in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: bambini

Couronne bourdulaise integrale (di farro)

on Giovedì, 02 Agosto 2012. Posted in cucina

Couronne bourdulaise integrale (di farro)

Finalmente una ricetta di pane! Avevo proprio voglia di impastare qualcosa di particolare e quando ho visto sul mio amato gruppo "Pasta Madre" su Facebook questo pane a "corona" provato da Donatella sono subito andata a vedermi la ricetta sul suo blog "L'ingrediente perduto". Si tratta di una pane a pasta "dura" caratterizzato da una forma a corona appunto ottenuta disponendo il pane a pallina (pagnottine) a cerchio, unite da una parte centrale tagliata a spicchi. 

Logicamente non riesco mai a rifarlo tal quale, troppo forte la tentazione di personalizzarlo, soprattutto di provare a usare farina integrale e non rovesciare la forma in modo che gli spicchi rimangano ben visibili.  Rispetto alla ricetta originale ho cambiato anche i tempi.

La ricetta prevedeva un primo impasto fatto la sera prima, una sorta di ulteriore rinfresco. Io avevo usato la pasta madre il giorno prima quindi ho proceduto diversamente. Ecco quindi la mia ricetta.

 

La mattina ho rinfrescato la madre (che avevo già rinfrescato il giorno prima) con farina tipo 2. Ho tenuto l'impasto più consistente del solito, facendo il panetto come si fa normalmente con la solida.

Dopo 4 ore ho preso 150 gr di Gilda (questa volta l'ho anche pesata!) e l'ho sciolta in 265 ml di acqua. Ho aggiunto un cucchiaino di malto d'orzo e un cucchiaino di sale fino integrale.

Un po' alla volta ho cominciato ad aggiungere la farina di farro (spelta integrale), in tutto 450 gr. Ho ottenuto un impasto bello sodo che ho impastato a mano abbastanza a lungo. L'ho riposto a lievitare per un paio d'ore coperto da un canovaccio nel forno spento.

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Nel frattempo ho preparato la teglia. Ho messo una ciotolina in vetro rovesciata al centro di una teglia rotonda da crostata. Ho bagnato e strizzato la carta forno e l'ho stesa sopra la teglia più ciotolina.

Ho ripreso l'impasto e l'ho steso (a mano) a forma di rettangolo spesso circa 1 cm sul piano infarinato.

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Ho fatto la piegatura (cilindratura) come spiegato da Donatella (vedete le foto qui sotto)

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e ho tagliato il "serpentone" che ho ottenuto in 8 parti, una più grande di circa 160 gr e le 7 altre più piccole di circa 90 - 100 gr ciascuna. Ho leggermente schiacciato e ripiegato a pallina ogni parte (come per fare le palline della pizza). 

Ho preso la pallina più grande, l'ho schiacciata leggermente col palmo della mano e successivamente l'ho stesa col mattarello.

Ho disposto questa sfoglia al centro della teglia, sopra la ciotolina, in modo che sbordasse dalla stessa.

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Ho disposto le altre 7 palline tutto attorno a formare la corona.

Ho tagliato a spicchi la parte di impasto sopra la ciotolina e ho ripiegato ogni spicchio sulla pallina corrispondente.

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Ho messo a lievitare coperto da un canovaccio nel forno spento fino al raddoppio. Le palline si sono unite. 

Qui la vedete a lievitazione completata.

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Ho acceso il forno statico a 230° con ciotolina d'acqua fredda all'interno. Quando è arrivato in temperatura ho infornato per 10 minuti a 230° e successivi 30 minuti a 200° (sempre statico). Una volta spento il forno ho lasciato il pane nel forno spento per una decina di minuti con l'anta socchiusa.

Ho messo a raffreddare inclinato e coperto da un canovaccio.

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Il risultato estetico ci è piaciuto molto, le bambine se ne sono appropriate e l'avrebbero tenuto per giocare alle principesse! Dispiaceva quasi tagliarlo...

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Prova taglio superata brillantemente! Croccante fuori e morbido dentro, ottima lievitazione! Il gusto del farro spelta si fa notare!

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Passata di pomodori a 8 mani

on Martedì, 31 Luglio 2012. Posted in cucina

Una delle cose più piacevoli del ritornare a casa dopo un periodo di vacanza estiva in montagna sta nel poter di nuovo contare sul proprio orto che nel frattempo ha continuato a produrre in abbondanza. Anche stavolta non siamo rimasti delusi, in particolar modo da pomodori e pomodorini: guardando l'orto dalla finestra spiccavano come una macchia rossa le piante ricolme di pomodori da raccogliere.

 

Risultato del primo vero e proprio raccolto di pomodori (prima ne avevamo presi giusto qualcuno man mano che arrossiva per mangiarlo tal quale in insalata): due secchi pieni!

 

Urgeva la preparazione di passata!

 

Solitamente “sfrutto” mia mamma che è dotata dell'apposita “macchinetta” per passare i pomodori, visto che lei la prepara per se stessa con quelli del suo orto, le portiamo anche i nostri e lei ce li restituisce invasati sotto forma di passata o pelati. Stavolta non ci è stato possibile visto che da un lato dovevamo riparire per la montagna, dall'altro i suoi non erano ancora pronti, quindi abbiamo pensato di portarci il lavoro da fare al fresco dei monti, dove tra l'altro abbiamo anche più tempo libero.

 

Una serata fra la lettura di una favola e l'addormentamento delle bimbe e la passata era pronta!

 

Il lavoro è poi continuato una volta a casa, con i nuovi pomodori che nel frattempo erano maturati. In tutto questo lavoro potete avvalervi di qualche baldo e giovane aiutante... se chiudete un occhio o anche due sulla condizione finale della cucina!

 

Ingredienti:

 

  • pomodori ben maturi (io ne avevo di misti cuor di bue, ramati, sammarzano) quanti ne volete, meglio se del vostro orto o bio

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Utensili:

 

  • pentola grande

  • passaverdure ( o se l'avete macchinetta per la passata)

  • imbuto

  • vasetti o bottigliette con tappo da sottovuoto (quello che fa click)

  • mestolo

  • pentolino piccolo

  • pentola in cui bollire la passata

  • forno

 

Assistenti:

 

  • 1 piccola birba aiuto riempimento pentole e controllo qualità materia prima

  • 1 birbona controllo qualità prodotto finito

  • 1 assitente forzuto per serrare i vasetti

 

Procedimento:

 

Lavare i pomodori e tagliarli a pezzettoni togliendo la parte più dura vicino al gambo.

