in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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cucina

Bevande estive: latte di miglio e mandorle e succo di albicocche

on Martedì, 03 Luglio 2012. Posted in cucina

Bevande estive: latte di miglio e mandorle e succo di albicocche

Continua il caldo, continua la voglia di bevande fresche, io vi propongo quelle che ho preparato in questi giorni: latte di miglio e mandorle succo di albicocche senza zucchero.

Per il latte di miglio mi sono ispirata ad un po' di ricette che avevo visto in rete, poi ho fatto di testa mia. Questa versione con le mandorle mi è piaciuta molto (va però consumata entro breve, non fatene tanto...), potete anche provare a sostituirle con le nocciole, a mio avviso viene benissimo.

Ingredienti:

  • 5 cuccchiai colmi di miglio in chicchi
  • 3 cucchiai colmi di mandorle (io avevo delle mandorle dell'albero di mia mamma private della pellicina con una scottata in acqua bollente)
  • mezzo litro di acqua fredda

Versare il tutto in un frullatore e frullare a lungo. Se volete una versione più dolcetta potete aggiungere un paio di manciate di uvetta sultanina bio o 2-3 datteri al naturale. Conservate in frigo e servite fresco.

2012 0629003Il succo di albicocche, nasce invece dalla necessità di smaltire un bel po' di albicocche troppo mature, visto che la marmellata l'avevo già fatta.

ingredienti:

Ho lavato, snocciolato e tagliato a pezzetti le albicocche. Ho fatto bollire l'acqua e ci ho versato le albicocche e lasciato andare per 5 minuti. Ho frullato bene il tutto e invasato in bottigliette col tappo per il sottovuoto. Ho messo le bottigle in un pentolone divise da un canovaccio, cperto d'acqua e fatto bollire per 15-20 minuti. Lasciato raffreddare e estratto. 

Non chiedetemi la durata del succo, che so già che qui verrà consumato entro breve! :-)

Pan-salato alle zucchine

on Domenica, 01 Luglio 2012. Posted in cucina

Pan-salato alle zucchine

Rieccoci al lunedì e quindi alla pasta madre e alle sue opere... ( a proposito che ne dite della pagina che ho dedicato alle Meraviglie della Gilda?). Oggi vi propongo una cosa diversa dal soltio nata dalla necessità di questi giorni di smaltire un po' di zucchine che gentilmente l'orto continua a produrre in quantità cospicue e che nonostante i regali a vicini e amici continuano ad invadere frigo e tavola!

Dunque ho pensato di farci un pane-salato, non una torta salata, ma proprio un pane con le zucchine all'interno. Non sapevo neanch'io cosa aspettarmi, la ricetta è nata diciamo a caso, man mano che mi veevo gli ingredienti che avo disponibili. Il risultato comunque è piaciuto, ottimo come secondo in abbinamento a delle verdure o a dei legumi, o anche come aperitivo.

Quindi eccoci alla ricetta!

Ingredienti:

150 gr di pasta madre

90ml di siero di yogurt di soia colato

60 ml di latte di avena autoprodotto

100 gr di vegrino (bello denso - colato per 3 giorni)

60 ml di yogurt di soia

2 cucchiai di olio evo

1 pizzico di sale fino integrale

1 grattuggiata abbondante di noce moscata

1 bella zucchina appena colta dall'orto (di circa 2 etti) grattuggiata grossa

erba cipollina tritata

350 gr di farina tipo2

Sciogliere la pasta madre nel siero + latte, aggiungere tutti gli ingredienti liquidie mescolare bene. Aggiugere le zucchine, il sale, la noce moscata e per ultima la farina fino ad ottenere un impasto denso che comunque rimane mescolabile al cucchiaio. Porre il tutto a riposare in frigo nella sua terrina avvolto in un canovaccio pulito. Dopo 12-18 ore estrarre dal frigo, versare in uno stampo da pulm-cake oliato e lasciare lievitare a temperatura ambiente per qualche ora, cfino al raddoppio del volume. Cuocere in forno preriscaldato a 180° ventilato, per 40 minuti.

Come vedete dalla foto, rimane bello morbido, anche per più giorni aggiugno io!

 

 

Autoproduzioni con zucchine e albicocche

on Mercoledì, 27 Giugno 2012. Posted in cucina

In questo periodo dell'anno con l'orto in piena attività e tante buone cose offerte generosamente dalla natura anche per mezzo di amici e parenti, anche il mio cervello continua a elaborare idee e la voglia di sperimentare si moltiplica. In particolare a farla da padrone in casa attualmente abbiamo le zucchine, che vengono prodotte a ritmi serrati dalle piante dell'orto, e albicocche, in parte del nostro albero, in parte dell'albero del suocero e di quello di uno zio...

E allora via all'autoproduzione!

Alcune zucchine le ho messe via sott'olio, in modo da poterle gustare anche durante l'inverno quando si ha voglia di un po' d'estate. Per prepararle ho seguito la ricetta di Briggishome, che è anche la ricetta che mi ha passato una cara amica, l'ho trovata abbastanza veloce e facile. Quelle che avanzavano le abbiamo mangiate come contorno, molto buone già così, anche se sicuramente col tempo si insaporiranno di tutte le erbette e sapori che ho infilato nei vasetti assieme alle zucchine. In particolare ci o messo basilico, timo, origano, alloro e maggiorana (tutti appena colti dall'orto). 

In pratica ho affettato a rondelle le zucchine. Nel frattempo ho messo a bollire 2 bicchieri d'acqua più un bicchiere di aceto e ci ho tuffato dentro le zucchine per un minuto. Le ho scolate e messe ad asciugare su un canovaccio pulito. Ho sterilizzato dei vasetti facendoli bollire in un pantola d'acqua (separati da un canovaccio) per una quindicina di minuti. 

