in cucina

IMG 20190422 094320

Salva

Salva

Salva

Salva

con i piccoli

IMG 20200522 150042 rit

 

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

a piedi o in spalla

DSC05081 rit

 

Salva

Salva

Salva

Salva

orto e giardino

IMG 20200516 144112 rit

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Articoli taggati con: giovedì-libro

Pomeriggi primaverili

on Giovedì, 24 Aprile 2014. Posted in all'aperto, cucina

Pomeriggi primaverili

Giornate di sole e svogliatezza: che sia la primavera, che sia aprile o che sia la gravidanza?

Faccio fatica a concentrarmi sul lavoro e la mente vaga guardando fuori dalla finestra le foglie di gelso che cambiano forma man mano che crescono, sempre più attorniate di passerotti in attesa che i numerosi frutti maturino.

Apro la porta di casa e li ritrovo ad osservare, anche loro pensierosi come me, le fragole che stanno maturando...

DSCF7372

Mi farei anch'io un voletto fra gli alberi, ma senza ali mi "accontento" di una bella passeggiata, talora in compagnia di una cara amica... e allora si vola, col pensiero condividendo sentimenti ed esperienze di donne.

DSCF7383

Mi soffermo anch'io a osservare la frutta nel cestino che ho in casa e in poche mosse i dolcetti per concludere la nostra passeggiata sono pronti.

100 CULT in padella

on Mercoledì, 04 Dicembre 2013. Posted in libri, cucina

100 CULT in padella

Ritorno come anticipato la settimana scorsa a proporvi un libro per il Giovedì del libro di cucina di Annalisa.

giovedi-del-libro-di-cucina

 

E stavolta si tratta di un librino leggero nel formato, facile da portare con sè anche per consultarlo quando serve, ma decisamente ricco nel contenuto. Questo librino (leggero anche nel prezzo), scritto da Elisa Nicoli per Altreconomia, fa parte del progetto "Io lo so fare" una serie di mini-guide dedicate all'autoproduzione: 100 Cult in padella - Succede solo a casa tua! Come reinventare "i classici" del cibo industriale. 100 ricette fai da te, ecologiche e sane .

Pane, pizze e focacce - scuola di cucina slow Food

on Giovedì, 14 Novembre 2013. Posted in libri, cucina

Pane, pizze e focacce - scuola di cucina slow Food

Qualche settimana fa nella recensione del libro "Pani e dolci del Veneto" chiedevo se qualcuno aveva qualche libro da consigliare con formatura e pieghe del pane. La sorella mi è venuta in parziale aiuto con questo libricino " Pane, pizze e focacce" edito da Slow food Editore e Giunti della serie "Scuola di cucina Slow food". E' un libro veloce da leggere e di facile consultazione, direi quasi un manuale pratico dedicato al pane e ad altri panificati tipici italiani che fanno parte dei presidi Slow Food. Non è un manuale dedicato alla tecnica panificatoria come può essere invece il testo di Giorilli, ma lo trovo uno strumento utile per chi comincia a fare il pane, per conoscere le varie tecniche di panificazione (a impasto molle o duro), i tipi di grano e farina, i metodi di lievitazione (lievitazione chimica, con lievito di birra o con pasta madre), con un ampia parte dedicata alle ricette tipiche, molte delle quali fotografate e accompagnate della descrizione della formatura. Questi gli argomenti trattati nel libro:

- introduzione: dedicata al piacere di preparare in casa pane e altro, aspetti nutrizionali e tipi di grano, tipi di farine e loro molitura, tipi di lievito, altri ingredienti del pane, strumenti utili per iniziare a panificare;

- capitolo sul pane: diversi tipi di lievitazione, preparazione del lievito madre e differenza fra impasti diretti e indiretti; tipi di impasto, forme del pane (con ricetta e immagini della preparazione della forma), cottura nei vari tipi di forno e breve rassegna dei possibili errori e difetti, parte finale con le ricette di pane;

pagina focacce

- capitolo su focacce e pizze: con breve introduzione storico - gastronomica e poi due sottocapitoli, l'uno dedicato alle focacce con le ricette delle varie focacce tipiche e l'altro dedicato alle pizze con le varie forme e farciture, ricette a chuisura.

A me è piaciuto molto che ci sia un buon uso anche di cereali alternativi (non solo grano) e spesso integrali. Avete altri suggerimenti sul tema?

questa recensione partecipa al Giovedì del libro di cucina di Annalisa

giovedi-del-libro-di-cucina

Dolci e pani del Veneto

on Giovedì, 24 Ottobre 2013. Posted in libri, cucina

Storie e ricette dalla Serenissima ala Mitteleuropa

Dolci e pani del Veneto

Ho recuperato questo libro in biblioteca e l'ho preso subito perchè il titolo mi sembrava accattivante: "Dolci e pani del Veneto - Storie e ricette dalla Serenissima alla Mitteleuropa" di Giampiero Rorato TerraFerma edizioni. Testo non recentissimo (2002) fa parte di una serie dedicata alla riscoperta dei prodotti tipici veneti, in particolare dal titolo mi aspettavo di trovarci una larga parte dedicata al pane e magari qualche ricetta antica o storica o tradizionale da poter replicare con la pasta madre, magari quella del pan biscoto che una volta ho provato a rifare in casa (risultati soddisfacenti solo nel breve periodo...). Poi cercavo un libro che mi mostrasse le varie forme di pane e come realizzarle... in realtà sotto questo aspetto sono stata delusa, infatti il libro ha si una prima parte dedicata al pane, alla storia del pane in Veneto e alle forme antiche, ma ricette di pane neanche l'ombra e per quanto riguarda le forme, solo alcune sono fotografate. La maggior parte del libro è invece dedicato ai dolci e tutte le ricette sono di dolci, divise per tipi:

i biscotti della nonna

sapori di Carnevale

gran festa in tavola: dolci, torte e crostate

Dolci al cucchiaio: antiche e nuove tradizioni

Lo scrigno del gusto: altre storie e altri dolci

Ogni capitolo ha qualche pagina introduttiva dedicata alla storia e a seguire le ricette. A mio avviso alcune ricette più che storiche sono tipiche di alcune pasticcerie e forni... e sono rimasta perplessa nell'uso del lievito in bustina per il panettone e del lievito di birra per il pandoro....inoltre buona parte dei dolci prevede l'uso di uova e/o burro. Però per chi è pratico non è difficile sostituire opportunamente gli ingredienti e qualche pagina di mio interesse alla fine l'ho trovata! Per esempio questa:

DSCF4058

con le ricette storiche per le frittelle fra cui ben tre sono vegane e la cui preparazione a leggere il testo sembrerebbe prevedere l'uso della pasta madre, come in effetti doveva essere visto che all'epoca non si aveva a disposizione il lievito di birra. Poi una bellissima ricetta pressochè veg per la smegiassa, che voglio provare a breve. E infine la curiosità di trovare un libro che spieghi bene come ottenere queste forme di pane:

DSCF4057

E qui chiedo il vostro aiuto stavolta: conoscete qualche buon libro con ricette di pani storici e/o modalità di relaizzazione delle forme di pane di pane più particolare?

Logicamente questa recensione partecipa al Giovedì del libro di cucina di Annalisa

 

giovedi-del-libro-di-cucina

 

 

Le spezie in cucina ... e un invito

on Giovedì, 03 Ottobre 2013. Posted in libri, cucina

Le spezie in cucina ... e un invito

Ritorno a presentarvi un libro di cucina per il Giovedì del libro di Annalisa. Si tratta di un libro che ho trovato in biblioteca facente parte di una serie che conoscevo già avendo alcuni di questi libri in casa. Si tratta di "Le spezie in cucina" di Valeria Calamaro ed. Sonda in coedizione con CTM. La versione che ho trovato in biblioteca è la prima del 2007, mentre ora si trova la nuova versione del 2011, che comunque non penso abbia modifiche sosotanziali.

 

giovedi-del-libro-di-cucina

Ho iniziato ad appassionarmi alle spezie e a usarle una decina di anni fa, in seguito ad un corso di cucina che avevamo organizzato fra i volontari della bottega del commercio equo in cui facevo volontariato. Scoprire nuovi gusti e sapere come dosarli e abbinarli al meglio all'inizio non è facile per il palato poco abituato al gusto speziato e questo libro può essere un aiuto in tal senso. La prima parte del libro è dedicata alla presentazione delle varie spezie, origini, proprietà, utilizzo. Segue un breve capitolo sulla storia delle spezie, un viaggio nel tempo e nei luoghi dove nascono le varie erbe. Successivamente un bel capitolo sul commercio equo come alternativa ai metodi tradizionali di produzione e importazione delle spezie e alcune brevi interviste ai produttori: è l'unica parte del libro in cui si trovano delle foto a colori, soprattutto dei produttori. La seconda metà del libro è dedicata alle ricette: dopo alcuni brevi consigli pratici sulle dosi, la conservazione e l'utilizzo delle spezie, le ricette seguono suddivise in capitoli:

  • antipasti e spuntini
  • primi piatti minestre e zuppe
  • secondi e piatti unici
  • insalate e contorni
  • salse e condimenti
  • dolci e dessert

DSCF3901

Eccezion fatta per i secondi e piatti unici dove ci sono sottocapitoli dedicati a piatti a base di carne e piatti a base di pesce (che ho saltato a piè pari), buona parte delle ricette è vegetariana o vegana (la cosa è indicata ricetta per ricetta). Nella nuova versione del 2011 leggo questa bella novità:

Le ricette a base di prodotti animali sono accompagnate dalla versione vegan. Per venire incontro anche alle esigenze di vegani e vegetariani, scoprire come utilizzare ingredienti inediti come il muscolo di grano, il seitan e i diversi formaggi e affettati veg, come sostituire uova, burro e latte nelle preparazioni dolci e salate, in un perfetto equilibrio con le spezie utilizzate.

Apprezzabile che ci sia un piccolo sottocapitolo dedicato anche ai piatti a base di tofu e seitan. Le ricette sono semplicemente descritte, non ci sono foto ad accompagnarle, dopo una breve presentazione, troviamo l'indicazione del tempo e del tipo di ricetta, seguono gli ingredienti e la spiegazione per punti. 

DSCF3905

Io lo consiglio pre un primo approccio alla cucina speziata e anche per le informazioni sulla provenienza e sul commercio delle spezie che fanno da introduzione al ricettario.

Fra le varie ricette ne ho provato alcune e voglio proporvi questo dolce che è vegano già nel ricettario e che ci è piaciuto molto. Le mie modifiche sono veramente minime, fra parentesi trovate la versione originale nel caso io abbia modificato qualcosa.

Pan di zenzero con salsa all'arancia

DSCF3978

ingredienti per la torta:

  • 250 gr farina integrale di grano tenero
  • 250 gr farina tipo2 (bianca)
  • (2 cucchiaini  dilievito per dolci) io non l'ho messo
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 2 cucchiaini di bicarbonato (1 nell'originale)
  • 1 cucchiaino e mezzo di zenzero in polvere
  • 1/2 cucchiaio di cannella in polvere
  • 150 ml di sciroppo di riso (250 ml di sciroppo d'acero)
  • 125 ml di olio evo 
  • 125 ml di melassa di barbabietola
  • 250 ml di latte di soia
  • 1 cucchiaio di aceto di mele
  • 1 cucchiaio di vaniglia in polvere
  • 1 cucchiaio di succo di limone (non presente nell'originale)

Per la salsa:

  • 375 ml di succo d'arancia o spremuta
  • 2 pezzi di zenzero fresco con la buccia
  • 1 cucchiaino colmo di amido di mais
  • 2 cucchiai di zucchero di canna integrale
  • 1 cucchiaino di polvere magica di agrumi (buccia d'arancia essiccata)
  • (2 cucchiai di succo di zenzero fresco) non l'ho messo perchè l'avevo finito

Preparazione:

Per la torta: accendere il forno a 180°. Mettere tutti gli ingredienti secchi in una ciotola e mescolarli bene. In un altro recipiente versare tutti i liquidi e mescolare. Versare i liquidi sui solidi e mescolare (avrete un impasto morbido). Versare in una tortiera infarinata o con carta forno e cuocere per 40 minuti a 180°.

