in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: riuso

Festa delle associazioni e i miei tortini all'amaranto

on Mercoledì, 25 Settembre 2013. Posted in all'aperto, cucina

Festa delle associazioni e i miei tortini all'amaranto

La settimana scorsa vi avevo anticipato e invitato alla festa delle associazioni di Piove di Sacco con l'associazione Al ritmo del tam tam - gas Calebassa, dove gestivamo i primi piatti del punto ristoro e presso il banchetto i laboratori di autoproduzione. Come ogni anno è stata una bella festa, molto partecipata, grazie a chi è passato a trovarmi al banchetto la mattina durante il laboratorio sul pane con la pasta madre,

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a chi mi ha tempestato di domande e a chi ha chiesto il suo pugno di pasta madre, ma soprattutto ai piccoli che hanno reso unica la festa!

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Nel pomeriggio ci sono stati altri due laboratori, il primo sul riciclo creativo di abiti e stoffe vecchie, dedicato ai bambini che si sono dedicati a cucire degli addobbi e gestito dall'amica Michela, di cui vi racconterò in una prossima occasione: Alice ha esaudito il suo desiderio di imparare a cucire con ago e filo e devo dire che per essere la prima volta se l'è cavata più che bene.

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Altrettanto impegnate e concentrate le altre bimbe...

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A seguire il laboratorio di autoproduzione dei detersivi gestito da Valeria.

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Nel mezzo il fantastico punto ristoro con i nostri piatti fatti dai soci e con i prodotti del gas (biologici e locali) e per buona parte vegetariani.

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amaranto ctmAbbiamo scelto di proporre quasi tutti piatti non usuali per la maggior parte delle persone, per far scoprire nuovi gusti e varietà di cereali. Neanche a dirlo è stato spazzolato tutto! Il mio contributo oltre al pane (che merita un post  parte) sono stati i tortini di amaranto. L'amaranto è un simil-cereale pressochè sconosciuto ai più, si presenta in chicchi piccolissimi, noi lo prendiamo del commercio equo attraverso il gas. Dico che è un simil creale perchè in realtà è una bella pianta con pennacchi rossi di cui si mangiano semi e foglie. In questo caso i semi che sembrano dei piccoli chicchi e che si cuociono come il miglio per assorbimento in acqua. Le proprietà dell'amaranto sono molto intressanti, infatti è molto ricco in ferro e logicamente non contiene glutine, quindi adatto a chi soffre di celiachia. Vi consiglio di leggere l'interessante approfondimento che trovate sul sito di ctm con la storia dell'amaranto e varie interessanti ricette.

Il gusto dell'amaranto tende ad essere terroso se non lo si lava bene prima dell'uso, quindi prima di procedere con la sua preparazione ricordatevi sempre di lavarlo sotto l'acqua corrente versandolo in colino a maglia stretta (altrimenti i piccoi chicchi scappano). Non è necessario invece l'ammollo. Di suo tende a "impaccarsi" e rimanere appiccicoso, quindi più che per preparazioni simil-risottate, lo preferisco per tortini o gnocchi. In queste vesti è gradito anche alle birbe! Alla festa ho portato come vi accennavo dei tortini mono porzione di cui vi lascio la ricetta facilissima!

Sformatini di amaranto

ingredienti (per 20 sformatini):

  • 1 kg di patate
  • 1 cavolo capuccio di medie dimensioni
  • 300 gr di amaranto in chicchi
  • olio evo qb
  • cannella
  • noce moscata
  • zenzero in polvere
  • sale qb
  • 600 gr di acqua

Preparazione:

Per prima cosa lessate le patate (con tutta la buccia), nel frattempo lavate per bene l'amaranto. Preparate una pentola con l'acqua (rapporto amaranto : acqua 1:2, ovvero 2 parti di acqua per una di amaranto). Versate l'amaranto nell'acqua e fate cuocere per una mezzora a fuoco lento e coperto e senza mescolare fino all'assorbimento totale dell'acqua. Se sobbolle inclinate il coperchio. A fine cottura lasciate riposare nella pentola. Lavate e affettate a listarelle sottili il cavolo capuccio, mettetelo in una padella capiente con poca acqua e fate cuocere coperto finchè non diventa morbido. Pelate le patate e schiacciatele con lo schiacciapatate in una ciotola molto capiente. Aggiungete cannella, noce moscata e zenzero in polvere e un filo di olio evo secondo il vostro gradimento, salate leggermente. Quando sarà cotto versate il capuccio sulle patate e mescolate bene. Aggiungete per il ultimo l'amaranto e mescolate bene.

