in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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cucina

Marmellate di fine estate: more di rovo, sambuco e fichi

on Sabato, 01 Settembre 2012. Posted in cucina

Una proficua camminata in montagna!

Come vi anticipavo qui, una delle varie passeggiate che abbiamo fatto in questo periodo è stata nei monti Lessini orientali in Val di Chiampo, zona poco conosciuta, ma molto bella. In particolare siamo partiti dal paesino di Durlo alla ricerca di una cascatella che però non abbiamo raggiunto perchè abbiamo preferito goderci il fresco, andare piano al passo con le bimbe e soprattutto raccogliere tutte le meraviglie che trovavamo lungo il cammino! Stavolta  sono riuscita a salvare qualcosa dalle grinfie delle piccole divoratrici in particolar modo della più piccola definita anche "pozzo senza fondo" che ingoia tutto a piene mani ripetendo a bocca piena "Gnam-gnam gnam-gnam".

more1

Il sentiero era infatti bordato in molti punti da grandissimi cespugli di more di rovo, mature e dolci: mai viste così tante! Purtroppo non avevo con me borse o cestini e quindi quando ho riempito la borsa della macchina fotografica ho dovuto sospendere il raccolto!

sambuco1

Proprio in prossimità del parcheggio la seconda sorpresa, ovvero dei sambuchi stracarichi di frutti maturi, che quest'anno non ero riuscita a trovare il tempo di andare a raccogliere: qui in quota ci hanno aspettato! Stesso problema: ero senza borse e le bacche di sambuco macchiano molto, fortunatamente avevo dei gironali vecchi in auto che ho arrotolato in modo da farne dei coni dove riporre i frutti.

Una volta a casa prima di andare a letto mi sono messa al lavoro per farne della marmellata, a cui ho aggiunto anche quella di fichi.

fichi1

Ecco gli ingredienti per le 3 marmellate! Il procedimento è lo stesso per tutte e 3.

more2Marmellata di more di rovo:

  • 1 kg di more di rovo ben mature
  • 1 limone
  • 100 gr di malto di riso bio
  • 50 gr di acqua

sambuco2Marmellata di bacche di sambuco:

  • 1 kg di bacche di sambuco (le bacche vanno tolte dai rametti, attenzione che ci si sporca parecchio)
  • 1 limone
  • 100 gr di zucchero di canna integrale mascobado
  • 1 cucchiaino di agar agar

fichi2Marmellata di fichi:

  • 1 kg di fichi (tagliati a pezzetti e privati del picciolo)
  • 1 limone
  • 60 gr di malto di riso bio

Procedimento:

La sera mettere la frutta (pulita e nel caso dei fichi tagliata a pezzi) in una pentola, aggiungere il succo di un limone, lo zucchero o il malto a seconda e mescolare bene. Lasciare riposare per tutta la notte coperto e a temperatura ambiente. La mattina, accendere il fuoco e portare a bollore la frutta. Lasciar bollire finchè non addensa. Nel caso del sambuco aggiungere un cucchiaino di agar-agar (alga che serve come addensante), mascolare e lasciar bollire una decina di minuti. Nel frattempo preparare i vasetti. Prendere i vasetti puliti e metterli in forno a 140° per 15 minuti. Lasciarli nel forno.

Quando la marmellata è pronta estrarre man mano i vasetti dal forno e riempirli con la frutta bollente. Tappare e serrare bene. Mettere a raffreddare capovolti. Quando si è formato il sotto-vuoto (sentite il click del tappo che rientra), raddrizzare e lasciare raffreddare completamente.

Questi vasetti di confettura di fichi.

fichi-vasetti

Questa la marmellata di more spalmata su un ottima fetta di pane morbido al succo di carote (ricetta di Xcesca de "La tana del riccio" che approfitto per ringraziare visto l'ottimo pane che ne è uscito!)

fetta con more

Per quella di sambuco fidatevi dell'assaggiatrice ufficiale che vi manda un saluto! :-)

assaggiatrice

 

 

 

Dolcetti sesamini

on Venerdì, 31 Agosto 2012. Posted in cucina

Dolcetti sesamini

latte sesamoLa settimana scorsa ho provato il buonissimo latte di sesamo di Ravanello Curioso: una bontà! Mi rimaneva l'okara costituito da sesamo e uvetta frullati, ho pensato quindi di riciclarlo velocemente per dei dolcetti freddi (non cotti) e veloci da preparare che anche le bimbe hanno apprezzato. Novità questa perchè Alice non mangia dolci (a meno che non siano ricoperti di cioccolato fondente... ), ma il cocco l'ha conquistata!

Velocissima da preparare secondo me potete farli anche con l'okara di altre bevande a base di frutta secca o semi.

ingredienti: 

  • 130 gr di okara di latte di sesamo (costituito da sesamo e uvetta frullati in parti uguali)
  • 40 gr di malto di riso
  • 5 gr di cacao in polvere
  • 20 gr di briciole di biscotti al cacao vegani (opzionali, eventualmente si possono sostituire con 20 gr di fiocchi di avena)
  • 60 gr di fiocchi di quinoa (o di avena piccoli)
  • cacao in polvere e cocco rapè per decorare

Procedimento:

Mescolare l'okara con il malto, il cacao, i fiocchi e le briciole. Con le mani preparare delle palline di impasto e rotolarle a scelta nel cacao o nel cocco. Far riposare in frigo per almeno un'ora. Gustare!

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Peperoncini piccanti

on Sabato, 25 Agosto 2012. Posted in cucina

Peperoncini piccanti

Latitavo dal blog da un po' di giorni causa caldo insopportabile che ci ha fatto scappare appena possibile da casa alla ricerca di un po' di refrigerio e ristoro... dovrei farcela a postare un po' di cosette di questi giorni...

