in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: melanzane

Polpette di melanzane e ceci al forno

on Martedì, 30 Luglio 2019. Posted in orto, cucina

Polpette di melanzane e ceci al forno

Ritorno in cucina dopo la pausa vacanziera per lasciarvi una ricetta facile con uno degli ortaggi che preferisco, ma che i bambini non apprezzano particolarmente: la melanzana. La trasformazione in polpette rende gradita buona parte dei cibi, sono sfiziose e si possono mangiare con le mani, insomma ogni volta che le preparo è un po' festa!

Unico scoglio estivo sono le temperature, fortunatamente questo fine settimana è stato piovoso e son riuscita ad accendere il forno, e quindi ne ho approfittato per il pane, un dolce della domenica (una semplicissima crostata con confettura di gelsi home-made) e queste polpettine. L'idea è nata da un libricino che ho ottenuto con uno scambio attraverso bookmoch dedicato ai "Pic-nic e pranzi all'aperto". La versione sul libro era vegetariana quindi l'ho modificata per togliere l'uovo e nella cottura (non amo i fritti).

Agosto, le ricette: reginette con cornette e pesto di prezzemolo e portulaca, crema di melanzane rosse e torta salata ai pomodorini con crema di noci dell'Amazzonia

on Domenica, 20 Agosto 2017. Posted in orto, cucina

Agosto, le ricette: reginette con cornette e pesto di prezzemolo e portulaca, crema di melanzane rosse e torta salata ai pomodorini con crema di noci dell'Amazzonia

Come promesso ecco un po' di ricette d'agosto, quelle che sono state più apprezzate e che prevedono l'uso dei prodotti che l'orto generosamente ci dona anche quest'anno. In tema di orto sto leggendo in questo periodo il libro di Pia Pera "L'orto di un perdigiorno" e mi piace lasciare anche qui questa parte che riassume molto il mio modo d'agire e sentire soprattutto in questo periodo. Anche se ogni anno è diverso e un po' sorpendente, c'è sempre qualcosa di cui nutrirsi e una delle cose che apprezzo di più è proprio la scoperta di nuovi gusti e nuove ricette! Fra queste scoperte quest'anno abbiamo il frutto che vedete in apertura.

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Torta salata spirale di verdure senza glutine e al via Integralmente Autunno 2016

on Domenica, 25 Settembre 2016. Posted in cucina

Torta salata spirale di verdure senza glutine e al via Integralmente Autunno 2016

In questo assolato pomeriggio di fine settembre, mi par strano partire con la raccolta autunnale di Integralmente: il sole scalda ancora parecchio anche se la mattina e la sera le temperature sono basse, complice la domenica e i bambini a casa mi pare di essere ancora in agosto, non fosse che sul davanzale sono sbocciati i ciclamini e che ho appena raccolto una cassetta di melagrane! Anche l'orto fa ancora fatica a lasciare l'estate, ancora molti pomodori (anche se un po' rovinati dal freddo della sera), melanzane e peperoni, soprattutto peperoncini piccanti, il primo porro, qualche zucchina, ma anche mele, zucche, melagrane e pochi fichi...

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E allora non posso che far partire questa nuova raccolta con una ricetta che parla ancora un po' d'estate, ovvero la mia versione della ormai stra-nota torta salata spirale di verdure con la variante che si tratta di una versione senza glutine e in particolare con la farina di teff.

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Torrette di miglio con sughetto alle melanzane perline

on Domenica, 11 Settembre 2016. Posted in orto, cucina

Torrette di miglio con sughetto alle melanzane perline

Eccoci, mancano poche ore alla ripresa della routine scolastica... domani si riparte con Elena all'ultimo anno di materna e Alice in terza primaria e per noi riprendono le levate mattutine e soprattutto l'impresa di riorganizzare orari e incastrare i nostri impegni lavorativi e non con gli orari scolastici. Avrò un po' più tempo per lavorare, un po' meno tempo per godermi la notte...

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pomodorino giallo fra le tagete

I ritmi non cambiano solo per noi, ma sono ben tangibili nell'orto: meno ore di sole, notti più umide e fresche fanno crepare i pomodori che cominciano anche ad assere assediati dalle cimici. Anche le zucche marine sono quasi pronte.

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zucca marina fuggitiva

Continuano ad esserci molti peperoni e peperoncini, nonchè melanzane violine o perline,

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malanzane violine o perline

ma nel contempo crescono le piantine autunnali, cercando di vincere la loro personale battaglia con le ghiotte lumache...

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Melanzane al forno con salsa concentrata di melagrana

on Lunedì, 12 Ottobre 2015. Posted in orto, cucina

Melanzane al forno con salsa concentrata di melagrana

Bellissimi giorni autunnali, pochissimo tempo per stare al computer, troppe cose da fare, soprattutto con l'orto e il giardino ancora così produttivi... e poi stare fuori a godersi queste ultime fantastiche giornate lunghe finchè fa buio, guardare cambiare la luce di momento in momento, le ombre ora lunghe, i riflessi delle foglie che stanno cambiando colore: ma chi ce lo fa fare di stare in casa? :-) Ecco spiegata la mia parziale latitanza... aspettavo una giornata uggiosa come quella odierna per dedicarmi al blog e lasciarvi un po' di spunti culinari.