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Disponete il composto a cucchiaiate nei pirottini (vanno benissimo quelli in silicone o anche quelli in alluminio). Riscaldate il forno a 170° e infornateli per 20 minuti. Lasciarli intiepidire e servirli rovesciandoli nel piatto.

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Alle birbe sono piaciuti e anche alla festa i bambini li hanno apprezzati molto!

E voi conoscevate l'amaranto? come lo usate?

Laboratori di autoproduzione alla festa delle associazioni

on Mercoledì, 18 Settembre 2013. Posted in all'aperto

Laboratori di autoproduzione alla festa delle associazioni

Oggi un post rapido per segnalarvi per chi è in zona che domenica ci sarà la Festa delle Associazioni a Piove di Sacco e con l'associazione Al ritmo del tam tam - gas Calebassa, saremo presenti in piazza con il consueto punto ristoro sotto la pescheria dove potrete assaggiare gustosi piatti con i prodotti che acquistiamo col gas (del commercio equo o dei produttori locali) tutti da agricoltura biologica. Inoltre potrete partecipare attivamente a tre laboratori nell'arco della giornata

ore 10.30: laboratorio di autoproduzione "MANI IN PASTA - Il pane con la pasta madre" (per bambini e adulti)

ore 11.30: laboratorio di riuso "SARTORIA CREATIVA: Nuova vita ai vestiti"

ore 16.30: laboratorio di autoproduzione "ECOPULIZIE - Detergenti amici dell'ambiente"

La mattina in occasione del laboratorio sul pane verrà spacciata la pasta madre, chi desidera potrà portare a casa il suo pugno di pasta madre, possibilmente portate con voi un vasetto di vetro con tappo.

Vi aspettiamo numerosi anche per pranzare assieme!

Baccelli di fave con tofu e un po' di Toscana

on Giovedì, 27 Giugno 2013. Posted in all'aperto, cucina

Baccelli di fave con tofu e un po' di Toscana

Rieccomi torno a scrivere dopo una settimana di sosta, giustificata da una vacanza in toscana bellissima e volata troppo presto, ospiti dall'amica Linda... volevo proporvi una ricettina semplicissima, veloce, ma buonissima con le fave, che qui da noi si fa molta fatica a trovare, mentre sono tipiche del centro Italia e anche della Toscana, giusto per stare in tema. Come vi avevo già detto quest'anno le ho piantate nell'orto e sono state piuttosto produttive, solo che se ci si limita a mangiarne i semi si ha un sacco di scarto... invece il baccello esterno è molto buono. Anzi, rispetto a quello dei piselli che è fibroso e che va cotto molto e passato col passaverdure,  questo rimane morbido e si cuoce velocemente. Alcune volte l'ho abbinato ad altre verdure e saltato in padella, stavolta ho voluto provarlo col tofu... vi lascio questa versione con la quale riesco anche a partecipare portando il mio piccolo contributo a Salutiamoci di questo mese che prevede come ingrediente proprio il tofu. Vi invito a fare un giretto da Lo, di Galline Second-life, che ci ospita questo mese dove potrete trovare un sacco di bellissime e intriganti ricette per usare al meglio questo ingrediente che rimane ostico ai più e che spesso risulta difficile da valorizzare.

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Devo dire che personalmente non lo amavo molto, ma ora ho imparato ad usarlo meglio e viene apprezzato anche da Marco. Ma veniamo alla ricetta e poi vi regalo un po' di Toscana (solo alcuni scatti, in realtà devo ancora terminare di sistemare le foto).

