in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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cucina

Pan d'autunno

on Domenica, 28 Ottobre 2012. Posted in cucina

Pan d'autunno

salutiamoci300Devo dire che l'iniziativa Salutiamoci è una fonte di ispirazione incredibile, l'avere un ingrediente protagonista ogni mese diverso fa aguzzare la fantasia e provare a infilarlo ovunque. Ecco quindi che oltre a provare alcune delle ricette proposte dagli altri partecipanti, ho fatto anche questo pane autunnale con all'interno la farina di castagne, e poi per un po' basta con le castagne che a novembre si passa alla zucca, che come sapete adoro e già di mio infilo ovunque! L'autunno e le bimbe appassionate di foglie sono stati gli ispiratori di questa pagnottona: foglia ricalcata anche sul pane! Non ero convintissima dell'effetto estetico finale, invece la foglia è rimasta ben in evidenza... Bene siete ancora in tempo per provarlo: a voi la ricetta!

ingredienti:

  • 150 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 100 gr di farina di castagne
  • 100 gr di farina integrale di segale
  • 350 gr di farina tipo2 (semintegrale)
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 1 cucchiaino di malto d'orzo
  • 300 ml di acqua

Impastiamo!

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere la farina di segale e quella di castagne e mescolare bene. Lasciare riposare per un'oretta coperto da un canovaccio. Riprendere l'impasto, aggiungere il malto, il sale e la restante farina un po' alla volta. Quando non si riesce più a mescolare col cucchiaio passare sulla spianatoia e impastare bene a mano. Tenete conto che l'impasto rimarrà sempre un po' appiccicoso per via della segale. Fate una palla e mettetela a riposare nella madia in legno.

impastopaneautunno

Nel frattempo uscite a giocare con le bimbe e raccogliete una bella foglia di fico.

foglia

Lavatela e mettetela ad asciugare in un canovaccio piegato con un peso sopra in modo che stia ben dritta e non si accartocci. Riprendete l'impasto dopo 4 ore, lo troverete ben gonfiato.

impasto lievitato

Passatelo sulla spianatoia e fate un giro di pieghe. Mettete la foglia sul fondo di un cestino da lievitazione tondo infarinato.

cestino

Posateci sopra il pane con la chiusura delle pieghe verso l'alto. Riponete il tutto (cestino compreso) a lievitare nella madia in legno.

Lasciate lievitare per 2-3 ore. Accendete il forno a 260° statico mettendo una ciotolina d'acqua sul fondo. Nel frattempo prendete la teglia del forno infarinatela leggermente e rovesciate il cestino sulla teglia. 

paneautunno

Con delicatezza togliete la foglia di fico, rimarrà il disegno impresso:

paneautunno2

Quando il forno è in temperatura infornate, abbassate a 240° e cuocete per 15 minuti. Poi abbassate a 200° e continuate la cottura per altri 30 minuti.

Estraete dal forno, togliete dalla teglia e rimettete in verticale a raffreddare nel forno spento. Eccovi il vostro pane d'autunno dove il gusto di castagna si fa sentire!

paneautunno4

e a voi la fetta!

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Melanzane per l'inverno

on Giovedì, 25 Ottobre 2012. Posted in cucina

Melanzane per l'inverno

melanzaneCome mi fa strano scrivere un articolo sulle melanzane a fine ottobre! E decisamente non mi sarei aspettata di preparare le melanzane per l'inverno ad autunno inoltrato! E invece... l'orto ha continuato per tutto questo mese a produrre molte melanzane, alcune quelle striate in particolare, in estate non avevano quasi dato frutto (ne avremmo mangiate un paio) tanto che pensavo che non le avrei più ripiantate l'anno prossimo e invece ora un sacco, belle e buone con pasta bianca a pochissimi semi: deliziose in tutti i modi! Visto che ne avevo parecchie da usare ho pensato di recuperare una vecchia ricetta che mi aveva passato un'amica per conservarle per l'inverno. Ricetta facilissima e piuttosto veloce da preparare!

Cosa vi serve:

  • melanzane dell'orto (del tipo che preferite e nella quantità che preferite)
  • sale fino integrale
  • aglio in piscchi
  • spezie varie: timo, origano, maggiorana
  • vasetti puliti
  • una pentola grande per bollire
  • canovaccio

Come procedere:

Lavate bene le vostre melanzane, eliminate i gambi, affettatele e poi tagliatele a cubetti tenendo anche tutta la buccia, mi raccomando!

melanzane1melanzane2

Mettetele in una ciotola e cospargetele di sale fino integrale. Lasciate a riposare per un'oretta: scolare il liquido che perderanno aiutandosi con un colapasta. Aggiungere le spezie e mescolarle bene. In ogni vasetto disporre uno spicchio di aglio, riempire i vasetti con le malanzane, schiacciandole molto bene con una forchetta. Prima di chiudere i  vasetti rovesciarli bloccando le melanzane con un cuchiaio o forchetta, in modo da far uscire l'eventuale altro liquido. Chiudere bene ogni vasetto. Disporre i vasi in un pentola separati da un canovaccio. Riempire la pentola con i vasetti d'acqua, portarla ad ebollizione e far bollire per 20 minuti. Spegnere e lasciare raffreddare. Togliere i vasetti che saranno andati sotto vuoto. Le melanzane preparate così sono ottime sia tal quali (io le metto nella pizza, nelle torte salate o nei contorni) o anche in aggiunta a sughi. Durano vari mesi se non le finite prima (io le ho usate anche dopo 6 mesi). 

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Il pane nella madia

on Domenica, 21 Ottobre 2012. Posted in cucina

Il pane nella madia

Facendo parte di un gas (gruppo di acquisto solidale) arrivano spesso proposte originali e interessanti di acquisti collettivi anche da altri gas della zona. A settembre Biorekk (grosso gas di Padova) ci aveva proposto l'acquisto collettivo di una piccola madia in legno, realizzata a mano da una falegnameria locale bioecologica, "La corte d'inverno", in legno massello non trattato, priva di colle, solventi, vernici e assemblata senza viti e bulloni. L'ideale per coccolare al meglio la nostra pasta madre! Quindi logicamente l'ho ordinata e finalmente un paio di settimane fa era pronta e l'ho potuta ritirare. Appena giunta a casa ha preso posto in cucina sul grande tagliere in legno ed ora la uso costantemente sia per la lievitazione che per conservare il pane già cotto. Vi presento meglio questo piccolo gioiellino!

