in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: soia

Integralmente d'estate (con pandolce al malto d'orzo)

on Lunedì, 23 Giugno 2014. Posted in cucina

Integralmente d'estate (con pandolce al malto d'orzo)

Da sabato siamo ufficialmente entrati in estate e non potevo non aggiornare la raccolta Integralmente regalandovi il PDF con tutte le 42 ricette arrivate in primavera e invitandovi a contribuire anche nella nuova stagione calda con le vostre ricette fresche con cereali e farine integrali. Ringrazio moltissimo tutti i partecipanti che hanno portato delle ottime e gustose ricette, molte quelle che abbiamo provato. Fra queste le bimbe si sono divertite moltissimo ( e poi hanno mangiato di gusto) i "pisarei" di Felicia

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Più volte abbiamo accompagnato la pasta integrale con il pesto di spinaci di Erica.

 

 

 

 

 

 

Budino di miglio e kefir alla banana

on Lunedì, 05 Maggio 2014. Posted in cucina

Budino di miglio e kefir alla banana

Cominciamo la settimana in maniera dolce con un budino delizioso che ho preparato come "coccola" serale del week-end. Almeno nel fine settimana mi piace gustare qualcosa di dolce nel dopo cena, magari accompagnato da un caffè d'orzo... messe a letto le bimbe comodamente seduti sul divano è un ottimo modo di finire la giornata! E va beh... in fondo sono golosa anch'io! ;-)

Plumcake Cuor di Cannella

on Lunedì, 07 Aprile 2014. Posted in cucina

Plumcake Cuor di Cannella

Da un po' che Alice mi chiede un dolce col cuore dentro che ha visto in foto forse in quelche rivista... come sempre non ricordo dove e non ricordo il metodo che avevano usato per creare il cuore all'interno... vado a spanne e trovo/invento questo metodo che pare funzionare per creare questo plumcake mordido col cuore alla cannella. Al posto dello yogurt ho usato il kefir di soia, che chi non ha può tranquillamente sostituire con yogurt di soia anche autoprodotto. Eccovi la ricetta!

Cuoricini di patate e okara di soia #diCucinainCucina

on Giovedì, 20 Febbraio 2014. Posted in cucina

Cuoricini di patate e okara di soia #diCucinainCucina

Come vi raccontavo nel post di aggiornamento sul kefir di soia, da un po' di tempo autoproduco il latte di soia con ottimi e soddisfacenti risultati col metodo che trovate da Cì. Per l'uso che ne faccio mi basta produrlo una volta la settimana e ogni volta avanzo un po' di di okara, ovvero la soia "esausta" dopo il filtraggio. Logicamente non la butto ma la uso nelle più svariate preparazioni, in particolare per crocchette o polpette. Oggi vi voglio mostrare la soluzione più gradita alle birbe di casa, che prevede il classico abbinamento con le patate. Casca a fagiolo con la staffetta #diCucinainCucina il cui ingrediente di questo mese sono proprio le patate. Ormai il funzionamento lo conoscete, ogni mese ricettina con protagonista scelto dai partecipanti di volta in volta e "passaggio della palla" da un blog all'altro. 

Kefir di soia

on Lunedì, 17 Febbraio 2014. Posted in cucina

Kefirini di soia

Su suggerimento di amici che sono passati di qua a commentare ho deciso di aggiornare questo post visto che sono passati ormai quasi due anni dalla conversione dei granuli di kefir di latte vaccino all'uso nel latte veg di soia. Penso che la cosa possa essere utlie a sfatare alcuni "miti" sui granuli a far acquistare fiducia sulla possibile conversione e utilizzo degli stessi. Ringrazio sia chi è passato di qua a portare la esperienza e stimolare con le sue domande, sia il gruppo FB "kefir Italia" dove ho conosciuto svariate persone che con passione hanno sperimentato con me o hanno lanciato idee sull'uso dei granuli! Quindi qui sotto trovate il post originale con il racconto della conversione e alla fine le integrazioni maturate in questi mesi di utilizzo.

Giugno 2012

Finalmente ci sono riuscita! Sono proprio soddisfatta dei questo "lavoro" e voglio condividerlo con voi: ho trasformato il kefir di latte vaccino in kefir di latte soia!

Partiamo dall'inizio della storia.

Primo-sale di kefir di soia

on Lunedì, 07 Ottobre 2013. Posted in cucina

Primo-sale di kefir di soia

Come sapete da un po' coltivo i granuli di kefir di soia ottenuti trasformando quelli di latte che mi erano stati regalati. Mi piace avere uno yogurt bello denso, oppure trasformarlo in " vegrino" ovvero formaggio spalmabile, e quindi mi ritrovo con buone quantità di siero. Come vedete leggendo le mie ricette solitamente lo uso nei dolci (al posto della parte liquida, aiuta la lievitazione e da morbidezza), oppure nel pane per dare sofficità. Stavolta ho preferito sperimentare un formaggio. Si tratta di un primo - sale, quindi un formaggetto fresco e morbido. La ricetta l'ho recuperata nel gruppo FB del kefir dove è stata provata da varie persone, con latte vaccino e siero di kefir di latte vaccino. Ecco la mia versione con latte di soia e siero di kefir di latte di soia... Vi anticipo che è facilissimo!

