in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: pizza

Pizzette senza glutine in padella

on Lunedì, 12 Maggio 2014. Posted in cucina

Pizzette senza glutine in padella

Dopo una domenica passata a barattare, della quale magari vi racconterò alla prima occasione, una cena veloce sfruttando un impasto che si può preparare in anticipo e lasciare in frigo pronto per l'uso. In questo caso si tratta anche di un impasto senza glutine, realizzato con la Bianca, anzi in realtà è un non - impasto che vi ruberà pochissimo tempo e che potete preparare al momento in padella senza accendere il forno. Mi scuso da subito per le foto poco curate fatte fra una pizzetta e l'altra e fra un boccone  l'altro... portate pazienza quando c'è fame e le si è accompagnati da due bimbe fameliche che chiedono a gran voce "E' già pronto? E' già pronto?" non si riesce a fare molto di meglio...

Raduno pentole felici e premi

on Martedì, 08 Aprile 2014. Posted in all'aperto

Raduno pentole felici e premi

Come vi anticipavo la settimana scorsa, questo week end è stato piuttosto intenso e dominato dal Raduno autogestito delle Pentole Felici a Ferrara a cui hanno partecipato tantissimi blogger e non. Stavolta ci ospitava il centro di promozione sociale IL PARCO dove avevamo a disposizione un bel po' di spazio verde esterno con prato e giochi per i bambini (che in un attimo si sono ambientati e hanno fatto gruppo) e uno chalet dove hanno trovato posto tutte le cibarie rigorosamente vegane portate con sistema porta-offri dai partecipanti.

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Le cose da mangiare erano tantissime, impossibile assaggiarle tutte, per tutti i gusti, alcune già provate, altre novità che ho/abbiamo scoperto con gran piacere! Alla faccia del noioso cibo vegan che molti si immaginano c'era veramente di tutto! Una visione parziale la potete avere dalle foto che seguono

 

Calzoncini con esuberi (avanzi) di pasta madre

on Lunedì, 20 Gennaio 2014. Posted in cucina

Calzoncini con esuberi (avanzi) di pasta madre

E' un bel po' di tempo che non pubblico ricette di lievitati con pasta madre, non preoccupatevi non ho abbandonato la panificazione, anzi ultimamente la Gilda ha lavorato parecchio anche per il compleanno di Elena oltre che per ottimi pani e pizze. Una delle cose semplici che ho preparato in questo periodo sono questi calzoncini integrali di farro fatti con gli esuberi della Gilda. Tanto semplici quanto efficaci, infatti sono piaciuti anche alle bimbe che solitamente la pizza la mangiano solo col pomodoro e non ci vogliono alcuna farcitura! Allora veniamo a noi!

Pane, pizze e focacce - scuola di cucina slow Food

on Giovedì, 14 Novembre 2013. Posted in libri, cucina

Pane, pizze e focacce - scuola di cucina slow Food

Qualche settimana fa nella recensione del libro "Pani e dolci del Veneto" chiedevo se qualcuno aveva qualche libro da consigliare con formatura e pieghe del pane. La sorella mi è venuta in parziale aiuto con questo libricino " Pane, pizze e focacce" edito da Slow food Editore e Giunti della serie "Scuola di cucina Slow food". E' un libro veloce da leggere e di facile consultazione, direi quasi un manuale pratico dedicato al pane e ad altri panificati tipici italiani che fanno parte dei presidi Slow Food. Non è un manuale dedicato alla tecnica panificatoria come può essere invece il testo di Giorilli, ma lo trovo uno strumento utile per chi comincia a fare il pane, per conoscere le varie tecniche di panificazione (a impasto molle o duro), i tipi di grano e farina, i metodi di lievitazione (lievitazione chimica, con lievito di birra o con pasta madre), con un ampia parte dedicata alle ricette tipiche, molte delle quali fotografate e accompagnate della descrizione della formatura. Questi gli argomenti trattati nel libro:

- introduzione: dedicata al piacere di preparare in casa pane e altro, aspetti nutrizionali e tipi di grano, tipi di farine e loro molitura, tipi di lievito, altri ingredienti del pane, strumenti utili per iniziare a panificare;

- capitolo sul pane: diversi tipi di lievitazione, preparazione del lievito madre e differenza fra impasti diretti e indiretti; tipi di impasto, forme del pane (con ricetta e immagini della preparazione della forma), cottura nei vari tipi di forno e breve rassegna dei possibili errori e difetti, parte finale con le ricette di pane;

pagina focacce

- capitolo su focacce e pizze: con breve introduzione storico - gastronomica e poi due sottocapitoli, l'uno dedicato alle focacce con le ricette delle varie focacce tipiche e l'altro dedicato alle pizze con le varie forme e farciture, ricette a chuisura.

