in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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cucina

Pane con le trebbie

on Venerdì, 11 Maggio 2012. Posted in cucina

e focaccia e torta già che c'ero! :-)

Pane con le trebbie

Finalmente trovo l'occasione per scrivere qualcosa anche dell'autoproduzione di birra della quale si occupa da un po' di anni il maritone! Personalmente non la seguo molto, so che normalmente usa dei kit già pronti ai quali aggiunge malto e/o zucchero (io gli procuro quello integrale di canna del commerico equo) che poi mette a fermentare in un "bussolotto", il risultato è molto buono, si ottengono delle birre artigianali con doppia fermentazione (la seconda avviene in bottiglia) e con aromi e gusti decisamente diversi dalle solite birre in lattina. Stavolta però è riuscito a coinvolgermi anche nella preparazione, infatti non si trattava del solito kit, ma di uno composto dalla materia prima, ovvero i malti macinati (orzo spezzato), malto in polvere e luppolo secco e un'appassionata di fermentazioni non poteva esimersi qunatomeno dallo spiare il procedimento! Una volta trovati dei pentoloni da strega eccoci a mescolare strani intrugli per arrivare alla fine a mettere a riposare nel fermentatore sta brodaglia che poi darà origine alla birra!

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Per berla ci vorranno dei mesi, nel frattempo, ci sono rimasti degli scarti, ovvero le trebbie d'orzo, che non sono altro che i residui dei malti macinati messi in infusione nell'acqua bollente: ho subito messo le mani avanti specificando che non andasero buttate, perchè avevo in mente di farci il pane come avevo letto da qualche parte sul gruppo della pasta madre!

E alla fine è rimasta una terrina di trebbie che hanno dato origine ad un pane molto rustico, più che integrale. Poi mi sono fatta prendere la mano e ci ho fatto anche una focaccia e anche una torta e infine ne ho congelate perchè ho in mente di farci un'altro paio di cosette... nel caso vi aggiornerò!

Vi lascio le ricette di tutto, così se qualcuno si trovasse ad avere fra le mani le trebbie sa come usarle!

Vi anticipo che ho usato poca pasta madre, perchè le temperature cominciano ad alzarsi e la lievitazione altrimenti sarebbe stata troppo veloce, se fate la stessa ricetta in pieno inverno potete usare anche un po' più pasta madre.

 

Pane alle trebbie

ingredienti:

150 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima

300 gr di acqua

8 cucchiai colmi di trebbie d'orzo

4 cucchiai colmi di farina integrale d'orzo

2 cucchiaini rasi di sale fino integrale

10 cucchiai colmi di semola rimacinata di grano duro

7 cucchiai colmi di sfarinato integrale di farro

1 cucchiaio d'olio

Impastare tutti gli ingredienti eccetto il sale che va aggiunto a metà dell'impasto e l'olio che va aggiunto per ultimo.

Mettere la palla a lievitare coperta per 4 ore. Fare un giro di pieghe e lasciare riposare per mezzora, fare un secondo giro di pieghe e dare la forma. Mettere a riposare un'oretta coperto.

Accendere il forno a 250° statico con pentolino d'acqua. Infornare per 10 minuti a 250° e succesivi 40 minuti a 200°.

Ecco qua il pagnottone affettato, molto morbido e leggermente umido!

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Focaccia con le trebbie

ingredienti:

150 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima

200 gr di acqua

3 cucchiai di olio evo

1 cucchiaino di sale fino integrale

5 cucchiai colmi di trebbie d'orzo

2 cucchiai colmi di farina integrale di orzo

5 cucchiai colmi di sfarinato integrale di farro

5 cucchiai colmi di farina tipo 2

Ho mescolato tutto fino ad avere un impasto molto idratato che ho messo a riposare in frigo per 8 ore.

Tolto dal frigo l'ho steso grossolanamente e lasciato a lievitare a temperatura ambiente per 2 ore.

Ho spennellato con un'emulsione di acqua e olio evo, condito con pomodori ciliegini tagliati a metà, spezie varie tritate e sale grosso.

Infornato per 30 minuti a 200°.

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Torta con le trebbie

Per farla sono partita dalla ricetta della torta all'orzo che mi aveva dato Silvia delle Barbarighe, logicamente l'ho stravolta (anche perchè avevo qualcosina da smaltire...), quindi ve la riporto qua!

ingredienti:

350 gr di farina tipo2

50 gr di farina integrale d'orzo

5 cucchiai colmi di trebbie d'orzo

200 gr di zucchero di canna integrale

60 ml di olio di girasole spremuto a freddo

170 ml di siero di yogurt colato aromatizzato all'orzo (avanzato dai cup-cakes di domenica)

330 gr di acqua su cui avevo sciolto dell'orzo solubile

1 cucchiaino di bicarbonato

mezza bustina di cremor tartaro

un cucchiaino di cannella

un pizzico di sale

1 cucchiaio di aceto di mele

Mescolare lo zucchero con l'olio e aggiungere via via tutti gli ingredienti tenendo per ultimo l'aceto.

Versare in una teglia con carta forno e cuocere in forno caldo a 180° per un'ora.

 

Siccome era tanta è stata anche riciclata in versione "simil-sacher", mettendola a strati con farcitura interna di marmellata di frutti di bosco e ricoperta di cioccolato fuso (è sempre quello avanzato dall'uovo: basta romperlo a pezzetti, metterlo in una tazza e posizionare la tazza al sole: in mezzora sarà bello sciolto pronto per essere spennellato sulla torta!)

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Noi siamo stati soddisfatti di quest'opera di riciclaggio, spero che le ricette vi siano piaciute! :-)

 

 

Salutiamoci: mangiare bene per stare bene - fave e/o piselli

on Domenica, 06 Maggio 2012. Posted in cucina

Mezzelune con ripieno di baccelli di piselli

Ho letto di questa interessante iniziativa su "La tana del riccio" e mi è subito piaciuta per chè coniuga il buon mangiare con la salute.... spesso ci si sente dire che un cibo buono non può essere anche sano, invece con questa iniziativa si vuole dimostrare il contrario!