Eccola qua! Non è molto grande, ma ha le dimensioni giuste per l'uso domestico, soprattutto in mancanza di una grande madia classica ad ante, la parte superiore si apre e ribaltata può essere usata come tagliere.

madia1

madia2

Devo dire che la Gilda si è trovata subito benone con la sua nuova casetta di lievitazione! Ed ecco come mi sono organizzata per un pane "base", semplice. In questo caso le farine erano di farro e segale.

Pane ai farri e segale lievitato nella madia

ingredienti:

per il rinfresco:

  • 100 gr di pasta madre
  • 100 gr di acqua
  • 180 gr di farina di farro bianca

per il pane:

  • 150 gr di pasta madre rinfrescata 
  • 300 ml di acqua a temperatura ambiente
  • 1 cucchiano di sale fino integrale
  • 1/2 cucchiaino di malto d'orzo
  • 200 gr di farina di segale
  • 150 gr di farina di farro spelta bianca
  • 200 gr di farina di farro monococco 

Impastiamo!

La mattina estarre la madre dal frigo (100 gr) e rinfrescarla con 100 gr di acqua e 180 gr di farina di farro bianca. Mettere l'impasto nella madia a lievitare. Chiudere.

Dopo 4-5 ore, prendere 150 gr di pasta madre rinfrescata, scioglierla nell'acqua, aggiungere la farina di segale, mescolare bene e lasciare riposare per mezz'ora. In seguito aggiungere la farina di farro monococco, il malto, il sale e per ultima la farina di farro spelta.  Impastare a mano energicamente. Tenete conto che avendo la segale l'impasto tenderà a rimanere sempre un po' appiccicoso. Non aggiungete farina. Riponete la vostra palla di impasto nella madia infarinata (mi raccomando rimettete in frigo il resto della madre o almeno 100 gr per la volta successiva! l'avanzo potete usarlo per altre preparazioni). Chiudetela e dimenticatevi il pane per 5-6 ore. Verso sera troverete l'impasto bello gonfio, rovesciatelo sulla spianatoia, fate un giro di pieghe. Prendete un cestino da lievitazione (io l'ho avuto in regalo da un'amica, se non l'avete va bene anche un cestino tradizionale su cui avrete messo un canovaccio pulito), infarinatelo e riponete la pagnotta a lievitare (va messa al rovescio, con la chiusura delle pieghe verso l'alto). Rimettete il tutto nella madia e dimenticatelo per un altro paio d'ore.

Accendete il forno a 260° statico con pentolino d'acqua posato sul fondo. Quando è in temperatura, estraete dal forno la teglia, versate un velo di farina e rovesciate il pane nel cestino sulla teglia calda: attenti a non scottarvi! Infornate e abbassate a 240°. Cuocete a 240° per 15 minuti, poi abbassate a 200° per altri 30 minuti.

Togliete dalla teglia il pane e mettetelo su una griglia rovescio nel forno spento aperto a raffreddare. Dopo un'oretta avvolgere in un canovaccio e riporre nella madia.

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Tagliare la mattina dopo a colazione!

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Latte e biscotti di castagne

on Sabato, 20 Ottobre 2012. Posted in cucina

Latte e biscotti di castagne

Come vi avevo anticipato la settimana scorsa, questo mese Salutiamoci è dedicato alle castagne e quindi ho colto l'occasione per provare qualche ricetta nuova che ne preveda l'utilizzo. Nello strudel salato della settimana scorsa ho usato la farina di castagne, stavolta invece le castagne secche. 

L'idea iniziale era di farci una bevanda vegetale, un "latte", tipo quello di mandorle, poi logicamente mi sno ritrovata col dover smaltire l'okara che avanzava e quindi ho abbiamo (avevo ben due aiutanti stavolta) preparato dei biscottini buonissimi per la colazione autunnale. Soluzione questa che oltre a far smaltire gli avanzi, permette di tenere piacevolmente occupate le piccole con le formine! Difficile solo tenerle lontane dai biscotti una volta sfornati!

"Latte" di castagne

ingredienti (per mezzo litro circa):

  • 100 gr di castagne secche
  • 500 ml acqua
  • 1 cucchiano di malto a piacere

Procedimento facilissimo:

Mettere ad ammollare le castagne secche in acqua per un giorno. Scolarle, metterle nel frullatore e aggiungere 500 ml di acqua ed eventualmente un cucchiaino di malto. Frullare per bene. Filtrare con un passino e un tovagliolo pulito. Recuperare il trito che ne rimane che servirà per i biscotti. Il latte è buono, ma va consumato subito, al massimo entro 24 ore, per questo vi consiglio di non prepararne troppo!

Biscotti di castagne

impastoingredienti:

  • 200 gr di okara (il trito di castagne che vi rimane dal latte) di castagne
  • 170 gr di farina tipo 2 (semintegrale di grano tenero) bio
  • 3 cucchiai di malto di riso
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 1 pizzico di sale
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato

All'opera!

Impastare tutti gli ingredienti, fare una palla e metterla a riposare in una ciotola coperta in frigo per un'oretta.

Riprendere l'impasto e in compagnia di balde aiutanti stendere la frolla col mattarello sul piano leggermente infarinato e fare i biscotti con formine a piacere.

formine1

formine2

Disporli su teglie con carta forno e cuocerli a 180° fino a doratura (nel nostro caso 15 minuti).

prima della cottura

Farli raffreddare in modo che finiscano la cottura (appena sfornati saranno ancora un po' morbidi) e gustarli a colazione col latte di castagne!

cotti

scatolacolazione

Pane di kefir

on Martedì, 16 Ottobre 2012. Posted in cucina

Pane di kefir

world bread dayOggi si festeggia il World Bread Day e quindi non potevo non dedicare un post con ricetta di pane... Volevo un pane dall'aspetto tradizionale, un bel pagnottone o filone da affettare, mordido dentro ma con bella crosta, ma cercavo anche una novità da proporre in questo giorno che andasse a ripescare ingredienti poco noti e di cui normalmente non si conosce la possibilità di utilizzo in panificazione. Allora ho aperto il frigo e mentre stavo per estrarre la solita Gilda (la mia pasta madre) per rinfrescarla, lo sguardo mi è caduto sul vaso di kefir di soia: da un po' meditavo di farci il pane, non di usarlo come ingrediente aggiuntivo, cosa ce avevo già positivamente sperimentato, ma di usarlo al posto della pasta madre, come lievito dell'impasto. E allora ho preso proprio quel vasetto dal quale è nato questo meraviglioso pane! Eco a voi quindi il pane DI kefir (di soia) (con sopresa finale!). 

