Oggi si respira finalmente aria di primavera: caminetto spento, sole che picchia, ginestra in fiore, bimbe che possono tranquillamente uscire a giocare in giardino.
Era da un po' che attendavamo una giornata così, stanchi del freddo delle settimane scorse, al caldo del camino si progettavano le semine e i trapianti primaverili. E se l'orto dovrà ancora riposare e attendere le piantine che saranno messe a dimora in aprile, adesso è ora di seminare.
Quest'anno oltre ai nostri semi, ho avuto in dono un po' di bustine da Gloria con la quale ho scambiato i miei, un gesto a mio avviso bellissimo, ogni volta che vedremo quelle piantine penseremo a chi ci ha donato i semi!


E dunque oggi io e Alice (con la presenza anche dell'apprendista Elena) ne abbiamo approfittato per seminare, proprio come fa Teodoro nel libro "Teodoro semina i fagioli" che Alice ha preso in prestito in biblioteca.
I primo luogo ci siamo porcurati tutto il materiale: paletta, rastrello, guanti, vasi (recuperati dagli anni precedenti), sottovasi, terriccio biologico e logicamente i semini.
Abbiamo preparato i vasi mettendo sui buchini sul fondo dei sassolini in mod che l'acqua non fuoriesca troppo velocemente.
Abbiamo riempito i vasi per 2/3 con terra recuperata e terriccio nuovo.
Alice ha sistemato i semini nei vasi. Uno o due per vaso per le zucche, di più per gli altri.
Abbiamo coperto con altro terriccio e premuto un pochino.
Abbiamo annaffiato il tutto.
E per ultima cosa messo i cartellini con il nome per non dimenticare cosa abbiamo messo nei vari vasi.
Adesso non ci rimane che aspettare che germoglino.


Alice sistema il terriccio, mentre Elena "assaggia" i vasi... :-)

Vaso con i semini del melograno nano

Il semenzaio