in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: bambini

Albero di Natale ricicloso

on Martedì, 10 Dicembre 2013. Posted in in casa, salotto

Albero di Natale ricicloso

Fra le varie attività del calendario dell'avvento anche quest'anno ho proposto la realizzazione dell'albero, non il classico albero (quello lo facciamo ogni anno ed è il nostro albero nostalgico con su tutte le decorazioni donate da vari amici e parenti...), ma un albero homemade, fatto con da e con le bimbe con materiale di recupero. Lo scorso anno è stata la volta dell'albero in stoffa, l'anno prima dell'albero dipinto, quest'anno l'albero ricicloso! Logicamente l'attività è durata più giorni in modo da non stressarci troppo e da impegnarci durante i vari tempi liberi del fine settimana!

Papà diventa re

on Venerdì, 29 Novembre 2013. Posted in libri

Papà diventa re

Rieccoci a venerdì e all'appuntamento librario... a dire il vero avevo in mente di pubblicare un post anche ieri per il libro di cucina, ma non sono riuscita a finirlo in tempo, quindi passerà alla settimana prossima e per oggi vi propongo un bel libro per bambini (ma anche per adulti) che abbiamo scovato come sempre in biblioteca: "Papà diventa re" di Thierry Robberecht e Philppe Goossens ed. Zoolibri. Si tratta di un racconto semplice, testi non troppo lunghi adatti anche ai più piccolini, infatti anche Elena lo apprezza. Immagini a tutta pagina, facili da capire e che permettono anche una lettura diretta del tipo "senza testo".

Il libro pop-up dei perchè

on Venerdì, 15 Novembre 2013. Posted in libri

Il libro pop-up dei perchè

Un paio di settimane fa in una domenica uggiosa ci è capitato di passare in libreria e alle bimbe è rimasto fra le mani questo libro che avrebbero voluto leggere tutto subito lì sul posto... "Il libro pop-up dei perchè" di Sylvie Baussier ed. EditorialeScienza 

Ho esaudito il loro desiderio non appena siamo rientrate in casa ed è stato un bel modo di passare il restante pomeriggio. Questa volta non si tratta di una storia con inizio e fine, ma lo definirei un libro da consultazione per bambini. In pratica in ogni pagina e divisi per ambienti sono posti vari quesiti, molti dei quali sono "i perchè" che spesso ci chiedono i piccoli.

Luci ed ombre dell'educare

on Martedì, 12 Novembre 2013. Posted in daria

Luci ed ombre dell'educare

Son seduta sul divano concentrata a leggere un libro... Da dentro uno scatolone esce una vocina: "Nonnaaaaa, ci sistemi il guscio della lumacaaaaa?" (leggi metti a posto la coperta che copre due scatoloni unendoli in modo piuttosto approssimativo). Mi alzo, sistemo, "Grazie, nonna lumaca, puoi tornare a leggere!".

No, no sono invecchiata improvvisamente... questa è una scentta di gioco di quelle che vivo quotidianamente con le birbe... e la uso per introdurre questo post che nasce per rispondere, con tempi che ultimamente sono decisamente rallentati autunnali, all'invito di Caterina LibereLettere di partecipare all'iniziativa "Stiamo in ascolto" e raccontare il mio modo di vedere l'argomento educazione.

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Qui sul blog tendo a non esprimere mai in modo diretto la mia idea sul tema, piuttosto lo faccio trasparire da alcuni post dedicati alle attività delle piccole in particolar modo la lettura e le attività all'aperto (per esempio l'orto). Non sono un'educatrice di professione, non ho fatto studi appositi sul tema, ma da quando sono mamma (e già durante la prima gravidanza) ho iniziato a interessarmi all'argomento e a leggere molto... di base il termine educare non mi piaceva molto, questa frase rispecchiava in linea di massima le mie (vaghe) idee:

Com'è possibile che, essendo i bambini così intelligenti, la maggior parte degli adulti siano stupidi? Questo è senz'altro dovuto all'educazione. A. Dumas

