in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: mele

Girelle di sfoglie di mela

on Lunedì, 02 Dicembre 2013. Posted in cucina

Girelle di sfoglie di mela

Chi mi segue sa che da un po' di mesi ho la fortuna di avere un essicatore in condivisione con mia sorella, che mi è stato utilissimo per seccare un sacco di frutta e verdura estiva che sto usando in vario modo in questo periodo. Però neanche ora l'essicatore è a riposo, infatti c'è moltissima frutta invernale che merita di essere essiccata, in primis le mele, che sono un classico, ma anche i cachi (che seccati quando sono ancora duri perdono l'effetto "legante" e sono dolcissimi - infatti le bimbe dicono che sono caramelle) e i kiwi sono ottimi! Oggi voglio proporvi una ricetta fatta in buona parte con l'essicatore, in particolare con le mele essiccate in modo alternativo, per ottenerne una "sfoglia". Vi ho incuriosito? Le girelle qui sopra sono ottenute esclusivamente da frutta essiccata e secca, gustose e buonissime!

Fine giugno: frutti e iperico

on Sabato, 29 Giugno 2013. Posted in all'aperto, orto

Fine giugno: frutti e iperico

Fine giugno, finalmente l'orto produce bene (e non solo zucchine! :-)), anche se continua ad essere un po' indietro rispetto agli anni passati... Siamo tornati dalla Toscana e abbiamo trovato i primi pomodorini maturi... come sempre mangiati seduta stante dalle birbe! Anche le altre solanacee cominciano ad essere produttive...

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I fagiolini cresciutissimi hanno i loro bei fiori e i baccelli piccolini

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Mentre purtroppo la cavolaia ha preso d'assalto i cavoli capucci

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In crescita anche le piante "sperimentali" dai semi di Ferrara: i fagioli pavone, il mais antico e l'okra

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Forse riusciremo a mangiare le albicocche che sono ancora gialline...

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Crescono le 4 mele superstiti

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e le nocciole

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E guardate qua! L'uva selvatica ci ha fatto un bel regalo... quest'anno forse riesco a fare i sugoi...

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Si è arrampicata su per il salice ed è colma di grappoli!

In questo periodo in giardino ho anche l'iperico, un po' in ritardo rispetto al solito. Solitamente lo raccolgo a San Giovanni, ma quando siamo partiti la settimana scorsa ancora nessuno ne era sbocciato, invece lì era già ben fiorito

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e allora ne abbiamo approfittato, complice anche il fatto che era proprio San Giovanni tra l'altro con una fantastica luna piena... giorni e notti magiche!

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Eccoci tutte all'opera, grandi e piccole!

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e per finire ecco i vasetti al sole! Un mese di attesa per avere l'olio pronto! 

E voi avete raccolto l'iperico? Come procedono i vostri raccolti?

 

Il palloncino rosso e altre storie

on Venerdì, 31 Maggio 2013. Posted in libri

Il palloncino rosso e altre storie

Atmosfericamente parlando è uno strano periodo questo... il caldo che non arriva e anche il sole che si fa desiderare... tanto che Alice ogni tanto mi va in confusione e mi chiede in che stagione siamo oppure pensa che l'estate sia già passata... E' vero che l'orto aiuta a far chiarezza, ma secondo me lei aveva bisogno di avere il quadro completo... allora abbiamo ripreso in mano un librino che avevamo già trovato in biblioteca, "La mela e la farfalla" di Iela ed Enzo Mari, solo che stavolta l'ho trovato in una versione della Einaudi Ragazzi, accompagnato da altre due "storie" sempre di Iela Mari. Si tratta di un libro ormai fuori catalogo, ma facilmente lo trovate in biblioteca oppure trovate le singole storie pubblicate singolarmente.

Tutte e tre le storie sono caratterizzate dal fatto di essere senza testo, senza parole, leggibilissime quindi anche dai bimbi da soli... nel nostro caso a volte le bimbe vogliono che qualcuno le accompagni raccontando, altre preferiscono essere loro a raccontare, altre ancora le leggono tra di loro (tipo Alice che racconta ad Elena), altre si limitano a sfogliare il libro da sole e si fermano più o meno a lungo sulle varie pagine.

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La prima storia "Il palloncino rosso" vede come protagonista un bambino che crea un palloncino con la gomma da masticare (o lo gonfia come preferisce dire Alice): il palloncino cambia forma diventando mela, poi farfalla, poi fiore, poi ombrello e tornando quindi nelle mani del bambino. E' l'unica di queste storie ad avere un inizio e una fine.

La seconda storia, ha come protagoniste una mela e una farfalla che il lettore segue nelle stagioni: la mela matura e il bruco diventa farfalla, le foglie cadono e ricrescono e la farfalla lascia il suo "ovetto" sul fiore di melo. 

