in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: pasta madre

Il mio panettone!

on Venerdì, 23 Dicembre 2011. Posted in cucina

Ho deciso che provo a mettere anche la ricetta del panettone grande! Ricetta per un panettone di circa mezzo kg, in questo caso non ho fatto uso di latticini, ma sono rimaste due uova. Avevo fatto un tentativo di sostituzione anche delle uova con risultati non convincenti, allora le ho reinserite, magari l’anno prossimo vediamo se trovo una soluzione!

1° rinfresco:

  • 60-70 gr pm
  • 120 ml acqua
  • 240 gr farina

Dopo pranzo rinfrescate la pm come sempre (prima sciogliete le pm nell’acqua e poi aggiungete la farina) e mettete a lievitare coperta nel forno spento.

2° rinfresco:

  • 100 gr della pm rinfrescata precedentemente
  • 30 ml acqua
  • 70 gr farina

Prima di andare a letto togliete 100 gr di pasta madre dal rinfresco precedente, scioglietela in 30 ml di acqua e aggiungere 70 gr di farina. Mettete a riposare coperta nel forno spento tutta la notte.

1° impasto:

  • pm rinfrescata
  • 4 cuccchiai di latte di riso a temperatura ambiente
  • 1 cucchiaio di malto di riso
  • 250 gr di farina (ho usato kamut bianca bio)
  • 50 gr di zucchero di canna integrale mascobado
  • un pizzico di sale
  • 2 uova
  • buccia di arancia gratuggiata
  • 70 gr di olio di semi di girasole bio spremuto a freddo

Sciogliere tutta la pasta madre del secondo rinfresco in 4 cucchiai di latte di riso, aggiungere un cucchiaio di malto di riso e mescolare bene. Aggiungere lo zucchero e le uova, l’olio, il sale e la buccia d’arancia e infine la farina mescolando bene. Si ottiene un composto piuttosto morbido, che va messo a lievitare per 5 ore.

2° impasto:

  • 100 gr uvetta o cioccolato o canditi
  • impasto precedente

Riprendere l’impasto precedente e aggiungere l’uvetta o la cioccolata o i canditi, insomma quello che vi piace di più (io avevo messo un po’ di uvetta, un po’ di cioccolato e alcune mandorle pelate). Impastare, arrotolare e disporre su uno stampo. L’impasto riempie circa un terzo o metà dello stampo. Mettere a lievitare altre 4-5 ore.Accendere il forno a 180° e infornare nel ripiano basso per 40 minuti.Mettere a raffreddare inclinato o appeso.

panettone

 

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Una risposta a Il mio panettone!


•Romina
scrive: 23 dicembre 2011 alle 22:25

Bravissima Daria, come sempre!

 

Panettoncini!

on Giovedì, 22 Dicembre 2011. Posted in cucina

 

Sono ormai 3 anni che a dicembre prepariamo (io con la mia aiutante Alice) questi panettoncini vegani. Le dosi sono per 6 panettoncini di circa 100 gr.Come prima cosa procuratevi gli stampini. Io me li sono fatti col cartoncino (basta fare un cilindro di diametro 8-9 cm e altezza 6 cm) posti su una base in cartone o direttamente sulla teglia del forno. Le chiusure sono pinzate (non usate colla o scotch) in modo da poter essere messi in forno. Poi ho rivestito l’interno di carta forno, in questo modo posso recuperarli di anno in anno. Prima di partire assicuratevi che la vostra pasta madre sia ben in forma facendo dei rinfreschi nei giorni antecedenti la preparazione, potete anche fare una legatura della pasta madre per dargli più forza.

Veniamo alla ricetta!

rinfresco:

  • 70-80 gr pm
  • 120 ml acqua
  • 240 gr farina

Dopo pranzo o la mattina togliete dal frigo la pasta madre e rinfrescatela come al solito con 120 ml di acqua e circa 240 gr di farina. Questa volta ho usato farina di farro bianca. Mettete a riposare coperto nel forno spento fino a sera.

1° impasto:

  • 100 gr pm rinfrescata (vedi sopra)
  • 140 ml succo limpido di mela
  • 50 gr olio evo
  • 50 gr malto di riso
  • 300 gr farina di farro

Prima di andare a letto prendete 100 gr di impasto e scioglietelo nel succo di mela, aggiungere l’olio, il malto e infine la farina. Impastate e mettete a riposare per tutta la notte.

2° impasto:

  • 1° impasto
  • 100 gr farina
  • 20 gr di amlto di riso
  • 40 ml succo mela limpido
  • 50 gr olio evo
  • 90 gr cioccolato fondente o uvetta o scorza di una arancia gratuggiata
  • 1 pizzico di sale

 La mattina mescolate tutti gli ingredienti del secondo impasto e poi aggiungeli al primo impasto lievitato impastando bene. Lasciate riposare per un paio di ore.

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panettonicini in lievitazione

 

Riprendete l’impasto e arrotolatelo dopo averlo steso grossolanamente. Tagliatelo in 6 parti e sistematele negli stampini. Fate una croce su ognuno e mettete a riposare per almeno un’altra ora, meglio due.

Accendere il forno a 220° e quando caldo infornare per 5 minuti a 220° sul livello più basso del forno.Abbassate a 180° per altri 10 minuti e concludete con altri 20 minuti a 160°. Estraete i panettoni e controllate la cottura con uno stecchino. Se non sono cotti rimetteteli in forno per altri 10 minuti. A fine cottura toglieteli dal forno e infilzateli con uno spiedino lungo a circa 2-3 cm dal fondo e appendeteli rovesci per 3 ore, finchè sono freddi. Se volete conservarli per più giorni chiudeteli in sacchetti ben chiusi.

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panettoncini appesi a raffreddarsi

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Questa ricetta partecipa alla raccolta "Veg-panettonata" di GocceD'aria

veg-panettonata

 

6 risposte a Panettoncini!

•Cristiana
scrive: 22 dicembre 2011 alle 15:41

e chi non ha la pasta madre?