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In cucina non ci si muove: in ordine di apparizione da sinistra a destra: pomodorini gialli e rossi, melanzane (violine, striate e tonde), fichi, rapa con le sue foglie, insalate iceberg, patate rosse, pomodori grandi, vaso dei germogli e in fondo vasetto con gambi di sedano e vaso con spezie varie

Le bambine sono state impegnate a fare i bradipi sul salice,

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a provare le loro capacità di arrampicata, a cercare qualche fico maturo e spiluccare l'alberello di giuggiole e Lorenzo è stato troppo impegnato a correre avanti e indietro, avanti e indietro, avanti e indietro... sempre più veloce finchè... BUM!

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I pomeriggi sono volati così finchè la frescura serale non ci riportava con i piedi per terra e con la pancia brontolante e allora via ai fornelli! Le melanzane in questo periodo sono rigogliose, belle e generose, eccovi un modo goloso e un po' diverso dal solito per prepararle, con la nota aspra e dolce del melograno. Ho servito le melanzane con dei burger di verdure e sesamo e una fresca insalatina mista. Che dite, vi lascio la ricetta di tutto? Il piattino è risultato accattivante anche per i più piccoli, che apprezzano sempre le cene "polpettose" ;-)

Si semina!

on Venerdì, 21 Marzo 2014. Posted in libri, orto

Si semina!

Inizio ufficiale della primavera in questi giorni, anticipata a ieri secondo alcuni, per come è stato questo mese iniziata anche prima visto che non si accende il fuoco da settimane (cosa mai successa prima) e quindi: è ora di seminare! A dire il vero le semine son partite la settimana scorsa con i piselli che quest'anno siamo riusciti a mettere in campo (qui sopra vedete Alice all'opera) e un paio di settimane fa con le fave che ho messo in vaso come lo scorso anno e che sono belle grandine in attesa del trapianto. Ora è stato il turno delle solanacee e delle zucche. Avevo una bella scorta di semini frutto di scambi vari e del raccolto dello scorso anno, a questi si sono aggiunti i semi che mi ha recentemente inviato Marta.

Pasticcio di anelletti

on Lunedì, 14 Ottobre 2013. Posted in cucina

Pasticcio di anelletti

Buon inizio settimana: oggi vi propongo un altro dei piatti che le birbe (e non solo) adorano! Si tratta della rivisitazione vegana di un piatto tipico siciliano, infatti il formato della pasta, l'anelletto, proviene proprio da lì... si diciamo la verità: le prime volte che ho visto questa pasta pensavo fosse da usare per farci la minestrina e invece sul retro della confezione ecco il suggerimento per l'uso, ovvero farci il pasticcio, o pasta al forno. Ormai sono parecchi anni che la uso e preparo questo pasticcio (anche se ogni tanto finiscono anche nelle minestre che le bimbe continuano ad adorare...), prendo gli anelletti di LiberaTerra, ovvero prevenienti dalle terre liberate dalle mafie, quindi oltre a essere bio, nascono anche da un bel progetto. Vi invito a fare un giro QUI, dove trovate tutte le informazioni sul progetto e sul prodotto. Passiamo alla ricetta!

ingredienti per una teglia quadrata 30 x 30:

  • 300 gr di anelletti
  • 2 melanzane a pasta bianca
  • 200 gr di piselli lessati 
  • 2 carote
  • 200 ml di passata di pomodoro 
  • 1 cipolla di tropea bio
  • qualche foglia di basilico fresco
  • 500 ml di besciamella vegetale al riso
  • sale grosso integrale qb
  • sale fino integrale qb
  • olio evo qb
  • lievito alimentare in scaglie

Preparazione:

Mettete a bollire l'acqua per la pasta, nel frattempo tagliate a fette le melanzane e disponetele su un piatto cosparse di sale fino integrale. Lasciate riposare.

Preparate un sughetto vegetale: mettete in padella un po' d'olio e un po' d'acqua e la cipolla di tropea tritata. Fatela rosalare, aggiungete la salsa di pomodoro (nel mio caso autoprodotta). Tagliate a rondelle e poi tritate le carote e aggiungetele al sugo. Lasciate cuocere finchè sono morbide e infine aggiungete i piselli (io li trovo già lessati in vasetto di vetro al negozio bio). Fate cuocere ed eventualmente aggiustate di sale.

Quando l'acqua bolle, salatela e versate gli anelletti. Fateli cuocere avendo cura di tenerli un po' al dente (qualche minuto meno di quanto indicato in confezione). Appena cotti, scolateli, conditeli col sughetto e teneteli da parte.

Preparate la besciamella vegetale con la farina di riso, trovate il mio metodo QUI.

Scolate le melanzane (io ne ho ancora dell'orto) schiacciandole in modo da privarle del liquido e grigliatele su una piastra calda.

Accendete il forno a 180°.

Prendete la vostra pirofila (io ne uso una in ceramica adatta ad andare in forno), oliotela leggermente e mettete un po' di besciamella sul fondo. Versate metà della pasta condita, poi uno strato di melanzane e di nuovo pasta.

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Per ultimo versate la besciamella a coprire tutto. Cospargete la superficie con il lievito alimentare e passate in forno caldo per una mezzora abbondante (finchè si sarà formata una bella crosticina). Lasciate per una quindicina di minuti nel forno spento chiuso prima di servire.

E buon pranzo!

