in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: bambini

Casone bianco

on Giovedì, 18 Agosto 2011. Posted in all'aperto

Casone: abitazione povera di contadini della campagna veneta, caratterizzata da tetto in canne palustri e struttura portante in mattoni cotti al sole. Nella loro semplicità erano un esempio anzitempo di bio-architettura a chilometro zero.
Ho la fortuna di averne ben due vicinissimi a casa, entrambi ristrutturati, uno bianco e uno rosso, è possibile visitarli, sono una sorta di piccolo museo della civiltà contadina, ben tenuti e ricchi di testimonianze storiche. Ma il momento più bello per vederli è a mio avviso in occasione delle feste quando si rianimano delle voci delle persone che sono lì a far festa e delle grida gioiose dei bambini curiosi di tutti quei vecchi attrezzi.
Domenica scorsa degli amici avevano organizzato la festa di compleanno del figlio proprio al parco del casone bianco ed è stata una bella occasione per tornare a vederlo e mostrarlo per la prima volta ad Alice che correva felice e curiosa chiedendo a cosa serviva tutto quello che vedeva.

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Il fosso coperto di verde

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Riflessi nell’acqua

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L’uva “clinton” o “grinton” selvatica (sorta di uva fragola)

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Il casone da sotto il grande giuggiolo

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Il giuggiolo

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La cucina

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La camera da letto

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Piccolo mulino a pietra

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Il camino del casone

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Il prospetto sud col camino

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Annaffiatoio d’epoca

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Finestra

Lungo il Brenta

on Mercoledì, 10 Agosto 2011. Posted in all'aperto

Vista
Verde: erba. Blu: acqua di fiume. Azzurro: cielo. Bianco: nuvole. Giallo: luce del pomeriggio sui volti. Rosa: cappellino di Elena.

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Udito
Il fruscio delle foglie e dell’erba mossi dal vento. I gridolini di Elena. Le risate di Alice.

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Olfatto
Profumo di timo selvatico e di erba tagliata, di fieno ed erba medica.

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Tatto
Il vento che accarezza la pelle e spettina i capelli. L’erba che punge le gambe.

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Gusto
L’acqua fresca. Ricordi di erbette raccolte in primavera e di frittate in compagnia. Elena che poppa.

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Una passeggiata sull’argine del Brenta!

3 risposte a Lungo il Brenta
•Giuliana scrive:
10 agosto 2011 alle 14:10
Nessuno mi pettina bene come il vento…(Alda Merini)

•Valentina scrive:
12 agosto 2011 alle 09:49
Che meraviglia, che sensazioni vivide!!!

Una cosa che mi manca nella mia città, è che non ci sono fiumi che la attraversano e neanche troppo vicini: c'è il Simeto, ma è una discarica a cielo aperto! :-(


Nel mio ultimo viaggetto in giro per l’Italia, ho goduto tantissimo dei fiumi di alto Lazio, Umbria e Toscana, trovo che il fiume abbia una magia tutta pasrticolare...

Prima o poi vi verremo a trovare e ci porterete in giro per i vostri posti bellissimi! :-)

•daria
scrive: 12 agosto 2011 alle 12:56
Ma voi in compenso avete un mare fantastico! Ci verrei volentieri dalle tue parti!

Se decidete per un viaggio veneto fammi sapere!

Giocare a 6 mesi

on Martedì, 09 Agosto 2011.

Senza spese e a costo zero!
L’ambiente domestico è una fonte continua di sorprese e scoperte. Non sono necessari giocattoli elaborati o tecnologici, ma è sufficiente lasciare al bimbo la necessaria libertà perchè possa esplorare la casa…
(da “Bebè a costo zero” G. Cozza)

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Faccio il bucato

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Leggo il giornale

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Aiuto a pulire i fagiolini

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Cerco un vestito adatto

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Controllo le istruzioni di lavaggio

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Curo il giardino

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le mie prime esplorazioni

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leggo in compagnia

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Accarezzo il gatto

Una risposta a Giocare a 6 mesi
•Valentina scrive:
9 agosto 2011 alle 13:58
Oh yeah!.
Rispondi

Un anno fa… ricordi di latte

on Sabato, 06 Agosto 2011. Posted in un po' di me

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Un anno fa.
Ero al quarto mese di gravidanza di Elena.
Addormentavo Alice (29 mesi) allattandola.
Era l’ultima volta che poppava, io non lo sapevo.
Quante volte mi sono ritrovata a rimpiangere l’effetto di rilassamento immediato, il suo cadere addormentata tranquillamente fra le mie braccia, l’azione calmante nei momenti di stanchezza e nelle giornate no.

