in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: bambini

La biblioteca di Alice ed Elena # 3

on Mercoledì, 07 Novembre 2012. Posted in salotto

Novembre 2012

La biblioteca di Alice ed Elena # 3

Questo mese un argomento serio fa da filo conduttore ai librini che abbiamo scelto in biblioteca io e le bimbe: l'amicizia. Alcuni di questi librini li avevamo già sfogliati in passato, ma Alice era ancora piccolina per seguirli bene, invece stavolta le sono piaciuti. Un paio di questi sono seguibili anche da Elena, che ne adora le immagini.

uomodicolore

I primi due hanno anche come elemento comune il colore.

Il primo che vi propongo è "Uomo di colore" (Ruillier Jérôme Edizioni Arka – Le Perline 2000), si tratta di un testo che riprende un racconto della tradizione orale africana, in cui un bimbo nero si meraviglia di come il bianco chiami lui "uomo di colore" nonostante qust'ultimo "cambi colore" al cambiare delle emozioni o sensazioni provate... "io quando ho freddo sono nero ... tu quando hai freddo, sei blu... io quando ho paura sono nero ... tu quando hai paura sei verde ..." fino all'affermazione finale "e tu chiami me uomo di colore?" e il bimbo bianco rappresentato con la faccia di tutti i colori. (un'altra recensione e il testo integrale lo trovate qui)

piccolo bluIl secondo librino sempre in tema di amicizia e colore è "Piccolo blu e piccolo giallo" di Leo Lionni (Babalibri). Si tratta di un classico, una piccola chicca... qui i protagonisti sono due palline, pezzettini, macchiette che dir si voglia, una di colore blu e una di colore giallo. I due amici se la spassano a giocare assieme tutto il pomeriggio diventano un tutt'uno, un pezzettino di colore verde... le famiglie blu e gialle non riconoscono più i loro piccoli cambiati di colore e non capiscono...

"Piccolo blu e piccolo giallo (uniti, ovvero la macchia verde) erano molto tristi. Versarono grosse lacrime gialle e blu. ..."

Ma la storia finisce bene: tornati del loro colore mamma e papà blu abbracciano i piccoli e abbracciando giallo ecco che diventano verdi! 

Entrambi i libri bellissimi da leggere anche (e forse soprattutto) per noi "grandi"... quante volte ci si irrigidisce sulle proprie posizioni, sulle piccole differenze, senza pensare che l'amicizia non può far altro che arricchirci? E un abbraccio fra amici è sempre un'ottima soluzione dei conflitti!

piccolo-giallo-blu

ladro di polli-copertinaGli altri due libri invece affrontano l'argomento in modo diverso, ovvero prendendo spunto dalla natura. Il primo di questi un libro di sole immmagini, senza testo: "Il ladro di polli" di Beatrice Rodriguez (ed. Terre di mezzo - parentesi: sono libri venduti attraverso il circuito dei "venditori di strada" - occhio se li vedete in giro per la città!). Alla fattoria la vita scorre felice, quando una volpe rapisce una gallina e scappa. Orso, gallo e coniglio si lanciano all'inseguimento... pagina dopo pagina vediamo cambiare l'atteggiamento della gallina che si ritrova a giocare a scacchi con la volpe, a dormirci abbracciata assieme... e tutti diventano amici davanti al camino e ad una tazza fumante di te!

ladro di polli2

lalberoL'ultimo libro: "L'albero" di S.Silvestein (Salani editore) racconta invece l'amicizia fra un albero e un bambino, amicizia in cui l'albero da tutto di se e il bambino man mano che cresce depreda sempre più l'albero. Libro bello e triste, lo consiglio decisamente agli adulti che sicuramente ne hanno più bisogno dei bambini, metafora del rapporto dell'uomo con la natura, ma anche spesso del nostro rapporto con gli altri. Me lo sono riletta da sola con calma... una breve intensa favola... 

 

"C’era una volta un albero che amava un bambino. Il bambino veniva a visitarlo tutti i giorni.
Raccogliera le sue foglie con le quali intrecciava delle corone per giocare al re della foresta. Si arrampicava sul suo tronco e dondolava attaccato ai suoi rami. Mangiava i suoi frutti e poi, insieme, giocavano a nascondino. Quando era stanco, il bambino si addormentava all’ombra dell’albero, mentre le fronte gli cantavano la ninna nanna. Il bambino amava l’albero con tutto il suo piccolo cuore. E l’alberto era felice.

 

Ma il tempo passò e il bambino crebbe. Ora che il bambino era grande, l’albero rimaneva spesso solo. Un giorno il bambino venne a vedere l’albero e l’albero gli disse: “Avvicinati, bambino mio, arrampicati sul mio tronco e fai l’altalena con i miei rami, mangia i miei frutti, gioca alla mia ombra e sii felice”.
“Sono troppo grande ormai per arrampicarmi sugli alberi e per giocare, disse il bambino. Io voglio comprarmi delle cose e divertirmi. Voglio dei soldi, puoi darmi dei soldi?”
“Mi dipiace” - rispose l’albero - ma io non ho dei soldi. Ho solo foglie e frutti: prendi i miei frutti, bambino mio
e va a venderteli in città. Così avrai dei soldi e sarai felice”. Allora il bambino si arrampicò sull’albero, raccolse tutti i frutti e li portò via. E l’albero fu felice.

 

Ma il bambino rimase molto tempo senza ritornare... e l’albero divenne triste. Poi, un giorno, il bambino tornò; l’albero tremò di gioia e disse: “Avvicinati, bambino mio, arrampicati sul mio tronco e fai l’altalena con i miei rami e sii felice”.
“Ho troppo da fare e non ho tempo da arrampicarmi sugli alberi”, rispose il bambino. “Voglio una casa che mi ripari” - continuò. “Voglio una moglie e voglio dei bambini, ho dunque bisogno di una casa. Puoi darmi una casa?”

 

“Io non ho una casa” - disse l’albero. “la mia casa è il bosco, ma tu puoi tagliare i miei rami e costruirti una casa. Allora sarai felice”.
Il bambino tagliò tutti i rami e li portò via per costruirsi una casa. E l’albero fu felice.

Per molto tempo il bambino non venne.

Quando ritornò, l’albero era così felice che riusciva a malapena a parlare. “Avvicinati, bambino mio” - mormorò - “vieni a giocare”.
“Sono troppo vecchio e troppo triste per giocare,
- disse il bambino - “Voglio una barca per fuggire lontano da qui. Tu puoi darmi una barca?”
“Taglia il mio tronco e fatti una barca” disse l’albero “così potrai andartene ed essere felice”.

Allora il bambino tagliò e si fece una barca per fuggire. E l’albero fu felice... Ma non del tutto.

