in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: pasta madre

Colombata 2.0

on Mercoledì, 04 Aprile 2012. Posted in cucina

Colombata 2.0

La prima colombata, quella di primavera, ha avuto così tanto successo che abbiamo voluto rifarla per la settimana di Pasqua. C'è chi è partito lunedì con i rinfreschi e ha già sfornato le sue colombe e chi si sta adoperando adesso, chi con le ricette già provate chi con nuove ricette trovate in rete o su vari libri. Anche questa volta vi terrò aggiornati e pubblicherò i vari risultati. Quindi se anche voi volete riprovare oppure se la volta scorsa non eravate riusciti a colombare e volete provarci adesso, vi aspetto!

Intanto pubblico la mia colomba, la terza di quest'anno, sfornata ieri notte.

Anche questa volta ho seguito la mia ricetta vegana, visto che le volte scorse siamo stati soddisfatti, ho apportato solo alcune modifiche:

  • ho farcito con cioccolata fondente a scaglie, come richiesto da Alice, anzichè con uvetta
  • ho cambiato nuovamente la glassa
  • ho usato uno "stampo" autoprodotto: avevo terminato gli stampi colomba e allora mi sono ingegnata usando una pirofila in acciaio rettangolare sui cui lati ho messo delle ciotoline di alluminio e poi l'ho rivestita di carta forno

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I tempi di lievitazione sono stati gli stessi delle volte precedenti.

La glassa in questa versione è quella che mi ha soddisfatto di più, eccone gli ingredienti:

  • 1 cuccchiaio di farina di riso
  • 2 cucchiai di zucchero di canna integrale
  • 2 cucchiai di malto di riso
  • 2 cucchiai di farina di mandorle
  • 4-6 cucchiai di latte di riso

Come sempre è un po' scuretta per via dell'uso dello zucchero di canna integrale... ma è molto buona!

Ho decorato anche con delle mandorle, alcune pelate, altre no.

Ho deciso di non metterla a raffreddare testa in giù perchè non mi sono fidata... avevo paura che si rompesse essendo tra l'altro senza stampo. Però l'ho tenuta in verticale ruotandola ogni tanto per 10-12 ore.

Poi l'ho messa nel sacchetto.

Eccola qua pronta da regalare e mangiare: ali un po' ciocciottine, ma risultato accettabile. Adesso manca la prova taglio che farò nei prossimi giorni!

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Aggiornamento del 6 aprile

Questa è un'ulteriore colomba fatta all'ultimo visto che avevo ritrovato lo stampo! Questa volta sono tornata allaversione con uvetta, ho sostituito il succo di mela con succo d'arancia visto che avevo finito il primo, la glassa invece è la stessa della terza colomba.

Mi sembra venuta proprio bellina!

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prima di essere infornata

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Impacchettata!

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Affettata!


E queste sono le foto delle colombe dei partecipanti alla colombata!

 

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Colombina e colomba travestita da panettone di Claudia

nunzia

Colomba di Nunzia

federica cfederica c2

Colomba di Federica C. prima di essere infornata e appena sfornata

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Colombe di Alessia prima del volo in forno, in volo rovescio e appena sfornate!

lisa

Colombe di Lisa

michela

Colomba di Michela (con la mia ricetta vegan)

sabrina

Colomba al cioccolato di Sabrina

francesca

Lievitatissima colomba vegana di Francesca D.!

elena

La Nina, la Pinta e la santa Maria: le 3 colombe di Elena

 eva

Le due leggiadre colombe di Eva

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Colombe di Nemue Maddy con ricetta con lievito di birra

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4 colombe nere con glassa al cioccolato di Barbara

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Colomba con peche sciroppate di Linda

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Colombe di Antonella

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Colomba tradizionale di Xcesca e la versione "senza" con ricetta vegana di Boscarello

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Colomba di Monica, intera e affettata

tiz

Colomba di Tiz

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Colomba di Beatrice

irene

Colomba di Irene

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Colombe di Isa con mia ricetta leggermente modificata

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Colombe di Mariaelena

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Colomba di Federica G.

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Colomba di Emanuela in stampo autoprodotto

silvia

Colombe di Silvia

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Colomba di Fabiana pronta per il forno

irene

Colomba di Irene

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Colombe di Antonella L.

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Colomba con gocce di cioccolato di Sarah

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E non potevano mancare due colombe di Gloria!

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Colomba misteriosa di Chiara! :-) e finalmente la fetta! 

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Colomba di Simone prima e dopo il volo nel forno

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Colomba di Gianfranco (con manina golosa!:-))

laura

Colomba incidentata di Laura

giuliana

Colombe di Giuliana

 

Ringrazio tutti della partecipazione: io mi sono divertita molto, mettersi in gioco è stato molto bello e soddisfacente, così come condividere quest'esperienza! Sarebbe sicuramente bello ripeterla per altri prodotti tipici di altre feste... anzi se qualcuno ha qualche idea si faccia pure avanti!

Buona Pasqua a tutti!

 

 

 

 

 

 

Dipendenza da pasta madre? :-)

on Domenica, 01 Aprile 2012. Posted in in casa

Effetti a lungo e breve termine della panificazione casalinga con pasta madre...

Dipendenza da pasta madre? :-)

Articolo semiserio sull'influenza da pasta madre – ovvero come la pm ti cambia la vita!

 

Da quando spaccio la pasta madre ricevo spesso dei riscontri o richieste di aiuto o di consigli per telefono, via mail o di persona e mi sono resa conto di come un po' di farina e acqua fermentati facciano “fermentare” anche le persone che la utilizzano che crescono, si evolvono pure loro e si mettono in discussione. Un secondo effetto collaterale dell'uso prolungato della pasta madre è la dipendenza che da: non si riesce a fare ameno di pensarla, di pensare ai prossimi pani o pizze o dolci, non si riesce a non parlarne con chiunque in maniera entusiastica, a non spacciarla a tutti... In famiglia diventa L'Argomento e anche i bambini diventano dei provetti panettieri! Ho pensato di raccogliere in questo articolo un po' di queste impressioni ricevute a voce, via mail, nel blog o nel gruppo della pasta madre su FB e di condividerle perchè mi sembrano molto interessanti e anche divertenti! Se avete altre “chicche” da condividere aggiungetele pure nei commenti! 