Primo sale di kefir di soia

ingredienti:

  • 900 ml di latte di soia (potete usare sia quello autoprodotto che quello acquistato a patto che sia solo soia e acqua)
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 3 cucchiai di kefir di soia
  • 300 ml di siero di kefir di soia

Preparazione:

In una pentola in acciaio capiente, mettere a scaldare il latte di soia, dopo 5 minuti aggiungere il sale e il kefir e portare a bollore. Spegnere e aggiungere il siero. Mescolare, coprire per 4 minuti e poi riaprire e lasciare riposare per 10 minuti.

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Con una schiumarola togliere i fiocchi e metterli in un contenitore bucato (quelli da ricotta) rivestito con una garza pulita

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Passare con un colino la parte finale in modo da recuperare tutti i fiocchi quando non si riesce più con la schiumarola. Lasciare raffreddare posizionato su un piatto che raccolga il siero in eccesso. Recuperare il siero e tenerlo da parte per la ricotta. Quando il formaggio sarà freddo passarlo in frigo.

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Ricottina di kefir di soia

ingredienti:

  • il siero che vi è avanzato dalla preparazione del primo sale
  • 150 gr di latte di soia
  • 2 cucchiai di succo di limone

preparazione:

Riportare a bollore il siero in cui avrete versato il latte di soia. Quando bolle, spegnere e aggiungere il limone. Aspettare come per il primo sale e poi colare i fiocchi allo stesso modo. Quando è freddo passare in frigo.

Per entrambe il giorno dopo togliere dal contenitore e rovesciare in un piatto o contenitore pulito. Togliere la garza: ecco il risultato!

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E infine la prova assaggio! Ottima la consistenza, proprio da formaggio fresco e anche il gusto! Piaciuta molto anche ad Alice... noi l'abbiamo gustata semplicemente con un po' di origano sopra! 

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o spalmata sul pane. Grande soddisfazione, esperimento sicuramente da ripetere! 

Queste ricette partecipano alla raccolta di ricette del 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

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Prima di salutarvi e in tema di formaggi veg vi segnalo il nuovo libro di Grazia  Erbaviola, che sto aspettando di avere fra le mani: "Formaggi veg - latte, yogurt e formaggi vegetali fatti in casa" di Grazia Cacciola ed. Sonda

Questo post partecipa anche a "Share your link" di Laura

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Pasticcini al melone (e kefir di soia)

on Giovedì, 08 Agosto 2013. Posted in cucina

Pasticcini al melone (e kefir di soia)

Voglia di un dolcetto, ma poca voglia di accendere il forno? Eccovi dei pasticcini freschi con melone bio localissimo preso col gruppo di acquisto e tutta la freschezza del kefir di soia! Per chi non ce l'ha a disposizione va bene anche lo yogurt di soia, logicamente. Ah, se preferite potete fare un'unica torta grande anzichè molte tortine, in questo caso potete usare una tortiera apribile come base.

ingredienti per la base:

  • 80 gr di mandorle non pelate
  • 80 gr di datteri al naturale

ingredienti per il ripieno:

Preparazione:

Per prima cosa mettete a colare il kefir di soia in un canovaccio pulito e lavato con sola acqua o su un telo in cotone lavato allo stesso modo. Il tempo è variabile, potrebbero bastare poche ora se è già ben sodo o una giornata se è piuttosto liquido. Dovete ottenere una crema morbida non troppo compatta. Nel mio caso sono bastate 3 ore. Mettete da parte il siero che potrete usare per altre preparazioni. 

Frullate le mandorle, aggiungete i datteri tagliati a pezzetti e donocciolati e se serve pochissimo olio evo. Versate il composto a cucchiaiate su dei pirottini in silicone, schiacciate bene e mettete a riposare queste basi in frigo per una mezzora.

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Nel frattempo tagliate il melone a pezzettini piccolissimi (se preferite potete anche frullarlo, anche se in questo caso potreste avere una crema meno densa). Disponeteli in una ciotola, aggiungete lo sciroppo d'agave e il kefir colato. Mescolate bene. Versate su ogni vase un paio di cucchaiate di ripieno. 

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Passate in congelatore per una mezzora in modo da rassodare il tutto (ma non congelare). Servire freschi a merenda.

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La mattina di Elena: in casa

on Martedì, 02 Aprile 2013. Posted in salotto, cucina

Molti quando vengono a sapere che Elena non va al nido, mi chiedono come faccio a fare tutto e come faccio a gestirla tutto il giorno e nel pomeriggio anche in compagnia della sorella... io rispondo sempre che le giornate sono molto piene, non solo per me, ma anche per lei! La giornata inizia accompagnando a scuola la sorellona, dopo di chè si torna a casa ad aiutare il papà (se è a casa) a pulire il caminetto visto che la primavera tarda ad arrivare...

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Poi c'è da aiutare la mamma ad asciugare le stoviglie

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e a piegare la biancheria asciutta

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Si torna in cucina per preparare il kefir d'acqua (o meglio per far merenda con i datteri... :-))

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E già che ci siamo prepariamo anche quello di soia (gnam gnam!) e rinfreschiamo la pasta madre...

