in cucina

IMG 20190422 094320

Salva

Salva

Salva

Salva

con i piccoli

IMG 20200522 150042 rit

 

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

a piedi o in spalla

DSC05081 rit

 

Salva

Salva

Salva

Salva

orto e giardino

IMG 20200516 144112 rit

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Articoli taggati con: pane

Il pane di S.Giovanni

on Lunedì, 25 Giugno 2012. Posted in cucina

Il pane di S.Giovanni

Si, lo so, un'altro articolo sul pane e sulla pasta madre dopo quello di ieri... non ci starebbe tanto... ma volevo condividere questo pane speciale fatto nel giorno di S.Giovanni. Come vi raccontavo l'anno scorso ormai da un paio di anni a S.Giovanni raccolgo l'iperico che nasce spontaneo nel giardino/orto per farcil'olio utilissimo soprattutto per le scottature. Quest'anno, ispirata dalla lettura delle tradizioni popolari legate a questa notte estiva, mi è balenata l'idea di provare a raccogliere la rugiada e di preparami l'acqua di fiori, entrambe cose che tradizionalmente vengono fatte a S.Giovanni. Purtroppo la raccolta della rugiada non è andata a buon fine, troppo poca per poterci fare qualcosa, ci riproverò sicuramente l'anno prossimo! Invece per l'acqua non ci sono stati problemi!

La sera ho raccolto fiori e erbe aromatiche (lavanda,iperico, menta, mentuccia, rosmarino - avrei voluto una rosa ma nl nostro giardino non ce ne sono) e li ho messi in una ciotola di vetro con acqua che ho riposto fuori per tutta la notte fra il 23 e il 24 giugno sotto le stelle.

2012 0623033

 

La mattina presto sono uscita e riprenderla, ho notato che di era formata della rugiada sul catino e l'ho aggiunta all'acqua. Ho eliminato i fiori e filtrato l'acqua che aveva un buonissimo profumo floreale.

Una piccola parte l'ho usata per lavarmi il viso, col resto ho pensato di rinfrescarci la Gilda, con l'aiuto della piccola assistente mangia-pasta-madre (sostituta dell'assitente capo che era impegnata ad annaffiare l'orto...). Mentre la Gilda riposava siamo uscite a raccogliere l'iperico, altra cosa che le riesce benissimo visto che si tratta di strappare piccoli fiori senza lo stelo... :-)

2012 0624002

Dopo un po' di attività nell'orto, per le 11 la Gilda era pronta per farci il pane. Dopo un po' di riflessione visto che sembrava che le temperature fossero più miti e che fosse quindi fattibile accendere il forno ho deciso il da farsi!

Messa da parte la madre, ho diviso a metà la pasta madre rimanente e con la prima metà ci ho fatto il pane, mentre con la seconda ci ho fatto una torta con le albicocche.

Il pane l'ho fatto come mi ispirava al momento, il risultato è stato buono e soprattutto anche dopo la cottura è rimasto un fantastico profumo.

2012 0624042

Questa la ricetta che terrò da parte per l'anno prossimo:

  • 150 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore con acqua di fiori di S.Giovanni
  • 300 ml di acqua di fiori di S.Giovanni (menta, mentuccia, rosmarino, lavanda, iperico)
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale di Cervia
  • 300 gr di farina di farro dicocco integrale bio
  • 300 gr di farina di farro spelta bio bianca
  • una manciata piena di erbe e fiori tritati (io ho messo un rametto di rosmarino, un rametto di menta, un paio di foglie di metuccia, i soli fiori di 2 rametti di lavanda)
  • 2 rametti piccoli di rosmarino e 2 foglie di alloro per decorare.

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere le erbe e il sale, la spelta e mescolare bene. Aggiungere gradualmente la farina integrale del dicocco e impastare a mano fino ad avere una bella palla liscia ed omogenea che metto a riposare coperta da un canovaccio a temperatura ambiente (27 gradi) per circa 4 ore. Ripreso l'impasto che nel frattempo è raddoppiato ho fatto un paio di giri di pieghe, ho dato la forma di una pagnotta tonda e ho posato sopra le foglie di alloro e i rametti di rosmarino.

Ho messo l'impasto a lievitare avvolto nel canovaccio infarinato, capovolto dentro alla ciotola in vetro, in modo che le foglie si attaccassero bene.

Ho sistemato la pallina di impasto nel bicchiere pieno d'acqua vicino alla pagnotta in lievitazione.

 

Dopo 1 ora e mezza la pallina galleggiava, ho acceso il forno a 250° con ciotolina d'acqua sul piano basso.

Ho estratto la teglia ben calda dal forno e ci ho rovesciato sopra il pane. Fatto 3 tagli e infornato per 10 minuti a 250°, più 10 minuti a 230°, più 15 minuti a 210° sempre forno statico e infine 15 minuti a 170° con forno ventilato. Lasciato raffreddare 10 minuti nel forno spento con porta socchiusa, posato alla parete del forno. Estratto dal forno e messo a riposare fino al raffreddamento inclinato.

Nel frattempo la casa si riempiva di un profumo fantastico...

Eccolo in tutta la sua bellezza

2012 062401

Tagliato il giorno dopo, ecco la fetta!

2012 0625005

E per chiudere, prima che me la chiediate (;-)) ecco la ricetta della torta con albicocche (sempre con pasta madre). Si tratta di una rielaborazione di una ricetta postata sul gruppo "Pasta Madre" su Fb da CucinaNaturale e che ho già provato in qualche occasione e in varie versioni. Pur essendo molto semplice e non avendo zucchero (usa il malto al suo posto) il risultato è sempre ottimo, non ha gusto e estetica panosi, bensì del tutto simili a quelli di una classsica torta con lievitazione chimica. In questo caso la pasta madre era quella rinfrescata con l'acqua di fiori, quindi aveva un profumo spettacolare il cui sentore è rimasto anche nel dolce.

ingredienti:

  • 200 gr di farina tipo2 bio macinata a pietra di fresco
  • 100 ml di latte di avena autoprodotto
  • 3 cucchiai di sciroppo di riso bio
  • 2 cucchiai di uvetta sultanina
  • 4 cucchiai di olio evo
  • la buccia grattuggiata di un limone bio
  • 100 gr di pasta madre
  • mezzo cucchiaino di cannella in polvere
  • mezzo cucchiaino di zenzero in polvere
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 15 albicocche appena spiccate dall'albero tagliate a pezzetti

Sciogliere la pasta madre nel latte. Aggiungere tutti gli ingredienti, per ultimi la farina e le albicocche. Si ottiene un impasto denso, ma mescolabile al cucchiaio. Coprire la terrina con un canovaccio e riporre il tutto in frigo per tutta la notte o anche per un giorno intero (io ho fatto per 24 ore). Estrarre dal frigo, ungere una teglia (nel mio caso da plum-cake, ma potete usare anche quella tonda) con olio evo e versare l'impasto. Lasciare lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio e infornare a 180° forno ventilato per 35 minuti. 

Vi assicuro che è buonissima! Da noi è stata spazzolata!