L'iniziativa nasce da questi tre blog Briggi'sHomeGalline2ndLife e StellaDiSale

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In pratica si tratta di un contest molto particolare, che prende spunto dal menù elaborato dall'Istituto dei tumori di Milano che a Cascina Rosa si occupa da anni di prevenzione dei tumori tramite l’alimentazione. Vi riporto parte di quanto scrive StellaDiSale:

La sfida è cucinare qualcosa di buono, bello e soprattutto sano. Scoprire nuovi ingredienti, approfondire la conoscenza del rapporto tra cibo e salute, affinare il gusto, evitare scorciatoie industriali, sperimentare, rispettare l’ingrediente nella sua stagionalità.
Seguire le indicazioni dei medici che si occupano di prevenzione di tumori e altre malattie gravi senza mai pensare che questo sia mortificante e triste, anzi, al contrario, pensando che sia prima di tutto un atto d’amore verso se stessi e poi verso chi ci sta vicino e mangia quello che cuciniamo.

Il gioco è semplicissimo.

Ogni mese (il primo giorno del mese) il blog ospitante (che questo mese è StellaDiSale) fa un post e lancia un ingrediente.

Chiunque può partecipare con una ricetta, c’è tempo fino a fine mese.

Non si vincono premi, non ci sono gare, non ci sono sponsor.

 

A fine mese si fa la raccolta delle ricette.Cos’ha di diverso dai soliti contest a tema?
Che bisogna seguire le indicazioni di questa tabella, dove ci sono tre colonne: gli ingredienti non permessi, gli ingredienti permessi ma non consigliati, gli ingredienti consigliati.

Quindi no a cereali raffinati, zuccheri, carne, latte ... 

 

2012 0428037Insomma a pennello con la mia cucina, infatti appena ho visto la tabella e l'argomento del mese, ovvero fave e/o piselli, ho subito ripensato alle mezzelune che io e la piccola Alice abbiamo preparato qualche giorno fa!

Avevo letto da qualche parte (purtroppo però non ricordo dove...) come preparare i baccelli dei piselli per farne una salsina e me l'ero mentalmente archiviato per farlo non appena avessi avuto i piselli freschi fra le mani...

Ed eccoli arrivati con l'ordine del gas della settimana scorsa (i nostri sono in fiore... dovremmo aspettare ancora qualche settimana...) e quindi ecco l'occasione di provare questa ricetta dove non si butta via niente!

Ah, piccola nota: importante che i piselli siano bio per evitare di mangiarci anche una serie di veleni...

Ed eccoci allora alla ricetta: mezzelune ripiene ai baccelli.

ingredienti per il ripieno:

ingredienti per l'impasto:

  • 125 gr di semola di grano duro biologica
  • 75 gr di farina semintegrale tipo 2 biologica macinata a pietra 
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 100 gr di acqua
        •  
        • Per prima cosa bisogna logicamente sgranare i piselli, cosa che può essere fatta in piacevole compagnia delle birbe, stando attente che non mangino tutto!
        • Anzichè buttare le bucce, si toglie il gambo (la parte dura) e il filamento interno e si lavano bene.
        • Poi si mettono a bollire in acqua leggermente salata per 10 minuti (devono restare verdi).
        • Si scolano e si passano al passaverdure fine, con pazienza, fino ad ottenere una purea di un bel verdone, come quella che vedete qua sotto:
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        • A questo punto si aggiunge lo yogurt di soia colato a cui è stato aggiunto un cucchiaino si sale. Si mescola bene il tutto e si passa all'impasto.
        • Si mescolano le farine e il sale, si aggiunge l'acqua e si impasta fino ad ottenere una palla liscia. 
        • Si stende il più sottile possibile col mattarello e si ricavano dei cerchi (noi abbiamo usato un bicchiere).
        • 2012 0429004
        • Su ogni dischetto si mette una noce di ripieno e successivamente si piegano a metà, chiudendo i bordi con i rebbi di una forchetta.
        • 2012 0429006
        • Una volta pronti basta cuocerli in acqua bollente per 5 minuti.
        • 2012 0429009
        • Noi li abbiamo serviti conditi con un po' del ripieno che era avanzato sciolto in poco olio evo.
        • 2012 0429011
        • Se non avanza ripieno secondo me sono ottimi anche semplicemente con l'olio: gusto delicatissimo e molto particolare.
        • Spero che la ricetta vi sia piaciuta, a noi molto e ci siamo anche divertite a prepararla... ma se non avete tempo/voglia di fare le mezzelune, provate almeno la salsa che può essere usata anche per condire la pasta o sulle bruschette!
        •  
        • Aggiornamento: qui da Stella potete trovare tutte le ricette che hanno partecipato nel mese di maggio, scaricabili anche in pdf!

 

 

Cup-cakes della domenica mattina

on Domenica, 06 Maggio 2012. Posted in cucina

Domenica mattina piovosa = doversi inventare qualcosa per tenere occupate le bimbe senza che si accapiglino troppo + preparare qualcosa di sfizioso per il pranzo

Ecco che si affaccia alla mente una golosità che ho visto sul blog di Xcesca, la tana del riccio, ovvero i cup-cakes al caffè... 

Decisione presa, logicamente userò il caffè d'orzo visto che li mangeranno anche le bimbe!

Ho già pronto in frigo lo yogurt colato a cui avevo aggiunto l'orzo solubile!

Prepariamo tutti gli ingredienti e vià, con l'assemblamento, ingredienti solidi, ingredienti liquidi, mescoliamo e versiamo nei pirottini.

Già che ci siamo facciamo merenda pulendo bene la terrina! 

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Inforniamo e intanto prepariamo il frosty, aggiungendo allo yogurt colato con orzo il malto. Prepariamo la sac-a-poche...

Dopo 15 minuti ecco sfornate le tortine e attendiamo che si freddino per farcirle!


Ecco Alice all'opera!

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Infine al posto delle noci e dei ciki le bimbe abbiamo decorato con cioccolata fondente, così le bimbe hanno finito lo spuntino... :-)

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Ecco i dolcetti pronti per la sorpresa per papà! Non saranno perfetti ma la mattinata è passata! :-)

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Prova assaggio superata! Molto delicati, anche il papà ha apprezzato! 

 

La ricetta la trovate in originale col caffè qui: http://latanadelriccio.wordpress.com/2012/04/28/cupcake-al-caffe-e-noci/

Vi riporto qui la nostra con le piccole modifiche che abbiamo apportato:

ingredienti del frosty:

  • 400 gr di yogurt di soia
  • 2 cucchiaini di orzo solubile sciolti in una tazzina d'acqua
  • 2 cucchiai di malto di riso

La sera prima ho messo a colare lo yogurt a cui avevo preventivamente aggiunto l'ozo solubile. Prima di farcire ho aggiunto il malto di riso e mescolato bene.