Baccelli di fave con tofu

ingredienti (per 2 persone):

  • 1 panetto di tofu
  • baccelli di fave (vuoti) a piacere (io ne avrò messe 3-4 belle manciate)
  • 1-2 cucchiai di aceto di mele
  • sale fino integrale qb
  • origano e timo freschi a piacere
  • olio evo qb
  • acqua qb
  • 1 spicchio d'aglio
  • 2-3 ciiuffetti di basilico fresco

Preparazione:

In una padella far rosolare l'aglio tritato in poco olio e acqua. Lavare i baccelli e tagliarli a pezzetti di 4-5 cm. Versarli nella padella, coprire e lasciare ammorbidire. Nel frattempo spezzettare il tofu e sbricciolarlo con una forchetta. Versarlo nella padella, aggiungendo se serve poca acqua. Mescolare con i baccelli e lasciare insaporire bene. Quando l'acqua si è assorbita sfumare con l'aceto, salare a piacere e aggiungere le spezie fresche. Spegnere, coprire e lasciare insaporire per qualche minuto. Servire.

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Vi assicuro che i baccelli sono morbidissimi e hanno un gusto dolcino proprio gradevole che in questo caso viene esaltato dal tofu. E voi come siete messi col tofu? Lo usate, vi piace? e con le fave?

E ora passiamo alle foto, la Toscana come te la aspetti! Altri scatti alle prossime occasioni... e intanto ringrazio nuovamente Linda e Alessia per le belle giornate e la piacevolissima compagnia.

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Lungo le mura di Monteriggioni

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Abbadia a Isola

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Flora: cisto e ginestre

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Gambassi Terme

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Torta di mele e acacia e sciroppo di fiori di sambuco

on Giovedì, 23 Maggio 2013. Posted in all'aperto, cucina

Torta di mele e acacia e sciroppo di fiori di sambuco

Vi ricordate che vi avevo detto di non buttare la purea di mele e acacia che vi rimaneva facendo la gelatina di fiori di acacia? Ecco come l'ho riusata io dopo averla dimenticata un paio di giorni in frigo... Se siete in una zona collinare o di montagna dove le acacie (robinie) sono ancora in fiore, siete ancora in tempo per raccogliere i fiori e provare questa doppia bontà: la gelatina e la torta... 

E già che siamo in tema di fiori vi lascio anche le ricetta dello sciroppo di fiori di sambuco, questo dovreste trovarlo ancora ben fiorito! 

Torta di mele e fiori di acacia

ingredienti:

  • 260 gr di purea di mele e acacia (avanzo della gelatina)
  • 200 ml di succo limpido di mela
  • 150 gr di farina integrale di farro appena macinata
  • 1 pizzico di sale
  • 40 gr olio evo
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 2 cucchiai di succo di limone

Preparazione:

In una ciotola mettere la purea di mele e acacia e scioglierla nel succo di mela limpido. Aggiungere, l'olio, la farina di farro integrale il pizzico di sale e il bicarbonato. Accendere il forno a 180° e aggiungere ultimo il succo di limone. Versare in teglia apribile cosparsa di olio e farina e versare il composto. Quando il forno sarà in temperatura infornare per 30 minuti.

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Quando si sarà raffreddata cospargere di fiori di acacia secchi.

Come vedete questo dolcetto è senza zucchero, le mele e il succo lo rendono già sufficientemente dolce. Se non avete intenzione di fare la gelatina potete partire dalle mele fresche (circa 400 gr) e dall'acacia fresca (60 gr di fiori). Basterà mettere in pentola in acciaio dal fondo spesso le mele con tutta la buccia tagliate a pezzetti e i fiori di acacia privati del picciolo. Lasciarli cuocere finchè non liberano il succo e finchè le mele saranno tenere. A questo punto potete aggiungere direttamente le farine e l'olio omettendo di aggiungere il succo di mela a meno che il composto non sia troppo secco.

A noi è piaciuta davvero molto, leggera e gustosa!

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Veniamo alla seconda ricetta, ovvero alla mia versione dello sciroppo di sambuco che ho fatto senza zucchero e col malto di mais.

Sciroppo di fiori di sambuco al malto

ingredienti:

  • 20 fiori di sambuco
  • 1,5 litri di acqua
  • 250 gr di malto di mais
  • 3 limoni a fette

Preparazione:

Mettere i fiori in una o più bottiglie di vetro (io ne ho usate tre), assieme ai limoni tagliati a fette. Coprire di acqua.