 

Passarli alla piccola assitente birba che provvederà a metterli nella pentola grande che deve essere riempita fino a circa metà. Se non ci stanno tutti usate due pentole. La birba addetta alla qualità della materia prima potrebbe occasionalmente fare una prova assaggio o una prova spremitura sul piano cottura o ancora una prova lancio... se volete continuare a lavorare tranquilli senza urli, siate zen e pensate dopo alle pulizie...

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Accendere il fuoco e portarli a bollore. Farli bollire per un po' in modo che si ammorbidiscano e perdano l'acqua, spegnere il fuoco. Aspettare qualche minuto che la polpa si depositi sul fondo e col mestolo togliere l'acqua (mettetela in un pentolino potrete usarla come brodo per prepararci minestre o zuppe).

 

A questo punto subentra la seconda assistente (visto che la prima ormai dorme...) che chiederà di aiutarvi col mestolo o col passaverdure.

 

Passare il tutto al passaverdure (fori medi) o se l'avete con la macchinetta: qui lasciate pure che l'assistente forzuto aiuti la seconda assistente e voi limitatevi a supervisionare.

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Noi pensavamo che sarebbe stato un lavoro lunghissimo, invece tutto sommato il tempo che si impiega è inferiore al previsto. Dovreste ottenere una passata già della giusta consistenza. Se intendete usarla entro breve potete conservarla in frigo e usarla entro qualche giorno aromatizzandola con spezie (io ci metto basilico e maggiorana) e salandola a piacere.

 

Altrimenti, se volete conservare per l'inverno il gusto e il sole dell'estate, accendete il forno a 120-130° e metteteci i vasetti in vetro ben lavati e asciugati all'interno. Lasciateli scaldare per 15-20 minuti.

 

Nel frattempo riportate a bollore la passata e lasciatela bollire per pochi minuti. Non serve che la lasciate molto se avete tolto bene l'acqua col mestolo. In questo modo avrete fatto due bolliture per poco tempo, conservando meglio il gusto dei vostri pomodori.

 

Quando i vasetti sono pronti estraeteli uno per volta dal forno e invasate la passata ancora bollente usando un imbuto e un mestolo. Chiudete col suo tappo e serrate bene. Mettete i vasi a raffreddare capovolti in modo da creare il vuoto. Quando è fredda raddrizzate i vasi ed ecco la vostra passata sempre pronta all'uso che si conserverà per vari mesi!

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Nota: di metodi per fare la passata ne trovate a bizzeffe nel web, io ho usato questa che in linea di massima è la stessa che usa mia mamma da una vita, perdonatemi nel caso riconosceste la ricetta come vostra, fatemelo presente che aggiungo il link.

 

Ritorno al Castello di Andraz - interno e percorso ad anello

on Martedì, 24 Luglio 2012. Posted in montagna

... e l'utilità della fascia

Ritorno al Castello di Andraz - interno e percorso ad anello

A vedere questo bellissimo castello con la sua ubicazione su una roccia c'eravamo già stati l'anno scorso, quando però, era visitabile solo all'esterno visto che i lavori di ristrutturazione interna non erano ancora stati completati. Quando qualche mese fa abbiamo avuto notizia che i lavori erano finiti ci eravamo riproposti di tornare per vedere anche l'interno, visto che tra l'altro ad Alice era piaciuta molto la visita.

Quindi rieccoci al Castello di Andraz, località Castello, lasciamo la macchina nel parcheggio nei pressi della malga e con una breve passeggiata arriviamo al castello e fatti i biglietti cominciamo a salire le scalette in ferro che portano al suo interno arrampicandosi sul grande masso roccioso su cui è costruito. Restauro spettacolare, molto bene fatto. Il castello era come una piccola città autosufficiente con cantine, cucine, magazzini, sale pranzo, soggiorni, prigioni, chiesa...

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Alice si gode la visita, correndo per le stanze, fermandosi a guardare dalle finestrelle strombate, osservando i reperti della vita quotidiana di un tempo (chiavi, anelli, collane, spilli, piatti, bicchieri, monete...) e chiedendomi cosa si faceva nelle varie stanze.

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Anche Elena sulla mia schiena, in fascia, è felice, curiosa e soddisfatta delle cose che vede.

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Grazie alla fascia ho le mani libere per aiutare Alice nei punti dove le scalette più ripide o per scattare foto. 

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Le cose che hanno colpito di più Alice sono state:

  • i water con foro diretto sull'esterno, con salto di 30 m direttamente sul torrente sottostante (uno per piano ben allineati). "Ma allora anche una volta facevano la cacca!" se ne è uscita... (:-))

  • il lavandino – secchiaio che funzonava allo stesso modo del wc con scarico diretto all'esterno

  • la grande canna fumaria delle cucine

  • la stanza segreta a cui un tempo si accedeva da una botola, con le pareti coperte di scritte

  • la passeggiata in copertura dove anche Elena ha voluto fare qualche corsetta

  • i nidi fatti dagli uccellini nei buchi fra i massi delle mura del castello, di cui uno anche con le uova all'interno.

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Ci attardiamo a visitare bene tutte le stanze e usciamo all'ora di pranzo, decidiamo per un pic-nic sul posto usufruendo dei tavolini posti lì attorno.

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Per il rientro decidiamo di seguire il sentiero che passa di fianco al castello, segue il bel torrente, lo supera più in valle e risale alla malga dove abbiamo lasciato la macchina.

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Bella passeggiata, gradita anche dalle bimbe (peccato per lo scivolone di Alice). Un po' di attenzione poco dopo il ponte sul torrente in quanto spariscono i segnali cai e il sentiero principale si perde nel bosco, bisogna prendere il sentierino che sale verso un vecchio fienile.

