in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: orto

Le nostre verdure a novembre

on Mercoledì, 21 Novembre 2012. Posted in orto

Le nostre verdure a novembre

Grigia mattina della seconda metà di novembre. Leggera pioggerellina. Non troppo freddo. Metto giacca, stivali in gomma, berretto. Prendo una capiente terrina, guanti da giardinaggio e coltello. Esco nell'orto: una breve passeggiata...

Incontro i broccoli i cui "fiori" stanno crescendo: aspettiamo ancora un po' per raccoglierli.

broccoli

A seguire i finocchi: scelgo il più grande che finisce nella ciotola.

radicchio

Poi il radicchio di Treviso: ecco prendo questo.

Anche un piccolo cespo di brasiliana dimenticato fra l'erba.

Per le altre insalate aspetto ancora un po'... anche il capuccio (l'ulitmo) è ancora piccolino...

insalata

Controllo il fiolaro: bene, i bruchi lo graziano, la prossima volta lo raccolgo.

Guardo bene fra le foglie di cavolfiore: ancora niente... spunterano?

Mi sposto un po' dove spiccano delle macchioline rosse: i peperoncini continuano a maturare, raccolgo quelli più maturi per farci il patè - ecco un bel regalo per Natale!

peperoni

Anche sulle piante di peperoni ce n'è ancora qualcuno di piccolo e verde destianato a non maturare: sarà ottimo nel ragù vegetale!

Passeggiando vengo attratta da un profumo caratteristico: eccolo qua un piccolo cespo di tenera rucola selvatica... che c'è di meglio per completare l'insalata?

Infine qualche rametto dall'angolop spezie: salvia, rosmarino, alloro e timo.

Ecco pronto il cestino!

cestino

Dalla terra alla tavola! 

Lavo per bene sotto l'acqua tutte le verdure, in particolare il radicchio e l'insalata che va controllata foglia per foglia con attenzione (le lumache ne vanno matte...)

Metto a gocciolare il finocchio e il radicchio. Asciugo le foglie di rucola e di brasiliana e i peperoni. Un insalata cruda non manca mai ai nostri pasti: questa sarà quella di oggi!

Insalata verde/rossa d'autunno 

ingredienti:

  • un piccolo cespo di lattuga brasiliana
  • 1 mazzetto di rucola selvatica freschissima
  • 1 peperone verde piccolo
  • 1/4 di cespo di radicchio di Treviso
  • semi misti di sesamo, girasole, zucca
  • olio evo qb
  • aceto di mele qb
  • sale fino integrale qb

Preparazione:

Lascio a Elena il compito di rompere a pezzetti con le mani le foglie di insalata pulita, nel frattempo taglio a listarelle sottili il radicchio di Treviso, con la mandolina taglio a striscioline il peperone verde. Metto tutto in una ciotola, aggiungo le foglioline di rucola, le foglie di insalata spezzate da Elena, i semi misti. Condisco col sale, l'aceto e l'olio. Un ottimo inizio pasto!

insalata condita

Come sono le vostre insalate crude invernali?

 

 

Mix di cereali al cavolo capuccio

on Martedì, 13 Novembre 2012. Posted in cucina

Rieccomi qua con un'altra ricetta. Questa è una cosa veloce che ho preparato in fretta per pranzo per me e la piccola Elena. Molto gustosa e completa. Per farla ho usato un mix di cereali composto da una parte di riso basmati, una parte di grano saraceno e una parte di quinoa. Potete preparavela anche da voi, i tempi di cottura sono similari per grano saraceno e quinoa, un po' più brevi solitamente per il riso, ma basta aggiungerlo in un secondo momento. Oppure si trovano già mescolati fra i prodotti del commercio equo (a questo link potete vedere la confezione). L'abbinamento è ideale sia per insalate fredde o tiepide (quest'estate lo preparavo con i pomodorini dell'orto), sia per versioni "risottate" come questa: la cremosità è data dalle lenticchie rosse che in cottura si scioglieranno quasi del tutto. Veniamo a noi! Vi lascio la ricetta in entrambe le versioni, sia che abbiate i cerali divisi, sia che troviate il mix.

mix cereali al capuccio

Ingredienti (per 3-4 persone):

  • 220 gr di mix di riso basmati, quinoa, grano saraceno (oppure 75 gr di riso basmati bianco, 75 gr di quinoa, 70 gr di grano saraceno)
  • 50 gr di lenticchie rosse decorticate
  • 2 cipollotti
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1/4 di un grande cavolo capuccio appena colto dall'orto
  • 50 ml + 440 ml di acqua
  • olio evo qb
  • 2 foglie di salvia
  • sale fino integrale qb

Preparazione veloce:

In una pentola dal fondo spesso versare un filo d'olio con un po' d'acqua. Aggiungere lo spicchio d'aglio tritato, le foglie di salvia, i cipollotti affettatti finemente e il cavolo capuccio tagliato finissimo. Fare appassire e aggiungere le lenticchie rosse rosolandole per un paio di minuti. Sfumare con 50 ml di acqua. Far assorbire. Versare il mix di cereali (o se li avete separati versare il grano saraceno e la quinoa - dopo averli sciacuqati per bene sotto l'acqua - e 5 minuti dopo versate il riso), far insaporire brevemente mescolando e aggiungere i 440 ml di acqua e un po' di sale. Mettere il coperchio e far cuocere per 15 minuti a fuoco basso. Se sobbolle inclinare leggermente il coperchio. Controllare che l'acqua sia stata assorbita tutta e che i cereali siano ben cotti e nel caso prulungare la cotture per altri 5 minuti. Mescolare e servire caldo.

Con questa ricetta partecipo alla sezione salati del fantatico contest "Felici e curiosi" delle amiche Ravanello e Felicia, che prevede l'utilizzo dei 20 fantastici ingredienti elencati dallo chef Marco Bianchi

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Dei magnifici 20 in questa ricetta ho usato: quinoa, aglio e cipolle, olio evo, fra i cavoli il capuccio, fra i legumi le lenticchie e fra le spezie la salvia.

Alla prossima ricetta!