A me è piaciuto molto che ci sia un buon uso anche di cereali alternativi (non solo grano) e spesso integrali. Avete altri suggerimenti sul tema?

questa recensione partecipa al Giovedì del libro di cucina di Annalisa

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Quasi-pizza senza glutine

on Mercoledì, 13 Novembre 2013. Posted in cucina

Quasi-pizza senza glutine

Questa settimana recupero tutte le cose che erano rimaste indietro la scorsa... in particolare ci tenevo a presentarvi questo secondo esperimento con la Bianca, pasta madre senza glutine. L'intento era di fare una sorta di focaccia, pizza alta e soffice, cosa non facilissima usando le farine appena macinate senza glutine che tendono a sfaldarsi appena si prova a farci un panetto. Allora ho deciso di mantenere anche stavolta l'idratazione alta un po' come faccio con la focaccia velocissima e stenderla al cucchiaio. Devo dire che alla fine sono (siamo) stati piacevolmente sorpresi perchè ne è venuta veramente una quasi pizza, molto gustosa e decisamente morbida dentro, ma con la fetta che "tiene"... insomma proprio buona e decisamente da rifare! Quindi ecco la ricetta (anche stavolta le farine erano tutte macinate di fresco da me, eccezion fatta per il mais fioretto di cinquantino - ottimo - che ho preso come sempre dalle Barbarighe).

Ingredienti:

  • 150 gr di pasta madre senza glutine rinfrescata da 4 ore
  • 220 ml di siero di kefir di soia (o di siero di yogurt di soia)
  • 90 gr di farina integrale di riso baldo appena macinata
  • 90 gr di farina di quinoa appena macinata
  • 15 gr di amido di mais
  • 30 gr di farina di mais cinquantino fioretto
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale

Per condire:

  • salsa di pomodoro fatta in casa
  • olio evo
  • sale fino integrale
  • origano secco
  • un paio di foglie di basilico

Preparazione:

Come vedete sono tornata in possesso della mia bilancia... speriamo non finisca nuovamente a volare grazie alle birbe... (:-)). Per prima cosa sciogliete la pasta madre nel siero di kefir, aggiungere tutte le farine e per ultimo il sale e l'olio evo. Mescolare bene fino ad avere un impasto denso e omogeneo. Far lievitare a temperatura ambiente per unìora e passare in frigorifero, coperta, per tutta la notte. La mattina estrarre dal frigo, lasciare ambientare per un'ora e stendere (col cucchiaio) sulla carta forno in forma tonda.

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Lasciar lievitare per un'ora nel forno spento (con lucina accesa): incredibilmente vi apparirà pure qualche bolla piccolina! Estrarre le teglia, accendere il forno a 180° e infornare per 15 minuti. Nel frattempo aggiungere alla salsa di pomodoro il sale, il basilico, l'olio e l'origano. Mescolare. Estrarre la focaccia dal forno e cospargere con la salsa di pomodoro condita. Reinfornare sempre a 180° per altri 7-8 minuti. Ed eccola qui!

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Buona buona! 