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In giornate di questo tipo l'uso della fascia per portare Elena è indipsensabile a mio avviso, infatti la visita al museo fatto tutto di scalette ripide sarebbe impensabile col passeggino e pericolosa portando in braccio. Uno zaino "classico" da trekking per bambini risulterebbe decisamente ingombrante, invece con la fascia si riesce a far godere la visita anche ai più piccoli senza pericoli. Inoltre la fascia consente di poter tranquillamente decidere di cambiare programma e fare passeggiate non previste decidendo sul posto. Approfitto quindi di questo articolo per segnalarvi la terza edizione del concorso fotografico Equazioni "Portare i bambini in vacanza 3", dedicato tutto al portare in vacanza con fasce, mei tai e simili. Io sicuramente parteciperò anche quest'anno e non solo per i bellissimi premi!

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Qui potete leggere il mio articolo dell'anno scorso sulla nostra esperienza di portare in vacanza.

Qui la mia foto che era arrivata in finale l'anno scorso.

Qui le finaliste dell'anno scorso.

PS: potete trovare il racconto della nostra prima visita ad Andraz e di altre bellissime escursioni con bimbi al seguito sul sito Trekking con i bimbi.

Ai piedi del Civetta: Forcella La Grava

on Martedì, 17 Luglio 2012. Posted in montagna

Ai piedi del Civetta: Forcella La Grava

Rieccoci finalmente in vacanza, finalmente al fresco, finalmente fra i monti, finalmente a passeggiare. Bimbe cresciute e nuovi assetti per le nostre irrinunciabili escursioni: una passione questa che nel tempo si è adeguata alla presenza di una e poi due bimbe e al variare della loro età. Elena con i suoi quasi 18 mesi e quasi 12 kg va portata sulla schiena (con poche eccezioni), Alice a 4 anni potrebbe camminare quasi sempre sulle sue gambe, ma quando è stanca reclama ancora le spalle (del papà perchè per me è ormai troppo pesante da trasportare). Quindi solitamente ci portiamo dietro due fasce, la lunga elastica e la lunga in canapa e il mei-tai a fasce larghe e decidiamo sul posto quale supporto usare per le due bimbe, o meglio in quale infilare fin da subito Elena e quale portare con noi per Alice. E poi c'è l'immancabile zaino stracarico fra cibo, cambio magliette e calzini, k-way per la pioggia sempre in agguato, piccolo pronto soccorso e cambi (di lavabili) per Elena (che nonostante in casa sia quasi spannolinata non ci si fida ancora a portare in giro senza pannolo).

Il filo conduttore delle escursioni di quest'anno è: percorso vario e non monotono senza eccessivi dislivelli, preferibilimente ad anello. Questo per fare in modo di non annoiare Alice e di evitare le sue richieste di essere trasportata.

La prima passeggiata di quest'anno è appunto un percorso ad anello che parte da Malga La Grava, ai piedi del Monte Moiazza (gruppo del Civetta), dolomiti bellunesi, val Zoldana, dove eravamo stati per la prima volta l'anno scorso e ritorna alla stessa passando per forcella La Grava.

Abbiamo lasciato la macchina nei pressi della malga, alla quale si accede da una stradina che si stacca dalla strada che porta al passo Duran.

Lasciata la macchina si parte in direzione della forcella, ben visibile.

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Il dislivello è di 150-200 m su comoda mulattiera, sentiero 557. Alice cammina volentieri, Elena osserva comodamente dalle mie spalle sulla fascia.

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Lungo il percorso si incrociano gli animali della malga, tutti al pascolo libero, spesso intere famiglie con cuccioli al seguito, cosa che non può non interessare le bimbe.

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Logicamente c'è chi viene ispirato dalla vista del piccolo asinello che poppa... quindi siamo obbligati ad una breve pausa allattamento in posizione panoramica...

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In breve (un'ora in totale, comprese soste) arriviamo alla forcella (m 1785) attrezzata con tavolino in legno e panche e pannelli con spiegazioni (purtroppo rovinati), dove decidiamo di sostare per il pic-nic pranzo.

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Riprendiamo sul sentiero CAI 585 attorno al Col de la Besadora, questa volta si tratta di un bel sentiero nel bosco, dove Alice si diverte a trovare i segnali bianchi e rossi del CAI.

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Il sentiero ci porta alla strada bianca sul Col de la Grava (1857 m ) dove di apre una bellissima vista sul monte Pelmo.

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Da lì poi si scende e il panorama cambia ancora con vista sulla Moiazza e sul Civetta e percorso in bellissmo prato erboso, fino a trovare il bivio con la mulattiera che riporta alla malga.

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In totale un'ora e mezza comprese le soste di osservazione delle bimbe.

Qui sotto vi metto la mappa del percorso, una passeggiata adatta a tutti, con belle viste, in zone poco frequentate. E per stavolta una fascia sarebbe bastata! :-)

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L'angolo della mia casa che amo di più

on Domenica, 15 Luglio 2012. Posted in salotto

Il divano non divano

Rieccoci anche questo mese con l'appuntamento della staffetta dei blog, con un post dedicato all'angolo della casa che amo di più. Chi mi conosce penserà che sia legato alla cucina, alla pasta madre... in realtà l'angolo a me più caro sta in salotto, più precisamente sul divano, che in realtà non è neanche un divano, ma un letto singolo riadattato all'uso divano. Una parete rossa tutta energia che gli fa da sfondo, con due tele africane (del commercio equo): un uomo pensieroso a destra e una donna a sinistra.

A questo simil-divano senza pretese sono legata non solo perchè è il luogo in cui mi piace accogliere gli amici, in cui le bimbe amano giocare e in cui mi piace distendermi a leggere o a bere una birra in compagnia di Marco, ma soprattuttto per alcuni momenti indimenticabili!

Preferisco lasciar parlare il "divano" stesso attraverso le sue foto! 

A marzo 2008 ho accolto Alice e le sue prime poppate

Alice aprile 2008 0401005

e i riposini sul petto del papà

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Pian piano l'ho vista crescere

Alice giugno 2008 0608012

e cominciare a star seduta fra i cuscini

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giocare col papà

Alice ottobre 2008 1018001

 e far capriole da sola

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Giocare con le amiche

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e saltare sui cuscini

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e crollare addormentata

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Aspettare con la mamma l'arrivo della nuova sorellina

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Ho visto nascere la piccola Elena il 13 gennaio 2011

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il suo primo incontro con la sorella maggiore

primi incotri

e ripetersi la storia: sonnellini col papà

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e lunghe poppate al seno con mamma, stavolta in compagnia di Alice che allatta la sua bambola

allattamento

 

 

Letture per 3

lettura

 

riposini per 2

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giochi per 4

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Letture fra sorelle

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e pianti e consolazioni, cadute e litigi, baci e carezze, coccole e urlate... 

e i vostri divani cosa racconterebbero?