 

mi sembra di non poter più mangiare nulla di quello che compravo prima nel classico supermercato, più lavare nulla con i soliti detersivi etc etc...e pensare che tutto è partito dal volere la pasta madre...e poi le farine quali prendo?...e poi la pasta meglio integrale perchè quella bianca fa male... e poi ci vorrebbe il cibo biologico...e dove le trovo le verdure bio che non costino tanto...e poi la carne..come allevano gli animali?meglio non prenderla...e poi il latte com'è? anche quello fa male...abbiamo un solo stipendio e il bio costa e quindi come si fa? Però la salute è più importante...come concilio le cose??..insomma una cosa tira l'altra e ora mi sento proprio in tilt!” F.

 

Uffa, che stress sta pasta madre.... No, dai sono contentissima!” S.

 

“Stanotte non ho dormito bene avevo sempre in mente che dovevo rinfrescare la pasta madre a anche a lavoro continuavo a pensarci... sarà normale?” S.

 

"...secondo me, mi ha dato un pezzo di pasta defunta, così torno alla macchina da cucire e gli faccio finalmente i pantaloni di pile!" E.

 

 " Mi è pure venuto il dubbio che, visto che è una "cosa viva", il mio continuo controllarla se la rinfresco di giorno le crei ansia da prestazione! ;)"  T.

 

" La cavalcate delle Valkyrie di Wagner e Notturno di Chopin ............... ho impastato così oggi!!! Già so quale delle due pagnotte mi piacerà di più ............. !! Ma sono curiosa di scoprire le differenze "musicali" nel pane! F.

 

" Fare il pane mi rimette in pace col mondo intero ." C.

 

" Sono nervosa e mi sono sfogata con la pm ho fatto pan carrè e pane di farro in cassetta adesso è tutto nel forno a lievitare ...è davvero un'ottima medicina la panificazione mi sento meglio anzi mi viene da sorridere ...sarò pazza??????spero di no"

 

"ho fato un kg e mezzo di crackers e adesso impasto le brioches...son drogata di panificazione.". F.

 

"... mangiare la pizza in famiglia e chiedere di stare attenti al morso perché devo fare la foto dell'alveolo..." ME

 

" Preparare la tavola.....esposta bene alla luce....con tutti i fru fru.... e le cose piu belle per fare la foto al proprio pane....tutto per pubblicarla nel gruppo......" F.

 

"Tornare a casa dal parco per rinfrescare il poolish..." F.

 

" Spiegare a mia nonna che il poolish non è un tipo di droga GIUROOOOOO!!!!! volevo morire...auauaua!" F.

 

" Mangiare la colomba.....analizzarla per 3 ore......assaggiarla a piccoli pezzettini per capire cosa si è sbagliato....e subito dopo accendere il pc per chiedere consiglio alle pazze "nuove amiche" impastatrici e vecchie non è DA NORMALI.....grazie per avermi reso piu strana di quanto non lo fossi gia.....adesso nella mia lista delle priorità ce la mia Pm.!!!!! ; )))) " F.

 

" Buongiorno a tutte! anche io in questa condizione patologica ..ieri sera ho provato una nuova ricetta di fette biscottate appena alzata sono andata a vedere ma non si sono mosse di un millimetro e moh....??? accendo subito computer e faccio giri su giri con grande disperazione....che vitaccia sta pasta madre......ma mi piace la mia vita incasinata......" A.

 

" Ahah!!! ho pubblicato una foto della colomba a testa in giù a raffreddare su un gruppo di cucina e una ragazza mi ha chiesto se va messa così dopo cotta o prima di cuocere! quasi quasi le dico di metterla prima così vediamo cosa accade alla sua colomba! ahah! " T.

 

" Qui c'è un odore di colomba! sai che bei sogni faccio stanotte! " T.

 

" Butto dalla finesta sta pasta madre!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ahhhhhhhhhhhhhhh"

 

" Sarà la primavera....Pagnotta che aspetta la pallina per essere infornata, brioches alla prima lievitazione e stasera vorrei fare il primo impasto della colomba!!!! Sono malata!!!!! :-D"  E.

 

" Il mio compagno ha tentato di uccidere Pierina, l'ha quasi azzerata per fare la pizza (ne ha lasciata 35 grammi!!!) e poi l'ha dimenticata scoperta fuori dal frigo, stava seccando. l'ho rinfrescata ma aspetto a sciogliere la prognosi. assassino!!!! che dite? " C.

 

E per finire vi lascio questo bellissimo brano dell'amica fornaia-scrittrice Costanza


da LA CASA DOVE NASCE IL VENTO di Costanza Luzzitelli


"Il pane è grano, il pane è biondo come il sole d'Italia. Il pane è odore di aurore fragranti, di mani nodose che salutano la notte compiendo incantesimi per mezzo di dita capaci di muoversi come danzatrici del ventre morbidamente sensuali. Il pane è notturno, è rito segreto di femmine e fate che custodiscono attendendo. Il pane è magia tramandata da nonna a nipote, è filo sottile che lega alla terra chi terra non conosce dacché è figlia di questo secolo. Il pane è buono, il pane è morbido e solo ad essere cattivi ci si azzarderebbe a buttare ciò che è morbido e buono: e, poiché le mamme sono tutte buone, sanno, alla pari del concetto che l'acqua bolle prima se metti il coperchio, che "il pane non si butta". Il pane e le donne si somigliano: creano opere meravigliose e se ne fregano se, gonfiandosi, avranno smagliature. Il pane e le donne sono parabola di prosecuzione della specie: pasta madre e donna gravida si giocano il primato di fertilità comprovata. le donne conoscono i segreti del pane perché conoscono i trucchi per abbindolare mariti e figli: basta una fetta di pane ed olio e la cena va giù. Si tramandano il testimone in una staffetta sacra e profana di sottane inzaccherate di farina. Pane e donne hanno spesso occhiaie per il poco dormire. Pane e donne dormono insieme abbracciandosi nell'ultimo pensiero della sera, seppure l'uno riposa in forno e l'altra lo tradisce tra le braccia di un uomo. Io amo il pane. Io adoro fare il pane, perché mi rende strega e stratega, nipote e madre, custode della notte quanto del giorno. Adoro fare il pane perché adoro sentirmi un angelo dalle ali impiastricciate di pasta madre."


Altre belle riflessioni in questi articoli di Mammafragolaecioccolato e Laveraarte.

Filone ai tre cereali

on Lunedì, 26 Marzo 2012. Posted in cucina

Il risultato di un week-end di panificazione

Filone ai tre cereali

Il fine settimana scorso è stato una full-immersion nella panificazione in piacevole compagnia della sorella. Il tutto è iniziato sabato pomeriggio: eravamo ospiti del gas (gruppo di acquisto) di Monselice-Conselve a parlar di pasta madre ad alcuni soci gas. Un bel pomeriggio leggero conclusosi con una cenetta porta e offri a base di panificati vari. Per finire domenica ospiti di mia sorella che accendeva per la prima volta dopo l'inverno il forno a legna.

