in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: bambini

Il signor formica

on Venerdì, 19 Luglio 2013. Posted in libri

Il signor formica

Non so voi, ma spesso mi ritrovo col tavolo della cucina stracolmo di cose... in primis era il solitario cestino, sempre pieno di frutta comoda da prendere per gli spuntini giornalieri, poi il cellulare, anzi i cellulari, poi il quaderno (o meglio l'ammasso di foglietti) su cui segno le ricette, a seguire l'ultimo numero di altreconomia, di terranuova, del libro attualmente in lettura, qualche penna, forcine di Alice, il portatile, così è comodo, un bicchiere, il carica batterie... ogni tanto alzo gli occhi e mi dico che ci sono troppe cose... e non solo sul tavolo... e si, mi sento proprio come il signor formica, di questo librino edizioni Artebambini di Simona Gambaro, Romina Panero e Paolo Racca, che sguardo un po' imbronciato se torna a casa trasportando con fatica il suo bel pisello, verde, dolce, fresco e profumato e grande... ma anzichè gustarselo subito lo ripone in una bella scatola di buccia d'arancia e lavora senza sosta per procurarsi tutto quello che gli serve per mangiarlo: per prima cosa un coltello per tagliarlo e poi una forchetta e un piatto e un tavolo su cui posarlo e la sedia... insomma una lista senza fine.

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Finchè arriva il giorno in cui dopo tanto lavoro si accorge di avere proprio fame, ma... una brutta sorpresa lo aspetta: trova il pisello tutto secco, raggrinzoso, spuncio con una puzza di vecchia ciabatta. 

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Ed ecco che con un'azione da formica rivoluzionaria si accorge di essere stato proprio stupido e butta via tutto. Poi trova un lampone...

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Cosa deciderà di farne? Vi lascio il finale a sopresa...

Ogni tanto fa bene ricordarsi di fermarsi e godere subito di ciò che abbiamo la fortuna di avere e di non lasciarsi tentare dalla frenesia di dedicare la propria vita al lavoro per  accumulare oggetti... io inizio dal tavolo della cucina! :-)

PS: questo librino ci è piaciuto subito anche per la grafica che alterna parti disegnate a personaggi in fil di ferro, foto e ritagli di oggetti, carta strappata e oggettini recuperati il tutto mescolato al testo che cambia dimensione, colore e direzione in base al disegno che accompagna.

PPS: Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.

e infine: per chi se lo fosse perso segnalo il contest per il 2° compleanno di GocceD'aria in collaborazione con VerdeVero, trovate tutte le indicazioni qui:    http://www.goccedaria.it/item/io-lavo-eco-io-test-per-il-2%C2%B0-compleanno-di-gocced-aria.html Non siate timidi, partecipate!

Cascate dell'inferno - percorso ad anello

on Martedì, 16 Luglio 2013. Posted in montagna, all'aperto

Cascate dell'inferno - percorso ad anello

Come promesso ritorno con qualche post montanaro... Vi avevo già parlato di questa bella escursione un paio di anni fa, quando ci eravamo recati alle cascate dell'inferno in Valle San Lucano con Elena che allora aveva sei mesi e Alice treenne, che ne era rimasta entusiasta essendo anche riuscita a fare da sola l'intero percorso in salita fino alla cascata principale. Quest'anno siamo tornati in questa bella valle e ci abbiamo portato gli amici della famiglia EquAzioni al completo. Quindi avevamo al seguito 4 bimbi, due di cinque anni e due di due. Inoltre stavolta abbiamo percorso l'intero anello.

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Per chi non fosse pratico della zona, siamo nelle Dolomiti Venete provincia di Belluno, si accede dalla statale agordina passato Agordo, proseguendo fino a Taibon Agordino e svoltando a sinistra seguendo le indicazioni per Valle di San Lucano. Si percorre in auto tutta la bellissima valle godendosi la vista delle pareti verticali delle Pale di San Lucano alla propria destra e del lato nord dell'Agner sulla sinistra. Alla fine della valle si passa il piccolo abitato di Col di Prà e si parcheggia passato il ponte di legno alla fine della strada.

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Da lì si prosegue a piedi sulla strada asfaltata e in corrispondenza del primo tornante si trova un masso con l'indicazione “cascata” da cui parte un sentiero (che vedete indicato nella cartina qui sopra con un tratteggio nero) che corre parallelamente al torrente Bordina. Il sentiero in salita non lunghissimo, ma molto panoramico permette di vedere le cascate grandi e piccole. Questa volta il tutto era particolarmente affascinante vista la portata d'acqua maggiore del torrente a seguito delle numerose piogge di quest'anno.

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Dopo un primo momento di “difficoltà” per il sentiero invaso dalle acque, il tutto è proseguito per il meglio, con i due “grandi” che facevano da apri-pista con l'entusiasmo degli esploratori e i piccoli per stavolta in spalla visto il tipo di sentiero per loro un po' troppo accidentato. Come sempre attenzione un po' maggiore nell'ultimo tratto con passaggio un po' esposto.

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Dopo la pausa a godersi lo spettacolo della cascata, abbiamo ripreso il cammino per il sentiero nel bosco che ci ha riportato alla “scorciatoia” (sentiero 761) che sale nel bosco, per poi congiungersi con la vecchia strada militare. In località Pont ci siamo fermati per la pausa pranzo sulle rive del torrente e con vista sulle cascate superiori. In totale sono circa 250 m di dislivello.

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Il rientro è avvenuto percorrendo per intero la strada sterrata ex-militare che riconduce a Col di Prà, stavolta anche i più piccoli hanno potuto camminare

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fino a crollare addormentati in spalla dopo una scorpacciata di fragoline di bosco.

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PS: tempi – con i bambini i tempi sono decisamente rallentati, noi di solito teniamo conto più o meno il doppio del tempo rispetto alla percorrenza senza bimbi. Per loro i tratti che a noi sembrano più difficili o faticosi, spesso sono i più interessanti, mentre quello che per noi risulta riposante, come una bella strada bianca in semi-piano risulta faticoso ovvero noioso: raccolta di fragoline o lamponi, osservazione degli alberi o della legna tagliata o di piccoli animali, ascolto dei suoni del bosco e racconti vari vengono in grande aiuto.

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Ecco qui per esempio un folletto nascosto nel legno...