 

 

staffetta blogCome sempre passo la palla agli altri blog che partecipano alla staffetta:

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Finisce la scuola...

on Giovedì, 28 Giugno 2012. Posted in un po' di me

Finisce la scuola...

Oggi è l'ultimo giorno di scuola per Alice: è proprio volato questo primo anno di scuola dell'infanzia! E in questi giorni in po' alla volta ha portato a casa tutti i lavori fatti durante l'anno, disegni, dipinti, compitini vari, tutto ben ordinato e diviso per materia e per argomento secondo la programmazione. A dire il vero un po' di cose, quelle della prima parte dell'anno c'erano già state consegnate a gennaio, ma adesso c'è proprio tutto tutto e così quotidianamente ci ritroviamo a sfogliare gli album con i disegni delle storie lette in biblioteca, quelli fatti a piacere durante le attività libere, le attività sul corpo che facevano parte della programmazione della seconda metà dell'anno e qualche foto scattata dalla maestre... Il tutto è ben organizzato in cartelline e album titolati e datati così è facile per lei ricordare di cosa si trattava. Alice mostra con orgoglio e racconta volentieri ricordando bene tutto quello che hanno fatto. E per me è bello diventare in questo modo partecipe delle ore passate a scuola e delle varie attività svolte.

Tra l'altro adesso le dispiace pure che la scuola sia finita, mi chiede come mai non ci andrà più e quando ricomincerà: insomma per lei e anche per noi il bilancio di quest'anno è stato positivo.

Ma... si c'è anche un ma! Oltre alla raccolta dei disegni mi sono resa conto che in casa abbiamo fatto anche la raccolta dei dolciumi! Infatti quasi ogni bambino che ha compiuto gli anni (e in classe sono quesi 30...) oltre a portare torta e altro con cui festeggiare in classe, ha omaggiato i singoli compagni di sacchettini di caramelle o cioccolatini o "ciuccetti" (come si chiamano da noi le caramelle che si comprano al banco sciolte o nei banchetti delle fiere...) o lecca-lecca ... da noi sono rimasti quasi tutti lì, messi da parte perchè ad Alice non piacciono (non è mai stata abituata ai dolciumi e alle cose zuccherate), al massimo le assaggia e poi le sputa,  ma dico io, non si poteva evitare e accontentarsi di festeggiare in classe? Che lo zucchero fa male è risaputo, allora perchè non festeggiare in modo diverso? Visto che non si possono portare cibi preparati in casa, perchè non regalare qualcosa di utile per la classe, tipo pennarelli o pastellli o cere o tempere o anche darne una per ogni bimbo? 

Insomma su questo aspetto mi riprometto l'anno prossimo di lavorare con le maestre... non fosse altro che non dover buttare un sacco di cose!

E per chi di voi ha bimbi, com'è il bilancio di quest'anno scolastico? 

 

PS: scusate lo sfogo... :-)

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Il pane di S.Giovanni

on Lunedì, 25 Giugno 2012. Posted in cucina

Il pane di S.Giovanni

Si, lo so, un'altro articolo sul pane e sulla pasta madre dopo quello di ieri... non ci starebbe tanto... ma volevo condividere questo pane speciale fatto nel giorno di S.Giovanni. Come vi raccontavo l'anno scorso ormai da un paio di anni a S.Giovanni raccolgo l'iperico che nasce spontaneo nel giardino/orto per farcil'olio utilissimo soprattutto per le scottature. Quest'anno, ispirata dalla lettura delle tradizioni popolari legate a questa notte estiva, mi è balenata l'idea di provare a raccogliere la rugiada e di preparami l'acqua di fiori, entrambe cose che tradizionalmente vengono fatte a S.Giovanni. Purtroppo la raccolta della rugiada non è andata a buon fine, troppo poca per poterci fare qualcosa, ci riproverò sicuramente l'anno prossimo! Invece per l'acqua non ci sono stati problemi!

La sera ho raccolto fiori e erbe aromatiche (lavanda,iperico, menta, mentuccia, rosmarino - avrei voluto una rosa ma nl nostro giardino non ce ne sono) e li ho messi in una ciotola di vetro con acqua che ho riposto fuori per tutta la notte fra il 23 e il 24 giugno sotto le stelle.

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La mattina presto sono uscita e riprenderla, ho notato che di era formata della rugiada sul catino e l'ho aggiunta all'acqua. Ho eliminato i fiori e filtrato l'acqua che aveva un buonissimo profumo floreale.

Una piccola parte l'ho usata per lavarmi il viso, col resto ho pensato di rinfrescarci la Gilda, con l'aiuto della piccola assistente mangia-pasta-madre (sostituta dell'assitente capo che era impegnata ad annaffiare l'orto...). Mentre la Gilda riposava siamo uscite a raccogliere l'iperico, altra cosa che le riesce benissimo visto che si tratta di strappare piccoli fiori senza lo stelo... :-)

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Dopo un po' di attività nell'orto, per le 11 la Gilda era pronta per farci il pane. Dopo un po' di riflessione visto che sembrava che le temperature fossero più miti e che fosse quindi fattibile accendere il forno ho deciso il da farsi!

Messa da parte la madre, ho diviso a metà la pasta madre rimanente e con la prima metà ci ho fatto il pane, mentre con la seconda ci ho fatto una torta con le albicocche.

Il pane l'ho fatto come mi ispirava al momento, il risultato è stato buono e soprattutto anche dopo la cottura è rimasto un fantastico profumo.

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Questa la ricetta che terrò da parte per l'anno prossimo:

  • 150 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore con acqua di fiori di S.Giovanni
  • 300 ml di acqua di fiori di S.Giovanni (menta, mentuccia, rosmarino, lavanda, iperico)
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale di Cervia
  • 300 gr di farina di farro dicocco integrale bio
  • 300 gr di farina di farro spelta bio bianca
  • una manciata piena di erbe e fiori tritati (io ho messo un rametto di rosmarino, un rametto di menta, un paio di foglie di metuccia, i soli fiori di 2 rametti di lavanda)
  • 2 rametti piccoli di rosmarino e 2 foglie di alloro per decorare.