2012 0625006

In giro per spacci di pasta madre

on Martedì, 19 Giugno 2012. Posted in all'aperto

In giro per spacci di pasta madre

Arrivo un po' in ritardo a scrivere due righe sull'evento di spaccio di pasta madre della Comunità del cibo pasta madre a cui ho partecipato domenica scorsa 17 giugno al Molino Quaglia a Vighizzolo d'Este in occasione della manifestazione Comunipane da loro organizzata. Mi sarebbe piaciuto essere presente tutto il giorno soprattutto la mattina per vedere la fila di aspiranti panificatori (più di 200) che è passata a ritirare il suo pugno di pasta madre e per conoscere alcuni amici virtuali (Riccardo, Nadir), invece sono arrivata il pomeriggio, quando le folle si erano diradate... poco male ho avuto il piacere di conoscere Chiara, Valentina, Michela e altre persone con le quali nonostante non ci fossimo mai incontrati di persona, si è subito instaurato un bel dialogo e uno scambio fitto di informazioni. E' stato bellissimo scoprire come oltre alla pasta madre altre passioni ci accomunassero e ritrovarsi a chiacchierare come vecchi amici che si conoscono da sempre di gruppi di acquisto solidali, fasce, lavabili e alimentazione vegetariana, oltre che di farine! Chissà che si presentino altre occasioni in futuro!

Anche le birbe hanno trovato da fare, chi impastando

2012 0617058

chi saltando su questi bei cuscinoni in juta (me ne metterei volentieri uno in salotto... :-))

2012 0617072

Colgo l'occasione per presentarvi anche questa bella iniziativa alla quale mi piacerebbe partecipare domenica prossima. Si tratta di un evento organizzato in occasione della festa per il solstizio d'estate dal Tamiso il 23 e 24 giugno 2012 presso l'azienda agricola La Costigliola a Rovolon (PD). In questo contesto l'associazione (gas) Biorekk organizza un momento di condivisione di esperienze legato alla pasta madre. 
Domenica 24 giugno, alle 15:00, porta la tua pasta madre in un vasetto di vetro in maniera che si possa vedere (un pezzetto lascialo a casa, che non si sa mai!). Tutte le paste madri saranno messe assieme e impastate con la rugiada raccolta la notte di S.Giovanni. Verrà formato un unico impasto che verrà poi distribuito tra tutti i presenti.
Volendo si può portare una ricetta che avete sperimentato con la pasta madre!

Ulteriori informazioni in questo volantino.

 

Come raggiungere La Costigliola:
via Rialto, 62 – 35030 Rovolon (Pd)
Tel. 049 9903221
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
" target="_blank" style="color: #1155cc; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969);">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dalla tangenziale ovest (Corso Australia) uscita n.6 : Selvazzano Dentro. Direzione Teolo, passare Feriole, Bresseo e arrivare a Treponti. Svoltare a destra su via Valli, prima della salita svoltare a destra in via Costigliola Monticello e proseguire per circa 1 km.

Filoncini ai fiocchi di avena

on Giovedì, 17 Maggio 2012. Posted in cucina

Filoncini ai fiocchi di avena

Rieccomi con un'altra ricetta di pane, anche questa volta si tratta di una rielaborazione di una ricetta con liveito di birra vista nel libro di Giorilli. Ne sono stata molto soddisfatta, un bel pane morbido, ben lievitato e alveolato al punto giusto (non amo i buchi troppo grossi, perchè mi piace poterci spalmare sopra qualcosa senza che mi goccioli tutto sulle mani... :-)).

La ricetta mi è piaciuta anche perchè prevede l'utilizzo di una piccola parte di farina di segale che adoro e che da un gusto particolare. Veniamo a noi!

Ingredienti:

  • 100 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 450 gr di farina di farro bianca
  • 50 gr di farina integrale di segale
  • 250 gr di acqua
  • 110 gr di fiocchi di avena
  • 1 cucchiaino di sale integrale fino

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere la farina di segale e lasciare riposare per mezzora, aggiungere metà della farina di farro e il sale. Completare aggiungendo la restante farina e per ultimi i fiocchi di avena. Mettere a lievitare per 4 ore coperto da un canovaccio. Suddividere l'impasto in due-tre pezzi, fare una piega e allungarli a filone (circa 25-30 cm). Spenellare la superficie con latte di riso nel quale è stato sciolto il malto e arrotolare i filoni nei fiocchi di avena. Mettere a lievitare per 1-2 ore.

2012 0416005

Questo aveva addiritura fatto delle belle bolle che sono rimaste anche a cottura ultimata!

Preriscaldare il forno a 220° con pentolino d'acqua nel ripiano più basso e infornare per 30 minuti a 200°. Completare la cottura lasciando i filoni nel forno spento socchiuso a fine cottura.

2012 0417002

Pane con le trebbie

on Venerdì, 11 Maggio 2012. Posted in cucina

e focaccia e torta già che c'ero! :-)

Pane con le trebbie

Finalmente trovo l'occasione per scrivere qualcosa anche dell'autoproduzione di birra della quale si occupa da un po' di anni il maritone! Personalmente non la seguo molto, so che normalmente usa dei kit già pronti ai quali aggiunge malto e/o zucchero (io gli procuro quello integrale di canna del commerico equo) che poi mette a fermentare in un "bussolotto", il risultato è molto buono, si ottengono delle birre artigianali con doppia fermentazione (la seconda avviene in bottiglia) e con aromi e gusti decisamente diversi dalle solite birre in lattina. Stavolta però è riuscito a coinvolgermi anche nella preparazione, infatti non si trattava del solito kit, ma di uno composto dalla materia prima, ovvero i malti macinati (orzo spezzato), malto in polvere e luppolo secco e un'appassionata di fermentazioni non poteva esimersi qunatomeno dallo spiare il procedimento! Una volta trovati dei pentoloni da strega eccoci a mescolare strani intrugli per arrivare alla fine a mettere a riposare nel fermentatore sta brodaglia che poi darà origine alla birra!

2012 0508004

Per berla ci vorranno dei mesi, nel frattempo, ci sono rimasti degli scarti, ovvero le trebbie d'orzo, che non sono altro che i residui dei malti macinati messi in infusione nell'acqua bollente: ho subito messo le mani avanti specificando che non andasero buttate, perchè avevo in mente di farci il pane come avevo letto da qualche parte sul gruppo della pasta madre!

E alla fine è rimasta una terrina di trebbie che hanno dato origine ad un pane molto rustico, più che integrale. Poi mi sono fatta prendere la mano e ci ho fatto anche una focaccia e anche una torta e infine ne ho congelate perchè ho in mente di farci un'altro paio di cosette... nel caso vi aggiornerò!

Vi lascio le ricette di tutto, così se qualcuno si trovasse ad avere fra le mani le trebbie sa come usarle!

Vi anticipo che ho usato poca pasta madre, perchè le temperature cominciano ad alzarsi e la lievitazione altrimenti sarebbe stata troppo veloce, se fate la stessa ricetta in pieno inverno potete usare anche un po' più pasta madre.