 

ingredienti delle tortine:

  • 100 gr farina tipo2
  • 25 gr farina di riso
  • 25 gr di noci sgusciate e tritate
  • 1 cucchiaino di cremor tartaro
  • 1 pizzico di vaniglia
  • 1 pizzico di bicarbonato
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 40 gr di malto di riso
  • 100 gr di caffè d'orzo appena fatto
  • 1 cucchiaino di aceto di mele

Abbiamo mescolato tutti gli ingredienti solidi in una terrina. In una tazza mescolato tutti i liquidi. Aggunto i secondi ai primi e mescolato brevemente. Versato nei pirottini e infornato a 180° per 15 minuti (forno ventilato). 

Una volta freddi abbiamo decorato e riposto in frigo a riposare fino a prima di servire.

 

Menù settimanale

on Mercoledì, 02 Maggio 2012. Posted in cucina

Menù settimanale

E' con grande soddisfazione e gioia che condivido qui sul blog il risultato di un'idea nata nel gruppo su Facebook Genitori Veg, si tratta del menù settimanale.

Non sempre si riesce a pianificare da soli i pasti settimanali, e spesso il dilemma del genitore quando si avvicina l'ora di pranzo è: "oddio, cosa preparo adesso?" e alla fine si aprono frigo e dispensa e si finisce per riproporre le solite cose. Se poi si in fase si transizione verso una cucina più sana, naturale, che ricorra il meno possibile a cibi confezionati e magari senza carne, uova e derivati animali, la questione si fa ancora più complessa, e rischia di scoraggiare... Ed ecco l'idea! Avere un menù che cambi di settimana in settimana, in modo da non annoiarsi, segua la stagionalità dei prodotti e sia bilanciato: ci pensiamo direttamente noi genitori-veg ognuno mettendo a disposizione le sue ricette testate e fornendo anche la lista della spesa per la settimana successiva e il "to do" con il promemoria della cose da fare in anticipo, in modo da non ritrovarsi senza ingredienti. 

Io partecipo con qualche ricetta, inoltre questa settimana ho seguito quasi tutte le ricette proposte, che secondo me sono facili, veloci e gustose!

Provateci anche voi! Scoprirete che mangiare vegano non è così difficile come sembra, è gustoso, sano e soprattutto non monotono!

Per visionare il piano settimanale della settimana prossima, le singole ricette e la lista della spesa in pdf, cliccate qui:

http://www.genitoriveg.com/menu-dal-7-maggio-al-13-maggio-2012

Questo è il mio contributo per la settimana prossima:

teglia di pane e verdure accompagnata da fagioli cannellini in umido

Per fare la prima ho usato le tenerissime punte di bietola che sono nate da sole nel nostro orto e avanzi di pane raffermo. 

 

E buona settimana veg!

Focaccia "cristina"

on Mercoledì, 02 Maggio 2012. Posted in cucina

Focaccia

Nell'ultimo mese la Gilda è stata molto impegnata a moltiplicarsi per essere spacciata a svariati nuovi panificatori... come raccontavo tempo fa donare la pasta madre permette di fare delle conoscenze molto interessanti che a volte si trasformano in amicizie. Questo articolo lo dedico a tutte le utlime figlie di di Gilda e ai loro genitori adottivi, ma in particolare a Cristina che mi ha donato un sacco di fantastico sfarinato integrale di farro autoprodotto col suo mulinetto casalingo (l'oggetto dei miei sogni! :-)) e ad Angela e la sua famiglia che ci hanno ospitato a casa loro per il 25 Aprile regalandoci una splendida passeggiata fra i colli Euganei

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e una scorpacciata di ottima pizza fatta in casa!

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Ecco allora la "focaccia Cristina"!

La base è l'ormai collaudata focaccia velocissima al rosmarino, in questo caso nella versione ripiena.

Ingredienti:

  • 200 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 200 mldi acqua
  • 430 gr di sfarinato integrale di farro macinato di fresco
  • 3 cucchiai di olio evo
  • rosmarino tritato
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale

 

per il ripieno:

 

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere 200 gr di farina e mescolare bene. Aggiungere il sale e l'olio e mescolare. Aggiungere la rimanente farina e mescolare bene col cucchiaio di legno e infine aggiungere il rosmarino tritato. L'impasto rimarrà piuttosto molle.

Mettere a riposare in forno spento per 3-4 ore o in frigo per tutta la notte.

Nel frattempo preparare il ripieno tagliando le olive verdi e mescolandole al vegrino.

Riprendere l'impasto e stenderne metà su carta forno grossolanamente aiutandosi con 2 cucchiai. Stendere il ripieno e coprire col rimanente impasto. Rimettere a lievitare per un'ora o 2-3 se il primo riposo era avventuto in frigo.

Accendere il forno a 180° ventilato. Preparare un emulsione di olio evo e poca acqua e mescolare energicamente fino ad ottenere una cremina e spennellarla sulla focaccia. Cospargere di rosmarino tritato, origano, maggiorana e sale grosso integrale (di Cervia).

Infornare per 30-40 minuti.

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Pan-carrè alla segale

on Venerdì, 27 Aprile 2012. Posted in cucina

Pan-carrè alla segale

In questi giorni sto leggendo il libro di Giorilli sul pane, un libro piuttosto tecnico che riguarda sia la panificazione col lievito di birra che quella con pasta madre. Ci sono logicamente delle belle sezioni ricette che prevedono anche l'utilizzo di farine insolite come piace  a me. Purtroppo quasi tutte queste ultime sono realizzate con lievito di birra... come non provare a pastamadrizzarne alcune, specie quelle con la farina di segale che a me piace moltissimo?

E quindi ecco realizzato il pan-carrè di segale, del cui risultato sono stata veramente soddisfatta, sia per il gusto che per la lievitazione che per l'aspetto estetico. 

Per questo pane ho anche fatto tesoro dei consigli che si trovano sul libro della DeLuca nelle ricette di pane alla segale.Inoltre ho anche sostituito la farina 0 con farina bianca di farro.

La lievitazione avviene lunga avviene in frigo, quindi è un pane che potete programmarvi per tempo...


ingredienti:

  • 200 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima (NB: la Gilda è una "densa", solida tenuta un po' più morbida, rinfrescata con farina tipo2)
  • 500 gr farina di segale integrale bio macinata a pietra (del fornitore del gas, "Le barbarighe")
  • 200 gr farina di farro bianca biologica
  • 375 gr latte di soia bio
  • 1 cucchiaio di malto d'orzo
  • 35 gr di olio evo bio
  • 1 cucchiaino di sale integrale fino

Impastare la farina di segale con il latte e il malto e lasciare riposare per mezzora. Aggiungere la pasta madre e scioglierla bene. Aggiungere il sale e l'olio e la rimanente farina (farro), impastando fino ad avere un impasto elastico e consistente - tenete conto che rimarrà sempre piuttosto appiccicoso per via della segale, ma NON aggiungete altra farina.