Fase 1 - preparazione della biga (la sera)

Ingredienti:

Impastare il kefir con la farina, fare una palla e metterla a riposare in una ciotola coperta da un canovaccio asciutto nel forno spento o in una madia in legno.

Fase 2 - impasto (la mattina successiva)

Ingredienti:

  • biga lievitata
  • 330 ml di siero di kefir di soia (ovvero il liquido che rimane dalla colatura del kefir per ottenerne una crema-formaggio)
  • 420 gr di semola di grano duro bio
  • 150 gr di farina tipo 2 semintegrale di grano
  • 1 cucchiaio raso di sale fino integrale
  • 3 cucchiai di olio evo

Riprendere la biga che ritroverete leggermente lievitata con qualche bollicina e scioglietela meglio che potete nel siero di kefir di soia. Aggiungete il sale, l'olio e un po' alla volta la semola. Mescolare e lasciare riposare per 30 minuti in modo che l'acqua venga ben assorbita dalla farina.

Riprendere l'impasto e aggungere la farina tipo 2. Impastare a mano col metodo Bertinet, fino ad ottenere una palla liscia. Mettere a lievitare in una ciotola coperta con canovaccio nel solito formo spento o in madia per circa 5-6 ore.

Preparare un piano infarinato e versarci sopra l'impasto, stenderlo grossolanamente in forma quadrata e fare le pieghe a portafoglio per ottenere un filone.

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Infarinare la forma e riporla a lievitare direttamente sulla placca del forno. Lasciare lievitare coperta per due ore.

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Inserire nel forno una ciotolina d'acqua e accenderlo al massimo (per 260°) statico. Quando è in temperatura infornare. Cuocere per i primi 15 minuti a 240°, più successivi 30-35 minuti a 210°. 

Estrarre dal forno, verificare la cottura battendo sul fondo e mettere a raffreddare nel forno spento socchiuso appoggiato alla parete. Quando sarà raffreddato avvolgerlo nel canovaccio.

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Io l'ho affettato la mattina dopo per colazione! Come vedete l'estetica era ottima, crosta dorata e croccante, il profumo anche. Inoltre il pane era bello leggero in mano. Mi apsttavo una fetta soffice e con alveolatura fitta (sono i miei preferiti - non mi piacciono molto i buconi perchè non si riesce a spalmarci bene la marmellata :-)). E invece... ecco la fetta!

fette1

Mi veniva proprio da ridere pensando a quanti cercano il pane bucherellato nel gruppo PastaMadre su FB... :-)

Ah, il gusto era ottimo! Decisamente un pane da rifare!

Per essere sicura che non si trattasse di fortuna e che la ricetta funzionasse veramente a tutti, ho passato la ricetta a Dina Lobina che ho incorciato sul gruppo FB sulla pasta madre e su quello del kefir, che ha voluto provare a farlo, attenendo questo ottimo risultato!

pane al kefir di dina

E queste le sue fette!

pane dina

PS: se lo provate e vi fa piacere mandatemi pure le foto che le aggiungo al post

Torta facilissima al kefir di soia

on Martedì, 09 Ottobre 2012. Posted in cucina

Torta facilissima al kefir di soia

E' da un po' che ho nel "cassetto" virtuale questa tortina che da qualche mese preparo volentieri perchè il successo è garantito! Si tratta di una torta che prevede come ingrediente principale il kefir. Posso usare quello ormai buonissimo e milleusi trasformato da me, di soia o in alternativa quello d'acqua - che col suo aroma al limone da un gusto particolare al dolcetto. Quando se mi avanza kefir sicuramente questo è il dolce che preparo, veloce e buonissimo, oltre che sofficissimo. Altra particolarità è il fatto che non uso lievito. Le varianti sono moltissime, io vi scrivo la ricetta base con qualche idea provata di variante, a voi poi il compito di provare le altre e magari propormele!

Ingredienti:

  • 250 gr di kefir (di soia o d'acqua)
  • 160 gr di farina tipo 2 semintegrale (di grano o di farro)
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva 
  • 2 cucchiai abbondanti di malto (sciroppo) di riso
  • 3 manciate di uvetta (o di prugne secche denocciolate e tagliate a pezzetti o di albicocche secche o un mix dei tre) o una mela a pezzettini o altra frutta di stagione
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 1 cucchiaino raso di bicarbonato
  • 1 cucchiaio di succo di limone

Procedimento semplice semplice:

Mettere il kefir in una ciotola, aggiungere l'olio, il malto, il sale, il bicarbonato e la farina. Mescolare bene, aggiungere la frutta e per ultimo il succo di limone. Mettere in una teglia della forma che preferite. Infornare per 30-35 minuti a 180°.

Nella foto sopra ho usato lo stampo del budino grande.

plum-cake

Invece qui quello del plum-cake!

Vedrete che gli ospiti apprezzeranno e verrà spolverata!

Con questo articolo partecipo (in extremis... :-)) al contest "Golosità vegane d'autore" proposto da Ale di Golosità vegane, per la sezione dolci.

 golosit vegane

 

 

Tortini di quinoa

on Domenica, 07 Ottobre 2012. Posted in cucina

Tortini di quinoa

Buon inizio settimana a tutti! per partire bene vi propongo questa ricettina, che le bimbe hanno adorato! Si tratta di una variante della quinoa con lenticchie che faccio spesso, presentata in modo più sfizioso, ideale se avete ospiti a cena o se volete fare delle monoporzioni da portare con voi a pranzo fuori.

Ingredienti:

  • 150 gr di quinoa (chicchi)
  • 1 patata bella grande o 2 patate medie
  • 1 carota (+1 per l'aiutante)
  • 1 spicchio d'aglio
  • 2 cipollotti
  • 2 foglie di salvia
  • olio evo qb
  • 50 gr di lentichie rosse decorticate
  • 400 gr brodo vegetale 
  • cannella in polvere
  • noce moscata in polvere
  • pane grattuggiato

Come procedere:

Tagliare a dadini piccoli la patata.