Potete trovare utili informazioni per afforntare una escusione in montagna con i bimbi in questo articolo su GenitoriChannel e su Trekking con i bambini

Fine giugno: frutti e iperico

on Sabato, 29 Giugno 2013. Posted in all'aperto, orto

Fine giugno: frutti e iperico

Fine giugno, finalmente l'orto produce bene (e non solo zucchine! :-)), anche se continua ad essere un po' indietro rispetto agli anni passati... Siamo tornati dalla Toscana e abbiamo trovato i primi pomodorini maturi... come sempre mangiati seduta stante dalle birbe! Anche le altre solanacee cominciano ad essere produttive...

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I fagiolini cresciutissimi hanno i loro bei fiori e i baccelli piccolini

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Mentre purtroppo la cavolaia ha preso d'assalto i cavoli capucci

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In crescita anche le piante "sperimentali" dai semi di Ferrara: i fagioli pavone, il mais antico e l'okra

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Forse riusciremo a mangiare le albicocche che sono ancora gialline...

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Crescono le 4 mele superstiti

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e le nocciole

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E guardate qua! L'uva selvatica ci ha fatto un bel regalo... quest'anno forse riesco a fare i sugoi...

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Si è arrampicata su per il salice ed è colma di grappoli!

In questo periodo in giardino ho anche l'iperico, un po' in ritardo rispetto al solito. Solitamente lo raccolgo a San Giovanni, ma quando siamo partiti la settimana scorsa ancora nessuno ne era sbocciato, invece lì era già ben fiorito

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e allora ne abbiamo approfittato, complice anche il fatto che era proprio San Giovanni tra l'altro con una fantastica luna piena... giorni e notti magiche!

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Eccoci tutte all'opera, grandi e piccole!

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e per finire ecco i vasetti al sole! Un mese di attesa per avere l'olio pronto! 

E voi avete raccolto l'iperico? Come procedono i vostri raccolti?

 

Leggere per...

on Giovedì, 20 Giugno 2013. Posted in libri, cucina

Leggere per...

... imparare a far crescere i germogli... e poi mangiarli!

Ho regalato recentemente alle birbe questo bel librino "Ravanello cosa fai?" di Emanuela Bussolati (già apprezzatissima per Tararì Tararera e per Badabum) ed. Editoriale Scienza. E' un libro non solo per bambini, direi anzi che viene utile anche per i grandi, spiega semplicemente tantissimi concetti per fare un orto naturale a partire da come, cosa e quando seminare, e attraverso una storia al giorno accompagna la crescita dei ravanelli. Nella prima parte "Da leggere con i grandi" si spiega la tecnica di coltivazione dei ravanelli: per prima cosa ci sarà da aspettare! Poi si è guidati passo passo dalla semina alla raccolta, si trovano le informazioni nutrizionali e spunti per l'uso in cucina. Nella seconda parte "Inizia l'attesa..." si trova ogni giorno per 20 giorni una storia o un'attività da leggere o fare assieme per ingannare l'attesa e si accompagna il semino nella sua crescita che segue le fasi lunari. Logicamente non mancano le ricette ... in particolare c'è anche la spiegazione per fare dei semplici germogli che le bimbe hanno voluto provare subito a mettere in pratica. Non avendo dei semi di ravanello, noi abbiamo usato dei chicchi di quinoa ottenendo degli ottimi risultati in breve tempo!

T-6d3521b66b0f28a1deb3f03ed5ac98d6-250x153Tra l'altro casca a fagiolo visto che il 2013 è l'anno internazionale della quinoa (come mi ricordano Mari con la sua ricetta di insalata di quinoa con peperoni gialli, mais e olive e Felicia con le sue cipolle ripiene di quinoa e asparagi) e come sapete è un non-cereale che adoro! Ecco le istruzioni che abbiamo seguito:

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Semini appena spruzzati!

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Ecco i nostri germogli al secondo giorno!

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Ed eccoli nell'insalata di pomodori!

PS: prima di mangiarli li abbiamo esposti al sole per un'oretta e sciacquati delicatamente. Ah, noi li tenevamo coperti.

Leggere per…  – Un’iniziativa equazioni.org per trasmettere e diffondere l’amore e l’importanza della lettura

E visto che in fondo questo è un libro di cucina, il post partecipa anche al  giovedì del libro di cucina di Annalisa

 

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Ancora zucchine e qualche riflessione

on Martedì, 18 Giugno 2013. Posted in orto, cucina

Ancora zucchine e qualche riflessione

Se ho fame mangio, se ho sete bevo.

Due domeniche fa ho avuto il grande piacere di poter ascoltare e conoscere Erbaviola, che presentava la seconda edizione del suo libro "Scappo dalla città". Posto splendido, un caffè letterario, ambiente storico, ma alla mano, le bimbe che correvano di qua e di là fra antiche armature, libri e stuzzichini vegani fitoalimurgici... Molto piacevole la presentazine di Grazia, ogni tanto fa bene risentire parlare di queste cose, ci si sente meno soli nei propri pensieri... fa bene anche ritrovare il punto di partenza, riprendere il bandolo della matassa... come ero e come sono, perchè ho fatto certe scelte che ora mi sembrano scontate, prendere nuovi spunti ed essere invogliati a fare qualcosa di nuovo.

Nel suo ultimo post Grazia riporta un bellissimo pensiero zen che si conclude proprio con "se ho fame mangio, se ho sete bevo".

Si, ok, banale, scontato... materialmente se ho fame nel mio caso allungo la mano verso il cesto di frutta bio presa col gas onnipresente sul tavolo, se ho sete prendo la caraffa riempita con acqua del rubinetto. Quante scelte racchiuse in questi semplici atti. Ci avete mai pensato? Mangiare e bere sono le cose più "banali" che facciamo, ma anche le più cariche di risvolti sull'ambiente e sulla salute. C'era un tempo in cui avrei preso una merendina dal cassetto o una pizzetta o un pezzo di cioccolato, non avrei letto l'etichetta, non avrei pensato a chi e come l'aveva confezionata e alla provenienza della materia prima, non mi sarei chiesta se per il mio corpo era vero cibo. 