 

Pane alle trebbie

ingredienti:

150 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima

300 gr di acqua

8 cucchiai colmi di trebbie d'orzo

4 cucchiai colmi di farina integrale d'orzo

2 cucchiaini rasi di sale fino integrale

10 cucchiai colmi di semola rimacinata di grano duro

7 cucchiai colmi di sfarinato integrale di farro

1 cucchiaio d'olio

Impastare tutti gli ingredienti eccetto il sale che va aggiunto a metà dell'impasto e l'olio che va aggiunto per ultimo.

Mettere la palla a lievitare coperta per 4 ore. Fare un giro di pieghe e lasciare riposare per mezzora, fare un secondo giro di pieghe e dare la forma. Mettere a riposare un'oretta coperto.

Accendere il forno a 250° statico con pentolino d'acqua. Infornare per 10 minuti a 250° e succesivi 40 minuti a 200°.

Ecco qua il pagnottone affettato, molto morbido e leggermente umido!

2012 0511005

 

Focaccia con le trebbie

ingredienti:

150 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima

200 gr di acqua

3 cucchiai di olio evo

1 cucchiaino di sale fino integrale

5 cucchiai colmi di trebbie d'orzo

2 cucchiai colmi di farina integrale di orzo

5 cucchiai colmi di sfarinato integrale di farro

5 cucchiai colmi di farina tipo 2

Ho mescolato tutto fino ad avere un impasto molto idratato che ho messo a riposare in frigo per 8 ore.

Tolto dal frigo l'ho steso grossolanamente e lasciato a lievitare a temperatura ambiente per 2 ore.

Ho spennellato con un'emulsione di acqua e olio evo, condito con pomodori ciliegini tagliati a metà, spezie varie tritate e sale grosso.

Infornato per 30 minuti a 200°.

2012 0509007

 

Torta con le trebbie

Per farla sono partita dalla ricetta della torta all'orzo che mi aveva dato Silvia delle Barbarighe, logicamente l'ho stravolta (anche perchè avevo qualcosina da smaltire...), quindi ve la riporto qua!

ingredienti:

350 gr di farina tipo2

50 gr di farina integrale d'orzo

5 cucchiai colmi di trebbie d'orzo

200 gr di zucchero di canna integrale

60 ml di olio di girasole spremuto a freddo

170 ml di siero di yogurt colato aromatizzato all'orzo (avanzato dai cup-cakes di domenica)

330 gr di acqua su cui avevo sciolto dell'orzo solubile

1 cucchiaino di bicarbonato

mezza bustina di cremor tartaro

un cucchiaino di cannella

un pizzico di sale

1 cucchiaio di aceto di mele

Mescolare lo zucchero con l'olio e aggiungere via via tutti gli ingredienti tenendo per ultimo l'aceto.

Versare in una teglia con carta forno e cuocere in forno caldo a 180° per un'ora.

 

Siccome era tanta è stata anche riciclata in versione "simil-sacher", mettendola a strati con farcitura interna di marmellata di frutti di bosco e ricoperta di cioccolato fuso (è sempre quello avanzato dall'uovo: basta romperlo a pezzetti, metterlo in una tazza e posizionare la tazza al sole: in mezzora sarà bello sciolto pronto per essere spennellato sulla torta!)

2012 0512002

 

Noi siamo stati soddisfatti di quest'opera di riciclaggio, spero che le ricette vi siano piaciute! :-)

 

 

Pan-carrè alla segale

on Venerdì, 27 Aprile 2012. Posted in cucina

Pan-carrè alla segale

In questi giorni sto leggendo il libro di Giorilli sul pane, un libro piuttosto tecnico che riguarda sia la panificazione col lievito di birra che quella con pasta madre. Ci sono logicamente delle belle sezioni ricette che prevedono anche l'utilizzo di farine insolite come piace  a me. Purtroppo quasi tutte queste ultime sono realizzate con lievito di birra... come non provare a pastamadrizzarne alcune, specie quelle con la farina di segale che a me piace moltissimo?

E quindi ecco realizzato il pan-carrè di segale, del cui risultato sono stata veramente soddisfatta, sia per il gusto che per la lievitazione che per l'aspetto estetico. 

Per questo pane ho anche fatto tesoro dei consigli che si trovano sul libro della DeLuca nelle ricette di pane alla segale.Inoltre ho anche sostituito la farina 0 con farina bianca di farro.

La lievitazione avviene lunga avviene in frigo, quindi è un pane che potete programmarvi per tempo...


ingredienti:

  • 200 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima (NB: la Gilda è una "densa", solida tenuta un po' più morbida, rinfrescata con farina tipo2)
  • 500 gr farina di segale integrale bio macinata a pietra (del fornitore del gas, "Le barbarighe")
  • 200 gr farina di farro bianca biologica
  • 375 gr latte di soia bio
  • 1 cucchiaio di malto d'orzo
  • 35 gr di olio evo bio
  • 1 cucchiaino di sale integrale fino

Impastare la farina di segale con il latte e il malto e lasciare riposare per mezzora. Aggiungere la pasta madre e scioglierla bene. Aggiungere il sale e l'olio e la rimanente farina (farro), impastando fino ad avere un impasto elastico e consistente - tenete conto che rimarrà sempre piuttosto appiccicoso per via della segale, ma NON aggiungete altra farina.

Mettete l'impasto in una terrina di vetro coperta con uno strofinaccio asciutto, pulito e non profumato, in frigo per 24 ore.

2012 0420002

Il giorno dopo lo troverete così, ben gonfio e morbido, con spaccature in superficie.

Riprendete l'impasto, stendetelo grossolonamente in forma quadrata e fate una piega a portafoglio per fare il filone, riponetelo a lievitare in uno stampo da plumcake oliato. Fate un taglio longitudinale profondo un cm.

2012 0420004

Coprite col solito canovaccio e mettete a riposare in forno spento per 4 ore o finchè ha raggiunto il bordo della teglia. Accendete il forno a 210° statico con pentolino d'acqua sul fondo e quando è in temperatura infornate per 40 minuti. Estraete dalla teglia e rimettete nel forno spento e socchiuso in posizione inclinata. Conservare nel canovaccio. E' rimasto bello morbido per parecchi giorni.

2012 0420025

2012 0421002

Mantovanine semintegrali di farro

on Lunedì, 16 Aprile 2012. Posted in cucina

Mantovanine semintegrali di farro

La settimana scorsa sono incappata in alcune foto di panini tipo mantovanine fatti con pasta madre e siccome la forma era molto accattivante mi sono subito messa a cercare come si fanno queste pagnottine... Spiegazioni e ricetta trovate non potevo non provarle, però la ricetta aveva sempre qualcosa che non andava, ovvero prevedeva sempre metà farina bianca 00 e metà manitoba, farine che non uso mai, perchè troppo raffinate e poco nutrienti e per la manitoba perchè spesso proviene da troppo lontano. Decisa la sfida della settimana: provo a farle con il farro e per metà integrali!