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Infine la terza storia "L'albero" ha come protagonista un albero attorno al quale si sussegono le stagioni. Sull'albero arrivano degli uccelli, fanno il nido, nascono i piccoli e poi se ne ripartono. Sotto l'albero c'è la tana di uno scoiattolo che si diverte a saltare sulla quercia e a mangiarne le ghiande. Tre semini crescono lì vicino: una pianta di tarassaco, una di fagioli e una di avena.

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Queste due storie potenzialmente possono ripetersi e rileggersi all'infinito. Alice si diverte anche a farne un gioco delle differenze, a confrontare le pagine e cercare cosa è cambiato da una all'altra. E a scoprire a che punto siamo adesso confrontando le piante dell'orto o del giardino con quelle del libro.

Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.

W l'essicatore!

on Mercoledì, 29 Maggio 2013. Posted in all'aperto, cucina

W l'essicatore!

Anche quest'anno è finalmente arrivato il periodo della raccolta della camomilla, che fortunatamente continua a crescere nell'orto e che ci rifornisce di fiori da seccare per l'inverno. Ecco quindi anche stavolta le birbe all'opera nella raccolta dei fiorellini.

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Oltre che la camomilla, anche la melissa è piena forma e allo stesso modo tutte le varietà di menta (ne ho 4 tipi diversi)... e allora questo è il periodo migliore per raccoglierle e seccarle.

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Raccolta della melissa

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Mentuccia (dal sapore leggero)

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Menta romana (gusto forte)

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Menta simil piperita (dal sapore molto forte)

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Menta selvatica portata a casa dalla montagna (dal gusto delicato)

Fino allo scorso anno essiccavo semplicemente appendendo i rametti al buio per un po' di giorni, per le spezie e mettendo i capolini ben distesi su un telo per la camomilla. Quest'anno invece ho a disposizione un nuovo arrivo, acquistato usato con mia sorella da Michela, che ringrazio tantissimo: l'essicatore! E allora eccole prime spezie e fiori messe a seccare con l'immancabile collaborazione delle birbe: menta, camomilla, melissa.

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Ed ecco il risultato!

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L'altra prova è stata con la frutta, ovvero con banane, kiwi, fragole e mele, tutti tagliati a fettine.

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Tutti ottimi, solo le fragole un po' delicatine perchè tendono ad attaccarsi ai cestelli, ma niente di grave. Anche in questo caso ecco la frutta pronta da usare... a parte le banane che sono state tutte divorate dalla piccola Elena!

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Quale modo migliore per godere della dolcezza della frutta anche quando la sua stagione è passata? Io ho già iniziato ad aggiungere un po' di questa frutta secca nel muesli per la colazione, che può essere anche di sola frutta secca mista... una delizia!

Ah, per chi non ha l'essicatore ma volesse seccare per bene le foglie un altro metodo semplice che ho provato è questo. Procurarsi una federa per cuscino e infilare dentro tutte le foglie. Appenderla allo stendino all'ombra, ma all'aria rimestandole ogni tanto e controllando. Alla fine si ottiene un ottimo risultato! E poi via alle tisane calde o fresche! 

Ah, logicamente il tè alla menta finchè c'è a disposizione la menta fresca lo potete fare usando direttamente dei rametti da mettere in infusione nell'acqua bollente per qualche minuto... ottimo anche da freddo!

E voi seccate le spezie o la frutta? 

Questo post partecipa alla raccolta di ricette con erbe spontanee di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia".

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 con camomilla, melissa e menta.

Nonostante tutto l'orto cresce...

on Mercoledì, 29 Maggio 2013. Posted in orto

Nonostante tutto l'orto cresce...

Anno non semplice questo per l'orto... temperature ancora bassine, primavera arrivata tardi e picchi di basse temperature anche in questi giorni. Molte cose seminate prima in vaso per poi essere spostate a terra... (come le carote che vedete qui sopra... ah, sono quelle dei semi scambiati a Ferrara!) però un po' alla volta e nonostante tutto qualcosa ne esce. Ecco la situazione da noi. Cominciamo dagli alberi da frutto.

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Le mele stanno benone, crescono bene e sull'alberello sebbene piccolo ce ne sono una decina.

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Albicocche: quelle che ci sono sono belle, peccato che siano davvero poche rispetto allo scorso anno, già erano pochine in partenza visto che l'albero era fiorito quando faveva ancora freddino, ora ne sono rimaste 4 o 5...

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Questi invece sono i fiori del caco... speriamo bene!

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Sempre frutta ma a terra, le fragole... poche ma buone... ma qui è stata anche colpa nostra perchè ci eravamo ripromessi di trapiantarle e non l'abbiamo fatto...

Passando ad altro genere di frutti ecco i primi pomodorini datterini

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e i cetrioli

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e le fave

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e infine con grande soddisfazione il primo raccolto delle piccole e tenere zucchine

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Finite direttamente nei piatti!