Ora.
Dopo 5 mesi di riposo per il seno, allatto Elena da quasi 7 mesi.
Un modo completamente diverso: lenta Alice, veloce Elena; Alice si agitava con le gambette spingendo e dando calci, è concentrata solo sul succhiare, invece, Elena; qualunque posizione va bene per Elena, solo sul suo cuscino o distesa a letto per Alice. Nella tranquillità, solo noi due, guardandoci negli occhi o tenendola addormentata in braccio mentre leggevo un libro, la prima; spesso difretta, un occhio a cosa sta combinando la sorella o leggendo un librino ad Alice o con lei vicina che allatta, la seconda.
Dolcissimi ricordi…. E per loro? Mi chiedo spesso: chissà se ricorderanno?

4 risposte a Un anno fa… ricordi di latte
•Giuliana scrive:
8 agosto 2011 alle 13:28
Chiara ha smesso la mattina del 26 settembre 2010…ricordo benissimo quel giorno..ho alzato la maglietta e lei me l’ha tirata giù dicendomi “tette a nanna”…quasi non volevo crederci…lei che poppava a richiesta ogni ora e mezza, che quando ciucciava socchiudeva gli occhi e le si gonfiavano le guance da quanto le piaceva..lei che affondava il nasino sul seno e teneva una manina sull’orecchio..e io incredula che mi chiedevo “e ora cosa faccio?”..Sono passati quasi 11 mesi da quel giorno e il latte non l’ho ancora perso…lei ricorda molto bene quando ciucciava dal mio seno e ogni tanto vuole vedere il latte che esce, lo tocca col ditino e se lo porta alla bocca ed esclama un “mmmm” soddisfatta, altre volte vuole vedere il mio seno per dargli un bacino, altre ancora prende le sue bambole e vuole che io le allatti, oppure quando leggiamo una storia vuole venire in braccio, si rannicchia tutta vicino a me e mi infila una mano giù per la maglietta…insomma credo abbia un bellissimo ricordo..che nostalgia!

•daria scrive:
8 agosto 2011 alle 14:15
Che bello il tuo racconto Giuliana… che forte Chiara! Anche Alice si ricorda, di solito dice “Quando ero piccola e ciucciavo…” ma non è più stata interessata al seno, ha riprovato una volta sola per giocare, in compenso allatta sempre le sue bambole e i suoi pupazzi per addormentarli! Se penso che (spero fra molto tempo) smetterà anche Elena, già mi manca l’allattamento!


•ornella scrive:
22 novembre 2011 alle 08:58
che bello!!io mi commuovo sempre qndo leggo queste storie di allattamento rispettuoso!Inés ha 30 mesi..e gaia 8come dici tu daria sono così diverse….ma non posso pensare a quando arriverà il giorno in cui diranno basta.

•daria scrive:
22 novembre 2011 alle 10:43
Ciao Ornella, intanto benvenuta! Allora tu allatti in tandem? Che bella esperienza…In effetti allattare è diventata una cosa talmente “normale” che mi sembra strano pensare a quando non ci saranno più questi momenti…

Bolle di sapone

on Mercoledì, 03 Agosto 2011. Posted in all'aperto

Un gioco che incanta sempre i bambini sono le bolle di sapone, passatempo che si può fare in casa in noiose giornate, ma che diverte molto di più all’aperto dove i più piccoli rimangono incantati a guardare e i più grandini giocano cercando di prenderle o indovinando dove vanno a finire o individuando quelle che vanno più lontane o resistono più a lungo…
Ma spesso capitano “incidenti” che causano un veloce svuotamento del contenitore con conseguente fine del divertimento e richiesta di nuovo barattolo. Ecco allora che da genitore risparmino ed ecologista, mi ritrovo a mescolare acqua del rubinetto e detersivo per i piatti bio per vedere di ricreare il magico intruglio… con conseguente delusione per il misero risultato. Infine trovo la ricetta per autoprodurre in modo semplice il liquido delle bolle grazie a Detersivi Bio-allegri. In pratica basta mescolare acqua distillata e detersivo per i piatti in uguale quantità e aggiungere una punta di cucchiaino di zucchero o miele…
e buon divertimento sicuri di non rimanere mai senza!