Fra e altre cose avevo da sistemare i peperoncini piccanti che quest'anno l'orto ci ha donato generosamente... anzi continua a donarcene visti quelli che stanno ancora maturando sulle piante! Quest'anno ne avevamo di due tipi: tondi rossi che si possono riempire e lunghi rossi a cornetto (quelli che Elena divertita stringe fra le mani nella foto).

Questi ultimi li ho semplicemente invasati sott'olio (solo extravergine di oliva bio), dopo averli fatti riposare per 24 ore in sale e aceto. Saranno ottimi per condire la pasta e scaldare il freddo inverno.

Quelli torndi invece li ho farciti. Stavolta ho provato ad usare come ripieno il vegrino insaporito con spezie e semi misti.

 

Ingredienti:

  • peperoncini rossi tondi piccanti
  • aceto bianco (1 parte)
  • acqua (2 parti, ovvero il doppio dell'aceto)
  • 500 ml di yogurt di soia
  • 1 c di sale fino integrale
  • 2 C di semi misti (zucca, girasole, sesamo, lino)
  • 1 C di spezie miste tritate (salvia, rosmarino, timo, origano, maggiorana, basilico)
  • olio extravergine di oliva bio

 

Preparazione:

  • peperoncini1
  • Mettere a colare lo yogurt di soia per 24 ore conun cucchiaino di sale fino integrale
  • Pulire i peperoncini, tagliando il gambo e svuotandoli dei semi (usare i guanti!)
  • Far bollire l'acqua a cui è stato aggiunto l'aceto (io ho messo un bicchiere di aceto e due di acqua).
  • Quando bolle versare i peperoncini e farli bollire per 5 minuti.
  • Scolarli e metterli ad asciugare su un canovaccio pulito.
  • Nel frattempo riprendere lo yogurt, aggiungere le spezie e i semi e mescolare bene la crema.
  • Con un cucchiaino riempire i peperoncini piccanti.
  • Prendere dei vasetti puliti e passarli in forno a 130-140° per 15 minuti.
  • Infilare nei vasetti i peperoncini ripieni. 
  • Versare olio extravergine di oliva preferibilmente bio fino a coprire bene tutti i peperoncini.
  • peperoncini2
  • Tappare.
  • Dopo qualche ora controllare che l'olio copra ancora per bene tutti i peperoncini, altrimenti aggiungerne.
  • Serrare i tappi e conservare al buio.
  • Scommetto che saranno buonissimi! Vi riaggiornerò!

Clafoutis alle pesche

on Lunedì, 20 Agosto 2012. Posted in cucina

Clafoutis alle pesche


Pensavate che questo mese saltasse l'appuntamento con la ricetta per Salutiamoci? :-) Eccola qua! L'ingrediente stavolta sono le pesche e siamo ospiti di Briggishome e avendone avute (ormai purtroppo son finite da un po') una bella cassetta donatami da Valentina oltre a conservarle per l'inverno sciroppate o come confettura e gustarle tal quali, ho provato dei dolci, fra cui questo che ci ha veramente soddisfatto.

salutiamoci300

All'interno si forma una sorta di cremina che rimane morbida, una delizia! Ha inoltre la caretteristica di esere senza glutine e senza grassi. La ricetta è semplicissima, eccola qua sotto!

 

ingredienti:

  • 270 gr di yogurt di soia naturale o kefir di soia (io ho usato quest'ultimo)
  • 80 gr di malto di riso
  • 50 gr di amido di mais
  • 60 gr di farina di riso
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 1 pizzico di vaniglia in polvere
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 cucchaio di succo di limone
  • 2 pesche

 

Mescolare lo yogurt (o il kefir) con il malto di riso, aggiungere l'amido di mais e la farina di riso ben setacciate in modo che non formino grumi. Aggiungere il sale, la vaniglia e il bicarbonato e mescolare bene. Il composto che si ottiene è piuttosto liquido.

Tagliare a fette delle pesche o della nocipesche (per le pesche meglio privarle anche della buccia).

Preriscaldare il forno a 180° ventilato.

Aggiungere il succo di limone e mescolare: vedrete formarsi una schiumina.

Versare il composto su una teglia rivestita di carta forno e infilare le fettine di pesca nella crema.

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Infornare per 40 minuti.

Aspettare che si raffreddi un po' e servire togliendo delicatemente dalla carta forno.

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"Fugassa" ai fichi

on Mercoledì, 15 Agosto 2012. Posted in cucina

In questo periodo ho la fortuna di avere degli amici generosi! Dopo le pesche di Valentina, ecco i dolcissimi fichi di Moira! Purtroppo però tanto buoni quanto veloci a maturare, (prima o poi mi procurerò un essicatore... qui al sole ottengo solo che marciscano vista l'umidità ambientale...) quindi ho dovuto utilizzarli al più presto. Come sempre la Gilda mi è venuta in soccorso... pensavo infatti di fare un dolce poco dolce, una torta semplice semplice a partire dall'impasto del pane, ovvero qualcosa tipo quella che dalle nostre parti si chiama "fugassa" o meglio ancora "fugaseta". Non lasciatevi ingannare! In veneto la "fugassa" non è la focaccia salata, ma un dolce povero! Ecco come viene descitta su vikipedia:

 

"La focaccia veneta (in lingua veneta fugassa o fugassin) è un pane lievitato dolce analogo a colomba pasquale o pandoro.

Originariamente questo era il dolce dei poveri. In occasione delle feste veniva preso l'impasto base del pane e gli venivano aggiunteuovaburro e zucchero (tutto in quantità moderata dati i costi). Poi il dolce veniva cotto nei forni a legna.

In seguito questo dolce è stato 'adottato' dalle pasticcerie fino a diventare più raffinato ed elaborato.