•daria
scrive: 22 dicembre 2011 alle 16:11
Ciao Cristiana, l’ideale sarebbe trovare uno spacciatore di pasta madre dalle tue parti… ma visti i tempi ristretti puoi usare il lievito di birra. Io farei un lievitino al posto del primo rinfresco sciogliendo il lievito (il cubetto) in acqua e aggiungendo farina con le dosi del primo rinfresco, poi terrei 100 gr dell’impasto lievitato e proseguirei con la ricetta… Se poi vuoi procurarti la pasta madre fai un salto qui: http://pastamadre.blogspot.com/p/spacciatori-di-pasta-madre.html dove trovi l’elenco aggiornato degli spacciatori.

••Tiz
scrive: 23 dicembre 2011 alle 15:39
Ottimi, ma proprio ottimi! Grazie mille!Ho messo il link dal mio blog; quando avrai risolto i problemi di pubblicazione e questa pagina diventerà un articolo con il suo permalink me lo mandi che lo sostituisco nel blog?
Ciao

•daria
scrive: 23 dicembre 2011 alle 15:42
Grazie Tiz, mi fa proprio piacere che siano piaciuti! Grazie anche per il link dal tuo blog, sicuramente appena riusciremo a sistemare sto problema del blog ti mando il
link aggiornato. A presto!

••piacere di conoscerti
scrive: 23 dicembre 2011 alle 16:53
senza parole…mi sembra quasi impossibile fare un panettone fatto in casa, perchè è una di quelle cose che ho provato più volte senza mai riuscire! Bravissima!

•daria scrive:
24 dicembre 2011 alle 15:23
Grazie! Ne ero talmente soddisfatta che ho pubblicato la ricetta nonostante il malfunzionamento di wordpress!

Questi invece i commenti che arrivati su FB.

-Annamaria Bubamara sbaaaavvvvvvv... bravissima!!!20 dicembre 2011 alle ore 23.15 

- Tiziana Ziviani Graaazie! Io sono pro pandoro... ma con questa ricettina... e la mia nuova pasta madre... domani c'è anche il mio fornitore difrutta e verdura bio al mercato, ha il succo di mele che si fa fare con le sue mele... il resto ho tutto, inclusa la farina di farro bianca dei GAS...20 dicembre 2011 alle ore 23.33 ·

- Chiara Marzari Amoroso wow!20 dicembre 2011 alle ore 23.36 

- Gloria Rossi anche noi abbiamo fatto i nostri domenica, ma non in versione vegan! La consistenza di questi non si capisce molto dalla foto, come vengono?20 dicembre 2011 alle ore 23.37

- Elisa Artuso ma grazie!!21 dicembre 2011 alle ore 0.00

- Daria Voltazza Rispetto a quelli con uova vengono un pelino più compatti, ma sempre morbidi, se si arrotolano bene e non si aggiunge più farina (l'impasto deve restare morbido, un po' appiccicoso) lievitano bene e sono belli soffici. Quello grande però l'ho fatto senza latticini ma con le uova, più o meno come nella tua ricetta Gloria !21 dicembre 2011 alle ore 10.01

- Gloria Rossi Grazie per la spiegazione, visto che manca ancora qualche giorno mi sa che li provo! Per l'impasto da quando ho l'impastatrice riesco a non aggiungere più farina, prima era una vera lotta di resistenza!21 dicembre 2011 alle ore 10.05 

- Daria Voltazza Infatti il panettone la prima volta l'avevo sbagliato perchè avevo aggiunto farina in modo che non fosse appiccicoso e praticamente non è lievitato... metterò anche le foto del panettone grande che ho tagliato ieri...21 dicembre 2011 alle ore 10.11

- Tiziana Ziviani Allora, io ho rinfrescato la pm un'oretta fa, per fare altro, ma adesso ho pensato che potrei fare i panettoncini (i pandorini li cucinerò stasera o domani mattina). Ho invertito sera e mattina e quindi domani sera dovrei fare il secondo im..

21 dicembre 2011 alle ore 22.34 ·

- Daria Voltazza Sarebbe un po' troppo, rischi che superino il massimo della lievitazione e quindi si affloscino... piuttosto domani mattina prestino fai il 1°'impasto, e nel pomeriggio fai il secondo impasto, in modo da farlo lievitare fino alle 22 circa...21 dicembre 2011 alle ore 22.47 ·

- Tiziana Ziviani quindi c'è un tempo massimo anche per la pm... non lo sapevo. Se invece io facessi il primo impasto già stasera? Nel volantino che mi sono scaricata sulla pm danno 4 ore come tempo di lievitazione per il rinfresco. Se impasto verso l'1.30 le 4 ore sarebbero passate e domani mattina potrei fare il secondo. O per cose così complesse è meglio prolungare il tempo?21 dicembre 2011 alle ore 22.56 

- Daria Voltazza Si, fai stasera il primo impasto e lo lasci per tutta la notte, in questa fase va benissimo, il problema c'è solo con l'ultima lievitazione, quella per dare la forma al pane. Io di solito quando rinfresco lo faccio sempre la sera e impasto la mattina21 dicembre 2011 alle ore 23.02 

- Tiziana Ziviani Ok, grazie... intanto inforno i pandorini... poi cucio le ciabatte in lana e feltro per mia mamma... infine farò il primo impasto... mi sento tanto folletto di Babbo Natale a pochi giorni dal grande giorno! :)21 dicembre 2011 alle ore 23.09 ·

- Daria Voltazza Attenta a non affaticarti troppo folletta con pancina! Comunque è la stessa sensazione che ho io!21 dicembre 2011 alle ore 23.10 

- Francesca D'Antonio Complimenti a tutti in special modo al folletto di BAbbo natale che mi sembra di aver capito è in fase "duplicativa" giusto??? Auguri Tiziana Ziviani21 dicembre 2011 alle ore 23.21 ·

- Tiziana Ziviani Ecco, pantofoline finite, un pugno di pm in frigo, 2 hg in forno a riposare ché domani faccio il pane, e anche il primo impasto dei panettoncini riposa... Domani si impasta... Adesso vado a nanna, ormai è ora. Comunque non preoccupatevi... io vado a letto adesso, ma domani la mia sveglia suona alle 9... e io mi alzo molto dopo, quando Febe si sveglia e mi butta giù dal letto! A domani, colleghe follette!22 dicembre 2011 alle ore 2.14 ·

- Tiziana Ziviani Sono in forno... ancora 5 minuti.22 dicembre 2011 alle ore 18.09 

- Francesca D'Antonio Ecco la mia sveglia suona tra le 6.00 e le 6.30!!! Cioè quella del mio cucciolo scalpitante ........... io ne farei volentieri a meno di una sveglia così mattutina :-)22 dicembre 2011 alle ore 18.20 · Mi piace

Tiziana Ziviani Adesso vedo seriesco a mettere la foto. L'unica cosa che non mi è chiara: io arrotolo, taglio, ma poi come lo inseirsco? L'arrotolamento deve essere perpendicolare o paralellelo alpiano... cioè dall'alto devo vede liscio o il rotolino? Poi .