Questo post partecipa a Panissimo la raccolta di ricette di lievitati organizzata da  Bread & Companatico (Barbara) e Indovina chi viene a cena?(Sandra) che questo mese è ospitato da Menta e Rosmarino. Partecipa anche al "tema del mese" con le farine speciali di riso, mais fioretto cinquantino e quinoa.

panissimo

 

Pizza integrale “per caso”

on Martedì, 22 Gennaio 2013. Posted in cucina

A lunga lievitazione a alta idratazione

Pizza integrale “per caso”

Nella mia continua voglia di sperimentare con farine integrali e soprattutto con le farine ottenute macinando integralmente i cereali col mio mulinetto domestico, ho provato a preparare l'impasto per la pizza... diciamo che come spesso accade il tutto è nato piuttosto casualmente, nel senso che avevo in mente di preparare la pizza in un certo modo, ma poi i richiami delle birbe mi hanno interrotto più volte e alla fine ho lasciato l'impasto piuttosto idratato e ho scelto di metterlo in frigo in attesa di avere più tranquillità per seguirne le sorti... e invece ne è saltata fuori una pizza ottima, piuttosto alta, sofficissima, gustosa e digeribilissima! Logicamente non avevo preso nota delle quantità (anche perchè ero andata “ad occhio”), ne avevo solo un ricordo “all'incirca” che ho trascritto e che ho cercato di riprodurre in un secondo tentativo, questa volta trascrivendo tutto sperando che il risultato fosse altrettando buono... e per fortuna così è stato! Quindi eccovi la ricetta che vi invitoa provare facendomi sapere come sono stati i vostri risultati... Ah, vi anticipo che si tratta di una versione con prima lievitazione in frigo di 24 ore e piuttosto idratata (siamo nell'ordine dell'85% di idratazione), anche perchè le farine integrali tendono ad assorbire parecchia acqua. Ho provato questa pizza anche altre volte con farine diverse (farro spelta o monococco, khorasan...) integrali e sempre con buoni risultati. Finalmente visto l'approssimarsi del Pasta Madre Day mi sono decisa a pubblicarla! (ah, se ve lo siete perso qui trovate tutte le indicazioni dell'evento: vi aspetto!)

 

Ingredienti (per una teglia grande circa 40x50 cm, due pizzette mini da 10-12 cm di diametro e una pizza da circa 20 cm di diametro):

  • 100 gr di pasta madre (rinfrescata da 4 ore con farina tipo2)
  • 300 ml di acqua
  • 150-170 gr di sfarinato integrale di grano tenero (macinato col mulinetto casalingo – grana piuttosto grossa)
  • 200 gr di farina integrale di grano tenero setacciata
  • 1 cucchiaio di sale fino integrale
  • 10 gr di olio evo

 

Come procedere:

In primo luogo sciogliere la pasta madre nell'acqua. Aggiungere lo sfarinato integrale di grano tenero e mescolarlo per bene. Lasciare riposare a temperatura ambiente per almeno mezz'ora, in questo modo il cereale avrà modo di cominciare ad assorbire l'acqua. Procedere aggiungendo la rimanente farina e successivamente il sale. Per ultimo l'olio evo. L'impasto che otterrete dovrebbe rimanere piuttosto idratatato, non lavorabile a mano: mescolatelo bene col cucchiaio e riponetelo in frigo nel ripiano più basso (a circa 4°C) coperto. Dimenticatevi il tutto per 24 ore. Il giorno successivo, 24 ore dopo, estraete l'impasto dal frigo (lo troverete cresciuto e bollicinoso e più compatto di come lo avete lasciato) e lasciatelo a temperatura ambiente per un paio d'ore.

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Versate l'impasto su un piano ben infarinato (con farina integrale o semola) e fate un giro di pieghe, magari aiutandovi con una spatola, vedrete che risulterà fattibile e riuscirete ad avere una palla molto morbida come questa.

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Non preoccupatevi della granulosità dell'impasto dovuta allo sfarinato, vedrete che da cotto sparirà.

Lasciate lievitare un paio d'ore, riprendete l'impasto, versatelo sul piano infarinato e tagliatelo in base alle pizze che volete fare. Io di solito faccio due pizzette piccoline per le bimbe, la teglia per noi grandi e una pizza di riserva media per la merenda del giorno dopo. Oppure faccio 3 pizze medie e due-tre piccoline... vedete voi. Per ogni pezzo di impasto che saranno le vostre pizze, fate un giro di pieghe e lasciate riposare una decina di minuti. Poi una alla volta stendetele a mano non troppo sottili.

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Qui vedete che nonostante l'impasto iniziale fosse molto idratato riesco a prenderlo in mano e stenderlo sulla teglia...