In una pentola dl fondo pesante abbastanza grande, versare un filo 'olio extravergine di oliva, un po' d'acqua, lo spicchio d'aglio tritato, i cipollotti tritati e le foglie di salvia. Far rosolare. Nel frattempo chiedere alla piccola aiutante di sciacquare sotto l'acuqa corrente la quinoa, muovendola con le mani... prendersi per tempo perchè vorrà fare un lavoro di fino e non sarà d'accordo quando voi chiederete gentilmente di cedervi la quinoa per versarla in pentola! :-)

Versare la patata tagliata e saltarla nel soffritto (eventualmente aggiungere un po' d'acqua). 

Dopo qualche minuto versare nella pentola anche le lenticchie rosse e mescolare perchè non attacchino. Versare successivamente la quinoa e farla insaporire brevemente per qualche minuto.

Aggiungere il brodo vegetale, mettere il coperchio alla pentola e far cuocere per 20 minuti. Se sobbolle inclinare il coperchio.

Nel frattempo grattuggiate la carota e tagliate a bastoncini l'altra che l'aiutante potrà gustare mentre aspetta.

A fine cottura quasi tutto il brodo dovrebbe essere stato assorbito e le patate dovrebbero essere ben tenere. Aggiustate eventualmente di sale e aggiungete la carota grattuggiata e se vi piace un po' di cannella in polvere e noce moscata grattuggiata.

Passare il tutto su pirottini monodose preventivamente cosparsi di olio evo. Cospargere con pangrattato e un filo d'olio.

Infornare a 180° per 15-20 minuti.

pirottini

Prima di servire, rovesciare nel piatto!

spezzato

Gustare in compagnia!

in tavola

Cuor di anacardi

on Mercoledì, 03 Ottobre 2012. Posted in cucina

Latte vegetale e formaggio di anarcadi

Cuor di anacardi

Finalmente ho recuperato gli anacardi al naturale (del commercio equo) grazie al gas (gruppo di acquisto solidale). Per intenderci non quelli salati che si trovano di solito... e li cercavo da tempo perchè avevo visto in rete la ricetta del formaggio di anacardi e logicamente volevo provare a farlo!

Però ho pensato di provare prima a farci un latte vegetale e di vedere cosa riuscivo a combinare con l'okara che mi sarebbe rimasto. E la cosa è stata azzeccata perchè ne sono saltate fuori ben 3 cose.

latteanacardiPartiamo dalla prima: il latte di anacardi.

Cosa vi serve:

  • 100 gr di anacardi al naturale

  • 750 ml di acqua

Come si fa:

La sera o la mattina mettere in ammollo gli anacardi in 500 ml di acqua. Lasciare riposare tutta la notte, se partite la sera o fino a sera se comiciate la mattina.

Riprendete gli anacardi con la loro acqua e frullate tutto assieme per qualche minuto. Aggiungere la rimanente acqua e mescolare.

Filtrare con un passino a maglia fitta il latte che potete conservare in una bottiglia di vetro in frigo.

A me è piaciuto molto!

 

A questo punto vi rimane nel passino l'okara di anacardi, lo potete lasciare a colare nel passino con una scodella sotto in frigo per qualche ora (almeno 2) in modo che perda buona parte del liquido.

A questo punto potete preparare il formaggio “cuor di anacardi”.

Cosa vi serve:

  • okara di latte di anacardi (quello che vi rimane dalla preparazione del latte di cui sopra)

  • sale fino integrale qb

  • 1 cucchiaino di olio evo

  • rosmarino fresco tritato

  • curcuma

  • zenzero in polvere

  • semi di papavero

  • stampini a forma di cuore (o altra forma, io ho usato quelli per i biscotti)

anacardi3Come si preparano:

Riprendere l'okara, versarlo in una ciotola, aggiungere l'olio evo, il sale e il rosmarino. Amalgamare il tutto. Assaggiare ed eventualmente aggiustare il gusto a proprio piacere. Con un cucchiaino versare nello stampino posato su un piatto il formaggio fino a riempire bene la forma. Cospargere di semi di papavero o di zenzero in polvere o di curcuma, estrarre lo stampino. Continuare a creare i formaggini fino ad esaurimento della crema. Mettere in frigo fino al momento di servire.

Come consistenza ricorda la ricotta, direi decisamente buoni! Peccato solo che ne vengano pochi perchè uno tira l'altro!

Ma direte che vi avevo detto di avere fatto tre cose!

Infatti mi manca l'ultima che in realtà è stata una sorpresa: panna (yogurt) di anacardi.

In pratica non avevo usato tutto il latte e il giorno dopo quando sono andata a riprenderlo e versarlo per farci colazione ho trovato che era addensato, formando una sorta di crema spumosetta, della consistenza di uno yogurt da bere. Il profumo era buono e quindi l'assaggiato a colazione con i muesli di avena e uvetta.

Talmente buono che mi dispiaceva che fosse finito! Purtroppo non ho fatto in tempo a fotografarlo...

Ho poi “scoperto” girando in rete che è un caratteristica degli anacardi fermentare e dare origine a questo simil yogurt o panna...

Golosità alle prugne

on Martedì, 02 Ottobre 2012. Posted in cucina

Golosità alle prugne

Rieccomi qui dopo un po' di assenza dal blog e dalla rete, mi sono presa una settimana di relax con qualche giorno in montagna e poco importa se è piovuto, mi serviva uno stacco sia fisico che mentale, infatti ho lasciato a casa qualsiasi connessione internet. Non so a voi a me rigenera tantissimo una pausa dal pc e soprattutto da internet e FB, penso sia necessaria ogni tanto per poi riprendere al meglio e guardare con animo più tranquillo il tutto. E lo dico pur riconoscendo che a questi mezzi devo molto in termini di amicizie e conoscenze... però non riuscerei mai ad avere con me uno di quei costosi telefoni o i-phone o altro che vanno molto di moda, mi basta il mio vecchio e basilare cellulare che si limita a telefonare e mandare messaggi. Penso che la tecnologia sia un mezzo utile, ma che dobbiamo essere in grado anche di farne a meno.

Ma ritorniamo a noi!