 

Per l'incontro col gas avevo preparato un pane integrale (che poi ho deciso fosse un filone) i 3 cereali (farro, orzo e avena), piegato, cotto e assaggiato (a dire il vero quasi finito) la sera stessa. Ho deciso quindi di rifarlo per cuocerlo nel forno a legna.

 

Lascio qui per chi c'era all'incontro e abbia voglia di riprovarlo, o per chi vuole la ricetta di questo pane.

Ingredienti:

  • 250 gr pasta madre
  • 300 ml acqua
  • 1 cucchiaino malto d'orzo
  • 1 cucchiaino sale fino integrale
  • 3 cucchiai (circa 90 gr) farina integrale di avena
  • 6-7 cucchiai (200 gr circa) di farina d'orzo integrale
  • 300 gr circa di sfarinato integrale di farro

 

Rinfrescate la pasta madre come al solito almeno 4 ore prima, poi prendetene 250 gr e scioglieteli in 300 ml di acqua temperatura ambiente. Aggiungete le faiìrine di orzo e di avena e mescolate bene. Lasciate riposare per una mezzora almeno.

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Riprendete l'impasto e aggiungete il malto, il sale e la farina di farro (gradualmente). Quando non riuscite più a mescolare col cucchiaio passate sul tagliere e impastate a mano fino ad ottenere una bella palla liscia e omogenea, non appiccicosa.

Riponete l'impasto a riposare per 4-5 ore nel terrina coperta da un canovaccio, dopo aver fatto una croce sopra. 

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A fine lievitazione (impasto raddoppiato) riprendete il pane, lo stendete e fate due-tre giri di pieghe, l'ultimo dei quali con forma a filone. Fate del bei tagli inclinati e mettete a riposare coperto dal solito canovaccio pulito e non profumato per una-due ore (a fine lievitazione i tagli devono essere ben aperti). 

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(qui sopra con tagli appena fatti)

Preriscaldate il forno a 230° statico con un pentolino d'acqua sul fondo. Quando è in temperatura, infornare a 230 per 10 minuti e succeddivi 40 minuti a 180°. 

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(qui la cottura nel forno a legna)

Estrarre dal forno, controllare la cottura battendo sul fondo e verificando che suoni vuoto (nel caso infilare di nuovo nel forno - messo a rovescio - per altri 10 minuti).

Eccolo tagliato:

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Colombata di primavera: come è andata a finire?!

on Giovedì, 22 Marzo 2012. Posted in cucina

Colombata di primavera: come è andata a finire?!

Questa settimana è saltato il consueto appuntamento con la pasta madre, in parte per la festa del papà, ma soprattutto perchè la colombata mi/ci teneva impegnata. Finalmente riesco a scivere qualche riga su questa bella esperienza, sperando chepossa essere anche d'aiuto a chi non si è ancora cimentato e avesse voglia di farlo (girava voce di una seconda colombata per fine mese... :-)). Prima di tutto ringrazio tutti quelli che si sono messi alla prova con questa preparazione e hanno voluto condividere la loro esperienza con noi attraverso il gruppo della pasta madre du FB o contattandomi direttamente: trovo che sia stato un bel modo per stare virtualmente tutti assieme, una bella esperienza consivisa che ci ha portato per un po' nelle cucine di tutti noi e ci ha fatto venire a contatto con i vissuti personali di ognuno di noi nella non sempre facile organizzazione temporale. Chi nonostante l'influenza ha continuato imperterrito a impastare, chi con la pancia e con bimbi febbricitanti, altri con problemi di forno, altri che nonsono riusciti a recuperare le forme... Assaliti da dubbi nel mezzo dell'opera ci è spesso venuto in soccorso il pasticciere del gruppo con i suoi consigli sul raffreddamento e sulle temperature di cottura! e così una dopo l'altra le nostre colombe hanno preso il volo portandoci alla primavera! 

Grazie anche alle amiche che hanno condiviso la loro esperienza nei loro blog (vi ho linkate alle rispettive foto più sotto), per chi volesse metto a disposizione il banner qui sopra - tutte le nostre esperienze potrebbero essere d'aiuto a chi vuole provare visto che fino a Pasqua c'è ancora tempo!

Personalmente per l'occasione ne avevo fatta una grande e una piccola (mamma e figlia) sempre in versione vegana, apportando solo una modifica alla glassa, ovvero l'aggiunta di un cucchiaio di farina di riso per addensarla in cottura, risolvendo così il problema della superficie un po' bruciacchiata della prova della settimana scorsa. Poi, con le mie solite fisse di non usare zucchero raffinato, non ho messo gli zuccherini per decorare e ho usato zucchero mascobado per la glassa, che quindi è risultata un po' scuretta... ma ve bene così, era buonissima!

 

Vi lascio con le foto delle nostre meraviglie e alla fine con alcuni accorgimenti che potranno servire per la prossima occasione, sperando di poter ripetere l'esperienza con altri panificati!

 

PS: se ho saltato qualcuna fatemelo presente che vi inserisco (sempre se vi fa piacere!)

 

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La mie colombe mamma e figlia vegane con farina di farro e la fetta di colomba mamma

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Colomba in volo acrobatico (durante il raffreddamento - vedi ricetta dei panettoncini) e fetta di Alessia (con ricetta di Gloria e farina tipo2)

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Colomba già tagliata di Brunella

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L'esuberante colomba "tacchino" di Eva :-)

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Colomba in stampo autoprodotto di Federica P.

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Altra colomba in stampo autoprodotto di Francesca B.

Gloria

Colomba con ricetta del PastoNudo di Gloria

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Colomba infilzata (e pronta per il volo) e relativa fetta di MariaElena

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Colomba di Nadia

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Colomba tonda di Sabrina

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Colomba "perfettina"di Sarah

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Colombe "gemelle diverse" (una con ricetta mia e l'altra con ricetta di Gloria) di Tiz

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Colomba in stampo autoprodotto di Giuliana

caludia

Colomba vegana di Claudia, colpita anche lei dal virus... :-(

silvia

Colomba "ben cotta" di Silvia

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Colomba super-lievitata di Joelle

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Colomba con forma ricavata usando le mele di Pavlov

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Colomba di Marta

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Colombe versione Gloria e versione Daria di Monica

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Colomba di Federica C. intera e affettata

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Colomba e colombine di Valentina con ricetta di Boscarello (terranuova)

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Colomba di Federica G.

