in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: pane

Dolce incanto d'inverno

on Lunedì, 10 Febbraio 2014. Posted in cucina

Dolce incanto d'inverno

Finalmente riesco a tornare a postare qualcosa di lunedì... in particolare una ricetta, con pasta madre e di un dolce bello da vedere e buono! Questo dolce l'avevo visto un bel po' di tempo fa nel gruppo FB "La pasta madre" realizzato e "pastamadrizzato" da una dei membri del gruppo: me lo sono tenuta a mente con l'idea di rifarlo in versione veg e possibilmente integrale e senza zucchero, però mi premeva anche che rimanesse l'aspetto "coloristico" e temevo che con la farina integrale sarebbe andato perso. Alla fine ho optato per una miscala di farine scegliendo quelle che in cottura rimangono più chiare. Non ho usato zucchero di canna, ma sciroppo (malto) di riso. Alla fine il risultato è stato soddisfacente sia come gusto che come durata. La consistenza tra l'altro è ottima, proprio quella di una torta con in più il vantaggio che non si secca velocemente e che le farine sono state "pre-digerite" dalla pasta madre!

Purè di fagioli neri

on Martedì, 04 Febbraio 2014. Posted in cucina

Purè di fagioli neri

Non sono mai stata in Messico, ma quando mia madre ha deciso di farci un viaggio le avevo commissionato alcune cose da cercare, fra le quali i fagioli (rossi e neri) e il mais che sapevo esserci di vari colori e tipologie. All'epoca è tornata a casa con una pannocchia nera bellissima nascosta nella valigia e dei sacchettini di fagioli, alcuni neri, altri rossi, ottimi entrambi. Nei suoi racconti uno dei modi di servirli era in forma di purè e così li avevo preparati pure io gustandoli con piacere.

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Purtroppo mi sono scordata di tenerne alcuni da seminare, in compenso recentemente ne ho trovati del commercio equo, molto simili, non messicani, ma ecuadoregni e quindi ecco il mio purè di fagioli neri, semplicissimo e gustoso, ottimo per una cena o un pranzo accompagnato da crostini di pane home-made (in questo caso pagnotta di monococco) e spinaci appena saltati in padella con aglio. Vi lascio la ricettina, ottima anche con i fagioli rossi!

Integralmente

on Martedì, 28 Gennaio 2014. Posted in cucina

Integralmente

Sono ormai vari anni che uso esclusivamente farine integrali o al massimo semintegrali, che ho imparato ad apprezzare i diversi gusti e rese dei vari cereali che si possono usare sotto forma di farina. Da tempo le acquisto esclusivamente tramite il gas direttamente da un produttore locale che le macina al momento dell'ordine e usa solo grani coltivati direttamente in azienda, macina solo a pietra e solo integrale (massimo farina 2). Da poco più di un anno sono passata alla molitura domestica grazie all'acquisto di un mulinetto in legno elettrico con macina a pietra, quindi uso farine freschissime e le macino e setaccio in base alle esigenze del momento... molti mi chiedono il motivo di questa scelta, che ad una prima impressione può sembrare un complicarsi la vita. In realtà il motivo è dettato dalle numerose letture di questi anni sui vantaggi dell'uso di farine integrali per il benessere: si mangia un chicco intero, compreso il germe, ricco di tutte le proprietà dello stesso che nelle farine raffinate si perdono. Pensate che la classica farina 00 deriva da un abburattamento del 50%, ovvero si recupera solo metà del chicco stesso, la parte più povera in termini di nutrienti visto che il germe e la crusca si trovano nella parte esterna del chicco, proprio quella che noi buttiamo! C'è un però! Ovvero che proprio queste parti sono le più oleose e le più soggette a irrancidimento e inoltre proprio perchè sono le parti più esterne, sono anche quelle che assorbono maggiormente gli eventuali trattamenti chimici. E' per questo che è molto importante essere certi che i chicchi provengano da agricoltura biologica e che la farina sia fresca.