Mettete l'impasto in una terrina di vetro coperta con uno strofinaccio asciutto, pulito e non profumato, in frigo per 24 ore.

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Il giorno dopo lo troverete così, ben gonfio e morbido, con spaccature in superficie.

Riprendete l'impasto, stendetelo grossolonamente in forma quadrata e fate una piega a portafoglio per fare il filone, riponetelo a lievitare in uno stampo da plumcake oliato. Fate un taglio longitudinale profondo un cm.

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Coprite col solito canovaccio e mettete a riposare in forno spento per 4 ore o finchè ha raggiunto il bordo della teglia. Accendete il forno a 210° statico con pentolino d'acqua sul fondo e quando è in temperatura infornate per 40 minuti. Estraete dalla teglia e rimettete nel forno spento e socchiuso in posizione inclinata. Conservare nel canovaccio. E' rimasto bello morbido per parecchi giorni.

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Mantovanine semintegrali di farro

on Lunedì, 16 Aprile 2012. Posted in cucina

Mantovanine semintegrali di farro

La settimana scorsa sono incappata in alcune foto di panini tipo mantovanine fatti con pasta madre e siccome la forma era molto accattivante mi sono subito messa a cercare come si fanno queste pagnottine... Spiegazioni e ricetta trovate non potevo non provarle, però la ricetta aveva sempre qualcosa che non andava, ovvero prevedeva sempre metà farina bianca 00 e metà manitoba, farine che non uso mai, perchè troppo raffinate e poco nutrienti e per la manitoba perchè spesso proviene da troppo lontano. Decisa la sfida della settimana: provo a farle con il farro e per metà integrali!

Ho iniziato il pomeriggio rinfrescando la Gilda, la sera prima di andare a letto ho preparato l'impasto che ho messo a lievitare in forno spento tutta la notte, avvolto in un canovaccio, la mattina ho preparato le pagnottine che hanno lievitato per altre 3 ore prima di cuocerle.

Ingredienti:

  • 120 gr di pasta madre (rinfrescata da 4-6 ore)
  • 250 gr di farina di farro bianca
  • 250 gr di farina di farro integrale
  • 220 gr di acqua a temperatura ambiente
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1 cucchiaio di malto
  • 1 cucchiaino di sale integrale fino

La sera sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere l'olio, il malto e la farina integrale. Mescolare bene, aggiungere il sale e la rimanente farina fino ad avere una palla morbida, liscia ed elastica, non appicicosa. Mettere a riposare per tutta la notte coperta da un canovaccio.

La mattina riprendere l'impasto, rovesciarlo sulla spianatoia e tagliarlo in 7-8 pezzi. Con ognuno formare una pagnottina seguendo le indicazioni che vedete sotto.

1. stendere grossolanamente con le dita e fare una piega base

2. schiacciare nuovamente con la mano e stendere col mattarello una sfoglia sottile

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3. piegare il lembo sinistro della pasta portandolo verso il centro

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4. piegare il lembo destro portandolo verso il centro

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5. piegare il lembo superiore portandolo verso il centro

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6. piegare il lembo inferiore portandolo verso il centro

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7. tirare nuovamente col mattarello la pasta il più sottile possibile e rifare la piegatura come sopra.

8. ripetere una terza volta la piega solo del lato destro e di quello sinistro

9. arrotolare la sfoglia su se stessa per ottenere la pagnotta

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10. Riporre le pagnottine sulla teglia del forno su carta forno e lasciare lievitare per 3 ore coperte da un canovaccio

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11. Passate le ore accendere il forno a 220° statico con pentolino d'acqua sul fondo. Nel frattempo praticare su ogni pagnotta un taglio verticale da parte a parte

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12. spennellare d'acqua le pagnotte e quando il forno è in temperatura infornarle per 10-15 minuti a 220° più ulteriori 30 minuti a 180°.

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In forno si apriranno lungo il taglio creando la forma della mantovanina.

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Bimba curiosa durante la cottura 

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Questo il risultato... come gusto e consistenza ottime, logicamente più compatte rispetto alle corrispettive con lievito di birra e farine raffinate, ma sempre molto morbide anche 2-3 giorni dopo la preparazione. Crosta bella croccante.

 

Nota sulla lievitazione:

Ero alquanto dubbiosa sulla lievitazione per tutta la notte in forno, conoscendo la mia Pasta madre, temevo che inacidisse, però ho provato lo stesso perchè in fondo in rapporto al totale dell'impasto la madre è poca. In effetti la mattina l'impasto era un po' più acidino del dovuto, cosa che ha lasciato un lieve restrogusto ai panini finiti. Infatti li ho rifatti una seconda volta in montagna, mettendo a lievitare l'impasto in frigo dopo un paio d'ore fuori e lasciandolo riposare un'oretta fuori dal frigo prima di procedere a fare le pagnotte e il risultato è stato migliore. Quindi vi consiglio di usare il frigo se avete una pasta madre molto vivace come la Gilda o di farle la mattina lasciandole lievitare 6 ore fuori dal frigo.

Torta di rose leggerissima

on Sabato, 07 Aprile 2012. Posted in cucina

Torta di rose leggerissima

Spesso quando preparo i cornetti mi ritrovo a non avere più teglie dove riporli, ho quindi pensato di farci dell'altro e da questa necessità è nata l'idea di fare una torta di rose. L'impasto è lo stesso dei cornetti vegani, anche la lievitazione è la stessa, la cosa che cambia è la preparazione finale.

In pratica dopo avere steso la pasta e averla tirata col mattarello come per i croissant, ho versato sopra del cacao amaro in polvere, una spolverata di zucchero di canna integrale e uvetta e ho arrotolato tutto. Ho tagliato a fettine alte circa5-6 cm e le ho riposte una accanto all'altra nella teglia (ho usato una teglia tonda con cerniera). Ho messo a lievitare come i croissant per tutta la notte nel forno spento, coperto da un canovaccio asciutto e pulito. La mattina ho spennellato la torta (che era molto lievitata) con una miscela di latte di riso e malto di riso e ho infornato in forno già caldo a 160° (ventilato) per 35 minuti

A fine cottura ho aperto la cerniera e tolto il bordo, ho spennellato nuovamente con latte di riso e malto e rimesso nel forno spento con anta socchiusa per altri 15 minuti.

