in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: biblioteca

Il libro bianco

on Venerdì, 20 Settembre 2013. Posted in libri

Il libro bianco

Elena da un po' di tempo in qua ha una fissazione per gli animali e in particolare per i cani e quindi non poteva non apprezzare questo un librino semplice e carinissimo che ho trovato in biblioteca: "Il libro bianco" di Silvia Borando, Lorenzo Clerici, Elisabetta Pica ed. Minibombo. Era la prima volta che incrociavamo questa casa editrice e alle piccole è piaciuta subito: disegni semplici, storia che lascia spazio alla fantasia... si tratta di un libro senza parole, di quelli che i bimbi possono leggere da soli fin da piccoli, con o senza la presenza di un adulto. E infatti sia Alice che Elena amano sfogliarlo da sole, ma anche farselo leggere intervenendo a dire la loro versione.

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Il piccolo protagonista è impegnato a dipingere una parete bianca e in base al colore che sceglie di volta in volta libera animali diversi che giustamente cercano la libertà...

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alla fine il colore arancione libererà un grande amico... amore a prima vista!

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Ci è piaciuto molto anche il sito dove si trovano varie idee per giocare con i bimbi: ad ogni libro edito sono abbinate delle attività da fare con i bimbi. Nella pagina dedicata a questo libro per esempio si trova come costruire un cappello da imbianchino, disegnare col bianco, indovinare gli abitanti dei colori. Cercherò anche gli altri libri che mi sono sembrati molto carini: voi li conoscevate già?

Per concludere vi lascio questo disegno di Elena: un cane grande (e verde... che è il suo colore preferito!)

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PS: Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.

La biblioteca di Alice ed Elena # 10

on Venerdì, 13 Settembre 2013. Posted in libri

La biblioteca di Alice ed Elena # 10

Dopo una pausa di un paio di mesi riprendo anche l'appuntamento dedicato ai libri preferiti dalle birbe in questo periodo. Ci eravamo lasciati a giugno con i libri della Donaldson, che sono rimasti molto graditi, ma che hanno avuto come effetto "collaterale" post Gruffalò, la passione per i mostri che improntato le future scelte libresche. E allora ecco un po' di librini dedicati ai mostri, quel tipo di mostri che non si può non amare!

9788883282706Il primo di questi è un libro pop-up di grandi dimensioni "Lo strano mostro che mangiava i libri" tradotto da Picozzi, edizioni Crealibri. E' un libro un po' vecchiotto che abbiamo come sempre ritrovato in biblioteca, purtroppo un po' rovinato, ma che le ha catturate subite per le immagini tridimensionali. Il piccolo Ernrico che ama i libri si sveglia di notte per prendere un libro dalla biblioteca del padre, ma trova un libro rosicchiato (bello il librino vero contenuto e attaccato all'interno, lo vedete nel'immagine di apertura) e subito dopo sente uno strano rumore: ecco che incontra il mostro blu un vero divoratore di libri. Compito di Enrico è spiegargli che i libri è meglio leggerli che mangiarli e da lì parte un viaggio tra i vari tipi di libri... fino al risveglio!

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Foto017323Il secondo libro è "Un mostrino nel taschino" del Dr. Seuss di cui Alice ha apprezzato molto "Il Lorax" che qui torna con una storiella leggera in cui il piccolo protagonista si ritrova a vivere in una casa piena di mostri che spuntano da tutte le parti (nel link che vi ho messo sopra potete vedere alcune pagine). Anche in questo caso si tratta di un libro datato (1974 la pubblicazione) che però è sempre attuale (e questo lo potete trovare facilmente): quale bimbo non si immagina di veder spuntare da ogni angolo un mostro? Vedere i simpatici esserini di Seuss esorcizza ogni timore...

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valentinaSempre in tema ma apprezzato ( e compreso) più da Alice che da Elena è "Valentina e il mostro" di MoniKa Weitze, illustrato da L. Scuderi ed. Bohempress, dove la protagonista Valentina si ritrova un piccolo mostro nell'armadio e lo cresce e nutre con affetto... ma il mostro cresce troppo e alla fine è costretto ad andarsene... Una sorta di amico immaginario per la piccola Valentina, che le tiene compagnia in una situazione di indifferenza dei genitori, solo quando il mostro è troppo grande i genitori se ne accorgono e cominciano a parlare fra di loro e con la bambina... proprio allora il mostro se ne va... 

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ALettoPiccoloMostroAltro tipo di mostro metaforico è quello del libro "A letto piccolo mostro!" di Mario Ramos edizioni Babalibri 2005. Il papà cerca di portare a letto il suo piccolo mostro che non ne vuole sapere: ci si ritrova nei vari piccoli strategemmi e adottatti dal draghetto per non andare a letto...

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E noi adulti non possiamo non ritrovarci con l'atteggiamento un po' scocciato del padre di fronte alla reticenza del piccolo... anche se alla fine la nostra simpatia non può che essere per quest'ultimo! Chi è il vero mostro ce lo dice proprio lui alla fine... :-)

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E i vostri piccoli lettori a cosa si sono dedicati in questo periodo?

PS: Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.

 

La biblioteca di Alice ed Elena # 9

on Venerdì, 14 Giugno 2013. Posted in libri

La biblioteca di Alice ed Elena # 9

Mese nuovo, nuovo appuntamento con la biblioteca delle bimbe... stavolta più che un libro vi presento alcuni libri di un'autrice che alle bimbe piace parecchio, ovvero Julia Donaldson. 9788847705678Tutto è nato da Gruffalò o meglio dalla recensione dell'amica MammaCuore del libro "A spasso col mostro" di Giulia Donaldson e Axel Scjheffler. Inutile dirlo che ero curiosa di vedere cosa ne avrebbe pensato Alice, che spesso si diverte a disegnare fantasiosi mostri multicolori o a dire a Elena che ha disegnato mostri... Scovato il libro in biblioteca, l'abbiamo letto comodamente a casa, sul divano tutte e tre... la storia è decisamente bella, il furbo topolino sta subito simpatico alle bimbe e il ripetersi delle situazioni è molto rassicurante, salvo poi scoprire che "Ma ... esisteva veramente il Gruffalò!" (eslcamazione di Alice).