Ho iniziato il pomeriggio rinfrescando la Gilda, la sera prima di andare a letto ho preparato l'impasto che ho messo a lievitare in forno spento tutta la notte, avvolto in un canovaccio, la mattina ho preparato le pagnottine che hanno lievitato per altre 3 ore prima di cuocerle.

Ingredienti:

  • 120 gr di pasta madre (rinfrescata da 4-6 ore)
  • 250 gr di farina di farro bianca
  • 250 gr di farina di farro integrale
  • 220 gr di acqua a temperatura ambiente
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1 cucchiaio di malto
  • 1 cucchiaino di sale integrale fino

La sera sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere l'olio, il malto e la farina integrale. Mescolare bene, aggiungere il sale e la rimanente farina fino ad avere una palla morbida, liscia ed elastica, non appicicosa. Mettere a riposare per tutta la notte coperta da un canovaccio.

La mattina riprendere l'impasto, rovesciarlo sulla spianatoia e tagliarlo in 7-8 pezzi. Con ognuno formare una pagnottina seguendo le indicazioni che vedete sotto.

1. stendere grossolanamente con le dita e fare una piega base

2. schiacciare nuovamente con la mano e stendere col mattarello una sfoglia sottile

2012 0410001

3. piegare il lembo sinistro della pasta portandolo verso il centro

2012 0410002

4. piegare il lembo destro portandolo verso il centro

2012 0410003

5. piegare il lembo superiore portandolo verso il centro

2012 0410004

6. piegare il lembo inferiore portandolo verso il centro

2012 0410005

7. tirare nuovamente col mattarello la pasta il più sottile possibile e rifare la piegatura come sopra.

8. ripetere una terza volta la piega solo del lato destro e di quello sinistro

9. arrotolare la sfoglia su se stessa per ottenere la pagnotta

2012 0410008

10. Riporre le pagnottine sulla teglia del forno su carta forno e lasciare lievitare per 3 ore coperte da un canovaccio

2012 0410011

11. Passate le ore accendere il forno a 220° statico con pentolino d'acqua sul fondo. Nel frattempo praticare su ogni pagnotta un taglio verticale da parte a parte

2012 0410032

12. spennellare d'acqua le pagnotte e quando il forno è in temperatura infornarle per 10-15 minuti a 220° più ulteriori 30 minuti a 180°.

2012 0413007

In forno si apriranno lungo il taglio creando la forma della mantovanina.

2012 0413003

Bimba curiosa durante la cottura 

2012 0413011

Questo il risultato... come gusto e consistenza ottime, logicamente più compatte rispetto alle corrispettive con lievito di birra e farine raffinate, ma sempre molto morbide anche 2-3 giorni dopo la preparazione. Crosta bella croccante.

 

Nota sulla lievitazione:

Ero alquanto dubbiosa sulla lievitazione per tutta la notte in forno, conoscendo la mia Pasta madre, temevo che inacidisse, però ho provato lo stesso perchè in fondo in rapporto al totale dell'impasto la madre è poca. In effetti la mattina l'impasto era un po' più acidino del dovuto, cosa che ha lasciato un lieve restrogusto ai panini finiti. Infatti li ho rifatti una seconda volta in montagna, mettendo a lievitare l'impasto in frigo dopo un paio d'ore fuori e lasciandolo riposare un'oretta fuori dal frigo prima di procedere a fare le pagnotte e il risultato è stato migliore. Quindi vi consiglio di usare il frigo se avete una pasta madre molto vivace come la Gilda o di farle la mattina lasciandole lievitare 6 ore fuori dal frigo.

Dipendenza da pasta madre? :-)

on Domenica, 01 Aprile 2012. Posted in in casa

Effetti a lungo e breve termine della panificazione casalinga con pasta madre...

Dipendenza da pasta madre? :-)

Articolo semiserio sull'influenza da pasta madre – ovvero come la pm ti cambia la vita!

 

Da quando spaccio la pasta madre ricevo spesso dei riscontri o richieste di aiuto o di consigli per telefono, via mail o di persona e mi sono resa conto di come un po' di farina e acqua fermentati facciano “fermentare” anche le persone che la utilizzano che crescono, si evolvono pure loro e si mettono in discussione. Un secondo effetto collaterale dell'uso prolungato della pasta madre è la dipendenza che da: non si riesce a fare ameno di pensarla, di pensare ai prossimi pani o pizze o dolci, non si riesce a non parlarne con chiunque in maniera entusiastica, a non spacciarla a tutti... In famiglia diventa L'Argomento e anche i bambini diventano dei provetti panettieri! Ho pensato di raccogliere in questo articolo un po' di queste impressioni ricevute a voce, via mail, nel blog o nel gruppo della pasta madre su FB e di condividerle perchè mi sembrano molto interessanti e anche divertenti! Se avete altre “chicche” da condividere aggiungetele pure nei commenti! 

 

mi sembra di non poter più mangiare nulla di quello che compravo prima nel classico supermercato, più lavare nulla con i soliti detersivi etc etc...e pensare che tutto è partito dal volere la pasta madre...e poi le farine quali prendo?...e poi la pasta meglio integrale perchè quella bianca fa male... e poi ci vorrebbe il cibo biologico...e dove le trovo le verdure bio che non costino tanto...e poi la carne..come allevano gli animali?meglio non prenderla...e poi il latte com'è? anche quello fa male...abbiamo un solo stipendio e il bio costa e quindi come si fa? Però la salute è più importante...come concilio le cose??..insomma una cosa tira l'altra e ora mi sento proprio in tilt!” F.

 

Uffa, che stress sta pasta madre.... No, dai sono contentissima!” S.

 

“Stanotte non ho dormito bene avevo sempre in mente che dovevo rinfrescare la pasta madre a anche a lavoro continuavo a pensarci... sarà normale?” S.

 

"...secondo me, mi ha dato un pezzo di pasta defunta, così torno alla macchina da cucire e gli faccio finalmente i pantaloni di pile!" E.

 

 " Mi è pure venuto il dubbio che, visto che è una "cosa viva", il mio continuo controllarla se la rinfresco di giorno le crei ansia da prestazione! ;)"  T.

 

" La cavalcate delle Valkyrie di Wagner e Notturno di Chopin ............... ho impastato così oggi!!! Già so quale delle due pagnotte mi piacerà di più ............. !! Ma sono curiosa di scoprire le differenze "musicali" nel pane! F.

 

" Fare il pane mi rimette in pace col mondo intero ." C.

 

" Sono nervosa e mi sono sfogata con la pm ho fatto pan carrè e pane di farro in cassetta adesso è tutto nel forno a lievitare ...è davvero un'ottima medicina la panificazione mi sento meglio anzi mi viene da sorridere ...sarò pazza??????spero di no"

 

"ho fato un kg e mezzo di crackers e adesso impasto le brioches...son drogata di panificazione.". F.

 

"... mangiare la pizza in famiglia e chiedere di stare attenti al morso perché devo fare la foto dell'alveolo..." ME

 

" Preparare la tavola.....esposta bene alla luce....con tutti i fru fru.... e le cose piu belle per fare la foto al proprio pane....tutto per pubblicarla nel gruppo......" F.