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere le erbe e il sale, la spelta e mescolare bene. Aggiungere gradualmente la farina integrale del dicocco e impastare a mano fino ad avere una bella palla liscia ed omogenea che metto a riposare coperta da un canovaccio a temperatura ambiente (27 gradi) per circa 4 ore. Ripreso l'impasto che nel frattempo è raddoppiato ho fatto un paio di giri di pieghe, ho dato la forma di una pagnotta tonda e ho posato sopra le foglie di alloro e i rametti di rosmarino.

Ho messo l'impasto a lievitare avvolto nel canovaccio infarinato, capovolto dentro alla ciotola in vetro, in modo che le foglie si attaccassero bene.

Ho sistemato la pallina di impasto nel bicchiere pieno d'acqua vicino alla pagnotta in lievitazione.

 

Dopo 1 ora e mezza la pallina galleggiava, ho acceso il forno a 250° con ciotolina d'acqua sul piano basso.

Ho estratto la teglia ben calda dal forno e ci ho rovesciato sopra il pane. Fatto 3 tagli e infornato per 10 minuti a 250°, più 10 minuti a 230°, più 15 minuti a 210° sempre forno statico e infine 15 minuti a 170° con forno ventilato. Lasciato raffreddare 10 minuti nel forno spento con porta socchiusa, posato alla parete del forno. Estratto dal forno e messo a riposare fino al raffreddamento inclinato.

Nel frattempo la casa si riempiva di un profumo fantastico...

Eccolo in tutta la sua bellezza

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Tagliato il giorno dopo, ecco la fetta!

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E per chiudere, prima che me la chiediate (;-)) ecco la ricetta della torta con albicocche (sempre con pasta madre). Si tratta di una rielaborazione di una ricetta postata sul gruppo "Pasta Madre" su Fb da CucinaNaturale e che ho già provato in qualche occasione e in varie versioni. Pur essendo molto semplice e non avendo zucchero (usa il malto al suo posto) il risultato è sempre ottimo, non ha gusto e estetica panosi, bensì del tutto simili a quelli di una classsica torta con lievitazione chimica. In questo caso la pasta madre era quella rinfrescata con l'acqua di fiori, quindi aveva un profumo spettacolare il cui sentore è rimasto anche nel dolce.

ingredienti:

  • 200 gr di farina tipo2 bio macinata a pietra di fresco
  • 100 ml di latte di avena autoprodotto
  • 3 cucchiai di sciroppo di riso bio
  • 2 cucchiai di uvetta sultanina
  • 4 cucchiai di olio evo
  • la buccia grattuggiata di un limone bio
  • 100 gr di pasta madre
  • mezzo cucchiaino di cannella in polvere
  • mezzo cucchiaino di zenzero in polvere
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 15 albicocche appena spiccate dall'albero tagliate a pezzetti

Sciogliere la pasta madre nel latte. Aggiungere tutti gli ingredienti, per ultimi la farina e le albicocche. Si ottiene un impasto denso, ma mescolabile al cucchiaio. Coprire la terrina con un canovaccio e riporre il tutto in frigo per tutta la notte o anche per un giorno intero (io ho fatto per 24 ore). Estrarre dal frigo, ungere una teglia (nel mio caso da plum-cake, ma potete usare anche quella tonda) con olio evo e versare l'impasto. Lasciare lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio e infornare a 180° forno ventilato per 35 minuti. 

Vi assicuro che è buonissima! Da noi è stata spazzolata!

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Albicocche!

on Giovedì, 21 Giugno 2012. Posted in giardino

Albicocche!

Dopo un primo anno senza frutti e un secondo con un solo frutto, quest'anno finalmente abbiamo potuto raccogliere albicocche dal nostro alberello! 

E' stato bello seguirle giorno dopo giorno nella loro crescita, sperare che almeno qualcuna rimanesse attaccata al ramo nelle giornate di vento, vedere le bimbe che le osservano cambiare colore, virando dal verde, al giallino all'arancio vivo! E poi un giorno abbiamo notato che su alcune c'erano delle belle beccate di uccellino, segno evidente che cominciavano ad essere dolci: quindi via alla raccolta!

Siamo usciti verso sera per evitare la calura di questi giorni: entrambe le birbe hanno partecipato alla raccolta spiccandole direttamente dai rami, Elena usufruendo di un passaggio in fascia.

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Ed ecco il nostro piccolo ma soddisfacente raccolto!

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In giro per spacci di pasta madre

on Martedì, 19 Giugno 2012. Posted in all'aperto

In giro per spacci di pasta madre

Arrivo un po' in ritardo a scrivere due righe sull'evento di spaccio di pasta madre della Comunità del cibo pasta madre a cui ho partecipato domenica scorsa 17 giugno al Molino Quaglia a Vighizzolo d'Este in occasione della manifestazione Comunipane da loro organizzata. Mi sarebbe piaciuto essere presente tutto il giorno soprattutto la mattina per vedere la fila di aspiranti panificatori (più di 200) che è passata a ritirare il suo pugno di pasta madre e per conoscere alcuni amici virtuali (Riccardo, Nadir), invece sono arrivata il pomeriggio, quando le folle si erano diradate... poco male ho avuto il piacere di conoscere Chiara, Valentina, Michela e altre persone con le quali nonostante non ci fossimo mai incontrati di persona, si è subito instaurato un bel dialogo e uno scambio fitto di informazioni. E' stato bellissimo scoprire come oltre alla pasta madre altre passioni ci accomunassero e ritrovarsi a chiacchierare come vecchi amici che si conoscono da sempre di gruppi di acquisto solidali, fasce, lavabili e alimentazione vegetariana, oltre che di farine! Chissà che si presentino altre occasioni in futuro!