Ma niente paura il furbo topolino sa cavarsela eggreggiamente! " Ma non fanno paura i gruffalò!" è stata l'esclamazione finale...

9788847720275Dopo giorni di lettura di questo librino non potevo non regalarle il "seguito" della storia, ovvero "Gruffalò e la sua piccolina", sempre edizioni EL sempre degli stessi autori. In questo caso la protagonista è la piccola Gruffalò, denominata dalle bimbe "la gruffalina" che impavida e incurante degli avvertimenti del padre si avventura alla ricerca del Topo Tremendo, "mostruoso con zampe forzute, possenti e pelose e la coda coperta di squame spinose". Il ritmo della storia è similare alla prima con il finale rassicurante in cui la piccola torna a dormire "finchè si può nel caldo abbraccio di papà Gruffalò". (Se vi piaccino i mostri vi suggerisco di dare un'occhiata anche  alla lista "mostruosa" di Caterina :-) )

Sempre degli stessi autori abbiamo anche altri due librini, tutti edizioni EL, tutti nell'agile formato del "libro in tasca", comodi da portare anche in auto o nelle gite in un piccolo zainetto... 

bigio-randagio-3337124Amatissimo "Bigio Randagio", storia del gatto cantante, diviso fra la voglia di stare con la famiglia e quella di stare a cantare con Pino il gran menestrello e anche "La strega Rossella" che sulla sua scopa volante porta in giro un cane, un gatto, un uccello, una rana. Anche qui il colpo di scena con la comparsa del dragone e l'inaspettato aiuto di un "mostro" che esce dal fango che la salveranno dalla padella!

Tutti i libri sono in rima e Alice in breve li ha imparati a memoria e li sa leggere ad Elena con tanto di voci!

9788847719903Oltre a questi se cercate ci sono molti altri librini degli stessi autori che prima o poi mi procurerò. Nel frattempo ci siamo procurati la versione "enigmistica" del "Gruffalò e la sua piccolina" e de "Il gigante più elegante": ci sono piccoli giochi come labirinti, unirei puntini, semplici cruciverba che fanno impazzire Alice!

Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.

PS: per chi se lo fosse perso segnalo il contest per il 2° compleanno di GocceD'aria in collaborazione con VerdeVero, trovate tutte le indicazioni qui:   http://www.goccedaria.it/item/io-lavo-eco-io-test-per-il-2%C2%B0-compleanno-di-gocced-aria.html Non siate timidi, partecipate!
 

 

 

I tre porcellini... una fiaba quasi classica

on Venerdì, 17 Maggio 2013. Posted in libri

I tre porcellini... una fiaba quasi classica

Visto che è venerdì, interrompo momentaneamente la serie di post sulle erbette, per parlarvi di un libro per bambini... ma come direte voi, la fiaba dei tre porcellini la conosciamo già, è trita e ritrita... e invece no, quella che vi voglio presentare oggi è la versione di Giusy Quarenghi e Chiara Carrer per Topipittori. Diciamo la verità, la storia "classica" non è che mi piaccia moltissimo, soprattutto per la fine riservata al lupo... Però alle bimbe piace soprattutto se si fa l'effetto vento e le discussioni e riflessioni che possono nascerne sono svariate ... per esempio un giorno con Alice siamo andate a finire nel discorso "edile", e lei vedendomi spesso sfogliare riviste in cui ci sono case di legno mi ha chiesto come mai la casa del secondo porcellino non è solida... ed in effetti attualmente sia la casa in paglia che quella in legno sarebbero certamente auspicabili ed ecologiche oltrechè solide! :-)

Ma tornando a noi, in questa versione ci sono tanti spunti di riflessione... intanto i porcellini sono tre, ma una è una porcellina che diventa quasi la protagonista della fiaba, poi le casette:

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le pime due realizzate con materiali di "una specie di discarica" davanti alle quali la porcellina osserva dubbiosa "Mah..." per finire con la figura del lupo, direi quasi simpatica nel suo essere confusa... tanto da non capire se ha mangiato o meno i maialini. E la terza casa? Quella della porcellina? Questa è la cosa che sorprende di più, il grande cerchio di fuoco all'interno del quale stanno i porcellini ballando e cantando, sostituisce la casa vera e propria! A noi adulti salta subito in mente il richiamo al grande fuoco in cui cade il lupo nella storia originale e anche il grande fuoco attorno al quale cercano rifugio i primi uomini, il focolare famigliare. Riuscirà il lupo a violare anche la terza "casa"? Cosa faranno i porcellini? Questo non ve lo svelo... però pare che questi maialini "siano diventati i capostipite della grande tribù dei maiali selvatici, che non hanno paura dei lupi e non si lasciano addomesticare."

Il libro ha immagini semplici in bianco e nero con poche cose colorate: i maialini, l'acqua del lago, il lupo e il grande fuoco. Gli elementi essenziali che saltano subito all'occhio e alle orecchie dei bambini. 

Alice è rimasta decisamente incantata da questa versione dei tre porcellini e l'ha eletta a sua versione preferita perchè c'è la porcellina che come trovate scritto nel retro di copertina, anche se il lupo le fa paura, "non ha mica tanta voglia di chiudersi in una casetta e starsene lì al calduccio, al sicuro, ad aspettare di sentirlo ululare."

Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.

 

 

Festa del baratto di primavera

on Lunedì, 13 Maggio 2013. Posted in all'aperto

Festa del baratto di primavera

Dopo la riuscitissima prima giornata del baratto di novembre, eccoci alla seconda, questa volta versione primaverile, che si terrà sabato mattina prossimo (18 maggio) stavolta all'aperto (sperando che il tempo sia bello) nel cortile della biblioteca di Piove di Sacco (via Garibaldi 40). Logicamente può partecipare chiunque, grande o piccino, con qualunque articolo: libri, oggetistica per la casa, per il tempo libero, giochi, abiti da adulto e bambino... insomma avete qualcosa che giace inutilizzato da troppo tempo? Potreste scambiarlo con qualcosa di utile...