Questo si trova passeggiando nell'orto e nel giardino di giorno... ma anche la notte ha le sue belle sorprese e regala intense emozioni a grandi e piccoli... le lucciole! Luci spente, voci che sussurrano, perdersi a seguire queste lucine intermittenti è una cosa magica... logicamente impossibile fotografarle... ho provato a fare un piccolo video che sicuramente non rende l'idea... se riesco lo metto nella pagina FB.

E i vostri orti e giardini come stanno? Avete individuato le lucciole?

Torta di mele e acacia e sciroppo di fiori di sambuco

on Giovedì, 23 Maggio 2013. Posted in all'aperto, cucina

Torta di mele e acacia e sciroppo di fiori di sambuco

Vi ricordate che vi avevo detto di non buttare la purea di mele e acacia che vi rimaneva facendo la gelatina di fiori di acacia? Ecco come l'ho riusata io dopo averla dimenticata un paio di giorni in frigo... Se siete in una zona collinare o di montagna dove le acacie (robinie) sono ancora in fiore, siete ancora in tempo per raccogliere i fiori e provare questa doppia bontà: la gelatina e la torta... 

E già che siamo in tema di fiori vi lascio anche le ricetta dello sciroppo di fiori di sambuco, questo dovreste trovarlo ancora ben fiorito! 

Torta di mele e fiori di acacia

ingredienti:

  • 260 gr di purea di mele e acacia (avanzo della gelatina)
  • 200 ml di succo limpido di mela
  • 150 gr di farina integrale di farro appena macinata
  • 1 pizzico di sale
  • 40 gr olio evo
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 2 cucchiai di succo di limone

Preparazione:

In una ciotola mettere la purea di mele e acacia e scioglierla nel succo di mela limpido. Aggiungere, l'olio, la farina di farro integrale il pizzico di sale e il bicarbonato. Accendere il forno a 180° e aggiungere ultimo il succo di limone. Versare in teglia apribile cosparsa di olio e farina e versare il composto. Quando il forno sarà in temperatura infornare per 30 minuti.

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Quando si sarà raffreddata cospargere di fiori di acacia secchi.

Come vedete questo dolcetto è senza zucchero, le mele e il succo lo rendono già sufficientemente dolce. Se non avete intenzione di fare la gelatina potete partire dalle mele fresche (circa 400 gr) e dall'acacia fresca (60 gr di fiori). Basterà mettere in pentola in acciaio dal fondo spesso le mele con tutta la buccia tagliate a pezzetti e i fiori di acacia privati del picciolo. Lasciarli cuocere finchè non liberano il succo e finchè le mele saranno tenere. A questo punto potete aggiungere direttamente le farine e l'olio omettendo di aggiungere il succo di mela a meno che il composto non sia troppo secco.

A noi è piaciuta davvero molto, leggera e gustosa!

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Veniamo alla seconda ricetta, ovvero alla mia versione dello sciroppo di sambuco che ho fatto senza zucchero e col malto di mais.

Sciroppo di fiori di sambuco al malto

ingredienti:

  • 20 fiori di sambuco
  • 1,5 litri di acqua
  • 250 gr di malto di mais
  • 3 limoni a fette

Preparazione:

Mettere i fiori in una o più bottiglie di vetro (io ne ho usate tre), assieme ai limoni tagliati a fette. Coprire di acqua.

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Metterlii al sole con tappo non avvitato stretto per 5 giorni. Filtrarli schiacciando bene il succo e aggiuntere 250 ml di malto di mais.

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Mettere sul fuoco e far bollire il tutto. Sterilizzare delle bottigliette con tappo da sottovuoto (tipo succo di frutta) e invasare lo sciroppo bollente. Rovesciare e attendere il sottovuoto. Una volta aperto tenerlo in frigo.

Questa versione decisamente meno dolce di quelle che si trovano in giro a noi è piaciuta molto, la usiamo diluita in rapporto di 1 a 3 in acqua e ghiaccio o anche per un aperitico tipo Hugo con prosecco e foglia di menta.

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Queste ricette partecipano alla raccolta di riecette con erbe spontanee di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia"

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 per la categoria - acacia o robinia (robinia pseudoacacia) e sambuco (sambucus nigra).

 

Gelatina di acacia e mele

on Sabato, 18 Maggio 2013. Posted in all'aperto, cucina

e qualche premio in arretrato...

Gelatina di acacia e mele

L'amica Mari di CucinaVerdeDolceSalata, è stata così gentile da assegnarmi il premio Very Inspiring Blogger Award e con questo mi ha fatto ritornare alla memoria anche tutti i premi che ho ricevuto dall'inizio dell'anno e ai quali per un motivo o per la'ltro non ho mai risposto... quindi doppio grazie al lei sia per il premio del quale sono onorata, sia per avermi fatto ricordare gli altri! Per rimediare e scusarmi ho pensato di riunire in questo post tutti i premi e i ringraziamenti e di dedicare una dolcezza naturale a tutti quelli che mi hanno premiato oltre che a chi mi segue sempre... 