Lasciate lievitare le pizze stese per un'ora, nel frattempo riposate, leggete un bel libro o giocate con i bimbi o fate una passeggiata nell'orto o pensate come farcire le vostre creature.

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Accendete il forno al massimo (nel mio caso 260°) e intanto preparate il condimento.

Io solitamente preparo il pomodoro mescolando la salsa (preferibilmente quella autoprodotta in estate, che però attualmente ho terminato) con un filo di olio evo, sale, origano.

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Quando il forno raggiunge la temperatura, inforno con la sola salsa di pomodoro, abbasso a 240° e lascio cuocere per 6-7 minuti. Poi estraggo una alla volta le pizze e le condisco a piacere. Reinforno per altri 7-8 minuti, possibilmente invertendo la posizione delle pizze nel forno. Se decido di mettere cipolle, porro o radicchio o altra verdura che non voglio cuocia ulteriormente la aggiungo alla fine.

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Qui vedete la pizzetta con solo pomodoro che vogliono sempre le bimbe,

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una farcita con fagioli rossi (saltati prima con un po' di pomodoro), porro e funghi e l'ultima con olive a pezzetti, ceci e cipolle bianche (immagine in testata).

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Queste sono state fra le pizze migliori che abbia mai mangiato e preparato, gustose come solo la farina integrale appena macinata può essere, digeribilissime e buonissime anche il giorno dopo!

 

PS: per le quantità regolatevi un po' “a occhio” perchè l'assorbimento d'acqua potrebbe variare molto a seconda della freschezza della farina, del tipo di cereale e della finezza della stessa.

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette con cereali e farine integrali "Integralmente" di GocceD'aria: partecipate anche voi!

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Elena: 2 anni

on Giovedì, 17 Gennaio 2013. Posted in un po' di me, montagna

Elena: 2 anni

Qualche giorno fa abbiamo festeggiato il secondo compleanno della piccola Elena, colei per la seconda volta ha stravolto la mia vita, che mi meraviglia ogni giorno col suo caratterino determinato, con il suo atteggiamento convinto, il suo modo di fare timido e un po' vanitoso con chi conosce poco, che diventa pestifero e birbissimo in casa. Lei che sa essere tenerissima e riempire di baci, coccole e carezze me, Alice e il papà, ma che con la stessa tranquillità tira un morso se qualcosa non le va a genio, lei golosissima di cacao e cioccolata, lei che adora impastare e stare in cucina e si arrabbia se non la si lascia fare da sola... Con la sua grande voglia di indipendenza, che vuole andare al bagno da sola, vestirsi da sola, mettere le scarpe da sola... e soprattutto che ha voluto nascere “da sola” regalandomi il mio fantastico hbac* (parto naturale in casa dopo il cesareo).

Quest'anno ci siamo regalati tutti per l'occasione qualche giorno in montagna, quindi festeggiamenti tranquilli, semplici, intimi, ma secondo me speciali proprio per questo...

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Panorama imbiancato di fresco al risveglio

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Una corona per la festeggiata preparata da Alice

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Un biglietto di auguri dalla sorellona

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Passeggiata sopra e sotto la morbida neve

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Un fantastico regalo firmato EquAzioni

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Pizza (integrale) per cena

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Auguri mia dolce birba!

 

*in altre occasioni ho avuto modo di raccontarvi del mio vbac, una delle cose per le quali ho maggiormente “lottato” e che desideravo intensamente... purtroppo ancora molti ginecologi portano avanti la teoria per la quale dopo un primo cesareo si deve neccessariamente ricorrere ad un secondo cesareo nei successivi parti... nonostante le linee guida nazionali dicano che se la gravidanza è fisiologica è auspicabile un parto naturale. Invece io (e come me molte altre donne che si trovano e si sono trovate nella mia situazione) ho dovuto insistere e darmi da fare da sola per ottenerlo, cosa che sono riuscita a fare soprattutto grazie all'assistenza della mia ostetrica. Quindi approfitto dell'occasione per segnalarvi gli articoli di Genitori Channel sul vbac e l'iniziativa “Un sorriso sulla pancia” che intende sensibilizzare sull'argomento attraverso un video che raccoglie le foto di chi è riuscita ad averlo e di chi vorrebbe o ci ha provato, accompagnato dalle parole scritte da Francesca Raschiatore .  