Ho disposto le zucchine infilando ogni tanto delle spezie e anche uno spicchio d'aglio. Ho versato l'olio l'olio un po' alla volta man mano che infilavo le zucchine alternando olio evo a olio di semi di girasole bio estratto a freddo. Ho schiacciato ben bene le zucchine in modo che fossero tutte coperte dall'olio e chiuso il tappo. Vanno consumate dopo almeno 15 giorni.

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Invece con le albicocche per ora ho preparato un po' di marmellata e appena saranno ancora più mature preparerò del succo di frutta.

Stavolta ho voluto sperimentare l'abbinamento con una banana matura (le solite che ogni tanto mi guardano tristi dal cestino...) per vedere se funzionava come addensante.

Ecco la mia ricetta:

1 kg di albicocche mature spiccate direttamente dall'albero

60 gr di zucchero di integrale di canna mascobado (del commercio equo)

1 banana moooolto matura (bio e del commercio equo)

vasetti di vetro

La mattina ho snocciolato le albicocche e le ho tagliate a pezzi, mettendole direttamente in una pentola del fondo spesso in acciaio. Ho aggiunto la banana tagliata a pezzi e lo zucchero. Ho mescolato bene e messo a riposare col coperchio a temperatura ambiente.

La sera ho messo a bollire una pentola grande piena d'acqua, con dentro i vasetti vuoti distanziati da un canovaccio. Li ho lasciati bollire per 15 minuti. Tolti con una pinza e messi ad asciugare rovesci su un canovaccio pulito.

Nel frattempo ho messo sul fuoco anche la pentola con le albicocche e l'ho fatta bollire per una decina di minuti, mescolando, finchè le albicocche si sono sfaldate. Si è addensata velocemente e la banana si è sciolta del tutto.

Ho invasato la confettura ancora bollente nei vasetti e chiusi subito. Messi rovesci a rafreddare finchè non si è creato il vuoto.

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Ho assaggiato ancora calda quella che era avanzata: direi buona, con l'acidello delle albicocche che viene ben contrastato dal gusto della banana.

Mentre aspetto di fare il succo, avete voglia di raccontarmi le vostre autoproduzioni estive?

Il pane di S.Giovanni

on Lunedì, 25 Giugno 2012. Posted in cucina

Il pane di S.Giovanni

Si, lo so, un'altro articolo sul pane e sulla pasta madre dopo quello di ieri... non ci starebbe tanto... ma volevo condividere questo pane speciale fatto nel giorno di S.Giovanni. Come vi raccontavo l'anno scorso ormai da un paio di anni a S.Giovanni raccolgo l'iperico che nasce spontaneo nel giardino/orto per farcil'olio utilissimo soprattutto per le scottature. Quest'anno, ispirata dalla lettura delle tradizioni popolari legate a questa notte estiva, mi è balenata l'idea di provare a raccogliere la rugiada e di preparami l'acqua di fiori, entrambe cose che tradizionalmente vengono fatte a S.Giovanni. Purtroppo la raccolta della rugiada non è andata a buon fine, troppo poca per poterci fare qualcosa, ci riproverò sicuramente l'anno prossimo! Invece per l'acqua non ci sono stati problemi!

La sera ho raccolto fiori e erbe aromatiche (lavanda,iperico, menta, mentuccia, rosmarino - avrei voluto una rosa ma nl nostro giardino non ce ne sono) e li ho messi in una ciotola di vetro con acqua che ho riposto fuori per tutta la notte fra il 23 e il 24 giugno sotto le stelle.

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La mattina presto sono uscita e riprenderla, ho notato che di era formata della rugiada sul catino e l'ho aggiunta all'acqua. Ho eliminato i fiori e filtrato l'acqua che aveva un buonissimo profumo floreale.

Una piccola parte l'ho usata per lavarmi il viso, col resto ho pensato di rinfrescarci la Gilda, con l'aiuto della piccola assistente mangia-pasta-madre (sostituta dell'assitente capo che era impegnata ad annaffiare l'orto...). Mentre la Gilda riposava siamo uscite a raccogliere l'iperico, altra cosa che le riesce benissimo visto che si tratta di strappare piccoli fiori senza lo stelo... :-)

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Dopo un po' di attività nell'orto, per le 11 la Gilda era pronta per farci il pane. Dopo un po' di riflessione visto che sembrava che le temperature fossero più miti e che fosse quindi fattibile accendere il forno ho deciso il da farsi!

Messa da parte la madre, ho diviso a metà la pasta madre rimanente e con la prima metà ci ho fatto il pane, mentre con la seconda ci ho fatto una torta con le albicocche.

Il pane l'ho fatto come mi ispirava al momento, il risultato è stato buono e soprattutto anche dopo la cottura è rimasto un fantastico profumo.

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Questa la ricetta che terrò da parte per l'anno prossimo:

  • 150 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore con acqua di fiori di S.Giovanni
  • 300 ml di acqua di fiori di S.Giovanni (menta, mentuccia, rosmarino, lavanda, iperico)
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale di Cervia
  • 300 gr di farina di farro dicocco integrale bio
  • 300 gr di farina di farro spelta bio bianca
  • una manciata piena di erbe e fiori tritati (io ho messo un rametto di rosmarino, un rametto di menta, un paio di foglie di metuccia, i soli fiori di 2 rametti di lavanda)
  • 2 rametti piccoli di rosmarino e 2 foglie di alloro per decorare.