Molto tempo dopo, il bambino tornò ancora.
“Mi dispiace,bambino mio, disse l’albero - “ma non mi resta più niente da donarti... - non ho più frutti”. “I miei denti sono troppo deboli per dei frutti” disse il bambino.
“Non ho più rami, continuò l’albero - non puoi più dondolarti...”.
“Sono troppo vecchio per dondolarmi ai rami - disse il bambino.
“Non ho più il tronco” disse l’albero “non puoi più arrampicarti”.
“Sono troppo stanco per arrampicarmi” disse il bambino.
“Sono desolato” sospirò l’albero - “vorrei ancora donarti qualcosa... ma non ho più niente. Sono solo un vecchio ceppo. Mi rincresce tanto......”. “Non ho più bisogno di molto ormai” disse il bambino “solo un posticino tranquillo per sedermi e riposarmi. Mi sento molto stanco”.

“Ebbene, disse l’albero, raddrizandosi quanto poteva - “ebbene, un vecchio ceppo è quel che ci vuole per sedersi e riposarsi. Avvicinati, bambino mio, siediti. Siediti e riposati”. Così fece il bambino. E l’albero fu felice."

 

 

 

Giornata uggiosa, pozzanghere e finocchi gratinati coccolosi dall'orto

on Sabato, 03 Novembre 2012. Posted in all'aperto

Giornata uggiosa, pozzanghere e finocchi gratinati coccolosi dall'orto

Giornata uggiosa oggi: il panorama è costantemente uguale a quello che vedete sopra, alle 8.00 di mattina, a mezzogiorno, al pomeriggio... nebbiolina che si intensifica la sera. Non freddo, ma con quel umidità fastidiosa che ti entra nelle ossa e ti fa desiderare di stare al calduccio davanti al camino o a impastare il pane... 

Invece le bimbe non sono d'accordo: per loro stare in casa è una tortura... d'altronde anche l'autunno offre dei fantastici divertimenti a costo zero e proprio davanti a casa! e allora dopo un giretto a fare un po' di spesa di finocchi, cavolo rapa, insalata iceberg, radicchio di Treviso e peperoncini nell'orto, munite di stivaletti si va a pozzanghere!

pozzanghere2pozzanghere1

Eh, si, confessatelo anche voi: quanto è divertente saltare nelle pozzanghere? Non è il sogno di ogni bambino (e adulto)? sentire l'acqua fare Splash e vederla schizzare ovunque... va quasi di pari passo con il camminare fra le foglie secche e sentirle scricchiolare! dite che non è cosa da insegnare ai bimbi che altrimenti si inzaccherano tutti? :-) A che servono gli stivaletti?

pozzanghere3

Nelle pause un po' di esplorazione a scoprire queste fantastiche perle tessute dai ragni e le foglie secche!

ragnatela2

foglie

Dopo un'ora buona passata "a pozzanghere", all'opera per un piattino veloce e coccoloso che le bimbe adorano: i finocchi gratinati con taaaaantaaaaa besciamella! Logicamente veg-besciamella!

Finocchi gratinati

finocchiingredienti:

  • 2 finocchi (direttamente dall'orto)
  • 500 ml di brodo vegetale
  • 2 cucchiai colmi di farina di riso bio
  • olio evo q.b 
  • sale fino integrale
  • noce moscata
  • cannella
  • lievito alimentare in scaglie

Dall'orto al forno!

Lavare bene i finocchi ed evenutalmente togliere le foglie più esterne se sono fibrose (potete tenerle per farci un brodo), tagliarli a spicchi e disporli su una teglia da forno.

Mettere a bollire il brodo vegetale, quando è caldo, ma non bollente, aggiungere la farina di riso e mescolare bene. Coprire e lasciar bollire, vedrete che la salsa addenserà velocemente. Spegnere il fuoco, aggiungere un filo di evo, una spolverata di cannella, una grattuggiata di noce moscata, un pizzico di sale se serve. Mescolare, coprire e lasciare riposare 5 minuti.

Salare leggeremente i finocchi, ricoprirli con la veg-besciamella, cospargere di lievito alimentare in scaglie e finire con un filo di olio evo. 

Passare in forno caldo a 180° per una mezzora. Lasciare in forno a fuoco spento per 10 minuti e servire...

finocchi gratinati

Come procedono le vostre giornate uggiose?

Gnocchi di zucca

on Giovedì, 01 Novembre 2012. Posted in cucina

Gnocchi di zucca

salutiamoci300Oh, bene, siamo all'1 novembre, e nell'ambito dell'iniiativa Salutiamoci protagonista del mese sarà la zucca! Chi mi segue da tempo sa che la adoro e mi piace infilarla ovunque e qui dentro si trovano tantissime ricette che la prevedono. Tra la'ltro ho anche la fortuna di avere le zucche direttamente dall'orto di casa (piantiamo i semi che teniamo di anno in anno). La varietà che abbiamo è decisamente poco conosciuta, si tratta della zucca marina, verde esternamente e tutta grumosa. Io la consumo tutta, buccia compresa: buonissima!

Un sacco di proprietà possiede la zucca! Cito da "La via macrobiotica" che ci ospita questo mese:

"I semi hanno proprietà diuretiche, antinfiammatorie, sedative, rilassanti, vermifughe e possono alleviare le infiammazioni della pelle e prevenire le disfunzioni delle vie urinarie.Vanno fatti seccare, si toglie la pellicina esterna e si mangiano crudi oppure tostati in forno o in padella. La buccia contiene un potente antifungino che la zucca usa per proteggersi dai fughi. Sembra che questa sostanza “antifungo” sia attiva contro 10 tipi di funghi dannosi per la nostra salute, compresa la Candida albicans. Alcune varietà hanno una buccia molto sottile che “si lascia mangiare”. Basta spazzolare la buccia della zucca con una spugnetta di cocco prima di tagliarla e poi lavarla bene. Ovviamente non tutte le preparazioni si prestano ad utilizzare anche la buccia. Una vellutata dal bel colore arancio va fatta solo con la polpa, ma la zucca al forno è perfetta. Basta tagliare le fette di zucca con la buccia e infornarle. ...  E’ perfetta quindi per tutti i problemi legati allo stress, alla tensione e all’ansia, come insonnia, fame nervosa e anche la voglia di dolci. A livello energetico nutre lo stomaco, il pancreas e il sistema immunitario. Non è un caso che la natura la metta a nostra disposizione proprio in questo periodo….quindi dateci dentro con la zucca!"

Quindi per iniziare bene vi ripropongo la facilissima ricetta degli gnocchi di zucca semplicissimi da fare anche assieme ai bimbi.

2011 1023017Gnocchi di zucca

Ingredienti:

  • zucca (quantità a piacere) - io ne preparo circa mezzo kg
  • farina tipo 2 - al massimo 100 gr
  • olio evo
  • qualche foglia di salvia
  • sale fino integrale qb

Facilissima esecuzione!