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Metterlii al sole con tappo non avvitato stretto per 5 giorni. Filtrarli schiacciando bene il succo e aggiuntere 250 ml di malto di mais.

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Mettere sul fuoco e far bollire il tutto. Sterilizzare delle bottigliette con tappo da sottovuoto (tipo succo di frutta) e invasare lo sciroppo bollente. Rovesciare e attendere il sottovuoto. Una volta aperto tenerlo in frigo.

Questa versione decisamente meno dolce di quelle che si trovano in giro a noi è piaciuta molto, la usiamo diluita in rapporto di 1 a 3 in acqua e ghiaccio o anche per un aperitico tipo Hugo con prosecco e foglia di menta.

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Queste ricette partecipano alla raccolta di riecette con erbe spontanee di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia"

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 per la categoria - acacia o robinia (robinia pseudoacacia) e sambuco (sambucus nigra).

 

Acquerelli con i pennarelli e festa del papà

on Martedì, 19 Marzo 2013. Posted in in casa, salotto

Acquerelli con i pennarelli e festa del papà

Oggi è la festa del papà, come già detto in altre occasioni non mi piacciono i regali e i "lavoretti" fatti più dagli adulti che dai bambini, solitamente mi limito eventualmente ad incanalare l'idea man mano che le bimbe producono autonomamente. E così anche in questo caso mi sono limitata a chiedere alle bimbe se avevano voglia di preparare qualcosa per il papà visto che si avvicinava la sua festa. Alice ricordava il regalo dell'anno scorso che era stato ispirato dal librino "Alice, ti voglio bene papà" e allora ha pensato di fare una serie di disegni usando varie tecniche. Logicamente Elena vedendola all'opera non si è tirata indietro e si è messa a produrre anche lei. La scelta di Alice sugli strumenti da usare per le sue opere è ricaduta sugli acquerelli-pennarelli, ovvero l'ingegnoso modo di riutilizzare i pennarelli che non scrivono più che ho letto non so quanto tempo fa da Mamma Felice. Aprofitto per raccontare di che si tratta a chi non li conoscesse.

Cosa vi serve:

  • - pennarelli che non scrivono più  - quantità a piacere (ma più ne avete meglio è - io ho aspettato di averne abbastanza per preparare gli acquerelli)
  • - 8-9 vasetti (io li preferisco in vetro trasparente, perchè si vede il colore attraverso e perchè così anche Elena si abitua a questo materiale)
  • - acqua

Come procedere:

Dividere i pennarelli che scrivono da quelli che non scrivono (da noi l'ha fatto Alice). Dividere i pennarelli per colori (i colori principali - noi abbiamo rosso, giallo, blu, verde, arancione, viola, rosa, marrone), anche questo è stato fatto da Alice. Riempire per metà i vasetti di acqua. Infilare i pennarelli divisi per colore dentro ogni vasetto, meglio se ci sono almeno 2-3 pennarelli per ogni vasetto. Vedrete che entro breve l'acqua comincerà a colorarsi (cosa che crea sempre meraviglia ai bambini). Disponete da qualche parte i vostri acquerelli per quelche giorno (vedrete che giorno dopo giorno i colori dell'acqua diventaranno sempre più intensi) e poi potete usarli a vostro piacimento. Io li ho disposti in cima alla libreria che fanno bella mostra di sè a chi passa a trovarci che spesso mi chiede di che si tratta! :-) 

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Io di solito lascio a disposizione i pennelli che vengono utili per dipingere aree più ampie, ma i pennarelli stessi possono essere usati direttamente sui fogli. Le bimbe logicamente hanno più fantasia e riescono a fare cose tipo queste stelle semplicemente picchettando il pennarello sul foglio.

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Ecco quindi le bimbe all'opera!

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Un altro giorno invece hanno preferito le tempere che hanno usato con le dita e con i pennelli o anche con i timbrini ricavati dai tappi di sughero. 

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Tutte queste opere una volta asciutte le ho riunite a creare un quaderno. Poi ho chiesto alle bimbe che mi dicessero le cose che gli piace fare col papà... le ho segnate, poi le abbiamo trascritte (in parte l'ha fatto Alice, poi si è stancata), ritagliate e attaccate sui disegni. 