Calzoncini con esuberi (avanzi) di pasta madre

on Lunedì, 20 Gennaio 2014. Posted in cucina

Calzoncini con esuberi (avanzi) di pasta madre

E' un bel po' di tempo che non pubblico ricette di lievitati con pasta madre, non preoccupatevi non ho abbandonato la panificazione, anzi ultimamente la Gilda ha lavorato parecchio anche per il compleanno di Elena oltre che per ottimi pani e pizze. Una delle cose semplici che ho preparato in questo periodo sono questi calzoncini integrali di farro fatti con gli esuberi della Gilda. Tanto semplici quanto efficaci, infatti sono piaciuti anche alle bimbe che solitamente la pizza la mangiano solo col pomodoro e non ci vogliono alcuna farcitura! Allora veniamo a noi!

Lasagne di pane azzimo con ragù di lenticchie

on Mercoledì, 01 Gennaio 2014. Posted in cucina

Lasagne di pane azzimo con ragù di lenticchie

Rieccomi! Non sono sparita, ma come vi anticipavo mi sono solo presa un po' di giorni di tranquillità e riposo fra i monti (di cui vi regalo un immagine della vista dalla finestra al tramonto)... tra l'altro causa maltempo per un paio di giorni sono rimasta assolutamente senza connessione e senza rete telefonica, quindi mi perdonerete il ritardo nell'approvazione dei commenti e nelle risposte. Devo dire comunque che ogni tanto un po' di sano distacco dalla rete ci sta tutto e anzi fa aiuta molto a ritrovare le proprie priorità e rilassarsi... Nel frattempo è cambiato anno e colgo l'occasione per ringraziare quanti sono passati di qua nel corso del 2013 e chi passerà nel 2014 che sicuramente per noi sarà ricco di novità e ci vedrà impegnati anche in un nuovo assetto familiare. Spero che per voi sia stato un buon inizio...

... e se ci siamo presi tardi? Piccoli doni in extremis!

on Lunedì, 23 Dicembre 2013. Posted in in casa

... e se ci siamo presi tardi? Piccoli doni in extremis!

Mettiamo che vi siete predi tardi con i regali o che vi siete ricordate tardi di qualcuno o semplicemente che non vi interessi far regali a Natale, ma cerchiate qualcosa di veloce per un pensierino da portare a cena o a pranzo o per l'ultimo dell'anno... eccovi alcune idee per le quali non vi servirà andare al supermercato che potete fare con quello che avete in casa, meglio se avete un essicatore che avete messo all'opera nei mesi precedenti o negli ultimi giorni o una pasta madre ben in forma... Queste sono state le mie soluzioni dell'ultimora.

Zuppa di borlotti e sedano rapa su letto di cavolo nero ... e regali inaspettati!

on Martedì, 17 Dicembre 2013. Posted in cucina

Zuppa di borlotti e sedano rapa su letto di cavolo nero ... e regali inaspettati!

Questo che vedete qui sopra è stato il graditissimo dono che ho ricevuto oggi... da quando scrivo questo blog sono spesso contattata da belle persone con le quali ho molto da condividere, ma che purtroppo non ho il piacere di conoscere di persona. Pensieri come questo non possono che farmi piacere e rispecchiano appieno lo spirito di condivisione con cui ho aperto questo blog. Quindi grazie Nicoletta del dono spontaneo e graditissimo (accompagnato da semi di zucca che sicuramente pianterò...). E il fatto che il dono sia un prodotto del commercio equo me lo rende ancor più gradito... una piccola pubblicità alle botteghe che hanno come nome il colibrì che ha ispirato le mie gocce è d'obbligo!

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Pane integrale con farine appena macinate

on Lunedì, 25 Novembre 2013. Posted in cucina

Pane integrale con farine appena macinate

"70 gr di quinoa, 100 di segale integrale, 100 di orzo integrale, 50 di grano tenero integrale e a caso di tipo2"...