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Svuotiamo la lavastoviglie

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e poi a lavorare ad un progetto per una fattoria grattacielo attraversata dalla ferrovia

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Un po' di lettura e poi si pranza...

Prima del riposino c'è da addormentare anche la Stella che chiede un giretto in spalla...

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Eh, si! Che giornata impegnativa! E la vostra?

Indovina chi viene a pranzo

on Venerdì, 22 Marzo 2013. Posted in libri, cucina

Indovina chi viene a pranzo

Oggi per il Venerdì del libro di Paola, Homemademama, vi presento un libretto per bambini che è anche un po' un libro di cucina, "Indovina chi viene a pranzo!" di Agnese Baruzzi e Sandro Natalini ed. Fatatrac racconta un insolita domenica in cui la famiglia protagonista viene svegliata presto e messa in ghingheri in attesa dell'arrivo di "tutti, ma proprio tutti i nostri cari parenti" che verranno a pranzo. Adorabili le descrizioni dei vari parenti: chi non ha uno zio Bertolone che si avventa appena entrato sui pasticcini (finti :-)) all'ingresso? o una prozia Piera che spara sputacchietti? o anche una nonna Lellina sempre accompagnata dal suo gattone o un saputello cugino Astolfo? 

2013 0219003Logicamente la mamma aiutata dalla sorellona prepara un pranzetto da leccarsi i baffi che sorprenderà tutti... ma la vera sorpresa sarà un'altra! Infatti il gatto Pallino sarà l'autore di un misfatto e lascerà tutti senza pranzo... per fortuna c'è la parola magica: Tartine! Ecco come salvare il pranzo!

All'inizio e alla fine del libro sono riportate 8 ricette per 8 tipi di tartine diverse, tutte molto semplici e pensate per i bambini che amano far da mangiare. Fra queste semplici ricettine salva-pranzo c'è pure una di vegana, ma anche le altre, se lo desiserate, sono facilmente veganizzabili. Qui sotto ve ne propongo un paio:

Crostini aromatici - da fare usando fette di pane casalingo a lievitazione naturale di qualche giorno fa, tostate

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Sandwiches alle olive - da fare con un bel pan-carrè fatto da noi

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Il libro è suggerito dai 4 anni in su, Alice (5 anni) lo adora!

Già che siamo in tema di ricette veloci da fare con i bambini vi propongo anche il dolce che invece è farina del mio sacco (nel senso vero del termine, visto che l'ho macinata io... :-)). La ricetta è per i bambini, che possono fare quasi tutto da soli usando un cucchiaio e un vasetto come dosatore.

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Muffins allo yogurt (di soia)

ingredienti (vi metto le dosi in cucchiai così è più facile per i bambini)

  • 300 gr di yogurt di soia bianco autoprodotto (o di kefir di soia) - circa 2 vasetti e mezzo
  • Mezzo vasetto (quello dello yogurt) di sciroppo d'agave
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 2 arance tarocco rosse (le utlime della stagione)
  • 2 cucchiai di farina di riso integrale basmati (appena macinata) - circa 50 gr
  • 7 cucchiai colmi di farina integrale di grano tenero (appena macinata) - circa 200 gr
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 2 cucchiai di succo di limone
  • cioccolata fondente al 90% del commercio equo a piacere

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Procedimento (do le indicazioni per i bimbi):

Fatevi tagliare da un adulto le arance a metà e spremetele con lo spremiagrumi.

Versate lo yogurt in una terrina. Riempite un vasetto per metà con lo sciroppo d'agave e versatelo nello yogurt. Mescolate. Aggiungete l'olio, il succo delle arance che avete spremuto e mescolate ancora. A questo punto aggiungete le farine a cucchiaiate ben colme. Mescolate bene fino ad avere un composto ancora abbastanza morbido. Aggiungete il bicarbonato e mescolate ancora e per ultimo il succo di limone.

Chiedete ad un adulto di tritare grossolonamente il cioccolato fondente e di farvene assaggiare qualche pezzetto (prova qualità :-)). Aggiungete anche il cioccolato al tutto.

Fate accendere il forno a 180°. Col cucchiaio (magari fatevi aiutare) riempite gli stampini con l'impasto fino a poco più di metà.

Quando il forno sarà caldo infornate per 25 minuti.

Nel frattempo procedete pure con l'operazione pulizia della ciotola...

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 (questo qui sopra era un altro impasto che prevedeva cacao, quello di questa ricetta risulterà più chiaro)

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Aspettate che si raffreddino leggermente per toglierli dagli stampini e fare merenda!

PS: questo libro partecipa anche alla condivisione di libri per bambini sul gruppo FB "La biblioteca di Filippo"

 

"Facciamo il pane!" a Bovolenta e uno strudel salato castagnoso

on Mercoledì, 17 Ottobre 2012. Posted in all'aperto

Arrivo dopo qualche giorno a raccontarvi del bellissimo laboratorio "Facciamo il pane!" per bambini (ma con grande partecipazione anche degli adulti genitori!) che con l'associazione Al ritmo del Tam Tam che getisce il gas Calesebassa di cui faccio parte, abbiamo organizzato a Bovolenta domenica scorsa in occasione della fiera. Già proposto anche l'anno scorso, quest'anno è stato un vero successo con quasi 30 bambini partecipanti in 3 turni che si sono dati da fare a preparare la loro pagnottina di pane lievitato naturalmente.