Questa ricetta partecipa a "Scambiamoci una ricetta - La pasta" di Iotestopositivo

logo scambiamoci una ricetta

 

Ed essendo lunedì partecipa anche alla raccolta di ricette del 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

100-veg-monday

 

 

Conservazione dei semi dei semi di pomodoro e...

on Martedì, 01 Ottobre 2013. Posted in all'aperto, orto

Conservazione dei semi dei semi di pomodoro e...

... racconti dall'orto di ottobre: selvaggio più che mai l'orto in questo periodo continua a donare abbondantemente cibo! Non solo a noi... infatti la popolazione che si aggira per l'orto è varia e non sempre graditissima... ammettiamolo! :-) Entrare nella selva autunnale vuol dire uscirne ricoperti di punture di zanzare che personalmente attiro abbondantemente, dover spostare dai finocchi i bellissimi quanto golosi bruchi di cavolaia che altrimenti si mangerebbero tranquillamente l'intera semina, far sloggiare le cimici che rosicchiano i pomodori e magari allontanare le chiocciole dai cavoli... per quanto possibile... quella una lotta persa in partenza, vincono sempre loro! Ah, si, è tornata a farsi vedere pure la nostra amica talpa con le sue passeggiate proprio sotto ai radicchi.

DSCF3433-ritE pazienza, nonostante tutto non ci si può lamentare del raccolto! I pomodori, soprattutto i piccoli continuano a produrre alla grande, peperoni e melanzane sono in piena forma e aspettiamo che crescano e maturino al sole autunnale, per le zucchine è tornata primavera. Abbiamo anche ritrovato un paio di zucche violine dalla selva delle zucche... L'erba continua a crescere alla grande e il lavoro di tagliarla non manca per la gioia delle birbe che la trovano un gioco ideale... probabilmente ha un'azione rilassante| I cavoli crescono bene, nonostante l'assalto rosicchiante delle lumache

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qui sopra il cavolo cinese e i broccoli

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il cavolo rosso e Elena sopresa di trovare ancora tutti questi pomodori

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e la selva di radicchi. A breve saranno pronte anche le rape e stiamo raccogliendo i pochi porri e anche qualche novità. Vi ricordate per esempio l'okra che avevo seminato a giugno? Solo quattro piantine sono sopravissute e qualche frutto l'hanno fatto: io speravo di averne più e di poter provare qualche ricetta con loro come protagonisti (tipo questa che trovate da Felicia), invece erano troppo pochi e alla fine li ho aggiunti alle verdure per un semplice cous cous. Comunque i frutti sono questi:

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Le foglie sono simili a quelle della malva di cui l'okra è parente, anche i fiori assomigliano, più grandi e color giallino. I frutti li ho raccolti della dimensione di 5 cm come mi aveva suggerito Felicia, l'interno è così:

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La consistenza è un po' gelatinosa e cuociono abbastanza velocemente se tagliate a fettine.

Altra cosa che abbiamo seminato a giugno è il mais antico, anche in questo caso i semi provenivano dallo scambio di Ferrara di marzo, purtroppo i semi erano pochini, solo 5, le cinque piante sono nate tutte, ma logicamente non ci si può aspettare chissà che raccolto in temini di quantità. Le pannocchiette che abbiamo raccolto, più piccole di quelle usuali, sono bellissime, con chicchi tondi disposti in modo irregolare. Penso che ne terremo un bel po' da seminare il prossimo anno... per il resto pop-corn! :-)

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Qui vedete a destra una nostra pannocchia, a sinistra una pannocchia che ho raccolto lungo la strada proveniente da un campo qui vicino...

L'altra settimana ho anche ricevuto una gradita sorpresa da parte dell'amica Jessica che ha sfidato le poste italiane inviandomi con posta prioritaria una piccola confezione di pomodori colorati: gialli e neri

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buonissimi e dolcissimi! La cosistenza dei gialli è diversa da quelli nostri che ho nell'orto, sono come più pastosi... allora oltre a gustarli ho deciso di tenerne i semi assieme a quelli dei pomodori gialli grandi e piccoli che avevo seminato quest'anno e che avevo ottenuto dallo scambio primaverile.

La conservazione dei semi di pomodoro non è cosa scontata. Se volete cimentarvi trovate da Stefania la descrizione del procedimento preso dal libro "Manuale per salvare i semi dell'orto e la biodiversità", che ho prontamente messo in pratica. Vi servono dei pomodori ben maturi, di cui va spremuta la polpa con i semi senza buccia. Si mettono in ciotole o bicchieri che vanno lasciate per 3 giorni a temperatura ambiente finchè si forma una muffa bianca.

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DSCF3629Su ogni ciotola va riportato il tipo di pomodoro così poi non vi sbagliate. Passati i 3 giorni si toglie la muffa, si aggiunge acqua, si filtrano con un colino e si mettono ad asciugare in piattini. Vanno rigirati ogni tanto in modo che non si attacchino. Quando saranno ben asciutti si possono passare all'interno di bustine o vassetti di vetro. Io semplicemente creo delle bustine di carta. Ecco qui sotto l'aspetto dei semi seccati e pronti per essere messi via: come vedete hanno un aspetto pelosetto.

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E i vostri orti in terra o sul balcone come vanno?

