in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: latte

Ghiaccioli alla nocciola

on Lunedì, 22 Agosto 2016. Posted in giardino, cucina

Ghiaccioli alla nocciola

Sospendo momentaneamente i racconti montani per una ricettina facilissima che ho fatto in questi giorni in cui stiamo raccogliendo le prime nocciole dell'albero del giardino, compito che quest'anno si è accollato il piccolo Lorenzo che quotidianamente parte col suo trattore per fermarsi a raccogliere tutte le nocciole cadute sotto dall'albero e riempire il carretto del suo trattore! ;-)

Si raccoglie e quando serve si sgusciano quelle che servono, non di più, perchè è sempre meglio gustarle appena sgusciate, in questo modo conservano al meglio le loro proprietà nutrizionali.

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Latte di canapa, hemp-fu e "il filo di canapa"

on Giovedì, 14 Aprile 2016. Posted in libri, cucina

Latte di canapa, hemp-fu e

Settimana impegnativa, letteralmente volata... verso un fine settimana altrettanto pieno... fra le varie cose ho finito di leggere un libricino di Altreconomia dedicato alla canapa e ai suoi vari usi. Si tratta di un libretto tascabile che fa parte dei piccoli manuali di Altreconomia che trovo sempre particolarmente utili per avere informazioni veloci e pratiche  con rimandi ad approfondimenti. In questo caso il tema è appunto la canapa e i suoi molteplici usi: dal tessile alla cosmetica, dall'edilizia alla cucina, dalle cartotecnica alla medicina! Tutte le parti di questa pianta di cui fino agli anni 40 l'Italia era il secondo produttore mondiale, possono essere usate. Una pianta perfetta di facile coltivazione, che non necessita di chimica, adatta a tutti i terreni. Si parte dai cenni storici, arrivando a raccontare il periodo del proibizionismo fino ai giorni nostri, la legislazione in merito e le possibilità future.

Dopo questa interessante lettura mi è venuta voglia di provare a usare i semi interi (non quelli decorticati che conosco già da un po') per fare il latte di canapa e l'hemp-fu ovvero un "tofu" ottenuto dal latte di canapa. La sperimentazione è stata facilissima e interessante: assolutamente consigliata specie considerando l'aspetto nutrizionale. I semi di canapa sono tra le fonti di proteine più complete in natura, i semi contengono e rendono disponibili tutti gli 8 amminoacidi essenziali. Inoltre sono ricchi di acidi grassi essenziali omega-3 e omega-6 nella misura bilanciata di 1:3.

Bicchierini di miglio alla mandorla bicolor

on Lunedì, 04 Aprile 2016. Posted in cucina

Bicchierini di miglio alla mandorla bicolor

Benritrovati e buon inizio settimana, oggi vi lascio la ricetta che vi avevo promesso un paio di settimane fa quando ho lanciato la nuova raccolta di ricette primaverili a base di miglio. Si tratta di un budino realizzato con il miglio in chicchi cotto nel latte di mandorle, un dolce leggero, ma nello stesso tempo gustoso e goloso, impossibile resistervi! Abbiamo realizzato questo budino anche durante l'incontro del laboratorio sui cereali senza glutine di sabato scorso organizzato dall'associazione Al ritmo del tam tam, mi piaceva l'idea di proporre un budino realizzato senza l'uso di addensanti, a partire dal chicco, senza glutine, senza latte animale, senza zucchero, ma assolutamente goloso!

Solitamente a casa preparo il latte di mandorle con l'estrattore, nel contesto del laboratorio non avevamo l'estrattore, quindi abbiamo usato il "vecchio" metodo, quello che usavo anch'io fino ad un paio di anni fa, ovvero con un semplicissimo e basilare frullatore. E' stato bello mostrare come sia facile anche con strumenti semplici fare da soli un prodotto che in commercio costa molto e al quale solitamente vengono aggiunti zuccheri e oli vari.

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Nella ricetta trovate anche il procedimento per farlo. In questo caso ho previsto un latte ricco, infatti per un litro di latte si usano 200 gr di mandorle, volendo potete usarne anche meno, ottenendo però un latte più leggero.Valutate voi! Ah, logicamente con lo stesso metodo potete realizzare anche latti vegetali a partire da altra frutta secca, come noci, nocciole, anacardi, noci di macadamia, noci dell'amazzonia, etc...