Prima di tutto l'incontro con le farine, bianche, gialle, beige, a puntini neri... da vedere, annusare...

annusare

toccare... (più fini, sabbiose, granulose...)

toccare

Poi l'incontro con la pasta madre, anche questa un'esperienza sensoriale multipla! Hanno potuto vederla, toccarla, annusarla e alcuni hanno voluto anche assaggiarla...

toccarepastamadre

E finalmente il tanto atteso momento dell'impasto con mani di grandi e piccini che si intrecciano ( qui vedete che avevamo una collaboratrice d'eccezione: l'amica Elena, alias Nadir)

impastare

Impasti appiccosi e ben caldi!

scaldare

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Sempre splendidi i bambini con la loro curiosità e i loro modi! 

salutiamoci300Alla fine di questa bella mattinata mi è avanzata un po' di pasta madre, meno di 2 etti, stanca li avevo depositati in frigo, in vista di un uso successivo, perchè non mi piace buttare nulla! Era bella in forma infatti è traboccata dalla ciotola richiedendo un suo rapido uso e così ne è nato questo strudel salato ricicloso dal sapore autunnale, infatti ho voluto arricchirlo con la farina di castagne. E così ne è nata anche una rcettina adatta a "Salutiamoci" di questo mese che vede come protagoniste proprio le castagne! Ci ospita il blog Kitchen Bloody Kitchen. Nel ripieno la salsa è realizzata col kefir di soia colato e le melenzane che l'orto quest'anno ci ha regalato copiose anche in questo mese, e quindi in questo caso sono di stagione!

Strudel salato castagnato

ingredienti:

per la frolla: 

  • 190 gr di pasta madre avanzata (non rinfrescata)
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 60 gr di siero di kefir di soia (o di siero di yogurt colato)
  • 100 gr di farina di castagne
  • 30 gr di farina tipo 2 (valutare se servono)

per il ripieno:

salsa di kefir di soia:

melanzane:

  • 2 melanzane lunghe dell'orto
  • salsa shoyu
  • olio evo qb
  • 1 spicchio d'aglio
  • 2 foglie di salvia

All'opera!

Per prima cosa dovete avere la pronto il kefir (o lo yogurt) colato, che io tengo spesso pronto in frigo in modo da non esserne mai sprovvista! Quindi mettete a colare in un telo o canovaccio o garza spessa (mi raccomando lavata con sola acqua, senza ammorbidenti e profumi vari) il mezzo kg di kefir di soia o lo yogurt. Basterà versarlo sul telo, legarlo ben stretto e appenderlo in frigo con sotto una ciotola su cui far sgocciolare il siero che non va buttato! Il giorno dopo aprite il vostro canovaccio e vi ritroverete con una sorta di formaggio spalmabile. Passatelo in una ciotola, aggiungete l'olio, il sale e le spezie e mescolate bene in modo da avere una bella cremina. Assaggiate per valutarne il gusto. Mettete da parte in frigo.

Per seconda cosa preparate la frolla. Sciogliete il vostro avanzo di pasta madre nel siero di kefir (o di yogurt), aggiungete l'olio, il sale e la farina di castagne. Impastate bene eventualmente aggiungendo la farina tipo2 se l'impasto dovesse essere troppo appiccicoso. Se annusando vi sembra che l'impasto sia troppo acido potete aggiungere una punta di bicarbonato, mi raccomando poco!

Fate una palla e mettetela a riposare coperta a temperatura ambiente per un'oretta.

impasto riciclato

Nel frattempo preparate le melanzane, tagliandole a pezzetti (cubetti). In una padella in ceramica mettete un filo d'olio, un po' d'acqua, un paio di cucchiai di salsa shoyu, le due foglie di salvia e lo spicchio d'aglio tritato. Fare soffriggere per qualche minuto. Aggiungere le melanzane, coprire e lasciare andare finchè le verdure saranno tenere. Aggiustare di sale. Lasciare raffreddare.

Passata l'ora riprendere l'impasto e stenderlo col mattarello su carta forno. Spalmare la superficie col farmaggio di kefir

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e successivamente versare le melanzane. Prestando attenzione alle manine delle birbe golose e aiutandosi con la carta-forno arrotolare lo strudel

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e chiuderne le estremità.

chiuso

Accendere il forno a 180°, quando è in temperatura infornare per 30 minuti.

Servire tiepido. Ecco la fetta!

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Avevo delle riserve sul gusto che avrebbe avuto il formaggio di kefir una volta cotto, invece ho dovuto ricredermi, proprio buono! e la farina di castagne da un tocco decisamente autunnale! A presto una nuova ricetta con le castagne!