 

Melanzane per l'inverno

on Giovedì, 25 Ottobre 2012. Posted in cucina

Melanzane per l'inverno

melanzaneCome mi fa strano scrivere un articolo sulle melanzane a fine ottobre! E decisamente non mi sarei aspettata di preparare le melanzane per l'inverno ad autunno inoltrato! E invece... l'orto ha continuato per tutto questo mese a produrre molte melanzane, alcune quelle striate in particolare, in estate non avevano quasi dato frutto (ne avremmo mangiate un paio) tanto che pensavo che non le avrei più ripiantate l'anno prossimo e invece ora un sacco, belle e buone con pasta bianca a pochissimi semi: deliziose in tutti i modi! Visto che ne avevo parecchie da usare ho pensato di recuperare una vecchia ricetta che mi aveva passato un'amica per conservarle per l'inverno. Ricetta facilissima e piuttosto veloce da preparare!

Cosa vi serve:

  • melanzane dell'orto (del tipo che preferite e nella quantità che preferite)
  • sale fino integrale
  • aglio in piscchi
  • spezie varie: timo, origano, maggiorana
  • vasetti puliti
  • una pentola grande per bollire
  • canovaccio

Come procedere:

Lavate bene le vostre melanzane, eliminate i gambi, affettatele e poi tagliatele a cubetti tenendo anche tutta la buccia, mi raccomando!

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Mettetele in una ciotola e cospargetele di sale fino integrale. Lasciate a riposare per un'oretta: scolare il liquido che perderanno aiutandosi con un colapasta. Aggiungere le spezie e mescolarle bene. In ogni vasetto disporre uno spicchio di aglio, riempire i vasetti con le malanzane, schiacciandole molto bene con una forchetta. Prima di chiudere i  vasetti rovesciarli bloccando le melanzane con un cuchiaio o forchetta, in modo da far uscire l'eventuale altro liquido. Chiudere bene ogni vasetto. Disporre i vasi in un pentola separati da un canovaccio. Riempire la pentola con i vasetti d'acqua, portarla ad ebollizione e far bollire per 20 minuti. Spegnere e lasciare raffreddare. Togliere i vasetti che saranno andati sotto vuoto. Le melanzane preparate così sono ottime sia tal quali (io le metto nella pizza, nelle torte salate o nei contorni) o anche in aggiunta a sughi. Durano vari mesi se non le finite prima (io le ho usate anche dopo 6 mesi). 

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Orteggiando in autunno

on Mercoledì, 17 Ottobre 2012. Posted in orto

Primizie autunnali

Orteggiando in autunno

E' idea comune che l'orto sia un'attività prettamente primaverile ed estiva, invece noi da da un paio d'anni abbiamo con piacere cominciato a seguirlo anche in autunno e parzialmente in inverno, con grandi soddisfazioni! Intanto ci sono molte meno erbacce da togliere, poi non c'è bisogno di irrigare, inoltre si ha il vantaggio di avere ancora fresche alcune verdure estive e nel contempo le prime varietà autunnali, vere e proprie primizie! Diversamente da molti conoscenti non eliminiamo le piante estive a fine agosto o in settembre, bensì le lasciamo lì finchè non si seccano da sole, anche se la produzione sarà ridotta, quello che produrranno sarà comunque un dono gradito, spesso una sopresa ritrovata sotto le foglie mezze secche! E infatti in questo periodo stiamo ancora consumando i pomodori e i pomodorini freschi appena colti (anche se questi ultimi sono pochini e se passa Elena non fanno in tempo ad arrivare in cucina!). E poi qualche zucchina, fresca e dolce come le prime della stagione... ma soprattutto, come anticipavo le melanzane (lunghe e striate le due varietà che avevamo piantato) e i peperoni ci hanno decisamente sorpreso fruttificando più ora che in piena estate. 

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Ad accompagnare queste verdure estive i primi frutti delle piantine trapiantate a ferragosto: i finocchi sono pronti da cogliere, i capucci anche (già mangiato il primo)...

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e anche i cavoli rapa... i cavoli che? Eccone uno qua sotto fra le mani di Elena!

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Si tratta di un cavolo con una sorta di ingrossamento esterno a forma di rapa, lo avevo già assaggiato lo scorso anno grazie al gas: si mangia sia cotto che crudo, ha un sapore simile ai broccoli ma molto più delicato, direi tipo i gambi dei broccoli. A noi è piaciuto moltissimo e non trovandosi facilmente in giro abbiamo deciso di piantarlo nell'orto!

A fargli compagnia altre crucifere: il broccolo, il cavolfiore e il fiolaro (questo ve l'avevo presentato lo scorso anno gratinato) per i quali però c'è ancora un po' da aspettare! Così come per i vari radicchi che si stanno chiudendo, ma hanno bisogno di un po' più freddo...

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Man mano che le piante estive seccheranno le toglieremo e sistemeremo il terreno in vista della primavera!

Nel frattempo il lavoro da fare è la sistemazione della legna nei bancali (fondamentale per chi come noi non ha una caldaia ma un termocamino ad acqua come unica fonte di riscaldamento invernale...): una bella attività a cui piace partecipare anche alle bimbe!

E ci si può giocare come se fossero grandi costruzioni!

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E quando si è stanche, molto più interessante della tv, è stare a guardare il papà e il nonno che lavorano, comodamente sedute su due "poltroncine" legnose!

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A fine giornata legna sitemata e questo il raccolto dell'orto!

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Niente male per essere oltre la metà di ottobre in pianura padana!