Fari-zuccata

on Lunedì, 12 Novembre 2012. Posted in cucina

Fari-zuccata

Questa ricetta mi è stata suggerita dall'amica Isa che aveva provato qualcosa di simile, si tratta di una farinata, quindi realizzata con l'uso della farina di ceci a cui viene aggiunta un po' di pasta madre per renderla più digeribile... Ho voluto provarci anch'io inserendo fra gli ingredienti anche la zucca. Ecco quindi la fari-zuccata, dal bellissimo colore arancione, morbida e cremosa!

Ingredienti:

  • circa 50 gr di pasta madre (io avevo un avanzo rinfrescato da 5-6 ore)
  • 200 gr di acqua
  • 100 gr di fatina di ceci
  • 1 rametto di rosmarino (del giardino)
  • 100 gr di zucca marina dell'orto (pesata da cotta)
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • una spolverata di timo
  • olive taggiasche a piacere
  • pomodorini datterini a piacere (i miei erano gli ultimi dell'orto... adesso dovremmo aspettare l'anno prossimo...)

Realizzazione

Cuocete la zucca al forno (o lessatela, potete farlo anche preventivamente, per esempio la mattina, io ho usato un pezzetto di zucca che avevo avanzato da un'altra preparazione). Con una forchetta schiacciatela bene, mangiatevi la buccia e mettete da parte il resto.

Il pomeriggio sciogliete bene la pasta madre nell'acqua, aggiungete gradualmente la farina di ceci e mescolate molto bene in modo da non avere grumi. Aggiungete anche il rametto di rosmarino e mettete ariposare per 3 ore circa.

prima della cottura

Riprendete l'impasto, togliete il rosmarino, aggiungete la zucca schiacciata, l'olio, il sale e il timo e mescolate bene. Versate l'impasto su una teglia con carta forno, in uno strato sottile. Completate con i datterini (o quello che preferitevisto che la stagione dei pomodori è finita) a fettine e le olive. Infornare in forno già caldo a 180° per 30 minuti. Servire calda! Ottima, si scioglie in bocca!

appena sfornata

Con questa ricetta partecipo al contest di Staffetta in cucina: Zucche alla riscossa

Zucche alla riscossa

Ah, logicamente la ricetta partecipa anche alla raccolta del mese di novembre di Salutiamoci con la zucca come protagonista, ospitato da La via Macrobiotica.

salutiamoci300

 

 

Giornata uggiosa, pozzanghere e finocchi gratinati coccolosi dall'orto

on Sabato, 03 Novembre 2012. Posted in all'aperto

Giornata uggiosa, pozzanghere e finocchi gratinati coccolosi dall'orto

Giornata uggiosa oggi: il panorama è costantemente uguale a quello che vedete sopra, alle 8.00 di mattina, a mezzogiorno, al pomeriggio... nebbiolina che si intensifica la sera. Non freddo, ma con quel umidità fastidiosa che ti entra nelle ossa e ti fa desiderare di stare al calduccio davanti al camino o a impastare il pane... 

Invece le bimbe non sono d'accordo: per loro stare in casa è una tortura... d'altronde anche l'autunno offre dei fantastici divertimenti a costo zero e proprio davanti a casa! e allora dopo un giretto a fare un po' di spesa di finocchi, cavolo rapa, insalata iceberg, radicchio di Treviso e peperoncini nell'orto, munite di stivaletti si va a pozzanghere!

pozzanghere2pozzanghere1

Eh, si, confessatelo anche voi: quanto è divertente saltare nelle pozzanghere? Non è il sogno di ogni bambino (e adulto)? sentire l'acqua fare Splash e vederla schizzare ovunque... va quasi di pari passo con il camminare fra le foglie secche e sentirle scricchiolare! dite che non è cosa da insegnare ai bimbi che altrimenti si inzaccherano tutti? :-) A che servono gli stivaletti?

pozzanghere3

Nelle pause un po' di esplorazione a scoprire queste fantastiche perle tessute dai ragni e le foglie secche!

ragnatela2

foglie

Dopo un'ora buona passata "a pozzanghere", all'opera per un piattino veloce e coccoloso che le bimbe adorano: i finocchi gratinati con taaaaantaaaaa besciamella! Logicamente veg-besciamella!

Finocchi gratinati

finocchiingredienti:

  • 2 finocchi (direttamente dall'orto)
  • 500 ml di brodo vegetale
  • 2 cucchiai colmi di farina di riso bio
  • olio evo q.b 
  • sale fino integrale
  • noce moscata
  • cannella
  • lievito alimentare in scaglie

Dall'orto al forno!

Lavare bene i finocchi ed evenutalmente togliere le foglie più esterne se sono fibrose (potete tenerle per farci un brodo), tagliarli a spicchi e disporli su una teglia da forno.

Mettere a bollire il brodo vegetale, quando è caldo, ma non bollente, aggiungere la farina di riso e mescolare bene. Coprire e lasciar bollire, vedrete che la salsa addenserà velocemente. Spegnere il fuoco, aggiungere un filo di evo, una spolverata di cannella, una grattuggiata di noce moscata, un pizzico di sale se serve. Mescolare, coprire e lasciare riposare 5 minuti.

Salare leggeremente i finocchi, ricoprirli con la veg-besciamella, cospargere di lievito alimentare in scaglie e finire con un filo di olio evo. 

Passare in forno caldo a 180° per una mezzora. Lasciare in forno a fuoco spento per 10 minuti e servire...

finocchi gratinati

Come procedono le vostre giornate uggiose?

Gnocchi di zucca

on Giovedì, 01 Novembre 2012. Posted in cucina

Gnocchi di zucca

salutiamoci300Oh, bene, siamo all'1 novembre, e nell'ambito dell'iniiativa Salutiamoci protagonista del mese sarà la zucca! Chi mi segue da tempo sa che la adoro e mi piace infilarla ovunque e qui dentro si trovano tantissime ricette che la prevedono. Tra la'ltro ho anche la fortuna di avere le zucche direttamente dall'orto di casa (piantiamo i semi che teniamo di anno in anno). La varietà che abbiamo è decisamente poco conosciuta, si tratta della zucca marina, verde esternamente e tutta grumosa. Io la consumo tutta, buccia compresa: buonissima!