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere le erbe e il sale, la spelta e mescolare bene. Aggiungere gradualmente la farina integrale del dicocco e impastare a mano fino ad avere una bella palla liscia ed omogenea che metto a riposare coperta da un canovaccio a temperatura ambiente (27 gradi) per circa 4 ore. Ripreso l'impasto che nel frattempo è raddoppiato ho fatto un paio di giri di pieghe, ho dato la forma di una pagnotta tonda e ho posato sopra le foglie di alloro e i rametti di rosmarino.

Ho messo l'impasto a lievitare avvolto nel canovaccio infarinato, capovolto dentro alla ciotola in vetro, in modo che le foglie si attaccassero bene.

Ho sistemato la pallina di impasto nel bicchiere pieno d'acqua vicino alla pagnotta in lievitazione.

 

Dopo 1 ora e mezza la pallina galleggiava, ho acceso il forno a 250° con ciotolina d'acqua sul piano basso.

Ho estratto la teglia ben calda dal forno e ci ho rovesciato sopra il pane. Fatto 3 tagli e infornato per 10 minuti a 250°, più 10 minuti a 230°, più 15 minuti a 210° sempre forno statico e infine 15 minuti a 170° con forno ventilato. Lasciato raffreddare 10 minuti nel forno spento con porta socchiusa, posato alla parete del forno. Estratto dal forno e messo a riposare fino al raffreddamento inclinato.

Nel frattempo la casa si riempiva di un profumo fantastico...

Eccolo in tutta la sua bellezza

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Tagliato il giorno dopo, ecco la fetta!

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E per chiudere, prima che me la chiediate (;-)) ecco la ricetta della torta con albicocche (sempre con pasta madre). Si tratta di una rielaborazione di una ricetta postata sul gruppo "Pasta Madre" su Fb da CucinaNaturale e che ho già provato in qualche occasione e in varie versioni. Pur essendo molto semplice e non avendo zucchero (usa il malto al suo posto) il risultato è sempre ottimo, non ha gusto e estetica panosi, bensì del tutto simili a quelli di una classsica torta con lievitazione chimica. In questo caso la pasta madre era quella rinfrescata con l'acqua di fiori, quindi aveva un profumo spettacolare il cui sentore è rimasto anche nel dolce.

ingredienti:

  • 200 gr di farina tipo2 bio macinata a pietra di fresco
  • 100 ml di latte di avena autoprodotto
  • 3 cucchiai di sciroppo di riso bio
  • 2 cucchiai di uvetta sultanina
  • 4 cucchiai di olio evo
  • la buccia grattuggiata di un limone bio
  • 100 gr di pasta madre
  • mezzo cucchiaino di cannella in polvere
  • mezzo cucchiaino di zenzero in polvere
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 15 albicocche appena spiccate dall'albero tagliate a pezzetti

Sciogliere la pasta madre nel latte. Aggiungere tutti gli ingredienti, per ultimi la farina e le albicocche. Si ottiene un impasto denso, ma mescolabile al cucchiaio. Coprire la terrina con un canovaccio e riporre il tutto in frigo per tutta la notte o anche per un giorno intero (io ho fatto per 24 ore). Estrarre dal frigo, ungere una teglia (nel mio caso da plum-cake, ma potete usare anche quella tonda) con olio evo e versare l'impasto. Lasciare lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio e infornare a 180° forno ventilato per 35 minuti. 

Vi assicuro che è buonissima! Da noi è stata spazzolata!

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La pasta madre e l'estate...

on Giovedì, 21 Giugno 2012. Posted in cucina

La pasta madre e l'estate...

Col caldo di questi giorni si moltiplicano le richieste di consigli per gestire la pasta madre, chi pensa di congelarla, chi di di seccarla, altri di limitarsi a rinfrescarla... Invece per contro la voglia di bruschette, pizze o piadine da gustare magari all'aperto aumenta (almeno qui da noi! :-)).

In effetti con l'estate cambia radicalmente il modo di panificare e anche i risultati cambiano. 

La lievitazione è decisamente più veloce, quindi si rischia facilmente che il pane inacidisca o di avere una pasta troppo acida o che "passi" la lievitazione con conseguente pane basso... si fa più fatica a regolarsi con i tempi, specie se si è fuori casa e si era organizzati a lasciar lievitare durante la nostra assenza.

Non ultimo il problema della poca voglia di accendere il forno per evitare di scaldare ulteriormente l'ambiente.

E visto che non sempre si può usufruire di un forno all'aperto o della possibilità di portare la Gilda in montagna, ecco le mie soluzioni!

Ho deciso quindi di raccontarvi come mi organizzo io in estate, da quando la temperatura in casa è sui 27-28 gradi, con due amici: frigo e padella!

  1. rinfresco della pasta madre: normalmente la rinfresco la sera per usarla la mattina, adesso o la rinfresco la mattina e già dopo 2-3 ore è bella arzilla pronta per la panificazione, altrimenti se la rinfresco la sera, dopo un'oretta a temperatura ambiente la passo in frigo dove continua la lievitazione per tutta la notte.
  2. quantità di pasta madre per l'impasto: dimezzo la quantità di pasta madre che uso nell'impasto rispetto a quanto faccio in inverno.
  3. lievitazione: dopo l'impasto spesso faccio fare la prima lievitazione (quella lunga) in frigo, dove lascio l'impasto avvolto in una terrina avvolta in un canovaccio per 12-24 ore. Altrimenti anzichè le 4-6 ore solite sono sufficienti 3 ore prima di fare le pieghe. Tenete conto che mettendola in frigo potete gestire la cosa in modo da infornare la sera o nel momento meno caldo della giornata. 
  4. seconda lievitazione: se la prima lievitazione è avvenuta in frigo la seconda lievitazione potrebbe avere una durata quasi normale, ma va in ogni caso controllata, altrimenti basta veramente poco prima di infornare. Attenzione che in quetso periodo anche mezz'ora può essere determinante per l'acidità dell'impasto. Un metodo sempre utile è quello della pallina, vedrete che col caldo salirà velocemente a galla.
  5. cottura: fatevi i conti in modo da accendere il forno nelle ore più fresche, la mattina presto o la notte. Magari tenete la porta della cucina chiusa se è separata dalla zona giorno. Oppure optate per delle preparazioni che prevedono la cottura in padella. Io ne ho provate varie in questi giorni, tutte ottime e veloci da preparare!