Per la salsa: fare bollire il succo di arancia con i pezzi di zenzero e lo zucchero. Sciogliere l'amido con un po' di acqua in un bicchiere. Quando bolle versare nel succo e fare bollire un paio di minuti. Aggiungere la scorza di arancia e far raffreddare.

Servire le fette accompagnate da un paio di cucchiaiate di salsa.

DSCF3979

Prima di salutarvi colgo l'occasione per invitarvi domenica pomeriggio, a partire dalle 15.00, a Selvazzano (in piazza) dove con l'associazione Al ritmo del tam tam - gas Calebassa, faremo un laboratorio per bambini sulla preparazione del pane con pasta madre e a seguire l'amica Elena preparerà un laboratorio sulle bombe di semi con l'argilla e per gli adulti ci sarà la possibilità di portarsi a casa la pasta madre (possibilmente venite con un vaso in vetro pulito) e anche di ricevere informazioni sul gruppo di acquisro solidale e sulla possibilità di avviarne uno. Vi aspettiamo!

Conservare l'estate

on Giovedì, 22 Agosto 2013. Posted in libri, cucina

Conservare l'estate

Ritorno finalmente a proporvi un libro per il giovedì del libro di Annalisa, Passato tra le mani, e si tratta come intuirete dal titolo di un libro adattissimo per questo periodo in cui ogni momento libero è occupato proprio nell'autoproduzione per la conservazione di frutta e verdura estive. Chi mi segue lo sa che sono appassionata della conservazione e quest'anno complice l'essicatore ho sperimentato anche l'essicazione di molta frutta e verdura. E' un metodo che mi piace, perchè si ha un prodotto che non occupa molto spazio e che nutrizionalmente rimane ricco, inoltre il lavoro da fare è decisamente poco! Ma oltre all'essicazione sto facendo conserve di pomodoro di vari tipi, marmellate, liquorini (che io non bevo, ma uso per i regali natalizi e per occasioni varie), sott'aceti... Questo libro dall'estetica molto accattivante, edizioni Del Baldo, è utile a chi si avvicina al mondo della conservazione.

giovedi-del-libro-di-cucina

 Il libro ha una bella parte introduttiva in cui spiega quale frutta e verdura scegliere e in quale stagione, gli strumenti necessari, i metodi per sterilizzare i barattoli e come riempirli, come fare la sterilizzazione e come conservare i barattoli. Poi spiega sinteticamente i vari tipi di conservazione: a temperatura ambiente, al freddo, in atmosfera protetta, sottovuoto, disidratando... Divide i metodi chimici naturali (sole, salamoia, zucchero, agrodolce, aceto, olio, alcol) da quelli artificiali con additivi chimici e accenna alla fermentazione. A quest'ultimo metodo sfortunatamente non è dedicato molto spazio, mi sarebbe piaciuto che ci fossero delle ricettine...

Successivamente ci sono le ricette, prima quelle con verdura (sott'olio, sott'aceto, sughi, creme...) fra le quali si alternano delle schede grafiche con le immagini dei vari ortaggi, poi la frutta con ricette per confetture, marmellate, chutney, gelatine, sciroppi, canditi. Seguono gli sciroppi alcolici, i liquori, le grappe.

Quindi fra una marmellata, la passata e le verdure secche eccomi a preparare il genepy secondo la ricetta che trovate sul libro... con l'achillea raccolta in montagna e la menta di casa.

DSCF2256

Vi lascio la ricetta

Genepì

Ingredienti:

  • 20 gr di achillea
  • 5 gr di menta
  • 5 gr di anice
  • 3 gr di assenzio (io non l'avevo e non l'ho messo)
  • 5 gr di isoppo
  • 4 gr di semi di garofano
  • 1 gr di noce moscata
  • 400 gr di zucchero (io ho usato quello integrale di canna tipo muscovado)
  • 300 ml di alcol a 95 gradi
  • 400 ml acqua

Preparazione:

Tutte le erbe vanno messe a macerare nell'alcol per 2 settimane, agitando ogni giorno.

Eccolo la bottiglia con le erbe a macerare nell'alcol

DSCF2261

Passate le due settimane si prepara uno sciroppo con lo zucchero sciolto nell'acqua (basta scaldarlo finchè si scioglie). Si lascia raffreddare. Si filtra l'alcol con le erbe e si versa sullo sciroppo, si mescola per bene, si lasciano amalgamare per un giorno e poi si imbottiglia. Il liquore va consumato dopo almeno 6 mesi dalla preparazione.

Voi cosa state producendo e conservando?

Tisane e rimedi naturali

on Giovedì, 18 Luglio 2013. Posted in libri, all'aperto

Tisane e rimedi naturali

Vi avevo già accennato di questo libro un mesetto fa, si tratta di “Tisane e rimedi naturali – per curare i piccoli mali con dolcezza” della serie “Ricette delle abazie e dei conventi” ed. Del Baldo, che ho vinto all'estrazione fatta il 2 giugno al raduno blogger. Finalmente me lo sono visto per bene, approfittando della tranquillità del soggiorno montanaro e ho anche messo in pratica dedicandomi alla raccolta di alcune erbe che da noi o sono già sfiorite, o si trovano con difficoltà.

Il libro, molto bello esteticamente, essendo una sorta di quaderno, dopo una prima breve parte storica sulla fito-terapia, passa a spiegare come usare le erbe dalla raccolta, all'essicazione, all'uso, indicando anche le differenze fra infuso, decotto, tisana, semicupio e le dosi per la preparazione di sciroppi e tinture.