22 dicembre 2011 alle ore 18.34 

- Daria Voltazza Una volta arrotolati andavano messi perpendicolari, altrimenti fa lo stesso... come sono venuti?22 dicembre 2011 alle ore 22.47

- Tiziana Ziviani Una delizia! La tua ricetta mi aveva incuriosita, in più era qui bella pronta, senza tante ricerche e in casa avevo tutto... ma non credevo che sarebbero venuti così buoni! Hanno un profumo, una morbidezza e un sapore ottimi! Non credo che .

23 dicembre 2011 alle ore 1.24 

- Daria Voltazza Mi fa piacere... anche secondo me è la ricetta ideale per farli piccoli!23 dicembre 2011 alle ore 11.10 

- Tiziana Ziviani E grande come verrebbe?23 dicembre 2011 alle ore 13.53

- Daria Voltazza Grande non l'ho mai provato con questa ricetta, ne uso un'altra che prevede l'uso di uova (ma non di latticini). Ho sempre avuto paura che restasse troppo impaccato grande, ma magari una volta proverò...23 dicembre 2011 alle ore 16.01 ·

- Tiziana Ziviani O ci provo io... Sono già finiti tutti e Andrea ne reclamerà un altro!23 dicembre 2011 alle ore 20.15 ·

- Daria Voltazza E allora mi farai saper il risultato!23 dicembre 2011 alle ore 22.18 

 

Pasta-nonna (resoconto del Pasta Madre Day)

on Lunedì, 12 Dicembre 2011. Posted in un po' di me

E rieccoci qui: anche il Pasta Madre Day è andato e ci pensiamo ormai con una certa nostalgia, rimangono idee per l’anno prossimo, nuove amicizie e tanta voglia di panificare!
Vi lascio qualche foto di questo bel pomeriggio di spaccio collettivo della mia pasta madre, ormai pasta-nonna, anzi bis-nonna che ha nipoti in tutto il veneto e sparsi anche nel resto del nord-Italia e di quella di mia sorella: paste madri sorelle, una di grano tipo 2 e l’altra di farro.
Ed eccola la protagonista, che è stata suddivisa in svariati vasetti ( di cui abbiamo perso il conto…) di altrettante persone che sono passate a prendere il loro pugno, non solo dai dintorni, ma da Padova, da Mestre, da Bassano, da Cittadella, da Este… mai avrei immaginato che un po’ di farina e acqua fermentata riuscisse a mettere in movimento tutta gente!

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Permettendo anche di conoscere delle amiche virtuali (che spero di aver modo di incontrare ancora!): Elisa e Valentina.

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Ed eccoci all’opera!

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Anche in questa occasione bambini protagonisti e desiderosi di aiutare! Soprattutto quando ci ritroviamo a dover rinfrescare gli ultimi residui di pasta madre grattando il fondo delle due ciotole per poter spacciare ancora.

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Approfitto anche per ringraziare Rinulla e Alessia che ci hanno ospitate e vi lascio con le riflessioni della mia amica Glores sulla pasta madre e la foto dei pani figli di pasta madre day fatti oggi!
Impasto di kamut super lievitato…

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da vita a 3 pani al kamut: liscio, ai semi misti e con frutta secca e mandorle…

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Aggiornamento: di seguito i link ad altri articoli sul pasta madre day
L’articolo della Comunità del Cibo Pasta Madre sull’evento in tutta Italia
L’articolo di Mestieredimamma sul nostro spaccio a Piove di Sacco
L’articolo di Pane&Girasoli sul nostro spaccio a Piove di Sacco
L’articolo di Eco&Eco sul loro spaccio in provincia di Ancona

4 risposte a Pasta-nonna (resoconto del Pasta Madre Day)
•mestieredimamma scrive:
12 dicembre 2011 alle 11:22
Daria è stato proprio bello venire a prendere la pasta madre e conoscerti, grazie!
Rispondi
•Gloria scrive:
12 dicembre 2011 alle 13:06
Bellissimo! E bella la sensazione (mentre spacciavamo la mia pasta madre nelle Marche, con mooolta meno affluenza però) di star facendo una cosa collettiva. Mentre impastavo e raccontavo di impasti e paste e lievitazioni e farine, pensavo che nello stesso tempo tanti altri (e voi in particolare) lo stavano facendo, e questo ci ha aggiunto quel qualcosa in più!
Rispondi
•daria scrive:
12 dicembre 2011 alle 14:38
Vero, vero! anche noi vi abbiamo pensato mentre spacciavamo! Una bellissima esperienza!
Rispondi
•Valentina scrive:
12 dicembre 2011 alle 22:47
E’ stata una giornata che mi ha davvero arricchito, in tutti i sensi!!!! Sono felice e carica di energie da trasferire con la mia PastaMamma al pane che metto in tavola per la mia famiglia!Grazie Daria e grazie Pasta Madre Day!
Rispondi

Albero di Natale parte2: alberi di pane

on Sabato, 10 Dicembre 2011. Posted in cucina

Ed eccoci finalmente al pasta madre Day (mi raccomando vi aspetto oggi pomeriggio!) e visto il periodo prenatalizio vi regalo un albero di Natale di pane, anzi due!
Io li ho fatti piccolini perchè erano delle prove, voi potete farli più grandi in base alle vostre esigenze, sono bellini anche da portare a qualche pranzo o cena natalizia.