Anche le birbe hanno trovato da fare, chi impastando

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chi saltando su questi bei cuscinoni in juta (me ne metterei volentieri uno in salotto... :-))

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Colgo l'occasione per presentarvi anche questa bella iniziativa alla quale mi piacerebbe partecipare domenica prossima. Si tratta di un evento organizzato in occasione della festa per il solstizio d'estate dal Tamiso il 23 e 24 giugno 2012 presso l'azienda agricola La Costigliola a Rovolon (PD). In questo contesto l'associazione (gas) Biorekk organizza un momento di condivisione di esperienze legato alla pasta madre. 
Domenica 24 giugno, alle 15:00, porta la tua pasta madre in un vasetto di vetro in maniera che si possa vedere (un pezzetto lascialo a casa, che non si sa mai!). Tutte le paste madri saranno messe assieme e impastate con la rugiada raccolta la notte di S.Giovanni. Verrà formato un unico impasto che verrà poi distribuito tra tutti i presenti.
Volendo si può portare una ricetta che avete sperimentato con la pasta madre!

Ulteriori informazioni in questo volantino.

 

Come raggiungere La Costigliola:
via Rialto, 62 – 35030 Rovolon (Pd)
Tel. 049 9903221
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
" target="_blank" style="color: #1155cc; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969);">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dalla tangenziale ovest (Corso Australia) uscita n.6 : Selvazzano Dentro. Direzione Teolo, passare Feriole, Bresseo e arrivare a Treponti. Svoltare a destra su via Valli, prima della salita svoltare a destra in via Costigliola Monticello e proseguire per circa 1 km.

Piselli e zucchine

on Martedì, 05 Giugno 2012. Posted in orto

Primi raccolti

Quest'anno siamo proprio soddisfatti dell'orto, le cui piante sono cresciute tutte bene (a parte alcune insalate le cui radici sono state golosamente divorate dal grillo-talpa).

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Qui sopra ne vedete una metà

Da un paio di settimane finalmente ha cominciato anche ad essere produttivo e regalarci i suoi buonissimi frutti: come sempre per primi i piselli che abbiamo già raccolto un paio di volte e le cui piante stanno ormai seccando... A breve raccoglieremo gli ultimi e toglieremo le piante che lascieranno il posto a fagiolini e fagioli cannellini.

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Come sempre la raccolta dei piselli apre una stagione in cui c'è da fare per tutti, bimbe comprese... raccogliere, sgranare, pulire i baccelli da tenere, mettere nei sacchetti i piselli in eccesso da congelare...

Così le serate sono sempre impegnate! :-)

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Subito dopo i piselli ecco le prime piccole e saporitissime zucchine con i loro fiori: le primissime poco più grandi di un dito si fanno via via più grandi e crescono sempre più velocemente!

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Mentre aspettiamo che siano pronti i cavoli cappucci

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... i peperoncini... 

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e tutto il resto, prima che finisca la stagione dei piselli (e conseguentemente dei loro baccelli) vi lascio questa ricetta: "zuppa d'orzo con baccelli" che è una rielaborazione dell'orzo con piselli cremosi che avevo inserito sul menù di genitori-veg.

Ripulire i baccelli togliendo i gambi più duri e sbollentarli per 10 minuti in acqua bollente, successivamente passarli al passa-verdura come nella ricetta delle mezzelune.

Nel frattempo fate appassire una cipolla bianca e uno spicchio d'aglio in poco olio e acqua, aggiungete l'orzo perlato lavato e fatelo tostare per qualche minuti mescolando in modo che non attacchi, aggiungete una quantità d'acqua pari a circa tre volte il volume d'orzo. (io mi regolo con un bicchiere: metto circa un bicchiere di cereale e 3 bicchieri d'acqua). Lasciate cuocere per 20 minuti (circa metà del tempo di cottura dell'orzo). Aggiungete la passata di baccelli di piselli e un po' sale e lasciate andare fino a cottura (almeno altri 20 minuti).

Servite con un filo d'olio crudo, un po' di erba cipollna fresca tritata e crostini di pane (nel nostro caso fatti con fette di pane con pasta madre avanzato bagnati d'olio e saltati in padella).

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Ecco l'assaggiatrice ufficiale!

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La firma della piccola artista

on Domenica, 27 Maggio 2012. Posted in in casa

Ad Alice è sempre piaciuto disegnare con le tecniche e i materiali più svariati e dai primi "scarabocchi" un po' alla volta è passata alle figure umane disegnate con sempre maggiore precisione e dettagli. Ultimamente oltre che persone ha iniziato a disegnare anche altro, in particolare animali e paesaggi. Mi piace molto vedere come di suo senza sollecitazioni esterne prende carta e penna o pennelli o gessetti e disegna quello che le passa per la testa. 

Per esempio questo "dragone simpaticone che si mangia il panino con l'insalata e il formaggio e porta erba secca sulla schiena"

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o questo "cane feroce"

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e questo pulcino (stavolta disegnato sul cemento con i gessi)

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Fra i paesaggi un bel "sole che tramonta dietro la staccionata"

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e un "bosco con fiori gialli"

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e anche qualche oggetto, questa è la sua prima macchina "rossa come la nostra, ma col portapacchi"

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Ma la cosa che mi ha colpito e sorpreso di più è stata la sua prima firma.

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Con la A testa in giù (normalmente la fa dritta), la L con il piede, la C specchiata e la E con 7 stanghette: personalizzata e originale come una vera artista!

 

Camomilla

on Lunedì, 21 Maggio 2012. Posted in all'aperto

Camomilla

Fine maggio: i papaveri cominciano ad essere in buona compagnia, ovvero quella dei piccoli fiori bianchi della camomilla, col suo intenso e inconfondibile profumo. Facilissima da riconoscere, anche per i bambini! Noi da un po' di anni la raccogliamo e la secchiamo al sole, per poi usarla per le tisane invernali.

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Anche in questo caso ci nasce spontaneamente nell'orto e nel passaggio lungo il fiume. La camomilla (assieme all'ortica e all'equiseto) rientra fra le erbe che non estirpiamo dall'orto: perchè acquistarla quando è così semplice raccoglierla?

E questa volta possiamo lasciare tranquillamente ai bambini questa attività, infatti a loro viene naturale raccogliere i fiori senza gambo... in breve ne riempiranno una terrina!

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I primi anni la mettevo direttamente sul davanzale su un foglio di giornale a seccare, ma il più delle volte il vento portava via tutto, adesso preferisco stenderla in teli o canovacci, finchè non è ben seccata e poi passarla in un vaso con chiusura ermetica.

