in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: mais

L'orto selvaggio

on Mercoledì, 31 Luglio 2013. Posted in orto

L'orto selvaggio

Non posso non dedicare almeno un articolo al protagonista indiscusso di questo periodo ovvero l'orto, o meglio il nostro orto selvaggio che si autogestisce come in ogni periodo dell'anno! Non immaginatevi quindi l'orto perfettamente ripulito dalle infestanti, ordinato e preciso come certi che si vedono in giro, il nostro orto è una bella selva ricca di piante parzialmente trapiantate e parzialmente nate da sole: fagiolini che spuntano in mezzo ai pomodori datterini (tutti nati da soli...)

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Peperoni e melanzane fra i girasoli (anche loro spontanei)

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Fagioli pavone che si arrampicano per i pali dei pomodori colorati (questi ultimi sono indietro, li avevo seminati tardi) e che spiccano con i loro fiori rossi bellissimi

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Mais antico che ondeggia al sole

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Una zucca violina che spunta fra l'erba

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il cavolo capuccio nato da solo (ve lo ricordate?) un po' mangiucchiato ma bello

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La luffa che si arrampica

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Peperoni rossi cornetti e okra (si, si, qualche pianta è nata) con un abbozzo di frutto o fiore

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sotto ai quali vedete spuntare con le sue foglioline croccanti che sembrano quelle di una pianta grassa, la portulaca (anche qui sopra a sinistra di fianco ai peroperoni)

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Questa che viene considerata dai più un erbaccia è invece una piantina che tengo volentieri nell'orto, sia perchè mi piacciono i fiorellini che fa, ma soprattutto perchè è commestibile, anzi ci piace proprio! Se volete saperne di più su questa piantina che sembra insignificante vi invito a leggere qualcosa qui, io vi cito qualche riga sul contenuto nutrizionale:

 è una delle migliori fonti vegetali dell'acido grasso omega-3, a-linolenico, possiede un elevato contenuto di proteina cruda e di polisaccaridi idrosolubili ed una buona tolleranza alla salinità, è ricca di vitamina C, B1, B2, B3, B6 e provitamina A, inoltre contiene carboidrati, proteine e sali minerali quali calcio, ferro, sodio, fosforo e acido ossalico

 Quindi perchè buttare e considerare un'erbaccia una così preziosa piantina che possiamo raccogliere gratuitamente? Personalmente ogni volta che raccolgo verdure nell'orto prendo anche qualche ramo di portulaca da aggiungere alle insalate o anche alla panzanella. E allora ne approfitto per lasciarvi la ricettina veloce veloce per un piatto fresco ed estivo oltretutto ricicloso e comodo da preparare in anticipo pronto per il pranzo o la cena!

Panzanella con portulaca

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ingredienti:

  • 3 fette di pane integrale al farro raffermo (logicamente autoprodotto con pasta madre)
  • 20 (o anche di più) pomodorini ciliegini appena colti dall'orto
  • 1 cetriolo (sempre dell'orto)
  • 1 cipolla, meglio se rossa di Tropea
  • 1 rametto di basilico (dal vaso)
  • 3 rametti di portulaca
  • sale fino integrale
  • olio evo
  • aceto di mele

Preparazione:

Tagliare a cubetti il pane e disporlo sul fondo di una terrina. Tagliare a spicchi il pomodoro e disporlo sul pane. Tagliare a rondelle e poi a quarti il cetriolo, spezzettare le foglie di basilico, togliere le foglioline dal riamo di portulaca e versare tutto sopra. Affettare finemente la cipolla e aggiungerla. Condire con olio evo, aceto di mele e un pizzico di sale fino integrale (che comunque può anche non servire, io spesso non lo metto). Mescolare e mettere in frigo a riposare per una mezzora, meglio anche una mezza giornata. Servire fresca!

PS: da me questa è la situazione della cucina in questo periodo... il disordine regna sovrano assieme al colore!

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PPS: questa ricettina con la portulaca partecipa alla raccolta di ricette con erbe spontanee di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia"

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per la categoria portulaca oleracea.