Ingredienti per 2 alberi:

  • 300 gr farina grano duro integrale
  • 300 ml acqua
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 1 cucchiaino di malto di riso
  • 300 gr di farina di kamut bianca
  • 1 cucchiai odi cacao amaro in polvere
  • 1 cucchaiano di cannella in polvere
  • 1 cucchiaino di zenzero in polvere
  • fiocchi di avena, semi di girasole e di zucca a piacere

Ho rinfrescato la pastamadre la sera prima di andare a letto e contemporaneamente ho preparato un impasto idrolitico con farina di grano duro integrale (300 gr ) e 300 ml di acqua. Li ho messi a dormire assieme nel forno spento e la mattina li ho uniti, ho aggiunto un cucchiaino di sale fino integrale, un cucchiaino di malto di riso e 300 gr circa di farina di kamut (io avevo questa ma se avete dell’altro grano duro va benissimo). Ho lavorato tutto fino ad avere una bella palla che ho messo a lievitare per 5 ore coperta da un canovaccio.
Nel pomeriggio ho ripreso l’impasto e l’ho suddiviso in due parti.

La prima l’ho modellata a triangolo isoscele e con la forbice ho tagliato i lati lunghi diagonalmente per realizzare i rami dell'abete. Alice ha fatto una pallina che messa alla base è diventata il tronco dell’abete. Una bella spolverata di farina e via a lievitare.
La seconda parte dell’impasto l’abbiamo suddivisa in 3 parti: ad una abbiamo aggiunto un cucchiaio di cacao amaro (indovinate chi ha impastato questa?), ad un altra un cucchiaino di cannella e uno di zenzero in polvere e il terzo è rimasto così com’era. Ogni pezzo l’abbiamo suddiviso in piccole palline di 4-5 cm di diametro, alcune le abbiamo passate nell’avena in fiocchi o nei semi misti. Abbiamo disposto le palline sulla carta forno leggermente distanziate una dall’altra in modo da creare l’albero di Natale e in modo che si unissero lievitando.
Dopo un’oretta di lievitazione ho acceso il forno a 210° con una ciotolina piena d’acqua. Infornato per 10 minuti a 210° e successivi 30 a 180°. Ecco qua i nostri 2 alberi! Con quello a palline ci abbiamo fatto un ottimo aperitivo! Penso che li rifarò per Natale, magari quello a palline anche in versione dolce per i bambini… 

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2011 1206036Aggiornamento di dicembre 2012

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette "Il menù delle feste, 100% vegetale" de La cucina della capra, perchè sia festa per tutti non solo per gli umani!

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Una risposta a Albero di Natale parte2: alberi di pane

•Stella scrive:
10 dicembre 2011 alle 18:00 che meravigliaaaaaa questi alberi di pane!!

Focaccia “La morbidissima”

on Giovedì, 08 Dicembre 2011. Posted in cucina

Questa focaccia la pubblico perché è venuta veramente speciale: una morbidezza incredibile, soffice soffice… e visto che il Pasta Madre Day si avvicina me la gioco per invogliarvi! Ho rifatto il pane alla segale idrolitico alla stessa maniera della volta scorsa che era venuto eccezionale, soltanto che anzichè rinfrescare la pasta madre la mattina, l’ho rinfrescata come sempre la sera prima di andare a letto e l’ho messa a nanna assieme all’impasto idrolitico di segale nel forno spento con canovaccio-copertina. La mattina ho mescolato la pasta madre all’impasto idrolitico (che nel frattempo era diventato un po’ colloso e con qualche bollicina), ho aggiunto un cucchiaino di sale fino integrale e farina tipo 2 fino ad avere la solita palla che ho messo a lievitare per 5 ore. Quando sono andata a riprenderlo per farci il pane mi è venuto in mente che potevo risolvermi la cena con una focaccia e quindi con metà dell’impasto ci ho fatto una pagnotta come la volta scorsa e l’altra metà (forse un po’ meno) l’ho stesa grossolanamente su una teglia con carta forno e l’ho rimessa a lievitare per un paio d’ore. Mentre il forno si scaldava a 210° ho spenellato la superficie di olio evo mescolato ad acqua, ho sparso qualche granello di sale grosso, dell’origano e della maggiorana secchi e del rosmarino fresco tritato sulla superficie. Ho infornato assieme al pane per 10 minuti a 210° e per altri 20 a 180° (il pane ci è rimasto altri 10 minuti). Ed ecco qui la nostra
focaccia mangiata a cena assieme radicchio di Treviso alla piastra e lenticchie in umido.

Ditemi se non fa venire l'acquolina solo a guardarla?

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Focaccia golosa!

on Martedì, 06 Dicembre 2011. Posted in cucina

Spesso quando faccio il pane, uso metà dell’impasto per farne una focaccia o la pizza in modo da avere la cena o il pranzo già pronti… questa volta avevo preparato un pane al grano duro (tipo quello usato della treccia al grano duro, ma senza semi) e avevo proprio voglia di una focaccia golosa! Allora ho preso metà dell’impasto del pane quando era ancora morbido molto idratato, appiccicoso e l’ho messo a lievitare così com’era. Dopo 3-4 ore l’ho ripreso e ho aggiunto dei pezzetti di caciottina fresca (potrebbe andare anche del tofu), qualche pomodorino secco a pezzetti, delle olive taggiasche tagliate grossolanamente e origano. Ho steso con l’aiuto di un cucchiaio il composto su una teglia con carta forno, ho spennellato la superficie con una miscela di olio evo e acqua e sparso qualche granello di grano grosso, rosmarino fresco tritato e porro tritato. Ho acceso il forno a 210° e quando è arrivato in temperatura ho infornato per 10 minuti a 200° e altri 20 a 180°. Ecco il goloso e saporito risultato, fotografato in extremis un attimo prima che finisse!

focaccia grano duro

 

2 risposte a Focaccia golosa!

•mestieredimamma scrive: 6 dicembre 2011 alle 10:23
Così mi fai venire fame! Mi sono iscritta ai tuoi post e mi arrivano direttamente sulla posta eletronica, ma non posso farmi traviare così! :-) ciau!

•Valentina scrive: 6 dicembre 2011 alle 23:07
Mamma mia che meraviglia!!! Quanto manca a sabato?!?!? La voglio anch’io questa pm per provare le tue delizie, sai contagiare chiunque con il tuo entusiasmo!!!!