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Cuoricini di patate e okara di soia #diCucinainCucina

on Giovedì, 20 Febbraio 2014. Posted in cucina

Cuoricini di patate e okara di soia #diCucinainCucina

Come vi raccontavo nel post di aggiornamento sul kefir di soia, da un po' di tempo autoproduco il latte di soia con ottimi e soddisfacenti risultati col metodo che trovate da Cì. Per l'uso che ne faccio mi basta produrlo una volta la settimana e ogni volta avanzo un po' di di okara, ovvero la soia "esausta" dopo il filtraggio. Logicamente non la butto ma la uso nelle più svariate preparazioni, in particolare per crocchette o polpette. Oggi vi voglio mostrare la soluzione più gradita alle birbe di casa, che prevede il classico abbinamento con le patate. Casca a fagiolo con la staffetta #diCucinainCucina il cui ingrediente di questo mese sono proprio le patate. Ormai il funzionamento lo conoscete, ogni mese ricettina con protagonista scelto dai partecipanti di volta in volta e "passaggio della palla" da un blog all'altro. 

Kefir di soia

on Lunedì, 17 Febbraio 2014. Posted in cucina

Kefirini di soia

Su suggerimento di amici che sono passati di qua a commentare ho deciso di aggiornare questo post visto che sono passati ormai quasi due anni dalla conversione dei granuli di kefir di latte vaccino all'uso nel latte veg di soia. Penso che la cosa possa essere utlie a sfatare alcuni "miti" sui granuli a far acquistare fiducia sulla possibile conversione e utilizzo degli stessi. Ringrazio sia chi è passato di qua a portare la esperienza e stimolare con le sue domande, sia il gruppo FB "kefir Italia" dove ho conosciuto svariate persone che con passione hanno sperimentato con me o hanno lanciato idee sull'uso dei granuli! Quindi qui sotto trovate il post originale con il racconto della conversione e alla fine le integrazioni maturate in questi mesi di utilizzo.

Giugno 2012

Finalmente ci sono riuscita! Sono proprio soddisfatta dei questo "lavoro" e voglio condividerlo con voi: ho trasformato il kefir di latte vaccino in kefir di latte soia!

Partiamo dall'inizio della storia.

Crostata di avena con noci dell'Amazzonia

on Venerdì, 10 Maggio 2013. Posted in cucina

Crostata di avena con noci dell'Amazzonia

Mi piace molto cambiare il gusto dei latti bevande vegetali, alternando sia quelli a base di cereali che quelli a base di frutta secca, semi, noci: trovo che questi ultimi diano più soddisfazione non fosse altro per il fatto che non necessitano di cottura, che sono veloci da realizzare e molto gustosi. Una bevanda che non avevo mai provato è quella con le noci dell'Amazzonia (Bertholletia excelsa, conosciuta come noce del Brasile), che prendiamo col gas dal circuito del commercio equo, visto che me ne ritrovavo una confezione aperta da finire ho pensato di farci mezzo litro di bevanda (ne preparo sempre poca perchè non bevendone molta ho timore di non finirla...). La bevanda è decisamente gustosa, secondo me è perfetta da bere così a colazione o con un muesli autoprodotto. Se volete avere più informazioni su queste noci potete leggere questo articolo, io mi limito a mettervi la foto della noce con guscio e senza guscio e a riportarvi le principali proprietà (qui potete vedere anche una tabella con l'apporto nutrizionale). 

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Le noci del Brasile sono delle vere bombe proteiche e preziose fonti di energia.
Sono apprezzate per l'elevato contenuto di vitamina E e di acidi grassi polinsaturi ma, a distinguerle dagli altri semi oleosi (altrettanto ricchi di sostanze nutritive), c'è soprattutto l'altissimo contenuto di selenio.

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Come per tutte queste bevande ci si ritrova con uno "scarto", l'okara, che assolutamente non è da buttare, ma può venire usato in varie preparazioni sia dolci che salate. Stavolta ho pensato di farci un dolce, una sorta di crostata la cui base però non è realizzata con la classica frolla, ma è a base di avena. In particolare ho usato l'avena nuda, di cui una parte macinata grossolanamente col mulinetto casalingo che mi ha dato una sorta di fiocchi di avena, l'altra macinata fine fino ad ottenerne la farina. Devo dire che sono/siamo stati soddisfatti del risultato. Se non avete modo di macinare da voi l'avena nuda potete usare dei fiocchi di avena (tipo questi della Germinal) uniti a farina di avena. Vi do la ricetta con entrambe le versioni. Però prima vi spiego come fare il latte!