Un sacco di proprietà possiede la zucca! Cito da "La via macrobiotica" che ci ospita questo mese:

"I semi hanno proprietà diuretiche, antinfiammatorie, sedative, rilassanti, vermifughe e possono alleviare le infiammazioni della pelle e prevenire le disfunzioni delle vie urinarie.Vanno fatti seccare, si toglie la pellicina esterna e si mangiano crudi oppure tostati in forno o in padella. La buccia contiene un potente antifungino che la zucca usa per proteggersi dai fughi. Sembra che questa sostanza “antifungo” sia attiva contro 10 tipi di funghi dannosi per la nostra salute, compresa la Candida albicans. Alcune varietà hanno una buccia molto sottile che “si lascia mangiare”. Basta spazzolare la buccia della zucca con una spugnetta di cocco prima di tagliarla e poi lavarla bene. Ovviamente non tutte le preparazioni si prestano ad utilizzare anche la buccia. Una vellutata dal bel colore arancio va fatta solo con la polpa, ma la zucca al forno è perfetta. Basta tagliare le fette di zucca con la buccia e infornarle. ...  E’ perfetta quindi per tutti i problemi legati allo stress, alla tensione e all’ansia, come insonnia, fame nervosa e anche la voglia di dolci. A livello energetico nutre lo stomaco, il pancreas e il sistema immunitario. Non è un caso che la natura la metta a nostra disposizione proprio in questo periodo….quindi dateci dentro con la zucca!"

Quindi per iniziare bene vi ripropongo la facilissima ricetta degli gnocchi di zucca semplicissimi da fare anche assieme ai bimbi.

2011 1023017Gnocchi di zucca

Ingredienti:

  • zucca (quantità a piacere) - io ne preparo circa mezzo kg
  • farina tipo 2 - al massimo 100 gr
  • olio evo
  • qualche foglia di salvia
  • sale fino integrale qb

Facilissima esecuzione!

Cuocere la zucca al forno tagliata a fette (con tutta la buccia), magari mettendo un foglio di carta forno sopra in modo che non si secchi. Una volta cotta con la forchetta schiacciatela bene, tenendo da parte la buccia che può essere un buon spuntino o usata per altre preparazioni. Aggiungere un po' di farina e mescolare fino ad ottenere un composto solido che rimarrà comunque un po' appiccicoso. Non aggiungete troppa farina altrimenti diventeranno troppo compatti e pesanti. Tenendo il piano ben infarinato formate dei serpentoni e tagliateli a pezzzetti, schiacciandoli leggermente. 

2011 1023020

Nel frattempo mettete a bollire una pentola con acqua leggermente salata. Preparate una padella con olio evo e salvia. Man mano che gli gnocchi sono pronti versateli nell'acqua bollente ed estraeteli quando vengono a galla tuffandoli nell'olio caldo insaporito con la salvia. Fate saltare in padella per un paio di minuti e sevite subito!

gnocchi

 

 

Orteggiando in autunno

on Mercoledì, 17 Ottobre 2012. Posted in orto

Primizie autunnali

Orteggiando in autunno

E' idea comune che l'orto sia un'attività prettamente primaverile ed estiva, invece noi da da un paio d'anni abbiamo con piacere cominciato a seguirlo anche in autunno e parzialmente in inverno, con grandi soddisfazioni! Intanto ci sono molte meno erbacce da togliere, poi non c'è bisogno di irrigare, inoltre si ha il vantaggio di avere ancora fresche alcune verdure estive e nel contempo le prime varietà autunnali, vere e proprie primizie! Diversamente da molti conoscenti non eliminiamo le piante estive a fine agosto o in settembre, bensì le lasciamo lì finchè non si seccano da sole, anche se la produzione sarà ridotta, quello che produrranno sarà comunque un dono gradito, spesso una sopresa ritrovata sotto le foglie mezze secche! E infatti in questo periodo stiamo ancora consumando i pomodori e i pomodorini freschi appena colti (anche se questi ultimi sono pochini e se passa Elena non fanno in tempo ad arrivare in cucina!). E poi qualche zucchina, fresca e dolce come le prime della stagione... ma soprattutto, come anticipavo le melanzane (lunghe e striate le due varietà che avevamo piantato) e i peperoni ci hanno decisamente sorpreso fruttificando più ora che in piena estate. 

melanzanepomodori2

zucchinapeperone

Ad accompagnare queste verdure estive i primi frutti delle piantine trapiantate a ferragosto: i finocchi sono pronti da cogliere, i capucci anche (già mangiato il primo)...

finocchi2capuccio

e anche i cavoli rapa... i cavoli che? Eccone uno qua sotto fra le mani di Elena!

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Si tratta di un cavolo con una sorta di ingrossamento esterno a forma di rapa, lo avevo già assaggiato lo scorso anno grazie al gas: si mangia sia cotto che crudo, ha un sapore simile ai broccoli ma molto più delicato, direi tipo i gambi dei broccoli. A noi è piaciuto moltissimo e non trovandosi facilmente in giro abbiamo deciso di piantarlo nell'orto!

A fargli compagnia altre crucifere: il broccolo, il cavolfiore e il fiolaro (questo ve l'avevo presentato lo scorso anno gratinato) per i quali però c'è ancora un po' da aspettare! Così come per i vari radicchi che si stanno chiudendo, ma hanno bisogno di un po' più freddo...

radicchio

Man mano che le piante estive seccheranno le toglieremo e sistemeremo il terreno in vista della primavera!

Nel frattempo il lavoro da fare è la sistemazione della legna nei bancali (fondamentale per chi come noi non ha una caldaia ma un termocamino ad acqua come unica fonte di riscaldamento invernale...): una bella attività a cui piace partecipare anche alle bimbe!

E ci si può giocare come se fossero grandi costruzioni!

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E quando si è stanche, molto più interessante della tv, è stare a guardare il papà e il nonno che lavorano, comodamente sedute su due "poltroncine" legnose!

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A fine giornata legna sitemata e questo il raccolto dell'orto!

raccolto

Niente male per essere oltre la metà di ottobre in pianura padana!