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Colomba di Nunzia

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Colomba di Antonio

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Colombe di Elena B. (prima della cottura e dopo la cottura)

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Colomba di Beatrice, intera e fetta

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Colomba con colombine di Valentina e fetta della seconda colomba (entrambe vegane)

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Colomba di Odette

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Colomba con "taglio" di Erica



Alcuni accorgimenti emersi nel corso della "colombata":

  • forno: meglio forno ventilato a 180° per circa 40 minuti (per la piccola bastano 10 minuti di meno) - l'ideale sarebbe avere un termometro a sonda per poter misurare la temperatura interna che dovrebbe essere sui 97°
  • raffreddamento: per mantenere l'alveolatura ed evitare "sprofondamenti" l'ideale sarebbe farla raffreddare appesa usando due spiedini lunghi o due ferri da maglia (uno passa per la testa e l'altro per la coda) o almeno metterle in verticale
  • quando sono fredde si conservano in sacchetti di plastica 
  • si dovrebbero aspettare 3 giorni per mangiarle - ma nessuno di noi ce l'ha fatta! :-)
  • per la glassa: si può spolverare dello zucchero a velo sopra

Spinaci e insalata a sorpresa

on Mercoledì, 14 Marzo 2012. Posted in orto

Regali dall'orto

Una delle cose belle di avere l'orto è il sapere che se anche si ha il frigo vuoto (la consegna di verdura del gas sarà domani), lì fuori c'è sempre un'ancora di salvezza che può offrire idee per completare pranzo o cena. Sicchè ieri pomeriggio sono uscita munita di coltellino e terrina con l'idea di raccogliere un po' di tarassaco (il nostro bel dente di leone, detto in dialetto veneto "radecio pedoco") adesso che le piantine sono ancora tenere, e magari un po' di "rosole" ovvero le piante di papavero, ottime cotte. Pensavo di trovarne nelle aiuole dell'orto, dove la terra non è ancora stata preaparata per le prossime semine. Invece, poco tarassaco e nessuna rosola, ma in compenso una bella sorpresa, anzi 3! Dove avevamo seminato gli spinaci e l'insalatina da taglio l'anno scorso, c'erano tante belle piantine già sufficientemente grandi da essere raccolte di spinacini e insalatina rossa e vicino dei germogli di ortica!

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In un attimo la mia terrina si è riempita e sono tornata in casa felice!

L'insalatina è sparita subito come contorno per cena condita con semi misti (sesamo, lino, zucca e girasole) con le ortiche prossimamente farò un bel risotto e con gli spinacini?

Oggi mi ritrovavo con un po' di pasta madre avanzata dal rinfresco (sto facendo le prove per la colomba...) e in un attimo mi è balenata l'idea!

Ho aggiunto all'avanzo di pasta madre un po' di olio evo (diciamo 2 cucchiai), un pizzico di sale e farina di farro integrale quanto basta per avere un bell'impasto morbido che ho steso sulla carta forno col mattarello in forma circa rettangolare (spessore 3 mm circa). L'ho attolato e messo in frigo (sia mai che non avessi tempo di preparalo a pranzo lo avrei usato a cena!).

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Verso l'ora di pranzo ho pulito gli spinaci, li ho messi in padella con pochissima acqua e lasciato appassire. Aggiunto un pizzico di sale a fine cottura.

Ho ripreso dal frigo la pasta e un avanzo di ricotta di pecora. Ho srotolato l'impasto e ci ho spalamto sopra la ricotta, poi ci ho versato gli spinaci cotti e infine qualche cubetto di primo sale di capra (logicamente potete usare la ricotta di soia o anche il vegrino). Ho arrotolato di nuovo il tutto con l'aiuto della carta forno.

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Infine ho meso in forno per 30 minuti a 180°.

Ed eccolo qua il rotolo...

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accompagnato da bimba golosa!

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Filone integralissimo di farro

on Sabato, 10 Marzo 2012. Posted in cucina

Questo pane integrale mi è stato suggerito in una discussione sul gruppo sulla pasta madre su Facebook, nella quale si parlava del pane idrolitico. Io l'avevo già sperimentato altre volte (con la segale integrale), facendo riferimento agli articoli sul blog della Comunità della pasta madre, ma questa volta ho voluto provare a modificare il procedimento facendo un preimpasto con tutta la farina che avrei usato per l'impasto finale del pane.

Ho usato esclusivamente farina integrale di farro, anzi per la precisione sfarinato integrale di farro e la pasta madre era stata rinfrescata con la stessa farina.

Sono stata molto soddifatta del risultato: pane bello morbido, ben alveolato, gustoso.

Procedimento:

La sera prima di andare a letto (sulle 23) ho rinfrescato la pasta madre come al solito però utilizzando la farina integrale di farro e subito dopo ho fatto impastato 300 ml di acqua a temperatura ambiente con 500 gr della stessa farina: ho ottenuto un impasto morbido, al limite della lavorabilità col cucchiaio. Ho riposto questa palla a fianco della pasta madre rinfrescata, entrambe coperte da un canovaccio pulito e non profumato, a riposare nel forno spento per tutta la notte.

La mattina (diciamo sulle 8.00) ho ripreso la pasta madre rinfrescata e lievitata, ho messo da parte il solito pugno e ho mescolato il resto (ovvero circa 250 gr di pasta madre) all'impasto di acqua e farina che nella notte era diventato più "colloso". Diciamo che mescolarli non è stato semplice essendo l'impasto bello denso. Ho aggiunto un cucchiaino di malto d'orzo e un cucchiaino di sale fino integrale.

Ho infarinato per bene la spianatoia con la stessa farina e ci ho versato l'impasto: ho continuato a lavorarlo a mano senza aggiungere troppa farina. L'impasto si presentava molto ben lavorabile, mordissimo, molto idratato. Ottenuta una palla morbida, l'ho messa a lievitare nella ciotola di vetro, coperta dal solito canovaccio, per circa 3-4 ore. (Ogni tanto controllate la lievitazione che nel mio caso è stata piuttosto veloce)

Guardando dal fondo della ciotola di vetro vedevo gli alveoli ben formati:

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A questo punto ho ripreso l'impasto e l'ho versato dolcemente sulla spianatoia ben infarinata. L'ho steso delicatamente in forma quadrata e ho fatto la piega a portafoglio (la vedete qui). Ho riposto il filone su una teglia rivestita di carta forno e ci ho fatto dei tagli diagonali.