Cuocere la zucca al forno tagliata a fette (con tutta la buccia), magari mettendo un foglio di carta forno sopra in modo che non si secchi. Una volta cotta con la forchetta schiacciatela bene, tenendo da parte la buccia che può essere un buon spuntino o usata per altre preparazioni. Aggiungere un po' di farina e mescolare fino ad ottenere un composto solido che rimarrà comunque un po' appiccicoso. Non aggiungete troppa farina altrimenti diventeranno troppo compatti e pesanti. Tenendo il piano ben infarinato formate dei serpentoni e tagliateli a pezzzetti, schiacciandoli leggermente. 

2011 1023020

Nel frattempo mettete a bollire una pentola con acqua leggermente salata. Preparate una padella con olio evo e salvia. Man mano che gli gnocchi sono pronti versateli nell'acqua bollente ed estraeteli quando vengono a galla tuffandoli nell'olio caldo insaporito con la salvia. Fate saltare in padella per un paio di minuti e sevite subito!

gnocchi

 

 

Manine e piedini fantasmini

on Mercoledì, 31 Ottobre 2012. Posted in salotto

Manine e piedini fantasmini

Per cominciare questo "ponte" di Ognisanti oggi pomeriggio Alice è malaticcia con tosse e vomito... e allora piccola attività per tenersi occupati in tema con Halloween: manine e piedini fantasmini!

Cosa vi serve:

  • cartoncino o cartone 
  • tempera bianca o colori a dita
  • pennelli (opzionale)
  • filo
  • scotch
  • pennarello nero

Mettete dei giornali sul pavimento per proteggerlo dalla tempera, sistemate a terra i cartoncini e i piatti con dentro il colore: basterà invitare i piccoli a lasciare la loro impronta bianca di mani e piedi sul cartoncino. Alice preferisce usare il pennello per colorarsi sia le mani che i piedi, in alternativa basta "pucciare" la mano o il piede direttamente nel piatto col colore.

mani

piedi2

piedi

Mettete le impronte ad asciugare finchè preparate un te caldo e successivamente ritagliatele. Ridatele ai bambini in modo che disegnino occhi e bocca ai fantasmi.

Potete poi attaccarle con un filo in modo che penzolino dall'alto o con lo scotch alla parete.

manine fantasmine2

piedini fantasmini

E BUUUUHHHH... attenti ai fantasmi! E adesso andiamo a rifare le dita di strega!

E voi come passerete questi giorni? 

 

 

Ditoni di strega e faccine di zucca

on Domenica, 28 Ottobre 2012. Posted in cucina

Ditoni di strega e faccine di zucca

"Ditoni di strega e faccine di zucca

buttale buttale dentro la stufa

mescola mescola col cucchiaion

te le mangi in un boccon!

Bleah!"

Questa filastrocca inventata da Alice ha fatto da cornice alla preparazione di questi biscotti che abbiamo preparato in vista della serata di domani. Ve li posto oggi così se volete potete prepararli per domani, magari come noi in compagnia dei piccoli che sicuramente si divertiranno. L'idea originale nasce dalla richiesta di Alice di realizzare dei biscotti tipo quelli che le avevano dato a scuola per merenda la settimana scorsa in occasione della giornata con menù autunnale, ovvero con la  zucca nell'impasto e marmellata di zucca sopra a disegnare una faccina. A questo spunto si è aggiunta la bellissima idea di Francesca del blog Equazioni di fare le dita di strega: e come poteva Alice non accettare l'invito dell'amico Alessandro? Eccoci quindi all'opera per la realizzazione delle nostre dita di strega e facce di zucca. La ricetta è di mia invenzione e prevede la zucca (e così entriamo in anticipo nel tema del mese di Salutiamoci che prevede ricette con l'uso della zucca - ma di questo parlerò in un post dedicato - ) ed è senza zucchero. Ho scelto anche di usare una farina dal colorito giallo come il farro monococco (Enkir) che ha aggiunto sapore al tutto! Gusto ottimo e divertimento assicurato per tutti, papà compreso che al ritorno da lavoro è stato accolto da una spaventosa mano di strega che spuntava da sotto il tavolo! :-)

Biscotti "Dita di strega" e "Facce di zucca"

ingredienti:

  • 100 gr di zucca (pesata cotta) dell'orto (noi abbiamo le zucche marine, vanno bene anche le delica, questa era una zucchetta piccolina)
  • 50 gr di malto di riso
  • 20 gr di olio evo
  • 1 spolverata di cannella in polvere
  • 1 pizzico di sale
  • 1/4 di cucchiaino di bicarbonato
  • 160 gr di farina di farro monococco (Enkir) 
  • mandorle pelate bio (per le dita)

per la marmellatina (per le faccine): 

  • 50 gr di zucca (pesata cotta)
  • 20 gr di malto di riso
  • 1 spolverata di cannella in polvere

All'opera!

Per prima cosa preparate la zucca cotta (potete farlo anche il giorno prima o qualche ora prima con calma): tagliarla a pezzi grandi, togliere i semi e il gambo e disporli su una teglia. (non togliete o buttate la buccia!) Infornare a 180° coperta da un foglio di carta forno per almeno mezz'ora, controllare la cottura e spegnere quando la zucca sarà morbidissima. Lasciarla raffreddare. Con una forchetta schiacciare bene la polpa della zucca, tenendo da parte le bucce. Potete mangiarle tal quali come uno spuntino o usarle al posto del pane con sopra una salsina: ottime!

Tornando a noi, mescolate bene la polpa in modo da avere una crema liscia. Pesate 100 gr di zucca e aggiungete il malto, l'olio, la canella, il sale e il bicarbonato. Mescolate bene. Per ultimo aggiungete a questa crema la farina di farro. Dovete ottenere una palla liscia e morbida ben elastica non appiccicosa. Nel caso aggiungete un po' di farina (potrebbe variare la quantità richiesta in relazione alla zucca che trovate più o meno acquosa...).

impasto zucca

Fate riposare la palla in frigo per 1 oretta e intanto chiamate a raccolta le birbe. 

Preparatele con manine lavate, grembiulino, tavolo pulito, mattarelli, farina, mandorle, bicchieri tondi (serviranno come stampi per le facce), teglia rivestita con carta forno, un pentolino e l'occorrente per fare la marmellatina.

mani pulite

In pentolino fate mescolare 50 gr di zucca cotta e schiacciata con la forchetta con 20 gr di malto di riso e date alla più piccola il barattolino della cannella da versare. Quando sarà ben amalgamato il tutto, mettelo per qualche minuto sul fuoco riponete per dopo.

Infarinate un po' il tavolo, riprendete dal frigo l'impasto e dividetetelo in 2 parti (una per bimba) in modo che ognuna abbia la sua parte da lavorare. Chiedete di stendere col mattarello l'impasto. Quando avranno ottenuto uno spessore di circa 5 mm, si potrà passare alla realizzazione dei biscotti, per prime le facce.

impasto steso

Col bicchiere ricavare dei cerchi e disporli sulla carta forno. 