Questo articolo nasce dalla richiesta di molti di sapere come procedo per fare il pane di tutti i giorni con la pasta madre e con farine macinate di fresco. In effetti mi sono accorta che la ricetta base che ho pubblicato ormai un bel po' di tempo fa ha nel tempo subito delle modificazioni dovute appunto al cambio di farina e all'uso di farine esclusivamente integrali e macinate in casa col mulinetto e che tempi e dosi sono decisamente diverse per avere dei buoni risultati con questo tipo di farine. Per prima cosa una piccola parentesi proprio sulle farine. Quella macinate di fresco hanno il pregio di avere il chicco intero, compresi crusca e germe. Però per evitare l'inrancidimento degli oli contenuti nel germe vanno usate fresche, entro 10-15 giorni. Tenete conto che spesso le farine che si trovano in commercio come integrali, non sono vere e proprie farine integrali, ma si tratta in molti casi di farina 0 a cui viene riaggiunta la crusca: lo potete vedere chiaramente quando acquistate il pane. Quello ottenuto da farine a cui è stata riaggiunta la crusca si presentano bianchi con puntinatura scura (che è la crusca), mentre quelli realmente integrali hanno colore uniforme e generalmente scuro. Decisamente meglio scegliere queste ultime e se non avete un mulinetto vostro o preso in gruppo, potete sempre cercare un mulino vicino che ve le mecini al momento. L'abbinamento all'uso della pasta madre permette di ottenere il miglior risultato in termini nutrizionali perchè il processo di fermentazione permette di "pre-digerire" la crusca ricca di acido fitico (a tal propostito potete leggere in questo articolo di TerraNuova qualcosa in più). 

Pane, pizze e focacce - scuola di cucina slow Food

on Giovedì, 14 Novembre 2013. Posted in libri, cucina

Pane, pizze e focacce - scuola di cucina slow Food

Qualche settimana fa nella recensione del libro "Pani e dolci del Veneto" chiedevo se qualcuno aveva qualche libro da consigliare con formatura e pieghe del pane. La sorella mi è venuta in parziale aiuto con questo libricino " Pane, pizze e focacce" edito da Slow food Editore e Giunti della serie "Scuola di cucina Slow food". E' un libro veloce da leggere e di facile consultazione, direi quasi un manuale pratico dedicato al pane e ad altri panificati tipici italiani che fanno parte dei presidi Slow Food. Non è un manuale dedicato alla tecnica panificatoria come può essere invece il testo di Giorilli, ma lo trovo uno strumento utile per chi comincia a fare il pane, per conoscere le varie tecniche di panificazione (a impasto molle o duro), i tipi di grano e farina, i metodi di lievitazione (lievitazione chimica, con lievito di birra o con pasta madre), con un ampia parte dedicata alle ricette tipiche, molte delle quali fotografate e accompagnate della descrizione della formatura. Questi gli argomenti trattati nel libro:

- introduzione: dedicata al piacere di preparare in casa pane e altro, aspetti nutrizionali e tipi di grano, tipi di farine e loro molitura, tipi di lievito, altri ingredienti del pane, strumenti utili per iniziare a panificare;

- capitolo sul pane: diversi tipi di lievitazione, preparazione del lievito madre e differenza fra impasti diretti e indiretti; tipi di impasto, forme del pane (con ricetta e immagini della preparazione della forma), cottura nei vari tipi di forno e breve rassegna dei possibili errori e difetti, parte finale con le ricette di pane;

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- capitolo su focacce e pizze: con breve introduzione storico - gastronomica e poi due sottocapitoli, l'uno dedicato alle focacce con le ricette delle varie focacce tipiche e l'altro dedicato alle pizze con le varie forme e farciture, ricette a chuisura.

A me è piaciuto molto che ci sia un buon uso anche di cereali alternativi (non solo grano) e spesso integrali. Avete altri suggerimenti sul tema?

questa recensione partecipa al Giovedì del libro di cucina di Annalisa

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La Bianca: pasta madre senza glutine - primi esperimenti

on Mercoledì, 30 Ottobre 2013. Posted in cucina

La Bianca: pasta madre senza glutine - primi esperimenti

Oggi voglio presentarvi un nuovo arrivo in cucina: Bianca, pasta madre senza glutine. Era da un po' che meditavo di crearne una per dar spazio alle sperimentazioni, poi non mi sono mai messa seriamente, infine è arrivato l'incontro in una grigia domenica autunnale con le amiche Claudia e Alice di ViolaMirtillo (loro impegnate già a preparare panettoni vegani super golosi - qui sotto ne vedete la fetta!) in occasione del quale Claudia mi ha donato un pugno della sua pasta madre di riso autoprodotta!

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Vi anticipo che non sono celiaca, nè ho altri motivi di salute che mi spingono a provarla, solo tanta curiosità, voglia di sperimentare nuovi gusti e impasti e di variare... quindi eccomi all'opera con la Bianca! 