 

 

Pane di kefir

on Martedì, 16 Ottobre 2012. Posted in cucina

Pane di kefir

world bread dayOggi si festeggia il World Bread Day e quindi non potevo non dedicare un post con ricetta di pane... Volevo un pane dall'aspetto tradizionale, un bel pagnottone o filone da affettare, mordido dentro ma con bella crosta, ma cercavo anche una novità da proporre in questo giorno che andasse a ripescare ingredienti poco noti e di cui normalmente non si conosce la possibilità di utilizzo in panificazione. Allora ho aperto il frigo e mentre stavo per estrarre la solita Gilda (la mia pasta madre) per rinfrescarla, lo sguardo mi è caduto sul vaso di kefir di soia: da un po' meditavo di farci il pane, non di usarlo come ingrediente aggiuntivo, cosa ce avevo già positivamente sperimentato, ma di usarlo al posto della pasta madre, come lievito dell'impasto. E allora ho preso proprio quel vasetto dal quale è nato questo meraviglioso pane! Eco a voi quindi il pane DI kefir (di soia) (con sopresa finale!). 

Fase 1 - preparazione della biga (la sera)

Ingredienti:

Impastare il kefir con la farina, fare una palla e metterla a riposare in una ciotola coperta da un canovaccio asciutto nel forno spento o in una madia in legno.

Fase 2 - impasto (la mattina successiva)

Ingredienti:

  • biga lievitata
  • 330 ml di siero di kefir di soia (ovvero il liquido che rimane dalla colatura del kefir per ottenerne una crema-formaggio)
  • 420 gr di semola di grano duro bio
  • 150 gr di farina tipo 2 semintegrale di grano
  • 1 cucchiaio raso di sale fino integrale
  • 3 cucchiai di olio evo

Riprendere la biga che ritroverete leggermente lievitata con qualche bollicina e scioglietela meglio che potete nel siero di kefir di soia. Aggiungete il sale, l'olio e un po' alla volta la semola. Mescolare e lasciare riposare per 30 minuti in modo che l'acqua venga ben assorbita dalla farina.

Riprendere l'impasto e aggungere la farina tipo 2. Impastare a mano col metodo Bertinet, fino ad ottenere una palla liscia. Mettere a lievitare in una ciotola coperta con canovaccio nel solito formo spento o in madia per circa 5-6 ore.

Preparare un piano infarinato e versarci sopra l'impasto, stenderlo grossolanamente in forma quadrata e fare le pieghe a portafoglio per ottenere un filone.

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Infarinare la forma e riporla a lievitare direttamente sulla placca del forno. Lasciare lievitare coperta per due ore.

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Inserire nel forno una ciotolina d'acqua e accenderlo al massimo (per 260°) statico. Quando è in temperatura infornare. Cuocere per i primi 15 minuti a 240°, più successivi 30-35 minuti a 210°. 

Estrarre dal forno, verificare la cottura battendo sul fondo e mettere a raffreddare nel forno spento socchiuso appoggiato alla parete. Quando sarà raffreddato avvolgerlo nel canovaccio.

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Io l'ho affettato la mattina dopo per colazione! Come vedete l'estetica era ottima, crosta dorata e croccante, il profumo anche. Inoltre il pane era bello leggero in mano. Mi apsttavo una fetta soffice e con alveolatura fitta (sono i miei preferiti - non mi piacciono molto i buconi perchè non si riesce a spalmarci bene la marmellata :-)). E invece... ecco la fetta!

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Mi veniva proprio da ridere pensando a quanti cercano il pane bucherellato nel gruppo PastaMadre su FB... :-)

Ah, il gusto era ottimo! Decisamente un pane da rifare!

Per essere sicura che non si trattasse di fortuna e che la ricetta funzionasse veramente a tutti, ho passato la ricetta a Dina Lobina che ho incorciato sul gruppo FB sulla pasta madre e su quello del kefir, che ha voluto provare a farlo, attenendo questo ottimo risultato!

pane al kefir di dina

E queste le sue fette!

pane dina

PS: se lo provate e vi fa piacere mandatemi pure le foto che le aggiungo al post

Fior d'aria

on Mercoledì, 26 Settembre 2012. Posted in cucina

Fior d'aria

C'era una volta ... proprio come fiabe iniziano gli articoli di Claudio del blog Fables de Sucre, creatore del Fior di latte, brioche che imperversa ormai da tempo sul gruppo Fb della pasta madre. E stavolta vi racconto di questa favola che però non sarà di zucchero e neanche di latte o di uova... "Fior di riso" era stata ribattezzata in origine, visto che si intendeva usare il latte di riso al posto di quello vaccino, diventata poi "fior senza" o ancor meglio "fior d'aria" (accogliendo la battuta - Ma è fatta di aria?): quale nome più azzeccato! E' la storia di una sfida nella quale mi sono cimentata con due amiche virtuali, Isa e Claudia, che hanno voluto anche loro provare la loro versione  del fior di riso, perchè non è detto che le versioni "senza" siano meno gustose o meno lievitate o meno morbide, anzi! Tre ricette quindi tutte nate a partire dalla ricetta originale di cui vengono mantenute le dosi, la forma, i tempi di lievitazione. Ecco le regole della sfida:

  • doveva essere dolce, ma senza zucchero 
  • lievitata naturalmente
  • usare prevalentemente farine integrali o semintegrali
  • non prevedere ingredienti di origine animale (latte, uova, burro...)
  • impastata a mano

Per quanto riguarda il metodo per dolcificare Isa ci ha suggerito una "genialata" proposta dall'associazione "Lasalutemelamangio" di cui lei fa parte e al cui sito vi rimando per avere un sacco di ottime indicazioni per una cucina più sana (e anche per farvi due risate con le battute di Pino), ovvero utilizzare al posto dello zucchero o di altro dolcificante la frutta secca dolce (come datteri o uvetta) frullata assieme al liquido che si prevede nel dolce. E devo dire che l'idea mi è piaciuta subito!