Prima che finisca la stagione delle prugne pubblico questo articolo che ho iniziato un paio di settimane fa quando ho ricevuto in dono da un'amica una borsona piena di dolcissime prugne del suo albero! Devo dire che quest'estate la frutta non è mancata, donata da amici o raccolta e di conseguenza ho potuto sbizzarrirmi con l'autoproduzione soprattutto di marmellate per l'inverno... e così è stato anche con queste prugne, che oltre ad essere mangiate tal quali vista la bontà, ho usato per tantissime cose. In primis ci ho fatto la marmellata, anche in questo caso ho deciso di farla praticamente senza zucchero.

Ricettina veloce!

marmellataIngredienti:

  • 1 kg di prugne mature e morbide

  • 2 cucchiai di malto di riso

  • 1 limone

All'opera!

La sera lavare le prugne, aprirle, eliminare il nocciolo, tagliarle a pezzi. Metterle in una pentola capiente, aggiungere il succo di limone e i due cucchiai di malto e mescolare. Lasciare riposare per tutta la notte col suo coperchio.

La mattina riprendere la frutta, mescolarla (vedrete che avrà perso buona parte del liquido e le prugne si saranno sfatte) e metterla sul fuoco. Portare a ebollizione.

Nel frattempo accendere il forno a 120° e mettere all'interno i vasetti lavati (senza tappo). Scaldarli per 15-20 minuti da quando il forno è in temperatura. Spegnere il forno e tenerli caldi.

Mescolare ogni tanto la marmellata, vi accorgerete che è pronta quando sarà bella densa (potete fare la prova della goccia). Aquesto punto potete invasare. Prelevate uno a uno i vasi dal forno (con guanto perchè scottano) e versate la marmellata bollente. Tappate subito, serrate bene e mettete a raffreddare rovesci in modo da creare il vuoto. Proseguire così fino a esaurire la marmellata. Inutile che vi dica che è buonissima, vista la dolcezza del frutto iniziale, qualsiasi dolcificante aggiuntivo sarebbe stato decisamente superfluo!

Il secondo utilizzo è stato per farne una crostata, ribattezzata “crostata tutta prugna”. Per farla ho preso spunto dal crumble di prugne di Felicia (che avevo già preparato: ottimo!), a cui ho aggiunto come base la crostata al saraceno di Francesca (La tana del riccio) leggermente modificata. Il risultato lo vedete qui sotto!

crostata

Cosa vi serve:

  • 800 gr di prugne mature

  • un limone

  • 50 gr di farina di grano saraceno

  • 50 gr di semola di grano duro

  • 50 gr di farina di mandorle

  • 100 gr di farina integrale di farro

  • 1 cucchiaino di bicarbonato

  • 1 pizzico di sale

  • 50 gr di olio evo

  • acqua qb

Come procedere:

Lavare, tagliare a metà e togliere il nocciolo alle prugne, metterle in una terrina, cospargerle col succo di limone e mescolare bene. Lasciare riposare il tutto qualche ora (io le ho lasciate 5 ore in frigo).

Riprendere la ciotola, togliere le prugne con una forchetta e passarle in una scodella, avendo cura di lasciare la parte liquida nella ciotola. Aggiungere al sughetto delle prugne le farine (grano saraceno, semola, farro, mandorle). Aggiungere anche sale, bicarbonato e a seguire l'olio. Mescolare, aggiungere acqua gradualmente solo se serve e impastare poi a mano fino ad ottenere una palla liscia. Mettere la palla a riposare in frigo coperta da un canovaccio per almeno mezzora. Accendere il forno a 180° ventilato. Riprendere l'impasto e stenderlo col mattarello in forma circa tonda, disporlo sulla teglia coperta di carta forno, rifilando i bordi dove serve. Coprire con la prugne. Quando il forno è in temperatura infornare per 30 minuti. A fine cottura togliere dalla teglia e lasciare intiepidire sulla griglia. Un ottima crostata senza zucchero!

crostata fetta

Ultima golosa preparazione sono state le “sorprese di prugna”.

In pratica mi avanzava dell'impasto dei cornetti vegani con pasta madre, allora ho pensato di infilare le prugne come ripieno. In pratica dopo la prima lievitazione, ho fatto il solito cerchio tagliato a fette, su ogni spicchio ho disposto una prugna privata del nocciolo e richiusa come se fosse intera. Ho arrotolato lo spicchio su se stesso e chiuso tipo cornetto.

soprese lievitazione

Ho messo a lievitare come i cornetti e infornato alla stessa temperatura, ed ecco il golosissimo risultato!

sorprese

L'effetto è quello di una marmellata, in realtà il ripieno è sola frutta!

sorprese2

Fior d'aria

on Mercoledì, 26 Settembre 2012. Posted in cucina

Fior d'aria

C'era una volta ... proprio come fiabe iniziano gli articoli di Claudio del blog Fables de Sucre, creatore del Fior di latte, brioche che imperversa ormai da tempo sul gruppo Fb della pasta madre. E stavolta vi racconto di questa favola che però non sarà di zucchero e neanche di latte o di uova... "Fior di riso" era stata ribattezzata in origine, visto che si intendeva usare il latte di riso al posto di quello vaccino, diventata poi "fior senza" o ancor meglio "fior d'aria" (accogliendo la battuta - Ma è fatta di aria?): quale nome più azzeccato! E' la storia di una sfida nella quale mi sono cimentata con due amiche virtuali, Isa e Claudia, che hanno voluto anche loro provare la loro versione  del fior di riso, perchè non è detto che le versioni "senza" siano meno gustose o meno lievitate o meno morbide, anzi! Tre ricette quindi tutte nate a partire dalla ricetta originale di cui vengono mantenute le dosi, la forma, i tempi di lievitazione. Ecco le regole della sfida:

  • doveva essere dolce, ma senza zucchero 
  • lievitata naturalmente
  • usare prevalentemente farine integrali o semintegrali
  • non prevedere ingredienti di origine animale (latte, uova, burro...)
  • impastata a mano

Per quanto riguarda il metodo per dolcificare Isa ci ha suggerito una "genialata" proposta dall'associazione "Lasalutemelamangio" di cui lei fa parte e al cui sito vi rimando per avere un sacco di ottime indicazioni per una cucina più sana (e anche per farvi due risate con le battute di Pino), ovvero utilizzare al posto dello zucchero o di altro dolcificante la frutta secca dolce (come datteri o uvetta) frullata assieme al liquido che si prevede nel dolce. E devo dire che l'idea mi è piaciuta subito!