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Il tutto è stato raggruppato all'interno di 2 cartoni (erano due vecchi cartoni della pizza... si capita anche a noi ogni tanto di prenderla da asporto...) che ho riunito e che Alice ha prontamente decorato con soli e cuori. Alice ha voluto intitolare il tutto "poesia per il papà", probabilmente memore di quello che stanno preparando a scuola.

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Adesso non ci resta che consegnare il tutto e festeggiare! 

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Sbrisolona al miglio

on Mercoledì, 09 Gennaio 2013. Posted in cucina

Come recuperare l'okara del latte di miglio e nocciole

Sbrisolona al miglio

Come promesso vi svelo cosa ho realizzato con l'okara del latte di miglio e nocciole. L'idea fin da subito era di usarlo per qualcosa di dolce, all'inzio pensavo dei finger food... poi invece la ricetta si è trasformata, come accade spesso, mentre la realizzavo e così è nata la sbrisolona al miglio. Il risultato è stato ottimo, anche se in realtà l'avrei voluta più croccante, invece era sbricciolosa, ma tutto sommato morbidina... niente di male, le bimbe hanno gradito tantissimo! ed in effetti era proprio buona!

ingredienti:

  • 215 gr di okara di latte di miglio e nocciole (composto da miglio in chicchi, nocciole, mandorle e acqua)
  • 100 gr di malto di riso
  • 20 gr di farina integrale di riso (io come sempre l'avevo macinata col mulinetto)
  • 80 gr di sfarinato integrale di grano tenero (al solito macinato col mulinetto, ma con grana un po' più grossa)
  • mezzo cucchiaino di bicarbonato
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 1 cucchiaio di farina di mandorle

Preparazione:

Ho mescolato il tutto ottenendo un composto granuloso, piuttosto denso. L'ho versato in una teglia con carta forno, livellandolo con i rebbi di una forchetta.

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Ho cotto per 25 minuti a 180° forno ventilato.

Lasciato raffreddare e mangiato! 

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Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette col miglio del mese di Gennaio di Salutiamoci (ospitato da Federica di Architettarte).

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Questa ricetta partecipa anche al contest Felici e Curiosi di Ravanello Curioso e Le delizie di Feli per la sezione dolci.

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Questi gli ingredienti scelti fra i magnifici 20: il malto, le mandorle, le nocciole e la cannella.

Albero di Natale ricicloso

on Lunedì, 03 Dicembre 2012. Posted in salotto

Albero di Natale ricicloso

Oggi quando abbiamo estratto il biglietto contenuto nel nostro calendario dell'avvento abbiamo trovato questo disegno (fatto da Alice):

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L'albero di Natale! E allora che albero di Natale sia! Anche quest'anno ho voluto porporre qualcosa di particolare che mi permettesse di riusare qualcosa (ritagli di stoffa) e di far divertire le bimbe. Quindi ho pensato di usare come lo scorso anno il pilastro del salotto per posizionare un abete fatto con i ritagli di stoffa. Devo dire che il risultato è stato superiore alle aspettative e soprattutto che le bimbe si sono divertite molto sia a crearlo sia a giocarci, infatti l'attività preferita di Elena è diventata staccare e riattaccare le palline... Vi lascio un po' di indicazioni nel caso vi piacesse l'idea e voleste provare a farlo con i bimbi o da soli! In effetti è bello da vedere e non occupa spazio e questo gioca decisamente a suo favore! :-)

Occorrente:

  • 7 ritagli di stoffa sulle tonalità del verde e bianco (la più grande con base 80 cm) per creare l'abete
  • 1 ritaglio di stoffa pelosa lunga almeno 80 cm e alta una decina di cm (io l'avevo avanzata dal costume da orsa bianca di carnevale) per fare la neve
  • 1 ritaglio di stoffa con fiore o stella da mettere in cima all'abete
  • piccoli ritagli di tutti i colori per fare le palline (io ho usato dei ritagli di pannolenci)
  • nastro biadesivo
  • metro da sarta
  • 2 piccole aiutanti

Realizzazione:

Per prima cosa prendete la stoffa verde più grande che avete (nel mio caso un pezzo di una vecchia camicia di Marco con tanto di bottoni): questa sarà la parte più larga del vostro albero. Le misure della mia base sono lunghezza a piacere (io ho tenuto tutta la lunghezza della camicia che poi ho abbottonato attorno al pilastro), direi minimo 80 cm e altezza 30 cm. Poi proseguite tagliando tutte le altre stoffe via più piccole a forma di trapezio: la seconda con base maggiore 60 cm e base minore 50, la terza con base maggiore 55 e base minore 45, la quarta con base maggiore 50 e minore 40, la quinta con base maggiore 45 e minore 35, la sesta con base maggiore 40 e minore 30. Concludete con la più piccola tagliandola a triangolo con base 35 cm. L'altezza può essere variabile, vedete voi in base ai ritagli che vi ritrovate.

Ritagliate la stella/fiore da mettere in cima. Ritagliate palline e stelline colorate a vostro piacimento.

Provate a montare a pavimento l'albero

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Passate ad attaccare i singoli strati al muro-pilastro con lo scotch, ovvero ad assemblare l'abete con la'iuto delle aiutanti: una che passa le stoffe e l'altra che le posiziona: non vi rimane che attaccare i pezzi di nastro adesivo!

Come vi dicevo nel mio caso ho tenuto i bottoni della camicia per vestire la base del pilastro.

base albero

pallineProseguite fino alla fine e attaccate in cima il fiore/stella e alla base la neve pelosa. Attaccate un pezzo di nastro biadesivo su ogni pallina o stellina e consegnatele alle aiutanti che le attaccheranno (e staccheranno e attaccheranno e staccheranno e riattaccheranno e staccheranno...) al loro piacimento.

Eccole qui a fianco che si consultano sul da farsi...

E quando finalmente avranno finito ecco l'abete in tutto il suo splendore! :-) Pronto per varie giornate di gioco...

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E voi avete già fatto l'albero? Lo farete?

 

 

Calendario dell’avvento ricicloso

on Mercoledì, 28 Novembre 2012. Posted in salotto

Con i calzini vecchi

Calendario dell’avvento ricicloso

E' ormai il terzo anno che in questo periodo la casa, in particolare il salotto, comincia a cambiare aspetto, avvicinandosi il Natale. Infatti fra ieri e oggi è apparso il nostro nuovo calendario dell'avvento che ci farà compagnia per un mesetto circa. Nella nostra versione questo "calendario" ci aiuta a passare meglio queste lunghe e buie giornate invernali, infatti io non propongo il classico calendario con dolcetti o cioccolatini, bensì una versione che contiene per ogni giorno un'attività da fare con le bimbe o qualcosa da leggere assieme. 

L'anno scorso avevo usato i rotoli di carta igienica, quest'anno invece abbiamo svuotato il cassetto dei calzini vecchi: calzini spaiati, bucati, usurati, diventati troppo piccoli... chi non ne ha? E allora via con la "creazione"!

Apriamo il nostro cassetto e cerchiamo i calzini più colorati! e realizziamo una sorta di stendino colorato con i calzini, ognuno conterrà la sorpresa - attività del giorno.

calzini

Cosa vi serve:

  • 24 calzini (anche bucati vanno benissimo!)
  • uno spago resistente
  • 24 mollette di legno
  • cartonicino o cartone
  • pennarelli colorati
  • nastro adesivo
  • 2 chiodi a cui appendere (se non li avete già in casa)

Realizzazione:

Per prima cosa tagliate dal cartoncino dei quadratini 3 x 3 cm circa o fate tagliare a degli aiutanti se il cartoncino è leggero. Nel mio caso ho tagliato io perchè era un cartone troppo grosso. Nel frattempo Alice si è ocupata di scrivere i numeri sui vari quadratini di cartoncino con i pennarelli colorati.

numeri su cartoncino

Procedete attaccando con il nastro adesivo i numeri sulle mollette. 

Decidete dove posiszionare il vostro "filo" di calzini. Se non ci sono chiodi, munitevi di martello e attaccane uno per ogni estremità. Io ho recuperato i soliti chiodi dei portafoto usati anche l'anno scorso, in questo modo il filo con i calzini attraversa tutto il salotto e accoglie allegramente chi entra in casa. Ma soprattutto il filo è sufficientemente alto per non essere raggiunto dalla piccola Elena che altrimenti tirerebbe giù tutto. Dicevamo fate le vostre valutazioni, eventualmente fate una prova... come abbiamo fatto noi...

prova posizione filo

qui era troppo basso...