Dovendosi adeguare alle sofisticazioni e complicazioni del palato del mondo moderno, ha perso la semplicità di un tempo. Lo stesso dolce lo si ritrova in diverse versioni spostandosi di paese in paese. Ogni zona o paese del Veneto applica delle varianti che lo rendono unico di posto in posto.

La ricetta è a base di farina, uova, burro e alcuni aromi fondamentali (marsalacedrovaniglia). Data la bassa quantità di burro risulta come un dolce leggero."

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Logicamente la mia versione con i fichi riprende la versione semplice senza "sofisticazioni", ma anche senza uova e latticini. Per la forma ho scelto invece di tenerla bassa proprio come un dolce da colazione.

Veniamo alla ricetta!

ingredienti: 
80 gr malto di riso
2-3 cucchiai olio evo
1 pizzico di sale fino integrale
2 cucchiai farina di riso
farina tipo 2 finchè ne prende ovvero "a occhio"
 
Sciogliere la pasta madre nel succo, aggiungere il kefir d'acqua (se non l'avete usate acqua gasata, anche se il kefir gli da una marcia in più in termini di morbidezza), aggiungere a seguire la farina di riso, il malto, l'olio, il sale e per ultima la farina 2, mescolare solo col cucchiaio e smettere di aggiungere farina quando diventa difficoltoso mescolare col cucchiaio.
Mettere a lievitare per 4-5 ore in forno spento coperto da un canovaccio.
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Versare su carta forno metà dell'impasto, disporci qualche fico tegliato a metà,
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versare sopra l'impasto rimanente, disporre i fichi a coprire buona parte della superficie (in mezzo ne ho messo 1 aperto a cuore). Mettere a lievitare in una teglia tonda per 2 ore (occhio che cresce tanto e tende a trasbordare).
Dopo la seconda lievitazione aggiungere qualche fico per riempire i buchi che si sono creati, accendere il forno a 180° ventilato, cospargere con una emulsione di malto e acqua e infornare per 30-35 minuti. 
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Dopo la seconda lievitazione aggiungere qualche fico per riempire i buchi che si sono creati, accendere il forno a 180° ventilato, cospargere con una emulsione di malto e acqua e infornare per 30-35 minuti. 
Controllare la cottura del fondo staccando un po' la carta forno della fugassa. Mettere a raffreddare.
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Il risultato è ottimo, sofficissima e dolce al punto giusto, ideale a colazione o anche a merenda!

La ricetta che mi riesce sempre: focaccia velocissima (versione estiva)

on Mercoledì, 15 Agosto 2012. Posted in cucina

La ricetta che mi riesce sempre: focaccia velocissima (versione estiva)

2012 0727004Questo mese la staffetta di blog in blog propone un tema al quale non potevo non partecipare: la ricetta che mi riesce sempre! Sono stata parecchio indecisa su quale scegliere, alla fine ho sono ricaduta su una ricetta con la pasta madre, ovvero la focaccia velocissima, che oltre a riuscirmi sempre e essere una delle cose che spesso e volentieri preparo quando ho fretta o quando voglio portare qualcosa da offrire, è stata testata da tantissimi amici, sia in veste di degustatori che di cuochi. La ricetta ha la caratteristica di essere assolutamente versatile e modificabile a proprio piacimento sia per quanto riguarda le farine che per gli ingredienti. In questo periodo estivo in cui i pomodorini nell'orto non mancano mai questa che propongo è la versione che va per la maggiore. Tra l'altro non si impasta a mano e quindi non si sporca nulla: talmente facile che ormai Alice la prepara da sola!

 

Ingredienti:

  • 125 gr di pasta madre rinfrescata da 3-4 ore(può essere solida, liquida, densa... come volete... e per chi non ce l'ha direi mezzo cubetto di lievito di birra in attesa di procurarsi la madre... :-)))
  • 250 ml di acqua a temperatura ambiente
  • 3-4 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 1 spicchio d'aglio tritato
  • pomodorini a volontà
  • farina tipo 2 (o semola di grano duro o farro anche integrale) circa 350-400 gr 
  • origano, rosmarino, timo, erba cipollina, maggiorana a piacere
  • sale grosso integrale
  • olio evo miscelato ad acqua per condire la superficie prima di infornare
  • basilico (normale o greco) fresco

 

Procedimento:

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere 150 gr di farina e mescolare bene. Aggiungere l'olio, il sale, l'aglio tritato, le spezie tritate e amalgamarle bene. Cominiciare ad aggiungere un po' alla volta la farina, mescolando col cucchiaio di legno. Continuare ad aggiungere farina finchè si riesce a mescolare col cucchiaio, quando dovreste passare sulla spianatoia fermatevi e mettete l'impasto a lievitare coperto da un canovaccio pulito nel forno spento. Lasciare riposare per 3-4 ore (se usate il lievito di birra anche meno). Riprendere l'impasto, versarlo su una teglia oliata o ricoperta con carta forno e disporre sopra i pomodorini tagliati a metà.

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Lasciare lievitare un'altro paio d'ore. Accendere il forno a 180° ventilato e finchè si scalda, spennellare la superficie con una miscela di olio evo e poca acqua ben sbattuti fino a formare una cremina. Cospargere con sale grosso e eventualmente basilico fresco o altre spezie. Infornare per 30-40 minuti (controllate il fondo per essere certi della cottura). Gustare calda, fredda, tiepida, come preferite! e ottima da portare con voi in gita o anche da imbottire come più vi piace!

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Ecco la soffice fetta!

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Altre varianti della focaccia velocissima:

e poi a voi le prove più svariate!