 

Ciambella rustica con cioccolato

on Sabato, 04 Maggio 2013. Posted in cucina

Ciambella rustica con cioccolato

Come vi raccontavo nell'articolo sulle merende con pasta madre, le mie bimbe sono in una fase di amore per gli impasti e quindi ne approfitto per metterle all'opera ogni volta che ne ho la possibilità. Questa che vi racconto oggi è una ricetta provata già più volte con qualche variante e che riesce sempre, facile da far preparare a dei piccoli aiutanti. Stavolta ho l'onore di di ospitare anche la piccola Mara che è stata ospite da noi la settimana scorsa con la sua bella famiglia e che ha realizzato in collaborazione con Alice (in abito da chef) e di Elena (in versione aito-cuoco) questa bella ciambella! Vi lascio la ricetta con le dosi in bicchieri e cucchiai ad uso e consumo dei piccoli cuochi!

NB: nel nostro caso il bicchiere misurino è un bicchiere da 200 ml; abbiamo usato una tortiera piccola diametro 17 cm circa.

DSCF8638Preparativi:

Far lavare le manine, indossare i grembiuli, disporre sul tavolo ciotola grande in ceramica, bicchiere, cucchiai, farine, dividere i compiti: nel nostro caso Alice versa, Elena e Mara mescolano.

ingredienti:

  • 1 bicchiere di farina di mais giallo marano integrale
  • 1 bicchiere di farina tipo 2 di grano tenero
  • 1/2 bicchiere di olio evo
  • 1/2 bicchiere di sciroppo d'agave
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 1 spolverata di noce moscata
  • 1/2 bicchiere di mandorle intere o spezzate o di farina di mandorle
  • 1/2 bicchiere di nocciole (opzionali)
  • 1/2 bicchiere di cioccolato fondente extra con fave di cacao del commercio equo a pezzetti (tenere conto un po' di più per via degli inevitabili assaggi)
  • 1 bicchiere e mezzo di acqua
  • 1 cucchiaio di aceto di mele
  • 1 banana schiacciata o una fetta di batata o di patata dolce (americana) lessata e schiacciata
  • zucchero di canna per decorare (1 cucchiaio)

Preparazione:

Il capo cuoco Alice versa nella ciotola tutti gli ingredienti secchi (io glieli passo man mano). Le aiutanti mescolano bene. Come ultimo degli ingredienti secchi mettere la cioccolata fatta a pezzetti dalle piccole. Lo chef aggiunge gli ingredienti liquidi: sciroppo d'acero, olio, banana schiacciata, acqua e per ultimo l'aceto.

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Nel frattempo accendere il forno a 180°. Le aiutanti mescolano bene a turno o assieme.

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Quando l'impasto sarà ben amalgamanto e il tavolo ben infarinato versare nella tortiera a ciambella con cerniera preventivamente oliata l'impasto che deve essere liquido ma non troppo.

Ecco le cuoche soddisfatte con la torta pronta da infornare!

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Quando il forno sarà in temperatura infornare per mezzora. Estrarre dal forno, spolverare con zucchero di canna e lasciare raffreddare prima di togliere dallo stampo.

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Gustare in compagnia!

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Questo post partecipa alla raccolta di ricette per il  100% vegetal monday proposto dalla Capra

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Questa ricetta partecipa anche alla raccolta di ricette con cereali e farine integrali "Integralmente" di GocceD'aria: partecipate anche voi!

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Il mio pane preferito: integrale ai 5 cereali

on Martedì, 16 Aprile 2013. Posted in cucina

Mi sono resa conto che fra tutte le mie ricette di pane non ce n'è nemmeno uno sul mio pane preferito... ovvero un pane integrale ai 5 cereali. Ognuno ha il suo pane perfetto, io prediligo i pangnottoni grandi che durano a lungo e che sono sfruttabili per fare bruschette quando hanno qualche giorno, mi piacciono con una bella crosta, interno soffice e leggero alveolato in modo uniforme, senza buconi troppo grossi che lasciano passare il condimento (dolce o salato che sia). Va bene per panini tipo sandwich, per bruschette, per la marmellata e piace anche alle bimbe. Logicamente è integrale, con il gusto semplice e genuino di altri cereali, tra i quali non manca mai la segale per la quale ho un debole, mentre gli altri cereali li sostituisco a piacere. Ho due modi di preparare questo panozzo, a seconda del tempo che ho e di come sono organizzata nella giornata. Si ha con entrambi lo stesso risultato (l'ho già provato più volte), quindi ve li riporto entrambi così potete decidere in base alla vostra organizzazione giornaliera. (PS: nella foto il pane sembra più chiaro di quanto lo sia in realtà per via della luce che lo illumina).