Bevanda alle noci dell'Amazzonia

DSCF8877ingredienti per 500 ml:

  • 125 gr di noci dell'Amazzonia bio sgusciate del commercio equo e solidale
  • 500 ml di acqua

Realizzazione:

Mettere a bagno una notte le noci in un vaso con acqua. La mattina versare il tutto nel frullatore, aggiungere acqua fino al raggiungimento del mezzo litro. Frullare a lungo. Filtrare con un passino a maglia fine, o meglio ancora un tovagliolo pulito, versando il latte in una bottiglia da conservare in frigo. Usare entro un apio di giorni. Mettere da parte l'okara.

Crostata all'avena e noci dell'Amazzonia

Ingredienti per la base:

  • 200 gr di avena nuda (oppure 100 gr di fiocchi di avena Germinal e 100 gr di farina di avena)
  • 50 gr di zucchero mascavo dal Brasile del commercio equo
  • 50 gr di olio evo
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 1/cucchiaino di bicarbonato
  • 15 ml di acqua

Ingredienti per il ripieno:

  • 170-200 gr di okara di latte di noci dell'Amazzonia
  • 40 gr di sciroppo di malto di riso
  • 60 gr di cioccolato fondente entra alle fave di cacao del commercio equo

Preparazione:

Se avete modo di macinare voi l'avena, mettete nel mulino l'avena in chicchi dopo averla setacciata in modo da togliere le impurità. Mettete il mulino in modalità "muesli" (nel mio caso è la tacca I, che fa una fioccatura del cereale) e procedete alla molitura. Prelevate metà di questi fiocchi di avena e rimacinateli finemente in modo da avere la vostra farina (PS: attenzione che l'avena è piuttosto oleosa, poi pulite la macina prima di utilizzarla per altro...).

In una ciotola mettere i fiocchi di avena, la farina, il bicarbonato, lo zucchero, il sale e mescolare bene. Aggiungere l'olio e l'acqua. Avrete un composto granuloso che potete stendere in una tortiera (io ne ho usata una da 26 cm di diametro) con cerniera apribile. Mettere momentaneamente da parte, accendere il forno a 180° e preparare il ripieno.

Mescolare l'okara di noci con il malto e la cioccolata a pezzetti. Con l'aiuto di un cucchiaio stendere il composto sulla base.

Quando il forno sarà in temperatura infornare per 25-30 minuti fino a leggera doratura.

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Il dolce si presenta piuttosto friabile, da mangiare con cucchiaino o forchetta, ma è stato apprezzato da tutti!

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Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette 100% vegetali per l'iniziativa 

  • 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

100-veg-monday

 

 

Tartaruga di frutta

on Venerdì, 22 Marzo 2013. Posted in cucina

Tartaruga di frutta

Buon lunedì a tutti! Io comincio ad aver voglia di mangiare molto più crudo... e voi? La primavera si fa sentire anche in questo modo... e allora ho colto l'occasione per un dolce fruttoso, tutto a crudo, la cui idea mi è stata suggerita da una foto vista su Fb, di cui sfortunatamente mancava il link (anzi se per caso qualcuno di voi conoscesse il sito da cui orginalmente è stata presa me lo faccia presente che aggiungo i riferimenti). C'era la ricetta che io ho rivisitato con gli ingredienti che avevo in casa, pur mantenendo la caratteristica che fosse a crudo. Inutile dire che questa tartaruga è stata una merenda graditissima alle bimbe: ne avevo fatte due una più piccola e una più grandina e ci abbiamo fatto tutti merenda tutti e 4... anche se a dire il vero ad Alice dispiaceva un po' tagliarla... :-)

ingredienti:

  • circa 10 kiwi (io ne ancora un po' delle piante di mia madre... ottimi!)
  • 2 banane o 2 mele piccole o 1 mela piccola e 1 banana (io avevo queste ultime)
  • mezza tazza (cup= 120 ml) di cocco grattuggiato
  • latte di miglio e nocciole home made (preparato con ricetta a crudo)
  • 4 datteri + 1 per la testa
  • 4 chiodi di garofano per fare gli occhi

Preparazione:

Per prima cosa snocciolare i datteri (solo 4) e tagliarli a pezzetti, metterli nel frullatore con il latte e frullarli. Aggiugere il cocco e frullare ancora fino ad avere una crema densa. Se serve aggiungere altro latte, senza esagerare perchè la crema deve rimanere densa visto che serve da legante. 

Sbucciare le banane, tagliarle a metà e affettarle per lungo. Sbucciare le mele, affettarle sottilmente. Sbucciare i kiwi e affettarli sottili.

Cominciare a creare le tartarughe facendo una serie di strati.