A lato potete vedere il bellissimo risultato! L'impasto è veramente soffice e tale rimane per molti giorni...

Con lo stesso impasto e rotolo potete farci anche delle girelle, tipo queste che facevano compagnia ai cornetti!

girelle

Il ripieno lo potete logicamente anche variare in base ai vostri gusti!

Colombata 2.0

on Mercoledì, 04 Aprile 2012. Posted in cucina

Colombata 2.0

La prima colombata, quella di primavera, ha avuto così tanto successo che abbiamo voluto rifarla per la settimana di Pasqua. C'è chi è partito lunedì con i rinfreschi e ha già sfornato le sue colombe e chi si sta adoperando adesso, chi con le ricette già provate chi con nuove ricette trovate in rete o su vari libri. Anche questa volta vi terrò aggiornati e pubblicherò i vari risultati. Quindi se anche voi volete riprovare oppure se la volta scorsa non eravate riusciti a colombare e volete provarci adesso, vi aspetto!

Intanto pubblico la mia colomba, la terza di quest'anno, sfornata ieri notte.

Anche questa volta ho seguito la mia ricetta vegana, visto che le volte scorse siamo stati soddisfatti, ho apportato solo alcune modifiche:

  • ho farcito con cioccolata fondente a scaglie, come richiesto da Alice, anzichè con uvetta
  • ho cambiato nuovamente la glassa
  • ho usato uno "stampo" autoprodotto: avevo terminato gli stampi colomba e allora mi sono ingegnata usando una pirofila in acciaio rettangolare sui cui lati ho messo delle ciotoline di alluminio e poi l'ho rivestita di carta forno

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I tempi di lievitazione sono stati gli stessi delle volte precedenti.

La glassa in questa versione è quella che mi ha soddisfatto di più, eccone gli ingredienti:

  • 1 cuccchiaio di farina di riso
  • 2 cucchiai di zucchero di canna integrale
  • 2 cucchiai di malto di riso
  • 2 cucchiai di farina di mandorle
  • 4-6 cucchiai di latte di riso

Come sempre è un po' scuretta per via dell'uso dello zucchero di canna integrale... ma è molto buona!

Ho decorato anche con delle mandorle, alcune pelate, altre no.

Ho deciso di non metterla a raffreddare testa in giù perchè non mi sono fidata... avevo paura che si rompesse essendo tra l'altro senza stampo. Però l'ho tenuta in verticale ruotandola ogni tanto per 10-12 ore.

Poi l'ho messa nel sacchetto.

Eccola qua pronta da regalare e mangiare: ali un po' ciocciottine, ma risultato accettabile. Adesso manca la prova taglio che farò nei prossimi giorni!

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Aggiornamento del 6 aprile

Questa è un'ulteriore colomba fatta all'ultimo visto che avevo ritrovato lo stampo! Questa volta sono tornata allaversione con uvetta, ho sostituito il succo di mela con succo d'arancia visto che avevo finito il primo, la glassa invece è la stessa della terza colomba.

Mi sembra venuta proprio bellina!

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prima di essere infornata

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Impacchettata!

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Affettata!


E queste sono le foto delle colombe dei partecipanti alla colombata!

 

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Colombina e colomba travestita da panettone di Claudia

nunzia

Colomba di Nunzia

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Colomba di Federica C. prima di essere infornata e appena sfornata

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Colombe di Alessia prima del volo in forno, in volo rovescio e appena sfornate!

lisa

Colombe di Lisa

michela

Colomba di Michela (con la mia ricetta vegan)

sabrina

Colomba al cioccolato di Sabrina

francesca

Lievitatissima colomba vegana di Francesca D.!

elena

La Nina, la Pinta e la santa Maria: le 3 colombe di Elena

 eva

Le due leggiadre colombe di Eva

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Colombe di Nemue Maddy con ricetta con lievito di birra

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4 colombe nere con glassa al cioccolato di Barbara

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Colomba con peche sciroppate di Linda

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Colombe di Antonella

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Colomba tradizionale di Xcesca e la versione "senza" con ricetta vegana di Boscarello

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Colomba di Monica, intera e affettata

tiz

Colomba di Tiz

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Colomba di Beatrice

irene

Colomba di Irene

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Colombe di Isa con mia ricetta leggermente modificata

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Colombe di Mariaelena

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Colomba di Federica G.

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Colomba di Emanuela in stampo autoprodotto

silvia

Colombe di Silvia

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Colomba di Fabiana pronta per il forno

irene

Colomba di Irene

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Colombe di Antonella L.

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Colomba con gocce di cioccolato di Sarah

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E non potevano mancare due colombe di Gloria!

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Colomba misteriosa di Chiara! :-) e finalmente la fetta! 

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Colomba di Simone prima e dopo il volo nel forno

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Colomba di Gianfranco (con manina golosa!:-))

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Colomba incidentata di Laura

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Colombe di Giuliana

 

Ringrazio tutti della partecipazione: io mi sono divertita molto, mettersi in gioco è stato molto bello e soddisfacente, così come condividere quest'esperienza! Sarebbe sicuramente bello ripeterla per altri prodotti tipici di altre feste... anzi se qualcuno ha qualche idea si faccia pure avanti!

Buona Pasqua a tutti!

 

 

 

 

 

 

Filone ai tre cereali

on Lunedì, 26 Marzo 2012. Posted in cucina

Il risultato di un week-end di panificazione

Filone ai tre cereali

Il fine settimana scorso è stato una full-immersion nella panificazione in piacevole compagnia della sorella. Il tutto è iniziato sabato pomeriggio: eravamo ospiti del gas (gruppo di acquisto) di Monselice-Conselve a parlar di pasta madre ad alcuni soci gas. Un bel pomeriggio leggero conclusosi con una cenetta porta e offri a base di panificati vari. Per finire domenica ospiti di mia sorella che accendeva per la prima volta dopo l'inverno il forno a legna.

 

Per l'incontro col gas avevo preparato un pane integrale (che poi ho deciso fosse un filone) i 3 cereali (farro, orzo e avena), piegato, cotto e assaggiato (a dire il vero quasi finito) la sera stessa. Ho deciso quindi di rifarlo per cuocerlo nel forno a legna.

 

Lascio qui per chi c'era all'incontro e abbia voglia di riprovarlo, o per chi vuole la ricetta di questo pane.