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Per prima cosa mi sono messa a macinare un po' di riso (integrale) in modo da avere un po' di farina, quindi non sono una purista da questo punto di vista, non uso farine con la spiga barrata acquistate, ma macinate da me. Ho voluto provare a fare un pane (in cassetta), sono andata un po' a naso, a istinto, senza seguire alcuna ricetta e devo dire che per essere il primo esperimento, tutto sommato non è male, anche se il tutto è decisamente migliorabile. Ah, altra cosa, ho voluto evitare di usare anche le farine senza glutine già miscelate e con aggiunte varie che si trovano in vendita. Eccovi quindi il mio primo esperimento con riso e grano saraceno.

ingredienti:

  • 150 gr di pasta madre di riso rinfrescata da 4 ore
  • 30 ml di siero di kefir di soia
  • 170 ml di acqua
  • 1 cucchiaino di malto di riso
  • 1 cucchiaino raso di sale
  • 180 gr di farina di riso integrale basmati appena macinata
  • 120 gr di farina integrale di grano saraceno
  • 1 cucchiaio di amido di mais
  • 1 cucchiaio di farina di mais bramata o di grano saraceno
  • oio evo qb per la teglia

Preparazione:

Per il rinfresco della pasta madre procedere come per una liquida o licoli che dir si voglia, aggiungendo pari peso in farina e pari peso in acqua, lasciare lievitare a temperatura ambiente per 4 ore, mettere da parte la madre e usare la rimanente parte (circa 150 gr) per panificare. Io ne tengo da parte poca ogni volta, al massimo 50 gr e piuttosto faccio un rinfresco a vuoto in più in modo da avere la pasta madre sempre bella in forma! La sera aggiungere alla pasta madre il siero, l'acqua, il malto, la farina di riso, la farina di grano saraceno, l'amido e per ultimo il sale. Mescolate bene col cucchiaio. L'obiettivo NON è avere un panetto compatto come quello del pane glutinoso, ma una pastella molto idratata. Lasciate lievitare a temperatura ambiente per 1 oretta e poi passate in frigo per tutta la notte. La mattina troverete la vostra pastella piena di bollicine. Rimettetela a temperatura ambiente per un'ora. Oliate una teglia da plumcake (piccolina, non fate come me che ne ho scelta una troppo grande...) e cospargetela con la farina di mais (ma se ne avete meglio di grano saraceno per l'estetica).

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Versate l'impasto nella teglia e mettete a lievitare fino al raddoppio (un paio d'ore). A questo punto infornate per mezzora a 180°.

Togliete il pane dalla teglia e lasciate raffreddare. 

Questa la fetta, come vedete è ben lievitata e abbastanza morbida, anche se un po' secca. Piuttosto che il colore giallo, un po' polentoso, la prossima volta metterò del grano saraceno dal colore marrone. Comunque con la marmellata a colazione direi che è ottimo! La prossima volta voglio farne un pan-dolce e più in là vorrei provare la pizza. Per ora sono abbastanza soddisfatta...

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Voi vi siete mai cimentati con la pasta madre senza glutine? Consigli, sconsigli? 

Ah, a proposito, da ora in poi posso spacciare anche la Bianca... 

E visto che ottobre non è ancora terminato e che il protagonista del mese di Salutiamoci è il riso, passo la ricettina direttamente a Satsuki en cuisine che ospita l'iniziativa questo mese.

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Dolci e pani del Veneto

on Giovedì, 24 Ottobre 2013. Posted in libri, cucina

Storie e ricette dalla Serenissima ala Mitteleuropa

Dolci e pani del Veneto

Ho recuperato questo libro in biblioteca e l'ho preso subito perchè il titolo mi sembrava accattivante: "Dolci e pani del Veneto - Storie e ricette dalla Serenissima alla Mitteleuropa" di Giampiero Rorato TerraFerma edizioni. Testo non recentissimo (2002) fa parte di una serie dedicata alla riscoperta dei prodotti tipici veneti, in particolare dal titolo mi aspettavo di trovarci una larga parte dedicata al pane e magari qualche ricetta antica o storica o tradizionale da poter replicare con la pasta madre, magari quella del pan biscoto che una volta ho provato a rifare in casa (risultati soddisfacenti solo nel breve periodo...). Poi cercavo un libro che mi mostrasse le varie forme di pane e come realizzarle... in realtà sotto questo aspetto sono stata delusa, infatti il libro ha si una prima parte dedicata al pane, alla storia del pane in Veneto e alle forme antiche, ma ricette di pane neanche l'ombra e per quanto riguarda le forme, solo alcune sono fotografate. La maggior parte del libro è invece dedicato ai dolci e tutte le ricette sono di dolci, divise per tipi:

i biscotti della nonna

sapori di Carnevale

gran festa in tavola: dolci, torte e crostate

Dolci al cucchiaio: antiche e nuove tradizioni

Lo scrigno del gusto: altre storie e altri dolci

Ogni capitolo ha qualche pagina introduttiva dedicata alla storia e a seguire le ricette. A mio avviso alcune ricette più che storiche sono tipiche di alcune pasticcerie e forni... e sono rimasta perplessa nell'uso del lievito in bustina per il panettone e del lievito di birra per il pandoro....inoltre buona parte dei dolci prevede l'uso di uova e/o burro. Però per chi è pratico non è difficile sostituire opportunamente gli ingredienti e qualche pagina di mio interesse alla fine l'ho trovata! Per esempio questa:

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con le ricette storiche per le frittelle fra cui ben tre sono vegane e la cui preparazione a leggere il testo sembrerebbe prevedere l'uso della pasta madre, come in effetti doveva essere visto che all'epoca non si aveva a disposizione il lievito di birra. Poi una bellissima ricetta pressochè veg per la smegiassa, che voglio provare a breve. E infine la curiosità di trovare un libro che spieghi bene come ottenere queste forme di pane:

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E qui chiedo il vostro aiuto stavolta: conoscete qualche buon libro con ricette di pani storici e/o modalità di relaizzazione delle forme di pane di pane più particolare?

Logicamente questa recensione partecipa al Giovedì del libro di cucina di Annalisa

 

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Torta di pane cocco-cioccolosa

on Mercoledì, 23 Ottobre 2013. Posted in cucina

Torta di pane cocco-cioccolosa

Questa torta facilissima nasce dalla torta di Annalisa che aveva portato e avevamo gustato assieme quando siamo state al labirinto di Villa Pisani di Stra. In attesa di avere la ricetta dell'originale (che potete trovare qui) mi sono inventata la mia versione col recupero del pane vecchio. L'ho poi rifatta e sono stata molto soddisfatta della morbidezza... quindi eccovi la ricetta!

ingredienti:

  • 1 panino all'uvetta raffermo (fatto con questa ricetta)
  • latte di soia qb
  • 5 cucchiai di cocco gratuggiato
  • 2 cucchiai di melassa di barbabietola
  • 2 cucchiai di farina di farro integrale appena macinata
  • 2 cucchiai di farina di riso appena macinata
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 100 gr di cioccolato fondente del commercio equo 75% cacao
  • 1 cucchiaio di aceto di mele
  • 1 pizzico di sale fino integrale

Preparazione:

Spezzettare il panino tagliato a fette, metterlo in una ciotola e coprirlo di latte di soia. Lasciare riposare per qualche oraa (2-3) finchè il pane non sarà morbido. Mescolare bene in modo da sbricciolare il pane e renderlo una crema. Aggiungere la melassa e a seguire il cocco e le farine, il bicarbonato, il sale, il cioccolato. Accendere il forno a 175°. Oliare una teglia apribile (diametro 18 cm) e cospargerla di farina di cocco. Aggiungere all'impasto l'aceto e mescolare bene. Versare il composto nella teglia e a forno caldo, infornare per 30 minuti. Sfornare, togliere l'anello e lasciar raffreddare un po' prima di passare in un piatto. Morbida, golosa e riciclosa!

Pane dei ricordi integrale

on Martedì, 08 Ottobre 2013. Posted in cucina

Pane dei ricordi integrale

Decisamente troppo tempo che non pubblico un pane... non fosse per i laboratori potreste pensare che abbia messo la Gilda a riposo! Invece no e per rimediare vi lascio la ricetta di un pane tanto facile nella realizzazione quanto ottimo nel risultato. Si tratta del pane che ho portato alla festa delle Associazioni di Piove di Sacco un paio di settimane fa e che avevo già testato un altro paio di volte. La ricetta non è mia, ma è dell'appassionato Raffaele Pignataro, giunta a mia conoscenza tramite il suo blog "Il crudo e il cotto" e il gruppo FB "La pasta madre". La mia personalizzazione sta nell'uso di farine quasi del tutto integrali. Direi che il risultato è ottimo! La ricetta è perfetta per chi è fuori casa per buona parte della giornata, infatti ha dei tempi di posa molto lunghi e quantità di pasta madre minime. Anche nella descrizione dei tempi troverete che ben si adattano a chi rientra solo a sera. Per la descrizione dettagliata e il perchè del nome vi rimando al blog di Rafaele, dove trovate anche il racconto del ricordo che l'ha portato a realizzare questo pane. Io mi limito a darvi la mia versione integrale. Ho anche dimezzato le dosi rispetto alla ricetta per avere un solo filone da 1,2 kg alla volta...