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3 risposte a Bolle di sapone

•ilenia
scrive: 3 agosto 2011 alle 14:05
Grazie Daria della ricetta perchè ad Elisa durano mediamente 2 minuti poi cambio d'abito e di scarpe! :-)
•glores
scrive: 4 agosto 2011 alle 15:02
Belle! Però qui bisogna mettersi d'accordo perchè tra succhi e bolle facciamo gli astessi post, il mio aspetto allora a pubblicarlo! :-)
•daria
scrive: 4 agosto 2011 alle 15:12
Siamo sulla stessa lunghezza d'onda! Ma tranquilla che adesso non ho altri succhi! ;-)

Nascita di un delfino

on Martedì, 02 Agosto 2011. Posted in libri

Io e Alice abbiamo un appuntamento mensile quasi fisso con la biblioteca della nostra città che ha una bella sezione per bambini anche piccoli con uno spazio a loro dedicato. Portiamo sempre a casa 7-8 librini scelti da lei. L’ultima volta ha scovato dei vecchi libretti EdizioniArka (risalente al 1996, ma li pubblicano ancora) collana Quattro Stagioni “per scoprire come vivono un animale di casa o di terre lontane, un fiore visto in un prato, un uccello incontrato in un bosco“. In particolare il libro che ha portato a casa è “Il delfino”. Queste sono le pagine che ha apprezzato di più:

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Ho fatto una piccola ricerca e a quanto pare è proprio vero: le delfine partoriscono assistite (come se
con loro ci fossero delle ostetriche) e il latte viene veramente spruzzato loro in bocca!Riporto da Animalweb
:La gravidanza dura in media 11 mesi
.Al momento del parto il feto si presenta dalla parte della coda, in modo tale che la testa sia l’ultima ad uscire per risalire il più velocemente possibile a compiere la prima respirazione. D’istinto gli sfiatatoi dei neonati non sono aperti fino al momento in cui si trovano in superficie. Normalmente il parto è assistito da altre femmine, le cosiddette “zie”, le quali si preoccupano di
aiutare il piccolo spingendolo in superficie, proteggendolo anche da eventuali attacchi.Per nutrirsi il piccolo stimola le fenditure mammarie facendo fuoriuscire i capezzoli che schizzano il latte, di consistenza cremosa, direttamente nella sua bocca. L’allattamento può durare oltre un
anno (a volte anche 3-4 anni).

6 mesi: si mangia!

on Lunedì, 01 Agosto 2011. Posted in cucina

Però come sono furbi i bambini! Preferiscono una dieta sana, varia e simile a quella degli adulti piuttosto che le pappe. (C. Gonzales)
Lasciamo che il bambino si svezzi da solo durante i pasti dei genitori chiedendo e ottenendo dei piccoli assaggi. (L. Piermarini)
Ricetta per la prima pappa di Elena:
ingredienti:
•una bambina che sa stare ben seduta da sola, che tiene un cucchiaino e porta alla bocca
•un posto a tavola con noi
•piccoli assaggi del nostro cibo (cibo sano, con pochi condimenti e poco sale, possibilmente bio)
•bavaglini a volontà
•voglia di ridere
•un po’ di pazienza
•genitori che “chiudono gli occhi” sullo stato di pulizia del tavolo e del bambino mentre mangia
Anche per Elena abbiamo scelto l’autosvezzamento (alimentazione complementare a richiesta) come per Alice, un introduzione dei cibi solidi fatta col sorriso! Eccola qua:

acqua

Bevo l’acqua come i grandi!

anguria

Questa fetta è per me!

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Mmmmm buona la nocipesca!

carota

Un po’ duretta… ma che sollievo per le mie gengive!

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Pic-nic in montagna

polenta

Che soddisfazione! che sia anche buona?!

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Beh, come lo mangiate voi il melone?!

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Buono il pane appena fatto!

Per maggiori informazioni sull’ACR (alimentazione complementare a richiesta):

Il libro di Piermarini: Io mi svezzo da solo (Bonomi)

Il libro di Gonzales: Il mio bambino non mi mangia (Bonomi)
http://www.uppa.it/dett_articolo.php?idr=35&;ida=534&idb=80
http://www.autosvezzamento.it/forum/index.php


6 risposte a 6 mesi: si mangia!