Non è necessario fare scambi con prodotti dello stesso genere, l'importante è mettersi d'accordo!

Gli scambi iniziano alle ore 9.00 e si concludono alle 12.00. Alle 11.00 ci sarà la donazione ufficiale della "BibliotEqua" (la raccolta di libri sul consuo critico e sul commercio equo) di proprietà dell'associazione al Ritmo del Tam Tam alla bilioteca di Piove di sacco, in questo modo i libri potranno venire consultati da più persone. Seguirà un piccolo "aperitivo" rinfresco a base di prodotti del commercio equo.

Inutile dirvi che io ci sarò!

Per iscrivervi vi rimando al sito dell'associazione:  http://alritmodeltamtam.alfa.it/progetti/baratto e alla pagina Fb dell'evento:  http://www.facebook.com/events/148717851976572/

La saccisica in cucina

on Giovedì, 11 Aprile 2013. Posted in cucina

saccisica in cucinaCome vi dicevo in altre occasioni in biblioteca ho trovato vari libri di storia della cucina, così dopo la cucina ai tempi dei greci e romani e la cucina di Leonardo, mi avvicino ai nostri giorni con un libro sulla cucina fra fine 800 e metà del 900 nella saccisica. Per chi non abita nelle mie zone, questo termine indica l'area geografica che gravita attorno alla mia città Piove di Sacco (a est di Padova). Il libro si intitola appunto "La saccisica in cucina, sorie e memoria tra '800 e '900", scirtto da P. Zatta e A. Todaro per Cleup.

l tersto è diviso in due parti, di cui la prima teorica, dopo un breve accenno sulla sotria della saccisica, è dedicata alla scoprta della storicità della cucina in saccisica e soprattutto al calendario dei campi e dei cibi in saccisica. Questa parte a mio avviso interessantissima perchè ci riporta ad un tempo in cui gli anni erano scanditi a partire da S.Martino e in cui ad ogni periodo corrispondevano cibi diversi. Una cultura del mangiare che non ripeteva sempre uguale in tutto l'anno, ma che seguiva una ciclicità scandita dalle stagioni e dalle coltivazioni attorno a cui ruotavano le vite e le abitudini dei nostri nonni. Il testo è arricchito dalle testimonianze dei chi ha vissuto in questi luoghi in quei tempi. Mi trovo molto d'accordo con alcune parole che si trovano verso la fine di questo capitolo:

Erano preparazioni che si realizzavano nelle cucine della campagna della Saccisica, in luoghi che per metà erano tavola e per metà farmacia domestica, con lo scopo di nutrire, medicare, proteggere.

La seconda parte è invece dedicata alle ricette divise per tipologia e per ingredienti. Si tratta logicamente di ricette onnivore, di cui molte sono vegetariane, alcune vegane. Alcune sono raccontate attraverso le parole delle "nonne", tutte partono dal presupposto di autoprodursi tutti gli ingredienti a partire dalla pasta. Perciò all'inizio del capitolo sui primi piatti troviamo le "asagne" (pappardelle) di cui qui sotto vi riporto una delle proposte di realizzazione e di condimento con le noci, che farò a breve

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Dopo i primi piatti si passa ai secondi piatti divisi fra quelli di carne o di pesce, poi alle uova e frittate, poi ai piatti di verdure, ai pani, dolci e focacce, infine a composte, conserve, marmellate e salse e ai liquori.

Fra tutto vi segnalo la parte in cui si parla di pasta madre, relativamente all'usanza di raccogliere la rugiada a S.Giovanni per creare la pasta madre

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Questo post partecipa al giovedì del libro di cucina di Annalisa di Passato tra le mani

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Librini senza testo

on Mercoledì, 27 Marzo 2013. Posted in libri

Librini senza testo

Questo mese inserisco un appuntamento aggiuntivo per la bilbioteca di Alice e Elena, proponendo due librini particolari perchè senza parole, o meglio senza testo scritto. Sono librini di genere diverso fra di loro, ma accomunati dalla caratteristica che essendo senza parole diventano un bellissimo gioco di immaginazione per i piccoli e grandi lettori. 

IndovinaChiHaRitrovatoOrsettoIl primo libro di Babalibri è "Indovina chi ha ritrovato Orsetto" di Gerda Muller. Il libro oltre che senza testo è anche senza "umani" nel senso che vediamo i protagonisti umani solo nella prima e nell'ultima pagina, come una sorta di presentazione, e nei disegni sui risvolti di copertina che èpossono essere usati come dei suggerimenti per i lettori. Nelle pegine si susseguono tre serie di impronte umane, una marrone più grande, una rosse e una blu. I tre umani escono di casa, vanno nel bosco, un cane però porta via l'orsetto e allora tutti a cercarlo, per poi tornare a casa. Seguendo le impronte si percorre la storia che non è una sola, ma può essere più lunga o più corta, più o meno ricca di particolari. Non c'è un modo univoco di leggere questo libro. Ad Alice piace seguire una ad una le "scie" di impronte e mentre le segue ripercorrendole col dito, racconta "... e poi va nel bosco... poi va dietro l'labero... poi entra nella capanna..." Le piace anche immaginare i percorsi degli animali dal putno in cui si interrompono... "... e poi è volato via fino a quest'albero..." Elena la ascolta rapita e indica gli animali che si incontrano nella storia come a chiedere informazioni aggiuntive. Anche i dettagli cambiano: 

i bambini si fermano a mangiare le more

I bambini giocano a nascondino fra gli alberi e la mamma li sta cercando

i bambini fanno merenda nella capanna

i bambini si raccontano storie nella capanna

la mamma si siede a leggere un libro

la bambina cerca l'orsetto ma non lo trova e scoppia a piangere e la mamma la consola

il fratello va a cercare l'orsetto

il signore richiama il cane e gli dice di mollare lì l'orsetto

oltre lalberoIl secondo libro è "Oltre l'albero" di Mandana Sadat ed. ArteBambini. La prima volta che l'ho visto mi ha emozionato per il modo in cui è disegnato... disegni essenziali: per rappresentare i tronchi degli alberi poche righe verticali a carboncino in cui si muove una bambina che curiosa corre fino alla cima di una collinetta su cui si trova uan semplicissima casetta con la finestra illuminata di giallo e spia dalla finestra: una torva vecchia vestita di nero con lunghe unghie e un'ombra minacciosa è quello che vede. Questa immagine è invece molto dettagliata.