A questo punto legate una delle estremità dello spago ad un chiodo e l'altra all'altro chiodo. Procedete attaccando i calzini con le mollette al vostro filo, usando le mollette numerate. 

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Ecco fatto! Il calendario è pronto: non vi resta che riempirlo a vostro piacimento... 

E se cercate altre idee andate a fare un giro da Equazioni! Trovate gli altri calendari dell'avvento riciclosi partecipanti al Christmass Blogging - raccolta di calendari dell'avvento!

xmasblogging avvento

PS: Ringrazio Supermamma che mi ha suggerito questa idea con il suo commento sul post dell'anno scorso!

 

Miglio cremoso ai ceci vs crocchette di miglio ai ceci

on Lunedì, 19 Novembre 2012. Posted in cucina

Miglio cremoso ai ceci vs crocchette di miglio ai ceci

Anche stavolta doppia ricetta, anche stavolta un'idea per il riutilizzo degli avanzi... Ma partiamo dall'inizio!

Le bimbe in questo periodo chiedono spesso per cena una "zuppa cremosa" (alternata alla minestrina con pastina... :-)) con la quale loro intendono qualunque mix di verdure o legumi o cereali frullati o comunque molto cotti, quasi sciolti, in modo da ottenere una crema. Visto che era il giorno del miglio (lo preparo almeno una volta la settimana) ho deciso di farla proprio con questo buonissimo cereale, che di solito preparo asciutto (qui trovate una proposta di migliotto). Stavolta ho un po' abbondato con la preparazione e me è avanzato un po', da questo è nata la seconda ricetta, anch'essa gradita dalle piccole di casa, visto che si presenta tipo "finger food", ovvero mangiabile con le mani!

La ricetta della zuppa parte da una che avevo letto sul libro "Cucinare i cereali" di Alice Savorelli (Terranuova edizioni), che io ho leggermente rivisto.

Miglio cremoso con ceci

ingredienti:

  • 200 gr di miglio in chicchi
  • 1 piccolo porro (o mezzo grande)
  • 150 gr di ceci già cotti
  • una decina di castagne cotte al forno
  • 300 ml di latte di avena (autoprodotto)
  • 1 cucchiaio di farina di riso (30 gr circa)
  • olio evo qb
  • sale marino fino integrale qb
  • sale marino grosso integrale
  • noce moscata

Preparazione:

Per prima cosa cuocere il miglio (ed eventualmente i ceci se non li avete già cotti - questi ultimi io li lascio in ammollo per 12 ore, poi li cuocio per un paio di ore con un pezzetto di alga kombu finchè non sono teneri). Per il miglio io faccio così: metto a bollire una quantità d'acqua pari al doppio del volume del cereale. Quindi in questo caso ho messo a bollire 400 ml di acqua in una pentola dal fondo spesso. Nel frattempo ho lavato i chicchi sotto l'acqua corrente con l'uso di un passino e li ho versati nell'acqua con un pizzico di sale grosso. Dal bollore, abbassare la fiamma al minimo, coprire col suo coperchio e lasciar cuocere molto lentamente per 20 minuti. A fine cottura dovreste trovare tutta l'acqua assorbita dal cereale.

Mentre il miglio cuoce, lavate e affettate il porro e tritatelo e mettetelo a rosolare con un filo d'olio e poca acqua in una pentola ampia dal fondo spesso. Aggiungete i ceci e le castagne tagliate a pezzetti. Fate cuocere per qualche minuto, salate. 

Quando il miglio è cotto aggiungetelo al porro, mescolate. Aggiungete il latte di avena, mescolate e riaccendete il fuoco. Quando è caldo versate a pioggia il cucchiaio di farina di riso, mescolando molto bene. Fate bollire per qualche minuto finchè la crema sarà addensata. A fine cottura completate con un filo di olio evo e una macinata di noce moscata.

miglio cremoso

Questa zuppa cremosa è stata decisamente apprezzata... però ne è avanzata un po', circa un piatto e siccome non butto via nulla, una volta fredda l'ho messa in frigo per il girono dopo.