Il primo strato sul fondo del piatto sarà di banane disposte a formare un cerchio. Il secondo sarà di crema di datteri, il terzo di kiwi, il quarto di crema di datteri e cocco, il quinto di mela, il sesto di crema di datteri, il settimo di kiwi. Man mano che si sale disporre la frutta creando cerchi concentrici più piccoli, in modo da ottenere una mezza sfera che va ricoperta di crema di cocco e datteri.

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Finire il guscio della tartaruga ricoprendolo con fette di kiwi, partendo dal centro e disponendole a fiore tutto attorno. Infine creare le zampe, la coda e la testa. Io ho usato dei pezzi di kiwi ritagliati per zampe e coda e mezzo dattero con infilati ue chiodi di garofano a mo' di occhi per la testa.

Ed ecco a voi la coppia di tartarughe!

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Questo il goloso ripieno a strati

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Un esperimento ben riuscito e piaciuto che rifarò anche in altre versioni con altra frutta a seconda della stagione. Che dite vi piacciono?

Con questa ricetta che tra l'altro è senza glutine, senza lattosio e senza zucchero ho pensato di partecipare al contest "Diversamente buoni" di "No-sugar please" e "Cucina tollerante" per la sezione dolci.

diversamente buoni contest

E visto che oggi è lunedì queste tartarughe di frutta partecipano alla raccolta di ricette 100% vegetali per il 100% vegetal monday della Capra.

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Latte di miglio e nocciole (e raccolta ricette col miglio)

on Sabato, 05 Gennaio 2013. Posted in cucina

Latte di miglio e nocciole (e raccolta ricette col miglio)

Questo mese protagonista di Salutiamoci (ospitato da Federica di Architettarte) è un cereale che attualmente apprezzo molto in molteplici versioni: migliotto, zuppa, polpette, crochette, latte vegetale, nel pane come farina o a colazione come fiocchi... E devo dire che anche le bimbe apprezzano, infatti spulciando qui dentro trovate un sacco di ricette che lo prevedono. Mi piace usarlo perchè è molto versatile, ha un gusto delicato e dolce, cuoce in tempi relativamente brevi (per essere un cerale in chicco), senza bisogno di ammollo, è senza glutine. In molti pensano che si tratti semplicemente di cibo per uccellini, niente di più errato infatti è un cereale dalle moltissime proprietà. QUI,  potete leggere di più, io mi limito a riportarvi alcune parti:

contiene diversi minerali  importanti come il ferro, magnesio, fosforo, potassio, zinco, selenio e apporta numerose vitamine del gruppo A, B, E e K. Contiene acido silicico* e sembra che sia proprio per questo che mangiare miglio migliori la bellezza dello smalto dei nostri denti, dei capelli, delle unghie, ma è anche amico della pelle e della vista. 
Mangiare miglio è indicato per le sue innumerevoli qualità: è vitalizzante, diuretico, adatto per i momenti di spossatezza e stanchezza, combatte le anemie ed è un valido sostegno contro lo stress e la depressione. E' particolarmente indicato in gravidanza, convalescenza, allattamento, in fase di crescita e quando si svolge un gran lavoro intellettuale, come quando si studia.

Allora colgo l'occasione per presnetrvi questo latte vegetale con miglio, che è una variante di questo (con miglio e mandorle) che avevo postato qualche tempo fa. E' un'ottima bevanda, molto gustosa, a me piace sia per per colazione, da sola o con muesli o anche apena scaldata con dei buoni biscotti fatti in casa...

Inoltre alla fine dell'articolo troverete la raccolta di tutte le ricette di GocceD'aria che prevedono il miglio. Mi sembravano troppe da ripubblicare tutte per Salutiamoci... :-)

Latte di miglio e nocciole

ingredienti (per 500 ml di bevanda):

  • 50 gr di nocciole (io ne avevo di regalate da mia sorella di un albero di qualche amico/parente)
  • 20 gr di mandorle non pelate (ne ho una scorta che apro ogni tanto di quelle dell'albero di mia mamma, purtroppo caduto in autunno in seguito ad un nubifragio)
  • 50 gr di miglio in chicchi
  • 500 ml di acqua

Preparazione:

Mettere in ammollo in una ciotola le nocciole e le mandorle per un paio d'ore. Scolarle e metterle nel frullatore assieme al miglio e all'acqua. Accendere e frullare per qualche minuto. 

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Passare con un colino con sopra una garzina pulita in modo da togliere tutti granelli. Versare in una bottiglie di vetro e conservare in frigo. Non buttate l'okara che vi rimane, ma conservatela: io ci ho ho fatto un buon dolcetto che vi farò vedere a breve!