La bimba scappa piangente a nascondersi dietro all'albero, ma la strega la segue fuori dalla casa e si sdraia a riposare proprio appoggiata all'albero dietro cui piange la bimba.

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Ed ecco le uniche parole del libro uscire dalla bocca della vecchia: "c'era una volta..." accompagnate dalla figura di un drago che si "srotola" davanti agli occhi meravigliati della bambina che accoglie l'invito a salirci e giocarci. La vecchia passa in secondo piano, protagonista è il drago, che gioca con la bimba. Alla fine il drago ritorna nella bocca della vecchia da cui era uscito. Ora la bimba ha un'amica!

oltre

Ho osservato con attenzione le reazioni delle bimbe, temendo che l'immagine della vecchia le intimorisse. Invece adorano questa storia, che finisce con un lieto fine! Vi lascio con alcune considerazioni di Alice:

"La bimba aveva paura e pensava che era una strega, ma poi le ha raccontato una bellissima storia di un piccolo drago che la faceva giocare e sono diventate amiche!"

"Questo è un piccolo drago... è grande, ma è un cucciolo, che vuole giocare con la bimba e la fa salire in groppa e saltare: le gli fa il solletico e lui ride!"

Questo post partecipa all  Venerdì del libro di Paola, Homemademama e anche alla condivisione di libri per bambini sul gruppo FB "La biblioteca di Filippo".

 

La biblioteca di Alice ed Elena # 6/A

on Mercoledì, 06 Marzo 2013. Posted in libri, salotto

marzo 2013

La biblioteca di Alice ed Elena # 6/A

Stavolta sono stata più puntuale e come vi anticipavo la settimana scorsa dopo i librini preferiti da Elena sul tema dei colori, ecco quelli di Alice dedicati a bimbi un po' più grandi che conoscono ormai bene i colori e che con gli stessi possono passare a giocare, a raccontare storie e mescolarli e creare le loro opere d'arte!

le due regineIl primo libro è di Dario Moretti, "Le due regine", un testo che si rifà al suo spettacolo teatrale improntato sull'abinamento fra teatro, musica e pittura (trovate altre informazioni sul progetto QUI), accompagnato da un cd con il testo cantato su musica. La regina blu e la regina rossa vanno d'accordo su tutto eccetto la musica: la regina blu ama il ritmo e la rossa l'armonia. Per evitare di litigare vietano le feste e così il paese si ingrigisce, le persone e gli animali diventano di pietra. Solo il giallo folletto Amedeo Kappa riuscirà a metterle d'accordo facendole suonare in sintonia accopagnate dal suo organetto. Ecco che i colori si fondono, persone, cose e animali tornano del loro colore: la pioggia fa sciogliere i colori giallo, rosso e blu delle regine e del folletto generando fiumi di colore e in cielo appare l'arcobaleno.

due regine

Ad Alice in piena fase principesca questa storia è piaciuta molto, anche per l'accompagnamento musicale che la fa stare rapita ad ascoltare la storia. 

9788804612223-l-artista-che-dipinse-il-cavallo-blu mob copertina piatta foIl secondo libro invece è dell'ormai consueto Carle, "L'artista che dipinse il cavallo blu". Si tratta di un omaggio a Franz Marc e alla sua opera "il cavallo blu" che con Alice avevamo già incontrato sfogliando dei miei libri d'arte. Le era rimasto impresso questo cavallo blu e quindi ho pensato di prenderle questo libro di Carle. Si tratta di una carrellata di animali che l'artista dipinge non con i propri colori, ma con colori inventati. Alice ha tutta una serie di teorie sulle motivazioni per le quali l'artista non ha usato i colori reali dei suoi soggetti... Sicchè dopo la prima osservazione che "in realtà i colori non sono giusti" data ad Elena, ogni tanto se ne esce con:

"Ha dipinto il cavallo blu perchè gli piacerebbe che i cavalli fossero tutti blu"

"Ha dipinto il coniglio rosa perchè i conigli sono timidi e il colore rosa è timido"

"Ha dipinto il leone verde perchè è nell'erba della foresta"

"Ha dipinto l'asino a pallini perchè è scherzoso come arlecchino"

"Ha dipinto il cavallo blu perchè il cavallo è leggero"

Insomma nella sua mente ha attribuito agli animali delle caratteristiche e li ha associati ai vari colori. Un bel gioco...

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Il libro finisce con l'affermazione "Io sono un bravo pittore". La prima volta che l'abbiamo letto Alice ha ribattuto, che si, disegna bene, ma non conosce i colori degli animali... dopo un po' di letture ha modificato la sua versione dicendo che "come li disegna lui gli animali sono più belli". 

A me piace il messaggio che passa attraverso il libro che non esiste un modo giusto di disegnare, ma che il disegno non è altro che un'interpretazione e il colore è qualcosa che va aldilà di quello che vediamo con gli occhi. W la fantasia e w la libertà anche nel disegno!

PS: questo articolo partecipa al Venerdì del libro di Paola, Homemademama

PPS: e anche alla condivisione di libri per bambini sul gruppo FB "La biblioteca di Filippo"

La biblioteca di Alice ed Elena # 6/E

on Venerdì, 01 Marzo 2013. Posted in libri

marzo 2013

La biblioteca di Alice ed Elena # 6/E

Caspita è già Marzo! Ho saltato l'appuntamento di febbraio per la biblioteca di Alice ed Elena (anche se qua e là ho inserito man mano qualche librino) e allora penso di rifarmi con Marzo e siccome spero che arrivi la primavera, vi propongo un paio di librini sui colori che Elena (2 anni) ama leggere e farsi leggere, sia da noi adulti che da Alice. 