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ingredienti:

  • 120 gr di pasta madre rinfrescata da almeno 4 ore (o la sera prima tardi)
  • 300 ml di acqua
  • 90 gr di farina integrale di segale appena macinata
  • 30 gr di farina integrale di riso vialone nano appena macinata o integrale di avena
  • 30 gr di farina di grano saraceno
  • 30 gr di farina integrale di mais marano (gialla)
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 1 cucchiaino di malto di avena o di orzo
  • 200-230 gr di farina integrale setacciata di grano tenero o di farro appena macinata (se non la macinate voi e non trovate l'integrale setacciata potete usare una tipo2)

Impastiamo!

Per prima cosa sciogliere la pasta madre nell'acqua e aggiungere il malto e tutte le farine eccetto quella di grano (o di farro). Aggiungere anche 150 gr di farina di grano tenero o farro e mescolare bene. Aggiungere il sale e la restante farina e impastare per una decina di minuti a mano. Riporre a lievitare a temperatura ambiente per 5-6 ore (se siamo sui 18 gradi) o anche 4-5 se fa più caldo. Fare un giro di pieghe e riporre a lievitare a temperatura ambiente nel forno spento per due ore o in frigo per la notte se vi trovate che è arrivata sera. Riprendete l'impasto e fate un altro giro o due di pieghe dando la forma alla vostra pagnotta. Ponete a lievitare sulla teglia del forno infarinata per 2 ore (o due e mezza, controllate che raddoppi di volume) se era stato a temperatura ambiente o in alternativa per 3-4 ore se era rimasto in frigo. Accendete il forno al massimo (per me 260°) con un pentolino d'acqua sul fondo al suo interno. Quando sarà in temeperatura infornate spruzzando dell'acqua con uno spruzzino sul pane. Chiudete e abbassate la temperatura a 240°. Dopo 15 minuti abbassate ancora a 180° (se ventilato) o 200° (se statico) per una mezzora.

Estraete dal forno, rovesciate la pagnotta e mettetela a raffreddare su una griglia per qualche ora. Quando sarà fredda avvolgetela in un canovaccio pulito e conservatela in un sacchetto di cotone o nella madia di legno.

E il vostro pane preferito qual è?

Con questo pane partecipo al Giveaway Compliblog di "La dolce vita"

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Sformato di polenta, ceci e zucca

on Domenica, 10 Marzo 2013. Posted in cucina

Sformato di polenta, ceci e zucca

Mese nuovo, ingrediente nuovo per la raccolta di Salutiamoci, questo mese i protagonisti sono i ceci, fantatico legume che adoro e siamo ospiti di Pappa&Cicci.

Vi riporto un po' di informazioni dal sito di Salutiamoci:

Il cece è considerato molto digeribile ed equilibrato, anche se è tra i legumi il più grasso. Contiene  acido linoleico ed è quindi una buona fonte di grassi essenziali (omega 3).

Ricco di carboidrati, proteine e fibre, sali minerali come il calcio, ferro, potassio, fosforo e vitamine del gruppo A, B e C il piccolo grande cece è davvero un alimento importante, che deve arricchire la dieta e i piatti della cucina. 

Aiuta ad eliminare il colesterolo dannoso, è quindi utile per prevenire le malattie coronariche ed è un ottimo alleato di  obesi ed ipertesi o di chi soffre di malattie circolatorie. Chi mangia troppa carne può provare a sostituirla con preparazioni a base di questo legumi.

Permette di eliminare l'acido urico e il sale in eccesso, viene consigliato in caso di parassitosi intestinale.

Insomma è un piccolo amico del cuore e della salute in generale. 

Oggi vi presento una ricettina del riciclo che prevede l'uso dei ceci, uno sformatino che mi capita di preparare se mi avanzano polenta e ceci già cotti.