Ecco quindi le nostre tre versioni e i relativi commenti ai risultati!

Parto dalla mia versione: Fior d'aria (dosi per 2 tortiere da 25 cm di diametro) (e notare che per l'evento ho pesato tutto!:-P)

ingredienti:

  • 350 gr farina di grano tenero tipo2 (semintegrale)
  • 150 gr farina di farro spelta integrale
  • 150 gr di pasta madre (la mia solita Gilda idratata al 65%circa) rinfrescata con farina semintegrale da 4 ore
  • 250 gr di latte di riso
  • 10 gr di malto di riso
  • 60 gr di kefir di soia (o anche yogurt di soia)
  • 100 gr di uvetta sultanina
  • 1 pizzico di vaniglia in polvere
  • 60 gr di olio extravergine di oliva
  • 15 gr di acqua
  • 2 gr di sale fino integrale

per la lucidatura e la decorazione finale:

  • 1 cucchiaio di malto di riso
  • latte di riso q.b.
  • cacao amaro
  • 1 cucchiaino di zucchero di canna (opzionale)

Come procedere:

Ricordarsi di rinfrescare la madre nel pomeriggio, la sera per prima cosa sbattere bene l'olio con l'acqua fino ad ottenre una cremina, metterlo a riposare in frigo. Versare 250 gr di latte di riso nel frullatore con i 100 gr di uvetta e frullare bene per qualche minuto. 

In una ciotola mettere i 150 gr di pasta madre, aggiungere il latte in cui si sono frullate le uvette e mescolare bene fino a sciogliere completamente la madre. Aggiungere il malto di riso, la vaniglia, il kefir e mescolare. Aggiungere la farina di farro e mescolare ancora. Prelevare dal frigo l'olio emulsionato con l'acqua e aggiungerlo al composto assieme al sale. Amalgamare bene il tutto, fino a quando l'olio sarà ben assorbito nel resto dell'impasto. A questo punto aggiungere gradualmente la farina tipo2. Quando non si riesce più col cucchiaio passare sulla spianatoia e impastare a mano. L'impasto rimane molto morbido, ma non appicicoso, ben lavorabile. Fare un palla e metterla in frigo per una mezzora, lavorarla nuovamente facendo un paio di pieghe e rimettere in frigo fino al giorno dopo.

La mattina prelevare la ciotola dal frigo e rimetterla a temperatura ambiente per un'oretta. Passare l'impasto sul piano, stenderlo con attenzione senza rompere la maglia glutinica e arrotolarlo. Tagliarlo in 2 parti e tagliare ciascuna delle due parti in 7 parti (di queste ne ho tenuta una un po' più grande da mettere al centro). Fare sette pallline.

Disporre la palla più grande al centro delle tortiere e i 6 petali attorno crendo la forma del fiore. 

forma

Mettere a lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio (almeno): per me sono servite 7 ore circa in forno spento coperte da un canovaccio.

lievitata

Accendere il forno a 165° (io ho usato ventilato, ma va bene anche statico). Nel frattempo mescolare in una tazzina il malto di riso col latte di riso e spennellare la superficie del fior d'aria.

Infornare per 30 minuti.

Estrarre dal forno, togliere dalla tortiera e ripassare con l'emulsione di malto e latte di riso. Cospargere a piacere con cacao amaro e un cucchiaino di zucchero di canna integrale. Mettere a raffreddare su una griglia. Ed eccole qua le mie fior d'aria! 

2fiori

E qui senza un petalo!

senza petalo

Fior di riso di Isa

ingredienti:

  • 250 gr farina integrale di farro
  • 50 gr di farina di riso integrale
  • 100 gr di farina 0
  • 100 gr di farina 00
  • 130 gr di datteri ammollati e tritati
  • 120 pm liquida
  • 250 latte di riso
  • 10 gr malto di riso
  • 60 gr yogurt di kefir
  • 1/2 stecca vaniglia
  • 60 gr olio evo
  • pizzico di sale

"Il procedimento è lo stesso seguito da Daria, eccezione fatta per l'olio emulsionato e la decorazione finale. Ed ecco il suo risultato."

fior di riso-isa

 

Questa è la seconda fior di riso arricchita di mele:

con mele-isa

 

Fior di riso al cacao di Claudia

ingredienti:

  • 600 gr di farina semintegrale
  • 60 gr di olio di girasole deodorato
  • 250 gr di latte di riso al cacao
  • 10 gr di malto di riso
  • 120 gr di datteri frullati nel latte di avena
  • 120 gr pasta madre liquida
  • un pizzico di sale
  • la scorza gratuggiata di un arancio e una manciata di nocciole tritate

"Le quantità sono le stesse della ricetta di partenza, ho solo aumentato un pò la farina. Credo che lo rifarò,ma con il latte di riso naturale però questa volta ci metterò l'uvetta,cos' verranno dei panini dolci."

 fior di riso e cacao-claudia

Direi quindi una favola con lieto fine: io mi sono divertita molto e il risultato mi ha proprio soddisfatto, anche Alice che normalmente snobba i dolci l'ha gradita molto, era veramente soffice e dolce al punto giusto. Domenica l'ho portata al laboratorio con i bimbi alla festa delle associazioni per fare merenda: è piaciuta a tutti!

addentata

 

 

Frittatine di ceci e cipolle

on Giovedì, 20 Settembre 2012. Posted in cucina

Adesso che Alice ha ripreso la scuola e spesso mangia fuori casa, capita che mi ritrovo a pranzare sola con Elena e non ho voglia di cose troppo impegnative, allora ecco che mi preparo una frittatina velocissima... ma senza uova!  Gli ingredienti "segreti"? La farina di ceci e l'aiuto della piccola apprendista!

Cosa vi serve:

  • qualche cucchiaio di farina di ceci (diciamo 3-4 colmi)
  • acqua q.b. per ottenere una pastella piuttosto liquida (io ne metto circa il doppio in peso della farina)
  • un rametto di rosmarino
  • una cipolla bianca fresca
  • sale integrale fino q.b.
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1 padella antiaderente

Come procedere:

La mattina prima di uscire o anche un'oretta prima di pranzo, mettete la farina in una ciotola e scioglietela con l'acqua. Aggiungete il rametto di rosmarino e mettete a riposare a temperatura ambiente.