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Dopo meno di un'ora ho acceso il forno a 250° statico e ho versato nella teglia del forno posta nel ripiano più basso mezzo cm di acqua.

Quando il forno è arrivato in temperatura ho infornato per 15 minuti a 250° e per successivi 40 minuti a 200°. Appena infornato il filone era piuttosto piatto, è cresciuto durante la cottura, senza comunque creparsi in superficie.

Nella foto introduttiva sopra vedete il risultato appena sfornato e questa è la prova taglio fetta:

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A mio avviso un buon risultato... che dite?

Avanzi di pasta madre?

on Domenica, 04 Marzo 2012. Posted in cucina

Rieccoci come ogni lunedì all'"appuntamento" con la pasta madre, stavolta cerco di rispondere ad una domanda che mi fa spesso sia chi inizia ad (auto)prodursi la pasta madre, sia chi si ritrova con un po' di pasta madre da smaltire avanzata da qualche ricetta o da qualche spaccio... A me capita raramente che mi avanzi della pasta madre perchè quando panifico cerco sempre di organizzarmi in modo da usare tutta la pasta madre che ho una volta messa via Gilda, c'è chi fa un secondo vaso dove mette eventuali piccoli avanzi, chi aggiunge al vaso della pasta madre quella in avanzo. 

Mi capita invece che mi "scombinino" i piani quando spaccio a qualcuno o quando facciamo degli incontri di panificazione... in questo caso ci sono delle ricettine veloci che permettono di non buttare la nostra creatura! Una cosa che potete fare è informarvi se c'è qualcuno che la desidera e donargliela, oppure optate per un utilizzo veloce, anzi velocissimo, ovvero i crackers o i grissini.

Niente di più facile: prendete la pasta madre, aggiungete farina finchè diventa un panetto lavorabile a mano, un pizzico di sale eventualmente un filo d'olio evo e/o quel che vi piace di più (semini - sesamo, lino, girasole, zucca - o anche olive tritate piccolissime o peperoncino...). Ricavate tanti serpentelli (operazione che può divertire e impegnare i bambini) per avere i grissini o stendete col mattarello una sfoglia sottilissima che poi taglierete nelle forme che vi piacciono di più (potete anche bucherellarli con la forchetta). Li disponete sulla teglia rivestita di carta forno e li infornate a 180° fino a doratura (bastano 10-15 minuti). Si conservano bene in scatole di latta.

Ecco qua i miei grissini:

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e i crackers integrali con semi misti

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Un altro modo velocissimo per utilizzare gli avanzi sono le piadinette che vi ho già mostrato qui: http://www.goccedaria.it/item/una-giornata-fra-banchetti-laboratori-rinfreschi-finita-con-piadina.html (andate alla fine dell'articolo) o anche queste "ciappe".

E se invece volete qualcosa di dolce? un'idea è questa sorta di rotolo con cacao e nocciole, oppure potete fare una sfoglia da usare per uno strudel.

Un modo decisamente alternativo è quello di usare la pasta madre come pastella per friggere. Basta allungarla con acqua in modo da avere una consistenza tale da appiccicarsi alle verdure da friggere e otterete una frittura ottima!

Bene vi lascio alle sperimentazioni e degustazioni... da noi ci pensa Elena a svuotare la dispensa! :-)

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Pan-brioche

on Domenica, 26 Febbraio 2012. Posted in cucina

Fra tutti i tipi di pane che ho pubblicato manca un pan-dolce da colazione, un pan-brioche... e a dire il vero non lo faccio quasi mai, però la ricetta di Donella sul gruppo della pasta madre su Facebook mi ispirava tantissimo così ho deciso di provarlo con alcune modifiche (piccole) sugli ingredienti. Tra la'ltro la ricetta è molto simile a quella delle ciambelline "Roberta" che avevo già provato all'incontro alle Barbarighe. Il risultato è stato veramente soddisfacente, non posso che consigliarlo a tutti!

Ingredienti:

  • 200 gr pasta madre (io l'avevo rinfrescata la mattina prestino e lasciata lievitare per 4 ore, ma potete usarne di rinfrescata la sera prima)
  • succo e buccia di un'arancia
  • latte di riso quanto basta (la ricetta prevedeva latte vaccino)
  • 100 gr malto di mais (la ricetta prevedeva zucchero di canna)
  • 60 gr olio di semi di girasole biologico spremuto a freddo
  • 1 pizzico di sale
  • circa 500 gr di farina di farro

Grattuggiare la buccia dell'arancia e spremerla, misurare il succo e aggiungere latte di riso fino ad arrivare a 200 ml. Sciogliere la pasta madre nel succo più latte e mescolare bene. Aggiungere gli altri ingredienti liquidi (olio, malto) e il pizzico di sale e mescolare. Aggiungere gradualmente la farina mescolando col cucchiaio e quando non si riesce più nella terrina passare sulla spianatoia e impastare bene fino ad avere una bella palla liscia, morbida e omogenea. Mettere a riposare nel forno spento coperta da un canovaccio per 3 ore. 

Riprendere l'impasto, tagliarne col coltello una fettina e metterla da parte. Stensere la parte rimanente grossolanamente con le dita in forma quadrata, fare le pieghe una volta, ristendere e ripiegare con piega a portafoglio per ottenere una sorta di filone.

Per fare la piega a portafoglio (sfrutto di nuovo le foto di Alessia... :-) grazie!), si ripiegano gli angoli verso l'interno quasi a formare una busta, poi il lembo della "busta" si chiude, e infine si arrotola su stessa per avere il filone.

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Posiamo nella teglia da plumcake foderata di carta forno il filone e tagliamo il pezzetto che avevamo tenuto da parte in 3 fettine lunghe che poi intrecciamo. Posiamo la treccia sopra al filone:

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e rimettiamo a lievitare per 6 o anche di più: lievitando dovrebbe raggiungere il bordo della teglia.

A fine lievitazione accendiamo il forno a 180° (io ho usato ventilato questa volta) e nel frattempo prepariamo una tazzina con malto sciolto in un po' d'acqua e spenelliamo la superficie.

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Quando il forno è in temperatura inforno per 35 minuti. Appena estratto dal forno ho spenellato di nuovo con malto e poi con latte di riso e messo a raffreddare nel forno spento aperto.

Quando freddo ho avvolto nel canovaccio.

Peccato che togliendolo dalla teglia si sia rovinato un angolo... comunque bello e buonissimo per colazione o per merenda, molto molto morbido!

