovi giochi con le mie amiche Alice ed Elena e con i miei compagni di viaggio: la rossa Rosi, il piccolo Tico e la simpatica Alice!"


Questi pupazzetti sono nati velocemente una sera dalla fantasia mia e di mia figlia che suggeriva i bottoni da usare come occhi o naso, i ritagli di feltro da usare come capelli o come braccia e l’espressione da dargli. Come realizzarli? Basta cercare nei cassetti i vecchi calzini spaiati o bucati (ideali quelli lunghi), riempirli di vecchie stoffe o ritagli o cotone o altro materiale morbido e lasciare andare la fantasia nel rivoltarli ad uso berretto o arricciarli per farne la bocca o il naso. Il resto (bottoni, nastri e ritagli di feltro) è attaccato a mano con ago filo…
Consegnare i pupazzi ai bimbi e guardarli giocare!

E visto che si avvicina il Natale possono diventare un regalino semplice e veloce da realizzare per i più piccoli!

Questa idea regalo pertecipa al Christmass Blogging: regali autoprodotti di Equazioni

xmas blogging regali

 

Giocare a 3 anni a costo zero!

on Lunedì, 19 Settembre 2011. Posted in in casa

Avere 3 anni e la propria fantasia bastano ad un bimbo per passare dei pomeriggi interi!
Ecco cosa si inventa Alice:
1 – casetta sul divano: usando i cuscini e una coperta
2 – casetta sotto il divano: con cuscini e un lenzuolo (anche per gli ospiti!-))
3 – percorso a salti: sempre con i cuscini del divano
4 – preparare il letto per le bambole: ovvero aiutare la mamma a piegare la biancheria!
5 – tatuagi (con i pennarelli)
6 – sassi decorati
7 – pittura con spiga
8 – disegni con la farina (aiutando la mamma a fare il pane)
9 – uno scrigno dei tesori: la confezione in legno di una bomboniera decorata con ritratti a pennarello e dipinti
10 -pista per le macchinine
11 – fare il fantasma

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3 cuscini e una coperta e la casa è fatta!

3-casetta

dove sarà finita Alice?
2-interno

Ecco l'interno della casa...

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Salto sui sassi del torrente!

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Piego così.... e poi così!

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Questo è Filippo!

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Così sono molto più belli!

3-spiga

Pennello a costo zero!

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Faccio un fiore!

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Quasi pronto il mio scrigno dei tesori!

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2 scatolette di cartone ben messe ed ecco una bellissima pista!

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Bhuuuuu! Sono un fantasmaaaa!

Una risposta a Giocare a 3 anni a costo zero!

•ilenia
scrive: 19 settembre 2011 alle 15:37

W la fantasia di Alice! :-)


Rispondi

Vita di uno scatolone

on Mercoledì, 31 Agosto 2011. Posted in in casa

Periodicamente con le consegne dei prodotti del gas (gruppo di acquisto solidale) arriva a casa uno scatolone contenente i vari prodotti ordinati, questa volta era uno in cartone bello spesso e robusto con indicazioni sull’originario contenuto e sulla sua provenienza.

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Se ne sono impossessate le mie bimbe per giocarci e più le guardavo più la mia fantasia viaggiava assieme allo scatolone e me lo immaginavo prima in una fabbrica di scatoloni chissà dove, poi in Vietnam presso la cooperativa Craft Village (il nome era riportato su un fianco) nelle mani dei produttori di artigianato di commercio equo che imballavano tazze in ceramica e lo chiudevano per spedirlo alla cooperativa LiberoMondo di Bra, dove altre mani di soci della cooperativa o di volontari lo aprivano per controllarne il contenuto e poi suddividevano lo stesso in base agli ordini.
Poi lo vedo di nuovo in viaggio sul furgone dello spedizioniere che lo porterà alla nostra associazione e poi di nuovo aperto e controllato dai nostri volontari e riempito con le cose ordinate da noi. Infine eccolo qui approdato nel nostro salotto dove Alice gioca a casetta, ci dorme dentro o ne fa la casa dei pupazzi ed Elena lo usa come tamburo o ci entra dentro!