 

"Tornare a casa dal parco per rinfrescare il poolish..." F.

 

" Spiegare a mia nonna che il poolish non è un tipo di droga GIUROOOOOO!!!!! volevo morire...auauaua!" F.

 

" Mangiare la colomba.....analizzarla per 3 ore......assaggiarla a piccoli pezzettini per capire cosa si è sbagliato....e subito dopo accendere il pc per chiedere consiglio alle pazze "nuove amiche" impastatrici e vecchie non è DA NORMALI.....grazie per avermi reso piu strana di quanto non lo fossi gia.....adesso nella mia lista delle priorità ce la mia Pm.!!!!! ; )))) " F.

 

" Buongiorno a tutte! anche io in questa condizione patologica ..ieri sera ho provato una nuova ricetta di fette biscottate appena alzata sono andata a vedere ma non si sono mosse di un millimetro e moh....??? accendo subito computer e faccio giri su giri con grande disperazione....che vitaccia sta pasta madre......ma mi piace la mia vita incasinata......" A.

 

" Ahah!!! ho pubblicato una foto della colomba a testa in giù a raffreddare su un gruppo di cucina e una ragazza mi ha chiesto se va messa così dopo cotta o prima di cuocere! quasi quasi le dico di metterla prima così vediamo cosa accade alla sua colomba! ahah! " T.

 

" Qui c'è un odore di colomba! sai che bei sogni faccio stanotte! " T.

 

" Butto dalla finesta sta pasta madre!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ahhhhhhhhhhhhhhh"

 

" Sarà la primavera....Pagnotta che aspetta la pallina per essere infornata, brioches alla prima lievitazione e stasera vorrei fare il primo impasto della colomba!!!! Sono malata!!!!! :-D"  E.

 

" Il mio compagno ha tentato di uccidere Pierina, l'ha quasi azzerata per fare la pizza (ne ha lasciata 35 grammi!!!) e poi l'ha dimenticata scoperta fuori dal frigo, stava seccando. l'ho rinfrescata ma aspetto a sciogliere la prognosi. assassino!!!! che dite? " C.

 

E per finire vi lascio questo bellissimo brano dell'amica fornaia-scrittrice Costanza


da LA CASA DOVE NASCE IL VENTO di Costanza Luzzitelli


"Il pane è grano, il pane è biondo come il sole d'Italia. Il pane è odore di aurore fragranti, di mani nodose che salutano la notte compiendo incantesimi per mezzo di dita capaci di muoversi come danzatrici del ventre morbidamente sensuali. Il pane è notturno, è rito segreto di femmine e fate che custodiscono attendendo. Il pane è magia tramandata da nonna a nipote, è filo sottile che lega alla terra chi terra non conosce dacché è figlia di questo secolo. Il pane è buono, il pane è morbido e solo ad essere cattivi ci si azzarderebbe a buttare ciò che è morbido e buono: e, poiché le mamme sono tutte buone, sanno, alla pari del concetto che l'acqua bolle prima se metti il coperchio, che "il pane non si butta". Il pane e le donne si somigliano: creano opere meravigliose e se ne fregano se, gonfiandosi, avranno smagliature. Il pane e le donne sono parabola di prosecuzione della specie: pasta madre e donna gravida si giocano il primato di fertilità comprovata. le donne conoscono i segreti del pane perché conoscono i trucchi per abbindolare mariti e figli: basta una fetta di pane ed olio e la cena va giù. Si tramandano il testimone in una staffetta sacra e profana di sottane inzaccherate di farina. Pane e donne hanno spesso occhiaie per il poco dormire. Pane e donne dormono insieme abbracciandosi nell'ultimo pensiero della sera, seppure l'uno riposa in forno e l'altra lo tradisce tra le braccia di un uomo. Io amo il pane. Io adoro fare il pane, perché mi rende strega e stratega, nipote e madre, custode della notte quanto del giorno. Adoro fare il pane perché adoro sentirmi un angelo dalle ali impiastricciate di pasta madre."


Altre belle riflessioni in questi articoli di Mammafragolaecioccolato e Laveraarte.

Filone ai tre cereali

on Lunedì, 26 Marzo 2012. Posted in cucina

Il risultato di un week-end di panificazione

Filone ai tre cereali

Il fine settimana scorso è stato una full-immersion nella panificazione in piacevole compagnia della sorella. Il tutto è iniziato sabato pomeriggio: eravamo ospiti del gas (gruppo di acquisto) di Monselice-Conselve a parlar di pasta madre ad alcuni soci gas. Un bel pomeriggio leggero conclusosi con una cenetta porta e offri a base di panificati vari. Per finire domenica ospiti di mia sorella che accendeva per la prima volta dopo l'inverno il forno a legna.

 

Per l'incontro col gas avevo preparato un pane integrale (che poi ho deciso fosse un filone) i 3 cereali (farro, orzo e avena), piegato, cotto e assaggiato (a dire il vero quasi finito) la sera stessa. Ho deciso quindi di rifarlo per cuocerlo nel forno a legna.

 

Lascio qui per chi c'era all'incontro e abbia voglia di riprovarlo, o per chi vuole la ricetta di questo pane.

Ingredienti:

  • 250 gr pasta madre
  • 300 ml acqua
  • 1 cucchiaino malto d'orzo
  • 1 cucchiaino sale fino integrale
  • 3 cucchiai (circa 90 gr) farina integrale di avena
  • 6-7 cucchiai (200 gr circa) di farina d'orzo integrale
  • 300 gr circa di sfarinato integrale di farro

 

Rinfrescate la pasta madre come al solito almeno 4 ore prima, poi prendetene 250 gr e scioglieteli in 300 ml di acqua temperatura ambiente. Aggiungete le faiìrine di orzo e di avena e mescolate bene. Lasciate riposare per una mezzora almeno.

alice

Riprendete l'impasto e aggiungete il malto, il sale e la farina di farro (gradualmente). Quando non riuscite più a mescolare col cucchiaio passate sul tagliere e impastate a mano fino ad ottenere una bella palla liscia e omogenea, non appiccicosa.

Riponete l'impasto a riposare per 4-5 ore nel terrina coperta da un canovaccio, dopo aver fatto una croce sopra. 

2012 0325001

A fine lievitazione (impasto raddoppiato) riprendete il pane, lo stendete e fate due-tre giri di pieghe, l'ultimo dei quali con forma a filone. Fate del bei tagli inclinati e mettete a riposare coperto dal solito canovaccio pulito e non profumato per una-due ore (a fine lievitazione i tagli devono essere ben aperti). 

2012 0325020-rit

(qui sopra con tagli appena fatti)

Preriscaldate il forno a 230° statico con un pentolino d'acqua sul fondo. Quando è in temperatura, infornare a 230 per 10 minuti e succeddivi 40 minuti a 180°. 

2012 0325051-gd

(qui la cottura nel forno a legna)

Estrarre dal forno, controllare la cottura battendo sul fondo e verificando che suoni vuoto (nel caso infilare di nuovo nel forno - messo a rovescio - per altri 10 minuti).