Il capitolo successivo “L'orto dei semplici” riporta in ordine alfabetico le piante che trovano maggior impiego in fitoterapia, con relative proprietà e usi. Le piante sono disegnate, non ci sono foto, ma i disegno sono chiari e le piante riconoscibili senza problemi. Qui sotto vedete una delle pagine di questo capitolo:

DSCF0542

Segue il capitolo “Tisane e rimedi dell'erborista” che è un breve prontuario di medicina naturale con semplici rimedi utili ad aiutare nella cura.

Infine nell'ultimo capitolo “Memorandum dei conventi” ci sono semplici ricette di tisane, tinture, infusi, decotti divisi per erba.

DSCF0543

Dicevo che in montagna mi sono dedicata anche alla raccolta di fiori e erbe, infatti qui si trova facilmente l'iperico ancora alla massima fioritura e anche il sambuco è ancora fiorito (guardate qua sotto che meraviglia!). 

DSCF0453

Ne ho quindi approfittato per farne un po' di olio e per preparare alcune bottigliette di sciroppo di sambuco.

DSCF0460

DSCF0463

Una pianta che a casa trovo poco oppure se c'è, è in luoghi dove preferisco non raccoglierla, tipo sui bordi delle strade, è l'achillea o millefoglie, che qui invece si trova facilmente nei prati dove l'erba non viene tagliata.

DSCF0520

Ne ho approfittato per raccoglierne dei mazzolini che ho messo a seccare testa in giù in penombra, come spiegato anche nel libro. Una volta secchi ho tagliato i gambi recuperando solo i fiori e li ho riposti in vasetti per le tisane invernali e non solo.

DSCF1380

L'achillea è ideale in caso di raffreddamenti e tosse o anche per la digestione e una buona tisana la ottengo mescolandola alla rosa canina o alle bucce di cipolla o alla camomilla. Potete trovare alcune indicazioni per l'utilizzo anche QUI.

Questo post partecipa alla raccolta di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia"

logofitoalimurgia

per la categoria - libri e anche al Giovedì del libro di cucina sempre dell'amica Annalisa di Passato fra le mani visto che ad ogni erba è associata una ricetta di tisana o infuso.

giovedi-del-libro-di-cucina

 

E le vostre vacanze estive sono state anche di raccolta? Come proseguono le vostre raccolte di erbe spontanee? 

Leggere per...

on Giovedì, 20 Giugno 2013. Posted in libri, cucina

Leggere per...

... imparare a far crescere i germogli... e poi mangiarli!

Ho regalato recentemente alle birbe questo bel librino "Ravanello cosa fai?" di Emanuela Bussolati (già apprezzatissima per Tararì Tararera e per Badabum) ed. Editoriale Scienza. E' un libro non solo per bambini, direi anzi che viene utile anche per i grandi, spiega semplicemente tantissimi concetti per fare un orto naturale a partire da come, cosa e quando seminare, e attraverso una storia al giorno accompagna la crescita dei ravanelli. Nella prima parte "Da leggere con i grandi" si spiega la tecnica di coltivazione dei ravanelli: per prima cosa ci sarà da aspettare! Poi si è guidati passo passo dalla semina alla raccolta, si trovano le informazioni nutrizionali e spunti per l'uso in cucina. Nella seconda parte "Inizia l'attesa..." si trova ogni giorno per 20 giorni una storia o un'attività da leggere o fare assieme per ingannare l'attesa e si accompagna il semino nella sua crescita che segue le fasi lunari. Logicamente non mancano le ricette ... in particolare c'è anche la spiegazione per fare dei semplici germogli che le bimbe hanno voluto provare subito a mettere in pratica. Non avendo dei semi di ravanello, noi abbiamo usato dei chicchi di quinoa ottenendo degli ottimi risultati in breve tempo!

T-6d3521b66b0f28a1deb3f03ed5ac98d6-250x153Tra l'altro casca a fagiolo visto che il 2013 è l'anno internazionale della quinoa (come mi ricordano Mari con la sua ricetta di insalata di quinoa con peperoni gialli, mais e olive e Felicia con le sue cipolle ripiene di quinoa e asparagi) e come sapete è un non-cereale che adoro! Ecco le istruzioni che abbiamo seguito:

DSCF9667

DSCF9670

DSCF9672

Semini appena spruzzati!

DSCF9707

Ecco i nostri germogli al secondo giorno!

DSCF9729

Ed eccoli nell'insalata di pomodori!

PS: prima di mangiarli li abbiamo esposti al sole per un'oretta e sciacquati delicatamente. Ah, noi li tenevamo coperti.

Leggere per…  – Un’iniziativa equazioni.org per trasmettere e diffondere l’amore e l’importanza della lettura

E visto che in fondo questo è un libro di cucina, il post partecipa anche al  giovedì del libro di cucina di Annalisa

 

giovedi-del-libro-di-cucina

 

 

 

Cucinare i cereali

on Giovedì, 06 Giugno 2013. Posted in libri, cucina

Cucinare i cereali

Bentrovati! Oggi, per il giovedì del libro di cucina di Annalisa, vi voglio parlare di un ricettario a colori edito da TerraNuova edizioni, ovvero "Cucinare i cereali" di Alice Savorelli, sottotitolo: "Oltre 100 ricette per preparare gustosi piatti con farro, frumento, miglio, orzo, riso, segale, grano saraceno, mais e avena in chicchi, fiocchi e sfarinati. Senza dimenticare amaranto, quinoa e tapioca."