Con i ritagli rifare una palla dalla quale le bimbe potranno ricavare il serpentone da cui ricavare le dita della strega. Tagliare il serpente a pezzetti, infilare l'unghia-mandorla e fare i segni delle nocche delle dita. Disporre man mano sulla carta forno.

creazione dita

Mentre le bimbe si divertono a preparare le dita, decorare le facce con la marmellata di zucca, disegnando occhi, naso, bocca con l'aiuto di una forchettina.

faccine di zucca

dita di strega

Accendere il forno a 180°, infornare per 15-20 minuti. Appena tolte sono ancora un po' morbide, solidificano raffreddandosi.

faccina addentata

E ora attenti alla strega nascosta sotto il tavolo...

mano di strega1

 

 

Foglie

on Venerdì, 26 Ottobre 2012. Posted in all'aperto

Foglie

Dicono che fra stasera e domani il tempo cambierà, arriverà il freddo che ancora quest'anno non si è visto, che finalmente sia l'ora di accendere il camino? :-) 

Vedremo... nel frattempo le bimbe si sono godute questi fantastici giorni autunnali, con clima piuttosto caldo da permettere di stare fuori fino al calar della sera: mi piace guardarle libere di correre e rotolare sull'erba, esprimere fisicamente la loro gioia correndo scalze sul prato, abbracciandosi fra di loro e abbracciando gli alberi e soprattutto toccando e lanciando le foglie che cominciano a cadere!

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foglie1

Quando ormai è buio e l'erba ben umida si rientra con foglie al seguito pronte da usare per i propri disegni. La cosa più semplice, il ricalco con le cere è anche la più apprezzata... Ecco Alice all'opera!

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Ritagliamo le foglie e l'autunno rimane fissato sulle finestre di casa con foglie multiformi e variopinte! Adesso aspettiamo ala pioggia!

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E voi come avete vissuto questo inizio autunno ancora caldo? Pronti per il fresco?

Adorabile semplicità

on Domenica, 21 Ottobre 2012. Posted in daria

Adorabile semplicità

Serata d'autunno

Un sacchetto di castagne

Le incido lentamente, una ad una

Alice le dispone sulla teglia del forno

castagne1

Accendo il forno al massimo

Infilo la teglia

Faccio cuocere 15 minuti

Gioco a palla con le bimbe

Estraggo le castagne sorridenti

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Le avvolgo in un canovaccio

Ancora calde le sbucciamo

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I ricordi si affollano nella testa

Gustiamo fra chiacchiere e un bicchiere di torbolino

Manca solo il caminetto acceso...

 

Questa è la nostra semplicità

 

Ringrazio Elisabetta Neuropepe che mi ha donato questo premio. A lei che ha a cuore la maternità e che ho conosciuto grazie alla pasta madre dedico questi impasti lievitati – per un pane e un pandolce!

impasti

semplicityPasso questo premio "Semplicity" ad altri 12 blogger che si raccontano con semplicità attraverso i loro blog:

La tana del riccio  - MammerriLa vera arte - Mammacuore - Pane e girasoli - Le delizie di Feli - Nadir Blog & Sister Mamma per mamma  - Si, sono tutti mieiAllattiamo insieme - Passato fra le maniMamma michela e dintorni

Ringrazio anche Felicia che invece mi ha donato il premio “Cutie pie” dato ai blog adorabili ideato da Il sentiero di Luna! Grazie arrossisco!

premio-cutie-piePer accettare questo “cutie” premio bisogna descrivere le 3 cose più carine del proprio blog o di se stessi come blogger:  l'anno scorso  ho iniziato a scrivere questo blog/diario un po' in sordina,  su idea di un amico, ora è diventato un vero stimolo a provare a mettermi ancora più alla prova, mi ha permesso di conoscere tante persone che come me stanno percorrendo un percorso  di decrescita o che stanno rivedendo le proprie abitudini. Mi ha permesso di uscire allo scoperto, di raccontare senza timore il mio modo stile di vita.

Passo questo premio ad altri 10 blog:

L'ingrediente perduto - Equazioni - MammeMatte - La bottega dei semplici - Dove gira il soleL'aubutus quantrilloOperazione fritto mistoNeuropepe - A casa con la mamma

 

E le vostre adorabili e semplici serate, come passano?

 

 

 

Latte e biscotti di castagne

on Sabato, 20 Ottobre 2012. Posted in cucina

Latte e biscotti di castagne

Come vi avevo anticipato la settimana scorsa, questo mese Salutiamoci è dedicato alle castagne e quindi ho colto l'occasione per provare qualche ricetta nuova che ne preveda l'utilizzo. Nello strudel salato della settimana scorsa ho usato la farina di castagne, stavolta invece le castagne secche. 

L'idea iniziale era di farci una bevanda vegetale, un "latte", tipo quello di mandorle, poi logicamente mi sno ritrovata col dover smaltire l'okara che avanzava e quindi ho abbiamo (avevo ben due aiutanti stavolta) preparato dei biscottini buonissimi per la colazione autunnale. Soluzione questa che oltre a far smaltire gli avanzi, permette di tenere piacevolmente occupate le piccole con le formine! Difficile solo tenerle lontane dai biscotti una volta sfornati!

"Latte" di castagne

ingredienti (per mezzo litro circa):

  • 100 gr di castagne secche
  • 500 ml acqua
  • 1 cucchiano di malto a piacere

Procedimento facilissimo:

Mettere ad ammollare le castagne secche in acqua per un giorno. Scolarle, metterle nel frullatore e aggiungere 500 ml di acqua ed eventualmente un cucchiaino di malto. Frullare per bene. Filtrare con un passino e un tovagliolo pulito. Recuperare il trito che ne rimane che servirà per i biscotti. Il latte è buono, ma va consumato subito, al massimo entro 24 ore, per questo vi consiglio di non prepararne troppo!

Biscotti di castagne

impastoingredienti:

  • 200 gr di okara (il trito di castagne che vi rimane dal latte) di castagne
  • 170 gr di farina tipo 2 (semintegrale di grano tenero) bio
  • 3 cucchiai di malto di riso
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 1 pizzico di sale
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato

All'opera!

Impastare tutti gli ingredienti, fare una palla e metterla a riposare in una ciotola coperta in frigo per un'oretta.