Vi lascio a questo punto con una ricettina zupposa per il cavolo rapa: in queste serate finalmente un po' più fresche è quello che ci vuole! E' anche una ricettina riciclosa, fatta con gli avanzi, nel senso che normalmente si usa la parte "a rapa" e si buttano le foglie. Io ho usato a crudo il resto del cavolo in insalata (ottimo tagliato sottile con la mandolina con pomodori a spicchi o con il sedano rapa o le carote sempre tagliati con la mandolina) e condito con limone, semi di sesamo, semi di papavero, olio evo e un pizzico di sale.

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Zuppa cremosa di cavolo rapa 

Ingredienti (per 3-4 persone):

  • 1 cipolla bianca (dell'orto)
  • 1 carota (bio)
  • olio evo 
  • la parte fogliosa di 2 cavoli rapa
  • 1/4 di cavolo rapa
  • 1 litro d'acqua
  • 150 ml di fave secche 
  • 50 ml di piselli secchi
  • sale integrale fino qb

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Come procedere:

Far rosolare in poco olio e un po' d'acqua la cipolla e la carota tritate finemente, aggiungere le foglie di cavolo rapa e il pezzo di cavolo rapa tagliati a pezzetti e far rosolare. Versare i piselli e le fave secche e farli insaporire con le verdure messcolando. Aggiungere il litro d'acqua e far cuocere per 50 minuti. Frullare il tutto, aggiustare di sale e servire eventualmente con un filo d'olio. Buonissima!

E scusate seper una volta non ho la foto del piatto finito... ma è stato spazzolato prima che mi venisse in mente di fotografarlo! :-)

E voi fate l'orto in inverno? Conoscete il cavolo rapa? Come lo preparate?

 

 

"Facciamo il pane!" a Bovolenta e uno strudel salato castagnoso

on Mercoledì, 17 Ottobre 2012. Posted in all'aperto

Arrivo dopo qualche giorno a raccontarvi del bellissimo laboratorio "Facciamo il pane!" per bambini (ma con grande partecipazione anche degli adulti genitori!) che con l'associazione Al ritmo del Tam Tam che getisce il gas Calesebassa di cui faccio parte, abbiamo organizzato a Bovolenta domenica scorsa in occasione della fiera. Già proposto anche l'anno scorso, quest'anno è stato un vero successo con quasi 30 bambini partecipanti in 3 turni che si sono dati da fare a preparare la loro pagnottina di pane lievitato naturalmente.

Prima di tutto l'incontro con le farine, bianche, gialle, beige, a puntini neri... da vedere, annusare...

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toccare... (più fini, sabbiose, granulose...)

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Poi l'incontro con la pasta madre, anche questa un'esperienza sensoriale multipla! Hanno potuto vederla, toccarla, annusarla e alcuni hanno voluto anche assaggiarla...

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E finalmente il tanto atteso momento dell'impasto con mani di grandi e piccini che si intrecciano ( qui vedete che avevamo una collaboratrice d'eccezione: l'amica Elena, alias Nadir)

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Impasti appiccosi e ben caldi!

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Sempre splendidi i bambini con la loro curiosità e i loro modi! 

salutiamoci300Alla fine di questa bella mattinata mi è avanzata un po' di pasta madre, meno di 2 etti, stanca li avevo depositati in frigo, in vista di un uso successivo, perchè non mi piace buttare nulla! Era bella in forma infatti è traboccata dalla ciotola richiedendo un suo rapido uso e così ne è nato questo strudel salato ricicloso dal sapore autunnale, infatti ho voluto arricchirlo con la farina di castagne. E così ne è nata anche una rcettina adatta a "Salutiamoci" di questo mese che vede come protagoniste proprio le castagne! Ci ospita il blog Kitchen Bloody Kitchen. Nel ripieno la salsa è realizzata col kefir di soia colato e le melenzane che l'orto quest'anno ci ha regalato copiose anche in questo mese, e quindi in questo caso sono di stagione!

Strudel salato castagnato

ingredienti:

per la frolla: 

  • 190 gr di pasta madre avanzata (non rinfrescata)
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 60 gr di siero di kefir di soia (o di siero di yogurt colato)
  • 100 gr di farina di castagne
  • 30 gr di farina tipo 2 (valutare se servono)

per il ripieno:

salsa di kefir di soia:

melanzane:

  • 2 melanzane lunghe dell'orto
  • salsa shoyu
  • olio evo qb
  • 1 spicchio d'aglio
  • 2 foglie di salvia

All'opera!

Per prima cosa dovete avere la pronto il kefir (o lo yogurt) colato, che io tengo spesso pronto in frigo in modo da non esserne mai sprovvista! Quindi mettete a colare in un telo o canovaccio o garza spessa (mi raccomando lavata con sola acqua, senza ammorbidenti e profumi vari) il mezzo kg di kefir di soia o lo yogurt. Basterà versarlo sul telo, legarlo ben stretto e appenderlo in frigo con sotto una ciotola su cui far sgocciolare il siero che non va buttato! Il giorno dopo aprite il vostro canovaccio e vi ritroverete con una sorta di formaggio spalmabile. Passatelo in una ciotola, aggiungete l'olio, il sale e le spezie e mescolate bene in modo da avere una bella cremina. Assaggiate per valutarne il gusto. Mettete da parte in frigo.