Dieci minuti prima di pranzo, riprendete la vostra pastella, eliminate il rametto di rosmarino. Scaldate la padella antiaderente, nel frattempo aggiungete alla pastella un po' di sale, l'olio, la cipolla affettata e fate mescolare al'assistente.

aiutante

Quando la padella è ben calda versate la pastella a cucchiaiate. Lasciate cuocere scoperto finchè è ben cotta da un lato, rovesciate la frittatina con l'aiuto di una spatola e fate cuocere anche l'altro lato.

frittata

Mettete le frittatine da parte man mano ce sono pronto (ci vorrà pochissimo tempo a cuocerle tutte). 

Potete gustarle tal quali accompagnate da una insalata, oppure potete usarle per farcire un panino!

Qua sotto vedete la mia soluzione di panino imbottito con frittata e pomodori freschi dell'orto!

panino frittata

Logicamente i panini li avevo preparati io con la fantastica ricetta di Xcesca della Tana del riccio (Bottoncini al latte e tahin) con l'unica variante che ho usato solo 1 cucchiaino di malto d'orzo nell'impasto anzichè 2 cucchiai di malto di riso, che ho sostituito la farina di farro bianca con farina di farro integrale e che alla fine li ho spennellati con latte di soia. Sono morbidissimi, ideali da imbottire. 

L'altro panino invece era farcito con quello che vedete qui sotto:

melanzane1

ovvero fette di melanzane cotte in padella dopo averle spenellate di olio evo, salsa di kefir di soia e insalata si carote e rucola del giardino.

paninazzi-ripieni

La salsa di kefir la preparate in un attimo: basta avere del kefir colato da 24 ore, a cui aggiungere un cucchiaio di olio evo, 1 cucchiaino di sale fino integrale, il succo di mezzo limone e uno spicchio d'aglio tritato fino. Mescolare bene il tutto e tenere al fresco fino al momento di servire. Logicamente potete farla anche con lo yogurt colato.

Ottimi anche da portarsi fuori casa per pic-nic, gite in montagna, pranzi veloci a lavoro! 

Altre idee per i vostri paninazzi gustosi ma sani le trovate da Ravanello Curioso... 

Prima di salutarvi se siete in zona vi invito domenica alla festa delle Associazioni di Piove di Sacco, dove l'associazione Al ritmo del Tam Tam che gestisce il gas Calebassa di cui faccio parte sarà presente con un banchetto e all'ora di pranzo col punto ristoro sotto la pescheria. La mattina alle 10.30 è in programma un laboratorio per i bambini dai 3 ai 10 anni sul pane con la pasta madre dove ci sarò anch'io. I bambini impasteranno e porteranno a casa il loro panino da cuocere e per i genitori che lo vorranno sarà possibile portare a casa un po' di pasta madre. Nel caso prenotatevi il vostro pugno facendomelo presente qui sotto! E poi possiamo pranzare in compagnia con i cibi sani, a km 0 (o del commercio equo) e biologici preparati dai volontari dell'associazione con gli ingredienti acquistati attraverso il gas. 

 

 

 

Mele da spalmare

on Domenica, 16 Settembre 2012. Posted in cucina

Mele da spalmare

Verso l'autunno, giornate tiepide, ombre più lunghe, ma cielo limpido... l'estate ci lascia gli ultimi frutti che ci accompagnano verso ottobre fra cui le mele! Me ne sono state donate un paio di borse, non so che tipi siano, alcune sono gialle tipo le golden e altre più rosse e croccanti... ma non importa il loro nome, bensì il fatto che sono cresciute su alberi vicino a casa, che non hanno fatto km per arrivare a casa mia e che non sono state trattate con nulla, ma soprattutto che sono dolcissime! e lo dimostrano anche i molteplici ospiti che le abitano! Ma noi non ci formalizziamo, basta tagliare la parte in cui i piccoli golosi amici si sono fatti la casa e a noi resterà lo stesso una parte di mela buonissima! Quest'annno ho voluto provare a usarle per delle preparazioni a crudo senza cottura: il succo di mela e la mela da spalmare, che ottengo da un'unico lavoro molto semplice! Ricetta? Direi più "modo"...

Cosa vi serve:

  • qualche mela bio (direi 4-5) 
  • mezzo limone
  • cannella

Cosa fare:

Lavare le mele, togliere i torsoli e le eventuali parti abitate (senza sbucciarle!). Tagliarle a pezzetti e metterle in una ciotola. Spremere il succo di del mezzo limone e mescolare bene. Versare le mele un po' alla volta nel frullatore e frullare fino ad ottenere un composto omogeneo. Mettere il tutto su un colino posato su una ciotola, in modo che il succo goccioli all'interno. Lasciar riposare in frigo per un'oretta. Riprendere il tutto. La parte liquida dovrebbe essere colata nella ciotola, mentre nel colino sarà rimasta la polpa. Aggiungere a piacere un cucchiaino di cannella in polvere alla composta di mele che è rimasta nel colino e mescolare. Versare la composta in un vasetto e il succo in una bottiglietta. La composta è ottima tal quale (le bambine la adorano al cucchiaio) a colazione o a merenda sul pane e in frigo dura 2-3 giorni. Il succo (purtroppo poco..) è dolcissimo (attenti che se i piccoli lo scoprono sparisce in un attimo!) e potete berlo (anche allungato con acqua) o usarlo come dolcificante nei dolci. 

succo mele

kefir-cake alla banana

on Giovedì, 13 Settembre 2012. Posted in cucina

kefir-cake alla banana

Durante l'estate ho letto e provato varie ricette di dolci freddi, da preparare senza forno o gas, tutti buonissimi, freschi e anche sani. Si possono mangiare decisamente tranquilli senza sensi di colpa! :-) Così ho, come sempre, fatto delle prove e delle varianti in particolare usando il buonissimo kefir di soia che ultimamente mi da tante soddisfazioni! Ecco quindi la Kefir-cake alla banana che è anche una torta riciclosa e svuota dispensa!