L'input è arrivato da questi fantastici naan all'aglio fresco proposti da Riccardo della Comunità del cibo pasta madre, che io ho provato imbottiti di verdurine fresche (zucchine, carote, cipolle) afettate con la mandolina mescolate con olio e sale e passate in padella.

Domenica scorsa invece, di ritorno dallo spaccio a Vighizolo d'Este, con l'avanzo di pasta madre ho preparato le piadinette senza grassi che avevo provato la prima volta dopo l'incotro alle barbarighe: questa volta le ho farcite col vegrino oltre che con le verdure.

Poi ho già provato un paio di volte a preparare la pizza in padella e devo dire che il risultato è ottimo: quasi quasi la preparo sempre così! In pratica preparo l'impasto come al solito (si può anche preparare prima e mettere in frigo). Ho preparato le palline che ho messo a lievitare per un'oretta. Ho riscaldato una padella antiaderente in ceramica, nel frattempo ho steso la prima pizza, quando la padella era ben calda con l'aiuto di una spatola l'ho posata sulla padella, mentre la pizza cuoceva ho steso il pomodoro e messo i rimanenti condimenti. Messo il coperchio e lasciato andare per circa 7 minuti.

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Questa la versione con zucchine e cipolla tropea dell'orto, più vegrino. In testata invece la pizzetta "richiesta" dalle bimbe con piselli e carciofini.

 

Controllate che non cuocia troppo. Sotto rimane bella croccante, mentre sopra soffice, ben cotta e ben lievitata! Veramente spettacolare anche l'effetto simile a quello di una pizza cotta in forno a legna.

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Foto scattata all'ultima fetta direttamente dalle mani del marito...

 

2012 0621003Infine vi lascio la ricettina per dei dolcetti in padella: i pan-cakes!

ingredienti:

  • 80-100 gr di pasta madre
  • 200 ml di kefir d'acqua (se non l'avete potete usare acqua gasata)
  • 2 cucchiai scarsi di malto di riso bio
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaio di olio evo (12 ml)
  • 200 gr di farina tipo 2
  • 3 manciate di uvetta sultanina

Sciogliere la pasta madre nel kefir d'acqua, aggiungere il malto, il sale e l'olio: mescolare. Aggiungere la farina e per ultima l'uvetta: si ottiene una pastella tipo crepes da mescolare al cucchiaio.

Riporre la pastella a riposare in frigo fino al momento di cuocere (nel mio caso 4-5 ore)

Scaldare una padella antiaderente in ceramica, col suo coperchio. Quando calda versare la pastella a cucchiaiate come per preparare delle frittelle. Fare cuocere bene da una parte (col coperchio), rivoltare la fritellina e far cuocere un'altro po'. Mettere man mano a raffreddare su un piano di legno. Servire tiepide eventualmente con un filo di malto di malto di riso o una marmellata, anche se sono buonissime già da sole... soffici soffici!

E buona panificazione anche in estate!

Kefir d'acqua

on Mercoledì, 20 Giugno 2012. Posted in cucina

Kefir d'acqua

Oggi vi racconto di questi nuovi "amici" che da un mese a questa parte sono entrati in casa nostra, inviati dall'amica Linda, che mi ha fatto scoprire questa bevanda fresca, dissetante e soprattutto ricca in nutrienti, ovvero il kefir d'acqua! Per chi non li conosce si tratta di granuli che "lavorano" (fermentano) nell'acqua per mezzo di una sostanza zuccherina (zucchero, malto o miele) e che danno vita ad una bevanda leggermente gasata, appena alcolica (0,2-2%), con un altro contenuto di vitamine e probiotici. In pratica ha tutti i vantaggi di uno yogurt e molto di più!

Essendo fermenti si moltiplicano nel liquido e quindi in breve tempo potrete diventare anche voi spacciatori di kefirini! :-)

Qui sotto la mia ricetta per un litro di kefir (se ne usate di più potete farne il doppio):

  • 1 vaso da 1 litro con tappo
  • 1/4 di limone biologico
  • 2-3 cucchiai di granuli di kefir d'acqua
  • 2 cucchiai di zucchero (o miele o malto)
  • 1 fico secco (o 1 prugna secca, o 1 dattero, o 1 manciatina di uvetta sultanina, o 1 albicocca secca)
  • 1 litro d'acqua naturale

Basta versare nel vaso i granuli, lo zucchero, il limone, il fico e l'acqua, mescolare e coprire col tappo (non serrarlo, solo appoggiarlo) e riporlo a temperatura ambiente a riposare mescolandolo ogni tanto.

Dopo 24-72 ore togliere il limone e la frutta, filtrare il resto, versando la bevanda in una bottiglia da riporre in frigo.

Preparare nuovamente la bevanda. I granuli in più possono essere spacciati o usati come fertilizzanti per l'orto.