DSCF3624Ingredienti:

  • 300 gr farina tipo2 semintegrale di grano tenero
  • 490 gr di farina integrale di grano tenero macinata da me
  • 530 gr di acqua (ne ho messa un po' di più perchè l'integrale tende ad assorbirne di più)
  • 60 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima10 gr di malto d'orzo 
  • 15 di sale fino integrale

Impastiamo!

Per prima cosa ricordarsi di rinfrescare la pasta madre la sera prima (la ricetta originale è con la liquida, anche con la solida va benissimo), la mattina mescolare le farine per bene e aggiungere 3/4 dell'acqua un po' alla volta. Infine aggiungere la restante acqua fino ad avere un impasto appiccicoso che andrà lavorato poco e lasciato riposare una mezzora (se guardate il video della ricetta originale vi rendete conto di come deve risultare l'impasto).

Mescolare la pasta madre col malto e aggiungerla all'impasto. Aggiungere anche il sale e impastare a mano per 7-8 minuti. Aspettare 5 minuti e fare un giro di pieghe. Mettere a riposare coperto per 10 ore, ovvero fino a sera.

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Rovesciare sulla spianatoria infarinata e ricavare un filone, metterlo a riposare con la chiusura rivolta in alto. Accendere il forno a 250° con un pentolino sul fondo. Quando il forno è in temperatura rovesciare il filone sulla teglia calda e infornare per 10 minuti a 250°. Togliere il pentolino e continuare la cottura per altri 15 minuti a 200° e successivi 35 minuti a 160°. Completare la cottura con gli ultimi 15 minuti col forno a fessura a 160°. A fine cottura farlo raffreddare in verticale posato alla parete. Tagliare da freddo.

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Questo post partecipa a "Share your link" di Laura

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Festa delle associazioni e i miei tortini all'amaranto

on Mercoledì, 25 Settembre 2013. Posted in all'aperto, cucina

Festa delle associazioni e i miei tortini all'amaranto

La settimana scorsa vi avevo anticipato e invitato alla festa delle associazioni di Piove di Sacco con l'associazione Al ritmo del tam tam - gas Calebassa, dove gestivamo i primi piatti del punto ristoro e presso il banchetto i laboratori di autoproduzione. Come ogni anno è stata una bella festa, molto partecipata, grazie a chi è passato a trovarmi al banchetto la mattina durante il laboratorio sul pane con la pasta madre,

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a chi mi ha tempestato di domande e a chi ha chiesto il suo pugno di pasta madre, ma soprattutto ai piccoli che hanno reso unica la festa!

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Nel pomeriggio ci sono stati altri due laboratori, il primo sul riciclo creativo di abiti e stoffe vecchie, dedicato ai bambini che si sono dedicati a cucire degli addobbi e gestito dall'amica Michela, di cui vi racconterò in una prossima occasione: Alice ha esaudito il suo desiderio di imparare a cucire con ago e filo e devo dire che per essere la prima volta se l'è cavata più che bene.

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Altrettanto impegnate e concentrate le altre bimbe...

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A seguire il laboratorio di autoproduzione dei detersivi gestito da Valeria.

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Nel mezzo il fantastico punto ristoro con i nostri piatti fatti dai soci e con i prodotti del gas (biologici e locali) e per buona parte vegetariani.