Riprendere l'impasto e in compagnia di balde aiutanti stendere la frolla col mattarello sul piano leggermente infarinato e fare i biscotti con formine a piacere.

formine1

formine2

Disporli su teglie con carta forno e cuocerli a 180° fino a doratura (nel nostro caso 15 minuti).

prima della cottura

Farli raffreddare in modo che finiscano la cottura (appena sfornati saranno ancora un po' morbidi) e gustarli a colazione col latte di castagne!

cotti

scatolacolazione

Orteggiando in autunno

on Mercoledì, 17 Ottobre 2012. Posted in orto

Primizie autunnali

Orteggiando in autunno

E' idea comune che l'orto sia un'attività prettamente primaverile ed estiva, invece noi da da un paio d'anni abbiamo con piacere cominciato a seguirlo anche in autunno e parzialmente in inverno, con grandi soddisfazioni! Intanto ci sono molte meno erbacce da togliere, poi non c'è bisogno di irrigare, inoltre si ha il vantaggio di avere ancora fresche alcune verdure estive e nel contempo le prime varietà autunnali, vere e proprie primizie! Diversamente da molti conoscenti non eliminiamo le piante estive a fine agosto o in settembre, bensì le lasciamo lì finchè non si seccano da sole, anche se la produzione sarà ridotta, quello che produrranno sarà comunque un dono gradito, spesso una sopresa ritrovata sotto le foglie mezze secche! E infatti in questo periodo stiamo ancora consumando i pomodori e i pomodorini freschi appena colti (anche se questi ultimi sono pochini e se passa Elena non fanno in tempo ad arrivare in cucina!). E poi qualche zucchina, fresca e dolce come le prime della stagione... ma soprattutto, come anticipavo le melanzane (lunghe e striate le due varietà che avevamo piantato) e i peperoni ci hanno decisamente sorpreso fruttificando più ora che in piena estate. 

melanzanepomodori2

zucchinapeperone

Ad accompagnare queste verdure estive i primi frutti delle piantine trapiantate a ferragosto: i finocchi sono pronti da cogliere, i capucci anche (già mangiato il primo)...

finocchi2capuccio

e anche i cavoli rapa... i cavoli che? Eccone uno qua sotto fra le mani di Elena!

cavolorapa2

Si tratta di un cavolo con una sorta di ingrossamento esterno a forma di rapa, lo avevo già assaggiato lo scorso anno grazie al gas: si mangia sia cotto che crudo, ha un sapore simile ai broccoli ma molto più delicato, direi tipo i gambi dei broccoli. A noi è piaciuto moltissimo e non trovandosi facilmente in giro abbiamo deciso di piantarlo nell'orto!

A fargli compagnia altre crucifere: il broccolo, il cavolfiore e il fiolaro (questo ve l'avevo presentato lo scorso anno gratinato) per i quali però c'è ancora un po' da aspettare! Così come per i vari radicchi che si stanno chiudendo, ma hanno bisogno di un po' più freddo...

radicchio

Man mano che le piante estive seccheranno le toglieremo e sistemeremo il terreno in vista della primavera!

Nel frattempo il lavoro da fare è la sistemazione della legna nei bancali (fondamentale per chi come noi non ha una caldaia ma un termocamino ad acqua come unica fonte di riscaldamento invernale...): una bella attività a cui piace partecipare anche alle bimbe!

E ci si può giocare come se fossero grandi costruzioni!

legna3legna2

E quando si è stanche, molto più interessante della tv, è stare a guardare il papà e il nonno che lavorano, comodamente sedute su due "poltroncine" legnose!

legna4

A fine giornata legna sitemata e questo il raccolto dell'orto!

raccolto

Niente male per essere oltre la metà di ottobre in pianura padana!

Vi lascio a questo punto con una ricettina zupposa per il cavolo rapa: in queste serate finalmente un po' più fresche è quello che ci vuole! E' anche una ricettina riciclosa, fatta con gli avanzi, nel senso che normalmente si usa la parte "a rapa" e si buttano le foglie. Io ho usato a crudo il resto del cavolo in insalata (ottimo tagliato sottile con la mandolina con pomodori a spicchi o con il sedano rapa o le carote sempre tagliati con la mandolina) e condito con limone, semi di sesamo, semi di papavero, olio evo e un pizzico di sale.

cavolorapa

Zuppa cremosa di cavolo rapa 

Ingredienti (per 3-4 persone):

  • 1 cipolla bianca (dell'orto)
  • 1 carota (bio)
  • olio evo 
  • la parte fogliosa di 2 cavoli rapa
  • 1/4 di cavolo rapa
  • 1 litro d'acqua
  • 150 ml di fave secche 
  • 50 ml di piselli secchi
  • sale integrale fino qb

broccoli

Come procedere:

Far rosolare in poco olio e un po' d'acqua la cipolla e la carota tritate finemente, aggiungere le foglie di cavolo rapa e il pezzo di cavolo rapa tagliati a pezzetti e far rosolare. Versare i piselli e le fave secche e farli insaporire con le verdure messcolando. Aggiungere il litro d'acqua e far cuocere per 50 minuti. Frullare il tutto, aggiustare di sale e servire eventualmente con un filo d'olio. Buonissima!

E scusate seper una volta non ho la foto del piatto finito... ma è stato spazzolato prima che mi venisse in mente di fotografarlo! :-)

E voi fate l'orto in inverno? Conoscete il cavolo rapa? Come lo preparate?

 

 

"Facciamo il pane!" a Bovolenta e uno strudel salato castagnoso

on Mercoledì, 17 Ottobre 2012. Posted in all'aperto

Arrivo dopo qualche giorno a raccontarvi del bellissimo laboratorio "Facciamo il pane!" per bambini (ma con grande partecipazione anche degli adulti genitori!) che con l'associazione Al ritmo del Tam Tam che getisce il gas Calesebassa di cui faccio parte, abbiamo organizzato a Bovolenta domenica scorsa in occasione della fiera. Già proposto anche l'anno scorso, quest'anno è stato un vero successo con quasi 30 bambini partecipanti in 3 turni che si sono dati da fare a preparare la loro pagnottina di pane lievitato naturalmente.

Prima di tutto l'incontro con le farine, bianche, gialle, beige, a puntini neri... da vedere, annusare...

annusare

toccare... (più fini, sabbiose, granulose...)

toccare

Poi l'incontro con la pasta madre, anche questa un'esperienza sensoriale multipla! Hanno potuto vederla, toccarla, annusarla e alcuni hanno voluto anche assaggiarla...

toccarepastamadre

E finalmente il tanto atteso momento dell'impasto con mani di grandi e piccini che si intrecciano ( qui vedete che avevamo una collaboratrice d'eccezione: l'amica Elena, alias Nadir)

impastare

Impasti appiccosi e ben caldi!

scaldare

impastare2

Sempre splendidi i bambini con la loro curiosità e i loro modi! 

salutiamoci300Alla fine di questa bella mattinata mi è avanzata un po' di pasta madre, meno di 2 etti, stanca li avevo depositati in frigo, in vista di un uso successivo, perchè non mi piace buttare nulla! Era bella in forma infatti è traboccata dalla ciotola richiedendo un suo rapido uso e così ne è nato questo strudel salato ricicloso dal sapore autunnale, infatti ho voluto arricchirlo con la farina di castagne. E così ne è nata anche una rcettina adatta a "Salutiamoci" di questo mese che vede come protagoniste proprio le castagne! Ci ospita il blog Kitchen Bloody Kitchen. Nel ripieno la salsa è realizzata col kefir di soia colato e le melenzane che l'orto quest'anno ci ha regalato copiose anche in questo mese, e quindi in questo caso sono di stagione!