•Valentina
scrive: 1 agosto 2011 alle 13:58
Ma come mi ci rivedo!!!!
Fragola fa uguale!
•glores
scrive: 1 agosto 2011 alle 19:37

Sarà ma me sembra così strano che crescano così in fretta! :-)
•daria
scrive: 1 agosto 2011 alle 21:26
In effetti è incredibile la velocità di crescita e soprattutto la velocità di apprendimento…
•irene
scrive: 4 agosto 2011 alle 14:23
Ciao Daria, interessante questa cosa dell’autosvezzamento…con Noemi non ho avuto nessun problema a svezzarla appena ho cominciato a darle la mela lei ha subito apprezzato apriva la bocca e tutta interessata mangiava…e così per tutti gli altri alimenti…Ma per Daniele ho già capito che la cosa è diversa…ho provato con la mela..ma lui si gira è chiude la bocca…classico segno del ” ma cosa mi stai dando?”, così ho deciso di lasciar perdere e aspettare un pò.Adesso sono 2/3 gg che Noemi mangia la macedonia di frutta a merenda ( pesche, uva , mela) e lui la segue in ogni movimento…dammi un consiglio..che faccio con Daniele?

•daria scrive:
4 agosto 2011 alle 15:19
Ciao Irene, prova ad aspettare, poi quando lui è interessato al cibo gli dai piccoli assaggi dei vostri piatti. Logicamente prepari cose poco salate e non zuccherate, schiacciabili con la forchetta o che possa succhiare. Per esempio la mela Elena se la succhia tutta intera (io gli do un morso e lei se la ciuccia con gusto). Vedrai che un po’ alla volta riuscirà a mangiare sempre più cose e a gestirsele in autonomia. Se prepari la frutta cotta per voi o per Noemi, la dai anche a lui, altrimenti lascia perdere e aspetta che lui abbia voglia, ha tutta la vita per mangiare!

•irene scrive:
4 agosto 2011 alle 21:44
grazie mille…ho pensato anch’io di far passare anche questo caldo…proverò in settembre..un bacione .A proposito da domani Paolo è in ferie faremo presto un salto a trovarvi:-)

Avventurose cascate dell’Inferno

on Venerdì, 29 Luglio 2011. Posted in montagna

Un’ultima passeggiata prima di salutare la montagna! Un percorso veloce, ma molto emozionante che Alice ha apprezzato tantissimo facendosi tutta la salita da sola senza mai voler salire in spalla!
Si lascia la macchina a Col di Prà, località alla fine della bellissima Valle di S.Lucano, chiusa da un lato dalle pale di S. lucano e dall’altro dal Monte Agner (vi si accede da Taibon Agordino). Si parte lungo la ex-strada militare che sale verso la malga Campigat, e la si lascia subito alla prima curva per seguire il sentiero che procede lungo il torrente (indicazioni per cascata su un masso). Il percorso sale abbastanza ripido, con molte soste per vedere i vari salti d’acqua fino al salto più alto, presso il quale ci siamo fermati a fare merenda.

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Passaggio su ponticello in legno

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Ammirando l’impetuoso torrente

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Piccolo salto d’acqua

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Che bello salire le “scalette”

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“Mammaaaaa, corriiiii a vedere!”

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Come un canyon

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“Papà mi aiuti?”

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“E qui come salgo?”

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Breve passaggio attrezzato

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Foto di famiglia

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Io e le mie cucciole!

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3 generazioni in pausa merenda

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Anche Elena fa merenda

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Vista verso l’Agner

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Farfalla

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Dettaglio dell’ultimo salto d’acqua

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Una bella doccia fresca

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L’ultimo salto d’acqua

Noi non ne avevamo il tempo e siamo tornati da dove siamo venuti, altrimenti il percorso continua nel bosco fino a ricongiungersi con la mulattiera da cui si può salire ancora un po’ fino al ponte col bivio per le pale di S.Lucano in prossimità del quale ci sono le ultime cascate. Per rientrare si può utilizzare la comoda mulattiera.