 

staffetta blogSe volete leggere altre ricette testate e di sicura riuscita non vi resta che farvi un giro nei blog elencati qui sotto che aderiscono alla staffetta questo mese:

Casa Organizzata - http://www.4blog.info/casaorganizzata

Alessia scrap & craft - http://www.4blog.info/school

Palmy Learning is experience http://laproffa.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

La Diva delle Curve http://www.divadellecurve.com/search/label/staffetta

Gina Barilla: http://ginabarilla.blogspot.it

Fofina Boudoir http://lefabuleuxdestindefofinaboudoir.blogspot.fr/

Bimbiuniverse- http://bimbiuniverse.blogspot.it

Illustrando un sogno http://silviomacca.blogspot.it/search/label/Di%20Blog%20in%20Blog%20-%20Staffetta

Monica e lo Scrapbooking http://monicc.wordpress.com/category/di-blog-in-blog/

Il Pampano http://ilpampano-designbimbi.blogspot.it/

Il blog di MammaGabry http://leoperedimammagabry.blogspot.com/

GocceD'aria: http://www.goccedaria.it/tag/goccedaria/staffetta%20blog.html/

MadreCreativa http://madrecreativa.blogspot.it/

Vivere a piedi nudi http://vivereapiedinudi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

Cristina: http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.it/search/label/Staffetta%20di%20blog%20in%20blog

unamammaperdue http://www.unamammaperdue.blogspot.it

Aline Scipioni Forti http://persempremamma.blogspot.it/search/label/dibloginblog

Idea Mamma: www.ideamamma.it

ero Lucy http://erolucyvanpelt.blogspot.com/search/label/di%20blog%20in%20blog

Essenza Burrosa http://curwitchlicious.blogspot.it/search/label/staffetta

Supermamma: http://supermamma.mammacheblog.com/2012/06/15/video-del-bellaria-relais/

Diario magica avventura: http://www.lamiadolcebambina.blogspot.it/2012/06/staffetta-di-blog-in-blog-la-meta-delle.html

Ostuni Magazine http://ostunimagazine.blogspot.it/search/label/Di%20Blog%20In%20Blog

Pattibum http://pattibum.wordpress.com/2012/06/24/di-blog-in-blog/

Tulimami http://tulimami.blogspot.it

Accidentaccio http://accidentaccio.blogspot.it/search/label/Di%20Blog%20in%20Blog

mammamiacosafaccio!? http://mammamiacosafaccio.blogspot.it/

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Il mondo di Cì: http://ilmondodici.blogspot.it/search/label/staffetta%20blog

Sono una Mamma non sono una Santa http://theyummymom.blogspot.it/

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Elegraf77 http://elegraf77.blogspot.it/

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Mamme fai da te http://mammefaidate.blogspot.it/search/label/Di%20blog%20in%20blog

Debora http://crescereduegemelli-debora.blogspot.it/tag/di-blog-in-blog

Ferengi in Addis http://ferengiaddis.wordpress.com/

 

Spaghetti risottati

on Domenica, 12 Agosto 2012. Posted in cucina

A casa nostra ormai si mangia poca pasta, una o due volte la settimana al massimo, e di solito il cuoco è mio marito. Questa ricetta è infatti un suo cavallo di battaglia e la prepara in molteplici modi, ed è anche un modo veloce ed ecologico di preparare la pasta, non si butta via l'acqua e non si sporcano un sacco di pentole. Si può prepare con qualunque formato di pasta, anche se in questa versione la predilegiamo con gli spaghetti per i quali peraltro le bimbe vanno matte... quanto si divertono a risucchiarli! Altro che pastina formato mignon per i bambini!

In questo caso è preparata con il brodo di pomodoro avanzato dalla preparazione della passata, se non si ha a disposizione questo buonissimo brodo, si può tranquillamente sostiuirlo con 5-6 cucchiai di passata di pomodoro o ancora con 2-3 pomodori grandini tagliati a pezzetti a cui aggiungiamo mezzo litro di acqua.

Come vedete dalla foto la pasta che usiamo noi è integrale (o semintegrale) sempre biologica. La verdura come sempre è tutta del nostro orto.

Veniamo alla ricetta!

Ingredienti (per 3-4 persone):

  • 300 gr di spaghetti integrali di farro bio
  • 1 cipolla rossa di tropea
  • 1 spicchio d'aglio rosso
  • 3-4 cucchiai di olio evo
  • 1 carota bio
  • 1 rametto di rosmarino
  • 3-4 manciate di lenticchie rosse decorticate
  • 600 ml di brodo di pomodoro  (5-6 cucchiai di passata di pomodoro + 500 ml di acqua o 2 pomodori maturi grandini + 500 mldi acqua)
  • acqua da aggiungere al bisogno
  • sale integrale di Cervia q.b.

 

Procedimento:

Affettare la cipolla e l'aglio e metterli a rosolare nell'olio evo in una padella o una pentola larga (questo è importante se usate gli spaghetti altrimenti dovrete spezzarli...). Aggiungere la carota tritata e il rametto di rosmarino assieme a un po' di acqua. Far soffriggere per qualche minuto. Aggiungere le lenticchie rosse e far tostare leggermente, infine aggiungere il brodo di pomodoro (o il pomodoro con tutta l'acqua) e lasciar andare fino a che non bolle.

Quando il brodo bolle, aggiungere il sale (poco, tenete conto che la pasta non andrà scolata) aggiungere la pasta. Mescolarla delicatamente, mettere il suo coperchio e lasciare andare a fuoco lento per il tempo di cottura indicato nella confezione.

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Mescolare ogni tanto. Se vedete che la pasta assorbe tutto il sugo aggiungete mezzo bicchiere d'acqua. Di solito impiega un po' di più del tempo normale a cuocere, quindi passato il tempo di cottura assaggiate e nel caso lasciate andare ancora un po', aggiungendo nel caso un po' d'acqua.