Una giornata fra banchetti, laboratori, rinfreschi finita con piadina

on Lunedì, 05 Dicembre 2011. Posted in all'aperto

Domenica scorsa con l’associazione abbiamo partecipato alla rassegna delle associazioni a Pontelongo (PD) organizzata dalla Pro Loco del paese in occasione della sagra di S.Andrea. Ad accompagnare il banchetto in versione natalizia c’era come ormai consuetudine il laboratorio sul pane. Così mentre Alice e il papà si facevano un giro a visitare lo zuccherificio col trenino, io ed Elena ci davamo da fare a spiegare (nonostante la mia laringite) ai bambini come fare la loro pagnottina con la pasta madre!

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Ecco i bambini soddisfati delle loro realizzazioni pronte da portare a casa ed essere infornate!

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Ma Alice non poteva perdersi l’occasione di impastare e quindi da esperta impastatrice ci ha poi raggiunto e ha preparato la sua pagnotta…

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E così stanchi dalla giornata la sera ci siamo ritrovati con poca voglia di cucinare, una pagnottina di Alice da infornare, un pugno di pasta madre bella vispa che avanzava ed era ora di cena!
Come ci organizziamo? Di accendere due volte il forno non se ne parla, soprattutto per una sola pagnottina… Dunque in velocità preparo un dolcetto all’avena da infornare con la la pagnottina… e la pasta madre avanzata? Mica si può buttare?!
Mi sovviene allora delle piadine di pasta madre, così chiamo la mia instancabile aiutante per un bel lavoretto…
Prima di tutto aggiungiamo farina all’avanzo di pasta madre (per noi la solita tipo 2, semintegrale) fino ad ottenere una bella palla liscia. Poi la dividiamo in 4 palline più piccole che do ad Alice da lavorare un po’ e stendere ben sottili col mattarello, mentre io preparo il ripieno. Non avrete dei cechi perfetti, ma farete la felicità del bambino lasciandolo fare come preferisce…

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Intanto scaldo una padellina antiaderente e quando è ben calda ci posiziono le piadine così come sono. In breve cominciano a gonfiarsi, le giro dall’altro lato e dopo qualche minuto sono pronte!
Non resta che farcirle! Io ci ho messo della passata di pomodoro (a cui avevo aggiunto un pizzico di sale, un po’ di origano e dell’olio evo), qualche cubetto di mozzarella e un’insalatina di porro tagliato a rondelle e peperone verde (l’ultimo dell’orto) tagliato a listarelle con la mandolina conditi con olio e sale cheho saltato un paio di minuti nella piastra antiaderente.
Eccole qui le nostre piadine: una delizia!

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Una risposta a Una giornata fra banchetti, laboratori, rinfreschi finita con piadina

•Valentina
scrive: 6 dicembre 2011 alle 23:10

prenderò 100 kg continuando a seguirti!

 

Pane alla segale idrolitico

on Giovedì, 24 Novembre 2011. Posted in cucina

Visto che si avvicina il pasta madre day intanto vi lascio qualche ricetta per pane e affini!
Sulla scia di una ricetta vista sul blog della Comunità della Pasta Madre che lo proponeva mi sono cimentata in questo modo un po’ particolare di fare il pane con la pasta madre, ovvero con l’idrolisi. Al link di cui sopra trovate ben spiegato di che si tratta, io l’ho provato in un pane di segale, visto che la segale per sua caratteristica assorbe molta acqua e quindi già di suo andrebbe fatta riposare un po’ prima di aggiungere le altre farine e procedere all’impasto.
Stavolta ho rinfrescato la pasta madre la mattina (tipo alle 8.00) e l’ho messa a riposare coperta da un canovaccio pulito nel forno spento spento, ma stavolta in compagnia! Di chi? dell’impasto idrolitico! Ovvero tutta la farina di segale (logicamente bio macinata a pietra delle barbarighe) che avrei usato per il pane (300 gr) mescolati con 300 ml di acqua a temperatura ambiente.
Intorno all’una ho ripreso la pasta madre rinfrescata, ho messo da parte il pugno per successive panificazioni e ho aggiunto l’impasto idrolitico. Ho mescolato bene e abbastanza a lungo in modo da sciogliere la pasta madre col resto dell’impasto. Ho aggiunto un cucchiaino di sale fio integrale, un cucchiaino di malto d’orzo e 3 cucchiai di olio evo e mescolato ancora, infine farina di grano tenero semintegrale fino ad avere una bella palla liscia (rimarrà un po’ appiccicosa per via della farina di segale). Ho riposto la palla con un taglio a croce a lievitare per 3-4 ore e poi ho dato forma alla pagnotta facendo dei tagli diagonali in superficie, che ho rimesso a lievitare per un’altra ora. Ho preriscaldato il forno a 220° con una ciotolina d’acqua. Infine infornato per 10 minuti a 210° e successivi 40 minuti a 180°. Ho estratto il pane dal forno e bussato per verificare la cottura (se suona vuoto è cotto, altrimenti rimettete in forno altri 10 minuti). Questo il fantastico risultato: un pane morbidissimo con una crosta bella croccante finito in un baleno!

pane alla segale idrolitico

 

2 risposte a Pane alla segale idrolitico

•Riccardo Astolfi
scrive: 24 novembre 2011 alle 12:58
che dire…complimenti!
•daria scrive: 24 novembre 2011 alle 13:59
Grazie Riccardo! Ho seguito i tuoi consigli... :-) la variante è la farina!

Buono come… parte2: il pane alle Barbarighe

on Mercoledì, 23 Novembre 2011. Posted in cucina

E finalmente sabato scorso il secondo incontro dei laboratori organizzati dall’associazione Al ritmo del tam tam “Buono come…”, questa volta panificatori ospiti (e non poteva esserci luogo migliore) dell’azienda agricola Le Barbarighe di San Martino di Venezze (RO) fornitori e produttori di farine macinate a pietra e cereali in chicco (tutti da coltivazioni biologiche) del nostro gas. Noi mettiamo la pasta madre, loro la farina!
E dunque in una tipica fredda mattina rodigina di novembre, accompagnati dalla nebbia, ci siamo scaldati impastando!

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E dopo un po’ delle “solite” ciaccole su farina, rinfreschi e pasta madre cominciamo a produrre quattro tipi di impasto uno via l’altro, come sempre con la’aiuto di alcuni piccoli panificatori in erba!