Per seconda cosa preparate la frolla. Sciogliete il vostro avanzo di pasta madre nel siero di kefir (o di yogurt), aggiungete l'olio, il sale e la farina di castagne. Impastate bene eventualmente aggiungendo la farina tipo2 se l'impasto dovesse essere troppo appiccicoso. Se annusando vi sembra che l'impasto sia troppo acido potete aggiungere una punta di bicarbonato, mi raccomando poco!

Fate una palla e mettetela a riposare coperta a temperatura ambiente per un'oretta.

impasto riciclato

Nel frattempo preparate le melanzane, tagliandole a pezzetti (cubetti). In una padella in ceramica mettete un filo d'olio, un po' d'acqua, un paio di cucchiai di salsa shoyu, le due foglie di salvia e lo spicchio d'aglio tritato. Fare soffriggere per qualche minuto. Aggiungere le melanzane, coprire e lasciare andare finchè le verdure saranno tenere. Aggiustare di sale. Lasciare raffreddare.

Passata l'ora riprendere l'impasto e stenderlo col mattarello su carta forno. Spalmare la superficie col farmaggio di kefir

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e successivamente versare le melanzane. Prestando attenzione alle manine delle birbe golose e aiutandosi con la carta-forno arrotolare lo strudel

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e chiuderne le estremità.

chiuso

Accendere il forno a 180°, quando è in temperatura infornare per 30 minuti.

Servire tiepido. Ecco la fetta!

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Avevo delle riserve sul gusto che avrebbe avuto il formaggio di kefir una volta cotto, invece ho dovuto ricredermi, proprio buono! e la farina di castagne da un tocco decisamente autunnale! A presto una nuova ricetta con le castagne!

 

 

Pensieri e colori d'autunno

on Lunedì, 15 Ottobre 2012. Posted in all'aperto

Pensieri e colori d'autunno

Decisamente una stagione che amo l'autunno... le giornate più corte che alternano la pioggia al quel sole dalle tonalità dorate, vedere giorno dopo giorno cambiare il paesaggio e i frutti dell'orto, le ombre farsi più lunghe, l'erba ancora verde, ma le foglie che cominciano a ingiallire. La società ci vorrebbe incuranti  dell'alternarsi delle stagioni, invece il nostro corpo ci invita a prepararci all'inverno mentalmente e fisicamente. Le belle giornate da dedicare a godersi il sole, a raccogliere e mettere via frutta e verdura e quelle piovose da passare tranquillamente a casa. Ed ecco la cucina dominata dall'arancione della zucca

zucca

(questa era la prima zucca del nostro orto

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trasformata in questo bel pane morbido alla zucca)

dal marrone del pane alla segale (questo è uno dei panini realizzati con la ricetta per le "puces de siara" di Francesca)

pane segale

e dalle molteplici tonalità della frutta secca

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(e qui c'è lavoro per tutti: raccolta, sbucciatura - eliminazione del frutto -  seccatura al sole del seme, rottura del guscio e se si vuole pelatura per averle belle bianche!)

dall giallo e rosso delle mele

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E quest'anno dal meraviglioso viola delle melanzane, lunghe scure o striate che ci hanno sorpreso fruttificando più adesso che in estate!

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Viola che ben si abbina al colore dei bellissimi cespugli di settembrini

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All'aperto adoro soffermarmi a guardare gli alberi colorati e calpestarne le foglie cadute secche. Periodo introspettivo. Accorcio lo sguardo, sto attenta ai dettagli: anche in montagna mi soffermo a guardare i tronchi degli alberi, le cortecce, i funghi, gli ultimi piccoli fiori. Non più grandi paesaggi e cieli tersi.

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E dopo la pioggia, le gocce illuminate dal sole rendono tutto più bello!

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LaMelaELaFarfallaE in linea con questo periodo dell'anno con le bimbe stiamo “leggendo” questo belissimo libretto sull'alternarsi delle stagioni e sui cambiamenti di stato: "La mela e la farfalla" di Enzo e Iela Mari ed. Babalibri.

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Privo di parole, bastano le immagini leggibili anche dai più piccoli. Piccolo capolavoro di un'artista che parte dall'idea che "il pensiero dei bambini piccoli proceda per associazione. «Vorrei attirare l’attenzione sulle forme in relazione al bombardamento delle immagini prodotte dalla televisione» diceva già nel 1968! Senza dubbio una visione dei libri per l’infanzia totalmente all’avanguardia."

In autunno il bruco si chiude un po' alla volta nel suo baco, mentre attorno le foglie diventano marroni e poi cadono. Si risveglierà farfalla a primavera.

E voi come vi sentite in autunno? Quali i vostri pensieri e colori?


Qui sotto trovate i link agli altri blogger che hanno voluto condividere i loro pensieri e colori d'autunno attraverso la staffetta di Blog in Blog di questo mese. Buona lettura!