Servite subito e mangiate! 

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Preparata così la pasta assorbe bene il sugo e diventa molto più saporita.

Con questa ricetta partecipo al contest di Ravanello Curioso "ricette d'estate" per la sezione salato e anche al contest "sbattimento zero" di GenitoriVeg.

contest

 

 

 

Estate, olimpiadi.... pop-corn!

on Venerdì, 03 Agosto 2012. Posted in cucina

Una delle poche cose che mi piace seguire sono le olipiadi nonostante l'eccessiva presenza di sponsor e pubblicità varie, alcune discipline si possono vedere solo in queste occasioni. Le seguivo prima che nascessero le bimbe e adesso mi piace l'idea che Alice possa vedere e conoscere anche questi sport poco noti. Solo che noi non abbiamo la tv, non nel senso che è rotta o altro, proprio non l'abbiamo mai acquistata e in questa casa non ci è mai entrata per scelta. All'inizio chi ci veniva a trovare pensava che fosse una scelta temporanea dovuta al recente trasloco, ora dopo circa 6 anni che stiamo qui, non ci fanno più caso, anzi si gode della reciproca compagnia senza questo "terzo" incomodo! In tutti questi anni non ne abbiamo mai sentito la mancanza, di modi per informarsi (tra l'altro in maniera molto più obiettiva) ce ne sono svariati e se proprio si vuole vedere qualche film si va di dvd. Per non parlare del tempo che si lbera e delle innumerevoli cose che si possono fare la sera senza tv: lunghe chiaccherate, letture, giochi con le bimbe, annaffiature dell'orto, auto-produzioni (come la passata dell'altro giorno) e non ultimo questo blog... E le olimpiadi, allora? Allora, usiamo il portatile per vedere (e far vedere alle bimbe) ogni tanto qualcosina, in questo modo blocchiamo anche le numerose pubblicità.

Sicchè l'altra sera è stato un evento "speciale" accendere il pc, trovare le olimpiadi e sedersi a guardarle spiegando le varie discipline ad Alice, il tutto gustando dei pop-corn. Logicamente non quelli in busta... e quindi fra un tiro con l'arco e una sciabolata, abbiamo atteso i "pop-pop" che poi le birbe hanno gustato, a piene mani e ciucciandosi le dita, ancora tiepidi!

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Comunque se mai ci capitasse fra le mani una tv potremmo farne buon uso come suggerisce questa fantastica e simpatica vignetta!

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Couronne bourdulaise integrale (di farro)

on Giovedì, 02 Agosto 2012. Posted in cucina

Couronne bourdulaise integrale (di farro)

Finalmente una ricetta di pane! Avevo proprio voglia di impastare qualcosa di particolare e quando ho visto sul mio amato gruppo "Pasta Madre" su Facebook questo pane a "corona" provato da Donatella sono subito andata a vedermi la ricetta sul suo blog "L'ingrediente perduto". Si tratta di una pane a pasta "dura" caratterizzato da una forma a corona appunto ottenuta disponendo il pane a pallina (pagnottine) a cerchio, unite da una parte centrale tagliata a spicchi. 

Logicamente non riesco mai a rifarlo tal quale, troppo forte la tentazione di personalizzarlo, soprattutto di provare a usare farina integrale e non rovesciare la forma in modo che gli spicchi rimangano ben visibili.  Rispetto alla ricetta originale ho cambiato anche i tempi.

La ricetta prevedeva un primo impasto fatto la sera prima, una sorta di ulteriore rinfresco. Io avevo usato la pasta madre il giorno prima quindi ho proceduto diversamente. Ecco quindi la mia ricetta.

 

La mattina ho rinfrescato la madre (che avevo già rinfrescato il giorno prima) con farina tipo 2. Ho tenuto l'impasto più consistente del solito, facendo il panetto come si fa normalmente con la solida.

Dopo 4 ore ho preso 150 gr di Gilda (questa volta l'ho anche pesata!) e l'ho sciolta in 265 ml di acqua. Ho aggiunto un cucchiaino di malto d'orzo e un cucchiaino di sale fino integrale.

Un po' alla volta ho cominciato ad aggiungere la farina di farro (spelta integrale), in tutto 450 gr. Ho ottenuto un impasto bello sodo che ho impastato a mano abbastanza a lungo. L'ho riposto a lievitare per un paio d'ore coperto da un canovaccio nel forno spento.

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Nel frattempo ho preparato la teglia. Ho messo una ciotolina in vetro rovesciata al centro di una teglia rotonda da crostata. Ho bagnato e strizzato la carta forno e l'ho stesa sopra la teglia più ciotolina.

Ho ripreso l'impasto e l'ho steso (a mano) a forma di rettangolo spesso circa 1 cm sul piano infarinato.

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Ho fatto la piegatura (cilindratura) come spiegato da Donatella (vedete le foto qui sotto)

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e ho tagliato il "serpentone" che ho ottenuto in 8 parti, una più grande di circa 160 gr e le 7 altre più piccole di circa 90 - 100 gr ciascuna. Ho leggermente schiacciato e ripiegato a pallina ogni parte (come per fare le palline della pizza). 

Ho preso la pallina più grande, l'ho schiacciata leggermente col palmo della mano e successivamente l'ho stesa col mattarello.

Ho disposto questa sfoglia al centro della teglia, sopra la ciotolina, in modo che sbordasse dalla stessa.

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Ho disposto le altre 7 palline tutto attorno a formare la corona.

Ho tagliato a spicchi la parte di impasto sopra la ciotolina e ho ripiegato ogni spicchio sulla pallina corrispondente.

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Ho messo a lievitare coperto da un canovaccio nel forno spento fino al raddoppio. Le palline si sono unite. 

Qui la vedete a lievitazione completata.