Ecco quindi le nostre tre versioni e i relativi commenti ai risultati!

Parto dalla mia versione: Fior d'aria (dosi per 2 tortiere da 25 cm di diametro) (e notare che per l'evento ho pesato tutto!:-P)

ingredienti:

  • 350 gr farina di grano tenero tipo2 (semintegrale)
  • 150 gr farina di farro spelta integrale
  • 150 gr di pasta madre (la mia solita Gilda idratata al 65%circa) rinfrescata con farina semintegrale da 4 ore
  • 250 gr di latte di riso
  • 10 gr di malto di riso
  • 60 gr di kefir di soia (o anche yogurt di soia)
  • 100 gr di uvetta sultanina
  • 1 pizzico di vaniglia in polvere
  • 60 gr di olio extravergine di oliva
  • 15 gr di acqua
  • 2 gr di sale fino integrale

per la lucidatura e la decorazione finale:

  • 1 cucchiaio di malto di riso
  • latte di riso q.b.
  • cacao amaro
  • 1 cucchiaino di zucchero di canna (opzionale)

Come procedere:

Ricordarsi di rinfrescare la madre nel pomeriggio, la sera per prima cosa sbattere bene l'olio con l'acqua fino ad ottenre una cremina, metterlo a riposare in frigo. Versare 250 gr di latte di riso nel frullatore con i 100 gr di uvetta e frullare bene per qualche minuto. 

In una ciotola mettere i 150 gr di pasta madre, aggiungere il latte in cui si sono frullate le uvette e mescolare bene fino a sciogliere completamente la madre. Aggiungere il malto di riso, la vaniglia, il kefir e mescolare. Aggiungere la farina di farro e mescolare ancora. Prelevare dal frigo l'olio emulsionato con l'acqua e aggiungerlo al composto assieme al sale. Amalgamare bene il tutto, fino a quando l'olio sarà ben assorbito nel resto dell'impasto. A questo punto aggiungere gradualmente la farina tipo2. Quando non si riesce più col cucchiaio passare sulla spianatoia e impastare a mano. L'impasto rimane molto morbido, ma non appicicoso, ben lavorabile. Fare un palla e metterla in frigo per una mezzora, lavorarla nuovamente facendo un paio di pieghe e rimettere in frigo fino al giorno dopo.

La mattina prelevare la ciotola dal frigo e rimetterla a temperatura ambiente per un'oretta. Passare l'impasto sul piano, stenderlo con attenzione senza rompere la maglia glutinica e arrotolarlo. Tagliarlo in 2 parti e tagliare ciascuna delle due parti in 7 parti (di queste ne ho tenuta una un po' più grande da mettere al centro). Fare sette pallline.

Disporre la palla più grande al centro delle tortiere e i 6 petali attorno crendo la forma del fiore. 

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Mettere a lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio (almeno): per me sono servite 7 ore circa in forno spento coperte da un canovaccio.

lievitata

Accendere il forno a 165° (io ho usato ventilato, ma va bene anche statico). Nel frattempo mescolare in una tazzina il malto di riso col latte di riso e spennellare la superficie del fior d'aria.

Infornare per 30 minuti.

Estrarre dal forno, togliere dalla tortiera e ripassare con l'emulsione di malto e latte di riso. Cospargere a piacere con cacao amaro e un cucchiaino di zucchero di canna integrale. Mettere a raffreddare su una griglia. Ed eccole qua le mie fior d'aria! 

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E qui senza un petalo!

senza petalo

Fior di riso di Isa

ingredienti:

  • 250 gr farina integrale di farro
  • 50 gr di farina di riso integrale
  • 100 gr di farina 0
  • 100 gr di farina 00
  • 130 gr di datteri ammollati e tritati
  • 120 pm liquida
  • 250 latte di riso
  • 10 gr malto di riso
  • 60 gr yogurt di kefir
  • 1/2 stecca vaniglia
  • 60 gr olio evo
  • pizzico di sale

"Il procedimento è lo stesso seguito da Daria, eccezione fatta per l'olio emulsionato e la decorazione finale. Ed ecco il suo risultato."

fior di riso-isa

 

Questa è la seconda fior di riso arricchita di mele:

con mele-isa

 

Fior di riso al cacao di Claudia

ingredienti:

  • 600 gr di farina semintegrale
  • 60 gr di olio di girasole deodorato
  • 250 gr di latte di riso al cacao
  • 10 gr di malto di riso
  • 120 gr di datteri frullati nel latte di avena
  • 120 gr pasta madre liquida
  • un pizzico di sale
  • la scorza gratuggiata di un arancio e una manciata di nocciole tritate