Io finora ho provato a farlo sia con lo zucchero di canna, che col miele, che col malto, variando anche la frutta. Dopo un primo momento di perplessità è diventata una bevanda apprezzata soprattutto al posto dell'aperitivo: un'altenativa decisamente più sana!

Il gusto logicamente varia in funzione del dolcificante e della frutta che usate, rimane però sempre una base un po' aspra, dolce ma non troppo. 

Ecco qui per esempio uno dei nostri ultimi aperitivi!

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Bicchiere di kefir d'acqua alla menta accompagnato da spiedini di pomodorini, peperoni rossi a cubetti e tofumini sott'olio come da ricetta di Ravanello Curioso!

Bocconcini al cioccolato e nocciole

on Sabato, 16 Giugno 2012. Posted in cucina

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Anche questa settimana una proposta dolce con la pasta madre, piccoli panini golosi da portare in giro per la merenda dei piccoli (e non solo... :-)). L'idea nasce dalle prove di biscotti con pasta madre di Cristina  però alla fine li ho lasciati lievitare ed ecco degli ottimi bocconcini dolci. Ecco diciamo non troppo dolci, come piace a me, perciò se vi piacciono le cose più zuccherose sostituite il malto di riso con zucchero di canna del commercio equo (mascobado) ed eventualmente sostituire l'acqua con latte di riso.

Ingredienti:

  • 200 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 100 ml di acqua
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 50 gr di cacao in polvere del commercio equo
  • 360 gr di farina di farro
  • 100 gr di cioccolato fondente 75% cacao del commercio equo a pezzettini
  • 1 etto di nocciole tritate grossolanamente
  • 50 gr di malto di riso

Procedimento:

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere l'olio, il cacao, il malto, le nocciole e il sale. Mescolare bene. Aggiungere un po' alla volta la farina fino ad avere un impasto morbido e liscio e per ultima aggiungere la cioccolata.

Mettere a riposare in frigo per la notte.

La mattina lasciare a temperatura ambiente per almeno mezz'ora e successivamente dare forma a tante palline (diametro 5-6 cm) da mettere a lievitare sulla teglia del forno per un paio d'ore.

Accendere il forno a 180° ventilato e far cuocere per 15 minuti. Spenallare la superficie con latte di riso e rimettere in forno (sento) per un paio di minuti. Buonissimi caldi, ma anche il giorno dopo!

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SALUTIAMOCI mangiare bene per stare bene: zuppa estiva d'orzo mondo

on Mercoledì, 13 Giugno 2012. Posted in cucina

salutiamoci300Eccoci al secondo appuntamento con Salutiamoci, mangiare bene per stare bene, questa volta l'ingrediente da usare è l'orzo e potrete trovare tutte le ricette che partecipano al contest sul blog Galline2ndlife. Anche in questo caso casco bene perchè si tratta di uno dei cereali che preferisco e che uso spesso, apprezzato anche delle piccole, infatti è stato difficile scegliere quale ricetta proporre.

Alla fine ho deciso per questa zuppa estiva di orzo mondo con pomodorini, accompagnata da una bella fettona di pane integrale all'orzo, logicamente fatto come al solito con la pasta madre!

 

ingredienti (per 4 persone):

  • 160 gr di orzo mondo
  • 100 gr di lenticchie rosse decorticate
  • 10-12 pomodorini ciliegini o datterini
  • 1 patata novella di medie dimensioni
  • una cipolla bianca
  • olio evo
  • 1 litro di brodo vegetale
  • sale integrale qb
  • un pezzetto di alga kombu (3-4 cm)
  • una foglia di salvia
  • un rametto di timo

 

procedimento:

La sera mettere in ammollo l'orzo in acqua. 

Tritare finemente la cipolla e metterla a rosolare in poco olio misto ad acqua.Aggiungere la salvia, il timo e l'alga. Aggiungere la patata tagliata a piccoli dadini e le lenticchie e farle rosolare leggermente, sfumare con poco brodo.

Aggiungere l'orzo (dopo aver scolato l'acqua) e farlo tostare per qualche minuto mescolando bene in modo che non si attacchi. Versare il rimanente brodo. Mettere il coperchio e portare ad ebollizione. Lasciare cuocere per circa un'ora coperto (eventualmente inclinare il coperchio se dovesse sobbollire troppo...

Lavare e pulire i pomodorini (in questo caso avevo ad aiutarmi l'apprendista cuochetta... :-)) e tagliarli a spicchi, prestando attenzione che ne rimanga qualcuno da mettere nella zuppa...

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Circa 10 minuti prima di concludere la cottura aggiungere i pomodorini, assaggiare e aggiustare di sale. 

Servire tiepida accompagnata da un filo d'olio crudo e da qualche fetta di pane integrale all'orzo.

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Per chi avesse voglia di farsi il pane con cui accompagnare la zuppa, ecco la ricetta del pagnottone.

ingredienti:

  • 100 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 400 gr di farina integrale d'orzo
  • 300 gr di acqua
  • 200 gr di farina tipo 2
  • 50 gr di chicchi di orzo tostato e macinato (io ho usato un macina pepe)
  • 1 cucchiai di malto d'orzo
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale

procedimento:

Sciogliere la pasta madre nell'acqua. Aggiungere il malto, l'orzo macinato e la farina d'orzo. Mescolare bene. Aggiungere il sale e la farina tipo2 fino ad ottenere una palla liscia ed omogenea (regolatevi voi, potrebbe volerci un po' più farina o bastarvene meno, in ogni caso l'impasto deve rimanere abbastanza morbido da scivolare leggermente fra le dita).