Solitamente quando li cuocio ne preparo un bel po' in modo da averli per qualche giorno e farci più cose. Vanno messi in ammollo a lungo (io li lascio un giorno intero). Rabbocco o sostituisco l'acqua ogni tanto. Nell'ammollo metto un pezzetto di alga kombu (circa 5 cm) che poi lascio anche in cottura. Dopo l'ammollo, li sciacquo e li metto a cuocere in una pentola con acqua non salata a cui aggiungo una o due foglie di alloro e l'alga che avevo usato per l'ammollo. Lascio cuocere a fuoco lento e coperti per un paio d'ore e poi salo alla fine.

Quando sono freddi se non li uso subito li trasferisco in un contenitore chiuso in frigo. L'acqua di cottura la uso per altre preparazioni.

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Sformato di polenta, ceci e zucca

ingredienti (per una pirofila quadrata 25 x 25):

  • polenta avanzata (vanno bene sia le fette che la polentina morbida, io di solito ho la seconda)
  • ceci già cotti (vedi sopra), circa 200 gr
  • mezza zucca delica piccola
  • mezza cipolla dorata
  • un rametto di rosmarino
  • olio evo qb

procedimento:

Tagliare la zucca a pezzi non troppo piccoli e cuocerla al forno o a vapore. Con una forchetta togliere la polpa e schiacciarla e mettere da parte le bucce (potete usarle come snack da mangiare tal quale).

In una padella versare un po' d'olio e far rosolare la cipolla tritata finemente con il rametto di rosmarino. Aggiungere i ceci e farli insaporire per bene.

Nel frattempo versare nella pirofila la polenta in modo da creare uno strato uniforme sul fondo. Versare sulla polenta i ceci e finire con la polpa di zucca. Infornare per 20 minuti a 200°.

Servire a cucchiaiate.

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Un'ottima alternativa che faccio ogni tanto è preparare delle monoporzioni con i 3 strati e servire direttamente le ciotoline. Questa versione piace particolarmente alle bimbe.

Con l'occasione vi lascio anche la piccola raccolta delle mie ricette con i ceci.

2012 1126004Pasta e ceci

Miglio cremoso con ceci

Crocchette di miglio e ceci

Fari-zuccata

Frittatine di ceci e cipolle

Fari-frittata di bruscandoli

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Migliotto con verdure appena colte e ceci

 E visto che è lunedì non mi dimentico di partecipare al 100% vegetal monday de "La cucina della capra" con questo secondo ricicloso.

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Liberiamo una ricetta: torta di mele rovesciata

on Giovedì, 31 Gennaio 2013. Posted in cucina

Liberiamo una ricetta: torta di mele rovesciata

libera ricettaNon vedevo l'ora che arrivasse questo giorno per liberare questa ricetta di un dolce che faccio ogni tanto (magari con leggere variazioni), ma che riesce sempre e piace a tutti in tutte le stagioni! Si usano 4 mele e si ritrovano in 4 modi nella ricetta: a pezzi, grattuggiate, come succo e come aceto. E' una ricetta semplice con ingrendienti facili che in linea di massima abbiamo tutti in casa, risolve la voglia di dolce, senza avere grosse quantità di zucchero... insomma senza sensi di colpa... 

L'iniziativa proposta da MammaFelice consiste nel proporre una ricetta tutti i blog nello stesso giorno e alla stessa ora, un giorno di #liberericette a blog unificati, per scambiarci ricette tutte insieme, ma soprattutto per liberare la nostra amicizia sulla Rete. Cucineremo tutte insieme e ognuna pubblicherà la sua ricetta sul proprio blog, liberandola e lasciando che diventi un ‘patrimonio’ per tutte: un regalo di libertà e di amicizia.

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E quindi ecco la mia torta di mele rovesciata!

Ingredienti:

  • 200 gr di farina di mais (io avevo di mais Marano biologico delle Barbarighe)

  • 200 gr di farina tipo 2 (come sempre quella delle Barbarighe)

  • 100 gr di malto di riso

  • 4 mele bio grattugiate

  • 60 gr di olio evo

  • 1 cucchiaino di bicarbonato

  • 1 pizzico di sale

  • 1 spolverata di cannella

  • 1 cucchiaio di aceto di mele

  • zucchero di canna per decorare (facoltativo)

  • succo di un limone

  • succo di mele limpido qb

 

Procedimento:

Tagliare 2 delle mele a dadini grossolanamente, cospargerle con il succo di limone. Foderare di carta forno una teglia tonda e disporre le mele.