EA078 big

Si tratta di un libro che tengo sempre a portata di mano, comodo nel formato e utile se si è a corto di idee. Il libro è articolato in una prima parte generale con storia e provenienza dei cereali e la presentazione dei vari tipi. Molto utile a mio avviso la parte sulla cottura dei cereali in chicco: ricordo infatti come nei primi tempi in cui cominciavo ad usarli si trovassero bene poche indicazioni sul tipo di cottura e sulla necessità di ammollo. La cottura indicata è a mio avviso la migliore, ovvero per assorbimento dei liquidi e nella tabella si trovano le proporzioni da usare fra il volume dei chicchi e l'acqua. Interessante anche la parte in cui si fa la distinzione dei diversi tipi di lavorazione dei cereali: fioccatura, soffiatura, semola, farina, precotti.

A questa prima parte segue il vero proprio ricettario diviso per cereale: avena, farro, frumento, mais, miglio, orzo, riso, segale, e i non-cereali (amaranto, grano saraceno, quinoa, tapioca). Per ognuno si trovano varie tipologie di ricette dolci e salate, in chicchi, in zuppa, pasta, per la colazione o per il pranzo... Non tutte le ricette sono fotografate, ma alcune si. Per ogni ricetta viene indicato il tempo di realizzazione, la difficoltà e se è vegana (altrimenti è vegetariana) o senza glutine.

Io lo consiglio a chi non conosce i vari tipi di cereale e desidera sapere come prepararli. Se invece cercate informazioni più approfondite sui cereali non è il libro che fa per voi...

Prima di salutarvi visto che si parla di cereali vi lascio una ricettina veloce e primaverile con il bulgur di grano duro o di farro (in questo caso io avevo quello di grano duro):

Bulgur ai piselli con melissa

DSCF9126

ingredienti (per 3 persone):

200 gr di bulgur di grano duro

100 gr di piselli freschi già lessati

1 cipollotto fresco

olio evo qb

sale fino integrale qb

un mazzetto di foglie di melissa fresca

400 ml di acqua

Preparazione:

Per prima cosa tritate il cipollotto (potete usare anche la parte verde finchè è tenera) e mettetelo a rosolare in poco olio evo. Aggiungete un po' di acqua e i piselli e fate insaporire. Lavare il bulgur sotto l'acqua corrente e versarlo nella pentola, facendolo tostare leggermente mescolando finchè l'acqua si sarà assorbita tutta. Versare l'acqua sul bulgur e far cuocere coperto a fuoco lento per 10-12 minuti. Spegnere e lasciare gonfiare coperto fino al completo assorbimento dell'acqua. Nel frattempo tritare le foglie di melissa. 

Assaggiare, aggiustare di sale e cospargere con le foglie di melissa. Impiattare usando delle forme da biscotti grandi a mo' di coppapasta... i bambini apprezzerranno!

Questo post partecipa alla raccolta di ricette con erbe spontanee di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia".

logofitoalimurgia

  •  sia per la categoria ricette - melissa

 

Leggere per...

on Giovedì, 23 Maggio 2013. Posted in libri, all'aperto

Leggere per...

... concludere bene un baratto!

Approfitto dell'occasione per raccontarvi della festa del baratto di primavera che avevamo organizzato per la mattinata di sabato scorso nel cortile della biblioteca comunale di Piove di Sacco: logicamente le bimbe non potevano non entrare in biblioteca ed uscire monite di libri da leggere... anche una scaletta diventa un ottimo posto dove leggere!

... inutile dirvi che è andata più che bene, sia perchè siamo stati graziati dalla pioggia (unica mattina di sole in una serie di giornate piovose), sia per gli scambi che siamo riusciti a portare a termini: stavolta ci siamo scatenati!

DSCF9177

Qui sotto il mio primo scambio: set tazzine scelte dalle bimbe in cambio di tre libri

DSCF9169

e poi abbiamo portato a casa un paio di ghette impermeabili per le nostre passeggiate sulla neve con ciaspe (si, siamo ottimisti che riprenderemo a ciaspolare prima o poi! :-) ) una borsa etnica per me, una caffettiera e una piastra scaldapanini per il reparto di Marco, nonchè un librone di cucina (si, dopo ve lo mostro...).

Alla fine abbiamo anche donato la BibliotEqua dell'associazione alla biblioteca di Piove

DSCF9178

e concluso con un piccolo rinfresco - aperitivo con ottimo thè alla menta, torta al cioccolato e pop-corn!

DSCF9190

Ma veniamo ai libri... 

Il libro che ho scambiato è "Il grande libro delle Cent'erbe" edito da Global Books. Logicamente quella che ho trovato non era l'ultima versione, ma da quanto leggo in rete è anche meglio. In realtà dal titolo pensavo fosse un liro dedicato all'alimurgia, invece si tratta di un libro che parla anche di altro, nel senso che si trovano anche verdure di uso comune.

centerbe.jpg

Dopo la parte introduttiva sul ricoscimento e uso delle piante selvatiche, il capitolo centrale e il più corposo riporta in ordine alfabetico le erbe e anche alcune verdure. Alcune sono trattate in modo più approfondito e sono seguite da ricette sia per alimenti (fra le ricette la maggior parte è vegetariana, alcune vegan) che per tisane o sciroppi, mentre altre sono semplicemente descritte, anche se sempre accompagnate da una foto.

Ecco alcune pagine come esempio:

DSCF9248

a destra la pagina dedicata all'erba trattata più approfonditamente e a sinistra quella dedicata alle erbe su cui si danno meno indicazioni.

DSCF9249

Qui sopra invece la pagina con le ricette di cui una accompagnata da foto.

La parte finale del libro parla anche di altri alimenti e del mangiare sano più in generale. Direi che è stato un buono scambio! Onestamente, vista la data prubblicazione e visto che la nuova edizione sembra essere diversa dalla questa, non saprei darvi indicazioni per reperirlo se non quelle di cercare in biblioteca o in qualche scambio - baratto!

E visto che si parla di libri scambiati approfitto anche per ringraziare Fiore, del blog Fiore di Collina, che ha organizzato il secondo Book Swap al quale ho partecipato con grande piacere inviando un mio libro direttamente a lei e ricevendo da Silvia di Lavanda e cioccolato (che ho avuto il piacere di conoscere proprio in questa occasione) il libro di Jovanotti "Il grande Boh!" Grazie a tutte e due, devo ancora iniziare la lettura del libro che penso mi accompagnerà in montagna!

bookswap2

E voi vi dedicate allo scambio di libri o altro? 