Vi lascio a questo punto con una ricettina zupposa per il cavolo rapa: in queste serate finalmente un po' più fresche è quello che ci vuole! E' anche una ricettina riciclosa, fatta con gli avanzi, nel senso che normalmente si usa la parte "a rapa" e si buttano le foglie. Io ho usato a crudo il resto del cavolo in insalata (ottimo tagliato sottile con la mandolina con pomodori a spicchi o con il sedano rapa o le carote sempre tagliati con la mandolina) e condito con limone, semi di sesamo, semi di papavero, olio evo e un pizzico di sale.

cavolorapa

Zuppa cremosa di cavolo rapa 

Ingredienti (per 3-4 persone):

  • 1 cipolla bianca (dell'orto)
  • 1 carota (bio)
  • olio evo 
  • la parte fogliosa di 2 cavoli rapa
  • 1/4 di cavolo rapa
  • 1 litro d'acqua
  • 150 ml di fave secche 
  • 50 ml di piselli secchi
  • sale integrale fino qb

broccoli

Come procedere:

Far rosolare in poco olio e un po' d'acqua la cipolla e la carota tritate finemente, aggiungere le foglie di cavolo rapa e il pezzo di cavolo rapa tagliati a pezzetti e far rosolare. Versare i piselli e le fave secche e farli insaporire con le verdure messcolando. Aggiungere il litro d'acqua e far cuocere per 50 minuti. Frullare il tutto, aggiustare di sale e servire eventualmente con un filo d'olio. Buonissima!

E scusate seper una volta non ho la foto del piatto finito... ma è stato spazzolato prima che mi venisse in mente di fotografarlo! :-)

E voi fate l'orto in inverno? Conoscete il cavolo rapa? Come lo preparate?

 

 

"Facciamo il pane!" a Bovolenta e uno strudel salato castagnoso

on Mercoledì, 17 Ottobre 2012. Posted in all'aperto

Arrivo dopo qualche giorno a raccontarvi del bellissimo laboratorio "Facciamo il pane!" per bambini (ma con grande partecipazione anche degli adulti genitori!) che con l'associazione Al ritmo del Tam Tam che getisce il gas Calesebassa di cui faccio parte, abbiamo organizzato a Bovolenta domenica scorsa in occasione della fiera. Già proposto anche l'anno scorso, quest'anno è stato un vero successo con quasi 30 bambini partecipanti in 3 turni che si sono dati da fare a preparare la loro pagnottina di pane lievitato naturalmente.

Prima di tutto l'incontro con le farine, bianche, gialle, beige, a puntini neri... da vedere, annusare...

annusare

toccare... (più fini, sabbiose, granulose...)

toccare

Poi l'incontro con la pasta madre, anche questa un'esperienza sensoriale multipla! Hanno potuto vederla, toccarla, annusarla e alcuni hanno voluto anche assaggiarla...

toccarepastamadre

E finalmente il tanto atteso momento dell'impasto con mani di grandi e piccini che si intrecciano ( qui vedete che avevamo una collaboratrice d'eccezione: l'amica Elena, alias Nadir)

impastare

Impasti appiccosi e ben caldi!

scaldare

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Sempre splendidi i bambini con la loro curiosità e i loro modi! 

salutiamoci300Alla fine di questa bella mattinata mi è avanzata un po' di pasta madre, meno di 2 etti, stanca li avevo depositati in frigo, in vista di un uso successivo, perchè non mi piace buttare nulla! Era bella in forma infatti è traboccata dalla ciotola richiedendo un suo rapido uso e così ne è nato questo strudel salato ricicloso dal sapore autunnale, infatti ho voluto arricchirlo con la farina di castagne. E così ne è nata anche una rcettina adatta a "Salutiamoci" di questo mese che vede come protagoniste proprio le castagne! Ci ospita il blog Kitchen Bloody Kitchen. Nel ripieno la salsa è realizzata col kefir di soia colato e le melenzane che l'orto quest'anno ci ha regalato copiose anche in questo mese, e quindi in questo caso sono di stagione!

Strudel salato castagnato

ingredienti:

per la frolla: 

  • 190 gr di pasta madre avanzata (non rinfrescata)
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 60 gr di siero di kefir di soia (o di siero di yogurt colato)
  • 100 gr di farina di castagne
  • 30 gr di farina tipo 2 (valutare se servono)

per il ripieno:

salsa di kefir di soia:

melanzane:

  • 2 melanzane lunghe dell'orto
  • salsa shoyu
  • olio evo qb
  • 1 spicchio d'aglio
  • 2 foglie di salvia

All'opera!

Per prima cosa dovete avere la pronto il kefir (o lo yogurt) colato, che io tengo spesso pronto in frigo in modo da non esserne mai sprovvista! Quindi mettete a colare in un telo o canovaccio o garza spessa (mi raccomando lavata con sola acqua, senza ammorbidenti e profumi vari) il mezzo kg di kefir di soia o lo yogurt. Basterà versarlo sul telo, legarlo ben stretto e appenderlo in frigo con sotto una ciotola su cui far sgocciolare il siero che non va buttato! Il giorno dopo aprite il vostro canovaccio e vi ritroverete con una sorta di formaggio spalmabile. Passatelo in una ciotola, aggiungete l'olio, il sale e le spezie e mescolate bene in modo da avere una bella cremina. Assaggiate per valutarne il gusto. Mettete da parte in frigo.

Per seconda cosa preparate la frolla. Sciogliete il vostro avanzo di pasta madre nel siero di kefir (o di yogurt), aggiungete l'olio, il sale e la farina di castagne. Impastate bene eventualmente aggiungendo la farina tipo2 se l'impasto dovesse essere troppo appiccicoso. Se annusando vi sembra che l'impasto sia troppo acido potete aggiungere una punta di bicarbonato, mi raccomando poco!

Fate una palla e mettetela a riposare coperta a temperatura ambiente per un'oretta.

impasto riciclato

Nel frattempo preparate le melanzane, tagliandole a pezzetti (cubetti). In una padella in ceramica mettete un filo d'olio, un po' d'acqua, un paio di cucchiai di salsa shoyu, le due foglie di salvia e lo spicchio d'aglio tritato. Fare soffriggere per qualche minuto. Aggiungere le melanzane, coprire e lasciare andare finchè le verdure saranno tenere. Aggiustare di sale. Lasciare raffreddare.