Una risposta a Avventurose cascate dell’Inferno
•Pingback: Cascate dell’Inferno | Trekking con i Bambini

Il cestino dei tesori

on Giovedì, 28 Luglio 2011. Posted in in casa

Uno dei primi giochi che avevo preparato per Alice era il cestino dei tesori e adesso che Elena ha 6 mesi è arrivato il momento di prepararlo anche per lei. Di che si tratta? In pratica di un semplice cestino basso riempito con oggetti di uso comune adatti alla manipolazione per un bambino che sta seduto da solo ma ancora non si muove molto nello spazio. Ho usato uno cestino in banano del commercio equo a cui ho lasciato anche l’etichetta colorata. Cosa ci ho messo dentro:
•una scatolina in foglie di banano (del commercio equo)
•un cucchiaio di legno grande
•un cucchiaino in legno di piccolo
•un rotolo di cartone lungo (quello della carta assorbente)
•un rotolo di carta igienica
•un porta uovo in carta
•una spazzola per capelli morbida
•un pettinino in legno
•un uovo di legno di quelli per rammendare i calzini
•un gomitolo di lana
•un pon-pon di lana
•un limone biologico (da sostituire ogni tanto)
•una zucchetta decorativa del nostro orto
•una mela biologica (da sostituire ogni tanto)
•un nastro grosso di raso
•un pezzo di stoffa colorata di cotone
•un pezzo di panno di feltro
•un vecchio mazzo di chiavi con portachiavi in pelle
•un grosso tappo di sughero
•un calzino in spugna
•una palla di stoffa
•una piccola peppa del commercio equo
•mollette da bucato in legno
•un astuccio di stoffa chiuso da cerniera con dentro delle matitone di legno
•un fiocco
•un tappo di latta di un vasetto di vetro (senza vasetto)
•una spazzola da bucato piccola in legno (era del commercio equo)
•delle castagne “matte” (quelle ippocastano)
•una scatolina di latta (di quelle delle caramelle)
•ci aggiungerò qualche pigna appena ne trovo che non si sfaldino o troppo piene di resina
Gliel’ho dato ieri ed è stato molto apprezzato: gli oggetti sono stati manipolati, osservati, assaggiati, sbattuti, lanciati.

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Oltre che ad Elena è piaciuto anche ad Alice che non si ricordava più di averne avuto uno tutto suo 3 anni fa e che oltre a rubare alcuni oggetti per giocarci lei, si è preparata da sola il suo cestino dei
tesori con una cesta della biancheria nella quale ha messo di tutto!

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Una risposta a Il cestino dei tesori
•daria scrive:
2 agosto 2011 alle 22:33
Aggiunto anche un porta-monetine in pelle recuperato dal papà…

Escursione al rifugio Carestiato: il racconto di Alice (3 anni)

on Mercoledì, 27 Luglio 2011. Posted in montagna

Stamattina era una bella giornata di sole qui in montagna e ho chiesto alla mamma: “Facciamo una bella passeggiata?” Lei mi ha risposto di si, ma prima dovevamo preparare lo zaino e prendere un sacco di cose perchè secondo lei poteva piovere… ma se c’è il sole?! Boh… porto pazienza! Poi mi dice che dobbiamo andare a prendere il pane per i panini da Duilio, ok, la accompagno! Finalmente si parte e ci avviamo verso il garage, do un po’ di erba alle galline lì vicino e poi salgo in macchina perchè partiamo da un passo che si chiama Duran. Lungo la strada Elena si addormenta, anche a me viene un po’ di sonno, ma il panorama è bello e chiacchiero con mamma e papà fino al parcheggio. Eccoci al passo, ci sono altre persone che hanno voglia di fare questa passeggiata, alcune sono già partite e altre si stanno mettendo le scarpe, anzi gli scarponi… anche noi li mettiamo, poi la mamma prende Elena e la mette in fascia, il papà prende lo zaino e partiamo per un bel sentiero in salita. Mi fermo a vedere alcune farfalle

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anche una vestita da coccinella