Questo post, per la parte dedicata al libro "Cent'erbe" partecipa alla raccolta del giovedì del libro di cucina dell'amica Annalisa di Passato fra le mani

giovedi-del-libro-di-cucina

 

e partecipa anche all'iniziativa  Leggere per…  – di equazioni.org per trasmettere e diffondere l’amore e l’importanza della lettura. 

PS: trovate gli altri nostri buoni motivi per leggere QUI.

 

Il manuale dei cibi fermentati

on Giovedì, 16 Maggio 2013. Posted in libri, all'aperto

... e ricetta per lo spumantino di sambuco

Il manuale dei cibi fermentati

Dopo una breve pausa torno a presentarvi un libro di cucina per la raccolta del giovedì del libro di cucina dell'amica Annalisa di Passato fra le mani

 

giovedi-del-libro-di-cucina

e in particolare vi voglio parlare de "Il manuale dei cibi fermentati" di Michela Trevisan per TerraNuova edizioni. Si tratta di un libro cha ho acquistato ormai svariati anni fa, quando mi avvicinavo timidamente al mondo dell'autoproduzione ed è stato penso il primo "luogo" in cui ho sentito perlare di pasta madre, nonchè di tanti altri alimenti fermentati dai nomi strani ed esotici fra cui il kefir (quello di soia lo vedete nella foto qui a fianco) che ho avuto fra le mani solo dopo un po' di anni.

manuale cibi fementati

Il libro è organizzato in cinque capitoli, nei quali dopo le doverose spiegazioni sui vari tipi di fermentazione, sulla scelta della materia prima e dei materiali, si passa all'elencazione dei cibi fermentati che si possono produrre in casa e infine alle ricette, divise per alimenti, bevande, condimenti e altre preparazioni. Io ho la versione vecchia che non aveva immagini, ora è uscita la nuova versione corredata da immagini cosa che secondo me viene molto utile a capire il procedimento in alcune ricette.

manuale pratico cibi fermentati

Le ricette sono tutte vegetariane, buona parte vegane, nell'indice queste ultime sono evidenziate col simbolo della V formata da due foglie.

Io ve lo consiglio se siete in fase autoproduttiva, soprattutto ora con la bella stagione e tante cose che cominciano ad esserci nell'orto o regalate dalla natura vien proprio voglia di provarci!

Di tutte le ricette del libro vi lascio questa che ho rifatto domenica sera con alcuni dei fiori di sambuco che ho raccolto a Ca' di Mezzo: lo spumantino di sambuco.

Per prima cosa trovate i vostri alberi di sambuco fioriti, come al solito lontano da strade e luoghi inquinati, raccogliete gli ombrelli, per fare solo lo spumantino ve ne bastano pochissimi...

DSCF9042

ingredienti:

  • 2 ombrelli di fiori di sambuco
  • 1 litro di acqua
  • 1/2 limone
  • 100 gr di zucchero di canna

DSCF9076

Realizzazione:

Versare l'acqua in ciotola di vetro assieme al succo e alla buccia del limone (io l'ho pelata con il pelapatate). Aggiungerelo zucchero e mescolare fino allo sciogliemento dello stesso, aggiungere i fiori di sambuco. Coprire con un canovacci pulito fermato da un elastico in modo che non entrino insetti o polvere e esporre al sole per 3 giorni. Successivamente travasare in bottiglie di vetro con l'aiuto di un imbuto e filtrando con un colino a maglia fine. Non riempire completamente le bottiglie ma lasciare un po' di aria, 5 - 7 cm. Tappare e rimettere al sole per altri 3 giorni finchè si vedono apparire le bollicine che indicano che lo spumante è pronto (potete anche sgasare aprendo leggermente i tappi). Lasciare riposare al fresco per un paio di giorni e consumare fresco!

DSCF9217

Informazioni utili su questa pianta, sulle proprietà dei fiori e delle bacche le trovate QUI.

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette con erbe spontanee di 

Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia".

logofitoalimurgia

per la categoria ricette - sambuco (sambucus nigra).

 

Piante spontanee in cucina e l'orto "autonomo"

on Martedì, 16 Aprile 2013. Posted in all'aperto, cucina

Piante spontanee in cucina e l'orto

DSCF8440Abbiamo finalmente cominciato a mettere a posto l'orto in previsione dei trapianti che faremo a fine mese sia delle piantine autoprodotte, sia di quelle bio che abbiamo acquistato col gas. Ma pensare che in questo periodo l'orto sia improduttivo è assolutamente sbagliato. Infatti ci siamo resi conto che l'orto è assolutamente in grado di autogestirsi... mi piace chiamarlo l'orto "autonomo". Infatti la cosa bella di questo periodo è che senza aver seminato nulla si raccoglie molto: in primo luogo erbe spontanee, in secondo luogo verdure che nascono da sole dai semi delle piante messe giù in precedenza. Semi che hanno deciso da soli dove germogliare e che sicuramente stanno bene dove sono! Quindi lungi da noi l'uso di frese per preparare il terreno, si procede con la vanga con gli occhi ben aperti in modo da individuare le piante che sono nate da sole e che si desira tenere. E allora si scopre che ci sono delle belle piantine di finocchio (le vedete qui a lato), qualche radicchio, svariate piante di malva e di camomilla, qualche pianta di rucola selvatica, aglio e che i cavoli capucci hanno dei teneri getti fioriti ideali da mettere in insalata. Per quanto riguarda le erbe spontanee la ricerca si allarga a tutto il giardino dove ancora si trovano il tarassaco e qualche violetta che fa colore nell'insalata. 