Passata l'ora riprendere l'impasto e stenderlo col mattarello su carta forno. Spalmare la superficie col farmaggio di kefir

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e successivamente versare le melanzane. Prestando attenzione alle manine delle birbe golose e aiutandosi con la carta-forno arrotolare lo strudel

arrotolato

e chiuderne le estremità.

chiuso

Accendere il forno a 180°, quando è in temperatura infornare per 30 minuti.

Servire tiepido. Ecco la fetta!

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Avevo delle riserve sul gusto che avrebbe avuto il formaggio di kefir una volta cotto, invece ho dovuto ricredermi, proprio buono! e la farina di castagne da un tocco decisamente autunnale! A presto una nuova ricetta con le castagne!

 

 

Pensieri e colori d'autunno

on Lunedì, 15 Ottobre 2012. Posted in all'aperto

Pensieri e colori d'autunno

Decisamente una stagione che amo l'autunno... le giornate più corte che alternano la pioggia al quel sole dalle tonalità dorate, vedere giorno dopo giorno cambiare il paesaggio e i frutti dell'orto, le ombre farsi più lunghe, l'erba ancora verde, ma le foglie che cominciano a ingiallire. La società ci vorrebbe incuranti  dell'alternarsi delle stagioni, invece il nostro corpo ci invita a prepararci all'inverno mentalmente e fisicamente. Le belle giornate da dedicare a godersi il sole, a raccogliere e mettere via frutta e verdura e quelle piovose da passare tranquillamente a casa. Ed ecco la cucina dominata dall'arancione della zucca

zucca

(questa era la prima zucca del nostro orto

pane zucca

trasformata in questo bel pane morbido alla zucca)

dal marrone del pane alla segale (questo è uno dei panini realizzati con la ricetta per le "puces de siara" di Francesca)

pane segale

e dalle molteplici tonalità della frutta secca

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(e qui c'è lavoro per tutti: raccolta, sbucciatura - eliminazione del frutto -  seccatura al sole del seme, rottura del guscio e se si vuole pelatura per averle belle bianche!)

dall giallo e rosso delle mele

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E quest'anno dal meraviglioso viola delle melanzane, lunghe scure o striate che ci hanno sorpreso fruttificando più adesso che in estate!

melanzane

Viola che ben si abbina al colore dei bellissimi cespugli di settembrini

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All'aperto adoro soffermarmi a guardare gli alberi colorati e calpestarne le foglie cadute secche. Periodo introspettivo. Accorcio lo sguardo, sto attenta ai dettagli: anche in montagna mi soffermo a guardare i tronchi degli alberi, le cortecce, i funghi, gli ultimi piccoli fiori. Non più grandi paesaggi e cieli tersi.

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E dopo la pioggia, le gocce illuminate dal sole rendono tutto più bello!

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LaMelaELaFarfallaE in linea con questo periodo dell'anno con le bimbe stiamo “leggendo” questo belissimo libretto sull'alternarsi delle stagioni e sui cambiamenti di stato: "La mela e la farfalla" di Enzo e Iela Mari ed. Babalibri.

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Privo di parole, bastano le immagini leggibili anche dai più piccoli. Piccolo capolavoro di un'artista che parte dall'idea che "il pensiero dei bambini piccoli proceda per associazione. «Vorrei attirare l’attenzione sulle forme in relazione al bombardamento delle immagini prodotte dalla televisione» diceva già nel 1968! Senza dubbio una visione dei libri per l’infanzia totalmente all’avanguardia."

In autunno il bruco si chiude un po' alla volta nel suo baco, mentre attorno le foglie diventano marroni e poi cadono. Si risveglierà farfalla a primavera.

E voi come vi sentite in autunno? Quali i vostri pensieri e colori?


Qui sotto trovate i link agli altri blogger che hanno voluto condividere i loro pensieri e colori d'autunno attraverso la staffetta di Blog in Blog di questo mese. Buona lettura!

 

 

staffetta blogCasa Organizzata - http://www.4blog.info/casaorganizzata

 

Alessia scrap & craft - http://www.4blog.info/school

 

Mamma & Donna - http://www.mammaedonna.info

 

Design Therapy - http://www.designtherapy.it

 

Aline SF Persempremamma - http://persempremamma.blogspot.it/search/label/dibloginblog

 

MOnica e lo scrapbooking

 

http://monicc.wordpress.com/category/di-blog-in-blog/

 

Cristina - http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.it/search/label/Staffetta%20di%20blog%20in%20blog

 

Diario magica avventura - http://lamiadolcebambina.blogspot.it/

 

Pattibum - http://pattibum.wordpress.com/?s=di-blog-in-blog

 

Il mondo di Cì http://ilmondodici.blogspot.it/search/label/staffetta%20blog

 

simona elle - http://www.simonaelle.com/search/label/Staffetta%20tra%20blog

 

Vivere a piedi nudi - http://vivereapiedinudi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

 

Tulimami - http://tulimami.blogspot.com

 

Viaggi e Baci - http://viaggiebaci.wordpress.com

 

Due Mori Travel Blog: www.duemoritravelblog.com

 

mamma studia! http://www.mammastudia.blogspot.it/search/label/staffettadibloginblog

 

cri http://dovegirailsole.blogspot.it/

 

Essenza Burrosa http://curwitchlicious.blogspot.it/search/label/staffetta

 

StelleGemelle http://stellegemelle.com/search/label/di%20blog%20in%20blog

 

fiori e vecchie pezze http://fiorievecchiepezze.wordpress.com/

 

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Frittatine di ceci e cipolle

on Giovedì, 20 Settembre 2012. Posted in cucina

Adesso che Alice ha ripreso la scuola e spesso mangia fuori casa, capita che mi ritrovo a pranzare sola con Elena e non ho voglia di cose troppo impegnative, allora ecco che mi preparo una frittatina velocissima... ma senza uova!  Gli ingredienti "segreti"? La farina di ceci e l'aiuto della piccola apprendista!