Ingredienti:

  • 250 gr pasta madre
  • 300 ml acqua
  • 1 cucchiaino malto d'orzo
  • 1 cucchiaino sale fino integrale
  • 3 cucchiai (circa 90 gr) farina integrale di avena
  • 6-7 cucchiai (200 gr circa) di farina d'orzo integrale
  • 300 gr circa di sfarinato integrale di farro

 

Rinfrescate la pasta madre come al solito almeno 4 ore prima, poi prendetene 250 gr e scioglieteli in 300 ml di acqua temperatura ambiente. Aggiungete le faiìrine di orzo e di avena e mescolate bene. Lasciate riposare per una mezzora almeno.

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Riprendete l'impasto e aggiungete il malto, il sale e la farina di farro (gradualmente). Quando non riuscite più a mescolare col cucchiaio passate sul tagliere e impastate a mano fino ad ottenere una bella palla liscia e omogenea, non appiccicosa.

Riponete l'impasto a riposare per 4-5 ore nel terrina coperta da un canovaccio, dopo aver fatto una croce sopra. 

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A fine lievitazione (impasto raddoppiato) riprendete il pane, lo stendete e fate due-tre giri di pieghe, l'ultimo dei quali con forma a filone. Fate del bei tagli inclinati e mettete a riposare coperto dal solito canovaccio pulito e non profumato per una-due ore (a fine lievitazione i tagli devono essere ben aperti). 

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(qui sopra con tagli appena fatti)

Preriscaldate il forno a 230° statico con un pentolino d'acqua sul fondo. Quando è in temperatura, infornare a 230 per 10 minuti e succeddivi 40 minuti a 180°. 

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(qui la cottura nel forno a legna)

Estrarre dal forno, controllare la cottura battendo sul fondo e verificando che suoni vuoto (nel caso infilare di nuovo nel forno - messo a rovescio - per altri 10 minuti).

Eccolo tagliato:

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Colombata di primavera: come è andata a finire?!

on Giovedì, 22 Marzo 2012. Posted in cucina

Colombata di primavera: come è andata a finire?!

Questa settimana è saltato il consueto appuntamento con la pasta madre, in parte per la festa del papà, ma soprattutto perchè la colombata mi/ci teneva impegnata. Finalmente riesco a scivere qualche riga su questa bella esperienza, sperando chepossa essere anche d'aiuto a chi non si è ancora cimentato e avesse voglia di farlo (girava voce di una seconda colombata per fine mese... :-)). Prima di tutto ringrazio tutti quelli che si sono messi alla prova con questa preparazione e hanno voluto condividere la loro esperienza con noi attraverso il gruppo della pasta madre du FB o contattandomi direttamente: trovo che sia stato un bel modo per stare virtualmente tutti assieme, una bella esperienza consivisa che ci ha portato per un po' nelle cucine di tutti noi e ci ha fatto venire a contatto con i vissuti personali di ognuno di noi nella non sempre facile organizzazione temporale. Chi nonostante l'influenza ha continuato imperterrito a impastare, chi con la pancia e con bimbi febbricitanti, altri con problemi di forno, altri che nonsono riusciti a recuperare le forme... Assaliti da dubbi nel mezzo dell'opera ci è spesso venuto in soccorso il pasticciere del gruppo con i suoi consigli sul raffreddamento e sulle temperature di cottura! e così una dopo l'altra le nostre colombe hanno preso il volo portandoci alla primavera! 

Grazie anche alle amiche che hanno condiviso la loro esperienza nei loro blog (vi ho linkate alle rispettive foto più sotto), per chi volesse metto a disposizione il banner qui sopra - tutte le nostre esperienze potrebbero essere d'aiuto a chi vuole provare visto che fino a Pasqua c'è ancora tempo!

Personalmente per l'occasione ne avevo fatta una grande e una piccola (mamma e figlia) sempre in versione vegana, apportando solo una modifica alla glassa, ovvero l'aggiunta di un cucchiaio di farina di riso per addensarla in cottura, risolvendo così il problema della superficie un po' bruciacchiata della prova della settimana scorsa. Poi, con le mie solite fisse di non usare zucchero raffinato, non ho messo gli zuccherini per decorare e ho usato zucchero mascobado per la glassa, che quindi è risultata un po' scuretta... ma ve bene così, era buonissima!

 

Vi lascio con le foto delle nostre meraviglie e alla fine con alcuni accorgimenti che potranno servire per la prossima occasione, sperando di poter ripetere l'esperienza con altri panificati!

 

PS: se ho saltato qualcuna fatemelo presente che vi inserisco (sempre se vi fa piacere!)

 

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La mie colombe mamma e figlia vegane con farina di farro e la fetta di colomba mamma

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Colomba in volo acrobatico (durante il raffreddamento - vedi ricetta dei panettoncini) e fetta di Alessia (con ricetta di Gloria e farina tipo2)

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Colomba già tagliata di Brunella

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L'esuberante colomba "tacchino" di Eva :-)

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Colomba in stampo autoprodotto di Federica P.

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Altra colomba in stampo autoprodotto di Francesca B.

Gloria

Colomba con ricetta del PastoNudo di Gloria

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Colomba infilzata (e pronta per il volo) e relativa fetta di MariaElena

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Colomba di Nadia

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Colomba tonda di Sabrina

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Colomba "perfettina"di Sarah

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Colombe "gemelle diverse" (una con ricetta mia e l'altra con ricetta di Gloria) di Tiz

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Colomba in stampo autoprodotto di Giuliana

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Colomba vegana di Claudia, colpita anche lei dal virus... :-(

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Colomba "ben cotta" di Silvia

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Colomba super-lievitata di Joelle

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Colomba con forma ricavata usando le mele di Pavlov

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Colomba di Marta

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Colombe versione Gloria e versione Daria di Monica

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Colomba di Federica C. intera e affettata

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Colomba e colombine di Valentina con ricetta di Boscarello (terranuova)

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Colomba di Federica G.

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Colomba di Nunzia

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Colomba di Antonio

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Colombe di Elena B. (prima della cottura e dopo la cottura)

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Colomba di Beatrice, intera e fetta

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Colomba con colombine di Valentina e fetta della seconda colomba (entrambe vegane)

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Colomba di Odette

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Colomba con "taglio" di Erica



Alcuni accorgimenti emersi nel corso della "colombata":

  • forno: meglio forno ventilato a 180° per circa 40 minuti (per la piccola bastano 10 minuti di meno) - l'ideale sarebbe avere un termometro a sonda per poter misurare la temperatura interna che dovrebbe essere sui 97°
  • raffreddamento: per mantenere l'alveolatura ed evitare "sprofondamenti" l'ideale sarebbe farla raffreddare appesa usando due spiedini lunghi o due ferri da maglia (uno passa per la testa e l'altro per la coda) o almeno metterle in verticale
  • quando sono fredde si conservano in sacchetti di plastica 
  • si dovrebbero aspettare 3 giorni per mangiarle - ma nessuno di noi ce l'ha fatta! :-)
  • per la glassa: si può spolverare dello zucchero a velo sopra

Colombata di primavera

on Lunedì, 12 Marzo 2012. Posted in cucina

Colombata di primavera

Visto che oggi è lunedì e ormai è consuetudine parlare di pasta madre e che si avvicina la primavera, vi lancio anche qui sul blog questa proposta partita dal gruppo della pasta madre su facebook: la colombata di gruppo!