E ora invece penso mille volte prima di prendere qualcosa di pronto, conosco a memoria certe etichette, non mi avvicino nemmeno a determinati scaffali, anzi a dire il vero frequento pochissimo i supermercati e soprattutto ho il gas e l'orto che in questo periodo sforna zucchine a iosa. Da bambina mi ricordo quanto si sbuffava in questo periodo: uffa ancora zucchine! Dappertutto zucchine! Mia madre le infilava ovunque! e adesso sono io a rifare la stessa cosa :-) Eh, si, mangio meno dagli scaffali e più dalla terra!

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Questi qui sopra i doni dell'orto di sabato scorso... Quindi veniamo a noi con queste ricettine veloci, facili e zucchinose.

Pasticcio di zucchine e patate

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ingredienti:

  • 3 patate medie novelle
  • 5 zucchine lunghe freschissime
  • 1 cipolla di tropea
  • qualche foglia di basilico
  • olio evo
  • sale integrale fino
  • origano secco
  • timo fresco

preparazione:

Meglio avvalersi di un valido e meticoloso aiutante che mentre voi tagliate tutte le verdure a fette e rondelle le sistemerà sulla teglia. Per prima cosa ungete una pirofila, tritate la cipolla e mettetela sul fondo. Tagliate a fette le patate ben lavate senza togliere la buccia e a rondelle le zucchine e fatele disporre a strati alternati infilando ogni tanto un po' di sale e un po' di spezie. Finite il tutto con le zucchine e un filo d'olio e passate iin forno una mezzora - quaranta minuti a 180°. Fatto! Ottime!

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Pesto di zucchine e arachidi

ingredienti:

  • 2 piccole e tenere zucchine appena raccolte dall'orto
  • 50 gr di arachidi sgranati 
  • olio evo qb
  • un mazzetto di prezzemolo

preparazione:

Avete fretta di preparare qualcosa da mangiare perchè due piccole birbe vi ronzano intorno affamtissime... Mettete a bollire l'acqua per la pasta, aprite il cassetto e riesumate un po' di arachidi rimaste dall'inverno, sbucciatele, versalte nel frullatore. Quando sono polverizzate, aggiungete a filo l'olio evo e man mano che le tagliate a pezzi le zucchine e per ultimo il prezzemolo. Scegliete il formato di pasta e quando è quasi a cottura ultimata allungate il pesto con un mestolo di acua di cottura. Usatelo per condire la pasta: graditissimo alle birbe!

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Torta facile del 5 alle zucchine

ingredienti:

  • 5 cucchiai colmi di farina d'orzo integrale appena macinata
  • 5 cucchiai colmi di farina di grano tenero integrale setacciata
  • 5 cucchiai di olio evo
  • 5 cucchiai di sciroppo d'acero
  • 5 cucchiai di succo di mela limpido bio
  • 5 + 5 cucchiai di acqua o di kefir d'acqua
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 200 gr di zucchine fresche e piccole
  • succo e buccia di mezzo limone

Preparazione:

Anche questa velocissima: gratuggiate le zucchine. In una ciotola mettete tutti gli ingredienti secchi, aggiungete tutti i liquidi. Amalgamate le zucchine e per ultimo il succo di limone. Accendete il forno a 180°, oliate e infarinate una teglia e versate il composto. Spolverate a piacere la superficie con un cucchiaio di zucchero grezzo di canna (tipo mascobado). Infornate per 25-30 minuti.

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Morbidisssima, anche questa molto apprezzata dalla piccole! La foto non le rende per nulla giustizia! 

La biblioteca di Alice ed Elena # 9

on Venerdì, 14 Giugno 2013. Posted in libri

La biblioteca di Alice ed Elena # 9

Mese nuovo, nuovo appuntamento con la biblioteca delle bimbe... stavolta più che un libro vi presento alcuni libri di un'autrice che alle bimbe piace parecchio, ovvero Julia Donaldson. 9788847705678Tutto è nato da Gruffalò o meglio dalla recensione dell'amica MammaCuore del libro "A spasso col mostro" di Giulia Donaldson e Axel Scjheffler. Inutile dirlo che ero curiosa di vedere cosa ne avrebbe pensato Alice, che spesso si diverte a disegnare fantasiosi mostri multicolori o a dire a Elena che ha disegnato mostri... Scovato il libro in biblioteca, l'abbiamo letto comodamente a casa, sul divano tutte e tre... la storia è decisamente bella, il furbo topolino sta subito simpatico alle bimbe e il ripetersi delle situazioni è molto rassicurante, salvo poi scoprire che "Ma ... esisteva veramente il Gruffalò!" (eslcamazione di Alice).

Ma niente paura il furbo topolino sa cavarsela eggreggiamente! " Ma non fanno paura i gruffalò!" è stata l'esclamazione finale...

9788847720275Dopo giorni di lettura di questo librino non potevo non regalarle il "seguito" della storia, ovvero "Gruffalò e la sua piccolina", sempre edizioni EL sempre degli stessi autori. In questo caso la protagonista è la piccola Gruffalò, denominata dalle bimbe "la gruffalina" che impavida e incurante degli avvertimenti del padre si avventura alla ricerca del Topo Tremendo, "mostruoso con zampe forzute, possenti e pelose e la coda coperta di squame spinose". Il ritmo della storia è similare alla prima con il finale rassicurante in cui la piccola torna a dormire "finchè si può nel caldo abbraccio di papà Gruffalò". (Se vi piaccino i mostri vi suggerisco di dare un'occhiata anche  alla lista "mostruosa" di Caterina :-) )

Sempre degli stessi autori abbiamo anche altri due librini, tutti edizioni EL, tutti nell'agile formato del "libro in tasca", comodi da portare anche in auto o nelle gite in un piccolo zainetto... 

bigio-randagio-3337124Amatissimo "Bigio Randagio", storia del gatto cantante, diviso fra la voglia di stare con la famiglia e quella di stare a cantare con Pino il gran menestrello e anche "La strega Rossella" che sulla sua scopa volante porta in giro un cane, un gatto, un uccello, una rana. Anche qui il colpo di scena con la comparsa del dragone e l'inaspettato aiuto di un "mostro" che esce dal fango che la salveranno dalla padella!

Tutti i libri sono in rima e Alice in breve li ha imparati a memoria e li sa leggere ad Elena con tanto di voci!

9788847719903Oltre a questi se cercate ci sono molti altri librini degli stessi autori che prima o poi mi procurerò. Nel frattempo ci siamo procurati la versione "enigmistica" del "Gruffalò e la sua piccolina" e de "Il gigante più elegante": ci sono piccoli giochi come labirinti, unirei puntini, semplici cruciverba che fanno impazzire Alice!

Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.

PS: per chi se lo fosse perso segnalo il contest per il 2° compleanno di GocceD'aria in collaborazione con VerdeVero, trovate tutte le indicazioni qui:   http://www.goccedaria.it/item/io-lavo-eco-io-test-per-il-2%C2%B0-compleanno-di-gocced-aria.html Non siate timidi, partecipate!
 

 

 

Tortine fragolose

on Martedì, 11 Giugno 2013. Posted in cucina

Tortine fragolose

Oggi vi lascio una ricettina per delle tortine che sono piaciute tantissimo alle piccole... (le vedete qua sopra che se le gustano per merenda con l'orzo in giardino). Pensarete a giudicare dall'estetica che sia tratti di dolcetti al cacao cosa che loro gradiscono sempre! Invece no... il colore scuro è dato dal dolcificante che ho scelto di usare stavolta, ovvero la sapa, che mi è stata regalata dalla mitica Annalisa. In realtà ero un po' bloccata nella scelta di come usarla e cosa farci, un po' perchè mi sarebbe dispiaciuto sprecarla in qualcosa in cui non ci stava bene, un po' perchè non ne conoscevo il gusto e non sapevo a cosa abbinarla. La curiosità di Alice ha avuto la meglio e così come sempre sono andata un po' a occhio e un po' a gusto di Alice e ne sono venute fuori queste belle tortine che abbinate alle ultime fragole fresche e/o a delle buona marmellata di fragole senza zucchero fatta in casa, sono il top!

Ah, forse vi state chiedendo che cos'è la sapa... giusto? Non si tratta d'altro che di uno sciroppo che si ottiene dal mosto cotto di uva bianca o nera (nel mio caso, anzi nel caso di questa donatami da Annalisa, nera), è veramente dolcissima, e non ha tutte le problematiche legate allo zucchero raffinato. Sicuramente i nostri nonni ne facevano uso per dolcificare quando lo zucchero non era ancora così diffuso... Una ricetta che la vonteneva ve l'avevo già lasciata nel periodo natalizio, anzi ve l'aveva lasciata la mia amica Isa, ovvero le cartellate pugliesi. Vi trascrivo la descrizione che trovate su wikipedia:

La saba o sapa è un condimento tipico di Emilia, Romagna, Marche e Sardegna, dove è considerata tra i sapori tipici dell’alimentazione contadina. È uno sciroppo d’uva che si ottiene dal mosto appena pronto, di uva bianca o rossa. La saba è detta infatti anche “mosto cotto”, “vino cotto” o “miele d’uva”. Il mosto viene immerso in un paiolo di rame insieme a mezza dozzina di noci con il guscio che, rivoltandosi nel lento bollire, aiutano il mosto a non attaccarsi al fondo del recipiente. La saba è pronta quando si sarà ridotta ad un terzo della sua quantità iniziale. Risulta molto dolce e si conserva benissimo proprio grazie al tenore zuccherino.

Trovate anche altre informazioni dalla Ravanella, accompagnate anche da un fantastica ricetta con i fagioli, tutta da provare!

Veniamo alla nostra ricettina dolce!

Tortine fragolose

DSCF9566Ingredienti:

  • 200gr di farina integrale di grano tenero appena macinata e setacciata
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 100 gr di sapa di uva nera
  • 70 gr di acqua
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 cucchiaio di aceto di mele
  • fragole essiccate (con l'essicatore) a piacere
  • 6 cucchiai di succo di mela ( o qb)

Preparazione:

Per prima cosa mescolare la farina col bicarbonato, aggiungere l'olio, la sapa, l'acqua e mescolare. Aggiungere anche le fragole essiccate e tagliate a pezzettini e il succo di mela per ammorbidire l'impasto. A me ne sono bastati 6 cucchiai, regolatevi in base alla consistenza dell'impasto che deve essere piuttosto morbido, quasi liquido. Per ultima cosa aggiungete l'aceto e mescolate bene. Vedrete formarsi della bollicine che indicano che è partita la reazione col bicarbonato. Accendete il forno a 180°. Versate l'impasto negli stampini (io ho usato quelli in silicone). A piacere decorate con una fettina di fragola essiccata o con una fragola fresca.

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Quando il forno è caldo infornate per 20 minuti. A cottura ultimata mettere a raffreddare le tortine su una griglia e toglietele dalle formine quando saranno quasi fredde. Servite con marmellata di fragole senza zucchero e fragole fresche.

Visto che ci sono vi lascio la volo anche la ricettina della composta di fragole senza zucchero che ho preparato con le fragole che avevo preso col gas. Può esservi utile se trovate ancora fragole o per l'anno prossimo.

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Composta di fragole

ingredienti:

  • 1 kg di fragole bio ben mature
  • 100 gr di malto di mais
  • 1 cucchiaino colmo di agar agar
  • 1 limone bio

Preparazione:

Lavare le fragole, taglierle a pezzetti e metterle in pentola con il succo di limone spremuto e il malto di mais. Mescolare bene, mettere il coperchio e lasciare riposare a tutta per tutta la notte. La mattina accendere il fuoco e nel frattempo accendere il forno con dentro i vasetti di vetro a t 120°. Tenere i vasetti per 10 minuti a 120 e poi spegnere il forne e lasciarli al caldo. Quando la composta bolle aggiungere l'agar agar stemperato in una tazzina con un po' di acqua in modo che non faccia grumi. Mescolare bene e lasciar bollire per 10 minuti. Prelevare dal forno i vasetti ancora caldi e invasare la composta bollente. Tappare subito e capovolgere. 
L'agar agar solidifica quando si raffredda quindi non preoccupatevi se quando invasate la composta è liquida.
 
Buonissima con tutto il gusto delle fragole!
 
PS: per chi se lo fosse perso segnalo il contest per il 2° compleanno di GocceD'aria in collaborazione con VerdeVero, trovate tutte le indicazioni qui:  http://www.goccedaria.it/item/io-lavo-eco-io-test-per-il-2%C2%B0-compleanno-di-gocced-aria.html Non siate timidi, partecipate!
 