Ma dal dire al fare... le mie idee sono cresciute e hanno preso forma seguendo la crescita delle bimbe. Sicchè ora attribuisco un senso del tutto personale al termine... Nell'accezione delle "nonne" il bambino educato (meglio ancora ben educato e BRAVO) è quello che se ne sta al suo posto, che non disturba, che mangia tutto, che non parla interrompendo gli adulti, che dice sempre grazie e per favore, che rispetta tutte le regole (decise dagli adulti) e che non litiga mai... ecco questo per me non vuol dire essere educato, ma essere un burattino e avere smesso di pensare con la propria testa. Veramente se mi fossi trovata delle bambine che si comportano in questo modo mi sarei preoccupata non poco... ;-) Invece per me l'educazione è un processo che avviene in modo naturale nel bambino e che continua da adulto, è un percorso di apprendimento della vita che non si può svolgere senza avere sperimentato in prima persona e in questo sono dell'idea che l'adulto abbia un ruolo di spettatore e accompagnamento più che di insegnante. Ho visto come da sole le bimbe hanno appreso con i loro tempi a muoversi nello spazio e prendere dimestichezza con l'ambiente che le circonda. Non vedo perchè così non possa essere anche nelle relazioni con gli altri. Adoro vederle giocare liberamente, senza giochi preconfezionati e fingendo di essere le cose più strampalate... senza regole e senza vincitori o vinti, senza dover dimostrare di essere "più bravo" e senza la direzione di un adulto. Io me sto a guardare ( o meglio ad ascoltare ) intervenendo solo se richiesto da loro (che ogni tanto mi fanno entrare nel gioco) o se necessario per motivi si sicurezza. 

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Spesso mi sono ritrovata a pensare che più che un lavoro su loro, l'educazione sia un lavoro su di noi genitori, un capire come comportarci con i nostri figli, mettendoci nei loro panni e fornendo loro la nostra presenza e il nostro tempo accompagnandoli nel percorso a loro più congeniale. Mi è capitato spesso di vedere come bambini che non si sono mai visti prima, se lasciati relazionarsi senza interferenze, si autogestiscano perfettamente tra di loro, e come l'equilibrio spesso venga rotto dall'intervento di un adulto intervenuto a sproposito... quindi di mio cerco di intromettermi il meno possibile nelle attività e nel modo di comportarsi delle mie bimbe, lasciando loro il tempo di conoscere se stesse senza forzarle in comportamenti preconfezionati. Sicuramente in quanto genitori saremo il loro riferiemento nelle azioni quotidiane e farli partecipare alla nostra vita di tutti i giorni accettando di averli vicino e che ci aiutino nelle faccende che a noi sembrano noiose o di routine, servirà non solo a tenerli "buoni" per un po' ma anche a permettergli di sperimentare con le loro mani e in questo fare pratico unito al gioco libero penso che troveranno da sole il modo più corretto di stare con gli altri.

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Ora lascio a voi la parola... in particolare e se ne hanno voglia passo l'argomento a Francesca Equazioni, Elisabetta Neuropepe e Annalisa Passatotralemani e a quanti hanno voglia di esprimere la loro opinione sul tema, qui o con un post apposito sul loro blog.

Vi lascio anche i link agli altri pensieri sull'argomento nell'ambito dell'iniziativa "Stiamo in ascolto"

Il post di Selima, di Timo il Bruco

Il post di Caterina, Libere Lettere

Il post di Latte e Champagne 

Il post di Sara fatto con amore 

Il post di Lunamonda

Il vecchio del bosco e i due topolini

on Venerdì, 01 Novembre 2013. Posted in libri

Il vecchio del bosco e i due topolini

La prima cosa che ci ha colpito di questo libro quando l'abbiamo visto in biblioteca è stato il formato, un bel librone grande come piace alle bimbe, con le pagine cartonate e i disegni a tutta pagina che pare di poterci entrare dentro. La prima volta l'abbiamo semplicemente sfogliato, le pagine sono prive di testo, provando a ipotizzare la storia e divertendoci con le finestrelle, i pop-up e le linguette da tirare...