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Eccoli qua:

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Impasto del pane alla segale

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Impasto focaccia al rosmarino

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Impasto panini dolci al cioccolato, nocciole e mandorle

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Preparazione ciambelline dolci all'arancia


E mentre le creature lievitavano pausa pranzo: crema di zucca, polenta con funghi, fagioli e formaggio, dolce al cacao e patata dolce…

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Crema di zucca con mandorle


Reimpasto e nuova lievitazione, attendiamo anche che il forno sia caldo: tempo per visitare la macina, il punto vendita e le ultime creazioni sia mangerecce che saponificatorie di Silvia, nochè per caricare i prodotti ordinati dai soci del gas in auto…
Ed eccoci finalmente pronti ad infornare nel bel forno-stufa a legna in argilla: purtroppo il tempo è tiranno e riusciamo a cuocere solo la focaccia al rosmarino che viene prontamente consumata comunitariamente come merenda! Poco male ognuno si porta a casa qualcosa da cucinare!
Ed ecco qui le creature pronte (o quasi)!

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Panini alla segale in lievitazione - purtroppo questi non li ho visti cotti...

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Trancio di focaccia cotta nel forno in argilla

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Panini alla cioccolata

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Ciambelline all'arancia


Per le ricette vi rimando al sito dell’associazione dove trovate anche altre foto della giornata.
Vi lascio con la gioia di Alice col suo pane alla cioccolata!

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Le ricette:
- pane alla segale
- focaccia al rosmarino
- pane dolce al cioccolato, nocciole e mandorle
- ciambelline “Roberta” all’arancia

Una risposta a Buono come… parte2: il pane alle Barbarighe
•Valentina scrive:
23 novembre 2011 alle 20:30
Oddio il pane alla cioccolata… mamma che bontà! Mi sto organizzando per venire a conoscere te e la pasta madre all’incontro di dicembre!!!! Un grande saluto Daria!
Rispondi


Pan-mela

on Lunedì, 14 Novembre 2011. Posted in cucina

2011 1103007-ritCon l’arrivo della cassetta piena di mele del Parco delle Dolomiti Bellunesi ordinate col gas si moltiplicano le ricette che ne prevedono l’utilizzo, e dopo i primi giorni in cui vengono consumate esclusivamente tal quali o al massimo cotte, cominciano le torte di mele, le marmellate di mele, il risotto di mele, mele grattugiate e stavolta ho sperimentato il pan-mela, con l’idea di ottenere un pane dolce e morbido per la colazione. 

Per questa volta ho avuto la collaborazione dell’apprendista assistente in erba che ha seguito le fasi dall’alto (neanche tanto…) della mia schiena!
Come sempre ho preso la pasta madre rinfrescata da 6-8 ore, circa 200 gr, ho aggiunto solo 150 ml di acqua anziché i soliti 300 ml, a seguire come sempre 1 cucchiaino raso di sale integrale e 2 cucchiaini di malto di riso e mescolato. Ho grattugiato 2 mele Primera rosse (sono simili alle Gala) e ho versato nell’impasto sia la polpa che il succo e amalgamato il tutto.
A questo punto ho aggiunto circa 400 gr di farina tipo 2, fino ad ottenere un impasto ancora molto morbido e appiccicoso, piuttosto idratato che ho rimesso a lievitare in frigo visto che non ero sicura di poter seguire la lievitazione dovendo muovermi. In effetti il pane è rimasto solo soletto a lievitare lentamente in frigo fino alla mattina dopo, quando aprendo il frigo per prendere il succo per la colazione me ne sono ricordata!
Quindi dopo 12 ore (penso) di frigo ho ripreso l’impasto, l’ho sgonfiato, volevo aggiungerci uvetta, ma mi sono accorta che l’avevo finita e allora ho versato tutto questo impasto informe in una teglia da plumcake e l’ho lasciato a lievitare per un’oretta, passata la quale ho acceso il forno a 220°. Nel
frattempo ho spennellato la superficie di malto e acqua (li avevo mescolati in una tazzina) e a forno caldo ho infornato per 10 minuti a 220° e a seguire 40 minuti a 180°. Ne è risultato un pane ben lievitato, morbido e umidino, dolce ma non troppo, ideale per colazione da solo o con un po’ di marmellata.

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Una risposta a Pan-mela
•patespery scrive:
14 novembre 2011 alle 20:34
Questo pane ci attizza particolarmente,ma la foto con il tuo assistente è troppo simpatica!!però anche la tua bimba non è da meno nel darsi da fare ai fornelli!ciao e buona serata!
Rispondi