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Pane ai 4 cereali

on Domenica, 05 Febbraio 2012. Posted in cucina

OVVERO DOVEVO FINIRE UN PO' DI SACCHI DI FARINA... :-)

Ebbene rieccomi qua, reduce da una settimana di influenza, avevo voglia di panificare, un bel pane semplice, ma invernale, col gusto di tanti cereali: tutti quelli che giacevano sul fondo di vari sacchetti iniziati e non finiti.

La sera prima di dormire rinfresco come al solito la mia pasta madre e la mattina me la trovo tutta bella arzilla, pronta a lavorare. Tolta la madre, ci verso sopra 300 ml di acqua temperatura ambiente e lascio così a riposare per una mezzoretta senza mescolare (serve a togliere acidità alla madre).

Dopo colazione riprendo la pasta madre, mescolo e la sciolgo bene nell'acqua. Aggiungo per prima la farina di segale integrale (saranno stati circa 200 gr), poi della semola di grano duro (circa 100 gr), poi farina integrale di mais sponcio (gialla, da polenta) circa 120 gr. a questo punto aggiungo 1 cucchiaino di sale fino integrale e mescolo bene e un cuchiaino di malto d'orzo e mescolo di nuovo. Infine aggiungo l'ultima farina: farro, bianca stavolta. Quando non riesco più a lavorare col cucchiaio passo sulla spianatoia e impasto a mano fino ad ottenere una palla liscia e omogenea (attenzione che la segale mantiene l'impasto sempre leggermente appiccoso: fermatevi altrimenti vi viene un mattone! La consistenza deve rimanere morbida, l'impasto ben idratato, deve scivolare lentamente fra le dita).

Schiacciate leggermente l'impasto, fate 3 pieghe in un verso e poi nell'altro (come per piegare un asciugamano), segnate con dei tagli a croce e mettete a riposare coperto da un canovaccio asciutto e pulito nel forno spento per 4-5 ore (controllate ogni tanto, la lievitazione è sufficiente quando la croce è ben aperta di un paio di cm almeno).

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Eccolo qua prima della lievitazione

Dopo questa prima lievitazione riprendiamo l'impasto e lo stendiamo grossolanamente con le dita in forma quadrata, con delicatezza, per non rompere gli alveoli della lievitazione e ripetiamo le pieghe di prima nei due versi. Stavolta ho fatto dei tagli paralleli. Rimettiamo a lievitare un'altra ora almeno. Potete usare il metodo pallina di impasto nell'acqua per verificare quando la lievitazione è quasi completa, altrimenti che i tagli si siano aperti di un apio di cm.

Mettere una ciotolina o pentolino d'acqua nel forno.

Accendere il forno a 250° e infornare a 250° per 15 minuti e successivi 40 minuti a 200° (non ventilato).

Estrarre la pagnotta e controllare battendo sul fondo che sia cotta.

Arrotolarla nel suo canovaccio e metterla inclinata nel forno spento in raffreddamento (aperto) per una mezzoretta. Poi lascarla raffreddare in posizione inclinata sempre nel suo canovaccio.

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Pagnotta appena sfornata

Tagliare il giorno dopo: ottimo a colazione con marmellata di agrumi!

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Le fette (NB: il colore della foto non è veritiero, in realtà il pane è più abbronzato...:-))


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Alle piccole è piaciuto tantissimo! Crosta croccante e interno soffice!


Cornetti con pasta madre

on Sabato, 28 Gennaio 2012. Posted in cucina

Cornetti con pasta madre

Da un paio di settimane a questa parte è attivo un bel gruppo su Facebook, "Pasta Madre", che amministro con le amiche Glores e Alessia. Una bellissima comunità dove ci scambiamo consigli e ricette con la pasta madre e dove si viene continuamente invogliati a sperimentare cose nuove o a "pasta-madrizzare" ricette con lievito di birra o con lievito chimico. La colazione con cornetto con pasta pasta madre è ormai un must e allora ho provato a veganizzare la ricetta dei cornetti ottenendo buoni risultati a mio avviso. L'impasto è venuto molto morbido, ben lievitato e tale è rimasto per un paio di giorni. Purtroppo io avevo sottovalutato la lievitazione (nel senso che pensavo lievitassero meno) e me li sono ritrovati attaccati uno con l'altro, la prossima volta avrò cura di fare due teglie!

Eccovi la ricetta se volete provarli... 

ingredienti:

  • 250 gr pasta madre rinfrescata la mattina
  • 600 gr di farina di farro bianca biologica
  • 2 cucchiai di farina di riso
  • 90 cl di olio di semi di girasole bio spremuto a freddo
  • 200 cl di latte di riso a temperatura ambiente
  • 150 gr di zucchero integrale di canna tipo mascobado del commercio equo
  • 30 ml di succo di mela limpido
  • 1 pizzico di sale
  • per la farcitura: marmellata o crema di nocciole o cioccolato fondente a pezzetti

La sera sciogliere la pasta madre nel latte a temperatura ambiente o appena riscaldato, aggiungere tutti gli ingredienti liquidi e mescolare bene. Aggiungere lo zucchero, il sale, la farina di riso e la farina di farro. Quando non si riesce più a mescolare col cucchiaio passare sul tagliere e impastare bene fino ad ottenereuna palla liscia e omogenea, da mettere a lievitare per 3 ore coperta da un canovaccio nel forno spento.

Estrarre l'impasto e stenderlo con le mani in forma più o meno quadrata sul piano ben infarinato. Ungersi le dita di olio evo e passarlo sulla superficie, infarinare e procedere con le pieghe prendendo i 4 lembi dell'impasto e portandoli al centro. Ripetere la piega per 3 volte, tagliare l'impasto in 2 o 3 parti e stenderle una alla volta  in forma indicativamente circolare sempre con le mani. Tirare bene col mattarello il cerchio ottenuto, passarci sopra un filo di olio evo.

Tagliare a spicchi il cerchio e disporre sugli spicchi la farcitura (nella parte più larga vicino al bordo - mi raccomando non esagerate con la farcitura). Poi procedere a formare i cornetti arrotolando gli spicchi su di loro partendo dalla parte larga.

Disporre i cornetti sulla teglia con carta forno, piuttosto distanti uno dall'altro perchè lievitaranno parecchio, e metterli a riposare per il resto della notte nel forno spento coperti.

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Qui sopra la foto prima di infornarli.

La mattina toglierli dal forno. Accendere il forno a 160° forno ventilato, spenellare la superficie dei cornetti con latte di riso in cui avrete sciolto un cucchiaio di malto di riso, quando caldo infornare per 15 minuti. Appena sfornati spenellate nuovamente con malto di riso. Ottimi caldi!