Cosa vi serve:

  • qualche cucchiaio di farina di ceci (diciamo 3-4 colmi)
  • acqua q.b. per ottenere una pastella piuttosto liquida (io ne metto circa il doppio in peso della farina)
  • un rametto di rosmarino
  • una cipolla bianca fresca
  • sale integrale fino q.b.
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1 padella antiaderente

Come procedere:

La mattina prima di uscire o anche un'oretta prima di pranzo, mettete la farina in una ciotola e scioglietela con l'acqua. Aggiungete il rametto di rosmarino e mettete a riposare a temperatura ambiente.

Dieci minuti prima di pranzo, riprendete la vostra pastella, eliminate il rametto di rosmarino. Scaldate la padella antiaderente, nel frattempo aggiungete alla pastella un po' di sale, l'olio, la cipolla affettata e fate mescolare al'assistente.

aiutante

Quando la padella è ben calda versate la pastella a cucchiaiate. Lasciate cuocere scoperto finchè è ben cotta da un lato, rovesciate la frittatina con l'aiuto di una spatola e fate cuocere anche l'altro lato.

frittata

Mettete le frittatine da parte man mano ce sono pronto (ci vorrà pochissimo tempo a cuocerle tutte). 

Potete gustarle tal quali accompagnate da una insalata, oppure potete usarle per farcire un panino!

Qua sotto vedete la mia soluzione di panino imbottito con frittata e pomodori freschi dell'orto!

panino frittata

Logicamente i panini li avevo preparati io con la fantastica ricetta di Xcesca della Tana del riccio (Bottoncini al latte e tahin) con l'unica variante che ho usato solo 1 cucchiaino di malto d'orzo nell'impasto anzichè 2 cucchiai di malto di riso, che ho sostituito la farina di farro bianca con farina di farro integrale e che alla fine li ho spennellati con latte di soia. Sono morbidissimi, ideali da imbottire. 

L'altro panino invece era farcito con quello che vedete qui sotto:

melanzane1

ovvero fette di melanzane cotte in padella dopo averle spenellate di olio evo, salsa di kefir di soia e insalata si carote e rucola del giardino.

paninazzi-ripieni

La salsa di kefir la preparate in un attimo: basta avere del kefir colato da 24 ore, a cui aggiungere un cucchiaio di olio evo, 1 cucchiaino di sale fino integrale, il succo di mezzo limone e uno spicchio d'aglio tritato fino. Mescolare bene il tutto e tenere al fresco fino al momento di servire. Logicamente potete farla anche con lo yogurt colato.

Ottimi anche da portarsi fuori casa per pic-nic, gite in montagna, pranzi veloci a lavoro! 

Altre idee per i vostri paninazzi gustosi ma sani le trovate da Ravanello Curioso... 

Prima di salutarvi se siete in zona vi invito domenica alla festa delle Associazioni di Piove di Sacco, dove l'associazione Al ritmo del Tam Tam che gestisce il gas Calebassa di cui faccio parte sarà presente con un banchetto e all'ora di pranzo col punto ristoro sotto la pescheria. La mattina alle 10.30 è in programma un laboratorio per i bambini dai 3 ai 10 anni sul pane con la pasta madre dove ci sarò anch'io. I bambini impasteranno e porteranno a casa il loro panino da cuocere e per i genitori che lo vorranno sarà possibile portare a casa un po' di pasta madre. Nel caso prenotatevi il vostro pugno facendomelo presente qui sotto! E poi possiamo pranzare in compagnia con i cibi sani, a km 0 (o del commercio equo) e biologici preparati dai volontari dell'associazione con gli ingredienti acquistati attraverso il gas. 

 

 

 

Tofu e frigitelli

on Lunedì, 10 Settembre 2012. Posted in cucina

Tofu e frigitelli

Una ricettina veloce e gustosissima! Ho "scoperto" questo tipo di peperone rosso e verde grazie al nostro fornitore del gas che quest'anno li aveva nel suo orto e non potevo non provarli. Sono talmente buoni, dolci e gustosi che l'anno prossimo li voglio cercare per il nostro orto!

Ve li propongo per un secondo veramente rapido da preparare e che rende appetibile il tofu anche ai più scettici!

Ingredienti:

  • un panetto di tofu al naturale
  • 2 peperoni frigitelli
  • 1 spiacchio di aglio fresco
  • 3-4 cucchiai di olio evo
  • 3-4 cucchiai di salsa shoyu
  • acqua qb
  • sale marino integrale fino qb

Procedimento:

In una padella ampia in ceramica versare l'olio, la shoyu e lo spicchio d'aglio tritato. Far soffriggere appena. Affettare i peperoni in modo da avere degli anelli. Versarli in padella e lasciarli cuocere a coperchio chiuso. Nel frattempo tagliare a dadini o strisce il tofu. Versarlo in padella e mescolare bene. Aggiungere un po' d'acqua e il sale. Far cuocere a copercio chiuso finchè i peperoni saranno diventati morbidi (basta poco, direi che in 5 minuti sono pronti) e sia assorbita l'acqua. Servire caldo o tiepido.

Peperoncini piccanti

on Sabato, 25 Agosto 2012. Posted in cucina

Peperoncini piccanti

Latitavo dal blog da un po' di giorni causa caldo insopportabile che ci ha fatto scappare appena possibile da casa alla ricerca di un po' di refrigerio e ristoro... dovrei farcela a postare un po' di cosette di questi giorni...

Fra e altre cose avevo da sistemare i peperoncini piccanti che quest'anno l'orto ci ha donato generosamente... anzi continua a donarcene visti quelli che stanno ancora maturando sulle piante! Quest'anno ne avevamo di due tipi: tondi rossi che si possono riempire e lunghi rossi a cornetto (quelli che Elena divertita stringe fra le mani nella foto).

Questi ultimi li ho semplicemente invasati sott'olio (solo extravergine di oliva bio), dopo averli fatti riposare per 24 ore in sale e aceto. Saranno ottimi per condire la pasta e scaldare il freddo inverno.

Quelli torndi invece li ho farciti. Stavolta ho provato ad usare come ripieno il vegrino insaporito con spezie e semi misti.