Mettere l'impasto in una terrina coperto da un canovaccio a lievitare per 12-16 ore in frigo. Estrarre dal frigo e lasciare a temperatura ambiente per almeno un'oretta. Poi versarlo sulla spianatoia infarinata e fare le pieghe. Ripeterle dopo 10 minuti e infine dare la forma al pane. Metterlo a lievitare per 2-3 ore su un canovaccio infarinato dentro un cestino, avendo cura che la chiusura delle pieghe sia verso l'alto.

Ribaltare la pagnotta sulla teglia e fare dei tagli (io ho fatto delle onde). Infornare a 200° per un'oretta con pentolino d'acqua sul fondo del forno.

pane orzo

Appuntamento al prossimo mese!

 

 

Pan-frutto

on Sabato, 09 Giugno 2012. Posted in cucina

Pan-frutto

In questo periodo sono in vena di sperimentazioni con la Gilda e in particolare di prove "dolci" e soffici. Che c'è di meglio della frutta per dolcificare limitando gli zuccheri? Ecco allora questo pan-frutto leggerissimo di frutta fresca che è stato spazzolato in un giorno. E' anche un buono modo per usare frutta troppo matura!

ingredienti per il primo impasto:

  • 150 gr di pasta madre rinfrescata da 3-4 ore (visto il caldo preferisco limitare i tempi di lievitazione della pasta madre rinfrescata per evitare che inacidisca)
  • 120 ml di latte di riso
  • succo di mezzo limone
  • 30 ml di olio evo (o di girasole bio spremuto a freddo)
  • 300 gr di farina di farro integrale

Sciogliere la pasta madre nel latte, aggiungere il succo di limone e l'olio e per ultima la farina. Impastare e mettere a lievitare coperto nel forno spento per 3-4 ore.

ingredienti per il secondo impasto:

  • 80 gr di succo di mela limpido
  • 1 banana molto matura schiacciata
  • mezzo cucchiaino di stevia (o 2 cucchiai di malto di riso)
  • 30 ml di olio evo (o di girasole bio spremuto a freddo)
  • 1 pizzico di sale
  • 1 mela tagliata a pezzetti
  • 1 piatto fondo pieno di ciliege e fragole tagliate a pezzetti
  • 160 gr di farina di farro bianca

Mescolare tutti gli ingredienti a eggiungerli al primo impasto lievitato, mescolare bene (si ottiene un composto idratato da mescolare al cucchiaio).

Oliare uno stampo da plum-cake e versare l'impasto che occuperà circa metà teglia. 

Mettere a lievitare coperto nel forno spento finchè l'impasto avrà raggiunto il bordo della teglia (circa 4 ore).

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Infornare a 180° in forno ventilato per 40 minuti.

A fine cottura spenllare con latte di riso e rimettere in forno spento socchiuso per 5 minuti.

Quando comincia a raffreddarsi estrarre delicatamente dalla teglia e mettere a raffreddare completamente sulla griglia del forno girata (fuori dal forno) in modo che passi l'aria anche sotto e non si crei condensa.

Eccolo in tutta la sua morbidezza!

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Fiori di zucca ripieni

on Mercoledì, 06 Giugno 2012. Posted in cucina

Golosità primaverili

Ieri nell'articolo di ieri sui piselli e le zucchine vi ho mostrato in nostri primi fiori di zucca e zucchina. Normalmente da noi si mangiano impanati e fritti (e ci sono svariate versioni della pastella): buoni ma rimane poco del gusto dei fiori... Invece quella vi regalo oggi è una ricettina veloce e sfiziosa adatta come secondo piatto o come antipasto o aperitivo. L'unica cosa da fare in anticipo è preparare il vegrino. Ringrazio l'amica Ravanello per il suggerimento di cottura in pentola.

 

Uno o due giorni prima,  mettere a colare lo yogurt di soia (a cui avrete aggiunto un cucchiaino di sale fino integrale) in frigo in un telo pulito. 

 

La mattina uscire nell'orto a raccogliere i fiori di zucca e zucchina quando sono ben aperti. Vanno raccolti quelli che non hanno la zucchina attaccata sotto, a meno che non intendiate raccogliere e mangiare anche la piccola zucchina... si riconoscono bene anche dal tipo di pistillo. Prestare attenzione alle api solerte che a quest'ora stanno svolgendo il loro lavoro sui fiori. Eventualmente lasciate per loro qualche fiore! :-)

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Già che siete nell'orto raccogliete anche un po' di spezie fresche: basilico, rosmarino, timo, maggiorana, origano...

Portate tutto in casa e lavate accuratamente.

 

2012 0605010Aprite il telo dello yogurt e trasferitelo in un piatto. Tritate le spezie finemente e aggiungetele al vegrino, assieme ad un filo d'olio. Mescolate bene.

Prendete i fiori uno a uno (attenzione non dovete tagliare del tutto il gambo) e riempiteli di vegrino, arrotolate la punta del fiore e riponetelo su una padella in ceramica.

Proseguite così fino a terminare i fiori.

Cospargete i fiori in padella di pan-grattato e un filo d'olio. Mettete il coperchio alla padella e accendete il gas per qualche minuto, finchè la padella sarà ben calda. Spegnete, lasciate altri 3-4 minuti nella padella calda e servite.

Una delizia!

Plum-cake ai mirtilli

on Domenica, 03 Giugno 2012. Posted in cucina

Questo plum-cake nasce da un esperimento e dalla necessità di usare un po' di cosette che mi ritrovavo in frigo. Si tratta di un dolce senza zucchero, ma diversamente dal solito non ho usato il malto, bensì la stevia come dolcificante. Quando l'ho vista l'ho subito acquistata curiosa di provarla, vista anche la triste fine della piccola pianta di stevia che avevo seminato. Quella che ho preso io è estratto di stevia, quindi ne basta veramente pochissima, 1 grammo (mezzo cucchiaiaino) equivale a 200 gr di zucchero!