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Alla fine del libro abbiamo, anzi ho (a dire il vero alle bimbe non importava poi molto... ;-)) scoperto che il testo era tutto alla fine, in una pagina ripiegata a fisarmonica che permette di leggerlo tenendo questa pagina all'esterno, sia ponendosi seduti di fianco ai piccoli ascoltatori, sia ponendosi di fronte, lasciandogli la possibilità di giocare col libro mentre lo leggiamo. L'ultima scoperta è stata leggere che l'autore della fiaba è niente di meno che L. Tolstoj!

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Quindi posso annoverare questo post anche in "Leggere per..." : scoprire i grandi scirttori fin da bambini!

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I riferimenti per il libro sono questi: "Il vecchio del bosco e i due topolini" di L. Tolstoj e illustrato da Andrea Rivola ed. Fatatrac. 

La tenera fiaba di un vecchio solo che ritrova una topolina e si incarica di trovarle il degno marito... non vi svelo altro! Bella la storia originale, belle anche le versioni che ne possono uscire senza leggerne il testo!

Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.

Leggere per…  – Un’iniziativa equazioni.org per trasmettere e diffondere l’amore e l’importanza della lettura

Mezzi-soli di zucca

on Lunedì, 28 Ottobre 2013. Posted in cucina

Mezzi-soli di zucca

Fuori il grigio imperversa, per fortuna in cucina ci pensa la zucca a portare un po' di sole! Sapete che è un ingrediente che adoro, la infilerei dappertutto e in questo le piccole mi assecondano, infatti basta che ci sia la zucca e mangiano qualunque cosa! E visto che la domanda più ricorrente quando mi vedono armeggiare ai fornelli è: "Posso aiutare?" eccole accontentate! Se anche voi decidete di farvi aiutare da piccoli collaboratori, scegliete un giorno in cui avete tempo (un sabato o una domenica di pioggia sono l'ideale) perchè i loro tempi non sono i vostri, munitevi di pazienza e di voglia di ripulire il pavimento in seguito!

Veniamo alla ricetta! Per prima cosa procuratevi una bella zucchetta, io ho usato la delica, lavatela e tagliatela a fette (spicchi) grossetti (con la buccia) e disponetele in una pirofila da forno coperta da un foglio di carta forno. Mettete in forno a 160° per 40 minuti circa, finchè sarà tenera.

Ingredienti per la sfoglia:

  • 1 fetta di zucca già cotta
  • 250 gr di farina tipo2 (semintegrale)
  • 1 pizzico di sale
  • acqua qb

Ingredienti per il ripieno:

  • la restante zucca cotta

Ingredienti per il condimento:

  • 3-4 foglie grandi di salvia
  • olio evo qb
  • semi di papavero

Preparazione:

Prendete una bella fetta della vostra zucca, togliete la buccia (che può diventare la merenda del pomeriggio per voi e i piccoli aiutanti), schiacciatela per bene con una forchetta. Aggiungete un pizzico di sale, la farina e l'acqua un po' alla volta fino ad ottenere un impasto liscio che metterete a riposare coperto per un paio di ore.

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Togliete la buccia e schiacciate con la forchetta la restante zucca cotta. Assaggiatela e valutate se il gusto va bene. Nel mio caso era perfetta e non ho aggiunto nulla, altrimenti vedete se vi pare il caso di aggiungere un pizzico di sale. 

Dedicatevi alla lettura, al gioco o alla merenda con i vostri aiutanti e passate le due ore riprendete l'impasto. Dividetelo in due parti (una per ogni collaboratore) e stendetelo grossolanamente sul piano ben infarinato in modo che gli aiutanti possano finire il lavoro.

Cercate di ottenere una sfoglia ben sottile. Munite le piccole di bicchere e fate ritagliare tanti cerchietti che poi andrete a riempire con un po' di ripieno. Piegate a metà e chiudete bene premendo con i rebbi della forchetta in modo da ottenere i mezzi-soli. Riponete su un foglio di carta forno in attesa della cottura.