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Ho acceso il forno statico a 230° con ciotolina d'acqua fredda all'interno. Quando è arrivato in temperatura ho infornato per 10 minuti a 230° e successivi 30 minuti a 200° (sempre statico). Una volta spento il forno ho lasciato il pane nel forno spento per una decina di minuti con l'anta socchiusa.

Ho messo a raffreddare inclinato e coperto da un canovaccio.

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Il risultato estetico ci è piaciuto molto, le bambine se ne sono appropriate e l'avrebbero tenuto per giocare alle principesse! Dispiaceva quasi tagliarlo...

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Prova taglio superata brillantemente! Croccante fuori e morbido dentro, ottima lievitazione! Il gusto del farro spelta si fa notare!

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Passata di pomodori a 8 mani

on Martedì, 31 Luglio 2012. Posted in cucina

Una delle cose più piacevoli del ritornare a casa dopo un periodo di vacanza estiva in montagna sta nel poter di nuovo contare sul proprio orto che nel frattempo ha continuato a produrre in abbondanza. Anche stavolta non siamo rimasti delusi, in particolar modo da pomodori e pomodorini: guardando l'orto dalla finestra spiccavano come una macchia rossa le piante ricolme di pomodori da raccogliere.

 

Risultato del primo vero e proprio raccolto di pomodori (prima ne avevamo presi giusto qualcuno man mano che arrossiva per mangiarlo tal quale in insalata): due secchi pieni!

 

Urgeva la preparazione di passata!

 

Solitamente “sfrutto” mia mamma che è dotata dell'apposita “macchinetta” per passare i pomodori, visto che lei la prepara per se stessa con quelli del suo orto, le portiamo anche i nostri e lei ce li restituisce invasati sotto forma di passata o pelati. Stavolta non ci è stato possibile visto che da un lato dovevamo riparire per la montagna, dall'altro i suoi non erano ancora pronti, quindi abbiamo pensato di portarci il lavoro da fare al fresco dei monti, dove tra l'altro abbiamo anche più tempo libero.

 

Una serata fra la lettura di una favola e l'addormentamento delle bimbe e la passata era pronta!

 

Il lavoro è poi continuato una volta a casa, con i nuovi pomodori che nel frattempo erano maturati. In tutto questo lavoro potete avvalervi di qualche baldo e giovane aiutante... se chiudete un occhio o anche due sulla condizione finale della cucina!

 

Ingredienti:

 

  • pomodori ben maturi (io ne avevo di misti cuor di bue, ramati, sammarzano) quanti ne volete, meglio se del vostro orto o bio

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Utensili:

 

  • pentola grande

  • passaverdure ( o se l'avete macchinetta per la passata)

  • imbuto

  • vasetti o bottigliette con tappo da sottovuoto (quello che fa click)

  • mestolo

  • pentolino piccolo

  • pentola in cui bollire la passata

  • forno

 

Assistenti:

 

  • 1 piccola birba aiuto riempimento pentole e controllo qualità materia prima

  • 1 birbona controllo qualità prodotto finito

  • 1 assitente forzuto per serrare i vasetti

 

Procedimento:

 

Lavare i pomodori e tagliarli a pezzettoni togliendo la parte più dura vicino al gambo.

 

Passarli alla piccola assitente birba che provvederà a metterli nella pentola grande che deve essere riempita fino a circa metà. Se non ci stanno tutti usate due pentole. La birba addetta alla qualità della materia prima potrebbe occasionalmente fare una prova assaggio o una prova spremitura sul piano cottura o ancora una prova lancio... se volete continuare a lavorare tranquilli senza urli, siate zen e pensate dopo alle pulizie...

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Accendere il fuoco e portarli a bollore. Farli bollire per un po' in modo che si ammorbidiscano e perdano l'acqua, spegnere il fuoco. Aspettare qualche minuto che la polpa si depositi sul fondo e col mestolo togliere l'acqua (mettetela in un pentolino potrete usarla come brodo per prepararci minestre o zuppe).

 

A questo punto subentra la seconda assistente (visto che la prima ormai dorme...) che chiederà di aiutarvi col mestolo o col passaverdure.

 

Passare il tutto al passaverdure (fori medi) o se l'avete con la macchinetta: qui lasciate pure che l'assistente forzuto aiuti la seconda assistente e voi limitatevi a supervisionare.

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Noi pensavamo che sarebbe stato un lavoro lunghissimo, invece tutto sommato il tempo che si impiega è inferiore al previsto. Dovreste ottenere una passata già della giusta consistenza. Se intendete usarla entro breve potete conservarla in frigo e usarla entro qualche giorno aromatizzandola con spezie (io ci metto basilico e maggiorana) e salandola a piacere.

 

Altrimenti, se volete conservare per l'inverno il gusto e il sole dell'estate, accendete il forno a 120-130° e metteteci i vasetti in vetro ben lavati e asciugati all'interno. Lasciateli scaldare per 15-20 minuti.

 

Nel frattempo riportate a bollore la passata e lasciatela bollire per pochi minuti. Non serve che la lasciate molto se avete tolto bene l'acqua col mestolo. In questo modo avrete fatto due bolliture per poco tempo, conservando meglio il gusto dei vostri pomodori.

 

Quando i vasetti sono pronti estraeteli uno per volta dal forno e invasate la passata ancora bollente usando un imbuto e un mestolo. Chiudete col suo tappo e serrate bene. Mettete i vasi a raffreddare capovolti in modo da creare il vuoto. Quando è fredda raddrizzate i vasi ed ecco la vostra passata sempre pronta all'uso che si conserverà per vari mesi!

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Nota: di metodi per fare la passata ne trovate a bizzeffe nel web, io ho usato questa che in linea di massima è la stessa che usa mia mamma da una vita, perdonatemi nel caso riconosceste la ricetta come vostra, fatemelo presente che aggiungo il link.