Eccolo tagliato:

2012 0324031

Filone integralissimo di farro

on Sabato, 10 Marzo 2012. Posted in cucina

Questo pane integrale mi è stato suggerito in una discussione sul gruppo sulla pasta madre su Facebook, nella quale si parlava del pane idrolitico. Io l'avevo già sperimentato altre volte (con la segale integrale), facendo riferimento agli articoli sul blog della Comunità della pasta madre, ma questa volta ho voluto provare a modificare il procedimento facendo un preimpasto con tutta la farina che avrei usato per l'impasto finale del pane.

Ho usato esclusivamente farina integrale di farro, anzi per la precisione sfarinato integrale di farro e la pasta madre era stata rinfrescata con la stessa farina.

Sono stata molto soddifatta del risultato: pane bello morbido, ben alveolato, gustoso.

Procedimento:

La sera prima di andare a letto (sulle 23) ho rinfrescato la pasta madre come al solito però utilizzando la farina integrale di farro e subito dopo ho fatto impastato 300 ml di acqua a temperatura ambiente con 500 gr della stessa farina: ho ottenuto un impasto morbido, al limite della lavorabilità col cucchiaio. Ho riposto questa palla a fianco della pasta madre rinfrescata, entrambe coperte da un canovaccio pulito e non profumato, a riposare nel forno spento per tutta la notte.

La mattina (diciamo sulle 8.00) ho ripreso la pasta madre rinfrescata e lievitata, ho messo da parte il solito pugno e ho mescolato il resto (ovvero circa 250 gr di pasta madre) all'impasto di acqua e farina che nella notte era diventato più "colloso". Diciamo che mescolarli non è stato semplice essendo l'impasto bello denso. Ho aggiunto un cucchiaino di malto d'orzo e un cucchiaino di sale fino integrale.

Ho infarinato per bene la spianatoia con la stessa farina e ci ho versato l'impasto: ho continuato a lavorarlo a mano senza aggiungere troppa farina. L'impasto si presentava molto ben lavorabile, mordissimo, molto idratato. Ottenuta una palla morbida, l'ho messa a lievitare nella ciotola di vetro, coperta dal solito canovaccio, per circa 3-4 ore. (Ogni tanto controllate la lievitazione che nel mio caso è stata piuttosto veloce)

Guardando dal fondo della ciotola di vetro vedevo gli alveoli ben formati:

2012 0309002

A questo punto ho ripreso l'impasto e l'ho versato dolcemente sulla spianatoia ben infarinata. L'ho steso delicatamente in forma quadrata e ho fatto la piega a portafoglio (la vedete qui). Ho riposto il filone su una teglia rivestita di carta forno e ci ho fatto dei tagli diagonali.

2012 0309004

Dopo meno di un'ora ho acceso il forno a 250° statico e ho versato nella teglia del forno posta nel ripiano più basso mezzo cm di acqua.

Quando il forno è arrivato in temperatura ho infornato per 15 minuti a 250° e per successivi 40 minuti a 200°. Appena infornato il filone era piuttosto piatto, è cresciuto durante la cottura, senza comunque creparsi in superficie.

Nella foto introduttiva sopra vedete il risultato appena sfornato e questa è la prova taglio fetta:

2012 0309012

A mio avviso un buon risultato... che dite?

Pan-brioche

on Domenica, 26 Febbraio 2012. Posted in cucina

Fra tutti i tipi di pane che ho pubblicato manca un pan-dolce da colazione, un pan-brioche... e a dire il vero non lo faccio quasi mai, però la ricetta di Donella sul gruppo della pasta madre su Facebook mi ispirava tantissimo così ho deciso di provarlo con alcune modifiche (piccole) sugli ingredienti. Tra la'ltro la ricetta è molto simile a quella delle ciambelline "Roberta" che avevo già provato all'incontro alle Barbarighe. Il risultato è stato veramente soddisfacente, non posso che consigliarlo a tutti!

Ingredienti:

  • 200 gr pasta madre (io l'avevo rinfrescata la mattina prestino e lasciata lievitare per 4 ore, ma potete usarne di rinfrescata la sera prima)
  • succo e buccia di un'arancia
  • latte di riso quanto basta (la ricetta prevedeva latte vaccino)
  • 100 gr malto di mais (la ricetta prevedeva zucchero di canna)
  • 60 gr olio di semi di girasole biologico spremuto a freddo
  • 1 pizzico di sale
  • circa 500 gr di farina di farro

Grattuggiare la buccia dell'arancia e spremerla, misurare il succo e aggiungere latte di riso fino ad arrivare a 200 ml. Sciogliere la pasta madre nel succo più latte e mescolare bene. Aggiungere gli altri ingredienti liquidi (olio, malto) e il pizzico di sale e mescolare. Aggiungere gradualmente la farina mescolando col cucchiaio e quando non si riesce più nella terrina passare sulla spianatoia e impastare bene fino ad avere una bella palla liscia, morbida e omogenea. Mettere a riposare nel forno spento coperta da un canovaccio per 3 ore. 

Riprendere l'impasto, tagliarne col coltello una fettina e metterla da parte. Stensere la parte rimanente grossolanamente con le dita in forma quadrata, fare le pieghe una volta, ristendere e ripiegare con piega a portafoglio per ottenere una sorta di filone.

Per fare la piega a portafoglio (sfrutto di nuovo le foto di Alessia... :-) grazie!), si ripiegano gli angoli verso l'interno quasi a formare una busta, poi il lembo della "busta" si chiude, e infine si arrotola su stessa per avere il filone.

409150 3020268899957 1059700433 3028274 1821819696 n 418602 3020269739978 1059700433 3028275 833566854 n

Posiamo nella teglia da plumcake foderata di carta forno il filone e tagliamo il pezzetto che avevamo tenuto da parte in 3 fettine lunghe che poi intrecciamo. Posiamo la treccia sopra al filone:

2012 0225027

e rimettiamo a lievitare per 6 o anche di più: lievitando dovrebbe raggiungere il bordo della teglia.

A fine lievitazione accendiamo il forno a 180° (io ho usato ventilato questa volta) e nel frattempo prepariamo una tazzina con malto sciolto in un po' d'acqua e spenelliamo la superficie.

2012 0225042

Quando il forno è in temperatura inforno per 35 minuti. Appena estratto dal forno ho spenellato di nuovo con malto e poi con latte di riso e messo a raffreddare nel forno spento aperto.

Quando freddo ho avvolto nel canovaccio.

Peccato che togliendolo dalla teglia si sia rovinato un angolo... comunque bello e buonissimo per colazione o per merenda, molto molto morbido!

2012 0226002

Pane ai 4 cereali

on Domenica, 05 Febbraio 2012. Posted in cucina

OVVERO DOVEVO FINIRE UN PO' DI SACCHI DI FARINA... :-)

Ebbene rieccomi qua, reduce da una settimana di influenza, avevo voglia di panificare, un bel pane semplice, ma invernale, col gusto di tanti cereali: tutti quelli che giacevano sul fondo di vari sacchetti iniziati e non finiti.