In entrambi i casi protagonisti gli animali, in uno un piccolo coniglietto e nel secondo un pesciolino.

QuantiColoriIl primo è "Quanti colori!" di Alex Sanders ed. Babalibri: il coniglietto Lulù ama giocare nella natura e si sporca del verde dell'erba, del marrone del fango, del rosso delle fragole, del giallo dei fiori... manca solo il blu, dell'acqua come gli ricorda la mamma!

Testo semplicissimo, che Alice ha imparato subito a memoria, in questo modo è lei a leggerlo alla sorella, e anche Elena a sua volta l'ha memorizzato e sfogliando le pagine riesce a leggerlo anche da sola: Hoplà! Gnam gnam... Splash! Wow! e anche i primi accenni di riconoscimento dei colori: "osso" (il rosso) e "ede" (il verde). Un libro che viene letto a ripetizione, ritornando più volte alla pagina iniziale.

neve pesciolino biancoIl secondo libro invece è "Neve pesciolino bianco" di Guido Van Genechten ed. Nord Sud: il pesciolino bianco Neve non trova più la sua mamma, sarà forse quella? Noooo, è la pronta risposta di Elena, e infatti si tratta ora di una lumaca gialla, ora di un polpo viola, ora di una balena azzurra, poi di una tartaruga verde e di un granchio arancione...

Ecco finalmente la mamma di Neve non poteva che essere di tutti i colori dell'arcobaleno (quelli che danno il bianco del pesciolino)!

Anche in questo caso testo semplicissimo, il più delle volte è Alice che lo legge ad Elena...

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Voi avete altri librini sui colori da suggerire ai più piccoli?

PS: questo articolo partecipa al Venerdì del libro di Paola, Homemademama

PPS: e anche alla condivisione di libri per bambini sul gruppo FB "La biblioteca di Filippo"

 

 

Reduci dal Pasta Madre Day... come è finita e un pane morbido

on Sabato, 02 Febbraio 2013. Posted in libri, cucina

Reduci dal Pasta Madre Day... come è finita e un pane morbido

Mentre il Pasta Madre day è ancora in corso in molte città, il nostro ormai si è concluso: una bellissima mattinata presso la biblioteca di Piove di Sacco a chiacchierare più o meno seriamente di impasti, pane, farine, fermenti, libri e piccole rivoluzioni culturali... Come sempre la pasta madre ha sparso fermenti nell'aria e negli animi e ha permesso di conoscere o ritrovare amici... tanti curiosi che non avevano mai sentito parlare di pasta madre, molti che ci avevano provato con risultati non convincenti, altri che avevano dubbi sulla gestione, altri ancora inviati dagli amici... Direi una cinquantina di spacci fra figlie di Gilda e figlie della pasta madre di Federica... E voi che leggete c'eravate? Avete partecipato ad un altro Pasta Madre Day portando la vostra madre da donare o passando a prendervi il vostro pugno? Come è andata? dai raccontatemi la vostra esperienza!

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Qui sopra vedete tutto pronto: siamo in attesa che lo spaccio inizi! :-)

Io intanto ringrazio Federica che ha portato un po' della sua madre da spacciare e ha dato i suoi utili consigli, Consiglio che è passato a conoscerci, mia sorella purtroppo ammalata che alla fine non ha potuto esserci, mio marito che mi ha dato come sempre una mano in tutto, Elena che anche se non presente fisicamente era con noi col pensiero e che mi ha aiutato con la bibliografia e soprattutto le fantastiche bibliotecarie che ci hanno accolto all'interno dei locali della biblioteca causa maltempo e che hanno reso possibile tutto ciò!

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In un post successivo ci parlerò anche dei libri che ci hanno accompagnato in questa giornata con una breve recensione di alcuni e di come ho usato l'ultimo e unico pugno di pasta madre che è avanzato dallo spaccio... intanto per stare in tema di pane vi lascio la ricettina per un pane morbido (ovvero un pane con poca crosta) realizzato con la farina appena macinata col mio mulinetto...

Pane morbido di farro integrale

ingredienti:

  • 150 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 300 ml di acqua
  • 250 + 200 gr di farro integrale (spelta) in chicchi 
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 1 cucchiaino di tahin chiaro
  • 10 gr di olio evo

Procedimento:

Versare i chicchi di farro nel mulinetto, azionarlo e macinare con grana il più fine possibile. Passare al setaccio la farina ottenuta (fantastico profumo!).

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere 250 gr di farina e lasciare riposare mezzora almenoin modo che l'acqua venga assorbita.

Aggiungere il sale e il tahin. Aggiungere anche la restante farina. Impastare al cucchiaio. Versare l'olio sulle mani e impastare a mano fino al suo completo assorbimento. L'impasto che otterrete sarà molto morbido, ben idratato. Lasciatelo riposare un'oretta e fate un giro di pieghe, poi rimettete a riposare per 3-4 ore. Fate un secondo giro di pieghe e lasciate riposare un'altra ora. A questo punto dividete l'impasto in due, per ciascuna parte fate una piega e attondate bene con le mani a coppa in modo da avere una palla liscia e omogenea. Mettete a lievitare sulla teglia del forno eventulmente rivestita di carta forno.

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Quando il volume è raddoppiato accendete il forno a 180° e infornate per 40 minuti.

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Appena usciti dal forno spennellate i pani con latte di riso o di soia e rimettete nel forno spento socchiuso per 5 minuti. Mettete a raffreddare in posizione inclinata. Tagliare da freddo.

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Prova morbidezza

 

La cultura della Pasta Madre... invito al Pasta Madre day 2013

on Giovedì, 17 Gennaio 2013. Posted in all'aperto, cucina

La cultura della Pasta Madre... invito al Pasta Madre day 2013

Foto 07-12-12 11 38 48Alzi la mano (o il mouse... ) se c'è ancora qualcuno fra quelli che mi seguono che non sa cos'è la pasta madre! :-) E c'è forse qualcuno non ancora in possesso di un pugno di pasta madre con la quale produrre ottimo pane, pizze gustose e digeribilissime, focacce morbidissime, panettoni e colombe e chi più ne ha più ne metta? Ecco arrivato il vostro momento! (Ne parlo più approfonditamente nell'articolo GocceVerdi per Newemagazine donna di questo mese).