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Portate a bollore una pentola con acqua leggermente salata.

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Quando avrete i mezzi soli pronti versateli un po' alla volta nell'acqua e scolateli quando cominciano a salire in superficie.

In una pedella scaldate un po' di olio evo a cui avrete aggiunto le foglie di salvia spezzettate. 

Man mano che sono pronti disponete i mezzi soli sui piatti, condite con l'olio caldo e cospargete di semi di papavero.

Sufficientemente arancioni, ottimi!

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Purtroppo non mi sono ricordata di fotografarli tagliati per farvi vedere l'interno.

Con questa ricetta partecipo al contest "A tutta zucca di Briciole di Cesca*QB" per la sezione salata

banner ATUTTAZUCCA briciole di cescaqb

e visto che è lunedì partecipa anche alla raccolta di ricette del 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

100-veg-monday

 

 

La città bucata

on Venerdì, 18 Ottobre 2013. Posted in libri

La città bucata

Anche questo venerdì vi presento un libricino che riporta alle tematiche ambientali: "La  città bucata" di Satomi Ono, disegni di Yoshihiro Ono edito da OrecchioAcerbo. Un librino che quando l'abbiamo visto in biblioteca ci ha colpito per prima cosa per il formato a fisarmonica: può diventare uno striscione lungo o rimanere ripiegato e letto a libro, senza rilegatura. Poi la storia, raccontata in maniera sintetica, semplice, essenziale, in un modo che a me ricorda molto le "fiabe al telefono" di Rodari. Un giorno in città si apre un buco

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dove tutti cadono dentro... il buco incuriosisce, richiama scienziati e poi diventa un'attrazione turistica

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finchè un bambino non ci fece cadere un gatto e gli adulti pensarono che forse questo buco poteva essere la soluzione di un loro problema... ecco come smaltire il superfluo! Così di notte cominciarono a gettare di tutto nel buco finchè non si chiuse e sparì per riapparire...

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...nel cielo, ributtando giù tutto quello che ci era finito dentro. E poi altri buchi si formarono... nessuno capì mai cosa fossero: tu lo sai?

Largo alle soluzioni più fantasiose di Alice!

Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB. 

Giornate d'autunno: piccole opere d'arte e cornetti improvvisati

on Martedì, 15 Ottobre 2013. Posted in in casa, cucina

Giornate d'autunno: piccole opere d'arte e cornetti improvvisati

La settimana scorsa è stata una vera settimana autunnale: pioggia, cielo grigio, sole che non si è fatto vedere neanche dietro le nuvole fino a venerdì... si beh, neanche questa settimana si scherza col grigiume.... In queste situazioni con le birbe in casa, desiderose di fare, cerco di convogliare la loro attenzione su qualcosa e propongo qualche attività da fare assieme in attesa che almeno smetta di piovere per uscire a saltare nelle pozzanghere! Se poi si mette che avevo un bel po' di pasta madre da smaltire per via del laboratorio che dovevamo fare domenica che è saltato per il maltempo... ecco che il pomeriggio si riempie di attività e di inventiva!

Sicchè per prima cosa, nel primo pomeriggio, abbiamo preparato degli impasti... a partire da un preimpasto di pane che avanzava, con i quali non sapevo cosa avremmo combinato... sapevo solo che avrei fatto qualcosa di dolce e qualcosa di salato... li ho messi a lievitare in attesa di decidere cosa avrebbero potuto essere. Nel frattempo le bimbe hanno chiesto di disegnare o meglio dipingere... quindi ho recuperato:

  • 4 coperchi di scatola di pizza che giacevano da tempo dimenticati
  • pennelli
  • colori a dita
  • timbrini fatti con i tappi di bottiglia in sughero
  • il manico di una zucca che avanzava
  • spugnette varie

Con tutte ste cose ho proposto di disegnare un albero (visto che è l'argomento preferito del periodo) ispirandosi a quelli che vedevano fuori dalla finestra. Ho attaccato i 4 cartoni per ottenere un cartone grande, disposto sul pavimento il tutto... passato il tutto a loro. Elena faceva linee verticali che per lei erano alberi, Alice ne ha prese due le ha unite riempiendole di colore e poi è passata a fare i rami.