Strudel salato castagnato

ingredienti:

per la frolla: 

  • 190 gr di pasta madre avanzata (non rinfrescata)
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 60 gr di siero di kefir di soia (o di siero di yogurt colato)
  • 100 gr di farina di castagne
  • 30 gr di farina tipo 2 (valutare se servono)

per il ripieno:

salsa di kefir di soia:

melanzane:

  • 2 melanzane lunghe dell'orto
  • salsa shoyu
  • olio evo qb
  • 1 spicchio d'aglio
  • 2 foglie di salvia

All'opera!

Per prima cosa dovete avere la pronto il kefir (o lo yogurt) colato, che io tengo spesso pronto in frigo in modo da non esserne mai sprovvista! Quindi mettete a colare in un telo o canovaccio o garza spessa (mi raccomando lavata con sola acqua, senza ammorbidenti e profumi vari) il mezzo kg di kefir di soia o lo yogurt. Basterà versarlo sul telo, legarlo ben stretto e appenderlo in frigo con sotto una ciotola su cui far sgocciolare il siero che non va buttato! Il giorno dopo aprite il vostro canovaccio e vi ritroverete con una sorta di formaggio spalmabile. Passatelo in una ciotola, aggiungete l'olio, il sale e le spezie e mescolate bene in modo da avere una bella cremina. Assaggiate per valutarne il gusto. Mettete da parte in frigo.

Per seconda cosa preparate la frolla. Sciogliete il vostro avanzo di pasta madre nel siero di kefir (o di yogurt), aggiungete l'olio, il sale e la farina di castagne. Impastate bene eventualmente aggiungendo la farina tipo2 se l'impasto dovesse essere troppo appiccicoso. Se annusando vi sembra che l'impasto sia troppo acido potete aggiungere una punta di bicarbonato, mi raccomando poco!

Fate una palla e mettetela a riposare coperta a temperatura ambiente per un'oretta.

impasto riciclato

Nel frattempo preparate le melanzane, tagliandole a pezzetti (cubetti). In una padella in ceramica mettete un filo d'olio, un po' d'acqua, un paio di cucchiai di salsa shoyu, le due foglie di salvia e lo spicchio d'aglio tritato. Fare soffriggere per qualche minuto. Aggiungere le melanzane, coprire e lasciare andare finchè le verdure saranno tenere. Aggiustare di sale. Lasciare raffreddare.

Passata l'ora riprendere l'impasto e stenderlo col mattarello su carta forno. Spalmare la superficie col farmaggio di kefir

steso1

e successivamente versare le melanzane. Prestando attenzione alle manine delle birbe golose e aiutandosi con la carta-forno arrotolare lo strudel

arrotolato

e chiuderne le estremità.

chiuso

Accendere il forno a 180°, quando è in temperatura infornare per 30 minuti.

Servire tiepido. Ecco la fetta!

cotto1

Avevo delle riserve sul gusto che avrebbe avuto il formaggio di kefir una volta cotto, invece ho dovuto ricredermi, proprio buono! e la farina di castagne da un tocco decisamente autunnale! A presto una nuova ricetta con le castagne!

 

 

DC-NEXT

on Martedì, 16 Ottobre 2012. Posted in montagna

DC-NEXT

A inizio mese siamo stati in montagna per qualche giorno e abbiamo avuto modo di visitare questa interessante mostra d'arte che si svolgeva a Taibon Agordino all'interno di una vecchia fabbrica in disuso: DC-Next, ovvero Dolomiti Contemporanee, una esposizione d'arte contemporanea, sul tema della montagna che è stata reinterpretata dai vari artisti espositori. E' stato un po' come tornare ai tempi dell'università quando visitare mostre d'arte e architettura era la norma... solo che adesso ero in compagnia delle due piccole birbe ed è stata decisamente una bella esperienza! Chi l'ha detto che non è possibile andar per mostre con i bambini e che loro non apprezzano?! Anzi! Si sono molto divertite e nei giorni successivi avrebbero voluto tornarci!

La cosa più bella di avere i bambini al seguito è la loro attenzione per tutto, lo sguardo curioso con cui si approcciano alle opere, il continuo chiedere delucidazioni: perchè ha disegnato questo? perchè ha costruito quello? Come ha fatto a fare quest'altro? Che cosa sono queste? 

E anche la voglia di partecipare fisicamente alla mostra (e questo è abbastanza fattibile con l'arte contemporanea), di toccare, ascoltare, muoversi dentro e con l'opera! 

Decisamente una bella esperienza!

Lascio alle foto il racconto anche visivo di alcune opere e della gioia e curiosità delle bimbe!

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Qui siamo in osservazione dell'opera "e l’uomo non è una felce" che "propone una riflessione sul ruolo dell’uomo rispetto alla natura, la quale è autosufficiente, e in ciò insufficiente".

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Questa è l'istallazione intitolata "Agner" (il monte che sovvrasta Taibon), la verticlaità della parete nord dell'Agner diventa una valanga orizzontale che esce dalla porta dello spazio espositivo invadendo il percorso antistante.

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Quest'opera ha decisamente colpito le bimbe: si sono arrampicate sul ponteggio, l'hanno percorso in lungo e in largo, si sono sedute sul tappeto guardando questa passeggiata e questo continuo montare e smontare la tenda. "Climbing Up The Walls" : "Il protagonista attraversa a piedi gli immensi prati, si ferma quando il paesaggio cambia attorno a lui e in queste pause provvede a montare e quindi a smontare la tenda che porta con sè. L’azione si ripete fino al tramonto e il personaggio esce di scena continuando il suo cammino nell’oscurità. L'intento era di rievocare contemporaneamente l’esperienza rituale dei pastori e il nomadismo dei viandanti che per secoli hanno attraversato le Dolomiti."

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La mostra è aperta fino a domenica prossima 21 ottobre: se siete in zona vi invito a farci un salto! e se avete bimbi portateli!

 

Pensieri e colori d'autunno

on Lunedì, 15 Ottobre 2012. Posted in all'aperto

Pensieri e colori d'autunno

Decisamente una stagione che amo l'autunno... le giornate più corte che alternano la pioggia al quel sole dalle tonalità dorate, vedere giorno dopo giorno cambiare il paesaggio e i frutti dell'orto, le ombre farsi più lunghe, l'erba ancora verde, ma le foglie che cominciano a ingiallire. La società ci vorrebbe incuranti  dell'alternarsi delle stagioni, invece il nostro corpo ci invita a prepararci all'inverno mentalmente e fisicamente. Le belle giornate da dedicare a godersi il sole, a raccogliere e mettere via frutta e verdura e quelle piovose da passare tranquillamente a casa. Ed ecco la cucina dominata dall'arancione della zucca

zucca

(questa era la prima zucca del nostro orto

pane zucca

trasformata in questo bel pane morbido alla zucca)

dal marrone del pane alla segale (questo è uno dei panini realizzati con la ricetta per le "puces de siara" di Francesca)

pane segale

e dalle molteplici tonalità della frutta secca

raccolta mandorle2

(e qui c'è lavoro per tutti: raccolta, sbucciatura - eliminazione del frutto -  seccatura al sole del seme, rottura del guscio e se si vuole pelatura per averle belle bianche!)

dall giallo e rosso delle mele

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E quest'anno dal meraviglioso viola delle melanzane, lunghe scure o striate che ci hanno sorpreso fruttificando più adesso che in estate!

melanzane

Viola che ben si abbina al colore dei bellissimi cespugli di settembrini

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All'aperto adoro soffermarmi a guardare gli alberi colorati e calpestarne le foglie cadute secche. Periodo introspettivo. Accorcio lo sguardo, sto attenta ai dettagli: anche in montagna mi soffermo a guardare i tronchi degli alberi, le cortecce, i funghi, gli ultimi piccoli fiori. Non più grandi paesaggi e cieli tersi.