Treccia con zucchine per il Raduno Blogger Autogestito

on Venerdì, 07 Giugno 2013. Posted in all'aperto, cucina

Treccia con zucchine per il Raduno Blogger Autogestito

Avevo quasi pronto un post libresco per oggi che è venerdì, ma avevo troppa voglia di condividere le foto dell'incontro di domenica scorsa, ovvero del 2° Raduno Blogger Autogestito, che si è tenuto a Ferrara al C.S.P. La resitenza.

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Il centro avevo avuto modo di vederlo a marzo in occasione dello scambio di semi, stavolta ce lo siamo davvero goduto! Il grande spazio esterno è ideale per stare in compagnia, mangiando e chiacchierando e anche i bambini hanno tanto spazio dove poter correre e giocare.

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E nonostante con alcune persone ci fossimo viste solo una volta e con alcune soltanto virtualmente, ci siamo sentiti come a casa, davvero bene.

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Tutti in attesa di mangiare: chi prenderà per primo l'iniziativa? :-)

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Mangiato tantissimo, d'altronde con tutte le bontà che c'erano da assaggiare!

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Anche le bimbe hanno apprezzato, in particolar modo Elena che non la smetteva di servirsi!

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Fra chiacchiere e cibarie siamo arrivati al pomeriggio. E' stata fatta una piccola lotteria nella quale ho anche quadagnato un libro di cucina che vi presenterò più in là e poi i bambini hanno fatto i loro scambi, di giochi, prima e di librini poi.

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Un po' di spazio alla lettura ed era già ora dei saluti!

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Mi dispiace di non essere riuscita a dedicare a tutti il dovuto tempo... d'altronde quando si sta bene il tempo vola veloce!

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Ringrazio tutte le amiche che ho reincontrato e quelle che ho visto per la prima volta, in particolare Annalisa e la Capra perfette padrone di casa, Felicia che ha organizzato il tutto, Caterina che ho conosciuto con vero piacere, Elisabetta che finalmente sono riuscita a vedere di persona, Elena che rivedo sempre con grande piacere e Giulia con cui ci siamo conosciute dopo che ho conosciuto i "suoi" detersivi! Un bacionissimo al maritone Marco che ci accompagna sempre volentieri in queste situazioni, anche nel giorno del nostro 6° anniversario di matrimonio, e senza il quale non avrei avuto il tempo di chiacchierare così tanto! Ah... e logicamente un grazie al sole che si è donato per tutto il giorno! :-)

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Per l'occasione io avevo preparato la quinoa con lenticchie a cui avevo aggiunto le zucchine e una treccia di pane ripiena con zucchine. Ero partita dall'idea di fare una focaccia ripiena, poi mentre mi accingevo a fare il primo impasto mi è capitata sotto gli occhi una foto sul gruppo FB della pasta madre in cui si vedeva un'impasto diviso in tre per farne una treccia ripiena. Logicamente la ricetta me la sono inventata al momento, anche perchè non era ancora stata riportata nel gruppo, però l'idea della treccia è rimasta. Vi lascio quindi la ricettina, che anch'io devo rifare visto che alla fine l'ahnno assaggiata tutti fuorchè la sottoscritta! :-) Visto che è stata finita suppongo fosse buona! :-)

Treccia ripiena con zucchine

ingredienti per l'impasto:

  • 125 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 240 gr di kefir di soia ( o yogurt di soia bianco )
  • 60 gr di acqua
  • 1 cucchiano di sale fino integrale
  • 1 cucchiaino di malto d'orzo
  • 400 gr di farina integrale di grano tenero setacciata
  • 100 gr di farina integrale d'orzo appena macinata

ingredienti per il ripieno:

  • 1 zucchina grande o due piccole
  • 1 cipolla bianca
  • 3 cucchiai di mandorle non pelate
  • melissa, timo, rosmarino, origano a piacere
  • olio evo qb

Preparazione:

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere il kefir di soia, mescolare bene, aggiungere il malto, la farina d'orzo, il sale e infine la restante farina. Impastare bene a mano in modo da avere una bella palla morbida non appiccicosa, ma che sciovoli fra le dita. Mettere a riposare per 4 ore a temperatura ambiente. Sul piano infarinato fare un giro di pieghe e rimettere a riposare per un'altra ora. Nel frattempo tritare le mandorle grossolanamente (con un coltellone va benisssimo), tritare anche le spezie e la cipolla bianca. Tagliare a dadini le zucchine. Mescolare tutto fuorchè le mandorle in una ciotola, aggiungere un po' di olio evo e salare a piacere (io non avevo aggiunto sale).

Stendere sul piano infarinato l'impasto dello spessore di 1,5 - 2 cm con le mani. Tagliarlo in 3 parti e su ciascuna disporre le mandorle tritate e sopra il ripieno di zucchine, spezie e cipolla.

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Arrotolare ciascuna parte.

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Procedere a realizzare la treccia posizionandola subito su carta forno per aiutarsi nello spostamento sulla teglia. Mettere a lievitare la treccia in una teglia e lasciarla lievitare per altre 2 ore.

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Accendere il forno a 180°. Spennellare la superficie con latte di soia e infornare per 40 minuti. Estrarre dal forno, ripassare il latte di soia e riporre nel forno spento socchiuso in raffreddamento per altri 10 minuti.

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Mettere a raffreddare su una griglia e quando freddo tenere avvolto in un canovaccio pulito fino al momento di servire.

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Ed eccola pronta ad essere mangiata al Raduno!

Arrivederci al prossimo raduno allora!

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Potete leggere il racconto visto dalgli occhi di Felicia QUI.

PS: vi ricordo che è in corso il contest "Io lavo eco, I love eco" per il secondo compleanno di GocceD'aria - partecipate numerosi!

 

Ghirlanda al cioccolato

on Venerdì, 31 Maggio 2013. Posted in cucina

Ghirlanda al cioccolato

Mamma mia, una vita che non pubblico ricette con la pasta madre! Non starete pensando che abbia fatto una brutta fine, vero? In realtà no, anzi da un mesetto a questa parte la Gilda è in buona compagnia della neo-nata pasta-birba che colgo l'occasione per presentarvi! Questa giovane pasta madre è stata creata per gioco dalle manine della piccola Elena, che un giorno mi ha chiesto di impastare del pane e non avendo io a disposizione nessun impasto da lavorare, le ho dato un po' di farina di segale (l'unica che avevo in quel momento disponibile) macinata da me e acqua... questo impasto manipolato per giocare è stato poi appallottolato e dimenticato in un piatto, per un giorno. Quando l'ho ripreso, era morbido e leggermente bollicinoso, allora l'abbiamo rinfrescato (a caso) e riposto a temperatura ambiente per un altro giorno e così il giorno successivo... e visto che la cosa sembrava funzionare ho deciso di tenerlo e battezzarlo "Pasta-birba". Logicamente con gli avanzi ci abbiamo fatto crackers e grissini oltre che piadinette, poi ho provato a farci del pane, direi con buoni risultati! 