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ogni tanto ci fermiamo e vediamo le macchine e la strada che sono piccole piccole e noi siamo in alto.
Papà mi chiede se voglio salire in spalla, ma qui il sentiero è così interessante, per terra c’è una specie di sabbietta rossa e poi delle rocce e un sacco di radici che formano delle scalette. Preferisco camminare.
Ad un certo punto questo bel sentiero finisce e arriviamo ad una strada di sassi bianchi, senza scalette, radici, rocce… Papà mi fa i complimenti perché sono arrivata così in alto da sola e adesso il percorso sarà più semplice… ma che noia! Non mi piace! Voglio salire in spalla!
Nel frattempo anche Elena ha cominciato a brontolare perchè ha fame e la mamma trova un bel posticino vicino ad una fontana per fermarsi. Qui si mi piace, peccato che loro vogliono già ripartire! Per fortuna salgo nel mei tai col papà!
Passiamo vicino ad una malga con le mucche, gli asini, le pecore: da quassù li posso vedere benissimo!

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Finalmente arriviamo in questo rifugio, ci sono alcune cose interessanti, come questa specie di catena di legno,

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ma io HO FAME! Facciamo un pic-nic!
Questo si che è un bel posticino! Mi tolgo le scarpe e i calzini e addento il mio panino…
Peccato che quella birbona di mia sorella piccola voglia rubarmi anche questo… non posso stare
tranquilla un attimo!

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E poi vuole ancora poppare!
Per fortuna che avevo messo nello zaino un libretto da leggere!

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Finito il libro trovo la macchina fotografica, posso fare qualche foto a tutte le cose interessanti che ci sono qui intorno.
Radici

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rocce

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la mamma

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rocce a righe con sassi che stanno per cadere

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il cielo

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alte montagne

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Adesso è ora di ripartire: c’è un interessante sentierino che va nel bosco, invece ci tocca andare ancora per la strada noiosa… vorrebbero che camminassi perchè dicono che in discesa non si fa fatica! Ma io non ci casco! Ho sonno! Voglio salire in spalla! Finalmente mi accontentano, che bel sonellino in spalla a papà!
Quando mi sveglio mi ritrovo sul bel sentiero in discesa e piove un po’… mamma e papà vanno veloci perchè dicono che manca poco ad arrivare alla macchina e che fra pochi minuti pioverà molto, Elena invece dorme ancora. Arriviamo al passo, entriamo in una specie di bar – rifugio appena prima che cominci il temporale!
E’ stata una bella giornata!
NdR: l’articolo è stato gentilmente adattato e parzialmente tradotto dalla mamma!

Trovate il racconto anche qui: http://trekkingconibambini.it/2011/10/06/escursione-al-rifugio-carestiato/

Una risposta a Escursione al rifugio Carestiato: il racconto di Alice (3 anni)

•ilenia scrive: 27 luglio 2011 alle 17:39
Ma brava Alice, è già pronta ad aprire un blog tutto suo! :-)



Giocare con la fascia

on Lunedì, 25 Luglio 2011. Posted in un po' di me

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CU-CU’…………………………………………………………………………………

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CIAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Una risposta a Giocare con la fascia
•equAzioni scrive:
27 luglio 2011 alle 08:37
i mille usi magici della fascia…!!!è bello come fin da subito imparino ad associarla a qualcosa di bello, di positivo che li fa stare bene!anche ale ci giocava un sacco o smetteva di piangere al solo vederla e queste foto mi stanno facendo tornare alla mente bellissimi ricordi che in fondo sto già rivivendo con fede!!!