"Le quantità sono le stesse della ricetta di partenza, ho solo aumentato un pò la farina. Credo che lo rifarò,ma con il latte di riso naturale però questa volta ci metterò l'uvetta,cos' verranno dei panini dolci."

 fior di riso e cacao-claudia

Direi quindi una favola con lieto fine: io mi sono divertita molto e il risultato mi ha proprio soddisfatto, anche Alice che normalmente snobba i dolci l'ha gradita molto, era veramente soffice e dolce al punto giusto. Domenica l'ho portata al laboratorio con i bimbi alla festa delle associazioni per fare merenda: è piaciuta a tutti!

addentata

 

 

Frittatine di ceci e cipolle

on Giovedì, 20 Settembre 2012. Posted in cucina

Adesso che Alice ha ripreso la scuola e spesso mangia fuori casa, capita che mi ritrovo a pranzare sola con Elena e non ho voglia di cose troppo impegnative, allora ecco che mi preparo una frittatina velocissima... ma senza uova!  Gli ingredienti "segreti"? La farina di ceci e l'aiuto della piccola apprendista!

Cosa vi serve:

  • qualche cucchiaio di farina di ceci (diciamo 3-4 colmi)
  • acqua q.b. per ottenere una pastella piuttosto liquida (io ne metto circa il doppio in peso della farina)
  • un rametto di rosmarino
  • una cipolla bianca fresca
  • sale integrale fino q.b.
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1 padella antiaderente

Come procedere:

La mattina prima di uscire o anche un'oretta prima di pranzo, mettete la farina in una ciotola e scioglietela con l'acqua. Aggiungete il rametto di rosmarino e mettete a riposare a temperatura ambiente.

Dieci minuti prima di pranzo, riprendete la vostra pastella, eliminate il rametto di rosmarino. Scaldate la padella antiaderente, nel frattempo aggiungete alla pastella un po' di sale, l'olio, la cipolla affettata e fate mescolare al'assistente.

aiutante

Quando la padella è ben calda versate la pastella a cucchiaiate. Lasciate cuocere scoperto finchè è ben cotta da un lato, rovesciate la frittatina con l'aiuto di una spatola e fate cuocere anche l'altro lato.

frittata

Mettete le frittatine da parte man mano ce sono pronto (ci vorrà pochissimo tempo a cuocerle tutte). 

Potete gustarle tal quali accompagnate da una insalata, oppure potete usarle per farcire un panino!

Qua sotto vedete la mia soluzione di panino imbottito con frittata e pomodori freschi dell'orto!

panino frittata

Logicamente i panini li avevo preparati io con la fantastica ricetta di Xcesca della Tana del riccio (Bottoncini al latte e tahin) con l'unica variante che ho usato solo 1 cucchiaino di malto d'orzo nell'impasto anzichè 2 cucchiai di malto di riso, che ho sostituito la farina di farro bianca con farina di farro integrale e che alla fine li ho spennellati con latte di soia. Sono morbidissimi, ideali da imbottire. 

L'altro panino invece era farcito con quello che vedete qui sotto:

melanzane1

ovvero fette di melanzane cotte in padella dopo averle spenellate di olio evo, salsa di kefir di soia e insalata si carote e rucola del giardino.

paninazzi-ripieni

La salsa di kefir la preparate in un attimo: basta avere del kefir colato da 24 ore, a cui aggiungere un cucchiaio di olio evo, 1 cucchiaino di sale fino integrale, il succo di mezzo limone e uno spicchio d'aglio tritato fino. Mescolare bene il tutto e tenere al fresco fino al momento di servire. Logicamente potete farla anche con lo yogurt colato.

Ottimi anche da portarsi fuori casa per pic-nic, gite in montagna, pranzi veloci a lavoro! 

Altre idee per i vostri paninazzi gustosi ma sani le trovate da Ravanello Curioso... 

Prima di salutarvi se siete in zona vi invito domenica alla festa delle Associazioni di Piove di Sacco, dove l'associazione Al ritmo del Tam Tam che gestisce il gas Calebassa di cui faccio parte sarà presente con un banchetto e all'ora di pranzo col punto ristoro sotto la pescheria. La mattina alle 10.30 è in programma un laboratorio per i bambini dai 3 ai 10 anni sul pane con la pasta madre dove ci sarò anch'io. I bambini impasteranno e porteranno a casa il loro panino da cuocere e per i genitori che lo vorranno sarà possibile portare a casa un po' di pasta madre. Nel caso prenotatevi il vostro pugno facendomelo presente qui sotto! E poi possiamo pranzare in compagnia con i cibi sani, a km 0 (o del commercio equo) e biologici preparati dai volontari dell'associazione con gli ingredienti acquistati attraverso il gas. 

 

 

 

kefir-cake alla banana

on Giovedì, 13 Settembre 2012. Posted in cucina

kefir-cake alla banana

Durante l'estate ho letto e provato varie ricette di dolci freddi, da preparare senza forno o gas, tutti buonissimi, freschi e anche sani. Si possono mangiare decisamente tranquilli senza sensi di colpa! :-) Così ho, come sempre, fatto delle prove e delle varianti in particolare usando il buonissimo kefir di soia che ultimamente mi da tante soddisfazioni! Ecco quindi la Kefir-cake alla banana che è anche una torta riciclosa e svuota dispensa!