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Elena orgogliosa con la sua pasta-birba

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Prima pagnottina con pasta birba

E per non fare ingelosire la Gilda ecco invece una sua ricettina che è una rivisitazione dei cornetti vegani in forma di ghirlanda con farcitura di cioccolato.

Ghirlanda al cioccolato

ingredienti:

  • 250 gr pasta madre rinfrescata la mattina
  • 600 gr di farina di farro bianca biologica
  • 2 cucchiai di farina di riso integrale appena macinata
  • 40 ml di olio evo
  • 250 ml di succo di mela limpido
  • 70 gr di sciroppo di agave
  • 1 pizzico di sale
  • per la farcitura: cioccolato fondente extra 90% cacao del commercio equo
  • latte di riso qb per la lucindatura finale

Realizzazione:

La sera sciogliere la pasta madre nel succo di mela. Aggiungere lo sciroppo d'acero, il sale, la farina di riso, l'olio e la farina di farro. Quando non si riesce più a mescolare col cucchiaio passare sul tagliere e impastare bene fino ad ottenere una palla liscia e omogenea, da mettere a lievitare per 5 ore coperta da un canovaccio nel forno spento.

In un pentolino sciogliere il cioccolato fondente e lasciarlo raffreddare mescolandolo ogni tanto. Estrarre l'impasto dal forno e stenderlo con le mani in forma più o meno quadrata sul piano ben infarinato. Spennellare l'impasto con la cioccolata.

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Arrototolare per il lato lungo e tagliare a fette il rotolo. Su una teglia con carta forno, disporre le fette a formare la ghirlanda una accanto all'altra, non troppo appiccicate.

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Riporre a lievitare nel forno spento coperta da un canovaccio per 3 ore o fino al raddoppio.

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Preriscaldare il forno a 180° e infornare per 35-40 minuti. A fine cottura spennellare con latte di riso.

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Ecco la fetta...

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Se vi avanzano delle fette potete farci delle brioscine tipo queste:

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Infine prima di salutarvi vi lascio qualche foto scattata domenica scorsa alla festa dei gas e del commercio equo di Este (PD), dove con l'associazione abbiamo realizzato un piccolo laboratorio di panificazione con pasta madre per grandi e piccoli.

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Preparativi...

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Si comicia... si avvicinano i curiosi

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Finalmente mani in pasta!

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E si studia

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Buon week end di panificazione o altro a tutti! Io sarò in buona compagnia al Raduno Blogger Autogestito a Ferrara... vi racconterò!

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Il palloncino rosso e altre storie

on Venerdì, 31 Maggio 2013. Posted in libri

Il palloncino rosso e altre storie

Atmosfericamente parlando è uno strano periodo questo... il caldo che non arriva e anche il sole che si fa desiderare... tanto che Alice ogni tanto mi va in confusione e mi chiede in che stagione siamo oppure pensa che l'estate sia già passata... E' vero che l'orto aiuta a far chiarezza, ma secondo me lei aveva bisogno di avere il quadro completo... allora abbiamo ripreso in mano un librino che avevamo già trovato in biblioteca, "La mela e la farfalla" di Iela ed Enzo Mari, solo che stavolta l'ho trovato in una versione della Einaudi Ragazzi, accompagnato da altre due "storie" sempre di Iela Mari. Si tratta di un libro ormai fuori catalogo, ma facilmente lo trovate in biblioteca oppure trovate le singole storie pubblicate singolarmente.

Tutte e tre le storie sono caratterizzate dal fatto di essere senza testo, senza parole, leggibilissime quindi anche dai bimbi da soli... nel nostro caso a volte le bimbe vogliono che qualcuno le accompagni raccontando, altre preferiscono essere loro a raccontare, altre ancora le leggono tra di loro (tipo Alice che racconta ad Elena), altre si limitano a sfogliare il libro da sole e si fermano più o meno a lungo sulle varie pagine.

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La prima storia "Il palloncino rosso" vede come protagonista un bambino che crea un palloncino con la gomma da masticare (o lo gonfia come preferisce dire Alice): il palloncino cambia forma diventando mela, poi farfalla, poi fiore, poi ombrello e tornando quindi nelle mani del bambino. E' l'unica di queste storie ad avere un inizio e una fine.

La seconda storia, ha come protagoniste una mela e una farfalla che il lettore segue nelle stagioni: la mela matura e il bruco diventa farfalla, le foglie cadono e ricrescono e la farfalla lascia il suo "ovetto" sul fiore di melo. 

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Infine la terza storia "L'albero" ha come protagonista un albero attorno al quale si sussegono le stagioni. Sull'albero arrivano degli uccelli, fanno il nido, nascono i piccoli e poi se ne ripartono. Sotto l'albero c'è la tana di uno scoiattolo che si diverte a saltare sulla quercia e a mangiarne le ghiande. Tre semini crescono lì vicino: una pianta di tarassaco, una di fagioli e una di avena.

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Queste due storie potenzialmente possono ripetersi e rileggersi all'infinito. Alice si diverte anche a farne un gioco delle differenze, a confrontare le pagine e cercare cosa è cambiato da una all'altra. E a scoprire a che punto siamo adesso confrontando le piante dell'orto o del giardino con quelle del libro.

Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.

Leggere per...

on Giovedì, 23 Maggio 2013. Posted in libri, all'aperto

Leggere per...

... concludere bene un baratto!

Approfitto dell'occasione per raccontarvi della festa del baratto di primavera che avevamo organizzato per la mattinata di sabato scorso nel cortile della biblioteca comunale di Piove di Sacco: logicamente le bimbe non potevano non entrare in biblioteca ed uscire monite di libri da leggere... anche una scaletta diventa un ottimo posto dove leggere!