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Le macchioline sono di cioccolata perchè alcuni li avevo farciti con cioccolato fondente. Come vedete la forma si è un po' persa perchè si era attaccati fra di loro. La prossima volta oltre a tenerli più separati voglio anche  stendere più sottilmente l'impasto e curare un po' di più le pieghe (andavo un po' di fretta causa bimba risvegliante...). Per il resto non posso lamentarmi... gusto ottimo e molto soffici! Si conservano in scatola di latta per un paio di giorni, oppure potete congelarli.

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Aprile 2012: aggiornato con le foto dei cornetti stesi più sottili e non attaccati, con esito estetico decisamente migliore!

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Finto panettone al miglio

on Lunedì, 23 Gennaio 2012. Posted in cucina

Il miglio è un cereale che ho "scoperto" 3 anni e mezzo fa quando Alice ha cominciato a farci compagnia a tavola. Lo uso spesso sia asciutto, come migliotto, che in zuppe. Qualche tempo fa ho provato a metterlo anche nel pane, così com'è in chcchi, che una volta cotti danno l'effetto crispies. 

In questo periodo dell'aano, dopo i dolci natalizi e prima di quelli carnevaleschi preferisco dei pani un po' sobri e allora ispirata anche da questo bellissimo pane visto sul blog della Comunità della Pasta Madre, ho preparato questo pane, che esteticamente sembra un dolce, e un po' dolce lo è per via del miglio, ma è senza zuccheri.

Veniamo dunque alla ricetta:

300 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima

4 cucchiai di miglio in chicchi

1 cucchiaio di malto di riso

1 cucchiaino di sale fino integrale

180 ml di latte di miglio tiepido (30°)

120 ml di acqua 

3  cucchiai colmi di fairna di miglio

500 gr circa di farina di farro bianca

 

Sciogliere la pasta madre nel latte, aggiungere l'acqua, il malto, il sale, il miglio in chicchi e la farina di miglio e mescolare bene. Aggiungere gradualmente la farina di farro mescolando e quando non si riesce più col cucchiaio passare sul tagliere di legno aggiugnendo farina fino ad avere una bella palla liscia e morbida. Mettere a lievitare per 6 ore coperta (io metto nel forno spento), riprendere l'impasto, arrotolarlo e piegarlo e metterlo in una teglia per dolci diametro 20 cm, di quelle con cerniera apribili. Cospargere la superficie di chicchi di miglio.

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Dopo la lievitazione

Mettere a lievitare per altre 4 ore.Cuocere per 10 minuti a 210 e successivi 40 minuti a 180°.

 

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Il risultato finale..

e infine la fetta!

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Panini all'avena da passeggio

on Domenica, 15 Gennaio 2012. Posted in cucina

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Avanzavo un po' di impasto da una pizza all'avena e allora ho pensato di farci dei panini all'uvetta per le bimbe da mangiare a merenda. Visto che sono piaciuti (anche se la grande li ha richiesti con la cioccolata la prossima volta...) ho pensato di condividere la ricetta che spesso viene utile avere la merenda pronta da tenere anche in borsa al posto degli onnipresenti crackers...

Vi metto gli ingredienti per fare una ventina di panini (sono piccolini, adatti alle mani di un bimbo piccolo), ma vanno usati in tempi relativamente brevi (un paio di giorni) perchè tendono ad indurire, invece sono ottimi se belli morbidi.

Ingredienti:

250-300 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima

300 ml di latte di avena tiepido (temperatura ambiente o appena riscaldato)

100 gr di fiocchi di avena

circa 500 gr di farina di farro (qui ho usato la bianca)

un cucchiiano di sale fino integrale

1 cuccchiaio di malto di riso

2 belle manciate di uvetta

2 cucchiai di olio evo

 

Prendo la pasta madre e la sciolgo nel latte di avena, aggiungo il sale, il malto, l'olio evo e l'avena in fiocchi: mescolo bene. Aggiungo la farina di farro un po' alla volta fino ad ottenere una bella palla omogenea che metto a riposare per 4-5 ore. Riprendo l'impasto, aggiungo l'uvetta impastando bene, ricavo tante palline di 4-5 cm di diamtro che metto a lievitare sulla placca del forno rivestita di carta forno distanziate di qualche cm, in modo che dopo la lievitazione di tocchino un po'. Rimetto a lievitare un'oretta e inforno in forno preriscaldato per 10 minuti a 210° e per 15 minuti a 180°. Eccoli qua!

 

Ed ecco la piccola assaggiatrice!

 

 

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Ah, giusto! Vi dicevo che in realtà l'impasto era nato per farci la pizza!

Infatti io ci ho fatto solo 6 paninetti per le bimbe e col resto una pizza grande e una pizzetta (questa se l'è preparata Alice da sola...)

pizzetta con impasto all'avena

fetta di pizza con impasto all'avena

Focaccine

on Mercoledì, 11 Gennaio 2012. Posted in cucina

Durante queste feste invernali siamo stati spesso ospiti a pranzo o a cena e abbiamo ricambiato portando regali auto-prodotti fra cui non poteva mancare qualcosa fatto con la pasta madre: quest'anno è stato il salato a farla da padrone, infatti ho preferito offrire pane e focacce sapendo che il dolce è già sempre presente a fine pasto.

Una delle cose che mi ha dato più soddisfazione e che penso rifarò spesso sono state le focaccine, che ho fatto seguendo la ricetta delle pizzette al rosmarino di Gloria di Eco&Eco. Sono venute ottime, sofficissime, gradite soprattutto dai bambini e hanno amntenuto la loro morbidezza anche nei giorni seguenti. Sono facilissime!

Ecco la ricetta!

Basta sciogliere 300 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima (o almeno 4 ore prima) con 300 ml di acqua a temperatura ambiente. Aggiungere un cucchiaino di sale fino integrale, un cucchiaino di malto di riso, 3-4 cucchiai di olio evo e farina di grano tipo 2 fino ad avere una bella palla liscia da mettere a riposare per 6-7 ore coperta.

Si riprende l'impasto e si stende grossolanamente con le mani e con un bicchiere si tagliano dei dischetti di impasto da riporre sulla teglia del forno rivestita di carta forno.

Infine si prepara una miscela di erbette fresche e secche (io ho messo origano, rosmarino, maggiorana), si aggiungono un po' di olio e un po' d'acqua e si mescola il tutto fino a formare una cremina con cui cospargere le focaccine.