Ingredienti per la base:

  • 7 prugne secche morbide
  • 1/2 tazza di uvetta sultanina (misurata con la cup inglese)
  • 1 tazza di briciole di biscotti al cioccolato (io ho usato biscotti vegani senza zucchero home made che erano stati sbriciolati da tenere manine)
  • 1 manciata di semi di girasole

Ingredienti per la farcitura:

  • 500 gr di kefir di soia
  • 1 banana molto matura
  • 1 cucchiaio di cocco rapè
  • 1 cucchiaio di malto di riso

Procedimento:

Per prima cosa mettere a colare il kefir di soia per 24 ore.

Preparare una tortiera apribile, mettendo sulla base un pezzo di carta forno.

Preparare la base frullando assieme le prugne secche tagliate a pezzettini, l'uvetta, le briciole e i semi di girasole. 

Schiacciare bene sul fondo della tortiera la frutta secca frullata con le briciole.

base

Riporre in frigo e nel frattempo preparare la crema.

Togliere il kefir colato (che sarà diventato una bella crema) dal telo e metterlo in una ciotola (non buttate il siero, può essere usato in altre preparazioni). Aggiungere il malto, il cocco e la banana schiacciata con la forchetta e mescolare bene. 

Riprendere dal frigo la base e coprire con la crema di kefir. Riporre in congelatore per mezzora o un'ora. Poi passare in frigo. Prima di servire aprire la tortiera, togliere la base e passare la torta su un piatto.

fetta

Da noi è durata pochissimo, ma suppongo che se volete conservarla di più valgano le osservazioni che trovate nel post di Ravanello Curioso sulla ricetta dei mini cheese-cake di melone.

Nota finale: per chi non ha il kefir di soia, va bene anche lo yogurt di soia... che però è decisamente meno gustoso!

 

Margherita salata

on Mercoledì, 05 Settembre 2012. Posted in cucina

Una torta salata da condividere

La settimana scorsa con immenso piacere ho avuto ospiti Valentina Mammafragolaecioccolato e la sua meravigliosa famiglia giunti in camper direttamente dalla Sicilia!

Due giorni fra passeggiate, giochi e letture con i bambini in casa o in giardino, impasti e ricette condivise e soprattutto tante chiacchiere sul divano tra amiche con cui si sa di avere punti di vista comuni!

 altalena

letture ponte

Per l'occasione ho messo all'opera la Gilda che ha sfornato un ottimo pane al farro e semola di grano duro che ci ha accompagnato nei vari pasti condivisi

pane

e una torta salata nata dalla rielaborazione di una ricetta per la torta di rose salata. Ne ho cambiato la forma in modo da farne un fiore di cui ogni commensale può prendere un petalo e ovviamente l'ho veganizzata, sia nella farcitura che nell'impasto. E'stata un successone, morbida, gustosa, leggera... sparisce subito!

Ecco quindi la ricetta, ad uso di Valentina che è ripartita con una figlia di Gilda nel frigo e che spero la proverà presto e di chi ha voglia di assaggiare questa meraviglia!

ingredienti per l'impasto:

  • 200 gr di kefir di soia o yogurt di soia (io ho usato il primo)
  • 150 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 200 gr di farina integrale
  • 200 gr di farina di farro bianca

ingredienti per la farcitura (tutte verdure appena colte dall'orto!):

  • 1 zucchina grande
  • 1 melanzana
  • 1 porro
  • sale integrale fino qb

All'opera!

Sciogliere la pasta madre nel kefir (o yogurt), aggiungere l'olio e il sale. Aggiungere mescolando la farina di farro e di seguito la farina integrale. Passare a impastare sulla spianatoia (se serve eventualmente aggiungere altra farina integrale durante l'impasto) fino ad avere una bella palla liscia e omogenea.

Mettere a lievitare coperta nel forno spento per almeno 4 ore o comunque fino al raddoppio dell'impasto.

Nel  frattempo affettare finemente la zucchina, il porro e la melanzana, salarli e passarli in padella antiaderente con pochissima acqua. Lasciare asciugare e spegnere.

Riprendere l'impasto lievitato, stenderlo grossolanamente sulla spianatoia infarinata e dare la forma di rettangolo spesso circa 1 cm. Versare le verdure e arrotolare. Tagliare a fette di circa 5 cm il rotolo.

Dusporre la prima fetta al centro di una teglia con carta forno e posizionare man mano tutte le fette attorno come i petali di un fiore.

lievitazione

Mettere a lievitare coperto per un paio d'ore.

Accendere il forno a 190° ventilato e infornare per 40 minuti.

cotta2

Servire ancora tiepidina su un unico piatto e lasciare che i commensali si servano da soli!

PS: era la seconda volta che preparavo questa torta salata, la volta precedente nel ripieno avevo messo anche dei pezzetti di formaggio montasio che avevo da finire al posto dei porri... devo dire che questa versione vegan senza formaggio batte alla grande quella formaggiosa, soprattutto i porri danno un gusto ottimo! Quindi il mio consiglio è: resistete alla tentazione di metterci formaggi che è fantastica senza!

 

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