... racconti dall'orto di ottobre: selvaggio più che mai l'orto in questo periodo continua a donare abbondantemente cibo! Non solo a noi... infatti la popolazione che si aggira per l'orto è varia e non sempre graditissima... ammettiamolo! :-) Entrare nella selva autunnale vuol dire uscirne ricoperti di punture di zanzare che personalmente attiro abbondantemente, dover spostare dai finocchi i bellissimi quanto golosi bruchi di cavolaia che altrimenti si mangerebbero tranquillamente l'intera semina, far sloggiare le cimici che rosicchiano i pomodori e magari allontanare le chiocciole dai cavoli... per quanto possibile... quella una lotta persa in partenza, vincono sempre loro! Ah, si, è tornata a farsi vedere pure la nostra amica talpa con le sue passeggiate proprio sotto ai radicchi.
E pazienza, nonostante tutto non ci si può lamentare del raccolto! I pomodori, soprattutto i piccoli continuano a produrre alla grande, peperoni e melanzane sono in piena forma e aspettiamo che crescano e maturino al sole autunnale, per le zucchine è tornata primavera. Abbiamo anche ritrovato un paio di zucche violine dalla selva delle zucche... L'erba continua a crescere alla grande e il lavoro di tagliarla non manca per la gioia delle birbe che la trovano un gioco ideale... probabilmente ha un'azione rilassante| I cavoli crescono bene, nonostante l'assalto rosicchiante delle lumache

qui sopra il cavolo cinese e i broccoli

il cavolo rosso e Elena sopresa di trovare ancora tutti questi pomodori

e la selva di radicchi. A breve saranno pronte anche le rape e stiamo raccogliendo i pochi porri e anche qualche novità. Vi ricordate per esempio l'okra che avevo seminato a giugno? Solo quattro piantine sono sopravissute e qualche frutto l'hanno fatto: io speravo di averne più e di poter provare qualche ricetta con loro come protagonisti (tipo questa che trovate da Felicia), invece erano troppo pochi e alla fine li ho aggiunti alle verdure per un semplice cous cous. Comunque i frutti sono questi:

Le foglie sono simili a quelle della malva di cui l'okra è parente, anche i fiori assomigliano, più grandi e color giallino. I frutti li ho raccolti della dimensione di 5 cm come mi aveva suggerito Felicia, l'interno è così:

La consistenza è un po' gelatinosa e cuociono abbastanza velocemente se tagliate a fettine.
Altra cosa che abbiamo seminato a giugno è il mais antico, anche in questo caso i semi provenivano dallo scambio di Ferrara di marzo, purtroppo i semi erano pochini, solo 5, le cinque piante sono nate tutte, ma logicamente non ci si può aspettare chissà che raccolto in temini di quantità. Le pannocchiette che abbiamo raccolto, più piccole di quelle usuali, sono bellissime, con chicchi tondi disposti in modo irregolare. Penso che ne terremo un bel po' da seminare il prossimo anno... per il resto pop-corn! :-)

Qui vedete a destra una nostra pannocchia, a sinistra una pannocchia che ho raccolto lungo la strada proveniente da un campo qui vicino...
L'altra settimana ho anche ricevuto una gradita sorpresa da parte dell'amica Jessica che ha sfidato le poste italiane inviandomi con posta prioritaria una piccola confezione di pomodori colorati: gialli e neri

buonissimi e dolcissimi! La cosistenza dei gialli è diversa da quelli nostri che ho nell'orto, sono come più pastosi... allora oltre a gustarli ho deciso di tenerne i semi assieme a quelli dei pomodori gialli grandi e piccoli che avevo seminato quest'anno e che avevo ottenuto dallo scambio primaverile.
La conservazione dei semi di pomodoro non è cosa scontata. Se volete cimentarvi trovate da Stefania la descrizione del procedimento preso dal libro "Manuale per salvare i semi dell'orto e la biodiversità", che ho prontamente messo in pratica. Vi servono dei pomodori ben maturi, di cui va spremuta la polpa con i semi senza buccia. Si mettono in ciotole o bicchieri che vanno lasciate per 3 giorni a temperatura ambiente finchè si forma una muffa bianca.

Su ogni ciotola va riportato il tipo di pomodoro così poi non vi sbagliate. Passati i 3 giorni si toglie la muffa, si aggiunge acqua, si filtrano con un colino e si mettono ad asciugare in piattini. Vanno rigirati ogni tanto in modo che non si attacchino. Quando saranno ben asciutti si possono passare all'interno di bustine o vassetti di vetro. Io semplicemente creo delle bustine di carta. Ecco qui sotto l'aspetto dei semi seccati e pronti per essere messi via: come vedete hanno un aspetto pelosetto.

E i vostri orti in terra o sul balcone come vanno?