Ebbene si, infatti anche quest'anno arriva a breve il Pasta Madre Day, ovvero la giornata nazionale di spaccio di pasta madre organizzata dalla Comunità del Cibo Pasta Madre in tutta Italia. E anche quest'anno non posso non partecipare organizzando qualcosa nella mia città. L'anno scorso io e mia sorella siamo state gentilmente ospitate nel negozio  bio della città, quest'anno abbiamo optato per un'uscita "pubblica" infatti saremo ospiti della Biblioteca di Piove di Sacco con il nosto piccolo evento di spaccio: "La cultura della pasta madre".

E secondo me non poteva esserci luogo migliore di questo per diffondere una conoscenza storica, ormai andata quasi perduta (sono pochissimi i panifici che ancora producono il pane a lievitazione naturale) e per un dono assolutamente gratuito... E quante cose hanno in comune biblioteca e pasta madre: insegnano, fanno lavorare mente e mani e fantasia, sono adatte a grandi e piccini, sono gratuite...

Ci troverete sabato 2 febbraio la mattina dalle 10 alle 12 nel cortile della biblioteca comunale "Diego Valeri" di Piove di Sacco (via Garibaldi 40/b), potrete portare a casa il vostro pugno di pasta madre e riceverete tutte le indicazioni per mantenere in vita la vostra nuova compagna e per cominciare a usarla. Ci faranno compagnia i libri sul tema disponibili anche nel bacino bibliografico provinciale, utili sia per avere informazioni sulla lievitazione e ricette, sia per conoscere la storia del pane e della panificazione e la cultura panificatoria. 

PS: se potete portate con voi un vasetto di vetro pulito col tappo col quale portare a casa la pasta madre!

PPS: dimenticavo! Se non siete in zona potete trovare l'elenco degli eventi di spaccio organizzati nel resto d'Italia qui: http://pastamadre.blogspot.it/2013/01/la-tabella-degli-eventi-del-pmday13.html e qui la mappa: http://pastamadre.blogspot.it/2012/12/pmday-2013-la-mappa-degli-eventi.html

E infine grazie al contributo di Elena (Nadir) potete scaricare questo utile PDF con le indicazioni per la giornata e qualche ricettina

SCARICA PDF

La biblioteca di Alice ed Elena # 5/A

on Lunedì, 07 Gennaio 2013. Posted in libri, salotto

Gennaio 2013 - libri sull'inverno per Alice

La biblioteca di Alice ed Elena # 5/A

Rieccoci anche nel 2013 a riprendere le vecchie buone abitudini di lettura e i nostri giri in biblioteca. Questa volta le piccole si sono lasciate prendere la mano, soprattutto Elena che è in piena fase lettura ripetitiva di alcuni testi... quindi ho pensato di sdoppiare l'appuntamento almeno per questo mese. Oggi vi presento i due libri scelti da Alice in tema "invernale". 

teoIl primo libro "Teo, uomo di neve" di Sylvia Loretan, ed. Arka racconta la storia del pupazzo di Neve Teo, che annoiandosi la sera dopo una giornata a giocare con i bimbi, decide di fare come l'uccello migratore di passaggio e prendere il treno per i paesi caldi del sud. Nel viaggio logicamente la neve si scioglierà e il pupazzo Teo si troverà trasformato in una pozza d'acqua, che salirà lungo i raggi del sole per entrare in una nuvola che il vento trasporterà al nord dove lascerà cadere la neve con cui i bambini potranno rifare un nuovo Teo. Un modo originale per raccontare il ciclo dell'acqua.

copIl secondo libro invece è "Non dormi, piccolo Orso?" ed. Salani di Martin Waddell. E' un libro dolcissimo, come dice il retro di copertina "il libro perfetto per i bambini, fa evaporare o svanire ogni paura del buio". La versione che abbiamo trovato noi in biblioteca è quella più vecchia senza dvd e preferisco che sia così perchè a mio avviso il bello di questo libro è poterlo leggere assieme, magari la sera prima di dormire, sotto le coperte e farmarsi a osservare le immagini dove Piccolo Orso nel suo letto si gira e rigira, senza riuscire ad addormentarsi.

Siamo in inverno fuori c'è la neve, Piccolo Orso e Grande Orso hanno passato tutta la giornata a giocare fuori dalla caverna orsa, ma ora è giunta la sera e Piccolo Orso a letto non riesce a dormire e interrompe continuamente Grande Orso che sta cercando di leggere il suo libro Orso.

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Lui prova e riprova (Alice si diverte un sacco a confrontare le immagini dove invece che dormire l'orsetto si rotola sul letto o gioca... e ogni volta che io dico prova, lei ribatte "Non è vero!!!"), ma niente nessuna lampada neanche la Lampada più grande di tutte riesce ad eliminare del tutto il buio, lì fuori della caverna c'è tanto buio e orsetto ha paura...

Ma ecco che finalmente Grande Orso ha un'idea e accompagna Piccolo Orso fuori al BUIO! 

"Guarda Piccolo Orso, ti ho portato la grande luna gialla e tutte le stelle..."

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"Ma piccolo Orso non rispose niente, perchè si era addormentato, al sicuro e al calduccio nelle braccia di Grande Orso. Grande Orso riportò Piccolo Orso nella caverna Orsa, si mise sulla poltrona Orsa con Piccolo Orso in braccio e il suo libro orso nell'altra mano vicino al caminetto."

E finalmente Grande Orso riesce a leggere il suo libro fino alla fine!

Dolcissimo finale che fornisce un'ottima soluzione auspicata da tutti i bimbi: per non avere paura del buio cosa c'è di meglio della vicinanza di mamma o papà?