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E voi la raccogliete?

Bambini e colore

on Martedì, 15 Maggio 2012. Posted in all'aperto

Il colore dei fiori, colore dai fiori

Avevo in mente questo articolo da un po', ma ho rimandato la pubblicazione per poterlo inserire fra quelli partecipanti all'iniziativa "Di blog in blog" ovvero una staffetta dei blog su uno stesso argomento che verrà deciso di mese in mese e che prevede la pubblicazione dell'articolo il 15 di ogni mese. Questo mese il tema è "Bambini e colore".

Come vi ho già raccontato in altre occasioni, una volta al mese io e Alice abbiamo appuntamento in biblioteca per fare scorta di librini nuovi da leggere assieme. L'ultima volta abbiamo recuperato un librone della Pimpa che in realtà è una raccolta di vari fumetti dal titolo "Pimpa e la campagna". Inutile dire che Alice lo adora (d'altro canto la Pimpa è stata e continua ad essere una delle sue letture preferite)! In particolare c'è una storia dove la pimpa trova tutti i fiori che però sono bianchi e si occupa lei di dargli il colore.

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Da questo racconto sono nate le fantasie più strane sull'origine del colore dei fiori e allora ne ho approfittato per spiegare che in realtà non siamo noi a decidere il colore dei fiori, ma che i fiori hanno il loro colore e che anzi un tempo le piante venivano usate per estrarne i colori e usarli per tingere e dipingere.

Ci è stato utile recuperare un regalo che Alice aveva ricevuto per il compleanno ovvero le tempere Bio-colore della Spring color che sono delle pitture naturali estratte dalle piante. Si presentano in bustine a cui basta aggiungere acqua per avere della tempera da usare a pennello o a dita. Noi abbiamo preferito versare la polvere su un piattino, aggiungere lì l'acqua e vedere formarsi il colore.

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Si tratta di colori appunto naturali: rosso robbia, giallo reseda, blu indaco, verde clorofilla, marrone mallo di noce, nero carbone, bianco minerale.

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Dopo essersi divertite a usarli il gioco è continuato in giardino, dove le bimbe hanno provato a trovare nei fiori, nelle piante dell'orto e nella terra i colori che avevano usato per dipingere e ad abbinarci anche un profumo!

Il verde

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rucola e basilico

Il giallo

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tarassaco

Il bianco

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margherita

Il rosso

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merenda con le fragole

Il grigio

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licheni sui tronchi d'albero

Il marrone

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la terra

e il  gioco continua...

 

staffetta blogQuesto post partecipa alla staffetta di blog in blog sul tema "Bambini e colore". Se siete curiosi di vedere i molteplici modi in cui questo tema è stato trattato trovate qui di seguito l'lelenco dei blog che aderiscono all'iniziativa questo mese a cui passo virtualmente il testimone!


 

Alessia scrap & craft www.4blog.info/school

Casa Organizzata www.casaorganizzata.4blog.info/

Mamma & Donna www.mammaedonna.info

BabyGreen - www.babygreen.it

Priorità e Passioni - http://prioritaepassioni.blogspot.it/

Il caffè delle mamme -http://www.ilcaffedellemamme.it/tag/di-blog-in-blog/

ParoladiLaura - http://www.paroladilaura.blogspot.it/

simona elle - www.simonaelle.com

Baby a bordo http://baby-a-bordo.blogspot.it/

Ideamamma http://www.ideamamma.it/

Mavie - http://www.mavie.it/tag/di-blog-in-blog/

MadreCreativa www.madrecreativa.blogspot.com

Vivere a piedi nudi http://vivereapiedinudi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

La bussola e il diario: la vita e il viaggio http://bussolavita.blogspot.it

Cento per cento Mamma http://centopercentomamma.blogspot.com

Mammachetesta http://www.mammachetesta.com/category/di-blog-in-blog/

Mammola Blogspot http://www.mammola-ilmondochevorrei.blogspot.com

Per mille cammelli! http://permillecammelli.blogspot.it/

Tulimami http://tulimami.blogspot.it

Il Pampano http://ilpampano-designbimbi.com

Palmy (Mens Sana - Learning is experience) http://laproffa.blogspot.it//search/label/di%20blog%20in%20blog

Beta - http://bimbumbeta.blogspot.com

Penso Invento Creo http://pensoinvento.blogspot.it/

MAMMAMIACOSAFACCIO!? http://mammamiacosafaccio.blogspot.it/

MAMMACHECASA! http://mammachecasa.blogspot.com

Viaggi e Baci http://viaggiebaci.wordpress.com

Allegri Briganti http://www.allegribriganti.it/blog/

Diario magica avventura http://lamiadolcebambina.blogspot.it/

Bimbiuniverse blogspot http://bimbiuniverse.blogspot.com

Il mondo di Cì http://ilmondodici.blogspot.it/search/label/staffetta%20blog

Tanto per... http://tantoperche.blogspot.com

Mamma Studia! http://mammastudia.blogspot.it/

MammeMatte http://www.mammematte.org

Silvia Ballico http://lavandaecioccolato.blogspot.com

GocceD'aria: http://goccedaria.it

Design Therapy http://www.designtherapy.it

Le M Cronache http://lemcronache.blogspot.com

sono una mamma non sono una santa http://theyummymom.blogspot.it/

ero Lucy Van Pelt http://erolucyvanpelt.blogspot.com/

diario per Bia http://diarioperbia.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

Il Blog della Simo http://simobre.wordpress.com/tag/dibloginblog/

Can che abbaia http://cancheabbaia.blogspot.com

Mamme come me: http://www.mammecomeme.com/

Unamammaperdue : http://www.unamammaperdue.blogspot.it

Bodò. Mamme con il jolly: http://bbodo.wordpress.com/

Monica e lo Scrapbooking http://www.monicc.wordpress.com

Crea-Family http://crea-family.blogspot.it/

Fare la mamma http://farelamamma-blog.blogspot.it/

Elegraf http://elegraf77.blogspot.it/

Maltagliati Diversi http://maltagliatidiversi.blogspot.com

Accidentaccio http://accidentaccio.blogspot.it/

Kreattiva http://kreattiva.blogspot.it

Passe-partout http://partoutml.blogspot.it/

Ferengi in Addis http://ferengiaddis.wordpress.com/

Mamma con l'iPad http://www.ipadmama.blogspot.com

Home-Trotter http://www.home-trotter.blogspot.it

Cuore di Leonessa http://mogliefidanzatedelreggimentosanmarco.wordpress.com/

RitaQuatriniVaselli http://ritavaselli.blogspot.com

Cristina http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.it/

Mother of Two http://mammadisem.blogspot.it/

Mamma...