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Alice ha deciso di fare l'erba con tecnica spugnata e ad Elena ho passato il gambo della zucca da usare come timbro... ne sono usciti dei fiori.

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Le nuvole sono state fatte da Alice invece sempre con lo stesso gambo. Ecco l'opera conclusa!

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Mentre il tutto asciugava lavati mani e pavimento, siamo tornati ai nostri impasti che lievitavano da 4 ore e ci siamo messe all'opera! L'idea era arrivata: prepareremo dei cornetti morbidi, oltre al pane e ad una ciambella salata ripiena. Il risultato è stato buono per essere una improvvisazione, logicamente non si tratta di cornetti sfogliati, ma di una pasta morbida. Vi lascio la ricetta!

Cornetti improvvisati

Ingredienti per il preimpasto:

  • 100 gr di pasta madre rinfrescata
  • 125 ml di acqua
  • 250 gr di farina 2

Ingredienti per l'impasto:

  • tutto il preimpasto
  • 100 ml di succo di ananas limpido (del commercio equo)
  • 60 gr di zucchero di canna integrale del commercio equo
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 3 cucchiai di olio evo
  • 2 cucchiai di farina di riso integrale appena macinata
  • 200 gr di farina di farro spelta

Ingredienti per la farcitura e la lucidatura finale:

  • marmellata di more autoprodotta
  • malto d'orzo
  • acqua

Via con gli impasti!

Preparare il preimpasto e metterlo a lievitare per 4 ore. Riprenderlo, aggiungere il succo di ananas, lo zucchero e la farina di riso e mescolare. Aggiungere la restante farina (farro), il sale e l'olio per ultimo. Impastare fino ad ottenere una palla liscia e morbida da far lievitare almeno 4 ore. Riprendere l'impasto che sarà ben cresciuto e morbido. Se lo schiacciate con un dito tornerà su... ma non fate come Elena che si è divertita a bucherellarlo...

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DSCF4065A questo punto passatelo sul piano infarinato e dividetelo in due parti. Da ognuna ricavate due cerchi schiacciando l'impasto col mattarello dello spessore di 3 mm circa. Tagliate a spicchi ogni cerchio come una torta. Noi volevamo tanti cornetti piccolini, quindi ne abbiamo tagliati circa 12 per cerchio. Su alcuni abbiamo messo della marmellata di more che avevo fatto io con le more raccolte in montagna e altri li abbiamo lasciati vuoti. Il ripieno va messo nella parte larga dello spicchio, in quantità non esagerata.

Successivamente vanno arrotolati i cornetti partendo dalla parte larga e girando parecchio. In questo modo si ottengono dei cornetti ben ciocciottelli e belli da vedere. Ne ho fatti un paio mostrando alle bimbe il procedimento e tanto è bastato perchè finissero l'opera. 

I cornetti vanno disposti man mano su una teglia coperta di carta forno e lasciati lievitare per altre 3-4 ore (raddoppio). Prima di infornarli procedere alla lucidatura con un cucchiaio di malto d'orzo diluito in poca acqua.

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Eccoli qua prima della cottura!

Accendere il forno a 160°, quando è caldo infornare per 15-20 minuti. Estrarre dal forno e ripassare con la lucidatura. Eccoli pronti!

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Ottimi caldini... vista la quantità, una volta raffreddati li ho messi in sacchetti di plastica e gustati nei giorni successivi. Basta scaldarli un attimo in padella in modo da intiepidirli e sono come appena fatti!

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Come vedete non sono sfogliati (anche perchè non era intenzione farli sfogliati), ma sono belli morbidi.