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amaranto ctmAbbiamo scelto di proporre quasi tutti piatti non usuali per la maggior parte delle persone, per far scoprire nuovi gusti e varietà di cereali. Neanche a dirlo è stato spazzolato tutto! Il mio contributo oltre al pane (che merita un post  parte) sono stati i tortini di amaranto. L'amaranto è un simil-cereale pressochè sconosciuto ai più, si presenta in chicchi piccolissimi, noi lo prendiamo del commercio equo attraverso il gas. Dico che è un simil creale perchè in realtà è una bella pianta con pennacchi rossi di cui si mangiano semi e foglie. In questo caso i semi che sembrano dei piccoli chicchi e che si cuociono come il miglio per assorbimento in acqua. Le proprietà dell'amaranto sono molto intressanti, infatti è molto ricco in ferro e logicamente non contiene glutine, quindi adatto a chi soffre di celiachia. Vi consiglio di leggere l'interessante approfondimento che trovate sul sito di ctm con la storia dell'amaranto e varie interessanti ricette.

Il gusto dell'amaranto tende ad essere terroso se non lo si lava bene prima dell'uso, quindi prima di procedere con la sua preparazione ricordatevi sempre di lavarlo sotto l'acqua corrente versandolo in colino a maglia stretta (altrimenti i piccoi chicchi scappano). Non è necessario invece l'ammollo. Di suo tende a "impaccarsi" e rimanere appiccicoso, quindi più che per preparazioni simil-risottate, lo preferisco per tortini o gnocchi. In queste vesti è gradito anche alle birbe! Alla festa ho portato come vi accennavo dei tortini mono porzione di cui vi lascio la ricetta facilissima!

Sformatini di amaranto

ingredienti (per 20 sformatini):

  • 1 kg di patate
  • 1 cavolo capuccio di medie dimensioni
  • 300 gr di amaranto in chicchi
  • olio evo qb
  • cannella
  • noce moscata
  • zenzero in polvere
  • sale qb
  • 600 gr di acqua

Preparazione:

Per prima cosa lessate le patate (con tutta la buccia), nel frattempo lavate per bene l'amaranto. Preparate una pentola con l'acqua (rapporto amaranto : acqua 1:2, ovvero 2 parti di acqua per una di amaranto). Versate l'amaranto nell'acqua e fate cuocere per una mezzora a fuoco lento e coperto e senza mescolare fino all'assorbimento totale dell'acqua. Se sobbolle inclinate il coperchio. A fine cottura lasciate riposare nella pentola. Lavate e affettate a listarelle sottili il cavolo capuccio, mettetelo in una padella capiente con poca acqua e fate cuocere coperto finchè non diventa morbido. Pelate le patate e schiacciatele con lo schiacciapatate in una ciotola molto capiente. Aggiungete cannella, noce moscata e zenzero in polvere e un filo di olio evo secondo il vostro gradimento, salate leggermente. Quando sarà cotto versate il capuccio sulle patate e mescolate bene. Aggiungete per il ultimo l'amaranto e mescolate bene.

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Disponete il composto a cucchiaiate nei pirottini (vanno benissimo quelli in silicone o anche quelli in alluminio). Riscaldate il forno a 170° e infornateli per 20 minuti. Lasciarli intiepidire e servirli rovesciandoli nel piatto.

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Alle birbe sono piaciuti e anche alla festa i bambini li hanno apprezzati molto!

E voi conoscevate l'amaranto? come lo usate?

Laboratori di autoproduzione alla festa delle associazioni

on Mercoledì, 18 Settembre 2013. Posted in all'aperto

Laboratori di autoproduzione alla festa delle associazioni

Oggi un post rapido per segnalarvi per chi è in zona che domenica ci sarà la Festa delle Associazioni a Piove di Sacco e con l'associazione Al ritmo del tam tam - gas Calebassa, saremo presenti in piazza con il consueto punto ristoro sotto la pescheria dove potrete assaggiare gustosi piatti con i prodotti che acquistiamo col gas (del commercio equo o dei produttori locali) tutti da agricoltura biologica. Inoltre potrete partecipare attivamente a tre laboratori nell'arco della giornata

ore 10.30: laboratorio di autoproduzione "MANI IN PASTA - Il pane con la pasta madre" (per bambini e adulti)

ore 11.30: laboratorio di riuso "SARTORIA CREATIVA: Nuova vita ai vestiti"

ore 16.30: laboratorio di autoproduzione "ECOPULIZIE - Detergenti amici dell'ambiente"

La mattina in occasione del laboratorio sul pane verrà spacciata la pasta madre, chi desidera potrà portare a casa il suo pugno di pasta madre, possibilmente portate con voi un vasetto di vetro con tappo.

Vi aspettiamo numerosi anche per pranzare assieme!

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