PS: questo post partecipa alla condivisione di libri per bambini proposta il venerdì nel gruppo FB "La biblioteca di Filippo"

 

La biblioteca di Alice ed Elena # 4

on Giovedì, 13 Dicembre 2012. Posted in libri, salotto

Dicembre 2012

La biblioteca di Alice ed Elena # 4

Fra un panettone e l'altro finalmente trovo il tempo di scrivere qualcosa per la biblioteca di Alice ed Elena di dicembre... Anche questa volta il tema è ricaduto sugli animali: prepotenti o gentili, paurosi o sognatori. Ho notato come le bambine si immedesimino in questi animali, dimostrando un'empatia che spesso da adulti si perde... 

Tre di questi libri sono quasi sconosciuti, mentre l'ultimo magari lo conoscerete già essendo di un autore più noto.

che notteI primi due sono piccoli librini della casa editrice Fatatrac della serie "Dalla parte degli animali" scritti da Lucia Scuderi, che vedono come protagonista una gallina paurosissima e che finiscono in entrambi i casi con un colpo di scena. Nel primo dal titolo "Hoplà" (la storia di una gallina e di un uovo fuori misura) si trova davanti un grande uovo (cosa che suscita l'ilarità delle bimbe per l'evidente sproporzione) e dopo un primo momento in cui prova a covarlo, lo becca e dall'uovo esce... un coccodrillo...

Nel secondo dal titolo "Che notte..." la gallina si trova al buio, si ritrova man mano circondata da occhietti (minacciosi... :-)) sempre più numerosi, che alla fine scopre essere i suoi stessi pulcini...

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Divertenti per entrambe le bimbe anche se il formato sembrerebbe essere più adatto ai più piccoli in realtà il tema della paura del buio è attualissimo anche per Alice!

Il terzo libro "Il bambino e il pesce" di Max Velthujjs (ed.EL) racconta la storia di un bimbo pescatore e di un pesce che gli insegna il senso della libertà. Il bimbo desidera così tanto pescare un grande pesce che alla fine ci riesce e una volta a casa decide di tenerlo come amico in una vasca da bagno in salotto.

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Il pesce però pur avendo tutto quello che gli serve sta male, viene portato dal medico, ha tutto, ma non è felice, sogna di volare e di tornare nel suo fiume. Il bimbo alla fine capisce e ridona la libertà al pesce, godendo della ritrovata felicità del suo amico. Questo libro risulta essere un vero cimelio, introvabile sia in rete, sia fisicamente... infatti l'edizione che ho trovato in biblioteca risale al 1969... 

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L'ultimo libro infine è "La coccinella prepotente" di Eric Carle, autore che abbiamo già incontrato per esempio in "Adagio, adagio, dice il bradipo". Questa volta protagonista una coccinella "prepotente" che vorrebbe mangiare da sola tutti gli afidi della foglia, non accettando di dividerli con chi era arrivato prima di lei.

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coccinellaPropone di battersi con la coccinella gentile, ma "è troppo piccola per lei" e parte alla ricerca di un degno avversario, incontrando via via animali sempre più grandi fino ad una balena, non ritenendoli mai alla sua altezza. Finchè una "codata" della balena la riporta al punto di partenza dove la coccinella diventata ormai stanca re-incontra la coccinella gentile che aveva avanzato degli afidi ottimi per la cena. Bellissimo il formato con le pagine che aumentano di dimensioni man mano che aumentano le dimensioni degli animali incontrati e contemporaneamente aumentano le dimensioni anche del testo, mentre diminuiscono le dimensioni della coccinella. Apprezatissima dale bimbe la "codata" finale creata dal giro di pagina... Passano le ore e Alice si diverte a provare a leggere l'orologio riportato in alto a destra di ogni pagina e vedere come sale e poi scende il sole lungo le pagine, dall'alba al tramonto. Il libro riporta con correttezza le proporzioni degli animali e anche la "catena" biologica per cui fa comprendere perchè le coccinelle sono insetti molto apprezzati da chi come noi ha l'orto, visto che mangiano gli afidi parassiti delle foglie. 

E i vostri piccoli lettori cosa hanno letto in questo periodo?

Questa piccola biblioteca animalesca partecipa al venerdì del libro proposto da Paola.

 

La biblioteca di Alice ed Elena # 3

on Mercoledì, 07 Novembre 2012. Posted in salotto

Novembre 2012

La biblioteca di Alice ed Elena # 3

Questo mese un argomento serio fa da filo conduttore ai librini che abbiamo scelto in biblioteca io e le bimbe: l'amicizia. Alcuni di questi librini li avevamo già sfogliati in passato, ma Alice era ancora piccolina per seguirli bene, invece stavolta le sono piaciuti. Un paio di questi sono seguibili anche da Elena, che ne adora le immagini.

uomodicolore

I primi due hanno anche come elemento comune il colore.

Il primo che vi propongo è "Uomo di colore" (Ruillier Jérôme Edizioni Arka – Le Perline 2000), si tratta di un testo che riprende un racconto della tradizione orale africana, in cui un bimbo nero si meraviglia di come il bianco chiami lui "uomo di colore" nonostante qust'ultimo "cambi colore" al cambiare delle emozioni o sensazioni provate... "io quando ho freddo sono nero ... tu quando hai freddo, sei blu... io quando ho paura sono nero ... tu quando hai paura sei verde ..." fino all'affermazione finale "e tu chiami me uomo di colore?" e il bimbo bianco rappresentato con la faccia di tutti i colori. (un'altra recensione e il testo integrale lo trovate qui)

piccolo bluIl secondo librino sempre in tema di amicizia e colore è "Piccolo blu e piccolo giallo" di Leo Lionni (Babalibri). Si tratta di un classico, una piccola chicca... qui i protagonisti sono due palline, pezzettini, macchiette che dir si voglia, una di colore blu e una di colore giallo. I due amici se la spassano a giocare assieme tutto il pomeriggio diventano un tutt'uno, un pezzettino di colore verde... le famiglie blu e gialle non riconoscono più i loro piccoli cambiati di colore e non capiscono...