 

 

staffetta blogCasa Organizzata - http://www.4blog.info/casaorganizzata

 

Alessia scrap & craft - http://www.4blog.info/school

 

Mamma & Donna - http://www.mammaedonna.info

 

Design Therapy - http://www.designtherapy.it

 

Aline SF Persempremamma - http://persempremamma.blogspot.it/search/label/dibloginblog

 

MOnica e lo scrapbooking

 

http://monicc.wordpress.com/category/di-blog-in-blog/

 

Cristina - http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.it/search/label/Staffetta%20di%20blog%20in%20blog

 

Diario magica avventura - http://lamiadolcebambina.blogspot.it/

 

Pattibum - http://pattibum.wordpress.com/?s=di-blog-in-blog

 

Il mondo di Cì http://ilmondodici.blogspot.it/search/label/staffetta%20blog

 

simona elle - http://www.simonaelle.com/search/label/Staffetta%20tra%20blog

 

Vivere a piedi nudi - http://vivereapiedinudi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

 

Tulimami - http://tulimami.blogspot.com

 

Viaggi e Baci - http://viaggiebaci.wordpress.com

 

Due Mori Travel Blog: www.duemoritravelblog.com

 

mamma studia! http://www.mammastudia.blogspot.it/search/label/staffettadibloginblog

 

cri http://dovegirailsole.blogspot.it/

 

Essenza Burrosa http://curwitchlicious.blogspot.it/search/label/staffetta

 

StelleGemelle http://stellegemelle.com/search/label/di%20blog%20in%20blog

 

fiori e vecchie pezze http://fiorievecchiepezze.wordpress.com/

 

Accidentaccio http://accidentaccio.blogspot.it

 

I Viaggi dei Rospi http://www.iviaggideirospi.com/search/label/Staffetta%20di%20Blog%20in%20Blog

 

Learning is experience http://laproffa.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

 

Il Pampano http://ilpampano-designbimbi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

 

Bloc-Notes Ostuni http://www.ostunimagazine.com/search/label/Di%20Blog%20In%20Blog

 

paroladilaura http://www.paroladilaura.blogspot.it/

 

Debora http://crescereduegemelli-debora.blogspot.it/Idea

 

Mamma www.ideamamma.it

 

Nenè, l'architetto in salopette http://nenelarchitettoinsalopette.blogspot.it/

 

Mammachecasa! http://mammachecasa.blogspot.co.uk/search/label/Staffetta%20Di%20blog%20in%20blog

 

La Diva delle Curve http://www.divadellecurve.com/search/label/staffetta

 

Il caffè delle mamme http://www.ilcaffedellemamme.it/tag/di-blog-in-blog/

 

ero Lucy van Pelt http://erolucyvanpelt.blogspot.com/search/label/di%20blog%20in%20blog

 

Passe-partout http://partoutml.blogspot.it/search/label/staffetta%20di%20Blog%20in%20blog

 

Gina Barilla: http://ginabarilla.blogspot.it

 

Silvia Ballico: http://lavandaecioccolato.blogspot.com

 

mammamiacosafaccio!? http://mammamiacosafaccio.blogspot.it/

 

Una Mamma nel Web http://unamammanelweb.blogspot.it

 

GeGe Mastucola http://scrapmaniac.wordpress.com/

 

Home-Trotter http://home-trotter.blogspot.it

 

Bimbiuniverse http://bimbiuniverse.blogspot.it

 

Bodò. Mamme con il jolly. http://www.bbodo.it/tag/di-blog-in-blog/

 

MaVie http://www.mavie.it/tag/di-blog-in-blog/

 

Giorgia Mazzanti http://prioritaepassioni.blogspot.it/

 

The yummy mom http://theyummymom.blogspot.it/

 

RabarbaroePatate http://rabarbaroepatate.wordpress.com/tag/di-blog-in-blog-2/

 

Frittatine di ceci e cipolle

on Giovedì, 20 Settembre 2012. Posted in cucina

Adesso che Alice ha ripreso la scuola e spesso mangia fuori casa, capita che mi ritrovo a pranzare sola con Elena e non ho voglia di cose troppo impegnative, allora ecco che mi preparo una frittatina velocissima... ma senza uova!  Gli ingredienti "segreti"? La farina di ceci e l'aiuto della piccola apprendista!

Cosa vi serve:

  • qualche cucchiaio di farina di ceci (diciamo 3-4 colmi)
  • acqua q.b. per ottenere una pastella piuttosto liquida (io ne metto circa il doppio in peso della farina)
  • un rametto di rosmarino
  • una cipolla bianca fresca
  • sale integrale fino q.b.
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1 padella antiaderente

Come procedere:

La mattina prima di uscire o anche un'oretta prima di pranzo, mettete la farina in una ciotola e scioglietela con l'acqua. Aggiungete il rametto di rosmarino e mettete a riposare a temperatura ambiente.

Dieci minuti prima di pranzo, riprendete la vostra pastella, eliminate il rametto di rosmarino. Scaldate la padella antiaderente, nel frattempo aggiungete alla pastella un po' di sale, l'olio, la cipolla affettata e fate mescolare al'assistente.

aiutante

Quando la padella è ben calda versate la pastella a cucchiaiate. Lasciate cuocere scoperto finchè è ben cotta da un lato, rovesciate la frittatina con l'aiuto di una spatola e fate cuocere anche l'altro lato.

frittata

Mettete le frittatine da parte man mano ce sono pronto (ci vorrà pochissimo tempo a cuocerle tutte). 

Potete gustarle tal quali accompagnate da una insalata, oppure potete usarle per farcire un panino!