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Per prima cosa gli altri premi quali erano? A inizio anno Felicia, mi aveva passato il premio "Blog dell'anno 2012

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A seguire Elisabetta di Neuropepe mi aveva riassegnato il premio per il Blog 100% affidabile che avevo già ricevuto, ma riprendo con molto piacere, nonchè il Liebster Award

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Se manca qualcuno fatemelo presente! :-)

Ognuno di questi premi prevede di passarlo ad altri... e l'ultimo di raccontare sette cose su di me. Seguo le regole di quest'ultimo e passo il premio ad altri 15 blogger che se vogliono possono prendere anche gli altri premi... diciamo che premio alcuni di quelli con cui attualmente mi sento più in sintonia anche se probablimente saranno già stati pluripremiati: se vi fa piacere condividete il premio a vostra volta!

Comincio con le sette cose su di me:

  1. sono felice!
  2. adoro cucinare e mettermi in gioco provando cose nuove
  3. mi piace camminare all'aria aperta e sentirne prufumi, suoni e gusti
  4. adoro stare e giocare con i bambini
  5. mi piace andare per mostre (d'arte, di architettura...)
  6. mi piace conoscere persone nuove sia virtualmente, ma meglio ancora di persona
  7. non mi annoio mai!

Questi i blog a cui passo il premio (o i premi se vorranno), in ordine rigorasamente casuale... : La tana del riccio, Creandos'impara, ViolaMirtillo, Ravanello Curioso, Passatotralemani, Decrescerein365giorni, Pane e girasoli, L'indigesto latticino, Dovegirailsole, Germogli di soia, Zucchero D'uva, Le gioie di Moira, Golosità vegane, Il mondo di Cì, Mammerri

E ora finalmente ecco la ricetta che vi dedico! Si tratta di una marmellata o meglio di una gelatina realizzata con le mele e i fiori di acacia che attualmente decorano gli alberi e profumano strade e parchi. Come vi anticipavo io li ho raccolti a Ca' di Mezzo, voi cercate un luogo lontano dal traffico e dall'inquinamento. Sono partita dalla ricetta che trovate QUI, che mi è piaciuta perchè si usano le mele con la buccia, modificandola in modo da non usare lo zucchero, ma solo un po' di malto (anche perchè a mio avviso le mele sono già ben dolci) e senza pectina.

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Gelatina di fiori di acacia e mele

ingredienti (per circa 2 vasetti - se avete più fiori fate le dovute proporzioni):

  • 600 gr di mele golden biologiche
  • 350 gr di acqua
  • 60 gr + 60 gr di fiori acacia (robinia)
  • succo di mezzo limone
  • 1 cucchiaino di agar agar
  • 100 gr di malto di avena

Preparazione:

Per prima cosa tagliare a pezzettini le mele, togliendo il torsolo e il picciolo, ma tenendo la buccia e metterle in una pentola dal fondo spesso con 60 gr di fiori di acacia a cui avrete tolto il gambo, l'acqua e il succo di limone.

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Mettere sul fuoco e far bollire finchè le mele saranno molto tenere e spappolate. A questo punto preparare una terrina su cui posare un colino grande con sopra un canovaccio pulito e non profumato (preferibilmente lavato con sola acqua), versare il composto di mele e acacia e lasciar colare per un'oretta.

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Passata l'ora strizzare bene il canovaccio in modo che tutto il succo esca. (PS: non buttate lo scarto di mele e acacia... vi potrebbe servire per qualcos'altro! Io ci ho preparato una torta che vedrete a breve...) Avrete la casa pervasa da un fantastico profumo di acacia!

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Assaggiate il succo e valutate se il caso di aggiungere il malto, io ne ho messi 100 gr, con ll'idea di regalarne, ma potrebbe benissimo piacervi senza... Rimettere sul fuoco e aggiungete l'agar agar e quando si è ben sciolto i rimanenti fiori. Fate bollire per una decina di minuti. Spegnete e lasciate riposare per tutta la notte.

La mattina prendete dei vasetti puliti e metteteli in forno caldo a 100-120° per 15-20 minuti. Nel frattempo date una mescolata alla gelatina e riportatela a bollore, se vi sembra troppo liquida lasciate assorbire un po' di liquido, tenete però conto che l'agar agar gelifica da freddo. Prelevate i vasetti caldi dal forno e versate la gelatina bollente nei vasetti caldi con l'aiuto di un mestolo, presine e guantoni. Chiudete subito e serrate bene. Mettete i vasi al rovescio finchè si crea il vuoto (prestate attenzione che i tappi siano di quelli del tipo clic-clac per essere sicuri del sottovuoto). Ed ecco pronta la vostra gelatina!

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Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette con erbe spontanee di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia"

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per la categoria ricette - acacia o robinia (robinia pseudoacacia).