L'idea è questa: facciamo insieme virtualmente la colomba (ovviamente con la pasta madre)! Pur rimanendo a casa propria sarà come festeggiare assieme l'arrivo della primavera e sarà un'occasione di confronto fra ricette e diversi tipi di pasta madre solida, liquida, cremosa...

Il giorno che abbiamo deciso per infornare è il 20 marzo, così ce la mangiamo il 21. Abbiamo optato per due versioni: normale e vegana. Per la versione normale proponiamo di usare la ricetta di Gloria di Eco&Eco, per quella vegana in settimana provo la ricetta e poi ve la giro. Ovviamente se qualcuno ha delle ricette collaudate normali o vegane può condividerle o usare quelle! 

Per farla sarà necessario avere una pasta madre ben in forma facendo un paio di rinfreschi il giorno prima. Il primo impasto potrebbe essere la sera tardi del 19 prima di andare a dormire (in ricetta sono indicate 12 ore, se la pasta madre è già bella forte potrebbero bastarne 8). La mattina si procede al secondo impasto e a pranzo alla cottura. Oppure si impasta la mattina del 20, secondo impasto nel tardo pomeriggio e cottura la sera tardi. 

Quanto prima vi giro la mia ricetta vegana... intanto pensateci e fatemi sapere se vi va di aggregarvi!

Aggiornamento:

Rieccomi qua! Fatta la prova della ricetta senza uova e latticini, rielaborando la ricetta di Gloria: risultato soddisfacente! La trascrivo per chi volesse provare questa versione. Le dosi sono per una colomba grande da 1 kg o per 2 da mezzo kg o per varie colombine piccole.

ingredienti per il primo impasto:

  • 150 gr di pasta madre rinfrescata 2 volte ravvicinate
  • 120 gr di malto di riso
  • 500 gr di farina di farro bianca bio
  • 3 cucchiai colmi di farina di riso
  • 6 cucchiai di succo di mela limpido
  • 180 gr di latte di riso a temperatura ambiente
  • 90ml di olio di semi di girasole bio spremuto a freddo
  • un pizzico di sale

Ho iniziato il giorno prima con i rinfreschi della Gilda, il primo l'ho fatto nel pomeriggio (intonro alle 18) e il secondo la sera prima di andare a letto (sulle 23). 

La mattina alle 7.00 ho pesato 150 gr di pasta madre e l'ho sciolta nel latte di riso. Ho aggiunto gli altri ingredienti liquidi: olio, succo di mela, malto e mescolato bene. Ho aggiunto la farina di riso, metà della farina di farro, il sale e mescolato cl cucchiaio. Infine ho aggiunto la rimanente farina fino ad avere un composto denso e appiccicoso ancora piuttosto idratato che ho mescolato energicamente col cucchiaio (non l'ho impastato a mano). Ho messo a riposare per 8-9 ore fino al raddoppio dell'impasto (per chi ha una pasta madre giovane potrebbero volerci più ore anche 12). 

 

Ingredienti per il secondo impasto:

  • primo impasto lievitato
  • 100 gr uvetta
  • 100 gr farina di farro bianca bio
  • 2 cucchiai di succo di mela limpido
  • un cucchiaino di semi di vaniglia

Riprendo l'impasto lievitato e aggiungo i 2 cucchiai di succo di mela, l'uvetta e la farina e i semi di vaniglia. Impasto bene con le mani sulla spianatoia (ev. aggiungere un po' di farina, poca, perchè l'impasto dovrebbe rimanere bello morbido). Faccio una piega e metto a riposare per mezzora. Riprendo l'impasto e lo taglio in due (una per il corpo-coda-testa e una per le ali) e lo sistemo nello stampo a forma di colomba. Metto a lievitare per 4-5 ore (finchè è arrivata al bordo dello stampo).

 

Ingredienti per la glassa:

  • 1 manciata di mandorle tritate
  • 2 cucchiai di malto di riso
  • 2 cucchiai di zucchero integrale di canna bio del commercio equo
  • 1 cucchaio di acqua

Mescolare il tutto e spennellare sulla colomba a fine lievitazione.

 

Preriscaldare il forno (ventilato) a 180°. Quando caldo infornare per 40 minuti. 

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Esteticamente bel risultato: ho avuto solo un problemino con la glassa che con la lievitazione è colata giù bruciacchiandosi sul fondo del forno. La prossima volta penso che aggiungerò un cucchiaio o 2 di farina di mandorle. Prova taglio:

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Ben soffice, dolce al punto giusto... buona! 

PS: superata anche la prova marito e bimbe!

 

Filone integralissimo di farro

on Sabato, 10 Marzo 2012. Posted in cucina

Questo pane integrale mi è stato suggerito in una discussione sul gruppo sulla pasta madre su Facebook, nella quale si parlava del pane idrolitico. Io l'avevo già sperimentato altre volte (con la segale integrale), facendo riferimento agli articoli sul blog della Comunità della pasta madre, ma questa volta ho voluto provare a modificare il procedimento facendo un preimpasto con tutta la farina che avrei usato per l'impasto finale del pane.

Ho usato esclusivamente farina integrale di farro, anzi per la precisione sfarinato integrale di farro e la pasta madre era stata rinfrescata con la stessa farina.

Sono stata molto soddifatta del risultato: pane bello morbido, ben alveolato, gustoso.

Procedimento:

La sera prima di andare a letto (sulle 23) ho rinfrescato la pasta madre come al solito però utilizzando la farina integrale di farro e subito dopo ho fatto impastato 300 ml di acqua a temperatura ambiente con 500 gr della stessa farina: ho ottenuto un impasto morbido, al limite della lavorabilità col cucchiaio. Ho riposto questa palla a fianco della pasta madre rinfrescata, entrambe coperte da un canovaccio pulito e non profumato, a riposare nel forno spento per tutta la notte.