 

Ingredienti:

  • peperoncini rossi tondi piccanti
  • aceto bianco (1 parte)
  • acqua (2 parti, ovvero il doppio dell'aceto)
  • 500 ml di yogurt di soia
  • 1 c di sale fino integrale
  • 2 C di semi misti (zucca, girasole, sesamo, lino)
  • 1 C di spezie miste tritate (salvia, rosmarino, timo, origano, maggiorana, basilico)
  • olio extravergine di oliva bio

 

Preparazione:

  • peperoncini1
  • Mettere a colare lo yogurt di soia per 24 ore conun cucchiaino di sale fino integrale
  • Pulire i peperoncini, tagliando il gambo e svuotandoli dei semi (usare i guanti!)
  • Far bollire l'acqua a cui è stato aggiunto l'aceto (io ho messo un bicchiere di aceto e due di acqua).
  • Quando bolle versare i peperoncini e farli bollire per 5 minuti.
  • Scolarli e metterli ad asciugare su un canovaccio pulito.
  • Nel frattempo riprendere lo yogurt, aggiungere le spezie e i semi e mescolare bene la crema.
  • Con un cucchiaino riempire i peperoncini piccanti.
  • Prendere dei vasetti puliti e passarli in forno a 130-140° per 15 minuti.
  • Infilare nei vasetti i peperoncini ripieni. 
  • Versare olio extravergine di oliva preferibilmente bio fino a coprire bene tutti i peperoncini.
  • peperoncini2
  • Tappare.
  • Dopo qualche ora controllare che l'olio copra ancora per bene tutti i peperoncini, altrimenti aggiungerne.
  • Serrare i tappi e conservare al buio.
  • Scommetto che saranno buonissimi! Vi riaggiornerò!

Passata di pomodori a 8 mani

on Martedì, 31 Luglio 2012. Posted in cucina

Una delle cose più piacevoli del ritornare a casa dopo un periodo di vacanza estiva in montagna sta nel poter di nuovo contare sul proprio orto che nel frattempo ha continuato a produrre in abbondanza. Anche stavolta non siamo rimasti delusi, in particolar modo da pomodori e pomodorini: guardando l'orto dalla finestra spiccavano come una macchia rossa le piante ricolme di pomodori da raccogliere.

 

Risultato del primo vero e proprio raccolto di pomodori (prima ne avevamo presi giusto qualcuno man mano che arrossiva per mangiarlo tal quale in insalata): due secchi pieni!

 

Urgeva la preparazione di passata!

 

Solitamente “sfrutto” mia mamma che è dotata dell'apposita “macchinetta” per passare i pomodori, visto che lei la prepara per se stessa con quelli del suo orto, le portiamo anche i nostri e lei ce li restituisce invasati sotto forma di passata o pelati. Stavolta non ci è stato possibile visto che da un lato dovevamo riparire per la montagna, dall'altro i suoi non erano ancora pronti, quindi abbiamo pensato di portarci il lavoro da fare al fresco dei monti, dove tra l'altro abbiamo anche più tempo libero.

 

Una serata fra la lettura di una favola e l'addormentamento delle bimbe e la passata era pronta!

 

Il lavoro è poi continuato una volta a casa, con i nuovi pomodori che nel frattempo erano maturati. In tutto questo lavoro potete avvalervi di qualche baldo e giovane aiutante... se chiudete un occhio o anche due sulla condizione finale della cucina!

 

Ingredienti:

 

  • pomodori ben maturi (io ne avevo di misti cuor di bue, ramati, sammarzano) quanti ne volete, meglio se del vostro orto o bio

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Utensili:

 

  • pentola grande

  • passaverdure ( o se l'avete macchinetta per la passata)

  • imbuto

  • vasetti o bottigliette con tappo da sottovuoto (quello che fa click)

  • mestolo

  • pentolino piccolo

  • pentola in cui bollire la passata

  • forno

 

Assistenti:

 

  • 1 piccola birba aiuto riempimento pentole e controllo qualità materia prima

  • 1 birbona controllo qualità prodotto finito

  • 1 assitente forzuto per serrare i vasetti

 

Procedimento:

 

Lavare i pomodori e tagliarli a pezzettoni togliendo la parte più dura vicino al gambo.

 

Passarli alla piccola assitente birba che provvederà a metterli nella pentola grande che deve essere riempita fino a circa metà. Se non ci stanno tutti usate due pentole. La birba addetta alla qualità della materia prima potrebbe occasionalmente fare una prova assaggio o una prova spremitura sul piano cottura o ancora una prova lancio... se volete continuare a lavorare tranquilli senza urli, siate zen e pensate dopo alle pulizie...

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Accendere il fuoco e portarli a bollore. Farli bollire per un po' in modo che si ammorbidiscano e perdano l'acqua, spegnere il fuoco. Aspettare qualche minuto che la polpa si depositi sul fondo e col mestolo togliere l'acqua (mettetela in un pentolino potrete usarla come brodo per prepararci minestre o zuppe).

 

A questo punto subentra la seconda assistente (visto che la prima ormai dorme...) che chiederà di aiutarvi col mestolo o col passaverdure.

 

Passare il tutto al passaverdure (fori medi) o se l'avete con la macchinetta: qui lasciate pure che l'assistente forzuto aiuti la seconda assistente e voi limitatevi a supervisionare.

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Noi pensavamo che sarebbe stato un lavoro lunghissimo, invece tutto sommato il tempo che si impiega è inferiore al previsto. Dovreste ottenere una passata già della giusta consistenza. Se intendete usarla entro breve potete conservarla in frigo e usarla entro qualche giorno aromatizzandola con spezie (io ci metto basilico e maggiorana) e salandola a piacere.

 

Altrimenti, se volete conservare per l'inverno il gusto e il sole dell'estate, accendete il forno a 120-130° e metteteci i vasetti in vetro ben lavati e asciugati all'interno. Lasciateli scaldare per 15-20 minuti.

 

Nel frattempo riportate a bollore la passata e lasciatela bollire per pochi minuti. Non serve che la lasciate molto se avete tolto bene l'acqua col mestolo. In questo modo avrete fatto due bolliture per poco tempo, conservando meglio il gusto dei vostri pomodori.