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E dopo la pioggia, le gocce illuminate dal sole rendono tutto più bello!

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LaMelaELaFarfallaE in linea con questo periodo dell'anno con le bimbe stiamo “leggendo” questo belissimo libretto sull'alternarsi delle stagioni e sui cambiamenti di stato: "La mela e la farfalla" di Enzo e Iela Mari ed. Babalibri.

mela-bruco

Privo di parole, bastano le immagini leggibili anche dai più piccoli. Piccolo capolavoro di un'artista che parte dall'idea che "il pensiero dei bambini piccoli proceda per associazione. «Vorrei attirare l’attenzione sulle forme in relazione al bombardamento delle immagini prodotte dalla televisione» diceva già nel 1968! Senza dubbio una visione dei libri per l’infanzia totalmente all’avanguardia."

In autunno il bruco si chiude un po' alla volta nel suo baco, mentre attorno le foglie diventano marroni e poi cadono. Si risveglierà farfalla a primavera.

E voi come vi sentite in autunno? Quali i vostri pensieri e colori?


Qui sotto trovate i link agli altri blogger che hanno voluto condividere i loro pensieri e colori d'autunno attraverso la staffetta di Blog in Blog di questo mese. Buona lettura!

 

 

staffetta blogCasa Organizzata - http://www.4blog.info/casaorganizzata

 

Alessia scrap & craft - http://www.4blog.info/school

 

Mamma & Donna - http://www.mammaedonna.info

 

Design Therapy - http://www.designtherapy.it

 

Aline SF Persempremamma - http://persempremamma.blogspot.it/search/label/dibloginblog

 

MOnica e lo scrapbooking

 

http://monicc.wordpress.com/category/di-blog-in-blog/

 

Cristina - http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.it/search/label/Staffetta%20di%20blog%20in%20blog

 

Diario magica avventura - http://lamiadolcebambina.blogspot.it/

 

Pattibum - http://pattibum.wordpress.com/?s=di-blog-in-blog

 

Il mondo di Cì http://ilmondodici.blogspot.it/search/label/staffetta%20blog

 

simona elle - http://www.simonaelle.com/search/label/Staffetta%20tra%20blog

 

Vivere a piedi nudi - http://vivereapiedinudi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

 

Tulimami - http://tulimami.blogspot.com

 

Viaggi e Baci - http://viaggiebaci.wordpress.com

 

Due Mori Travel Blog: www.duemoritravelblog.com

 

mamma studia! http://www.mammastudia.blogspot.it/search/label/staffettadibloginblog

 

cri http://dovegirailsole.blogspot.it/

 

Essenza Burrosa http://curwitchlicious.blogspot.it/search/label/staffetta

 

StelleGemelle http://stellegemelle.com/search/label/di%20blog%20in%20blog

 

fiori e vecchie pezze http://fiorievecchiepezze.wordpress.com/

 

Accidentaccio http://accidentaccio.blogspot.it

 

I Viaggi dei Rospi http://www.iviaggideirospi.com/search/label/Staffetta%20di%20Blog%20in%20Blog

 

Learning is experience http://laproffa.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

 

Il Pampano http://ilpampano-designbimbi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

 

Bloc-Notes Ostuni http://www.ostunimagazine.com/search/label/Di%20Blog%20In%20Blog

 

paroladilaura http://www.paroladilaura.blogspot.it/

 

Debora http://crescereduegemelli-debora.blogspot.it/Idea

 

Mamma www.ideamamma.it

 

Nenè, l'architetto in salopette http://nenelarchitettoinsalopette.blogspot.it/

 

Mammachecasa! http://mammachecasa.blogspot.co.uk/search/label/Staffetta%20Di%20blog%20in%20blog

 

La Diva delle Curve http://www.divadellecurve.com/search/label/staffetta

 

Il caffè delle mamme http://www.ilcaffedellemamme.it/tag/di-blog-in-blog/

 

ero Lucy van Pelt http://erolucyvanpelt.blogspot.com/search/label/di%20blog%20in%20blog

 

Passe-partout http://partoutml.blogspot.it/search/label/staffetta%20di%20Blog%20in%20blog

 

Gina Barilla: http://ginabarilla.blogspot.it

 

Silvia Ballico: http://lavandaecioccolato.blogspot.com

 

mammamiacosafaccio!? http://mammamiacosafaccio.blogspot.it/

 

Una Mamma nel Web http://unamammanelweb.blogspot.it

 

GeGe Mastucola http://scrapmaniac.wordpress.com/

 

Home-Trotter http://home-trotter.blogspot.it

 

Bimbiuniverse http://bimbiuniverse.blogspot.it

 

Bodò. Mamme con il jolly. http://www.bbodo.it/tag/di-blog-in-blog/

 

MaVie http://www.mavie.it/tag/di-blog-in-blog/

 

Giorgia Mazzanti http://prioritaepassioni.blogspot.it/

 

The yummy mom http://theyummymom.blogspot.it/

 

RabarbaroePatate http://rabarbaroepatate.wordpress.com/tag/di-blog-in-blog-2/

 

La biblioteca di Alice ed Elena

on Mercoledì, 10 Ottobre 2012. Posted in libri

ottobre 2012

La biblioteca di Alice ed Elena

Finalmente eccoci arrivati al secondo appuntamento con la biblioteca di Alice e Elena. Questo mese i libri che hanno scelto in biblioteca hanno a che fare con animali un po' particolari: un rinoceronte domestico, un bradipo, la scimmietta Piripù Bibi e il suo amico elefante. A questi si aggiungono quelli incontrati in un viaggio fantasioso che parte e torna a casa... e che bello in questa stagione in cui si sta più in casa fare questi viaggi di fantasia!

Partiamo dai libri scelti da Elena che comunque anche Alice adora!

piripù1

"Tararì tatarera, sesa terù di Piripù...