Se avete voglia di approfondire la conoscenza di queste erbe e in particolare del loro uso in cucina, visto che è giovedì e che il tema è particolarmente gradito ad Annalisa

giovedi-del-libro-di-cucina

vi consiglio il libro "Piante spontanee in cucina" di Cristina Micheli, ed. TerraNuova.

NUOVAint

All'interno trovate anche un poster pighevole utile da portare con sè per il riconoscimento delle piante. Nella prima parte del libro ci sono utili consigli su dove e come raccogliere e sull'utilizzo delle varie erbe e sul loro utilizzo in cucina come piatti e/o bevande (infusi, succhi, sciroppi). Poi seguono le tavole con le varie piente in ordine alfabetico. Per ciascuna pianta c'è il disegno, seguono la descrizione, indicazioni per la raccolta, proprietà terapeutiche, usi e ricette (2-3 per pianta). Nelle appendici si trova il glossario e l'indica delle ricette con l'indicazione di quali sono vegane, tutte le altre sono vegetariane.

Insomma un libro a mio avviso molto ben fatto e utile.

Qui sotto vedete come è strutturata la parte principale del libro.

DSCF8441

Io sto provando alcune delle ricette proposte fra cui l'humus di ceci con melissa, che ho leggermente personalizzato. E visto che nel blog non ho mai messo la ricetta dell'humus pur facendolo relativamente spesso ed essendo una delle cose che mi piacciono di più, eccovela qua!

DSCF8419

Humus di ceci con melissa

ingredienti:

  • 100 gr di ceci già cotti (nel mio caso erano un avanzo... per la preparazione vedete la ricetta della pasta e ceci)
  • un po' di acqua di cottura dei ceci (2-3 cucchiai)
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaio di tahin chiaro
  • 1 cucchiaio di succo di limone 
  • 6 foglie di melissa fresca
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 pizzico di sale

Preparazione:

Tritare la melissa e l'aglio. Metterli nel frullatore con i ceci e l'acqua di cottura, l'olio, il tahin. Frullare bene, assaggiare e aggiustare secondo il proprio gusto con sale e limone. Servire con verdura fresca tagliata a bastoncini e fatte di pane integrale.

E da voi come procede l'orto? e la raccolta di erbe spontanee? 

Questo post partecipa alla raccolta di ricette con erbe spontanee di 

logofitoalimurgia

  •  sia per la categoria libri, sia per le ricette - melissa

La saccisica in cucina

on Giovedì, 11 Aprile 2013. Posted in cucina

saccisica in cucinaCome vi dicevo in altre occasioni in biblioteca ho trovato vari libri di storia della cucina, così dopo la cucina ai tempi dei greci e romani e la cucina di Leonardo, mi avvicino ai nostri giorni con un libro sulla cucina fra fine 800 e metà del 900 nella saccisica. Per chi non abita nelle mie zone, questo termine indica l'area geografica che gravita attorno alla mia città Piove di Sacco (a est di Padova). Il libro si intitola appunto "La saccisica in cucina, sorie e memoria tra '800 e '900", scirtto da P. Zatta e A. Todaro per Cleup.

l tersto è diviso in due parti, di cui la prima teorica, dopo un breve accenno sulla sotria della saccisica, è dedicata alla scoprta della storicità della cucina in saccisica e soprattutto al calendario dei campi e dei cibi in saccisica. Questa parte a mio avviso interessantissima perchè ci riporta ad un tempo in cui gli anni erano scanditi a partire da S.Martino e in cui ad ogni periodo corrispondevano cibi diversi. Una cultura del mangiare che non ripeteva sempre uguale in tutto l'anno, ma che seguiva una ciclicità scandita dalle stagioni e dalle coltivazioni attorno a cui ruotavano le vite e le abitudini dei nostri nonni. Il testo è arricchito dalle testimonianze dei chi ha vissuto in questi luoghi in quei tempi. Mi trovo molto d'accordo con alcune parole che si trovano verso la fine di questo capitolo:

Erano preparazioni che si realizzavano nelle cucine della campagna della Saccisica, in luoghi che per metà erano tavola e per metà farmacia domestica, con lo scopo di nutrire, medicare, proteggere.

La seconda parte è invece dedicata alle ricette divise per tipologia e per ingredienti. Si tratta logicamente di ricette onnivore, di cui molte sono vegetariane, alcune vegane. Alcune sono raccontate attraverso le parole delle "nonne", tutte partono dal presupposto di autoprodursi tutti gli ingredienti a partire dalla pasta. Perciò all'inizio del capitolo sui primi piatti troviamo le "asagne" (pappardelle) di cui qui sotto vi riporto una delle proposte di realizzazione e di condimento con le noci, che farò a breve

DSCF8120

Dopo i primi piatti si passa ai secondi piatti divisi fra quelli di carne o di pesce, poi alle uova e frittate, poi ai piatti di verdure, ai pani, dolci e focacce, infine a composte, conserve, marmellate e salse e ai liquori.

Fra tutto vi segnalo la parte in cui si parla di pasta madre, relativamente all'usanza di raccogliere la rugiada a S.Giovanni per creare la pasta madre

DSCF8261

Questo post partecipa al giovedì del libro di cucina di Annalisa di Passato tra le mani

giovedi-del-libro-di-cucina

 

 

Note di cucina di Leonardo Da Vinci

on Lunedì, 25 Marzo 2013. Posted in libri, cucina

Note di cucina di Leonardo Da Vinci

Fin dalla tenera età ho rifiutato di mangiare carne e verrà il giorno in cui uomini come me guarderanno all'uccisione degli animali nello stesso modo in cui oggi si guarda all'uccisione degli uomini.