La pasta che? Vi invito al Pasta Madre Day

on Lunedì, 07 Novembre 2011. Posted in cucina

volantino-pmd1-215x300Ma perché la usi la pasta madre? La pasta … che? Ah… come mia nonna! Ma chi te lo fa fare? Ma dove la compri? Ma come si usa? Ma devi essere sempre a casa! E quando vai in vacanza?
Queste alcune delle più frequenti domande che mi sento rivolgere da chi scopre come mi faccio il pane!
E proprio io che ero quella che il pane non lo mangiava mai, che mi lasciava pesante e neanche la scarpetta ci facevo, lungo il percorso di acquisto e consumo critico degli ultimi 10 anni mi sono imbattuta quasi per caso in un articoletto che parlava della pasta madre, che non è costituita altro che da acqua e farina lasciate fermentare, e ho provato a farmela ormai 4 anno e mezzo fa… Dopo i primi risultati deludenti, insistendo ero arrivata a produrre qualcosa di decente, quando è nata Alice e la mia assenza ha determinato l’abbandono momentaneo della pasta madre dimenticata in frigo per troppo tempo. Per fortuna è arrivata in soccorso mia sorella che mi ha spacciato la sua pasta madre che tuttora vive da noi e che nel frattempo è diventata nonna lasciando figlie in giro per l’Italia!
Ma perchè mai “complicarsi” tanto la vita? Il pane non è di per se sano e salutare, fatto di ingredienti genuini se lo compriamo dal panettiere? Si e no, o meglio non sempre e sempre di meno… Se vi soffermate (e riuscite) a leggere gli ingredienti del pane in panificio vi accorgerete che la lista è ben più lunga di acqua, farina, lievito, sale… ci si perde fra emulsionanti, additivi, etc… e allora per essere sicura di quello che mangio preferisco autoprodurmelo se possibile. (a tal proposito vi rimando alla lettura di questo bel articolo di Riccardo sul blog della Comunità della Pasta Madre)
E in effetti fare il pane a lievitazione naturale al giorno d’oggi è un gesto rivoluzionario, produco il lievito e anche il pane, non devo uscire a comprarlo… e le farine? Il mio sogno è autoprodurle con un piccolo mulinetto, per ora mi accontento di acquistare quelle biologiche, integrali e macinate a pietra col g.a.s….
E’ anche un ritorno a ritmi naturali, lenti… per lievitare il pane a lievitazione naturale ha bisogno di tempi lunghi, non bastano una bustina e un’oretta…
Poi si scopre che questo pane è anche più salutare, più digeribile, si riscoprono i gusti delle diverse
farine di cui si conosce la storia, si sa chi e come le ha prodotte!E arriviamo alla domanda principale: dove compro la pasta madre? la pasta madre NON si compra o te la prepari o te la regalano! Ecco perché è scomoda! non fa guadagnare soldi a nessuno! In compenso regala soddisfazione, salute e non da ultimo amicizie, che nascono proprio regalando un pezzetto di pasta madre
!Ho invogliato qualcun altro a provarci? Siete ancora senza il vostro pugno di pasta madre? Allora partecipate alla giornata di spaccio nazionale organizzato dallaComunità del cibo Pasta Madre per il 10 dicembre in molte città italiane (io, anzi noi, perchè di mezzo c'è anche mia sorella :-) stiamo organizzando il nostro spaccio, a breve maggiori informazioni… nel frattempo pensateci e fatevi convincere dalla vostra amica farina a fare il pane come è successo
alla Pimpa!

http://www.youtube.com/watch?v=XNPY6OnzOzY

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Pubblicato in cucina | Contrassegnato autoproduzione, pane,
pasta madre13 risposte a
La pasta… che? Vi invito al Pasta Madre Day•mestieredimamma
scrive: 17 novembre 2011 alle 11:02
Daria!!! Questo post è una delizia! Io l’anno scorso ne ho ricevuta un po’ da Gloria (amica blogger, spacciatrice) e abbiamo poi fatto anche il panettone, partecipando ad un contest in
coppia (bellissimo)ma quest’estate in un momento di grande fatica per tutta la famiglia ci siamo fermati (se sapevo che si poteva congelare l’avrei fatto!!). Insomma, per farla breve, adesso mi faccio il pane, ma con la pasta madre ‘secca’ o il lievito di birra, quelli si comprano, meglio di niente. Ma mi piacerebbe ricominciare… Non è che me ne spacceresti un po’? L’idea di iniziare da
zero mi spaventa un po’, il pasta madre day casca a fagiolo!Rispondi
•daria
scrive: 17 novembre 2011 alle 11:10
Ma certo! te la spaccio più che volentieri! se abbiamo occasione al pasta madre day, altrimenti ci si organizza… mi ricordo il tuo meraviglioso panettone! Io l’anno scorso ne avevo fatti di piccoli con Alice, quest’anno vediamo se riesco ad
organizzarmi per quello grande!Rispondi
•mestieredimamma
scrive: 17 novembre 2011 alle 11:23
grazieee!! allora aspetto news sulla giornata di spaccio! dai che è la volta che
ci conosciamo!Rispondi

•Francesca scrive:
17 novembre 2011 alle 12:44
Commovente……………non so dire altro!!!
Anzi si ….. dico che ci verrei volentieri al vostro pasta madre day ………….Rispondi
•daria
scrive: 17 novembre 2011 alle 15:52
Francesca… io ho ancora in mente la proposta alternativa abruzzese… ma non
demordo! Ci sarà sicuramente un’altra occasione di spaccio in trasferta!Rispondi
••Arianna
scrive: 17 novembre 2011 alle 17:45
Daria, che bello…è come se avessi aperto una porta su un bellissimo giardino e avessi cominciato a guardare cosa c’è attraverso! è un nuovo …affascinante…mondo…grazie per
averne parlato! Ho tanto da imparare da te!!!Rispondi
•daria
scrive: 18 novembre 2011 alle 12:32
Rispondi
••Valentina
scrive: 17 novembre 2011 alle 22:04
Daria!!! Ma allora mi vuoi proprio conquistare con la pasta madre!!! Mi sa proprio che,
Rispondi
•daria
scrive: 18 novembre 2011 alle 12:33
Si, dai! mi farebbe proprio piacere!Rispondi
••Riccardo Astolfi
scrive: 19 novembre 2011 alle 12:31
Fantastico…p.s. ricordati di segnalare il tuo evento sul sito non appena prontooooo!Rispondi
•daria
scrive: 19 novembre 2011 alle 19:04
Certo Riccardo! Provvederò al più presto!Rispondi

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•Pingback: Albero di Natale parte2: alberi di pane | | Gocce D'AriaGocce D'Aria