"Piccolo blu e piccolo giallo (uniti, ovvero la macchia verde) erano molto tristi. Versarono grosse lacrime gialle e blu. ..."

Ma la storia finisce bene: tornati del loro colore mamma e papà blu abbracciano i piccoli e abbracciando giallo ecco che diventano verdi! 

Entrambi i libri bellissimi da leggere anche (e forse soprattutto) per noi "grandi"... quante volte ci si irrigidisce sulle proprie posizioni, sulle piccole differenze, senza pensare che l'amicizia non può far altro che arricchirci? E un abbraccio fra amici è sempre un'ottima soluzione dei conflitti!

piccolo-giallo-blu

ladro di polli-copertinaGli altri due libri invece affrontano l'argomento in modo diverso, ovvero prendendo spunto dalla natura. Il primo di questi un libro di sole immmagini, senza testo: "Il ladro di polli" di Beatrice Rodriguez (ed. Terre di mezzo - parentesi: sono libri venduti attraverso il circuito dei "venditori di strada" - occhio se li vedete in giro per la città!). Alla fattoria la vita scorre felice, quando una volpe rapisce una gallina e scappa. Orso, gallo e coniglio si lanciano all'inseguimento... pagina dopo pagina vediamo cambiare l'atteggiamento della gallina che si ritrova a giocare a scacchi con la volpe, a dormirci abbracciata assieme... e tutti diventano amici davanti al camino e ad una tazza fumante di te!

ladro di polli2

lalberoL'ultimo libro: "L'albero" di S.Silvestein (Salani editore) racconta invece l'amicizia fra un albero e un bambino, amicizia in cui l'albero da tutto di se e il bambino man mano che cresce depreda sempre più l'albero. Libro bello e triste, lo consiglio decisamente agli adulti che sicuramente ne hanno più bisogno dei bambini, metafora del rapporto dell'uomo con la natura, ma anche spesso del nostro rapporto con gli altri. Me lo sono riletta da sola con calma... una breve intensa favola... 

 

"C’era una volta un albero che amava un bambino. Il bambino veniva a visitarlo tutti i giorni.
Raccogliera le sue foglie con le quali intrecciava delle corone per giocare al re della foresta. Si arrampicava sul suo tronco e dondolava attaccato ai suoi rami. Mangiava i suoi frutti e poi, insieme, giocavano a nascondino. Quando era stanco, il bambino si addormentava all’ombra dell’albero, mentre le fronte gli cantavano la ninna nanna. Il bambino amava l’albero con tutto il suo piccolo cuore. E l’alberto era felice.

 

Ma il tempo passò e il bambino crebbe. Ora che il bambino era grande, l’albero rimaneva spesso solo. Un giorno il bambino venne a vedere l’albero e l’albero gli disse: “Avvicinati, bambino mio, arrampicati sul mio tronco e fai l’altalena con i miei rami, mangia i miei frutti, gioca alla mia ombra e sii felice”.
“Sono troppo grande ormai per arrampicarmi sugli alberi e per giocare, disse il bambino. Io voglio comprarmi delle cose e divertirmi. Voglio dei soldi, puoi darmi dei soldi?”
“Mi dipiace” - rispose l’albero - ma io non ho dei soldi. Ho solo foglie e frutti: prendi i miei frutti, bambino mio
e va a venderteli in città. Così avrai dei soldi e sarai felice”. Allora il bambino si arrampicò sull’albero, raccolse tutti i frutti e li portò via. E l’albero fu felice.

 

Ma il bambino rimase molto tempo senza ritornare... e l’albero divenne triste. Poi, un giorno, il bambino tornò; l’albero tremò di gioia e disse: “Avvicinati, bambino mio, arrampicati sul mio tronco e fai l’altalena con i miei rami e sii felice”.
“Ho troppo da fare e non ho tempo da arrampicarmi sugli alberi”, rispose il bambino. “Voglio una casa che mi ripari” - continuò. “Voglio una moglie e voglio dei bambini, ho dunque bisogno di una casa. Puoi darmi una casa?”

 

“Io non ho una casa” - disse l’albero. “la mia casa è il bosco, ma tu puoi tagliare i miei rami e costruirti una casa. Allora sarai felice”.
Il bambino tagliò tutti i rami e li portò via per costruirsi una casa. E l’albero fu felice.

Per molto tempo il bambino non venne.

Quando ritornò, l’albero era così felice che riusciva a malapena a parlare. “Avvicinati, bambino mio” - mormorò - “vieni a giocare”.
“Sono troppo vecchio e troppo triste per giocare,
- disse il bambino - “Voglio una barca per fuggire lontano da qui. Tu puoi darmi una barca?”
“Taglia il mio tronco e fatti una barca” disse l’albero “così potrai andartene ed essere felice”.

Allora il bambino tagliò e si fece una barca per fuggire. E l’albero fu felice... Ma non del tutto.

Molto tempo dopo, il bambino tornò ancora.
“Mi dispiace,bambino mio, disse l’albero - “ma non mi resta più niente da donarti... - non ho più frutti”. “I miei denti sono troppo deboli per dei frutti” disse il bambino.
“Non ho più rami, continuò l’albero - non puoi più dondolarti...”.
“Sono troppo vecchio per dondolarmi ai rami - disse il bambino.
“Non ho più il tronco” disse l’albero “non puoi più arrampicarti”.
“Sono troppo stanco per arrampicarmi” disse il bambino.
“Sono desolato” sospirò l’albero - “vorrei ancora donarti qualcosa... ma non ho più niente. Sono solo un vecchio ceppo. Mi rincresce tanto......”. “Non ho più bisogno di molto ormai” disse il bambino “solo un posticino tranquillo per sedermi e riposarmi. Mi sento molto stanco”.

“Ebbene, disse l’albero, raddrizandosi quanto poteva - “ebbene, un vecchio ceppo è quel che ci vuole per sedersi e riposarsi. Avvicinati, bambino mio, siediti. Siediti e riposati”. Così fece il bambino. E l’albero fu felice."

 

 

 

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