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Qui di seguito come promesso trovate tutte le ricette col miglio che ho pubblicato linkabili.

miglio cremosoMiglio cremoso ai ceci

Crocchette di miglio

Latte di miglio e mandorle

Migliotto velocissimo

 

finto panettoneFinto panettone al miglio

Treccia di grano duro ai semi

Miglio con la zucca

Migliotto con verdure appena colte

Biscotti di Alice

 

shareyourlink PS: questo articolo partecipa a "Share your link", condivisione di creazioni proposta da Laura ( Parola di Laura )

PPS: per maggiori informazioni sulle proprietà del miglio potete vedere anche qui: http://www.naturalei.it/Acido_Silicico_Approfondimento.html

Latte di avena v.2

on Domenica, 04 Novembre 2012. Posted in cucina

Latte di avena v.2

Iniziamo bene la settimana con un po' di autoproduzione fra i fornelli! Direte che il latte di avena l'avevo già postato qualche tempo fa e non sbagliate! Questa è una nuova versione fatta non con i fiocchi, bensì con i chicchi interi che io acquisto con gas come sempre alle Barbarighe in confezioni sottovuoto, perfette perchè si conservano al meglio. Onore al merito, la ricetta nasce dalla discussione nata sul post precedente sul latte di avena e in particolare dal commento di Elena che mi suggeriva di provare con i chicchi interi, lasciandoli preventivamente in ammollo per almeno 6 ore e portandoli poi a ebollizzione. E così ecco il "nuovo" latte di avena che mi è piaciuto parecchio, meno "granuloso" del precedente... insomma vi suggerisco di provarlo! Inutile dirvi che lo potete usare tal quale (a me piace molto farci colazione con i cereali - lo alterno al kefri di soia) o inserire nelle ricette sia dolci che salate!

latteavena1Latte di avena nuda

ingredienti:

  • 100 gr di avena nuda bio (chicco intero e integrale)
  • 1 litro di acqua
  • 1 pizzico di sale

Materiale:

  • imbuto
  • passino fitto
  • 2 bottiglie in vetro con tappo da sottovuoto (o una da un litro)
  • frullatore
  • pentola

Autoproduciamo!

Per prima cosa lavate bene l'avena togliendo le eventuali impurità che potrebbero esserci. Poi mettetela in ammollo per almeno 6 ore, meglio anche di più. Mettete a bollire un litro d'acqua con 1 pizzico di sale. Scolate l'avena e passatela grossolanamente al frullatore. Versatela nell'acqua e portate a bollore. Nel frattempo preparate 2 vasi o bottiglie ben pulite. Quando bolle spegnete, date una mescolata e filtrate versando direttamente nelle bottiglie pulite con l'aiuto di un imbuto. Appena riempito chiudete bene il tappo e rovesciate. Procedete allo stesso modo con la seconda bottiglia. Imbottigliando così caldo si creerà il vuoto e potrete conservare più a lungo il vostro latte. Questo mi ha risolto un problema che ho ogni tanto con il latte vegetale autoprodotto, ovvero che se non lo finisco entro 24 ore tende a inacidire. Così invece lo potete conservare decisamente più a lungo. Quando è freddo lo potete passare in frigo.

Vi rimarrà una sorta di "pappetta" di avena cotta e tritata, logicamente non buttatela! Ci si possono fare delle cose golose, tipo queste!

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Ma questa è un'altra storia per la quale dovrete aspettare qualche giorno! :-)

 

Latte e biscotti di castagne

on Sabato, 20 Ottobre 2012. Posted in cucina

Latte e biscotti di castagne

Come vi avevo anticipato la settimana scorsa, questo mese Salutiamoci è dedicato alle castagne e quindi ho colto l'occasione per provare qualche ricetta nuova che ne preveda l'utilizzo. Nello strudel salato della settimana scorsa ho usato la farina di castagne, stavolta invece le castagne secche. 

L'idea iniziale era di farci una bevanda vegetale, un "latte", tipo quello di mandorle, poi logicamente mi sno ritrovata col dover smaltire l'okara che avanzava e quindi ho abbiamo (avevo ben due aiutanti stavolta) preparato dei biscottini buonissimi per la colazione autunnale. Soluzione questa che oltre a far smaltire gli avanzi, permette di tenere piacevolmente occupate le piccole con le formine! Difficile solo tenerle lontane dai biscotti una volta sfornati!