Portare i bambini… in vacanza 2

on Lunedì, 25 Luglio 2011. Posted in all'aperto

Per il secondo anno EquAzioni propone un concorso fotografico sul portare i bambini. Colgo l’occasione per raccontare la nostra esperienza con fasce e mei tai, che ci accompagnano ormai da 3 anni e mezzo.
Durante la gravidanza di Alice, ormai 4 anni fa, ritenevo indispensabile l’uso del passeggino e infatti nell’ottica di utilizzarlo anche nelle nostre vacanze in montagna ne avevamo cercato un modello sportivo a 3 ruote larghe con ammortizzatore e freno (per fortuna era lo stesso utilizzato da mia sorella per cui sarebbe bastato acquistare la struttura passeggino, mentre ovetto e carozzina ce li avrebbe prestati lei). Poi sul più bello, pochi giorni prima della data presunta, nei pochi giorni liberi che mi rimanevano, mentre rileggevo avidamente il libro “L’arte dell’allattamento materno” della LLL (Lega del latte) per carpire quante più informazioni possibili, comincio a soffermarmi a guardare tutte le belle immagini che lo corredano e mi ritrovo a riflettere: “Ma guarda un po’ come stanno beati questi bimbi tenuti sul petto dei genitori in questa stoffa…” Così mi metto a cercare su internet un po’ di informazioni su queste stoffe per portare i bambini e entro nel fantastico mondo delle fasce e del portare. Un paio di giorni prima della nascita di Alice arriva il pacco con la mia prima fascia, la Tricot Slen, fascia lunga elastica in cotone jersey e faccio qualche prova per indossarla, cosa che all’inizio mi sembra complicatissima!
Nasce Alice e proviamo ad uscire per una passeggiata, erano i primi di marzo, e penso che sicuramente starà più calda nella fascia: da lì le occasioni per utilizzarla si moltiplicano, comincio ad indossare Alice non solo per uscire, ma anche in casa per fare le pulizie o per lavorare al computer. E in montagna? E il fantastico passeggino? Qualche prova col passeggino in montagna l’abbiamo fatta, ma il confronto con la comodità e praticità della fascia non ha retto: troppo faticoso da spingere, ingombrante, non passava sui sentieri e quindi ci limitava le uscite alle strade bianche, troppi accessori da portarsi dietro (per la pioggia, per il sole…) e come se non bastasse Alice dopo poco non ci voleva più stare! Con la fascia invece, mani libere, bimba sempre riparata dal sole e dalla pioggia, fatica quasi nulla, potevamo scegliere qualunque tipo di percorso!
Per il mare poi non avremmo mai voluto trovarci in situazioni come questa:

carrozzina

E così per le vacanze estive ogni anno ci siamo adattati portando Alice in modo diverso in base alla sua crescita: nel 2008 nella fascia elastica davanti (pancia a pancia),
l’anno successivo sulla schiena con fascia rigida (fascia in canapa EquAzioni) o elastica,

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poi abbiamo acquistato un mei tai (Naturalmamma – tramite il gas) che ci sembrava più pratico visto che voleva salire e scendere spesso per fare dei tratti a piedi, usato nel 2010.

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E quest’anno con la’rrivo di Elena l’assetto si è modificato di nuovo, infatti se normalmente (in città o al mare) Alice cammina e basta un supporto per Elena, in montagna, se si vuole fare qualche percorso un po’ più impegnativo, servono due supporti e quindi: Alice sulla schiena, Elena davanti e zaino in spalla. Abbiamo provato varie soluzioni, Elena nel mei tai e Alice in fascia rigida o viceversa, oppure entrambe in fascia. Alla fine abbiamo visto che non c’è una soluzione univoca, io preferisco usare per Alice la fascia in canapa e per Elena la fascia elastica in cotone, mentre Marco preferisce il mei tai per Alice e la fascia in canapa per Elena…
A questo punto come possiamo non partecipare anche quest’anno a questo bellissimo concorso di Equazioni?
Qui trovate tutte le indicazioni per partecipare.
Queste alcune nostre foto degli scorsi anni.

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Fagioli...

on Sabato, 16 Luglio 2011. Posted in orto

Un’attività tipicamente estiva che tiene impegnata tutta la famiglia, che già mia mamma dava da fare a me e mia sorella per tenerci impegnate un po’ di tempo, adatto ad adulti e bambini?
Sgranare i fagioli!

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Ritorno allo Scarpa

on Giovedì, 14 Luglio 2011. Posted in montagna

Le mie prime escursioni al rifugio Scarpa risalgono a quando ero bambina: una ripida salita lungo la vecchia pista da sci, alte montagne rocciose ad accoglierci all’arrivo e il vicino nevaio.
Da quando abbiamo la fortuna di poter passare le vacanze a Voltago, lo Scarpa è ritornato ad essere una delle nostre mete preferite, col suo panorama stupendo e per il rifugio stesso con caratteristiche uniche. L’edificio era infatti la residenza dell’artista Enrico Scarpa ( http://www.seggioviafrassene.com/page1.html ).
Ci si può arrivare anche in seggiovia, ma logicamente noi saliamo sempre a piedi. Si può partire da Frassenè (frazione di Voltago Agordino) oppure da Forcella Aurine con una passeggiata un po’ più lunga, ma molto panoramica, che passa per il Col di Luna. Il dislivello è di circa 600 m. Si può facilmente fare un percorso ad anello scendendo per Malga Luna e la Val Domadore. Dal rifugio partono il sentiero Miniussi che arriva fino a Malga Agner e i percorsi per la vetta dell’Agner (via normale e ferrata).