Questo post partecipa alla raccolta di Ottobre di Panissimo, organizzata da Bread & Companatico (Barbara) e Indovina chi viene a cena? (Sandra) e ospitato da Simona di Briciole

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L'uomo che piantava gli alberi

on Venerdì, 11 Ottobre 2013. Posted in libri

L'uomo che piantava gli alberi

luomochepiantavaglialberiL'autunno mi porta spesso a riprendere riflessioni che pensavo di avere già digerito, accompagnate da letture già fatte che torno a ripescare. Fra i libri che mi sono ricapitati in mano "L'uomo che piantava gli alberi" di Jean Giono, libretto che si legge in una mezzora e che ho lasciato in giro per casa, ha attitato l'attenzione di Alice, forse per il suo formato piccolo, pensava che fosse un libro per lei e vedendone le immagini ha chiesto che glielo leggessi. All'inizio ero un po' perplessa, poi l'ho accontentata avvisandola che si trattava di un libro non breve (per i suoi canoni, secondo me è più adatto a partire dagli 8-9 anni) e che potevamo leggerlo a pezzi se preferiva... invece è riuscito a catturare la sua attenzione dall'inizio alla fine, tanto che ha voluto rileggerlo col papà (con qualche incursione di Elena). Storia di speranza, di un uomo che da solo riesce a fare molto, piccole azioni, le classiche gocce nel mare, o quelle portate dal colibrì del racconto che da il nome anche a questo blog... L'uomo può distruggere l'equilibrio della natura, ma tutti possiamo contribuire, in silenzio, senza azioni ecclatanti, a ripristinarlo. Un uomo, un albero, molti alberi, foreste, terreno rinato, acqua che torna a scorrere, animali che tornano, vita che rinasce...

Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.

Di questo librino è stato fatto un film molto bello, che vi consiglio di vedere, anche questo è piaciuto molto alle bimbe... delicato e disegnato benissimo, ve lo lascio qua sotto.

Fiabe pop-up di Louise Rowe

on Venerdì, 04 Ottobre 2013. Posted in libri

Fiabe pop-up di Louise Rowe

9788883731365Messo in bella vista sul tavolo della biblioteca ci ha subito colpite questa versione de "La bella addormentata nel bosco" di Luoise Rowe ed. LanuovafrontieraJunior. Si tratta di un libro pop-up dalla grafica molto curata e fortunatamente era ancora in buone condizioni anche la copia della biblioteca. Successivamente abbiamo scovato anche "Cappuccetto Rosso" sempre della stessa autrice. In entrambi i casi, la grafica è bellissima, colori tenui e paesaggi che si alzano sorprendendo pagina dopo pagina. Con delle piccole bambole le bimbe si sono divertite a giocarci "dentro". 

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Le storie sono scritte in modo semplice, senza troppi fronzoli e moralismi, non troppo corte da perderne il senso, ne troppo lunghe da annoiare i più piccoli.

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Le pagine più apprezzate dalle bimbe sono state la casetta della nonna (che vedete qui sopra), la grande bocca del lupo,

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la stanza dove dormiva Aurora (la vedete più sopra) e i paesaggi boschivi dall'aspetto molto autunnale. In Cappuccetto rosso il bosco, con gli alberi realizzati con foglie di tiglio, ci ha suggerito di cercarne e raccoglierne per ricreare su carta un bosco simile...

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In questa pagina potete notare anche che in questa versione della fiaba il lupo non fa la classica brutta fine, senza spari e tagli di pancia, il cacciatore (che sembra più un taglialegna da come è rappresentato, anzi mi piacerebbe leggerne la versione in lingua originale per controllare se la traduzione è corretta) scuotendolo salva bimba e nonna e poi il lupo scappa nel bosco.

copertina bambina lupo low 0A proposito di versioni aternative e diverse, tempo fa avevamo trovato in biblioteca un libro particolare che alla fine era una versione di Cappuccetto rosso che riprendeva la versione originale antica della fiaba: "La bambina e il lupo" di Chiara Carrer ed. Topipittori è rimasto impresso sia a me che ad Alice per l'assenza dell'intervento esterno (cacciatore) e l'automomia di questa bambina che alla fine se la cava da sola. 

PS: Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.

A che pensi?

on Venerdì, 27 Settembre 2013. Posted in libri

A che pensi?