Questo plumcake ha inoltre la particolarità di essere lievitato con la pasta madre: sono soddisfatta del risultato che è facilmente replicabile con altra frutta.

 

primo impasto

ingredienti:

  • 90 gr di pasta madre (io l'avevo rinfrescata da 3 ore visto ilcaldo di questi girni è stato sufficiente, altrimenti va bene rinfrescata la sera prima o almeno 4 ore)
  • 30 ml di succo di limone (in pratica il succo di un limone)
  • 70 ml di acqua
  • mezzo cucchiaino di stevia (estratto al 99,5%)
  • 30 ml di olio di semi di girasole bio spremuto a freddo
  • 5 cucchiai di farina di farro bianca
  • 5 cucchiai di farina di farro integrale

procedimento:

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere via via tutti i liquidi e infine le farine. Mescolare bene e riporre a lievitare per 5 ore in una terrina avvolta da un canovaccio.

 

secondo impasto

ingredienti:

  • 100 ml di siero di yogurt di soia ai frutti di bosco (questo mi avanzava da un'altra preparazione, si può sostituire con 100 ml di yogurt bianco o ai frutti di bosco o ai mirtilli)
  • 40 ml di acqua
  • 30 ml di olio di semi di girasole bio spremuto a freddo
  • 1 pizzico di sale
  • 50 gr di uvetta 70 gr di mirtilli freschi
  • 3 cucchiai di farina di farro integrale
  • 3 cucchiai di farina di farro bianca

Mescolare tutti gli ingredienti e aggiungerli al primo impasto mescolando bene.

Si ottiene un composto abbastanza molle. Oliare una teglia da plum-cake e versare l'impasto nella teglia (dovrebbe occupare circa metà teglia).

Mettere a lievitare coperta per altre 5 ore, finchè l'impasto arriva al bordo della teglia.

Cuocere per 40 minuti in forno statico a 180°.

 

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Mousse golosa al cacao

on Mercoledì, 30 Maggio 2012. Posted in cucina

Mousse golosa al cacao

Da tanto che non pubblico qualcosa di dolce, qualche golosità! Questa nata per caso per usare delle banane che mi guardavano dal cestino troppo mature nella loro buccia nera non potevo non pubblicarla! Ci si mette più tempo a scriverla che a farla!

Di solito uso le banane mature nei dolci o nei pani dolci in sostituzione delle uova, ma stavolta avevo voglia di qualocosa di diverso, veramente goloso, avete presente quelle mousse nei bicchierini di vetro?

ingredienti (per una persona):

  • 1 banana molto matura
  • 1 cucchiaio di cacao amaro del commercio equo
  • mezzo cucchiaio di malto di riso

Procedimento: schiacciare con la forchetta la banana e mescolarla fino ad ottenere una purea. Aggiungere il cacao e mescolarlo bene, aggungere il malto e mescolare ancora. Mettere in bicchierini o coppette e riporle in frigo per almeno mezzora. Servire cosparse di nocciole tritate e mandorle!

Buona merenda!

Stecche senza impasto integrali

on Sabato, 26 Maggio 2012. Posted in cucina

Stecche senza impasto integrali

Questo pane meraviglioso è stata una vera scoperta! Dopo averlo visto preprarto da Alessia nel gruppo della pasta madre con ottimi risultati e dopo averne letta la ricetta sul blog Oliod'Oliva ho subito provato a farlo anch'io con la variante di usare farine integrali biologiche anziché 00 e manitoba e usando come sempre la Gilda, che è solida, anziché la pasta madre liquida.

Il risultato è stato gradito da tutti: filoncini saporiti, con una bella crosta croccante fuori e morbidi dentro, ottimi da imbottire e con il vantaggio di essere anche molto pratici da realizzare, infatti non si impastano. Altra cosa interessante è il fatto che basta pochissima pasta madre, quindi possono essere preprarati in grandi quantità per le gite fuori porta o si può usare la pasta madre che avanza da altre preparazioni. Proprio questa bassa proporzione di pasta madre rispetto al totale dell'impasto fa si che sia sostenibile una così lunga lievitazione fuori dal frigo senza inacidimenti anche con temperature primaverili. Io li ho preparati in montagna con l'intenzione di usarli per le nostre gite e ho recuperato un po' di pasta madre avanzata dalla preparazione della pizza. Sicuramente saranno fra le cose che preparerò molto spesso!

 

Ingredienti (per 4 filoncini – logicamente se ne volete di più fate le dovute proporzioni):

    • 50 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore circa

    • 340 gr di acqua

    • 1 cucchiaino di sale fino integrale

    • 1 cuccchiaino di malto d'orzo

    • 2 cucchiai di farina di segale integrale biologica (delle Barbarighe)

    • 8 cucchiai di farina integrale di farro biologica (delle Barbarighe)

    • 6 cucchai di farina di farro bianca biologica

     

La sera sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere il sale e il malto e le farine, iniziando da quella di segale, poi quella integrale di farro e infine quella bianca. Otterrete un impasto molto idratato che non va impastato a mano, ma solo mescolato col cucchiaio.

Riporre il tutto nel forno spento coperto da un canovaccio e dimenticarselo per 16-18 ore (controllate come procede la lievitazione, dovreste ritrovarvi con un impasto pieno bollicine e molto gonfio, ma non acido).