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Entrati all’interno si viene accolti da un ambiente completamente diverso dagli altri rifugi dolomitici: qui sono stati conservati gli arredi d’epoca, un bellissimo focolare in pietra nera a destra, la sala pranzo con ampie vetrate con vista sulle montagne circostanti, al centro due divani dove riposare, leggere o scaldarsi. Al piano di sopra una bella terrazza solarium panoramica.

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Pausa lettura e pranzo di Elena

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Alice trova un'amica


Anche la cucina non delude con scelta di piatti vegetariani (adorabili gli gnocchi o le lasagne alla zucca) con le verdure dell’orto coltivato dai gestori, prodotti biologici, grappe e tisane autoprodotte.

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grappe

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te e tisane

E anche stavolta non siamo stati delusi!

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Feste estive a modo nostro

on Lunedì, 11 Luglio 2011. Posted in giardino

 

Domenica abbiamo battezzato Elena e abbiamo approfittato dell’occasione per far festa a modo nostro. Non ci piacciono le situazioni istituzionali con lunghi pranzi da cui ci alza all’ora di cena appesantiti dal cibo e innervositi dai bambini annoiati, dove le possibilità di dialogo sono limitate, perciò cerchiamo di non proporle ai nostri amici e parenti. Quindi abbiamo scelto di invitare poca gente, di far festa a casa in giardino, col metodo del porta e offri e cercando di essere meno impattanti possibile per l’ambiente.
I preparativi iniziano il giorno prima con il taglio dell’erba del giardino, continuano la mattina montando il gazebo, riempiendo la piscina e preparando i tavoli, l’aperitivo e le bevande. Passa la nostra preparatrice di tramezzini di fiducia a consegnarli e si parte per la cerimonia.

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Alice riempie la piscina


Dopo la cerimonia tutti a mettersi comodi per la festa e poi si mangia!

 

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è pronto in tavola!


Oltre al fantastico buffet ci sono un ottima pasta fredda di kamut ai pomodori (preparata dalla sorellina) e un gustoso e coloratissimo cous-cous integrale del commercio equo alle verdure (preparato da mia mamma). Tutto biologico con verdure fresche dell’orto.

 

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Cous cous alle verdure
Già ben sazi abbiamo saltato i formaggi di montagna per passare con calma ad un fresco melone bio, poi torta gelato alla frutta (senza latte) e caffè equo. Il tutto mentre i bimbi se la spassavano in piscina.

 

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Bimbi in piscina
o correvano per il prato o giocavano a nascondino

 

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bimbi in corsa per il prato
Alla fine hanno c’è stato anche il tempo per un concertino improvvisato, mentre si degustavano le birre autoprodotte!

 

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Concertisti

Consegna delle “bomboniere” che erano delle semplici foto fatte da noi con una cornicetta del commercio equo e confetti al cioccolato sempre equo-solidale confezionati dall’associazione Al ritmo del tam tam (che gestisce il nostro gas - http://alritmodeltamtam.alfa.it/chi-siamo/bomboniere ).Quel poco che è avanzato ce lo siamo diviso, l’acqua della piscina verrà usata per l’orto e a noi rimane il ricordo di un bel pomeriggio in compagnia!

 

Una risposta a Feste estive a modo nostro

•Francesca scrive: 12 luglio 2011 alle 21:00
voglio vivere cosììììì col sole in fronte ….. felice cantoooooo ……….. Guardando le tue foto e leggendo beh mi è scappata la canzoncina!!! Avete un giardino meraviglioso e ….ENORMEEE, idee particolarmente fantasiose e non ci sono dubbi che il pomeriggio sia piaciuto a tutti, anche ai non presenti come me!!!! Se penso ai battesimi cresime e quant’altro mi viene la pelle d’oca, poi ti leggo e scopro che c’è tanto da imparare perchè al mondo ci sono tante tante persone che non la pensano come “il resto del mondo”!!! Grazie per la testimonianza... e ti offendi se mi autoinvito per la prossima occasione "mondana"??? Non me la vorrei perdere! :-)
Un abbraccio e un bacio alla piccolina

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