Piripù Pa, Piripù Ma,

Piripù Sò e Piripù Bè

sesa nenèn, nenèn..."

badabumCosì inizia il primo che si intitola "Badabum" di Emanuela Bussolati. Un libro decisamente divertente e coinvolgente da leggere tutti assieme! E' scritto in lingua "Piripù", una lingua di fantasia che comunque i bambini capiscono benissimo aiutati anche dal lettore che può fare voci e versi mentre legge. Come scrive l'autrice nel retro copertina "... E' una lingua adatta a fare le voci, a sussurare o borbottare, a strizzare gli occhi e aggrottare le sopracciglia... una lingua speciale fatta di attenzione, di affetto, di voglia di mettersi in gioco. Una lingua adatta a un complice coinvolgimento fra gli adulti e i bambini..." E' la storia della piccola "scimietta" (o almeno per noi era una scimmietta) Piripù Bibi che durante un Badabum (temporale) si trova da sola col suo amico Gonende (un elefante)... logicamente c'è il lieto fine!

piripù2

davantiallamiacasaIl secondo bellissimo libro è "Davanti alla mia casa c'è..." di Marianne Dubuc. Questo è un libretto che Alice adora leggere a Elena sedute fianco a fianco sul divano.

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Come vi anticipavo è un librino coinvolgente che parte da casa e torna a casa passando con la fantasia nel libro delle fiabe sotto il letto, sulla montagna, nel cielo, sul mare, in città. Alice adora la pagina col "Fantaaaaaasma!" mentre Elena quella col drago che fa "Aaaarghhhhh".

casa1

Eccoci al libri scelti da Alice, entrambi vedono come protagosista un animale "esotico". 

bradipo""Adagio, adagio, adagio" dice il bradipo" di Eric Carle, è il primo, dove il tranquillo bradipo passa le sue giornate appeso a ramo a mangiare, a dormire... insomma sembra un pigrone! Un invito a rallentare a prendersi i propri tempi, un mesaggio anche per noi adulti sempre di fretta a mettersi in sintonia con i tempi a volte più lenti dei bambini. Dal retro di copertina: " Sempre a correre. Correre. Correre. Galoppiamo di qua e di là. ... Tutti ci dicono di sbrigarci. Svelti! Il tempo vola! Datevi una mossa! C'è così poco tempo per starsene con gli amici, ammirare un tramonto, guardare un cielo stellato. Ah, se potessimo imparare - anche solo un pochino - dall'amabile bradipo che adagio, adagio, adagio striscia lungo un ramo d'albero, mangia un poco, dorme un sacco e vive in pace." se avete voglia potete leggere il testo completo del libro qui: http://archivio.tempiespazi.toscana.it/temps/testi/htm/bradipo.htm

rinoceronte coverL'ultimo divertente libro di Shel Silverstein è "Chi vuole un rinoceronte a un prezzo speciale?" (se aprite illink potete scaricare un'anteprima di alcune pagine). Alice si è innamorata di questo animale da compagnia! Un rinoceronte multi-uso: appendiabiti, poltrona, porta-ciambelle, grattaschiena, porta-lampada, compagno di giochi, che fa compagnia a casa o al mare, da solo o con gli amici!

rinoceronte1

E' molto comodo sedersi in braccio a lui...Ma è meno comodo se è lui  sedersiin braccio a te.... :-)

Anche in questo caso un librino divertente sia per grandi che per piccini!

E voi, avete letture preferite in tema "animalesco"? Cosa avete letto questo mese?

 

 

 

 

 

 

 

 

Settimana internazionale Babywearing

on Lunedì, 08 Ottobre 2012. Posted in daria

Settimana internazionale Babywearing

Anche quest'anno festeggio, anzi festeggiamo (io e Marco da portatori), Elena da portata e portatrice novella e Alice da portatrice esperta, la settimana internazionale del Babywearing. Sotto la pioggia e col sole, in montagna e in città, in casa e fuori: eccoci qua!

pioggia

bimbe1bimbe2

(notare lo sguardo esperto con cui Alice sistema il mai tai ad Elena...:-))

padova

Colgo l'occasione per segnalarvi un po' di iniziative di alcuni amici.

In primo luogo il bel video di Equazioni realizzato con le foto del concorso fotografico portare i bambini in vacanza di quest'anno.

Poi vari incontri/passeggiate fra portatori che ci saranno in varie città, per esempio a Padova ci si troverà giovedì 11 alle 10 in piazza Cavour.

E infine sconti sulle bellissime fasce Equazioni, e anche sui mei tai di Bubamara.

Buon portare!

cansiglio

 

Tortini di quinoa

on Domenica, 07 Ottobre 2012. Posted in cucina

Tortini di quinoa

Buon inizio settimana a tutti! per partire bene vi propongo questa ricettina, che le bimbe hanno adorato! Si tratta di una variante della quinoa con lenticchie che faccio spesso, presentata in modo più sfizioso, ideale se avete ospiti a cena o se volete fare delle monoporzioni da portare con voi a pranzo fuori.

Ingredienti:

  • 150 gr di quinoa (chicchi)
  • 1 patata bella grande o 2 patate medie
  • 1 carota (+1 per l'aiutante)
  • 1 spicchio d'aglio
  • 2 cipollotti
  • 2 foglie di salvia
  • olio evo qb
  • 50 gr di lentichie rosse decorticate
  • 400 gr brodo vegetale 
  • cannella in polvere
  • noce moscata in polvere
  • pane grattuggiato

Come procedere:

Tagliare a dadini piccoli la patata.

In una pentola dl fondo pesante abbastanza grande, versare un filo 'olio extravergine di oliva, un po' d'acqua, lo spicchio d'aglio tritato, i cipollotti tritati e le foglie di salvia. Far rosolare. Nel frattempo chiedere alla piccola aiutante di sciacquare sotto l'acuqa corrente la quinoa, muovendola con le mani... prendersi per tempo perchè vorrà fare un lavoro di fino e non sarà d'accordo quando voi chiederete gentilmente di cedervi la quinoa per versarla in pentola! :-)

Versare la patata tagliata e saltarla nel soffritto (eventualmente aggiungere un po' d'acqua). 

Dopo qualche minuto versare nella pentola anche le lenticchie rosse e mescolare perchè non attacchino. Versare successivamente la quinoa e farla insaporire brevemente per qualche minuto.

Aggiungere il brodo vegetale, mettere il coperchio alla pentola e far cuocere per 20 minuti. Se sobbolle inclinare il coperchio.

Nel frattempo grattuggiate la carota e tagliate a bastoncini l'altra che l'aiutante potrà gustare mentre aspetta.

A fine cottura quasi tutto il brodo dovrebbe essere stato assorbito e le patate dovrebbero essere ben tenere. Aggiustate eventualmente di sale e aggiungete la carota grattuggiata e se vi piace un po' di cannella in polvere e noce moscata grattuggiata.

Passare il tutto su pirottini monodose preventivamente cosparsi di olio evo. Cospargere con pangrattato e un filo d'olio.

Infornare a 180° per 15-20 minuti.

pirottini

Prima di servire, rovesciare nel piatto!

spezzato

Gustare in compagnia!

in tavola

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