Ingredienti per la base:

  • 7 prugne secche morbide
  • 1/2 tazza di uvetta sultanina (misurata con la cup inglese)
  • 1 tazza di briciole di biscotti al cioccolato (io ho usato biscotti vegani senza zucchero home made che erano stati sbriciolati da tenere manine)
  • 1 manciata di semi di girasole

Ingredienti per la farcitura:

  • 500 gr di kefir di soia
  • 1 banana molto matura
  • 1 cucchiaio di cocco rapè
  • 1 cucchiaio di malto di riso

Procedimento:

Per prima cosa mettere a colare il kefir di soia per 24 ore.

Preparare una tortiera apribile, mettendo sulla base un pezzo di carta forno.

Preparare la base frullando assieme le prugne secche tagliate a pezzettini, l'uvetta, le briciole e i semi di girasole. 

Schiacciare bene sul fondo della tortiera la frutta secca frullata con le briciole.

base

Riporre in frigo e nel frattempo preparare la crema.

Togliere il kefir colato (che sarà diventato una bella crema) dal telo e metterlo in una ciotola (non buttate il siero, può essere usato in altre preparazioni). Aggiungere il malto, il cocco e la banana schiacciata con la forchetta e mescolare bene. 

Riprendere dal frigo la base e coprire con la crema di kefir. Riporre in congelatore per mezzora o un'ora. Poi passare in frigo. Prima di servire aprire la tortiera, togliere la base e passare la torta su un piatto.

fetta

Da noi è durata pochissimo, ma suppongo che se volete conservarla di più valgano le osservazioni che trovate nel post di Ravanello Curioso sulla ricetta dei mini cheese-cake di melone.

Nota finale: per chi non ha il kefir di soia, va bene anche lo yogurt di soia... che però è decisamente meno gustoso!

 

Tofu e frigitelli

on Lunedì, 10 Settembre 2012. Posted in cucina

Tofu e frigitelli

Una ricettina veloce e gustosissima! Ho "scoperto" questo tipo di peperone rosso e verde grazie al nostro fornitore del gas che quest'anno li aveva nel suo orto e non potevo non provarli. Sono talmente buoni, dolci e gustosi che l'anno prossimo li voglio cercare per il nostro orto!

Ve li propongo per un secondo veramente rapido da preparare e che rende appetibile il tofu anche ai più scettici!

Ingredienti:

  • un panetto di tofu al naturale
  • 2 peperoni frigitelli
  • 1 spiacchio di aglio fresco
  • 3-4 cucchiai di olio evo
  • 3-4 cucchiai di salsa shoyu
  • acqua qb
  • sale marino integrale fino qb

Procedimento:

In una padella ampia in ceramica versare l'olio, la shoyu e lo spicchio d'aglio tritato. Far soffriggere appena. Affettare i peperoni in modo da avere degli anelli. Versarli in padella e lasciarli cuocere a coperchio chiuso. Nel frattempo tagliare a dadini o strisce il tofu. Versarlo in padella e mescolare bene. Aggiungere un po' d'acqua e il sale. Far cuocere a copercio chiuso finchè i peperoni saranno diventati morbidi (basta poco, direi che in 5 minuti sono pronti) e sia assorbita l'acqua. Servire caldo o tiepido.

Margherita salata

on Mercoledì, 05 Settembre 2012. Posted in cucina

Una torta salata da condividere

La settimana scorsa con immenso piacere ho avuto ospiti Valentina Mammafragolaecioccolato e la sua meravigliosa famiglia giunti in camper direttamente dalla Sicilia!

Due giorni fra passeggiate, giochi e letture con i bambini in casa o in giardino, impasti e ricette condivise e soprattutto tante chiacchiere sul divano tra amiche con cui si sa di avere punti di vista comuni!

 altalena

letture ponte

Per l'occasione ho messo all'opera la Gilda che ha sfornato un ottimo pane al farro e semola di grano duro che ci ha accompagnato nei vari pasti condivisi

pane

e una torta salata nata dalla rielaborazione di una ricetta per la torta di rose salata. Ne ho cambiato la forma in modo da farne un fiore di cui ogni commensale può prendere un petalo e ovviamente l'ho veganizzata, sia nella farcitura che nell'impasto. E'stata un successone, morbida, gustosa, leggera... sparisce subito!

Ecco quindi la ricetta, ad uso di Valentina che è ripartita con una figlia di Gilda nel frigo e che spero la proverà presto e di chi ha voglia di assaggiare questa meraviglia!

ingredienti per l'impasto:

  • 200 gr di kefir di soia o yogurt di soia (io ho usato il primo)
  • 150 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 200 gr di farina integrale
  • 200 gr di farina di farro bianca

ingredienti per la farcitura (tutte verdure appena colte dall'orto!):

  • 1 zucchina grande
  • 1 melanzana
  • 1 porro
  • sale integrale fino qb

All'opera!

Sciogliere la pasta madre nel kefir (o yogurt), aggiungere l'olio e il sale. Aggiungere mescolando la farina di farro e di seguito la farina integrale. Passare a impastare sulla spianatoia (se serve eventualmente aggiungere altra farina integrale durante l'impasto) fino ad avere una bella palla liscia e omogenea.

Mettere a lievitare coperta nel forno spento per almeno 4 ore o comunque fino al raddoppio dell'impasto.

Nel  frattempo affettare finemente la zucchina, il porro e la melanzana, salarli e passarli in padella antiaderente con pochissima acqua. Lasciare asciugare e spegnere.

Riprendere l'impasto lievitato, stenderlo grossolanamente sulla spianatoia infarinata e dare la forma di rettangolo spesso circa 1 cm. Versare le verdure e arrotolare. Tagliare a fette di circa 5 cm il rotolo.

Dusporre la prima fetta al centro di una teglia con carta forno e posizionare man mano tutte le fette attorno come i petali di un fiore.

lievitazione

Mettere a lievitare coperto per un paio d'ore.

Accendere il forno a 190° ventilato e infornare per 40 minuti.

cotta2

Servire ancora tiepidina su un unico piatto e lasciare che i commensali si servano da soli!

PS: era la seconda volta che preparavo questa torta salata, la volta precedente nel ripieno avevo messo anche dei pezzetti di formaggio montasio che avevo da finire al posto dei porri... devo dire che questa versione vegan senza formaggio batte alla grande quella formaggiosa, soprattutto i porri danno un gusto ottimo! Quindi il mio consiglio è: resistete alla tentazione di metterci formaggi che è fantastica senza!

 

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