Pane e focaccia alla zucca

on Venerdì, 28 Ottobre 2011. Posted in cucina

Che la zucca sia una delle cose di cui sono/siamo più golosi ormai l’avrete capito e questo è proprio il periodo migliore per gustarla! Domenica avevo in mente di prepararci pane visto che ne avevo già pronta cotta al forno e bella morbida, ma eravamo ospiti da amici per cena e non mi piace presentarmi a mani vuote, quindi ho pensato di portare in dono una focaccia fatta proprio con l’impasto alla zucca!
Ecco qui come mi sono organizzata. Intanto la sera prima avevo messo a cuocere nel forno (assieme ad una tortina con mele) dei bei pezzi di zucca: basta farne dei pezzettoni tenendo anche la buccia, coprire il tutto con una stagnola così la superficie non secca e infornare per un’oretta. Inoltre avevo rinfrescato come sempre la mia pasta madre.
La mattina ho ripreso la zucca, con una forchetta ho tolto la buccia (si può tenere per brodo, risotto, pasta… quello che vi viene in mente o dare come merenda ai bambini) e schiacciato tutto bene, mescolato fino ad avere una purea (saranno stati circa 350 gr). Ho aggiunto alla pasta madre (circa 150 gr), 300 ml di acqua, un cucchiaino raso di sale fino integrale, un cucchiaino di malto di riso e mescolato. Poi ho aggiunto la zucca e mescolato. Ho cominciato ad aggiungere farina fino ad avere un impasto appiccicoso, trattabile ancora col cucchiaio e a questo punto l’ho messo a lievitare per 4 ore coperto.
Ripreso l’impasto l’ho diviso in 2 parti: con una ci avrei fatto il pane e con la seconda la focaccia.
Per il pane: ho aggiunto farina fino ad avere una palla morbida e leggermente appiccicosa che ho schiacciato con la mano e arrotolato su se stessa fino ad avere un filone che ho riposto a lievitare in una teglia da plum-cake per un paio d’ore.
Per la focaccia: ho aggiunto dei pezzetti di mozzarella, dell’origano, delle olive nere snocciolate e tagliate e pezzetti all’impasto e mescolato. Ho versato il tutto su una teglia rotonda livellando un po’ col cucchiaio e messo a lievitare per un’ora e mezza.
Passato il tempo ho acceso il forno a 230°, nel frattempo ho fatto dei tagli sul pane e spennellato la superficie con una miscela di acqua e olio evo. Ho cosparso la superficie della focaccia con qualche granello di sale grosso, origano, rosmarino e maggiorana tritati e spennellato con la stessa miscela.
Infornato contemporaneamente a 215° (forno non ventilato) per 15 minuti, più altri 20 minuti a 180° per la focaccia e 30-35 minuti per il pane.
Ed eccole qua le mie creature arancioni!

focaccia con zucca

la focaccia


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il pane


Entrambi erano morbidissimi! Il pane ottimo a colazione!


Ecco la fetta:

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Altre idee per il pane con la zucca le trovate sul sito della comunità del cibo pasta madre e su Depuriamo

 

5 risposte a

Pane e focaccia alla zucca

•Pingback:
La cena di Halloween | | Gocce D'AriaGocce D'Aria

•Arianna
scrive: 2 novembre 2011 alle 10:48
Mi sembra di sentirne la morbidezza e il profumo…che meraviglia!!
•Federica
scrive: 2 novembre 2011 alle 12:40
Sarà che ho letto queste ricetta sotto mezzodì ma ciò l’acquolina!!!!!
•federica
scrive: 2 novembre 2011 alle 18:37

Siamo anche noi amanti della zucca, proverò a cimentrmi con queste ricette golosone! :-)

•daria scrive:
2 novembre 2011 alle 18:43
Dopo fammi sapere come sono venute!


Bocconcini alle giuggiole

on Martedì, 11 Ottobre 2011. Posted in cucina

Uno dei ricordi della mia infanzia è l’albero di giuggiole a casa di mia mamma, un albero che è cresciuto con me e mia sorella, a cui un tempo arrivavamo a prendere le giuggiole direttamente con le manine, poi ci riuscivamo salendo sul terrazzo sul quale lo stesso sporgeva! Vedere mia figlia e suo cugino fermarsi mentre giocano fuori dalla nonna a cercare di prendere i frutti e mangiarli più golosamente delle caramelle è una scena che mi riempie la mente di ricordi dell’infanzia…
Ora una ciotolina di giuggiole presenzia sul tavolo a casa mia, pronte da sgranocchiare mentre sto al computer… e così mi è balenata l’idea di usarle nel pane…

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Erano belle mature, dolcissime, qundi ho pensato di abbinarle all’avena per farne dei panini piccoli piccoli, bocconcini di varie forme. Come sempre ho sciolto la pasta madre rinfrescata la sera prima (circa 150 gr) in 150 ml di acqua, ho aggiunto un paio di cucchiai di olio evo, un pizzico di sale fino, un cucchiaio di malto di riso e mescolato bene. A questo punto ho aggiunto le giuggiole disossate e tagliate a pezzetti, 3 cucchiai di fiocchi di avena, 1 cucchiaio di farina di riso e aggiunto farina tipo 2 quanto basta per avere la solita palla liscia che ho messo a lievitare coperta per 4 ore circa.
Dopo la lievitazione ho ripreso l’impasto e fatto dei piccoli panini di varie forme e rimesso a lievitare per un’oretta. Infornato a 220° per 10 minuti più altri 20 minuti a 180°.
Questo il risultato:

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e questa la prova assaggio:
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Mani(ne) in pasta!

on Lunedì, 10 Ottobre 2011. Posted in all'aperto

Ovvero quelle dei piccoli residenti di Bovolenta dove siamo stati invitati a proporre il laboratorio sul pane a lievitazione naturale per i bambini in occasione dei festeggiamenti di ottobre. Una bella mattinata con mani piccole e grandi infarinate, appiccicate, bagnate, che hanno impastato, mescolato, lavorato!

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mescolare

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infarinatura

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sfregare

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pioggia di farina

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mani grandi e piccole

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collaborazioni

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sciogliere la pasta madre

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ripiegare

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manine appiccicose

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impronte

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fare una palla

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bucherellare

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Facciamo il pane!

on Domenica, 18 Settembre 2011. Posted in all'aperto

Ore 11.00 – banchetto dell’associazione Al ritmo del tam tam alla festa delle associazioni di Piove di Sacco.
Comincia a radunarsi un po’ di gente… cosa staranno mai combinando?
“Preparate una torta?” “Noooo – rispondono i bambini – Facciamo il pane!”
E finalmente eccoci qui a raccontare a questi bimbi la storia di questo pane “speciale” che ha una mamma (la pasta madre) e un papà (la farina) che uniti con l’acqua faranno nascere il panino!
Ed eccoli qui i piccoli fornai all’opera!

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Sciogliamo la pasta madre nell'acqua...

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Aggiungiamo la farina!

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Mescoliamo bene bene, prima col cucchiaio e poi...

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Piccole mani impastano!Ogni bimbo porta a casa la sua pagnottina da tenere nella copertina per un po’ prima di cuocerla e
gustarla con mamma e papà!

madreUna risposta a
Facciamo il pane!•Stella
scrive: 19 settembre 2011 alle 11:42

Bellissimo laboratorio! :-)
Rispondi

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