 

 

 

Tartaruga di frutta

on Venerdì, 22 Marzo 2013. Posted in cucina

Tartaruga di frutta

Buon lunedì a tutti! Io comincio ad aver voglia di mangiare molto più crudo... e voi? La primavera si fa sentire anche in questo modo... e allora ho colto l'occasione per un dolce fruttoso, tutto a crudo, la cui idea mi è stata suggerita da una foto vista su Fb, di cui sfortunatamente mancava il link (anzi se per caso qualcuno di voi conoscesse il sito da cui orginalmente è stata presa me lo faccia presente che aggiungo i riferimenti). C'era la ricetta che io ho rivisitato con gli ingredienti che avevo in casa, pur mantenendo la caratteristica che fosse a crudo. Inutile dire che questa tartaruga è stata una merenda graditissima alle bimbe: ne avevo fatte due una più piccola e una più grandina e ci abbiamo fatto tutti merenda tutti e 4... anche se a dire il vero ad Alice dispiaceva un po' tagliarla... :-)

ingredienti:

  • circa 10 kiwi (io ne ancora un po' delle piante di mia madre... ottimi!)
  • 2 banane o 2 mele piccole o 1 mela piccola e 1 banana (io avevo queste ultime)
  • mezza tazza (cup= 120 ml) di cocco grattuggiato
  • latte di miglio e nocciole home made (preparato con ricetta a crudo)
  • 4 datteri + 1 per la testa
  • 4 chiodi di garofano per fare gli occhi

Preparazione:

Per prima cosa snocciolare i datteri (solo 4) e tagliarli a pezzetti, metterli nel frullatore con il latte e frullarli. Aggiugere il cocco e frullare ancora fino ad avere una crema densa. Se serve aggiungere altro latte, senza esagerare perchè la crema deve rimanere densa visto che serve da legante. 

Sbucciare le banane, tagliarle a metà e affettarle per lungo. Sbucciare le mele, affettarle sottilmente. Sbucciare i kiwi e affettarli sottili.

Cominciare a creare le tartarughe facendo una serie di strati.

Il primo strato sul fondo del piatto sarà di banane disposte a formare un cerchio. Il secondo sarà di crema di datteri, il terzo di kiwi, il quarto di crema di datteri e cocco, il quinto di mela, il sesto di crema di datteri, il settimo di kiwi. Man mano che si sale disporre la frutta creando cerchi concentrici più piccoli, in modo da ottenere una mezza sfera che va ricoperta di crema di cocco e datteri.

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Finire il guscio della tartaruga ricoprendolo con fette di kiwi, partendo dal centro e disponendole a fiore tutto attorno. Infine creare le zampe, la coda e la testa. Io ho usato dei pezzi di kiwi ritagliati per zampe e coda e mezzo dattero con infilati ue chiodi di garofano a mo' di occhi per la testa.

Ed ecco a voi la coppia di tartarughe!

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Questo il goloso ripieno a strati

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Un esperimento ben riuscito e piaciuto che rifarò anche in altre versioni con altra frutta a seconda della stagione. Che dite vi piacciono?

Con questa ricetta che tra l'altro è senza glutine, senza lattosio e senza zucchero ho pensato di partecipare al contest "Diversamente buoni" di "No-sugar please" e "Cucina tollerante" per la sezione dolci.

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E visto che oggi è lunedì queste tartarughe di frutta partecipano alla raccolta di ricette 100% vegetali per il 100% vegetal monday della Capra.

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Liberiamo una ricetta: torta di mele rovesciata

on Giovedì, 31 Gennaio 2013. Posted in cucina

Liberiamo una ricetta: torta di mele rovesciata

libera ricettaNon vedevo l'ora che arrivasse questo giorno per liberare questa ricetta di un dolce che faccio ogni tanto (magari con leggere variazioni), ma che riesce sempre e piace a tutti in tutte le stagioni! Si usano 4 mele e si ritrovano in 4 modi nella ricetta: a pezzi, grattuggiate, come succo e come aceto. E' una ricetta semplice con ingrendienti facili che in linea di massima abbiamo tutti in casa, risolve la voglia di dolce, senza avere grosse quantità di zucchero... insomma senza sensi di colpa... 

L'iniziativa proposta da MammaFelice consiste nel proporre una ricetta tutti i blog nello stesso giorno e alla stessa ora, un giorno di #liberericette a blog unificati, per scambiarci ricette tutte insieme, ma soprattutto per liberare la nostra amicizia sulla Rete. Cucineremo tutte insieme e ognuna pubblicherà la sua ricetta sul proprio blog, liberandola e lasciando che diventi un ‘patrimonio’ per tutte: un regalo di libertà e di amicizia.

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E quindi ecco la mia torta di mele rovesciata!