Grattuggiare le altre due mele, aggiungere il malto di riso e mescolare bene. Aggiungere l'olio, il sale, la cannella, le farine. Mescolare. Aggiungere il succo di mela quanto basta per ottenere un composto piuttosto denso, non troppo liquido, diciamo che non cola dal cucchiaio. Aggiugere infine il bicarbonato e mescolarlo molto bene al resto. Per ultimo inserire l'aceto (vedrete che farà subito reazione formando una sorta di schiumina).

Accendere il forno a 180° ventilato.

Versare il composto sulle mele precedentemente poste sul fondo in modo da coprirle tutte.

Infornare per 30-40 minuti (prova stecchino per verificare la cottura).

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Lasciare raffreddare per una mezzora e poi rovesciare la torta su un piatto o vassoio. Togliere con delicatezza la carta forno e cospargere di zucchero di canna cristallino.

Ottima sia tiepidina che fredda!

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Le storie sono per chi le ascolta, le ricette per chi le mangia. Questa ricetta la regalo a chi legge. Non è di mia proprietà, è solo parte della mia quotidianità: per questo la lascio liberamente andare per il web“.

Miglio cremoso ai ceci vs crocchette di miglio ai ceci

on Lunedì, 19 Novembre 2012. Posted in cucina

Miglio cremoso ai ceci vs crocchette di miglio ai ceci

Anche stavolta doppia ricetta, anche stavolta un'idea per il riutilizzo degli avanzi... Ma partiamo dall'inizio!

Le bimbe in questo periodo chiedono spesso per cena una "zuppa cremosa" (alternata alla minestrina con pastina... :-)) con la quale loro intendono qualunque mix di verdure o legumi o cereali frullati o comunque molto cotti, quasi sciolti, in modo da ottenere una crema. Visto che era il giorno del miglio (lo preparo almeno una volta la settimana) ho deciso di farla proprio con questo buonissimo cereale, che di solito preparo asciutto (qui trovate una proposta di migliotto). Stavolta ho un po' abbondato con la preparazione e me è avanzato un po', da questo è nata la seconda ricetta, anch'essa gradita dalle piccole di casa, visto che si presenta tipo "finger food", ovvero mangiabile con le mani!

La ricetta della zuppa parte da una che avevo letto sul libro "Cucinare i cereali" di Alice Savorelli (Terranuova edizioni), che io ho leggermente rivisto.

Miglio cremoso con ceci

ingredienti:

  • 200 gr di miglio in chicchi
  • 1 piccolo porro (o mezzo grande)
  • 150 gr di ceci già cotti
  • una decina di castagne cotte al forno
  • 300 ml di latte di avena (autoprodotto)
  • 1 cucchiaio di farina di riso (30 gr circa)
  • olio evo qb
  • sale marino fino integrale qb
  • sale marino grosso integrale
  • noce moscata

Preparazione:

Per prima cosa cuocere il miglio (ed eventualmente i ceci se non li avete già cotti - questi ultimi io li lascio in ammollo per 12 ore, poi li cuocio per un paio di ore con un pezzetto di alga kombu finchè non sono teneri). Per il miglio io faccio così: metto a bollire una quantità d'acqua pari al doppio del volume del cereale. Quindi in questo caso ho messo a bollire 400 ml di acqua in una pentola dal fondo spesso. Nel frattempo ho lavato i chicchi sotto l'acqua corrente con l'uso di un passino e li ho versati nell'acqua con un pizzico di sale grosso. Dal bollore, abbassare la fiamma al minimo, coprire col suo coperchio e lasciar cuocere molto lentamente per 20 minuti. A fine cottura dovreste trovare tutta l'acqua assorbita dal cereale.