La mattina (diciamo sulle 8.00) ho ripreso la pasta madre rinfrescata e lievitata, ho messo da parte il solito pugno e ho mescolato il resto (ovvero circa 250 gr di pasta madre) all'impasto di acqua e farina che nella notte era diventato più "colloso". Diciamo che mescolarli non è stato semplice essendo l'impasto bello denso. Ho aggiunto un cucchiaino di malto d'orzo e un cucchiaino di sale fino integrale.

Ho infarinato per bene la spianatoia con la stessa farina e ci ho versato l'impasto: ho continuato a lavorarlo a mano senza aggiungere troppa farina. L'impasto si presentava molto ben lavorabile, mordissimo, molto idratato. Ottenuta una palla morbida, l'ho messa a lievitare nella ciotola di vetro, coperta dal solito canovaccio, per circa 3-4 ore. (Ogni tanto controllate la lievitazione che nel mio caso è stata piuttosto veloce)

Guardando dal fondo della ciotola di vetro vedevo gli alveoli ben formati:

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A questo punto ho ripreso l'impasto e l'ho versato dolcemente sulla spianatoia ben infarinata. L'ho steso delicatamente in forma quadrata e ho fatto la piega a portafoglio (la vedete qui). Ho riposto il filone su una teglia rivestita di carta forno e ci ho fatto dei tagli diagonali.

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Dopo meno di un'ora ho acceso il forno a 250° statico e ho versato nella teglia del forno posta nel ripiano più basso mezzo cm di acqua.

Quando il forno è arrivato in temperatura ho infornato per 15 minuti a 250° e per successivi 40 minuti a 200°. Appena infornato il filone era piuttosto piatto, è cresciuto durante la cottura, senza comunque creparsi in superficie.

Nella foto introduttiva sopra vedete il risultato appena sfornato e questa è la prova taglio fetta:

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A mio avviso un buon risultato... che dite?

Finocchi e sedano rapa alle briciole

on Venerdì, 09 Marzo 2012. Posted in cucina

Finocchi e sedano rapa alle briciole

Ingredienti per un contorno senza dover lavorare troppo:

  • poca voglia di "spignattare" (come si dice dalle nostre parti)
  • la presenza di una piccola aiutante troppo attratta dai fornelli, che ormai fatica a starsene tranquilla ad osservare dalla schiena della mamma
  • un forno acceso con dentro il pane in cottura
  • un finocchio bello grande che vi guarda dal frigo
  • un sedano rapa gigante che occupa tutto un cassetto per le verdure in frigo (non sapete cos'è il sedano rapa? guardate più sotto la nota... *)
  • mezza tazza di briciole (qui abbiamo la consuetudine di conservare le briciole di pane in una tazza da cui attingiamo al bisogno)
  • semi di papavero
  • sale fino integrale di Cervia
  • olio evo bio
  • acqua

Prendete una pirofila e versateci un filo di olio evo. Lavate bene il finocchio e tagliatelo a spicchi che passerete all'assistente da riporre nella pirofila. Lasciate un gambo da parte che sarà lo spuntino-gioco per la bimba in questione. Tagliate il sedano rapa a fettone di un cm circa a cui taglierete la parte esterna e che poi taglierete a filetti (tipo patatine). Passate anche il sedano alla bimba da riporre nella pirofila. 

Versate acqua nella pirofila, un dito, direi. Cospargete di briciole di pane, un po' di sale, semini di papavero e un filo d'olio... e via in forno! in 30-40 minuti il vostro contorno buonissimo è pronto!

 

sedano rapa* sedano-rapa noto anche come sedano di Verona (anche per me sconosciuto fino a 4-5 anni fa, ora di casa per merito del gas) è un grosso "patatone" bianco con radici da una parte, si può mangiare crudo in insalata o al forno o fritto (tipo patatine), o in padella. Il gusto richiama quello del sedano "normale", ma più delicato. Altre informazioni qui: http://www.biorekk.org/Biorekk/ricette/Sedano_rapa.php

Avanzi di pasta madre?

on Domenica, 04 Marzo 2012. Posted in cucina

Rieccoci come ogni lunedì all'"appuntamento" con la pasta madre, stavolta cerco di rispondere ad una domanda che mi fa spesso sia chi inizia ad (auto)prodursi la pasta madre, sia chi si ritrova con un po' di pasta madre da smaltire avanzata da qualche ricetta o da qualche spaccio... A me capita raramente che mi avanzi della pasta madre perchè quando panifico cerco sempre di organizzarmi in modo da usare tutta la pasta madre che ho una volta messa via Gilda, c'è chi fa un secondo vaso dove mette eventuali piccoli avanzi, chi aggiunge al vaso della pasta madre quella in avanzo. 

Mi capita invece che mi "scombinino" i piani quando spaccio a qualcuno o quando facciamo degli incontri di panificazione... in questo caso ci sono delle ricettine veloci che permettono di non buttare la nostra creatura! Una cosa che potete fare è informarvi se c'è qualcuno che la desidera e donargliela, oppure optate per un utilizzo veloce, anzi velocissimo, ovvero i crackers o i grissini.

Niente di più facile: prendete la pasta madre, aggiungete farina finchè diventa un panetto lavorabile a mano, un pizzico di sale eventualmente un filo d'olio evo e/o quel che vi piace di più (semini - sesamo, lino, girasole, zucca - o anche olive tritate piccolissime o peperoncino...). Ricavate tanti serpentelli (operazione che può divertire e impegnare i bambini) per avere i grissini o stendete col mattarello una sfoglia sottilissima che poi taglierete nelle forme che vi piacciono di più (potete anche bucherellarli con la forchetta). Li disponete sulla teglia rivestita di carta forno e li infornate a 180° fino a doratura (bastano 10-15 minuti). Si conservano bene in scatole di latta.

Ecco qua i miei grissini:

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e i crackers integrali con semi misti

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Un altro modo velocissimo per utilizzare gli avanzi sono le piadinette che vi ho già mostrato qui: http://www.goccedaria.it/item/una-giornata-fra-banchetti-laboratori-rinfreschi-finita-con-piadina.html (andate alla fine dell'articolo) o anche queste "ciappe".

E se invece volete qualcosa di dolce? un'idea è questa sorta di rotolo con cacao e nocciole, oppure potete fare una sfoglia da usare per uno strudel.

Un modo decisamente alternativo è quello di usare la pasta madre come pastella per friggere. Basta allungarla con acqua in modo da avere una consistenza tale da appiccicarsi alle verdure da friggere e otterete una frittura ottima!

Bene vi lascio alle sperimentazioni e degustazioni... da noi ci pensa Elena a svuotare la dispensa! :-)

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