Ingredienti:

  • 200 gr di farina di mais (io avevo di mais Marano biologico delle Barbarighe)

  • 200 gr di farina tipo 2 (come sempre quella delle Barbarighe)

  • 100 gr di malto di riso

  • 4 mele bio grattugiate

  • 60 gr di olio evo

  • 1 cucchiaino di bicarbonato

  • 1 pizzico di sale

  • 1 spolverata di cannella

  • 1 cucchiaio di aceto di mele

  • zucchero di canna per decorare (facoltativo)

  • succo di un limone

  • succo di mele limpido qb

 

Procedimento:

Tagliare 2 delle mele a dadini grossolanamente, cospargerle con il succo di limone. Foderare di carta forno una teglia tonda e disporre le mele.

Grattuggiare le altre due mele, aggiungere il malto di riso e mescolare bene. Aggiungere l'olio, il sale, la cannella, le farine. Mescolare. Aggiungere il succo di mela quanto basta per ottenere un composto piuttosto denso, non troppo liquido, diciamo che non cola dal cucchiaio. Aggiugere infine il bicarbonato e mescolarlo molto bene al resto. Per ultimo inserire l'aceto (vedrete che farà subito reazione formando una sorta di schiumina).

Accendere il forno a 180° ventilato.

Versare il composto sulle mele precedentemente poste sul fondo in modo da coprirle tutte.

Infornare per 30-40 minuti (prova stecchino per verificare la cottura).

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Lasciare raffreddare per una mezzora e poi rovesciare la torta su un piatto o vassoio. Togliere con delicatezza la carta forno e cospargere di zucchero di canna cristallino.

Ottima sia tiepidina che fredda!

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Le storie sono per chi le ascolta, le ricette per chi le mangia. Questa ricetta la regalo a chi legge. Non è di mia proprietà, è solo parte della mia quotidianità: per questo la lascio liberamente andare per il web“.

Tortine cuor di caco

on Domenica, 02 Dicembre 2012. Posted in cucina

Tortine cuor di caco

disegno alicePer il mio compleanno mi sono auto-regalata queste tortine realizzate come sempre con l'aiuto delle due birbe, per le quali le tortine di qualunque tipo esercitano un incredibile fascino...

Qui a fianco una tortina nel disegno di Alice...

Sono dolcetti semplici senza zucchero perchè sfruttano la dolcezza dei cachi e di tutta l'altra frutta che abbiamo inserito e senza lievito (uso il solito “barbatrucco” del bicarbonato più qualcosa di acido). Per le farine ho scelto di dare una nota particolare usando il grano saraceno.

Oltre a questo dolce regalo l'altro ieri mi è arrivato il dono che ci siamo fatte reciprocamente e che usaremo assieme io e mia sorella... Eccolo qua!

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E' un piccolo mulinetto elettrico domestico, con macina a pietra! Un piccolo gioiello... ho provato a macinare il riso e prossimamente mi metterò all'opera con altri cereali e anche con i semi... Questo mulinetto era nella mia lista dei desideri da tempo: ringrazio Linda che me l'ha venduto (usato, ma perfetto!).  Quindi aspettatevi di vedere un sacco di ricette con farine macinate di fresco!

Ma veniamo a noi e alla ricetta!

Tortine "Cuor di caco"

ingredienti:

  • 2 cachi maturi
  • 240 gr di sieri di kefir di soia (se non l'avete potete usare il siero dello yogurt di soia colato, quello che vi avanza quando preparate il vegrino)
  • 4 cucchiai di olio evo
  • mezza mela tagliata a dadini
  • una manciata abbondante di uvetta sultanina
  • 1 cucchiaio di crema di mandorle
  • 60 gr di farina di grano saraceno
  • 150 gr di farina di farro monococco
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • il succo di mezzo limone

da infornarePreparazione:

Per prima cosa svuotare con un cucchiaino i cachi, versarli nel mixer e frullarli in modo da ottenere una crema. Mettere circa 2/3 dei cachi frullati in una ciotola e tenere da parte il resto. Aggiungere ai cachi nella ciotola, l'olio, il siero, la crema di mandorle, il sale, le farine. Per finire la frutta (mele e uvetta) e il bicarbonato. Per ultimo aggiungere il succo di limone.

Riempire per metà i pirottini con questo composto, disporre sopra ad ognuno un cucchiaino di caco frullato (quello tenuto da parte all'inizio), coprire con altro impasto e finire con un ultimo cucchiaino di caco.

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cotte1Preriscaldare il forno a 180°. Quando caldo infornare per 20 minuti.

Far raffreddare e togliere dai pirottini.

Anche questa ricetta partecipa al contest Felici e Curiosi di Ravanello Curioso e Le delizie di Feli per la sezione dolci.

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Questi gli ingredienti scelti fra i magnifici 20: siero del kefir di soia, fra gli arancioni i cachi, fra i semi oleosi le mandorle, fra la frutta secca, l'uvetta, fra gli agrumi il limone.