on Venerdì, 11 Maggio 2012. Posted in un po' di me

Quest'anno per la prima volta ho ricevuto il regalo per la festa della mamma fatto interamente da Alice a scuola... non mi aspettavo cose particolari, immaginavo i soliti lavoretti (nonostante sappia bene che fortunatamente a scuola non le fanno fare quei tremendi regalini "pro-forma" dove l'apporto dei bambini è pressochè nullo), invece sono stata piacevolmente sorpresa dal bel pensiero!

Ecco la mia piccola Alice con fare timido porgermi anzitempo il suo regalino dicendomi che prima dovevo leggere cosa c'era scritto dietro, come era scritto nel foglietto...

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Ed ecco cosa c'era scritto (spero si legga bene...):

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Allora apriamo il pacco!

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e l'ultima parte recitata da Alice:

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Inutile dire che mi sono commossa e che è stato un regalo graditissimo!

A questo regalo già bello noi abbiamo abbinato il tenerissimo librino "Alice, ti voglio bene mamma!". Questa è una delle pagine che preferiamo! -)

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Per concludere alla mia mamma, a tutte le amiche mamme e a me stessa dedico questa bellissima poesia di Erri De Luca


Mamm’Emilia

In te sono stato albume, uovo, pesce,
le ere sconfinate della terra
ho attraversato nella tua placenta,
fuori di te sono contato a giorni.

In te sono passato da cellula a scheletro
un milione di volte mi sono ingrandito,
fuori di te l’accrescimento è stato immensamente meno.

Sono sgusciato dalla tua pienezza
senza lasciarti vuota perché il vuoto
l’ho portato con me.

Sono venuto nudo, mi hai coperto
così ho imparato nudità e pudore
il latte e la sua assenza.

Mi hai messo in bocca tutte le parole
a cucchiaini, tranne una: mamma.
Quella l’inventa il figlio sbattendo le due labbra
quella l’insegna il figlio.

Da te ho preso le voci del mio luogo,
le canzoni, le ingiurie, gli scongiuri,
da te ho ascoltato il primo libro
dietro la febbre della scarlattina.

Ti ho dato aiuto a vomitare, a friggere le pizze,
a scrivere una lettera, ad accendere un fuoco,
a finire le parole crociate, ti ho versato il vino
e ho macchiato la tavola,
non ti ho messo un nipote sulle gambe
non ti ho fatto bussare a una prigione
non ancora,
da te ho imparato il lutto e l’ora di finirlo,
a tuo padre somiglio, a tuo fratello,
non sono stato figlio.
Da te ho preso gli occhi chiari
non il loro peso.
A te ho nascosto tutto.

Ho promesso di bruciare il tuo corpo
di non darlo alla terra. Ti darò al fuoco
fratello vulcano che ci orientava il sonno.

Ti spargerò nell’aria dopo l’acquazzone
all’ora dell’arcobaleno
che ti faceva spalancare gli occhi.

Cup-cakes della domenica mattina

on Domenica, 06 Maggio 2012. Posted in cucina

Domenica mattina piovosa = doversi inventare qualcosa per tenere occupate le bimbe senza che si accapiglino troppo + preparare qualcosa di sfizioso per il pranzo

Ecco che si affaccia alla mente una golosità che ho visto sul blog di Xcesca, la tana del riccio, ovvero i cup-cakes al caffè... 

Decisione presa, logicamente userò il caffè d'orzo visto che li mangeranno anche le bimbe!

Ho già pronto in frigo lo yogurt colato a cui avevo aggiunto l'orzo solubile!

Prepariamo tutti gli ingredienti e vià, con l'assemblamento, ingredienti solidi, ingredienti liquidi, mescoliamo e versiamo nei pirottini.

Già che ci siamo facciamo merenda pulendo bene la terrina! 

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Inforniamo e intanto prepariamo il frosty, aggiungendo allo yogurt colato con orzo il malto. Prepariamo la sac-a-poche...

Dopo 15 minuti ecco sfornate le tortine e attendiamo che si freddino per farcirle!


Ecco Alice all'opera!

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Infine al posto delle noci e dei ciki le bimbe abbiamo decorato con cioccolata fondente, così le bimbe hanno finito lo spuntino... :-)

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Ecco i dolcetti pronti per la sorpresa per papà! Non saranno perfetti ma la mattinata è passata! :-)

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Prova assaggio superata! Molto delicati, anche il papà ha apprezzato! 

 

La ricetta la trovate in originale col caffè qui: http://latanadelriccio.wordpress.com/2012/04/28/cupcake-al-caffe-e-noci/

Vi riporto qui la nostra con le piccole modifiche che abbiamo apportato:

ingredienti del frosty:

  • 400 gr di yogurt di soia
  • 2 cucchiaini di orzo solubile sciolti in una tazzina d'acqua
  • 2 cucchiai di malto di riso

La sera prima ho messo a colare lo yogurt a cui avevo preventivamente aggiunto l'ozo solubile. Prima di farcire ho aggiunto il malto di riso e mescolato bene.

 

ingredienti delle tortine:

  • 100 gr farina tipo2
  • 25 gr farina di riso
  • 25 gr di noci sgusciate e tritate
  • 1 cucchiaino di cremor tartaro
  • 1 pizzico di vaniglia
  • 1 pizzico di bicarbonato
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 40 gr di malto di riso
  • 100 gr di caffè d'orzo appena fatto
  • 1 cucchiaino di aceto di mele

Abbiamo mescolato tutti gli ingredienti solidi in una terrina. In una tazza mescolato tutti i liquidi. Aggunto i secondi ai primi e mescolato brevemente. Versato nei pirottini e infornato a 180° per 15 minuti (forno ventilato). 

Una volta freddi abbiamo decorato e riposto in frigo a riposare fino a prima di servire.

 

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