"Latte" di castagne

ingredienti (per mezzo litro circa):

  • 100 gr di castagne secche
  • 500 ml acqua
  • 1 cucchiano di malto a piacere

Procedimento facilissimo:

Mettere ad ammollare le castagne secche in acqua per un giorno. Scolarle, metterle nel frullatore e aggiungere 500 ml di acqua ed eventualmente un cucchiaino di malto. Frullare per bene. Filtrare con un passino e un tovagliolo pulito. Recuperare il trito che ne rimane che servirà per i biscotti. Il latte è buono, ma va consumato subito, al massimo entro 24 ore, per questo vi consiglio di non prepararne troppo!

Biscotti di castagne

impastoingredienti:

  • 200 gr di okara (il trito di castagne che vi rimane dal latte) di castagne
  • 170 gr di farina tipo 2 (semintegrale di grano tenero) bio
  • 3 cucchiai di malto di riso
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 1 pizzico di sale
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato

All'opera!

Impastare tutti gli ingredienti, fare una palla e metterla a riposare in una ciotola coperta in frigo per un'oretta.

Riprendere l'impasto e in compagnia di balde aiutanti stendere la frolla col mattarello sul piano leggermente infarinato e fare i biscotti con formine a piacere.

formine1

formine2

Disporli su teglie con carta forno e cuocerli a 180° fino a doratura (nel nostro caso 15 minuti).

prima della cottura

Farli raffreddare in modo che finiscano la cottura (appena sfornati saranno ancora un po' morbidi) e gustarli a colazione col latte di castagne!

cotti

scatolacolazione

Cuor di anacardi

on Mercoledì, 03 Ottobre 2012. Posted in cucina

Latte vegetale e formaggio di anarcadi

Cuor di anacardi

Finalmente ho recuperato gli anacardi al naturale (del commercio equo) grazie al gas (gruppo di acquisto solidale). Per intenderci non quelli salati che si trovano di solito... e li cercavo da tempo perchè avevo visto in rete la ricetta del formaggio di anacardi e logicamente volevo provare a farlo!

Però ho pensato di provare prima a farci un latte vegetale e di vedere cosa riuscivo a combinare con l'okara che mi sarebbe rimasto. E la cosa è stata azzeccata perchè ne sono saltate fuori ben 3 cose.

latteanacardiPartiamo dalla prima: il latte di anacardi.

Cosa vi serve:

  • 100 gr di anacardi al naturale

  • 750 ml di acqua

Come si fa:

La sera o la mattina mettere in ammollo gli anacardi in 500 ml di acqua. Lasciare riposare tutta la notte, se partite la sera o fino a sera se comiciate la mattina.

Riprendete gli anacardi con la loro acqua e frullate tutto assieme per qualche minuto. Aggiungere la rimanente acqua e mescolare.

Filtrare con un passino a maglia fitta il latte che potete conservare in una bottiglia di vetro in frigo.

A me è piaciuto molto!

 

A questo punto vi rimane nel passino l'okara di anacardi, lo potete lasciare a colare nel passino con una scodella sotto in frigo per qualche ora (almeno 2) in modo che perda buona parte del liquido.

A questo punto potete preparare il formaggio “cuor di anacardi”.

Cosa vi serve:

  • okara di latte di anacardi (quello che vi rimane dalla preparazione del latte di cui sopra)

  • sale fino integrale qb

  • 1 cucchiaino di olio evo

  • rosmarino fresco tritato

  • curcuma

  • zenzero in polvere

  • semi di papavero

  • stampini a forma di cuore (o altra forma, io ho usato quelli per i biscotti)

anacardi3Come si preparano:

Riprendere l'okara, versarlo in una ciotola, aggiungere l'olio evo, il sale e il rosmarino. Amalgamare il tutto. Assaggiare ed eventualmente aggiustare il gusto a proprio piacere. Con un cucchiaino versare nello stampino posato su un piatto il formaggio fino a riempire bene la forma. Cospargere di semi di papavero o di zenzero in polvere o di curcuma, estrarre lo stampino. Continuare a creare i formaggini fino ad esaurimento della crema. Mettere in frigo fino al momento di servire.

Come consistenza ricorda la ricotta, direi decisamente buoni! Peccato solo che ne vengano pochi perchè uno tira l'altro!

Ma direte che vi avevo detto di avere fatto tre cose!

Infatti mi manca l'ultima che in realtà è stata una sorpresa: panna (yogurt) di anacardi.