In una delle nostre ultime incursioni in biblioteca siamo incappate in questo libro che al primo momento non mi ha catturato molto, ma che invece è piaciuto subito alle bimbe... si tratta di "A che pensi?" di Laurent Moureau ed. Orecchio Acerbo. Elena ovviamente ne ha apprezzato le finestrelle apribili e alcuni personaggi, invece Alice era proprio presa dai pensieri di questi personaggi, io leggevo le poche righe di testo sulla pagina sinistra, Elena apriva la finestrella e Alice interpretava il pensiero rappresentato nella testa del personaggio.

Alla fine mi sono innamorata anch'io di questo libretto, che con poche righe e semplici immagini cattura gli stati d'animo più comuni e permette ai bambini di mettersi nei panni di ciascuno. 

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Chissà quale sarà l'avventura che si inventa Massimo con la sua maschera da gatto?

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E perchè Elena a volte ha bisogno di stare sola a guardare il mare?

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E a chi non è capitato di sentirsi con la testa occupata dal lavoro come un pc con l'hard disk pieno?

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E quante volte con un libro evadiamo tra le pagine come Laura?

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Alla fine del libro ritroviamo tutti i personaggi in un unica tavola e il gioco continua cercando di ricollocare ognuno di loro con i suoi pensieri nel contesto in cui si trova. Il libro non poteva che concludersi con "e tu a cosa pensi?" domanda alla quale Alice ogni volta rispondeva in modo diverso...

PS: Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.

Festa delle associazioni e i miei tortini all'amaranto

on Mercoledì, 25 Settembre 2013. Posted in all'aperto, cucina

Festa delle associazioni e i miei tortini all'amaranto

La settimana scorsa vi avevo anticipato e invitato alla festa delle associazioni di Piove di Sacco con l'associazione Al ritmo del tam tam - gas Calebassa, dove gestivamo i primi piatti del punto ristoro e presso il banchetto i laboratori di autoproduzione. Come ogni anno è stata una bella festa, molto partecipata, grazie a chi è passato a trovarmi al banchetto la mattina durante il laboratorio sul pane con la pasta madre,

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a chi mi ha tempestato di domande e a chi ha chiesto il suo pugno di pasta madre, ma soprattutto ai piccoli che hanno reso unica la festa!

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Nel pomeriggio ci sono stati altri due laboratori, il primo sul riciclo creativo di abiti e stoffe vecchie, dedicato ai bambini che si sono dedicati a cucire degli addobbi e gestito dall'amica Michela, di cui vi racconterò in una prossima occasione: Alice ha esaudito il suo desiderio di imparare a cucire con ago e filo e devo dire che per essere la prima volta se l'è cavata più che bene.

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Altrettanto impegnate e concentrate le altre bimbe...

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A seguire il laboratorio di autoproduzione dei detersivi gestito da Valeria.

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Nel mezzo il fantastico punto ristoro con i nostri piatti fatti dai soci e con i prodotti del gas (biologici e locali) e per buona parte vegetariani.

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amaranto ctmAbbiamo scelto di proporre quasi tutti piatti non usuali per la maggior parte delle persone, per far scoprire nuovi gusti e varietà di cereali. Neanche a dirlo è stato spazzolato tutto! Il mio contributo oltre al pane (che merita un post  parte) sono stati i tortini di amaranto. L'amaranto è un simil-cereale pressochè sconosciuto ai più, si presenta in chicchi piccolissimi, noi lo prendiamo del commercio equo attraverso il gas. Dico che è un simil creale perchè in realtà è una bella pianta con pennacchi rossi di cui si mangiano semi e foglie. In questo caso i semi che sembrano dei piccoli chicchi e che si cuociono come il miglio per assorbimento in acqua. Le proprietà dell'amaranto sono molto intressanti, infatti è molto ricco in ferro e logicamente non contiene glutine, quindi adatto a chi soffre di celiachia. Vi consiglio di leggere l'interessante approfondimento che trovate sul sito di ctm con la storia dell'amaranto e varie interessanti ricette.