In tarda mattinata riprendete l'impasto e versatelo sulla spaiantoia infarinata. Lasciate che si stenda da solo sul piano e con l'aiuto di una paletta fate le pieghe. Riponete il tutto a lievitare in un canovaccio ben infarinato riposto su un cestino o una terrina. Chiudete il canovaccio e lasciate riposare per un paio d'ore.

Accendete il forno a 250° con pentolino d'acqua sul ripiano basso lasciando all'interno la teglia su cui cuocerete il pane.

Quando il forno sarà in temperatura, riprendete l'impasto che sarà di nuovo ben lievitato, aprite i lembi del canovaccio e con un coltello grande o una spatola tagliate delle strisce (io ne ho ricavate 4) che riporrete sulla teglia del forno ben calda. Date una veloce spennellata con olio di oliva e rimettete subito in forno per 25 minuti a 230°. Finita la cottura lasciate il pane nel forno caldo con lo sportello socchiuso per 5-10 minuti, poi mettetelo in verticale a raffreddare lentamente. Tagliateli quando si saranno ben raffreddati!

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Scodelline di cipolle rosse ripiene al saraceno

on Sabato, 26 Maggio 2012. Posted in cucina

Scodelline di cipolle rosse ripiene al saraceno

Non compro mai riviste, eccezion fatta per Altreconomia e Terranuova a cui sono abbonata, però se me ne capitano tra le mani in altre case, mi piace sfogliarle e cercare le pagine dedicate alla cucina, che di solito non mancano mai. Spesso trovo ricette interessanti che però non preparerei mai per la presenza di derivati animali o per il tipo di cottura o perchè prevedono lievito di birra o ancora per il tipo di farina usata... ma proprio qui sta il divertimento, quasi un giochino di trasformazione delle ricette. In una rivista (non chiedetemi quale che onestamente non lo ricordo) ho trovato questa idea di usare le cipolle rosse come “scodelline” da riempire e anche il ripieno era molto originale, infatti prevedeva il grano saraceno in chicchi, cereale dal gusto molto particolare che normalmente utilizzo solo nelle zuppe. Ecco quindi la mia versione che prevede solo 6 ingredienti.

Ingredienti (per 2 persone):

  • 2 cipolle rosse grandi
  • 50 gr di grano saraceno in chicchi
  • 1 mazzetto di bietoline
  • pangrattato e fiocchi di avena
  • olio evo
  • sale integrale

Per prima cosa pulire le cipolle e scottarle in acqua bollente per 10 minuti.

Nel frattempo, tostare il grano saraceno in una padella antiaderente in ceramica, aggiungere 150 gr di acqua e un pizzico di sale e far bollire per 15 minuti a fuoco bassissimo e pentola coperta. A fine cottura l'acqua dovrebbe essersi assorbita tutta.

Tagliare a metà le cipolle e svuotarle con l'aiuto di un coltello.

Tritare le bietoline e l'interno delle cipolle e mescolarli, aggiungere qualche cucchiaio d'olio evo, un po' di sale fino, aggiungere anche il grano saraceno.

Riempire le cipolle svuotate con il ripieno di grano saraceno, schiacciandolo bene.

Cospargere di pangrattato e fiocchi di avena e finire con un filo d'olio.

Infornare per 20 minuti a 180°.

Servire con verdure crude.

A noi sono piaciute hanno un gusto delicato, ma particolare.

Questa ricetta potrebbe essere una buona idea come secondo piatto per il vostro menù natalizio. Sicuramente sapori inediti che sorprederanno gli ospiti! La trovate anche nella raccolta di ricette "Il menù delle feste, 100% vegetale" de La cucina della capra, perchè sia festa per tutti non solo per gli umani!

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Inoltre anche questa ricetta partecipa al contest Felici e Curiosi di Ravanello Curioso e Le delizie di Feli per la sezione salati.

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In questo caso gli ingredienti usati fra i magnifici 20 sono: cipolla rossa, tra i verdi le bietoline e l'olio di oliva.

Filoncini ai fiocchi di avena

on Giovedì, 17 Maggio 2012. Posted in cucina

Filoncini ai fiocchi di avena

Rieccomi con un'altra ricetta di pane, anche questa volta si tratta di una rielaborazione di una ricetta con liveito di birra vista nel libro di Giorilli. Ne sono stata molto soddisfatta, un bel pane morbido, ben lievitato e alveolato al punto giusto (non amo i buchi troppo grossi, perchè mi piace poterci spalmare sopra qualcosa senza che mi goccioli tutto sulle mani... :-)).

La ricetta mi è piaciuta anche perchè prevede l'utilizzo di una piccola parte di farina di segale che adoro e che da un gusto particolare. Veniamo a noi!

Ingredienti:

  • 100 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 450 gr di farina di farro bianca
  • 50 gr di farina integrale di segale
  • 250 gr di acqua
  • 110 gr di fiocchi di avena
  • 1 cucchiaino di sale integrale fino

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere la farina di segale e lasciare riposare per mezzora, aggiungere metà della farina di farro e il sale. Completare aggiungendo la restante farina e per ultimi i fiocchi di avena. Mettere a lievitare per 4 ore coperto da un canovaccio. Suddividere l'impasto in due-tre pezzi, fare una piega e allungarli a filone (circa 25-30 cm). Spenellare la superficie con latte di riso nel quale è stato sciolto il malto e arrotolare i filoni nei fiocchi di avena. Mettere a lievitare per 1-2 ore.

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Questo aveva addiritura fatto delle belle bolle che sono rimaste anche a cottura ultimata!

Preriscaldare il forno a 220° con pentolino d'acqua nel ripiano più basso e infornare per 30 minuti a 200°. Completare la cottura lasciando i filoni nel forno spento socchiuso a fine cottura.

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