Panini all'avena da passeggio

on Domenica, 15 Gennaio 2012. Posted in cucina

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Avanzavo un po' di impasto da una pizza all'avena e allora ho pensato di farci dei panini all'uvetta per le bimbe da mangiare a merenda. Visto che sono piaciuti (anche se la grande li ha richiesti con la cioccolata la prossima volta...) ho pensato di condividere la ricetta che spesso viene utile avere la merenda pronta da tenere anche in borsa al posto degli onnipresenti crackers...

Vi metto gli ingredienti per fare una ventina di panini (sono piccolini, adatti alle mani di un bimbo piccolo), ma vanno usati in tempi relativamente brevi (un paio di giorni) perchè tendono ad indurire, invece sono ottimi se belli morbidi.

Ingredienti:

250-300 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima

300 ml di latte di avena tiepido (temperatura ambiente o appena riscaldato)

100 gr di fiocchi di avena

circa 500 gr di farina di farro (qui ho usato la bianca)

un cucchiiano di sale fino integrale

1 cuccchiaio di malto di riso

2 belle manciate di uvetta

2 cucchiai di olio evo

 

Prendo la pasta madre e la sciolgo nel latte di avena, aggiungo il sale, il malto, l'olio evo e l'avena in fiocchi: mescolo bene. Aggiungo la farina di farro un po' alla volta fino ad ottenere una bella palla omogenea che metto a riposare per 4-5 ore. Riprendo l'impasto, aggiungo l'uvetta impastando bene, ricavo tante palline di 4-5 cm di diamtro che metto a lievitare sulla placca del forno rivestita di carta forno distanziate di qualche cm, in modo che dopo la lievitazione di tocchino un po'. Rimetto a lievitare un'oretta e inforno in forno preriscaldato per 10 minuti a 210° e per 15 minuti a 180°. Eccoli qua!

 

Ed ecco la piccola assaggiatrice!

 

 

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Ah, giusto! Vi dicevo che in realtà l'impasto era nato per farci la pizza!

Infatti io ci ho fatto solo 6 paninetti per le bimbe e col resto una pizza grande e una pizzetta (questa se l'è preparata Alice da sola...)

pizzetta con impasto all'avena

fetta di pizza con impasto all'avena

Pizza con pomodoro fresco

on Martedì, 16 Agosto 2011. Posted in cucina

Come raccontavo nell’articolo sul pandolce, arrivati in montagna mi sono dedicata alla panificazione per smaltire un po’ di pasta madre e avevo preparato anche la pasta per la pizza. Sul più bello appena stesa la pasta mi accorgo che la passata di pomodoro era finita, in compenso però il frigo era strapieno di pomodori freschi dell’orto che avevamo portato con noi da casa. Perchè non provare a fare la pizza con i pomodori freschi?
Ho preso quelli più maturi, li ho tagliati a pezzetti e messi a marinare con un po’ di sale, origano e olio extravergine di oliva.

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Nel frattempo ho preparato gli altri ingredienti: ho tagliato la mozzarella e della feta graca a dadini, ho affettato col pelapatate un peperone verde dell’orto e tritato una cipolla bianca (l’ideale sarebbe stata una di tropea) e aperto una confezione di olive nere.
Ho steso sulla pasta della pizza un bello strato di pomodori e di seguito i formaggi, i peperoni, la cipolla e le olive e poi infornato a 220° per 12 minuti.

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Risultato molto buono, quasi una focaccia!

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3 risposte a Pizza con pomodoro fresco
•Marika scrive:
16 agosto 2011 alle 16:19
Non è una pizza, è un capolavoro!
Rispondi
•Valentina scrive:
16 agosto 2011 alle 19:55
Che fameeeee!!!! Noi la pizza col pomodoro fresco la facciamo spesso, io peró metto i ciliegini!
Rispondi
•daria scrive:
16 agosto 2011 alle 22:38
Grazie degli apprezzamenti! Deve essere buona anche coi ciliegini, la proverò visto che ne abbiamo da vendere!
Rispondi

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