 

Pranzo estivo all'insegna dell'autoproduzione (con ospiti speciali)

on Lunedì, 30 Luglio 2012. Posted in cucina

Mi piace molto avere ospiti, aprire la casa a nuovi e vecchi amici e passare il tempo a chiacchierare, soprattutto in estate, magari sfruttando il giardino... sabato scorso abbiamo avuto ospiti l'amica Valentina (Pane e girasoli) con il marito Davide e la piccola Anna, ed è stato un vero piacere conoscerci meglio (prima la nostra conoscenza era "soltanto" virtruale) dopo il primo incontro in occasione del Pasta Madre Day. Stavolta causa il caldo veramente eccessivo siamo dovuti rimanere in casa, poco male, vorrà dire che ripeteremo il pranzo!

Purtroppo la piccola Elena non era in forma, febbricitante (io pensavo fossero i denti, in realtà sembra la sesta malattia... e speriamo che la piccola Anna non sia stata contagiata...) e io mi sono completamente scordata di scattare qualche foto a ricordo della giornata, per fortuna che ci siamo lasciate vicendevolmente dei "piccoli" pensieri che dureranno nel tempo! Così visto che la pasta madre già gliel'avevo spacciata a dicembre, Valentina ha ricevuto in dono i kefirini d'acqua con i quali preparare delle ottime bevande e il una boccetta dell'olio di iperico che avevo filtrato da pochi giorni (a proposito voi vi siete ricordati fi filtrarlo?).

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Lei dal canto suo si è presentata carica di doni meglio di BabboNatale (:-)), lasciandoci una cassetta di buonissime pesche e noci-pesche (che parzialmente ho già trasformato in marmellata), un vasetto della sua marmellata di pesche autoprodotta, librini per le bimbe, macedonia di frutta e questi due zuccotti, ovvero delle simil-zucchine grandi quasi come una zucca.

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Li conoscete? Io non li avevo mai visti e non li ho ancora usati, ma al più presto li proverò, mi piacciono tutte le novità! Nel frattempo se qualcuno ha qualche ricetta speciale o altre idee per utilizzarli le accetto volentieri! Vi farò sapere cosa ne è uscito!

 

CuP-esche ai mirtilli

on Giovedì, 26 Luglio 2012. Posted in cucina

CuP-esche ai mirtilli

Questa ricettina estiva e velocissima nasce dalla necessità di usare velocemente della frutta molto matura che rischiavo di dover buttare. E' stata un successone! Infatti tutti hanno apprezzato, bimbe comprese! La inserirò fra i dolci estivi che farò spesso, vista anche la rapidità di preparazione. Può essere un modo alternativo per presentare la frutta ad una festa o anche semplicemente una piccola coccola per gli occhi e per il palato, senza rimpianti visto che di sola frutta si tratta!

ingredienti per 4 cup-esche:

  • 2 noci pesche bio ben mature
  • 1 banana bio moooltoooo matura
  • 1/4 di limone bio
  • un cestino di mirtilli selvatici delle Dolomiti Bellunesi

Procedimento (ci si mette di più a scirverlo che a farlo):

Lavare le noci pesche, tagliarle a metà, dividerle in due con attenzione in modo che non si rompano e togliere l'osso. Con un cucchiaino scavare appena ognuna delle mezze noci-pesche e versare la polpa in una ciotola.

Sbucciare la banana, tagliarla a pezzi, schiacciarla con la forchetta e mescolarla alla polpa di noci-pesca. Aggiungere il succo di un quarto di limone. Mescolare bene fino ad avere una cremina.

Con cucchiaio riempire le noci-pesche con la crema di banana formando una "montagnetta" sopra a ciascuna.

Sciacquare i mirtilli e disporne una manciatina a vostro piacimento sopra ogni cup-esca!

Mettere a riposare in frigo per almeno una mezzoretta, servire ben fresche!

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Con questa ricetta partecipo al fantastico contest "Ricette d'estate" di Ravanello Curioso per la sezione "dolci" e allla sezione speciale "Sbattimento Zero" proposto da GenitoriVeg.

contest

 

Yogurt di soia senza fatica

on Martedì, 24 Luglio 2012. Posted in cucina

Yogurt di soia senza fatica

Da quando ho ridotto al minimo il consumo di latticini, mi sono disabituata a mangiare yogurt e di conseguenza ho smesso di auto-produrlo. Anche la copertina della nonna era stata riposta. Da un po' di tempo a questa parte però ho cominciato a usare quello di soia, non tanto tal quale, quanto per farne la versione colata, il labneh, che soprattutto in versione salata trovo migliore di quello fatto col latte vaccino, infatti avrete notato come si siano moltiplicate le ricette che lo prevedono (per informazioni dettagliate vedete anche da Ravanello Curioso). Ho pensato quindi di riprendere l'auto-produzione, anche perchè lo yogurt di soia bianco, senza aggiunta di zucchero o altro non si trova facilmente e costa parecchio! Allora ho recuperato la vecchia copertina della nonna e messo in pratica il vecchio metodo... però ho cominciato a chiedermi se non c'era un metodo più “ecologico” che non prevedesse di portare quasi a ebollizione il latte per poi raffreddarlo a 40° e mi sono imbattuta nel metodo usato da “La regina del sapone”, che ho provato a rifare. La cosa è di una semplicità e velocità sorprendenti, il risultato buono e così ho a disposizione velocemente tutto lo yogurt da colare che voglio!

Cosa vi serve?