Quando l'ho estratta dal frigo il giorno dopo, l'ho ritrovata ben addensata, allora ho pensato di farne qualcosa di diverso:

Crocchette di miglio e ceci

ingredienti:

  • una porzione di miglio cremoso
  • 2 cucchiai colmi di farina di mais integrale macinata fine + 1 per la panatura
  • 1 pizzico di sale fino integrale

Recupero al volo!

Aggiungere al miglio cremoso i due cucchai di farina di mais integrale e mescolare bene. Versare su un piatto l'altro cucchiaio di farina. Con le mani formare dei rotolini con l'impasto ottenuto. Rotolarli nella farina di mais e disporle su una teglia rivestita di carta forno.

crocchette da cuocere

Proseguire fino alla fine degli ingredienti. Accendere il forno a 180°, quando è caldo far cuocere le crocchette per 10 minuti, girarle e cuocerle per altri 10 minuti, finchè ben dorate. Salare a piacere. Servire calde!

crocchette cotte

Croccanti fuori e morbide dentro... e non fritte!

Anche queste ricette partecipano al contest Felici e Curiosi di Ravanello Curioso e Le delizie di Feli per la sezione salati.

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In questo caso gli ingredienti usati fra i magnifici 20 sono: fra i legumi, i ceci, fra le spezie la noce moscata e logicamente l'olio evo.

 

Giornata del baratto

on Venerdì, 16 Novembre 2012. Posted in all'aperto

Giornata del baratto

Non vedo l'ora che arrivi sabato prossimo, il 24 novembre, perchè parteciperò per la prima volta alla giornata del baratto, la prima organizzata dall'associazione Al ritmo del tam tam, che gestisce il gas Calebassa di cui faccio parte. 

Proveremo a sperimentare un'altro modo di fare economia attraverso lo scambio in natura.
Il baratto riduce gli sprechi e accorcia le distanze tra le persone, perchè rimette in circolazione tutto ciò non ci serve più ma che ancora è perfettamente utilizzabile da altri.

Mi sono accorta che in casa c'è sempre qualcosa che non serve più, che giace nel dimenticatoio, o che magari saremmo tentati di buttare, allora che c'è di meglio che ridare vita alle cose dandogli un nuovo proprietario? Ne parlavo nell'ultimo articolo sulla rubrica GocceVerdi, sul magazine Newedonna (se volete leggerlo tutto cliccate QUI).

Le regole sono semplici:

 

  • Per poter partecipare alla giornata del baratto è necessario pre-iscriversi compilando il modulo che trovate sul sito dell'associazione (cliccate QUI per accedervi direttamente), tramite il sito dell'associazione, la mail o di persona entro le 15 del giorno stesso (24 novembre): quindi potete anche decidere all'ultimo!
  • Per partecipare allo scambio ciascuno porterà uno o più oggetti che non usa più e che vuole scambiare con altri.
  • Gli oggetti devono essere in buono stato. Ognuno è responsabile degli oggetti che porta.
  • Gli oggetti dovranno rientrare in una delle tipologie di seguito riportate ed essere suddivisi in maniera ordinata:

 

  • Libri

 

  • Semi
  • Vestiti bambino
  • Vestiti adulto
  • Giochi
  • Oggetti per la casa/vari

 

Non sono ammessi alimenti e deperibili.

 

Ciascun oggetto dovrà riportare un cartellino con il nome del proprietario.

 

In caso di tanti oggetti di una stessa tipologia, chiediamo di sistemarli in scatole in modo che sia più facile l'esposizione.

 

Lo scambio degli oggetti potrà avvenire all'interno della stessa tipologia o tra tipologie diverse e, in ogni caso, sarà concordato tra i proprietari (possono essere effettuati scambi a due o a più persone).

 

Ciascuno a fine giornata si riporterà a casa quanto non scambiato.

 

Il ritrovo è alle 14.30 per sistemare il materiale. L'inizio degli scambi alle 15.00.

Vi aspettiamo numerosi! L'appuntamento è presso la sala polivalente del patronato della parrocchia di S.Anna di Piove di Sacco (PD).

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