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Mele da spalmare

on Domenica, 16 Settembre 2012. Posted in cucina

Mele da spalmare

Verso l'autunno, giornate tiepide, ombre più lunghe, ma cielo limpido... l'estate ci lascia gli ultimi frutti che ci accompagnano verso ottobre fra cui le mele! Me ne sono state donate un paio di borse, non so che tipi siano, alcune sono gialle tipo le golden e altre più rosse e croccanti... ma non importa il loro nome, bensì il fatto che sono cresciute su alberi vicino a casa, che non hanno fatto km per arrivare a casa mia e che non sono state trattate con nulla, ma soprattutto che sono dolcissime! e lo dimostrano anche i molteplici ospiti che le abitano! Ma noi non ci formalizziamo, basta tagliare la parte in cui i piccoli golosi amici si sono fatti la casa e a noi resterà lo stesso una parte di mela buonissima! Quest'annno ho voluto provare a usarle per delle preparazioni a crudo senza cottura: il succo di mela e la mela da spalmare, che ottengo da un'unico lavoro molto semplice! Ricetta? Direi più "modo"...

Cosa vi serve:

  • qualche mela bio (direi 4-5) 
  • mezzo limone
  • cannella

Cosa fare:

Lavare le mele, togliere i torsoli e le eventuali parti abitate (senza sbucciarle!). Tagliarle a pezzetti e metterle in una ciotola. Spremere il succo di del mezzo limone e mescolare bene. Versare le mele un po' alla volta nel frullatore e frullare fino ad ottenere un composto omogeneo. Mettere il tutto su un colino posato su una ciotola, in modo che il succo goccioli all'interno. Lasciar riposare in frigo per un'oretta. Riprendere il tutto. La parte liquida dovrebbe essere colata nella ciotola, mentre nel colino sarà rimasta la polpa. Aggiungere a piacere un cucchiaino di cannella in polvere alla composta di mele che è rimasta nel colino e mescolare. Versare la composta in un vasetto e il succo in una bottiglietta. La composta è ottima tal quale (le bambine la adorano al cucchiaio) a colazione o a merenda sul pane e in frigo dura 2-3 giorni. Il succo (purtroppo poco..) è dolcissimo (attenti che se i piccoli lo scoprono sparisce in un attimo!) e potete berlo (anche allungato con acqua) o usarlo come dolcificante nei dolci. 

succo mele

Torta mais e mele

on Venerdì, 18 Novembre 2011. Posted in cucina

Sulla scia dei mille utilizzi delle mele prese col gas pubblico anche questa semplice tortina che è piaciuta tanto a tutti, persino ad Alice che solitamente se non vede cacao o cioccolata declina ogni dolce!
La particolarità sia nella presenza della farina di mais che le da un bel colorito giallo, sia nella lievitazione con soli aceto e bicarbonato che la rendono leggerissima, oltre come consuetudine all’assenza di uova e latticini, cosa che accomuna quasi tutti i miei dolci.
Semplice come sempre, adatto anche ai piccoli cuochi!
Ingredienti:
•200 gr di farina di mais (io avevo di mais sponcio biologica del Parco Dolomiti Bellunesi)
•200 gr di farina tipo 2 (come sempre quella delle Barbarighe)
•100 gr di zucchero integrale di canna (tipo Muscobado del commercio equo)
•3 mele grattugiate (io avevo le solite dolcissime mele Primera del parco Dolomiti Bellunesi)
•100 gr di olio di semi di girasole spremuto a freddo
•una bella manciata di uvetta sultanina
•1 mela a fettine per decorare
•1 cucchiaino di bicarbonato
•1 pizzico di sale
•1 spolverata di cannella
•1 cucchiaio di aceto
Mescolare tutti gli ingredienti secchi: farine, zucchero, sale, cannella, bicarbonato, uvetta. Aggiungere le tre mele grattugiate e l’olio e mescolare. Preparare uno stampo da plumcake foderato di carta forno e accendere il forno a 180°. Tagliare a spicchi l’ultima mela. Aggiungere il cucchiaio di aceto e mescolare bene (vedrete formarsi una schiumina che è la reazione col bicarbonato che consente la lievitazione del dolce). L’impasto deve rimanere piuttosto denso. Infilare gli spicchi nella torta e quando il forno sarà caldo infornare per mezzora a 180° (prova stecchino per verificare la cottura.)
Ecco il risultato!

2011 11050011

Vi assicuro che non sa di aceto! :-)

4 risposte a Torta mais e mele

•Stella
scrive: 16 novembre 2011 alle 10:44

Di torta con l'aceto ne ho provata una pure io... effettivamente non si sentiva... :-) ma tu sai a cosa serve nell'impasto? serve per far? lievitare? esaltare il gusto??? se provi le polpette tofu e pane fammi sapere se ad Alice sono piaciute!
Rispondi
•daria scrive:
16 novembre 2011 alle 10:48
Si, serve a far lievitare… come vedi non ho usato lievito o cremor-tartaro (non ne avevo in casa e mi dimentico costantemente di acquistarli…).L’aceto reagisce col bicarbonato e fa lievitare il dolce. Proverò stasera o domani le polpette! Ti farò sapere!
Rispondi
••chiarina-ina
scrive: 16 novembre 2011 alle 16:19