 

  • 1 litro di latte di soia naturale (gli ingredienti devono essere solo acqua e soia)

 

 

  • 1 vasetto da 125 ml di yogurt di soia naturale (senza zucchero o altro) – la prima volta lo acquistate, poi potrete tenere da parte un vasetto del vostro auto-prodotto

 

 

  • qualche vasetto in vetro col suo tappo (7-8)

 

 

  • 1 pentola grande abbastanza perchè ci stiano dentro i vasetti

 

 

  • 2 litri di acqua

 

 

  • una pentola in cui bollire i 2 litri d'acqua

 

 

  • una coperta

 

Come procedere:

Mettere a bollire la pentola con i due litri d'acqua. Nel frattempo, versare in una caraffa il litro di latte di soia, aggiungere il vasetto di yogurt e mescolare bene. Distribuire nei vasetti di vetro il latte+yogurt in modo che il livello del liquido sia lo stesso su tutti. Chiudere i vasetti e metterli nella pentola grande che li contiene tutti.

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Quando l'acqua bolle, spegnere il fuoco e versarla nella pentola contenente i vasetti in modo che il livello dell'acqua superi leggermente quello del latte+yogurt.

Avvolgere con una coperta la pentola con i vasetti e riporla nel forno spento e chiuso per 24 ore.

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Et voilà! Tolta la copertina ecco il vostro yogurt! Asciugate i vasetti e riponeteli in frigo. Potete gustarlo tal quale, o dolcificarlo col malto o con la frutta o con la frutta secca o ancora con l'orzo solubile o col cacao.

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Oppure potete colarlo col solito metodo che si usa anche per lo yogurt (vedi da Ravanello o qui) e ottenere un formaggio spalmabile o una crema da aromatizzare come più vi piace.

Quinoa alle zucchine e semi di canapa

on Mercoledì, 18 Luglio 2012. Posted in cucina

Quinoa alle zucchine e semi di canapa

Prima di ripartire per qualche altro giorno in montagna vi lascio con una ricettina estiva, leggera che inserisco nell'ambito dell'iniziativa Salutiamoci di questo mese (le altre mie ricette le potete vedere qui (piselli) e qui (orzo),che prevede l'uso delle zucchine. Tra l'altro anche questa volta l'ortaggio scelto capita apennello essendo quest'anno il mio orto stracarico di zucchine, così potrò prendere spunto dalle altre ricette per le mie preparazioni!

Come sempre ricetta facile e veloce, fresca e piaciuta anche alle birbe. Volendo si può declinarla sicuramente anche in versione tortino.

Ingredienti (per 2 persone):

  • 120 gr di quinoa
  • 2 carotine
  • 1 cipolla di tropea fresca
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 zucchina abbastanza grande
  • 1 etto di piselli (io ho usato i miei che avevo congelato, altrimenti potete usare quelli surgelati)
  • 2 foglie di salvia
  • 3 cucchiai di semi di canapa decorticati
  • olio evo q.b.
  • sale fino integrale

Procedimento:

Affettare la cipolla e lo spicchio d'aglio puliti e farli appassire in un po' di olio e un po' acqua, assieme alla salvia. Aggiungere le carote tritate e i piselli e un po' di acqua e lasciar andare per una decina di minuti a fuoco basso.

Nel frattempo lavare la quinoa sotto l'acqua corrente (io la metto in n passino). Grattuggiare la zucchina (con grattuggia non troppo fine). Aggiungere alla zucchina un po' di sale, olio evo e i semi di canapa.

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Aggiungere la quinoa alla verdura in pentola, assieme a 280 ml di acqua. Cuocere per 15 minuti a fuoco basso e pentola coperta, in modo che assorba tutta l'acqua. A fine cottura aggiustare di sale, mescolare e se è rimasta acqua lasciare riposare a pentola coperta per qualche minuto.

Aggiungere le zucchine grattuggiate e servire tiepido.

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Guscio di tartaruga sofficissimo

on Martedì, 17 Luglio 2012. Posted in cucina

Un pan dolce morbidissimo

2012 0713015Tornare in montagna corrisponde anche a tornare a panificare, la voglia di accendere il forno non manca viste le temperature freschine e quindi largo alle sperimentazioni! Oltretutto il pane fa sempre comodo da portarsi nelle escursioni e finisce sempre troppo presto!

Stavolta volevo fare qualcosa di morbido morbido, un elogio alla sofficezza, ma che non prevedesse l'uso di uova e latte... il risultato è stato veramente soddisfacente e la morbidezza si è mantenuta per un paio di giorni (poi il dolce è finito... :-)).

Quindi eccovi la ricetta!

ingredienti:
150 gr pm rinfrescata sera prima (qui in montagna si può fare, se da voi fa caldo usate pasta madre rinfrescata da 4 ore)
150 ml siero di yogurt di soia (ovvero quello che rimane dalla colatura dello yogurt di soia)
100 ml acqua
3 C olio evo
70 gr miele di acacia bio del Parco Dolomiti bellunesi (qui non si trova il malto, altrimenti avrei usato l'equivalente quantità in sciroppo di riso)
1 pizzico sale
2 C farina di riso
500 gr farina tipo 1

Sciogliere la pasta madre nell'acqua e aggiungere il siero, a seguire il miele, la farina riso, metà della farina tipo1 e mescolare. Aggiungere il sale, l'olio, la restante farina e impastare.
Fare una palla liscia e omogenea, morbida, che lievita 5 ore. Stenderla grossolanamente e tagliare tanti quadratini 5 cm lato, ripiegarli a formare una pallina.
Disporre le palline su una teglia una accanto all'altra e metterle a lievitare a tempratura ambiente (sui 20-22 gradi) per un paio d'ore. Spenellare con miscela miele e latte di riso. Infornare a 175° per 25 minuti.
Ri-spennellare e lasciare raffreddare nel forno spento. Le foto non rendono granchè, ma le bimbe vi assicurano sulla loro bontà! :-)

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