La sera prima di dormire rinfresco come al solito la mia pasta madre e la mattina me la trovo tutta bella arzilla, pronta a lavorare. Tolta la madre, ci verso sopra 300 ml di acqua temperatura ambiente e lascio così a riposare per una mezzoretta senza mescolare (serve a togliere acidità alla madre).

Dopo colazione riprendo la pasta madre, mescolo e la sciolgo bene nell'acqua. Aggiungo per prima la farina di segale integrale (saranno stati circa 200 gr), poi della semola di grano duro (circa 100 gr), poi farina integrale di mais sponcio (gialla, da polenta) circa 120 gr. a questo punto aggiungo 1 cucchiaino di sale fino integrale e mescolo bene e un cuchiaino di malto d'orzo e mescolo di nuovo. Infine aggiungo l'ultima farina: farro, bianca stavolta. Quando non riesco più a lavorare col cucchiaio passo sulla spianatoia e impasto a mano fino ad ottenere una palla liscia e omogenea (attenzione che la segale mantiene l'impasto sempre leggermente appiccoso: fermatevi altrimenti vi viene un mattone! La consistenza deve rimanere morbida, l'impasto ben idratato, deve scivolare lentamente fra le dita).

Schiacciate leggermente l'impasto, fate 3 pieghe in un verso e poi nell'altro (come per piegare un asciugamano), segnate con dei tagli a croce e mettete a riposare coperto da un canovaccio asciutto e pulito nel forno spento per 4-5 ore (controllate ogni tanto, la lievitazione è sufficiente quando la croce è ben aperta di un paio di cm almeno).

2012 0204005

Eccolo qua prima della lievitazione

Dopo questa prima lievitazione riprendiamo l'impasto e lo stendiamo grossolanamente con le dita in forma quadrata, con delicatezza, per non rompere gli alveoli della lievitazione e ripetiamo le pieghe di prima nei due versi. Stavolta ho fatto dei tagli paralleli. Rimettiamo a lievitare un'altra ora almeno. Potete usare il metodo pallina di impasto nell'acqua per verificare quando la lievitazione è quasi completa, altrimenti che i tagli si siano aperti di un apio di cm.

Mettere una ciotolina o pentolino d'acqua nel forno.

Accendere il forno a 250° e infornare a 250° per 15 minuti e successivi 40 minuti a 200° (non ventilato).

Estrarre la pagnotta e controllare battendo sul fondo che sia cotta.

Arrotolarla nel suo canovaccio e metterla inclinata nel forno spento in raffreddamento (aperto) per una mezzoretta. Poi lascarla raffreddare in posizione inclinata sempre nel suo canovaccio.

2012 0204008

Pagnotta appena sfornata

Tagliare il giorno dopo: ottimo a colazione con marmellata di agrumi!

2012 0205003

Le fette (NB: il colore della foto non è veritiero, in realtà il pane è più abbronzato...:-))


2012 0205004

Alle piccole è piaciuto tantissimo! Crosta croccante e interno soffice!


Finto panettone al miglio

on Lunedì, 23 Gennaio 2012. Posted in cucina

Il miglio è un cereale che ho "scoperto" 3 anni e mezzo fa quando Alice ha cominciato a farci compagnia a tavola. Lo uso spesso sia asciutto, come migliotto, che in zuppe. Qualche tempo fa ho provato a metterlo anche nel pane, così com'è in chcchi, che una volta cotti danno l'effetto crispies. 

In questo periodo dell'aano, dopo i dolci natalizi e prima di quelli carnevaleschi preferisco dei pani un po' sobri e allora ispirata anche da questo bellissimo pane visto sul blog della Comunità della Pasta Madre, ho preparato questo pane, che esteticamente sembra un dolce, e un po' dolce lo è per via del miglio, ma è senza zuccheri.

Veniamo dunque alla ricetta:

300 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima

4 cucchiai di miglio in chicchi

1 cucchiaio di malto di riso

1 cucchiaino di sale fino integrale

180 ml di latte di miglio tiepido (30°)

120 ml di acqua 

3  cucchiai colmi di fairna di miglio

500 gr circa di farina di farro bianca

 

Sciogliere la pasta madre nel latte, aggiungere l'acqua, il malto, il sale, il miglio in chicchi e la farina di miglio e mescolare bene. Aggiungere gradualmente la farina di farro mescolando e quando non si riesce più col cucchiaio passare sul tagliere di legno aggiugnendo farina fino ad avere una bella palla liscia e morbida. Mettere a lievitare per 6 ore coperta (io metto nel forno spento), riprendere l'impasto, arrotolarlo e piegarlo e metterlo in una teglia per dolci diametro 20 cm, di quelle con cerniera apribili. Cospargere la superficie di chicchi di miglio.

2012 010500

Dopo la lievitazione

Mettere a lievitare per altre 4 ore.Cuocere per 10 minuti a 210 e successivi 40 minuti a 180°.

 

2012 0105008-rit

Il risultato finale..

e infine la fetta!

2012 0107005

 

 

 

 

 

 

Panini all'avena da passeggio

on Domenica, 15 Gennaio 2012. Posted in cucina

2012 0109038

Avanzavo un po' di impasto da una pizza all'avena e allora ho pensato di farci dei panini all'uvetta per le bimbe da mangiare a merenda. Visto che sono piaciuti (anche se la grande li ha richiesti con la cioccolata la prossima volta...) ho pensato di condividere la ricetta che spesso viene utile avere la merenda pronta da tenere anche in borsa al posto degli onnipresenti crackers...

Vi metto gli ingredienti per fare una ventina di panini (sono piccolini, adatti alle mani di un bimbo piccolo), ma vanno usati in tempi relativamente brevi (un paio di giorni) perchè tendono ad indurire, invece sono ottimi se belli morbidi.

Ingredienti:

250-300 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima

300 ml di latte di avena tiepido (temperatura ambiente o appena riscaldato)

100 gr di fiocchi di avena

circa 500 gr di farina di farro (qui ho usato la bianca)

un cucchiiano di sale fino integrale

1 cuccchiaio di malto di riso

2 belle manciate di uvetta

2 cucchiai di olio evo

 

Prendo la pasta madre e la sciolgo nel latte di avena, aggiungo il sale, il malto, l'olio evo e l'avena in fiocchi: mescolo bene. Aggiungo la farina di farro un po' alla volta fino ad ottenere una bella palla omogenea che metto a riposare per 4-5 ore. Riprendo l'impasto, aggiungo l'uvetta impastando bene, ricavo tante palline di 4-5 cm di diamtro che metto a lievitare sulla placca del forno rivestita di carta forno distanziate di qualche cm, in modo che dopo la lievitazione di tocchino un po'. Rimetto a lievitare un'oretta e inforno in forno preriscaldato per 10 minuti a 210° e per 15 minuti a 180°. Eccoli qua!

 

Ed ecco la piccola assaggiatrice!

 

 

2012 01100112012 0110010

Ah, giusto! Vi dicevo che in realtà l'impasto era nato per farci la pizza!