Leonardo  Da Vinci

Vi avevo preavvisato quando vi ho presentato il testo "A tavola con Omero" del fatto che mi ero procurata anche altri due libri di storia della cucina, uno di questi ve lo presento oggi, ovvero "Note di cucina di Leonardo Da Vinci" di Shelagh e Jonathan Routh. Infatti molti non sanno che Leonardo aveva una grande passione per la cucina, tanto da gestire con Botticelli una locanda a Firenze e da essere Gran Maestro di feste e banchetti alla corte degli Sforza. E di questo aspetto parla questo librino che si legge tranquillamente in poche ore. Divertente, curioso e sorprendente per molti versi, svela aspetti della vita e del pensiero di Leonardo che mi hanno decisamente meravigliato.

Il testo è composto di due parti: nella prima dopo l'introduzione c'è il "ritratto gastronomico" di Leonardo, che ci svela ad esempio che alcune delle sue famose macchine da guerra in realtà erano nate come macchine da usare in cucina per facilitare il lavoro. Tutta la sua vita viene ripercorsa alla luce della sua passione per la cucina e dell'incomprensione per il suo modo di intenderla: poche cose molto decorate nei piatti quasi un precursore della Novelle Cousine! Peccato che ai commensali affamati le foglie di basilico bellamente disposte a fiore sulle fette di pane non fossero partricolarmente gradite! 

La seconda parte invece è la traduzione del Codice Romanoff, un librino attribuito a Leonardo e ritrovato recentemente dove si trovano riportate alcune ricette dell'epoca che Leonardo ricopia da altri, mescolate a suoi pensieri sparsi. Non vi aspettate quindi ricette vegetariane, ma un elenco di preparazioni che al giorno d'oggi possono sembrare strane che rapprensentavano i piatti utilizzati alla corte degli Sforza e verso i quali Leonardo non nutre spesso particolare simpatia...

Tutto ciò che viene portato a tavola del mio Sire Ludovico mi turba. Ogni pietanza è di una confusione mostruosa. Tutto è troppo abbondante. In questo modo mangiavano i barbari. Tuttavia come posso convincerlo quando lui disprezza i miei piatti a base di nobili broccoletti e non trova spazio per le mie prugne accompagnate da una bella carota? Perchè c'è più beltà in un solo broccoletto, più dignità in una singola carotina che nelle sue dodici pentole dorate, impilate, stracolme di carne e ossa; c'è più austerità in una prugna secca, più sostanza in due fagiolini verdi. Cosa devo fare per convincerlo di questo? La semplicità è tutto quello che il mio Sire deve riscoprire. E non solo lui ma tutto il paese.

Ma il suo genio è incompreso non solo nelle preparazioni, ma anche nelle sue "invenzioni". Per esempio quello che lui chiama "spago mangiabile" ovvero una sorta di precursore degli spaghetti, per i quali inventa anche la forchetta a tre rebbi che prima non esisteva. O ancora l'idea dell'hamburger...

...E se mettessi la carne fra due fette di pane? Ma come posso chiamare questo piatto?

O l'uso del tovagliolo che lui giudica una grande invenzione visto l'uso che si faceva della tovaglia. Per non parlare delle gigantesche macchine mosse da animali che dovevano servire a frullare o tritare... 

Un librino che vi consiglio perchè leggero e divertente, per conoscere alcune curiosità sulla cucina quattro-cinquecentesca e per meravigliarvi ddi fronte alla lungimiranza di certi pensieri.

PS: non sono riuscita a trovare alcuna ricetta replicabile... :-)

Questo post partecipa al giovedì del libro di cucina di Annalisa di Passato tra le mani

giovedi-del-libro-di-cucina

 

Metti una sera a cena

on Giovedì, 14 Marzo 2013. Posted in libri, cucina

Metti una sera a cena

Seconda metà della settimana e come ormai avrete intuito si parla in qualche modo di libri. Oggi per il giovedì del libro di cucina proposto da Annalisa, vi voglio presentare un libro di ricette che è stato il mio primo ricettario vegetariano.

banner

Si tratta di "Metti una sera a cena" di Carmen Bellin, esperta di alimentazione vegetariana bio-integrale per l'associazione "La Biolca" di Padova, edito dall'associazione stessa. E' forse un libro un po' difficile da trovare in giro (lo si può ordinare dal loro sito), infatti io l'ho preso in occasione di alcuni incotri presso l'associazione e di un ciclo di serate culinarie organizzate 6 o 7 anni fa in collaborazione con loro. All'epoca stavo modificando la mia alimentazione che era praticamente vegetariana e questo libro mi è stato utile per trovare idee e ricette con cereali decisamente poco conosciuti ai più. L'impostazione del libro è particolare, infatti dopo una breve presentazione sul perchè della scelta biologica, integrale, vegetariana, un piccolo glossario con i prodotti utilizzati e alcuni consigli utili per la cottura, passa alle ricette. Queste sono suddivise per stagione iniziando dalla primavera per finire con l'inverno. Per ogni mese, vengono proposti 3 menù completi con due primi piatti, 3 secondi piatti e un dolce. Ogni menù ha come protagonista un cereale.

2013 0312008

Qui sopra per esempio potete vedere il primo menù di marzo con protagonista l'orzo. Nella pagina a sinistra l'elenco delle ricette che lo compongono, a seguire le verie ricette corredate in molti casi dalle foto.

2013 0312009

Vengono proposti tutti i cereali e i simil-cereali in chicco e integrali, infatti il menù successivo sempre per marzo prevede l'amaranto e l'ultimo di marzo la segale.

2013 0312010

Ultima nota, il libo non è vegano, anche se la stragrande maggioranza delle ricette lo sono, infatti prevede in alcuni casi l'uso di ricotta o di uova, in un caso è previsto anche il tonno. Direi comunque che sono ingredienti sempre sostituibili.

<<  1 [23  >>  

Login

Per commentare più agevolmente (senza che ti venga richiesto il codice captcha) registrati e fai il login quando entri nel sito. In questo modo l'approvazione dei commenti verrà richiesta solo la prima volta e poi sarà automatica
PS: purtroppo sono stata costretta per gli utenti non registrati a inserire i codici captcha a causa dell'eccesso di spam che finiva col bloccare il sito. Grazie!

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione cookie policy