Mentre il miglio cuoce, lavate e affettate il porro e tritatelo e mettetelo a rosolare con un filo d'olio e poca acqua in una pentola ampia dal fondo spesso. Aggiungete i ceci e le castagne tagliate a pezzetti. Fate cuocere per qualche minuto, salate. 

Quando il miglio è cotto aggiungetelo al porro, mescolate. Aggiungete il latte di avena, mescolate e riaccendete il fuoco. Quando è caldo versate a pioggia il cucchiaio di farina di riso, mescolando molto bene. Fate bollire per qualche minuto finchè la crema sarà addensata. A fine cottura completate con un filo di olio evo e una macinata di noce moscata.

miglio cremoso

Questa zuppa cremosa è stata decisamente apprezzata... però ne è avanzata un po', circa un piatto e siccome non butto via nulla, una volta fredda l'ho messa in frigo per il girono dopo.

Quando l'ho estratta dal frigo il giorno dopo, l'ho ritrovata ben addensata, allora ho pensato di farne qualcosa di diverso:

Crocchette di miglio e ceci

ingredienti:

  • una porzione di miglio cremoso
  • 2 cucchiai colmi di farina di mais integrale macinata fine + 1 per la panatura
  • 1 pizzico di sale fino integrale

Recupero al volo!

Aggiungere al miglio cremoso i due cucchai di farina di mais integrale e mescolare bene. Versare su un piatto l'altro cucchiaio di farina. Con le mani formare dei rotolini con l'impasto ottenuto. Rotolarli nella farina di mais e disporle su una teglia rivestita di carta forno.

crocchette da cuocere

Proseguire fino alla fine degli ingredienti. Accendere il forno a 180°, quando è caldo far cuocere le crocchette per 10 minuti, girarle e cuocerle per altri 10 minuti, finchè ben dorate. Salare a piacere. Servire calde!

crocchette cotte

Croccanti fuori e morbide dentro... e non fritte!

Anche queste ricette partecipano al contest Felici e Curiosi di Ravanello Curioso e Le delizie di Feli per la sezione salati.

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In questo caso gli ingredienti usati fra i magnifici 20 sono: fra i legumi, i ceci, fra le spezie la noce moscata e logicamente l'olio evo.

 

Gnocchi di polenta in letto di piselli

on Lunedì, 20 Febbraio 2012. Posted in cucina

Ad opera e gusto delle birbe di casa!

Questa bellissima ricetta l'avevo letta bel blog di Francesca "La tana del riccio" e mi è subito piaciuta perché è fatta interamente di ingredienti che le bimbe adorano: polenta, gnocchi e piselli! E siccome la polenta la facciamo quasi tutte le settimane e ne avanza sempre un po', questo è decisamente un ottimo modo di reinventarla! Appena ho proposto ad Alice di fare gli gnocchi di polenta ne è stata entusiasta, quindi vi mostro il nostro risultato.

Per la ricetta vi rimando direttamente alla sua autrice (qui).

Per la polenta io ho usato un avanzo di polenta di mais sponcio giallo del parco Dolomiti bellunesi, onestamente non l'ho pesata, però ho aggiunto la stessa quantità di farina indicata in ricetta con l'unica differenza che era interamente farina di farro integrale. 

Abbiamo mescolato, infarinato bene il piano e poi proseguito facendo dei serpentoni da cui a ricavare gli gnocchi.

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Nel frattempo avevo già messo a cuocere i piselli (che avevo ammollato dalla mattina): ho usato la pentola normale e li ho lasciati molto a cuocere fino ad ottenere una crema (volendo si poteva frullare, ma qui la fame era eccessiva, quindi ho saltato questo passaggio... :-)). Nel nostro caso non ho usato il the che non avevo...

Dopo averli cotti in acqua bollente e scolati man mano che venivano a galla, li ho conditi come da ricetta con olio, salvia e semi di papavero e impiattato. L'estetica è migliorabile ma il gusto era ottimo!

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Graditi sia da noi che dalle birbe, sicuramente li rifaremo! E in effetti anche per i bambini mangiare qualcosa di fatto con le proprie mani regala tanta soddisfazione e fa venire appetito! 

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Soddisfatta anche Elena che si è auto-gestita completamente il piatto prendendo gli gnocchi con le sue "manone"!

Grazie Francesca!

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