Qua sotto vedete la mia soluzione di panino imbottito con frittata e pomodori freschi dell'orto!

panino frittata

Logicamente i panini li avevo preparati io con la fantastica ricetta di Xcesca della Tana del riccio (Bottoncini al latte e tahin) con l'unica variante che ho usato solo 1 cucchiaino di malto d'orzo nell'impasto anzichè 2 cucchiai di malto di riso, che ho sostituito la farina di farro bianca con farina di farro integrale e che alla fine li ho spennellati con latte di soia. Sono morbidissimi, ideali da imbottire. 

L'altro panino invece era farcito con quello che vedete qui sotto:

melanzane1

ovvero fette di melanzane cotte in padella dopo averle spenellate di olio evo, salsa di kefir di soia e insalata si carote e rucola del giardino.

paninazzi-ripieni

La salsa di kefir la preparate in un attimo: basta avere del kefir colato da 24 ore, a cui aggiungere un cucchiaio di olio evo, 1 cucchiaino di sale fino integrale, il succo di mezzo limone e uno spicchio d'aglio tritato fino. Mescolare bene il tutto e tenere al fresco fino al momento di servire. Logicamente potete farla anche con lo yogurt colato.

Ottimi anche da portarsi fuori casa per pic-nic, gite in montagna, pranzi veloci a lavoro! 

Altre idee per i vostri paninazzi gustosi ma sani le trovate da Ravanello Curioso... 

Prima di salutarvi se siete in zona vi invito domenica alla festa delle Associazioni di Piove di Sacco, dove l'associazione Al ritmo del Tam Tam che gestisce il gas Calebassa di cui faccio parte sarà presente con un banchetto e all'ora di pranzo col punto ristoro sotto la pescheria. La mattina alle 10.30 è in programma un laboratorio per i bambini dai 3 ai 10 anni sul pane con la pasta madre dove ci sarò anch'io. I bambini impasteranno e porteranno a casa il loro panino da cuocere e per i genitori che lo vorranno sarà possibile portare a casa un po' di pasta madre. Nel caso prenotatevi il vostro pugno facendomelo presente qui sotto! E poi possiamo pranzare in compagnia con i cibi sani, a km 0 (o del commercio equo) e biologici preparati dai volontari dell'associazione con gli ingredienti acquistati attraverso il gas. 

 

 

 

Margherita salata

on Mercoledì, 05 Settembre 2012. Posted in cucina

Una torta salata da condividere

La settimana scorsa con immenso piacere ho avuto ospiti Valentina Mammafragolaecioccolato e la sua meravigliosa famiglia giunti in camper direttamente dalla Sicilia!

Due giorni fra passeggiate, giochi e letture con i bambini in casa o in giardino, impasti e ricette condivise e soprattutto tante chiacchiere sul divano tra amiche con cui si sa di avere punti di vista comuni!

 altalena

letture ponte

Per l'occasione ho messo all'opera la Gilda che ha sfornato un ottimo pane al farro e semola di grano duro che ci ha accompagnato nei vari pasti condivisi

pane

e una torta salata nata dalla rielaborazione di una ricetta per la torta di rose salata. Ne ho cambiato la forma in modo da farne un fiore di cui ogni commensale può prendere un petalo e ovviamente l'ho veganizzata, sia nella farcitura che nell'impasto. E'stata un successone, morbida, gustosa, leggera... sparisce subito!

Ecco quindi la ricetta, ad uso di Valentina che è ripartita con una figlia di Gilda nel frigo e che spero la proverà presto e di chi ha voglia di assaggiare questa meraviglia!

ingredienti per l'impasto:

  • 200 gr di kefir di soia o yogurt di soia (io ho usato il primo)
  • 150 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 200 gr di farina integrale
  • 200 gr di farina di farro bianca

ingredienti per la farcitura (tutte verdure appena colte dall'orto!):

  • 1 zucchina grande
  • 1 melanzana
  • 1 porro
  • sale integrale fino qb

All'opera!

Sciogliere la pasta madre nel kefir (o yogurt), aggiungere l'olio e il sale. Aggiungere mescolando la farina di farro e di seguito la farina integrale. Passare a impastare sulla spianatoia (se serve eventualmente aggiungere altra farina integrale durante l'impasto) fino ad avere una bella palla liscia e omogenea.

Mettere a lievitare coperta nel forno spento per almeno 4 ore o comunque fino al raddoppio dell'impasto.

Nel  frattempo affettare finemente la zucchina, il porro e la melanzana, salarli e passarli in padella antiaderente con pochissima acqua. Lasciare asciugare e spegnere.

Riprendere l'impasto lievitato, stenderlo grossolanamente sulla spianatoia infarinata e dare la forma di rettangolo spesso circa 1 cm. Versare le verdure e arrotolare. Tagliare a fette di circa 5 cm il rotolo.

Dusporre la prima fetta al centro di una teglia con carta forno e posizionare man mano tutte le fette attorno come i petali di un fiore.

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Mettere a lievitare coperto per un paio d'ore.

Accendere il forno a 190° ventilato e infornare per 40 minuti.

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Servire ancora tiepidina su un unico piatto e lasciare che i commensali si servano da soli!

PS: era la seconda volta che preparavo questa torta salata, la volta precedente nel ripieno avevo messo anche dei pezzetti di formaggio montasio che avevo da finire al posto dei porri... devo dire che questa versione vegan senza formaggio batte alla grande quella formaggiosa, soprattutto i porri danno un gusto ottimo! Quindi il mio consiglio è: resistete alla tentazione di metterci formaggi che è fantastica senza!

 

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