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E quando sarà troppo rovinato lo useremo ancora per la raccolta differenziata e potrà ricominciare un’altra vita in un’altra veste!

Un bimbo in malga

on Sabato, 27 Agosto 2011. Posted in montagna

In fuga dal caldo di questi giorni siamo ritornati in montagna in cerca di refrigerio e ne abbiamo approfittato per qualche breve passeggiata. Quasi per caso abbiamo optato per malga La Grava in cui non eravamo mai stati, ai piedi di Civetta e Moiazza.

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Dopo il bel pic-nic con vista sul Civetta prima di scendere ci siamo fermati a dare un’occhiata alla malga per acquistare qualche formaggio: è stato un po’ come se il tempo si fermasse… ci ha accolto un bimbo di poco più di un anno con una maglietta a righe che ci spiava dalla cucina tranquillo.

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Poi è spuntata la mamma e mentre lei ci serviva, spiegandoci i formaggi e andando a prenderli in cantina, il piccolo rimaneva lì tranquillo a giocare guardandoci ogni tanto senza timore… i suoi giochi? La cucina! Mani e piedi sporchi di fuligine, ancora non in grado di camminare gattonava dal bel larin in pietra alla cucina, cercando ogni tanto di mettersi in piedi, sorridendo ad Alice.

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Appena fuori dalla porta un cane pastore tranquillissimo ci osservava con occhi lanquidi aspettando una carezza.

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Quanta serenità mi ha infuso questa scena! Che bello trovare ancora bambini che sanno giocare senza giochi!

3 risposte a Un bimbo in malga
•Melia scrive:
27 agosto 2011 alle 14:11
Che bellezza… A vivere in tanta semplicità e a contatto con la natura x forza che i bimbi sono più tranquilli e sereni! Lo sarei anche io!
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•francesca equAzioni scrive:
27 agosto 2011 alle 14:17
anche noi siamo appena rientrati da una intensissima settimana in montagna!la scena che hai raccontato mi ricorda invece l’incontro con una bimba “di montagna”a globoko, in slovenia, anche lei di un anno e mezzo circa che trotterellava dappertutto giocando con ale
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•Viviana scrive:
27 agosto 2011 alle 15:27
E’ bello poter trovare ancora posti come questi in cui il tempo sembra essersi fermati. Nonostante in una malga le cose da fare non finiscano mai e dall’alba al tramonto si corra e si lavori continuamente… beh, questo avviene senza la FRENESIA della città e della vita moderna, il tutto segue la logica del tempo e delle stagioni e della Natura. Il bestiame ha i suoi ritmi, il tempo decide se si può andare a far fieno o se bisogna rimandare a quando non piove, ecc… Tutti i bimbi dovrebbero avere l’opportunità di “staccare” e farsi una bella gita in montagna, e perchè no, visitare una malga con tutti gli animali… rendendosi conto che sono REALI e che da loro dipende ancora il nostro sostentamento. E’ assurdo ma ci sono bimbi che pensano che esista davvero la “MUCCA VIOLA”!!! O altri che vedendo una carta bruciare in un “fogolar” (poteva anche essere un caminetto o il fornello a gas di cucina) si siano spaventati perchè la carta “non c’era più”. Alla fine è un’ottima e indispensabile scuola di vita!Grazie per la tua testimonianza!
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Giocare a 6 mesi

on Martedì, 09 Agosto 2011.

Senza spese e a costo zero!
L’ambiente domestico è una fonte continua di sorprese e scoperte. Non sono necessari giocattoli elaborati o tecnologici, ma è sufficiente lasciare al bimbo la necessaria libertà perchè possa esplorare la casa…
(da “Bebè a costo zero” G. Cozza)

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Faccio il bucato

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Leggo il giornale

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Aiuto a pulire i fagiolini

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Cerco un vestito adatto

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Controllo le istruzioni di lavaggio

carestiato2011 0714044

Curo il giardino

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le mie prime esplorazioni

DSCF8469

leggo in compagnia

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Accarezzo il gatto

Una risposta a Giocare a 6 mesi
•Valentina scrive:
9 agosto 2011 alle 13:58
Oh yeah!.
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