Eccole qui prima di essere infornate.

focaccine prima dell'infornata

Accendere il forno a 210° e quando è ben caldo cuocere per 15-20 minuti (controllate la cottura rivoltando una focaccina).

Ed eccole pronte da addentare!

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Il pane della fine e dell'inizio

on Domenica, 01 Gennaio 2012. Posted in cucina

Pan carrè al kamut

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Ed eccoci nel 2012, per noi ieri serata tranquilla, d'altronde con due bimbe e marito a lavoro fino alle 20 non si poteva organizzare nulla, ma non ci siamo fatti mancare una bella cenetta vegetariana con tanto di candeline e tovaglia rossa e poi le bambine si sono divertite a farmi un assalto di solletico alla pancia e infine avevo in ballo da ieri mattina l'ultimo pane dell'anno che sarebbe stato pronto per la prima colazione del nuovo anno... sfornato poco prima di mezzanotte, tagliato stamattina e gustato con una fantastica marmellata di maribulani (grazie Glores!). Ecco, non mi auguro niente di più: che il 2012 continui ad essere come l'anno appena passato che per me è stato veramente ricco, non economicamente, ma di relazioni e di emozioni!

Vi regalo la ricetta del pane del passaggio, un pan carrè vegano riuscito meravigliosamente e che sia di buon augurio!

Ingredienti:

300 gr pasta madre di kamut rinfrescata da almeno 6 ore

150 gr latte di soia naturale a temperatura ambiente

150 gr acqua a temperatura ambiente

circa 550 gr farina di kamut

4 cucchiai di olio extravergine di oliva

1 cucchiaio malto di orzo in polvere

1 cucchiaino di sale fino integrale

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere il latte, l'acqua, il malto e metà della farina e mescolare bene. Aggiungere l'olio, il sale e farina quanto basta ad avere una bella palla liscia e ogenea che mettiamo a riposare dopo averci fatto una bella croce sopra, coperta da un canovaccio lontano da correnti d'aria (ottimo il forno spento) per 6 ore. Riprendere l'impasto e lo stenderlo grossolanemente, poi arrotolarlo, ristenderlo nuovamente e riarrotolarlo, in modo da ottenere un filoncino bello liscio da riporre in uno stampo da plumcake oliato. Lasciare lievitare coperto come prima per altre 6 ore. Accendere il forno a 200° e quando caldo infornare per 40 minuti. Estrarre dallo stampo e controllare la cottura battendo sul fondo (deve suonare vuoto). Eccolo qui in tutta la sua bellezza e bontà!

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Per un pugno di pasta madre! (Pasta madre day)

on Domenica, 25 Dicembre 2011. Posted in cucina

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Dunque vi è venuta voglia di farvi il pane in casa? Magari a lievitazione naturale? Vi è “morta” la pasta madre e ne cercate disperatamente un altro pezzetto? Vi siete dimenticati di togliere il vostro pezzetto di madre dall’impasto e adesso siete alla disperata ricerca di uno spacciatore? Questo è l’evento che fa per voi!

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E finalmente ecco le attese notizie sul Pasta madre day del prossimo 10 dicembre! Lo spaccio collettivo si terrà nel pomeriggio (dalle 16 alle 19 circa) presso il negozio di prodotti biologici “La macina” a Piove di Sacco (PD): abbiamo scelto questo luogo proprio perché fornisce farine biologiche (anche integrali e locali) e pane bio a lievitazione naturale…
E allora vi aspettiamo numerosi (se potete col vostro vasetto in vetro – possibilmente riutilizzatene uno che avete in casa – o ciottolina) per prendere il vostro pugno di pasta madre con allegate istruzioni e avere tutte le dritte per partire! Intanto studiatevi queste bellissime istruzioni e preparatevi le domande!

Volantino-Istruzioni 

PS: se non siete della zona trovate l’elenco degli altri luoghi di spaccio sparsi in tutta Italia nel blog della Comunità del cibo della pasta padre

15 risposte a Per un pugno di pasta madre! (Pasta madre day)
•Valentina scrive:
25 novembre 2011 alle 13:53
Penso proprio che verrò!!!! Che bello!!!!!
Rispondi
•daria scrive:
25 novembre 2011 alle 16:04
Se vieni mi fa proprio piacere!
Rispondi

•piacere di conoscerti scrive:
27 novembre 2011 alle 07:51
Ma che bella iniziativa!!! Ho visto sul sito con gli indirizzi del lazio ma sono tutti lontanissimi da casa mia…peccato!
Rispondi
•daria scrive:
27 novembre 2011 alle 15:57
Controlla magari la settimana prossima che la pagina eventi è in continuo aggiornamento… magari si inserisce qualche spacciatore della tua zona!
Rispondi
••mestieredimamma
scrive: 28 novembre 2011 alle 10:08
fantasticoooo !!!! io ci provo, me lo sono messo in agenda ma comunque ti avvero via
facebookRispondi
•Pingback: Pasta madre day - 10 dicembre | Mestiere di Mamma - educazione, infanzia,
maternità sostenibile•Verdiana
scrive: 29 novembre 2011 alle 12:23
Io l’ho ricevuta in regalo e ne sono troppo felice e orgogliosa…peccato che non ci siano
eventi in Campania altrimenti ne avrei spacciata un pò della mia!Rispondi
•daria
scrive: 29 novembre 2011 alle 12:26
Fai in tempo a crearne uno tu! Prova a vedere sul blog della Comunità della pasta
madre come fare!Rispondi
••Gloria
scrive: 29 novembre 2011 alle 14:39
Peccato esser lontane, sarebbe stato divertente organizzare insieme qualcosa di reale, non
solo virtuale!Rispondi
•daria
scrive: 29 novembre 2011 alle 16:09
Beh, Gloria non si sa mai in futuro!Rispondi
••Pingback:
Panetti della Vigilia - cucinadellanima•Pingback:
Focaccia “La morbidissima” | | Gocce D'AriaGocce D'Aria

•M.Antonietta
scrive: 10 dicembre 2011 alle 23:23
Ciao! sarei voluta passare da voi oggi pomeriggio col mio vasetto per la pasta madre, ma non ce l’ho fatta.Avresti voglia di spacciarmene un po’ nei prossimi giorni? sono di padova e posso passare
dove mi dici, quando ti fa più comodo…che ne dici? grazie!Rispondi
•daria
scrive: 10 dicembre 2011 alle 23:46

Certo, ti contatto in privato e ci accordiamo per lo "spaccio"! :-)

Rispondi

•Pingback: Pasta-nonna (resoconto del Pasta Madre Day) | | Gocce D'AriaGocce D'Aria

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