In pratica non avevo usato tutto il latte e il giorno dopo quando sono andata a riprenderlo e versarlo per farci colazione ho trovato che era addensato, formando una sorta di crema spumosetta, della consistenza di uno yogurt da bere. Il profumo era buono e quindi l'assaggiato a colazione con i muesli di avena e uvetta.

Talmente buono che mi dispiaceva che fosse finito! Purtroppo non ho fatto in tempo a fotografarlo...

Ho poi “scoperto” girando in rete che è un caratteristica degli anacardi fermentare e dare origine a questo simil yogurt o panna...

Fior d'aria

on Mercoledì, 26 Settembre 2012. Posted in cucina

Fior d'aria

C'era una volta ... proprio come fiabe iniziano gli articoli di Claudio del blog Fables de Sucre, creatore del Fior di latte, brioche che imperversa ormai da tempo sul gruppo Fb della pasta madre. E stavolta vi racconto di questa favola che però non sarà di zucchero e neanche di latte o di uova... "Fior di riso" era stata ribattezzata in origine, visto che si intendeva usare il latte di riso al posto di quello vaccino, diventata poi "fior senza" o ancor meglio "fior d'aria" (accogliendo la battuta - Ma è fatta di aria?): quale nome più azzeccato! E' la storia di una sfida nella quale mi sono cimentata con due amiche virtuali, Isa e Claudia, che hanno voluto anche loro provare la loro versione  del fior di riso, perchè non è detto che le versioni "senza" siano meno gustose o meno lievitate o meno morbide, anzi! Tre ricette quindi tutte nate a partire dalla ricetta originale di cui vengono mantenute le dosi, la forma, i tempi di lievitazione. Ecco le regole della sfida:

  • doveva essere dolce, ma senza zucchero 
  • lievitata naturalmente
  • usare prevalentemente farine integrali o semintegrali
  • non prevedere ingredienti di origine animale (latte, uova, burro...)
  • impastata a mano

Per quanto riguarda il metodo per dolcificare Isa ci ha suggerito una "genialata" proposta dall'associazione "Lasalutemelamangio" di cui lei fa parte e al cui sito vi rimando per avere un sacco di ottime indicazioni per una cucina più sana (e anche per farvi due risate con le battute di Pino), ovvero utilizzare al posto dello zucchero o di altro dolcificante la frutta secca dolce (come datteri o uvetta) frullata assieme al liquido che si prevede nel dolce. E devo dire che l'idea mi è piaciuta subito!

Ecco quindi le nostre tre versioni e i relativi commenti ai risultati!

Parto dalla mia versione: Fior d'aria (dosi per 2 tortiere da 25 cm di diametro) (e notare che per l'evento ho pesato tutto!:-P)

ingredienti:

  • 350 gr farina di grano tenero tipo2 (semintegrale)
  • 150 gr farina di farro spelta integrale
  • 150 gr di pasta madre (la mia solita Gilda idratata al 65%circa) rinfrescata con farina semintegrale da 4 ore
  • 250 gr di latte di riso
  • 10 gr di malto di riso
  • 60 gr di kefir di soia (o anche yogurt di soia)
  • 100 gr di uvetta sultanina
  • 1 pizzico di vaniglia in polvere
  • 60 gr di olio extravergine di oliva
  • 15 gr di acqua
  • 2 gr di sale fino integrale

per la lucidatura e la decorazione finale:

  • 1 cucchiaio di malto di riso
  • latte di riso q.b.
  • cacao amaro
  • 1 cucchiaino di zucchero di canna (opzionale)

Come procedere:

Ricordarsi di rinfrescare la madre nel pomeriggio, la sera per prima cosa sbattere bene l'olio con l'acqua fino ad ottenre una cremina, metterlo a riposare in frigo. Versare 250 gr di latte di riso nel frullatore con i 100 gr di uvetta e frullare bene per qualche minuto. 

In una ciotola mettere i 150 gr di pasta madre, aggiungere il latte in cui si sono frullate le uvette e mescolare bene fino a sciogliere completamente la madre. Aggiungere il malto di riso, la vaniglia, il kefir e mescolare. Aggiungere la farina di farro e mescolare ancora. Prelevare dal frigo l'olio emulsionato con l'acqua e aggiungerlo al composto assieme al sale. Amalgamare bene il tutto, fino a quando l'olio sarà ben assorbito nel resto dell'impasto. A questo punto aggiungere gradualmente la farina tipo2. Quando non si riesce più col cucchiaio passare sulla spianatoia e impastare a mano. L'impasto rimane molto morbido, ma non appicicoso, ben lavorabile. Fare un palla e metterla in frigo per una mezzora, lavorarla nuovamente facendo un paio di pieghe e rimettere in frigo fino al giorno dopo.