E' perfetta per me che mal sopporto il lievito! :-) Yu-huuuuu!
Rispondi
•Arianna
scrive: 17 novembre 2011 alle 17:46
Slurp…..!!!Rispondi

Pan-mela

on Lunedì, 14 Novembre 2011. Posted in cucina

2011 1103007-ritCon l’arrivo della cassetta piena di mele del Parco delle Dolomiti Bellunesi ordinate col gas si moltiplicano le ricette che ne prevedono l’utilizzo, e dopo i primi giorni in cui vengono consumate esclusivamente tal quali o al massimo cotte, cominciano le torte di mele, le marmellate di mele, il risotto di mele, mele grattugiate e stavolta ho sperimentato il pan-mela, con l’idea di ottenere un pane dolce e morbido per la colazione. 

Per questa volta ho avuto la collaborazione dell’apprendista assistente in erba che ha seguito le fasi dall’alto (neanche tanto…) della mia schiena!
Come sempre ho preso la pasta madre rinfrescata da 6-8 ore, circa 200 gr, ho aggiunto solo 150 ml di acqua anziché i soliti 300 ml, a seguire come sempre 1 cucchiaino raso di sale integrale e 2 cucchiaini di malto di riso e mescolato. Ho grattugiato 2 mele Primera rosse (sono simili alle Gala) e ho versato nell’impasto sia la polpa che il succo e amalgamato il tutto.
A questo punto ho aggiunto circa 400 gr di farina tipo 2, fino ad ottenere un impasto ancora molto morbido e appiccicoso, piuttosto idratato che ho rimesso a lievitare in frigo visto che non ero sicura di poter seguire la lievitazione dovendo muovermi. In effetti il pane è rimasto solo soletto a lievitare lentamente in frigo fino alla mattina dopo, quando aprendo il frigo per prendere il succo per la colazione me ne sono ricordata!
Quindi dopo 12 ore (penso) di frigo ho ripreso l’impasto, l’ho sgonfiato, volevo aggiungerci uvetta, ma mi sono accorta che l’avevo finita e allora ho versato tutto questo impasto informe in una teglia da plumcake e l’ho lasciato a lievitare per un’oretta, passata la quale ho acceso il forno a 220°. Nel
frattempo ho spennellato la superficie di malto e acqua (li avevo mescolati in una tazzina) e a forno caldo ho infornato per 10 minuti a 220° e a seguire 40 minuti a 180°. Ne è risultato un pane ben lievitato, morbido e umidino, dolce ma non troppo, ideale per colazione da solo o con un po’ di marmellata.

2011 1106012

Una risposta a Pan-mela
•patespery scrive:
14 novembre 2011 alle 20:34
Questo pane ci attizza particolarmente,ma la foto con il tuo assistente è troppo simpatica!!però anche la tua bimba non è da meno nel darsi da fare ai fornelli!ciao e buona serata!
Rispondi



Torta CoMe: com’é?

on Sabato, 22 Ottobre 2011. Posted in cucina

dariaE rieccoci fra i monti dove la voglia di qualcosa di dolce, caldino e coccoloso è superlativa visto lo sbalzo termico… ma haimè, il libro di ricette (ovvero l’insieme caotico di foglietti e blocchetti pieni
di appunti) è a casa, assieme alla maggior parte degli ingredienti…
Pazienza! La fantasia non manca e vediamo di arrangiarci con quello che troviamo!Nel cassetto in dispensa trovo un po’ di fecola e del cocco a scaglie, 3 mele mi guardano tristi e un po’ rangrinzite nel cestino… e allora sarà una torta Co(cco) e Me(le)! Come? Io l’ho preparata così e il risultato è stato soddisfacente!Per prima cosa ho sbucciato le mele e le ho tagliate a spicchi e bagnate con il succo di mezzo
limone e messo da parte.Poi ho mescolato 3 cucchiai di fecola, 4 cucchiai di cocco a scaglie, 4 cucchiai di zucchero di canna (qui in montagna avevo quello cristallino, ma ci avrei visto meglio quello integrale), 1 pizzico di sale, 5 cucchiai di farina tipo 2 (come? se la trovo in montagna? no, no, il sacco di faiìrina viaggia con me e la pasta madre! :-)) e una bustina di lievito per dolci( se lo avete meglio di cremor-tartaro).
Ho aggiunto agli ingredienti secchi 3 cucchiai di olio extravergine di oliva e 150 ml di latte di soia, mescolando fino ad avere un composto piuttosto denso che ho distribuito in uno strato sottile su una teglia su cui avevo steso della carta forno. Poi con la solita aiutante ho distribuito sopra gli spicchi di mela a raggiera. Ho infornato in forno preriscaldato statico a 180° per 20-25 minuti.
Eccola qui!

2011 1016037

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