 

Quando i vasetti sono pronti estraeteli uno per volta dal forno e invasate la passata ancora bollente usando un imbuto e un mestolo. Chiudete col suo tappo e serrate bene. Mettete i vasi a raffreddare capovolti in modo da creare il vuoto. Quando è fredda raddrizzate i vasi ed ecco la vostra passata sempre pronta all'uso che si conserverà per vari mesi!

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Nota: di metodi per fare la passata ne trovate a bizzeffe nel web, io ho usato questa che in linea di massima è la stessa che usa mia mamma da una vita, perdonatemi nel caso riconosceste la ricetta come vostra, fatemelo presente che aggiungo il link.

 

Pan-salato alle zucchine

on Domenica, 01 Luglio 2012. Posted in cucina

Pan-salato alle zucchine

Rieccoci al lunedì e quindi alla pasta madre e alle sue opere... ( a proposito che ne dite della pagina che ho dedicato alle Meraviglie della Gilda?). Oggi vi propongo una cosa diversa dal soltio nata dalla necessità di questi giorni di smaltire un po' di zucchine che gentilmente l'orto continua a produrre in quantità cospicue e che nonostante i regali a vicini e amici continuano ad invadere frigo e tavola!

Dunque ho pensato di farci un pane-salato, non una torta salata, ma proprio un pane con le zucchine all'interno. Non sapevo neanch'io cosa aspettarmi, la ricetta è nata diciamo a caso, man mano che mi veevo gli ingredienti che avo disponibili. Il risultato comunque è piaciuto, ottimo come secondo in abbinamento a delle verdure o a dei legumi, o anche come aperitivo.

Quindi eccoci alla ricetta!

Ingredienti:

150 gr di pasta madre

90ml di siero di yogurt di soia colato

60 ml di latte di avena autoprodotto

100 gr di vegrino (bello denso - colato per 3 giorni)

60 ml di yogurt di soia

2 cucchiai di olio evo

1 pizzico di sale fino integrale

1 grattuggiata abbondante di noce moscata

1 bella zucchina appena colta dall'orto (di circa 2 etti) grattuggiata grossa

erba cipollina tritata

350 gr di farina tipo2

Sciogliere la pasta madre nel siero + latte, aggiungere tutti gli ingredienti liquidie mescolare bene. Aggiugere le zucchine, il sale, la noce moscata e per ultima la farina fino ad ottenere un impasto denso che comunque rimane mescolabile al cucchiaio. Porre il tutto a riposare in frigo nella sua terrina avvolto in un canovaccio pulito. Dopo 12-18 ore estrarre dal frigo, versare in uno stampo da pulm-cake oliato e lasciare lievitare a temperatura ambiente per qualche ora, cfino al raddoppio del volume. Cuocere in forno preriscaldato a 180° ventilato, per 40 minuti.

Come vedete dalla foto, rimane bello morbido, anche per più giorni aggiugno io!

 

 

Albicocche!

on Giovedì, 21 Giugno 2012. Posted in giardino

Albicocche!

Dopo un primo anno senza frutti e un secondo con un solo frutto, quest'anno finalmente abbiamo potuto raccogliere albicocche dal nostro alberello! 

E' stato bello seguirle giorno dopo giorno nella loro crescita, sperare che almeno qualcuna rimanesse attaccata al ramo nelle giornate di vento, vedere le bimbe che le osservano cambiare colore, virando dal verde, al giallino all'arancio vivo! E poi un giorno abbiamo notato che su alcune c'erano delle belle beccate di uccellino, segno evidente che cominciavano ad essere dolci: quindi via alla raccolta!

Siamo usciti verso sera per evitare la calura di questi giorni: entrambe le birbe hanno partecipato alla raccolta spiccandole direttamente dai rami, Elena usufruendo di un passaggio in fascia.

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Ed ecco il nostro piccolo ma soddisfacente raccolto!

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Fiori di zucca ripieni

on Mercoledì, 06 Giugno 2012. Posted in cucina

Golosità primaverili

Ieri nell'articolo di ieri sui piselli e le zucchine vi ho mostrato in nostri primi fiori di zucca e zucchina. Normalmente da noi si mangiano impanati e fritti (e ci sono svariate versioni della pastella): buoni ma rimane poco del gusto dei fiori... Invece quella vi regalo oggi è una ricettina veloce e sfiziosa adatta come secondo piatto o come antipasto o aperitivo. L'unica cosa da fare in anticipo è preparare il vegrino. Ringrazio l'amica Ravanello per il suggerimento di cottura in pentola.

 

Uno o due giorni prima,  mettere a colare lo yogurt di soia (a cui avrete aggiunto un cucchiaino di sale fino integrale) in frigo in un telo pulito. 

 

La mattina uscire nell'orto a raccogliere i fiori di zucca e zucchina quando sono ben aperti. Vanno raccolti quelli che non hanno la zucchina attaccata sotto, a meno che non intendiate raccogliere e mangiare anche la piccola zucchina... si riconoscono bene anche dal tipo di pistillo. Prestare attenzione alle api solerte che a quest'ora stanno svolgendo il loro lavoro sui fiori. Eventualmente lasciate per loro qualche fiore! :-)

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Già che siete nell'orto raccogliete anche un po' di spezie fresche: basilico, rosmarino, timo, maggiorana, origano...

Portate tutto in casa e lavate accuratamente.

 

2012 0605010Aprite il telo dello yogurt e trasferitelo in un piatto. Tritate le spezie finemente e aggiungetele al vegrino, assieme ad un filo d'olio. Mescolate bene.

Prendete i fiori uno a uno (attenzione non dovete tagliare del tutto il gambo) e riempiteli di vegrino, arrotolate la punta del fiore e riponetelo su una padella in ceramica.

Proseguite così fino a terminare i fiori.

Cospargete i fiori in padella di pan-grattato e un filo d'olio. Mettete il coperchio alla padella e accendete il gas per qualche minuto, finchè la padella sarà ben calda. Spegnete, lasciate altri 3-4 minuti nella padella calda e servite.

Una delizia!

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