La mattina prelevare la ciotola dal frigo e rimetterla a temperatura ambiente per un'oretta. Passare l'impasto sul piano, stenderlo con attenzione senza rompere la maglia glutinica e arrotolarlo. Tagliarlo in 2 parti e tagliare ciascuna delle due parti in 7 parti (di queste ne ho tenuta una un po' più grande da mettere al centro). Fare sette pallline.

Disporre la palla più grande al centro delle tortiere e i 6 petali attorno crendo la forma del fiore. 

forma

Mettere a lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio (almeno): per me sono servite 7 ore circa in forno spento coperte da un canovaccio.

lievitata

Accendere il forno a 165° (io ho usato ventilato, ma va bene anche statico). Nel frattempo mescolare in una tazzina il malto di riso col latte di riso e spennellare la superficie del fior d'aria.

Infornare per 30 minuti.

Estrarre dal forno, togliere dalla tortiera e ripassare con l'emulsione di malto e latte di riso. Cospargere a piacere con cacao amaro e un cucchiaino di zucchero di canna integrale. Mettere a raffreddare su una griglia. Ed eccole qua le mie fior d'aria! 

2fiori

E qui senza un petalo!

senza petalo

Fior di riso di Isa

ingredienti:

  • 250 gr farina integrale di farro
  • 50 gr di farina di riso integrale
  • 100 gr di farina 0
  • 100 gr di farina 00
  • 130 gr di datteri ammollati e tritati
  • 120 pm liquida
  • 250 latte di riso
  • 10 gr malto di riso
  • 60 gr yogurt di kefir
  • 1/2 stecca vaniglia
  • 60 gr olio evo
  • pizzico di sale

"Il procedimento è lo stesso seguito da Daria, eccezione fatta per l'olio emulsionato e la decorazione finale. Ed ecco il suo risultato."

fior di riso-isa

 

Questa è la seconda fior di riso arricchita di mele:

con mele-isa

 

Fior di riso al cacao di Claudia

ingredienti:

  • 600 gr di farina semintegrale
  • 60 gr di olio di girasole deodorato
  • 250 gr di latte di riso al cacao
  • 10 gr di malto di riso
  • 120 gr di datteri frullati nel latte di avena
  • 120 gr pasta madre liquida
  • un pizzico di sale
  • la scorza gratuggiata di un arancio e una manciata di nocciole tritate

"Le quantità sono le stesse della ricetta di partenza, ho solo aumentato un pò la farina. Credo che lo rifarò,ma con il latte di riso naturale però questa volta ci metterò l'uvetta,cos' verranno dei panini dolci."

 fior di riso e cacao-claudia

Direi quindi una favola con lieto fine: io mi sono divertita molto e il risultato mi ha proprio soddisfatto, anche Alice che normalmente snobba i dolci l'ha gradita molto, era veramente soffice e dolce al punto giusto. Domenica l'ho portata al laboratorio con i bimbi alla festa delle associazioni per fare merenda: è piaciuta a tutti!

addentata

 

 

Dolcetti sesamini

on Venerdì, 31 Agosto 2012. Posted in cucina

Dolcetti sesamini

latte sesamoLa settimana scorsa ho provato il buonissimo latte di sesamo di Ravanello Curioso: una bontà! Mi rimaneva l'okara costituito da sesamo e uvetta frullati, ho pensato quindi di riciclarlo velocemente per dei dolcetti freddi (non cotti) e veloci da preparare che anche le bimbe hanno apprezzato. Novità questa perchè Alice non mangia dolci (a meno che non siano ricoperti di cioccolato fondente... ), ma il cocco l'ha conquistata!

Velocissima da preparare secondo me potete farli anche con l'okara di altre bevande a base di frutta secca o semi.

ingredienti: 

  • 130 gr di okara di latte di sesamo (costituito da sesamo e uvetta frullati in parti uguali)
  • 40 gr di malto di riso
  • 5 gr di cacao in polvere
  • 20 gr di briciole di biscotti al cacao vegani (opzionali, eventualmente si possono sostituire con 20 gr di fiocchi di avena)
  • 60 gr di fiocchi di quinoa (o di avena piccoli)
  • cacao in polvere e cocco rapè per decorare

Procedimento:

Mescolare l'okara con il malto, il cacao, i fiocchi e le briciole. Con le mani preparare delle palline di impasto e rotolarle a scelta nel cacao o nel cocco. Far riposare in frigo per almeno un'ora. Gustare!

dolcetti2

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