Il gusto dell'amaranto tende ad essere terroso se non lo si lava bene prima dell'uso, quindi prima di procedere con la sua preparazione ricordatevi sempre di lavarlo sotto l'acqua corrente versandolo in colino a maglia stretta (altrimenti i piccoi chicchi scappano). Non è necessario invece l'ammollo. Di suo tende a "impaccarsi" e rimanere appiccicoso, quindi più che per preparazioni simil-risottate, lo preferisco per tortini o gnocchi. In queste vesti è gradito anche alle birbe! Alla festa ho portato come vi accennavo dei tortini mono porzione di cui vi lascio la ricetta facilissima!

Sformatini di amaranto

ingredienti (per 20 sformatini):

  • 1 kg di patate
  • 1 cavolo capuccio di medie dimensioni
  • 300 gr di amaranto in chicchi
  • olio evo qb
  • cannella
  • noce moscata
  • zenzero in polvere
  • sale qb
  • 600 gr di acqua

Preparazione:

Per prima cosa lessate le patate (con tutta la buccia), nel frattempo lavate per bene l'amaranto. Preparate una pentola con l'acqua (rapporto amaranto : acqua 1:2, ovvero 2 parti di acqua per una di amaranto). Versate l'amaranto nell'acqua e fate cuocere per una mezzora a fuoco lento e coperto e senza mescolare fino all'assorbimento totale dell'acqua. Se sobbolle inclinate il coperchio. A fine cottura lasciate riposare nella pentola. Lavate e affettate a listarelle sottili il cavolo capuccio, mettetelo in una padella capiente con poca acqua e fate cuocere coperto finchè non diventa morbido. Pelate le patate e schiacciatele con lo schiacciapatate in una ciotola molto capiente. Aggiungete cannella, noce moscata e zenzero in polvere e un filo di olio evo secondo il vostro gradimento, salate leggermente. Quando sarà cotto versate il capuccio sulle patate e mescolate bene. Aggiungete per il ultimo l'amaranto e mescolate bene.

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Disponete il composto a cucchiaiate nei pirottini (vanno benissimo quelli in silicone o anche quelli in alluminio). Riscaldate il forno a 170° e infornateli per 20 minuti. Lasciarli intiepidire e servirli rovesciandoli nel piatto.

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Alle birbe sono piaciuti e anche alla festa i bambini li hanno apprezzati molto!

E voi conoscevate l'amaranto? come lo usate?

Il libro bianco

on Venerdì, 20 Settembre 2013. Posted in libri

Il libro bianco

Elena da un po' di tempo in qua ha una fissazione per gli animali e in particolare per i cani e quindi non poteva non apprezzare questo un librino semplice e carinissimo che ho trovato in biblioteca: "Il libro bianco" di Silvia Borando, Lorenzo Clerici, Elisabetta Pica ed. Minibombo. Era la prima volta che incrociavamo questa casa editrice e alle piccole è piaciuta subito: disegni semplici, storia che lascia spazio alla fantasia... si tratta di un libro senza parole, di quelli che i bimbi possono leggere da soli fin da piccoli, con o senza la presenza di un adulto. E infatti sia Alice che Elena amano sfogliarlo da sole, ma anche farselo leggere intervenendo a dire la loro versione.

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Il piccolo protagonista è impegnato a dipingere una parete bianca e in base al colore che sceglie di volta in volta libera animali diversi che giustamente cercano la libertà...

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alla fine il colore arancione libererà un grande amico... amore a prima vista!

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Ci è piaciuto molto anche il sito dove si trovano varie idee per giocare con i bimbi: ad ogni libro edito sono abbinate delle attività da fare con i bimbi. Nella pagina dedicata a questo libro per esempio si trova come costruire un cappello da imbianchino, disegnare col bianco, indovinare gli abitanti dei colori. Cercherò anche gli altri libri che mi sono sembrati molto carini: voi li conoscevate già?

Per concludere vi lascio questo disegno di Elena: un cane grande (e verde... che è il suo colore preferito!)

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PS: Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.

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