... inutile dirvi che è andata più che bene, sia perchè siamo stati graziati dalla pioggia (unica mattina di sole in una serie di giornate piovose), sia per gli scambi che siamo riusciti a portare a termini: stavolta ci siamo scatenati!

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Qui sotto il mio primo scambio: set tazzine scelte dalle bimbe in cambio di tre libri

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e poi abbiamo portato a casa un paio di ghette impermeabili per le nostre passeggiate sulla neve con ciaspe (si, siamo ottimisti che riprenderemo a ciaspolare prima o poi! :-) ) una borsa etnica per me, una caffettiera e una piastra scaldapanini per il reparto di Marco, nonchè un librone di cucina (si, dopo ve lo mostro...).

Alla fine abbiamo anche donato la BibliotEqua dell'associazione alla biblioteca di Piove

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e concluso con un piccolo rinfresco - aperitivo con ottimo thè alla menta, torta al cioccolato e pop-corn!

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Ma veniamo ai libri... 

Il libro che ho scambiato è "Il grande libro delle Cent'erbe" edito da Global Books. Logicamente quella che ho trovato non era l'ultima versione, ma da quanto leggo in rete è anche meglio. In realtà dal titolo pensavo fosse un liro dedicato all'alimurgia, invece si tratta di un libro che parla anche di altro, nel senso che si trovano anche verdure di uso comune.

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Dopo la parte introduttiva sul ricoscimento e uso delle piante selvatiche, il capitolo centrale e il più corposo riporta in ordine alfabetico le erbe e anche alcune verdure. Alcune sono trattate in modo più approfondito e sono seguite da ricette sia per alimenti (fra le ricette la maggior parte è vegetariana, alcune vegan) che per tisane o sciroppi, mentre altre sono semplicemente descritte, anche se sempre accompagnate da una foto.

Ecco alcune pagine come esempio:

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a destra la pagina dedicata all'erba trattata più approfonditamente e a sinistra quella dedicata alle erbe su cui si danno meno indicazioni.

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Qui sopra invece la pagina con le ricette di cui una accompagnata da foto.

La parte finale del libro parla anche di altri alimenti e del mangiare sano più in generale. Direi che è stato un buono scambio! Onestamente, vista la data prubblicazione e visto che la nuova edizione sembra essere diversa dalla questa, non saprei darvi indicazioni per reperirlo se non quelle di cercare in biblioteca o in qualche scambio - baratto!

E visto che si parla di libri scambiati approfitto anche per ringraziare Fiore, del blog Fiore di Collina, che ha organizzato il secondo Book Swap al quale ho partecipato con grande piacere inviando un mio libro direttamente a lei e ricevendo da Silvia di Lavanda e cioccolato (che ho avuto il piacere di conoscere proprio in questa occasione) il libro di Jovanotti "Il grande Boh!" Grazie a tutte e due, devo ancora iniziare la lettura del libro che penso mi accompagnerà in montagna!

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E voi vi dedicate allo scambio di libri o altro? 

Questo post, per la parte dedicata al libro "Cent'erbe" partecipa alla raccolta del giovedì del libro di cucina dell'amica Annalisa di Passato fra le mani

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e partecipa anche all'iniziativa  Leggere per…  – di equazioni.org per trasmettere e diffondere l’amore e l’importanza della lettura. 

PS: trovate gli altri nostri buoni motivi per leggere QUI.

 

I tre porcellini... una fiaba quasi classica

on Venerdì, 17 Maggio 2013. Posted in libri

I tre porcellini... una fiaba quasi classica

Visto che è venerdì, interrompo momentaneamente la serie di post sulle erbette, per parlarvi di un libro per bambini... ma come direte voi, la fiaba dei tre porcellini la conosciamo già, è trita e ritrita... e invece no, quella che vi voglio presentare oggi è la versione di Giusy Quarenghi e Chiara Carrer per Topipittori. Diciamo la verità, la storia "classica" non è che mi piaccia moltissimo, soprattutto per la fine riservata al lupo... Però alle bimbe piace soprattutto se si fa l'effetto vento e le discussioni e riflessioni che possono nascerne sono svariate ... per esempio un giorno con Alice siamo andate a finire nel discorso "edile", e lei vedendomi spesso sfogliare riviste in cui ci sono case di legno mi ha chiesto come mai la casa del secondo porcellino non è solida... ed in effetti attualmente sia la casa in paglia che quella in legno sarebbero certamente auspicabili ed ecologiche oltrechè solide! :-)

Ma tornando a noi, in questa versione ci sono tanti spunti di riflessione... intanto i porcellini sono tre, ma una è una porcellina che diventa quasi la protagonista della fiaba, poi le casette:

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le pime due realizzate con materiali di "una specie di discarica" davanti alle quali la porcellina osserva dubbiosa "Mah..." per finire con la figura del lupo, direi quasi simpatica nel suo essere confusa... tanto da non capire se ha mangiato o meno i maialini. E la terza casa? Quella della porcellina? Questa è la cosa che sorprende di più, il grande cerchio di fuoco all'interno del quale stanno i porcellini ballando e cantando, sostituisce la casa vera e propria! A noi adulti salta subito in mente il richiamo al grande fuoco in cui cade il lupo nella storia originale e anche il grande fuoco attorno al quale cercano rifugio i primi uomini, il focolare famigliare. Riuscirà il lupo a violare anche la terza "casa"? Cosa faranno i porcellini? Questo non ve lo svelo... però pare che questi maialini "siano diventati i capostipite della grande tribù dei maiali selvatici, che non hanno paura dei lupi e non si lasciano addomesticare."

Il libro ha immagini semplici in bianco e nero con poche cose colorate: i maialini, l'acqua del lago, il lupo e il grande fuoco. Gli elementi essenziali che saltano subito all'occhio e alle orecchie dei bambini. 

Alice è rimasta decisamente incantata da questa versione dei tre porcellini e l'ha eletta a sua versione preferita perchè c'è la porcellina che come trovate scritto nel retro di copertina, anche se il lupo le fa paura, "non ha mica tanta voglia di chiudersi in una casetta e starsene lì al calduccio, al sicuro, ad aspettare di sentirlo ululare."

Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.