Infatti io ci ho fatto solo 6 paninetti per le bimbe e col resto una pizza grande e una pizzetta (questa se l'è preparata Alice da sola...)

pizzetta con impasto all'avena

fetta di pizza con impasto all'avena

Il pane della fine e dell'inizio

on Domenica, 01 Gennaio 2012. Posted in cucina

Pan carrè al kamut

2012 0101001

Ed eccoci nel 2012, per noi ieri serata tranquilla, d'altronde con due bimbe e marito a lavoro fino alle 20 non si poteva organizzare nulla, ma non ci siamo fatti mancare una bella cenetta vegetariana con tanto di candeline e tovaglia rossa e poi le bambine si sono divertite a farmi un assalto di solletico alla pancia e infine avevo in ballo da ieri mattina l'ultimo pane dell'anno che sarebbe stato pronto per la prima colazione del nuovo anno... sfornato poco prima di mezzanotte, tagliato stamattina e gustato con una fantastica marmellata di maribulani (grazie Glores!). Ecco, non mi auguro niente di più: che il 2012 continui ad essere come l'anno appena passato che per me è stato veramente ricco, non economicamente, ma di relazioni e di emozioni!

Vi regalo la ricetta del pane del passaggio, un pan carrè vegano riuscito meravigliosamente e che sia di buon augurio!

Ingredienti:

300 gr pasta madre di kamut rinfrescata da almeno 6 ore

150 gr latte di soia naturale a temperatura ambiente

150 gr acqua a temperatura ambiente

circa 550 gr farina di kamut

4 cucchiai di olio extravergine di oliva

1 cucchiaio malto di orzo in polvere

1 cucchiaino di sale fino integrale

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere il latte, l'acqua, il malto e metà della farina e mescolare bene. Aggiungere l'olio, il sale e farina quanto basta ad avere una bella palla liscia e ogenea che mettiamo a riposare dopo averci fatto una bella croce sopra, coperta da un canovaccio lontano da correnti d'aria (ottimo il forno spento) per 6 ore. Riprendere l'impasto e lo stenderlo grossolanemente, poi arrotolarlo, ristenderlo nuovamente e riarrotolarlo, in modo da ottenere un filoncino bello liscio da riporre in uno stampo da plumcake oliato. Lasciare lievitare coperto come prima per altre 6 ore. Accendere il forno a 200° e quando caldo infornare per 40 minuti. Estrarre dallo stampo e controllare la cottura battendo sul fondo (deve suonare vuoto). Eccolo qui in tutta la sua bellezza e bontà!

2012 0101004

Per un pugno di pasta madre! (Pasta madre day)

on Domenica, 25 Dicembre 2011. Posted in cucina

testata 03

Dunque vi è venuta voglia di farvi il pane in casa? Magari a lievitazione naturale? Vi è “morta” la pasta madre e ne cercate disperatamente un altro pezzetto? Vi siete dimenticati di togliere il vostro pezzetto di madre dall’impasto e adesso siete alla disperata ricerca di uno spacciatore? Questo è l’evento che fa per voi!

pasta-madre-225x3001

E finalmente ecco le attese notizie sul Pasta madre day del prossimo 10 dicembre! Lo spaccio collettivo si terrà nel pomeriggio (dalle 16 alle 19 circa) presso il negozio di prodotti biologici “La macina” a Piove di Sacco (PD): abbiamo scelto questo luogo proprio perché fornisce farine biologiche (anche integrali e locali) e pane bio a lievitazione naturale…
E allora vi aspettiamo numerosi (se potete col vostro vasetto in vetro – possibilmente riutilizzatene uno che avete in casa – o ciottolina) per prendere il vostro pugno di pasta madre con allegate istruzioni e avere tutte le dritte per partire! Intanto studiatevi queste bellissime istruzioni e preparatevi le domande!

Volantino-Istruzioni 

PS: se non siete della zona trovate l’elenco degli altri luoghi di spaccio sparsi in tutta Italia nel blog della Comunità del cibo della pasta padre

15 risposte a Per un pugno di pasta madre! (Pasta madre day)
•Valentina scrive:
25 novembre 2011 alle 13:53
Penso proprio che verrò!!!! Che bello!!!!!
Rispondi
•daria scrive:
25 novembre 2011 alle 16:04
Se vieni mi fa proprio piacere!
Rispondi

•piacere di conoscerti scrive:
27 novembre 2011 alle 07:51
Ma che bella iniziativa!!! Ho visto sul sito con gli indirizzi del lazio ma sono tutti lontanissimi da casa mia…peccato!
Rispondi
•daria scrive:
27 novembre 2011 alle 15:57
Controlla magari la settimana prossima che la pagina eventi è in continuo aggiornamento… magari si inserisce qualche spacciatore della tua zona!
Rispondi
••mestieredimamma
scrive: 28 novembre 2011 alle 10:08
fantasticoooo !!!! io ci provo, me lo sono messo in agenda ma comunque ti avvero via
facebookRispondi
•Pingback: Pasta madre day - 10 dicembre | Mestiere di Mamma - educazione, infanzia,
maternità sostenibile•Verdiana
scrive: 29 novembre 2011 alle 12:23
Io l’ho ricevuta in regalo e ne sono troppo felice e orgogliosa…peccato che non ci siano
eventi in Campania altrimenti ne avrei spacciata un pò della mia!Rispondi
•daria
scrive: 29 novembre 2011 alle 12:26
Fai in tempo a crearne uno tu! Prova a vedere sul blog della Comunità della pasta
madre come fare!Rispondi
••Gloria
scrive: 29 novembre 2011 alle 14:39
Peccato esser lontane, sarebbe stato divertente organizzare insieme qualcosa di reale, non
solo virtuale!Rispondi
•daria
scrive: 29 novembre 2011 alle 16:09
Beh, Gloria non si sa mai in futuro!Rispondi
••Pingback:
Panetti della Vigilia - cucinadellanima•Pingback:
Focaccia “La morbidissima” | | Gocce D'AriaGocce D'Aria

•M.Antonietta
scrive: 10 dicembre 2011 alle 23:23
Ciao! sarei voluta passare da voi oggi pomeriggio col mio vasetto per la pasta madre, ma non ce l’ho fatta.Avresti voglia di spacciarmene un po’ nei prossimi giorni? sono di padova e posso passare
dove mi dici, quando ti fa più comodo…che ne dici? grazie!Rispondi
•daria
scrive: 10 dicembre 2011 alle 23:46

Certo, ti contatto in privato e ci accordiamo per lo "spaccio"! :-)

Rispondi

•Pingback: Pasta-nonna (resoconto del Pasta Madre Day) | | Gocce D'AriaGocce D'Aria

<<  2 3 4 5 6 [78 9  >>  

Login

Per commentare più agevolmente (senza che ti venga richiesto il codice captcha) registrati e fai il login quando entri nel sito. In questo modo l'approvazione dei commenti verrà richiesta solo la prima volta e poi sarà automatica
PS: purtroppo sono stata costretta per gli utenti non registrati a inserire i codici captcha a causa dell'eccesso di spam che finiva col bloccare il sito. Grazie!

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione cookie policy