 

 

Ca' di mezzo: passeggiate, fiori ed erbe spontanee

on Martedì, 14 Maggio 2013. Posted in all'aperto

Ca' di mezzo: passeggiate, fiori ed erbe spontanee

Purtroppo quest'anno non riusciamo ad andare in montagna quanto vorremmo e quindi per ora ancora niente racconti delle nostre escursioni... per fortuna si sta avvicinanando l'estate e quindi a breve dovrebbero arrivare anche le passeggiate frai monti... nel frattempo vi voglio lasciare un'idea per passeggiare immersi nella natura anche in pianura. Si tratta di un luogo incontaminato, una vera "Oasi" come hanno deciso di chiamarla gli amici di Legambiente di Piove di Sacco che la gestiscono, nella pianura: Ca' di Mezzo, località raggiungibile dalla statale che porta a Chioggia, proseguendo verso Cavarzere, appena passato il paesino di S.Margherita, si gira a sinistra seguendo l'argine del Bacchiglione. E proprio il fiume Bacchiglione è il protagonista di questa zona, che in realtà è un'area umida di fitodepurazione delle acque, una sorta di valle dalla quale l'acqua esce pulita e nella quale trovano rifugio e nidificano molti uccelli.

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Passeggiare a Ca' di Mezzo è rilassante, ancor meglio se lo si fa in buona compagnia, in particolare domenica ci siamo stati con Annalisa, donna dalle mille risorse, e la sua splendida famiglia con cui dire che ci troviamo bene è poco! Rimango sempre meravigliata di come si crei subito affiatamento con persone che di persona si sono incontrate pochissimo, ma con le quali si condivide davvero molto...

Beh, il nostro obiettivo era, oltre che rilassarci e chiacchierare andare per erbette e fiori di stagione e il luogo era decisamente ideale!

I percorsi proposti sono 2, anzi a dire il vero 3, di cui il primo però è parte del secondo... si tratta di percorsi facili per tutti, in piano e immersi nel verde. Il primo percorso che corrisponde al primo tratto del secondo è il percorso indicato per disabili che porta fino alla casetta ossevatorio degli uccelli. Lungo il sentiero si incontrano dei pannelli esplicativi sugli uccelli e sugli alberi della zona.

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Passata la casetta per chi vuole proseguire il percorso le alternative sono due, una più breve e una più lunga entrambe ad anello con ritorno alla casetta di Legambiente da cui si è partiti.

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Nel caso specifico le bimbe erano più desiderose di disegnare e giocare che di camminare, quindi passata la casetta hanno preferito tornare ai tavolini a inizio percorso con i papà, mentre noi donne con i più piccoli della truppa ci siamo godute con calma il rsto della passeggiata!

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Camminare nella natura, accompagnate dal canto degli uccelli e dai loro improvvisi voli, chiacchierando sottovoce per non disturbarli e osservando le piante che si incontrano lungo il percorso: come può non essere rilassante?

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Rosa canina

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Libellula

Ah, ecco cosa ho raccolto!

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Parietaria

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Fiori di sambuco

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Fiori di acacia (robinia) e germogli di luppolo (bruscandoli)

A breve vi farò sapere cosa ne ho fatto!

E voi come passate le vostre domeniche primaverili?

 

 

 

La biblioteca di Alice ed Elena # 8

on Mercoledì, 08 Maggio 2013. Posted in libri, orto

maggio 2013

La biblioteca di Alice ed Elena # 8

Rieccoci con l'appuntamento mensile dedicato alla biblioteca delle bimbe, o meglio ai libri che stanno/stiamo maggiormente leggendo in questo periodo. Stavolta ho deciso di dedicarlo all'orto ovvero ai libri su semi, verdure e orticoltura per bambini che abbiamo in casa o che abbiamo trovato in biblioteca e che ultimamente spulciamo spesso anche perchè hanno un diretto richiamo con l'attività preminente, sia di noi adulti che delle bimbe, in questo periodo (propri ieri siamo riusciti anche a seminare i fagiolini...). Sono libri semplici adatti a bimbi anche picccoli, ma che si prestano a fare da spunto per allargare il discorso e trattare temi più complessi. I piccoli poi faranno domande e si incuriosiranno!

DSCF8941I primi due libri sono vecchiotti, non so se si trovino da acquistare infatti noi li abbiamo recuperati in biblioteca, non per questo sono superati, l'argomento non ha tempo! Partiamo da un libro semplice semplice ovvero "La carota" della serie "un libro da scoprire" ed. Elle. La nostra protagonista, molto amata dalle birbe, viene presentata assieme agli altri ortaggi dell'orto, in tutte le vesti, intera, pelata, a fette...

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DSCF8938Un librino simpatico è anche Pà Tatiana, ed. Gallimard jeunesse, 1997 di Agathe Henning. Si tratta di un libricino in francese che abbiamo scovato in biblioteca... la protagonista Pa' Tatiana ci racconta la sua storia nel tempo e dall'orto alla tavola per apprendere come coltivarla e cucinarla. A conclusione un paio di ricette illustrate e facili da fare con i bambini. Della stessa serie To'Mathilde (una simpatica pomodorina), Caro'Therese (la carota ovviamente), la fragola Frais'Elisa, Il Me'Leon e la Ban'Anna.

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Sempre reperita in biblioteca la raccolta di fumetti "Pimpa e la campagna" (di cui vi avevo parlato anche qui), con fumetti vari ambientati anche nell'orto... sempre divertenti per i bimbi.

335-Storia-di-un-piccolo-semePassando a libri più facili da recuperare e recenti "Storia di un piccolo seme" di Elena Balsamo ed. Bambino Narturale: un libro dolcissimo in cui i bambini accompagnano il semino da quando viene messo nella terra fino a quando diventa un grande albero. A me piace molto l'analogia della terra-madre-ventre (vedi immagine in apertura all'articolo) e l'amorevolezza del contadino rispetto al seme e alla terra.

Poi vi segnalo "Teodoro semina fagioli" di cui vi avevo parlato lo scorso anno e anche "La danza del chicco di grano" che io avevo ridisegnato in forma di striscione pieghevole qualche anno fa per Alice, e Alice ha ridisegnato col mio aiuto qualche mese fa per l'amico Alessandro.

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Infine un libro che è nella mia lista dei desideri che ho ordinato e non vedo l'ora di avere fra le mani: "Un semino come me" di di Anna Matarese, disegni di Claudia Polizzi, per Becco Giallo, Critical Kids: per saperne di più vi rimando alla bella recensione di Cì.

E ora aspetto i vostri suggerimenti sul tema!

Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB

 

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